Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

L'edizione si è svolta su due serate, lunedì 19 e martedì 20 dicembre 2016, ognuna con un differente tema, e si potrà decidere quando partecipare. Ma non solo! Chi vorrà, potrà scrivere entrambe le serate e comunicare al termine della seconda il racconto con cui vorrà effettivamente concorrere (il secondo verrà spostato in automatico nel Laboratorio). Occhio che in mancanza di tale comunicazione verrà considerato valido per la partecipazione il secondo racconto scritto.
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antico
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Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » mercoledì 21 dicembre 2016, 2:10

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BENVENUTI ALLA MOROZZI EDITION, LA QUARTA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo BLACKOUT della MOROZZI EDITION con GIANLUCA MOROZZI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo BLACKOUT dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo DESPERO.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo ORRIDO.


Questo è un gruppo da NOVE racconti, pertanto saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIANLUCA MOROZZI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via regolandomi con gli orari di consegna in caso di autori a pari punti), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo BLACKOUT:
(li troverete con di fianco il tema per cui sono stati scritti, valutate di volta in volta proprio in base al tema cercando il più possibile di contemplare tutte le varie implicazioni e applicazioni di quel particolare tema prima di definire un testo come FUORITEMA)

Una vita normale, di Francesco Nucera, ore 00.31, 2998 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Reliquie, di Roberto Romanelli, ore 23.32, 2901 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano, ore 00.23, 2948 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
I baffi, di Claudio Tamburrino, ore 00.34, 2854 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
… se questo era un casino ero il primo della classe!!, di Patty Barale, ore 00.54, 2516 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Bella come Madonna, di Angela Catalini, ore 21.56, 2948 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Mandragola partenopea, di Leonardo Marconi, ore 23.35, 2997 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Le fortune arrivano con il botto, di Lorenzo Pizzurro, ore 00.36, 2649 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Sosia, ma non troppo, di Andrea Crucitti, ore 01.06, 2968 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA Malus 4 punti

Avete tempo fino alle 23.59 di GIOVEDI' 29 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo DESPERO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 30 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete NOVE giorni per commentare e classificare i NOVE racconti del DESPERO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTISEI (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, NOVE giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo DESPERO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA QUINTA ERA E BUONA MOROZZI EDITION A TUTTI!













Hitherto
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » venerdì 23 dicembre 2016, 16:07

Ecco la mia classifica:

1.- I baffi di Claudio Tamburrino
2. - Reliquie di Roberto Romanelli
3. - Una vita normale di Francesco Nucera
4. - Bella come Madonna di Angela Catalini
5. - Sosia, ma non troppo di Andrea Crucitti
6. - Il paradiso degli scrittori di Ambra Stancampiano
7. - Mandragola partenopea di Leonardo Marconi
8. - … se questo era un casino ero il primo della classe!! di Patty Barale
9. - Le fortune arrivano con il botto di Lorenzo Pizzurro

...ed i relativi commenti:

1. Ciao Claudio, in questo racconto ho apprezzato davvero moltissimo sia il tema che lo stile. Mentre leggevo ciò che hai scritto, le immagini fiorivano come arabeschi ed è stato un vero piacere per la mia mente. Il tema è centrato e mi è piaciuto il modo in cui hai soppesato le parti descrittive con le parti narrative. Atmosfera orientale evocata in modo magico e per certi versi inusuale. Complimenti!

2. Ciao Roberto,
devo ammettere che appena ho iniziato il racconto il mio pensiero è stato "Oddio, ma scrive sempre di cose rubate nelle chiese?", memore del racconto della sfida a Damnation. Andando avanti nel racconto, però, l'ho trovato originale e piacevole da leggere. In pochi caratteri sei riuscito a fornire quei pochi dettagli che permettono al lettore di orientarsi sul tipo di ambientazione in cui si trovano, cosa che invece non era avvenuta molto bene nel racconto della sfida a Damnation. A tal proposito, ti faccio i complimenti per i miglioramenti che ho riscontrato.
Due appunti:
1) ortografico: credo che qui "Ma non capisci la tua fortuna? - mi guarda sbigottito, per trasformarsi in San Michele lui, come gli altri, si è sottoposto a più di una dozzina di interventi di bioscultura - Il Santo si è trasfigurato in te. Sei il suo lascito per l’umanità.", dopo "sbigottito", ci stia meglio un punto piuttosto che una virgola.
2) il finale non mi ha fatto impazzire ma credo che sia una questione di gusto personale.
Per il resto il tema mi sembra centrato.

3. Ciao Francesco,
io non ho avuto le stesse perplessità di Angelo per quanto riguarda la trama, ma devo ammettere che c'è qualcosa nella scrittura che non la fa scorrere molto agilmente. Trovo interessante il fatto che il cantante si spacci per il sosia di se stesso, è un'interpretazione particolare. Per me questo non è al primo posto tra i tuoi racconti che ho letto, ma non è male.

4. Ciao Angela,
il personaggio del tuo racconto mi ha fatto pensare un po' a tata Francesca di "La tata". Da quando ha aperto bocca per chiedere "So' bella?" l'ho adorata ahah
Per certi versi questo mi sembra un racconto dolceamaro, basculante tra il divertimento che genera l'immagine della sosia ed il suo bisogno di emergere. Il finale non mi è piaciuto moltissimo perché avrei preferito che l'attenzione rimanesse sulla donna piuttosto che spostarsi sul sosia di Raul Bova. Nel complesso, mi ha divertito.

5. Ciao Andrea,
credo che il tuo modo di scrivere trasmetta delle immagini molto precise. Mi è piaciuta soprattutto l'immagine finale del cane, quasi commovente mentre assiste alla "resurrezione" del suo padrone. Capisco che il "come" e il "perché" dell'amnesia del personaggio non siano i temi centrali della storia, ma credo che questo possa lasciare il lettore un po' insoddisfatto. Quando, nella parte centrale del racconto, il protagonista vede il costume di scena e "In realtà non sapeva che ci facesse lì" mi sembra che si riveli troppo presto la verità al lettore. Avrei preferito un maggiore approfondimento su questi "come" e "perché", ma mi rendo conto che sia i minuti che i caratteri erano contati.

6. Ciao Ambra, trovo il tuo racconto piacevole da leggere ma credo che ciò che non mi soddisfa è la resa dell'atmosfera un po' surreale. Mi sembra narrata come la si racconterebbe a dei bambini e penso che avresti potuta renderla meglio. Il tema mi sembra centrato e l'idea è carina. Due appunti: nella prima frase la virgola spezza soggetto e verbo. Inoltre, in "cocktail" devi mettere la "c" prima della "k". In generale, il tema del racconto non è male ma avrei preferito uno stile un po' diverso. Buon contest :)

7. Ciao Leonardo,
il tema del racconto mi sembra centrato e la trama è particolare. Pur avendo riletto il racconto tre volte, non ho apprezzato il finale perché mi sembra che recida troppo velocemente il ritmo della narrazione. La speranza delle parole del protagonista mi sembra un po' finta, non so perché. Per il resto, non sapevo che "goal" si potesse scrivere anche "gol" ( ora lo so, dopo aver verificato) e per me è stato un po' difficile leggere nella mia mente i dialoghi in dialetto, perché mi sembrava che tutte quelle parole tronche non corrispondessero alla mia idea di quella parlata. Tutto sommato, un racconto apprezzabile.

8. Ciao Patty,
una cosa che ho notato rileggendo il tuo racconto per la seconda volta è che non avevo afferrato la battuta sull'acuità visiva! Ahahah
Per il resto, credo che un racconto di questo tipo non abbia le pretese di essere necessariamente un signor racconto nell'accezione classica del concetto; offre al lettore qualche minuto di leggerezza. Tuttavia, nonostante il tema mi sembri centrato, non ho trovato nulla in questo racconto che abbia particolarmente attirato la mia attenzione. Non che sia scritto male, ma mi sembra che manchi un po' di pepe stilistico.

9. Ciao Lorenzo,
alcune cose del tuo racconto mi hanno fatto pensare "peccato!". Prima di tutto mi sembra che utilizzi un po' troppo le virgole, soprattutto nella prima parte. Manca un apostrofo prima di in "un'esplosione". Poi, mi sembra che il racconto sia scritto con due toni diversi, con cadute quando scrivi "scopata" o "culo". Non che io sia contrario a questo tipo di scrittura, ma mi sembra che il testo non sia coerente nella sua interezza. L'ultima cosa che non mi ha fatto impazzire è il finale, che sembra piombato così dal cielo (letteralmente) senza un vero motivo, per soddisfare il tema della gara. Ovviamente tutti costruiamo la storia attorno al tema che ci viene dato, ma in questo caso la cosa mi sembra un po' forzata. Al di là di questi appunti, qualcosa nel tuo modo di scrivere mi piace ma in mezzo a tutte queste cose che non mi hanno convinto è difficile capire esattamente cosa. Spero di leggere ancora qualcosa di tuo.
A me le d eufoniche piacciono!

ClaudiaEnrica
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » martedì 27 dicembre 2016, 14:48

Ciao a tutti,
ecco la mia classifica con sotto i commenti:


1. I baffi di Claudio Tamburrino
2. Reliquie di Roberto Romanelli
3. Il paradiso degli scrittori di Ambra Stancampiano
4. Sosia, ma non troppo di Andrea Crucitti
5. Bella come Madonna di Angela Catalini
6. Le fortune arrivano con il botto di Lorenzo Pizzurro
7. Una vita normale di Francesco Nucera
8. Mandragola partenopea di Leonardo Marconi
9. … se questo era un casino ero il primo della classe!! Di Patty Barale



1. I baffi‬, di Claudio Tamburrino

Ciao Claudio,
Descrizioni stupende, minuziose e chiare. Scenario affascinante quanto inquietante. Da un dettaglio una storia, con un finale che si figura nella mia mente come un’immagine perfettamente vivida ed in movimento. Il tuo stile l’ho trovato molto fluido e piacevole da leggere. Mi sei piaciuto molto!


2. Reliquie di Roberto Romanelli

Ciao Roberto,
Credo che la voglia di aver voluto proseguire nel leggere la storia sia segno di una trama ben scritta. Complimenti! Mi è piaciuta l’idea e la dettagliata descrizione dei luoghi. Anche l’ effetto sorpresa di una trama surreale ( quando ho letto reliquia/telefonino sono tornata indietro nella lettura strizzando gli occhi, del tipo “ ho capito bene?”) mi è piaciuto molto. Forse il finale troppo spoetizzante con il gesto di mettere il telefonino sotto carica, qualcosa di più cruento mi sarebbe piaciuto di più. Bravo comunque!

3. ‪Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano‬

Ciao Ambra,
Devo dire che quando leggo racconti dove viene usata la prima persona per me è tutta un’altra cosa! Mi sei piaciuta molto, mi hai fatto sorridere, l’ho trovato delicato e molto vero. Ho apprezzato la tua delicatezza ed anche il tema-denuncia sullo scempio nel mondo delle citazioni sotto selfie improbabili. Azzeccata e molto vicina ai miei gusti personali. Brava!



4. Sosia, ma non troppo‬, di Andrea Crucitti

Ciao Andrea,
Hai centrato il tema con un’idea davvero originale, mi è piaciuta molto. Stile scorrevole, piacevole da leggere che tiene l’attenzione mediamente alta (forse qualche descrizione di troppo non utile ai fini del racconto poteva essere evitata, ad esempio quella sugli annunci all’inizio). In realtà però non avevo colto subito che era proprio lui, che Dirk era il sosia di se stesso. Ho dovuto rileggerlo quindi credo che l’unica nota negativa sia che avresti dovuto dare qualche indizio in più e quindi arricchire il finale per aiutare il lettore, a spese magari di qualche parola in meno nella parte centrale. L’immagine del cane che scodinzola e lo riconosce è tenerissima.
Nel complesso bravo, alla prossima!


5. Bella come Madonna‬, di Angela Catalini

Ciao Angela,
Ho trovato il tema centrato, molto carino però poco accattivante nel modo in cui lo hai gestito. Forse mi sarebbe piaciuto di più scoprire alla fine del racconto che si trattava di un concorso e magari vedere la parte centrale del racconto occupata solo da Madonna che dialoga con le altre star in romanesco. La scelta di usare dialoghi in dialetto stupenda! Questo ha dato un dato veramente un tocco poetico che mi è piaciuto tanto!
Alla prossima!


6. Le fortune arrivano con il botto‬, di Lorenzo Pizzurro

Ciao Lorenzo,
Leggendoti ho notato qualche incertezza ortografica ( soprattutto nella posizione delle virgole). Nel complesso mi è piaciuta la scelta del tema e la descrizione da una finestra l’ho trovata interessante. Forse avrei preferito che l’osservatore rimanesse lì. L’impeto che sopraggiunge per cui decide di derubare Vladimir, la bomba finale non mi hanno convinto. Peccato! Alla prossima!


7. Una vita normale di Francesco Nucera

Ciao Francesco,
Mi è piaciuta molto l’atmosfera che hai descritto, le sbronze, il vecchio bar ( forse di Caracas ☺) sottofondo di rock nostalgico. C’é ricchezza di particolari, che io amo sempre trovare per poter entrare davvero nel racconto. Qualche concetto crudo e violento di troppo, ma è un gusto personale. Forse però la trama era troppo complicata per entrare in 3000 caratteri. Non si capisce cosa succede, percepisci l’atmosfera ma non l’intrecciarsi degli eventi, chi ha fatto cosa e chi è quello piuttosto che l’altro. Peccato! Alla prossima


8. Mandragola partenopea‬, di Leonardo Marconi

Ciao Leonardo,
Tema centrato, l’idea di base mi piace, però ho trovato lo svolgimento della trama troppo veloce, ovviamente vittima dei 3000 caratteri, troppi particolari, troppa enfasi che in realtà non riuscivo a giustificare. Insomma sono rimasta un pò perplessa però sono sicura che su una struttura più lunga ben oltre i 3000 caratteri mi saresti piaciuto molto. Alla prossima!

9. … se questo era un casino ero il primo della classe!!‬, di Patty Barale

Ciao Patty,
L’idea di base è carina però come hai scritto tu stessa forse troppo debole. Ti ho letto con piacere, relax e disinvoltura.. forse troppa! La struttura dei dialoghi mi è sembrata ben fatta, direi anzi che hanno suscitato in me una certa curiosità, poco ripagata dal finale. Certamente Pierino non riesce ad infervorare l’animo del lettore! ☺ alla prossima!

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angelo.frascella
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » martedì 27 dicembre 2016, 23:01

Cari amici,

ecco la mia classifica:

1. I baffi, di Claudio Tamburrino

Devo dirti la verità, un racconto così, basato su un singolo gesto e su un dettaglio credo non riuscirei mai a scriverlo e, tantomeno, a renderlo interessante. Tu invece lo fai molto bene: tanto di cappello. Attraverso dettagli colmi di significato fai passare molto di una piccola vita trascorsa come sosia di un dittatore e della sua insignificante morte (almeno agli occhi del mondo) di cui nessuno saprà mai nulla, visto che nessuno conosceva per davvero il sosia come persona. Bello, fra gli altri, il particolare della cicatrice che dice tanto senza il bisogno di raccontare molto.

2. Reliquie - Roberto Romanelli

La scrittura di Roberto ha alcune costanti: idee favolose, realizzazione efficace che suggerisce interi mondi senza dare troppi dettagli e finale, che vuol dire senza dire troppo finendo con l'essere criptico. Anche in questo caso ho trovato bellissima l’idea di questa trasformazione della religione del futuro in cui al centro c’è la benzina al posto del vino (e da qui si deduce un mondo in cui la benzina è divenuta qualcosa di così raro da divenire degno di culto e della sete degli uomini), in cui la traformazione verso la santità è fisica più che interiore (satira del mondo di oggi così fortemente incentrato sull’estetica più che sull’etica) e in cui le reliquie non sono più parti del corpo ma dispositivi elettronici (anche qui gran bella stoccata al modo in cui i cellulari diventano sempre più parte integrante della nostra persona) e la religione viene messa alla berlina dall’inizio alla fine. Il finale non sono certo di averlo capito: la verità sul santo era che, al momento di morire lui non era al telefono con il papa, ma con la madre? Ho capito bene?

3. Una vita normale, di Francesco Nucera

Racconto molto carino, stile il principe e il povero, con finale inaspettato. Mi sembra abbastanza chiaro chi sia il cantante trasmutato nel Ghirlandaio (nome tra l’altro davvero improbabile). Ci ho messo un po’ a capire cosa stava accadendo (credevo che la tipa avesse scambiato “L’uomo” per un tale Rino che invece non era, così quando Rino doveva essere premiato credevo la ragazza si sarebbe accorta dell’errore. Quando non è andata così sono dovuto tornare indietro per cercare di capire cosa non andasse). In verità credo che mi abbia deviato più la conoscenza del tema, che la scrittura. A prima lettura, quello che non mi aveva convinto del tutto era il finale: perché Ghirlandaio prende in ostaggio Bruno? Questi è uno qualsiasi e fan del cantante e, di sicuro, sarebbe stato disposto a scambiare la propria vita di sosia con quella di una rockstar ricca e amata. Un finale del genere mi avrebbe convinto di più. Poi però la spiegazione di Francesco mi ha convinto e quindi va bene così.

4. Il paradiso degli scrittori - Ambra Stancampiano

Il tuo racconto è simpatico, ma c’è qualcosa che nell’insieme stona alle mie orecchie. Credo sia la sensazione che, con tutto l’impegno del mondo, è mi difficile applicare la sospensione dell’incredulità: è come se si sentisse troppo la metafora che c’è sotto la storia e questo un po’ mi spiazza (probabilmente è un problema mio, perché una cosa simile mi capita, per esempio, anche con alcuni racconti di Buzzati). Però non posso dire che sia un brutto racconto, alla fine mi ha fatto anche sorridere.
Dal punto di vista narrativo, mi sembra inutile la storia della morte stupida e della valigia di tritolo, che sembra un po’ buttata là senza avere un seguito nel racconto

5. Sosia, ma non troppo, di Andrea Crucitti

Un racconto con un’idea carina, che funziona abbastanza bene, se non fosse che per non mi convince completamente dal punto di vista della costruzione della situazione: un cantante molto famoso è scomparso a causa di un’amnesia e ritrova la memoria grazie a un concorso in cui deve concorrere come sosia. Se Ted nel racconto fosse un barbone perso in mezzo a tanti signor nessuno che un furbacchione crede di poter sfruttare ai fini di vincere il concorso, potrebbe funzionare. Così invece Ted si è ricreato una vita, ha degli amici, una casa e questi amici conoscono il cantante scomparso. Possibile che ritrovandosi di fronte un uomo senza memoria fisicamente identico a un cantante scomparso, fino ad allora non fosse venuto in mente a nessuno che lui FOSSE quel cantante? Narrativamente non mi torna. Per il resto il racconto scorre bene ed è scritto con il ritmo giusto. Non sono d’accordo con Hilberto sul fatto che l’accenno alla sua confusione mentale andrebbe tolto: in tal modo il finale piomberebbe dal nulla in modo non credibile.

6. Bella come Madonna di Angela Catalini

Una storia, questa, dolce, romantica e crepuscolare di una donna semplice che cercando la fama trovò l’amore. L’idea è carina. Quello che manca, secondo me, è un po’ di emozione nello svolgimento, il che rischia di rendere un po’ piatto il racconto.
Credo questo dipenda dalla scelta di un narratore esterno che si limita a dirci cosa succede senza scendere molto nelle emozioni della protagonista e, d’altro canto, senza neppure colorire molto gli eventi (poteva narrarli, per esempio, scherzandoci su con bonaria accondiscendenza). L’effetto è quello di una serie di frasi “distaccate”, una dopo l’altro, con un ritmo un po’ monotono. Insomma un racconto carino che può ancora crescere un po’.

7. … se questo era un casino ero il primo della classe!! da Patty Barale

Ciao Patty. Racconto simpatico il tuo che alla fine somiglia più a una barzelletta. Questo forse ha anche un significato meta-narrativo visto che poi ci si riferisce a film costituiti da una sequenza di barzellette (e la battuta sull’acuità visiva sembrerebbe confermare questa intenzione). Mi hai fatto sorridere (anche se poi mi è venuto il dubbio di quanto fosse credibile il personaggio, il che aumenta la sensazione della barzelletta).

8. Le fortune arrivano con il botto, di Lorenzo Pizzurro

Un racconto con luci e ombre, il tuo: da una parte una buona idea con uno sviluppo interessante, dall’altra un finale appiccicato lì senza coerenza che rovina l’effetto del racconto (perché mai avrebbero dovuto bombardare la città? Finora nulla aveva lasciato intendere che ci fosse una guerra in corso. Inoltre la frase finale “Ci vuole culo!!!” banalizza il tutto. Aggiungo un po’ di incertezze ortografiche (minuscole a inizio frase, spazi mancanti dopo le virgole, ecc, che, per carità in Minuti Contati ci stanno tutte).
L’approccio che hai scelto del punto di vista (la prima persona al presente) non mi ha convinto del tutto, visto che tutta la storia è raccontata dal punto di vista di un osservatore esterno che diventa “attore” solo sul finale. Questo mi ha dato, per buona parte del racconto, una sensazione di storia molto raccontata con scarsa immedesimazione da parte mia. Perché non provi a girare il tutto in una terza persona solidale al barbone? In tal modo seguiremmo lui e le sue emozioni in modo più diretto (la disperazione per la vita vissuta per strada, la gioia del ritrovamento del materasso, la sensazione di essere seguito e di quell’estraneo che lo guarda dalla finestra e poi dal marciapiede opposto, la gioia ancora più grande quando scopre i soldi, il terrore del risveglio improvviso mentre quell’uomo cerca di strozzarlo, l’illuminazione del fatto che l’estraneo vuole i soldi e la lotta per sopravvivere…). Secondo me il racconto, con questo approccio risulterebbe più avvincente e potente.


9. Mandragola partenopea di Leonardo Marconi

L’idea del racconto mi convince poco: perché mettere su un piano così macchinoso e potenzialmente pieno di buchi, come far giocare dei giocatori falsi, piuttosto che comprare alcuni giocatori chiave, come avviene di solito? Se capisco bene, inoltre, il protagonista è uno che continuamente viene sfigurato e i suoi lineamenti sono ricostruiti per somigliare a qualcun altro. È così? Anche questo aspetto, pur essendo interessante narrativamente, mi lascia perplesso: chirurgicamente questo non provocherebbe danni, a un certo punto? Ho fatto un po’ fatica a seguire i dialoghi in dialetto, inoltre. Probabilmente, da questo punto di vista, occorrerebbe un lavoro di cesello per dare qui e là l’idea della parlata dialettale senza usarla in modo così “invasivo” per lettori di altre zone.


Grazie per tutto ciò che mi avete voluto donare con questi racconti, che sia stato puro intrattenimento o momenti di riflessione e consapevolezza e, mi raccomando, non mollate mai.

A rileggerci,
Angelo

Giuseppe Patti
Messaggi: 49

Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 28 dicembre 2016, 13:11

La mia classifica:

1. "I baffi", di Claudio Tamburrino:
Ciao,
racconto fenomenale. Come già è stato detto, il tutto basato su una semplice azione senza annoiare o appesantire troppo il lettore. Il finale è perfetto, come forse anche tutto il racconto. Nulla da aggiungere o togliere, mi ha lasciato senza parole. E mi è sembrato di capire che il tuo personaggio, in fondo, volesse morire, ma magari non so leggere e mi immagino troppe cose.


2. "Il paradiso degli scrittori", di Ambra Stancapiano:
Ciao Ambra,
il racconto è carino, l'idea oserei dire geniale, e la narrazione in prima persona è quella che preferisco, non so è come se leggendo sia io a fare quelle cose narrate. Nessun commento negativo, anzi mi è piaciuto l'accostamento fortuna/morte, e soprattutto il modo in cui hai narrato: in modo semplice e leggero. Complimenti.


3. "Le fortune arrivano col botto", di Lorenzo Pizzurro:
Ciao Lorenzo,
bello il racconto, ma il finale mi ha spiazzato tantissimo, non per il fatto dell'esplosione, semplicemente perché non me lo aspettavo. Non ho capito bene perché lui abbia seguito Vladimir, e direi bella l'idea che poi cerca di derubarlo. Tema colpito in pieno, e buono anche come è scritto. Magari quegli errori già citati nei commenti sono dovuti ad errori di battitura, non ne faccio un dramma.


4. "Bella come Madonna", di Angela Catalini:
Ciao Angela,
il racconto è carino, però mi è sembrato come se andasse troppo veloce la linea temporale del racconto. Belli i dialoghi in dialetto romano, adoro questo dialetto anche se non so parlarlo, e forse il finale poteva essere diverso, non so magari finire il racconto con una domanda ti lascia lì, a cercare il continuo. Tutto sommato però un bel racconto.


5. "Sosia ma non troppo", di Andrea Crucitti:
Ciao Andrea,
bellissima l'idea di fondo, lui il sosia di se stesso. Certo, strano che nessuno l'abbia riconosciuto, ma ammetto che anch'io probabilmente non l'avrei fatto, ma solo perché non sono bravo nel trovare somiglianze tra due visi e perché non ho memoria nel ricordarmeli. Alla scena finale, del cane che scodinzola, mi ero quasi commosso. Forse ti sei fatto condizionare troppo dal limite dei caratteri, peccato solo per questo.



6. "Una vita normale", di Francesco Nucera:
Ciao Francesco,
mi son piaciuti parecchio i dialoghi, così vivi, così naturali. Forse la trama risulta complicata e poco chiara per il limite di tremila battute, però tutto sommato rileggendolo più volte uno può capirla, anche se con qualche difficoltà. Buona la descrizione dell'ambiente in cui la storia si svolge, e mentre lo leggevo ho sentito gli applausi della folla, e poi la mia mente ci ha inserito anche delle urla, quando il presentatore chiedeva chi sarebbe stato il vincitore. Unica pecca quel limite di tremila battute, peccato.


7. "Reliquie", di Roberto Romanelli:
Ciao Roberto,
voglio essere sincero: il racconto è carino, però manca di qualcosa, ma non riesco neanche io a capire cosa manchi. Il finale mi è piaciuto, e il modo in cui è scritto è buono. Peccato per quel "pezzo" mancante al racconto. Per il resto un buon stile di scrittura e sei riuscito a far entrare il tutto nei limiti di caratteri imposti senza creare confusione nella trama.


8. "Se questo era un casino", Patty Barale:
Ciao Patty,
che posso aggiungere io? Niente di nuovo sicuramente,certo non è un signor racconto, la trama forse banale ma che ha comunque attinenza col tema e sinceramente son rimasto deluso nel finale: mi aspettavo la battuta finale, quella che mi avrebbe fatto ridere. Bella l'idea di scriverlo solo con dialoghi, però sembrava una barzelletta e in realtà non lo era.


9. "Mandragola partenopea", di Leonardo Marconi:
Ciao Leonardo,
il racconto non so come definirlo. Tema centrato in pieno, per carità, ma quei dialoghi troppo difficili da leggere per uno che non è del posto. Per quanto riguarda la poca credibilità non ho nulla da dire, la penso più o meno come te: spazio alla fantasia, anche se quei dialoghi hanno rallentato tantissimo la mia lettura e la mia comprensione.

Canadria
Messaggi: 242

Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 28 dicembre 2016, 13:37

Ciao a tutti!
Ecco i miei commenti in ordine sparso con classifica al fondo :)

Una vita normale, di Francesco Nucera
► Mostra testo


Reliquie, di Roberto Romanelli
► Mostra testo


Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano
► Mostra testo


I baffi, di Claudio Tamburino
► Mostra testo


…se questo era un casino ero il primo della classe!, di Patty Barale
► Mostra testo


Bella come Madonna, di Angela Catalini
► Mostra testo


Mandragola partenopea, di Leonardo Marconi
► Mostra testo


Le fortune arrivano con il botto, di Lorenzo Pizzurro
► Mostra testo


Sosia…ma non troppo
► Mostra testo



1. I baffi, di Claudio Tamburino
2. Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano
3. Una vita normale, di Francesco Numera
4. Sosia…ma non troppo, di Andrea Crucitti
5. Bella come Madonna, di Angela Catalini
6. Reliquie, di Roberto Romanelli
7. Mandragola partenopea
8. …se questo era un casino ero il primo della classe!
9. Le fortune arrivano con il botto, di Lorenzo Pizzurro

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 28 dicembre 2016, 16:49

Questa la mia classifica:

1) Reliquie - Roberto Romanelli
Ciao Roberto,
essendo il tuo l'ultimo che ho letto, posso sbilanciarmi e dire che ho trovato l'idea del racconto la più originale del "girone", e una delle più originali che ricordi d'aver letto su MC da quando lo frequento. Mi è piacuto tutto: l'ambientazione chiara e ben tratteggiata pur con pochi particolari, l'idea del cellulare-reliquia, la benzina in sostituzione del vino, l'ossessione per la somiglianza fisica al santo. Non ultimo la "fortuna" del protagonista di nascere coi veri connotati del santo, benché lui non la ritenga tale. Insomma, bel racconto.
Solamente un paio di punti non mi hanno convinto appieno: la beatificazione postuma (non ho ben capito di cosa si tratti) e il finale, un po' sottotono, nonostante tu stesso spieghi che sia intenzionale.
Comunque, davvero ben scritto.

2) I baffi - Claudio Tamburino
Ciao Claudio,
gran bel racconto, molto ben scritto. Una lettura estremamente fluida, piacevole, di grande atmosfera. Ho un solo dubbio riguardo al tema, che se ben ricordo aveva a che fare con la fortuna d'essere sosia. È vero che il tuo protagonista, grazie alla sua somiglianza, ha la fortuna di vivere una vita da sovrano, ma è pur vero che questa stessa gli costa la vita. A parte questo, bello, e con un finale che è una fucilata (in tutti i sensi).
Complimenti.

3) Il paradiso degli scrittori - Ambra Stancampiano
Ciao Ambra,
in effetti, l'incidende iniziale aiuta a rispettare il tema che hai scelto di sviluppare, però poi che venga accantonato senza fornire maggiori spiegazioni lascia un po' l'amaro in bocca. Molto interessante, e credo vicino alla realtà, l'uso distorto che viene fatto da parte dei fan delle opere del protagonista, che giustamente se ne risente.
Trovo molto bella questa frase:
Si è fatta un sacco di soldi, ma mi ha tenuto vivo.
È molto amara, e da' la sensazione che uno scrittore (o almeno il protagonista del tuo racconto), sia disposto a tutto pur di essere ricordato. Che tra l'altro pare fregarsene d'essere morto dato che questo gli ha dato la fama che evidentemente in vita non ha saputo trovare.
Un racconto che si legge abbastanza bene, con un tono surreale, e che rispetta il tema.

4) Bella come Madonna - Angela Catalini
Ciao Angela,
forse l'idea del tuo racconto non brilla per originalità, e trovo, coma altri prima di me, lo svolgimento molto lineare e in larga parte prevedibile; anche l'incontro col sosia di Bova mi pare si risolva forse in modo un po' troppo rapido.
Mi piace molto, invece, il retrogusto dolceamaro che la vicenda narrata lascia a fine lettura.
Gli inserti in romanesco, invece, non solo non mi hanno disturbato per nulla, perché sono limitati a poche parole e tutte comunque facilmente interpretabili - niente gergo troppo stretto, insomma - ma trovo che caratterizzino bene i personaggi e aiutino molto a calarsi nella corretta ambientazione.

5) Sosia... ma non troppo - Andrea Crucitti
Ciao Andrea,
mi sembra che il tuo racconto affronti in maniera abbastanza originale il tema, mettendo bene in evidenzia sia la fortuna (che è quella di incappare un uno spettacolo a tema) sia la somiglianza, visto che il tuo protagonista è inconsapevole - almeno fino alla fine - sosia di se stesso.
Al contrario di Angelo, questa frase mi ha fatto inciampare durante la lettura, non ne capivo bene il senso:
In realtà non sapeva che ci facesse lì, sapeva solo che quello era il suo posto ormai da qualche anno.
Complice, forse, l'acapo, pur avendola riletta più volte, l'ho sempre attribuita al tuo personaggio, come se egli stesso stesse facendo delle considerazioni su se stesso e non sul suo abito rosso. Grazie a questo la svolta finale a me è arrivata un po' più inaspettata.
Però, mi tocca evidenziare il problema legato alla credibilità: Ted non si rende conto di avere un vuoto di memoria di diversi anni? Come e di che cosa vive? Ha un lavoro? E come se l'è procurato senza che nessuno sospettasse che potesse essere il cantante scomparso? Non ha il numero di previdenza sociale, che negli USA è quasi come il nostro codice fiscale? Ecco, riguardo a queste cose, credo che il tuo racconto mostri un poco il fianco.

6) Una vita normale - Francesco Nucera
Ciao Francesco,
devo ammettere che ho dovuto leggere il racconto più volte, ma sono riuscito ad averne ben chiara la trama - e cioè che il protagonista è il vero Ghirlandaio che si spaccia per un suo sosia al fine di potre vivere una vita normale - solamente dopo aver letto i tuoi commenti e quelli di chi mi ha preceduto. Ho trovato anch'io un po' forzato l'omicidio finale, anche se alla fine, visto lo sviluppo del tuo racconto, può starci. Anche le volgarità, pur non facendomi fare la ola, sono da interdersi come pensieri del protagonista e pertanto, piacciano o meno, possono starci.

7) Mandragola Partenopea - Leonardo Marconi
Ciao Leonardo,
mi pare che il tema sia centrato, anche se devo ammettere di avere avuto delle difficoltà riguardo alla credibilità, in parte perché mi pare più difficile sostituire un'intera squadra con dei sosia che pagare qualche giocatore - ma, come sostieni tu, largo alla fantasia - ma soprtattutto per la difficolta che credo sia difficilmente superabile, di trovare undici persone (più quelle da mandare in panchina) sufficientemente somiglianti ai corrispondenti calciatori. E comunque, va bene stare lontano dal pubblico per non farsi riconoscere, ma come la mettiamo con le tante telecamere di ripresa? E inoltre è possibile che arbitro e relativi colleghi non s'avvedano di nulla?
Riguardo al dialetto, che in genere non mi dispiace, in questo caso mi ha un po' rallentato.

8) … se questo era un casino ero il primo della classe!! - Patty Barale
Ciao Patty,
il tuo racconto centra in pieno il tema, e su questo direi che non ci sono dubbi. Purtroppo però l'impressione che se ne ricava è quella di una barzelletta, ma con un'aggravante (se posso permettermi): già dopo poche battute si intuisce come andrà a finire, ma il dialogo si protrae oltre il necessario allo scopo di arrivare alle tremila battute minime richieste. Almeno, questa è l'impressione che ne ho ricavato io.
Comunque simpatico e in tema.

Edit dell'ultimo minuto: le battute non sono minimo tremila, ma circa tremila, ovviamente.

9) Le fortune arrivano con il botto - Lorenzo Pizzurro
Ciao Lorenzo,
devo ammettere che non so esattamente come commentare il tuo racconto. Nonostante l'abbia riletto un paio di volte non riesco a trovare traccia del tema. Non escludo sia per mia incapacità, sia chiaro; magari hai inserito dei riferimenti a eventi che io non sono in grado di riconoscere.
Tralasciando il tema, il racconto non mi dispiace, almeno fino al finale, che proprio non riesco a contestualizzare. Anche in questo caso potrebbe essere colpa mia che non riesco a cogliere i riferimenti che hai usato.
Un paio di appunti riguardo a una e accentata a inizio frase non in maiuscolo e un accento mancante, come ha notato anche Hitherto.

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invernomuto
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 29 dicembre 2016, 1:37

Ciao a tutti, prima e i commenti e poi, in coda, la mia classifica:

Una vita normale, di Francesco Nucera

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Reliquie, di Roberto Romanelli

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Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano

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I baffi, di Claudio Tamburrino

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...Se questo era un casino ero il primo della classe!! di Patty Barale

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Bella come Madonna, di Angela Catalini

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Mandragola Partenopea, di Leonardo Marconi

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Le fortune arrivano con il botto, di Lorenzo Pizzurro

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Sosia...ma non troppo, di Andrea Crucitti

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1. I baffi di Claudio Tamburrino
2. Reliquie di Roberto Romanelli
3. Una vita normale di Francesco Nucera
4. Il paradiso degli scrittori di Ambra Stancampiano
5. Bella come Madonna di Angela Catalini
6. Sosia, ma non troppo di Andrea Crucitti
7. Mandragola partenopea di Leonardo Marconi
8. … se questo era un casino ero il primo della classe!! di Patty Barale
9. Le fortune arrivano con il botto di Lorenzo Pizzurro

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marco.roncaccia
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 29 dicembre 2016, 11:34

Ecco la mia classifica.
È stato complicato compilarla. I racconti migliori, a mio avviso, si trovano al quinto e al sesto posto. Si trovano lì perché nonostante siano molto belli ci sono due errori che, a mio avviso ne inficiano la comprensione. In quello di Romanelli una fase chiave (quella sulla beatificazione) resa malissimo, in quello di Nucera un bisticcio con il POV che manda il lettore in confusione.

1. Le fortune arrivano con il botto-Lorenzo Pizzurro
Ciao Lorenzo, il tuo racconto mi ha veramente stupito.
La semplicità del linguaggio e l’imprevedibilità dei movimenti dei personaggi mi hanno catturato. Il finale è un vero finale a sorpresa. Di solito in un racconto, se si è in guerra e a rischio di bombardamenti andrebbe segnalato, quindi in principio, ho pensato che fosse un errore. Poi mi sono guardato intorno e ho pensato a Nizza, al mercatino di Natale di Berlino, quanto le vittime erano consapevoli di trovarsi in guerra? E mi sono detto, non so se la critica sociale fosse nei tuoi intenti, ma nel contesto odierno un finale così è veramente di stringente attualità.

2. Bella come Madonna, di Angela Catalini
Ciao Angela, il tuo racconto mi è piaciuto molto. Mi rendo conto che per apprezzarlo in pieno bisogna essere di parte e cioè esserci stati su quegli autobus dove tante Tania si truccano e poi a seconda di come gli gira possono dirti “So bella?” o “che cazzo te guardi?”. Rendi perfettamente una Roma decadente che sta perdendo la sua anima per assomigliare a chissà cos’altro. Non c’è redenzione se non quando Antonio e Tania si baciano e allora i sogni di una fama posticcia possono pure aspettare. Non ho appunti da farti, anche il dialetto che di solito non amo in un racconto, in questo caso ci sta tutto. Brava.

3. Sosia, ma non troppo, di Andrea Crucitti,
Ciao Andrea,
ho trovato il tuo racconto convincente, l’interpretazione del tema non è originalissima ma ci sta, i dialoghi sono ben gestiti e il finale, con il cane che scodinzola e abbaia, divertente anche se ti obbliga ad assumere un POV onnisciente che non è per niente giustificato. Che Ted e DIRK siano la stessa persona è chiaro da subito, questo ci toglie la soripresa finale ma aiuta a empatizzare con la presa di coscienza del protagonista.

4. I baffi, di Claudio Tamburrino,
Ciao Claudio, il tuo sosia di dittatore kazako non mi convince del tutto. Non trovo qui l’incisività e il ritmo del Kurt Cobain della scorsa edizione. L’interpretazione del tema non è delle più originali (da Chaplin a Sacha Baron Cohen) anche se l’idea della cura dei baffi come momento in cui riscattare un passato di povertà è buona ed è il momento più alto del tuo racconto. Il finale non sorprende, anzi lo si aspetta, praticamente da quasi subito, immagino che il colpo di scena finale non fosse nelle tue intenzioni il che non è per forza un difetto, almeno per come la vedo io. Però, ecco, è come se all’appello mancasse qualcosa, forse un movimento o un particolare che non ti aspetti.

5. Reliquie - Roberto Romanelli
Posso darti del tu vero?
Cazzo Romanelli, questo racconto ha dei picchi simile alle guglie di San Michele Assetato e delle cadute che si espandono nei bassifondi della periferia che descrive. Secondo me hai premuto troppo sull’acceleratore del nonsense. E’ complicato per esempio interrompere l’incredulità quando ci informi che il Santo Padre ha comunicato all’interessato via cellulare (la reliquia) una beatificazione postuma. Cosa vuol dire esattamente? Si beatificano i morti (parecchio morti) se questa regola nel tuo universo non è valida e quindi si beatificano i vivi ce lo devi dire. Non si capisce neppure perché il protagonista debba fuggire visto che per profanare la reliquia deve solo accendere il cellulare.
Detto questo il racconto è una figata. Il finale veramente bello.

6. Una vita normale, di Francesco Nucera,
Ciao Francesco,
quando un racconto necessita di una seconda lettura, significa che c’è qualcosa che non va.
E’ il tuo caso, o forse il mio (ammetto di avere un numero di neuroni attivi molto basso) ma tant’è . Peccato perché ti sei andato a complicare la vita dopo aver azzeccato un personaggio e una voce molto convincenti. Anche l’idea che un VIP prenda il posto del suo sosia per avere la possibilità di una vita normale non è male. Secondo me il vero problema non è nemmeno la trama ma come dissemini gli elementi necessari per la comprensione.

7. Il paradiso degli scrittori - Ambra Stancampiano

Ciao Ambra,
trovo il tuo racconto poco racconto.
E’ piuttosto una sorta di aneddoto che propone una riflessione sugli effetti inaspettati (e nel caso del personaggio indesiderati) della scrittura nella società di oggi. Condivisibile lo stato di meraviglia del personaggio e simpatico il Bukowski beffeggiante. Però quando leggo un racconto ho bisogno di un movimento, di vedere i personaggi in azione e non di sentire una voce dall’aldilà che non è chiaro a chi parla e perché.

8. MANDRAGOLA PARTENOPEA <--- Leonardo Marconi
Ciao Leonardo,
il tuo racconto ha degli spunti interessanti e una voce narrante convincente ma, come altri ti hanno fatto notare, dei problemi abbastanza evidenti.
1) L’utilizzo del dialetto rende difficile la lettura. Di solito (come dice Angelo) la strategia migliore è un lavoro sulla costruzione delle frasi che faccia intuire la “calata” ma che salvaguardi il più possibile l’italiano, È vero, esistono delle eccezioni come Pasolini e Gadda, ad esempio, ma appunto stiamo parlando di giganti.
2) La grafica che utilizzi per i dialoghi e la mancanza di a capo ostacola la lettura
3) La poca verosimiglianza della trama. (la strategia per truccare la partita e anche il fatto stesso che la Camorra faccia perdere lo scudetto al Napoli)
A rileggerci!

9. ...SE QUESTO ERA UN CASINO ERO IL PRIMO DELLA CLASSE!! di Patty Barale

Cara Patty,
…se questa era una gara di barzellette la tua era la prima della classifica. Ma trattasi di un contest di racconti e, sebbene tu sia riuscita a strapparmi una sonora risata, ti tocca un posto da Pierino all’ultimo banco. La scrittura è comunque la tua, i dialoghi ben articolati, un buon esercizio di scrittura in ogni caso.

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alessandra.corra
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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 29 dicembre 2016, 14:15

Ciao a tutti, ecco la mia classifica:

1. - Bella come Madonna – Angela Catalini

Ciao Angela,

mi è piaciuto molto il tuo racconto. La trama è semplice e leggera. Risulta piacevole da leggere, non stanca e diverte. Mi piace sempre come riesci a descrivere le azioni nelle tue storie, riescono sempre a catturare il mio immaginario. Mi spiego meglio, in questo caso specifico mi è sembrato che le scene da te descrisse prendessero vita come si trattassero di una scena di un film. E' vero che usando la terza persona c'è il rischio di mettere della distanza tra il lettore e i protagonisti, ma lo stesso i personaggi li ho trovati credibili e simpatici. Finale ironico e gradevole.

2. - Il paradiso degli scrittori – Ambra Stancampiano

Ciao Ambra,

il tuo racconto è davvero molto carino e l'interpretazione del tema azzeccata. L'ho letto tutto d'un fiato senza nessuna fatica. Mi ha saputo strappare più di un sorriso. Trovo credibile il personaggio dello scrittore, contento di essere morto perchè così almeno ha finalmente ottenuto la tanta agognata notorietà. Anche il finale è simpatico con la comparsa di Bukowski. Mi viene quasi da dire che non sarebbe per niente male poter incrociare nell'aldilà gli scrittori del passato, pur con tutte le dovute conseguenze... :)

3. - I baffi – Claudio Tamburino

Ciao Claudio,

racconto molto particolare che si basa tutto su un singolo avvenimento, su un singolo personaggio, omettendo dialoghi e azioni. La descrizione è molto buona, poichè riesci a far emergere delle immagini vive e nitide, che non appesantiscono la lettura. Anche la declinazione del tema mi sembra appropriata. Un buon racconto che legge con piacere.

4. - Una vita normale – Francesco Nucera

Ciao Francesco,

l'idea del racconto mi è piaciuta e anche l'interpretazione del tema l'ho trovata originale. Però anche io a una prima lettura non sono riuscita a capire bene tutte le azioni dei protagonisti e ho dovuto rileggere la storia e i commenti per capirla bene. I dialoghi li ho trovati efficaci, come sempre nei tuoi racconti, forse sfumerei il gergo che mi sembra in alcuni passaggi un pò forzato.

5. - Reliquie – Roberto Romanelli

Ciao Roberto,

ho lasciato il tuo racconto per ultimo perchè trovo che sia difficile commentarti. La storia mi è piaciuta, soprattutto perchè l'ho trovata originale e particolare e cinica al punto giusto. Per un mio problema personale però ho fatto un pò fatica a seguirne tutti i dettagli. Ci sono davvero tante informazioni, tanti elementi diversi tra loro, che mi hanno fatto confondere in alcuni passaggi. Leggendo i commenti sono poi riuscita a riprendere tutti i fili della storia. Nel complesso hai scritto un racconto interessante.

6. - Sosia ma non troppo – Andrea Crucitti

Ciao Andrea,

l'idea che sta alla base del racconto mi è piaciuta, ma forse era troppo pretenziosa per gestirla in un racconto breve. Proprio perché, per mancanza di spazio, non hai potuto descrivere di più sul tuo protagonista. Ci sono troppi buchi vuoti. Possibile che il protagonista non si sia mai posto delle domande sulla sua amnesia? Poi, quando si perde la memoria di solito avviene in un incidente o per qualche fatto importante. Nessun medico l'ha visto? Dove si trovava quando ha persona la memoria? Come faceva ad avere il vestito di quando ancora si esibiva come cantante senza ricordarsi nulla? Come ha fatto a ricostruirsi una vita? Il tuo racconto però ha del buon potenziale, quindi dovresti riprenderlo per riempire i vuoti nel passato del tuo cantante e far emergere così una bella e avvincente storia.

7. - Le fortune arrivano con il botto – Lorenzo Pizzurro

Ciao Lorenzo,

l'inizio del tuo racconto mi ha incuriosita molto, ho trovato interessante la figura del barbone che si cerca un posto per riposare... all'inizio pensavo che la storia avrebbe preso un'altra direzione, però. Poi, invece, arrivati alla fine ci si chiede perchè il protagonista, colui che ha sempre osservato, abbia iniziato a interessarsi a questo barbone, a tal punto da scendere in strada per osservarlo ancora meglio. Mi aspettavo che qualche spiegazione arrivasse, che la voce narrante raccontasse qualcosa di sè. Invece il finale spiazza: una bomba scoppia, vi è quindi una guerra in corso? Tutto sembra un pò forzato... Un racconto curioso che però mi ha lasciato troppe domande in sospeso.

8. - Mandragola Partenopea – Leonardo Marconi

Ciao Leonardo,

l'idea è carina e non mi è dispiaciuta. Anche il tema è centrato, ma anche io ho trovato qualche cosa che non mi convince del tutto nel tuo racconto. Per prima cosa, la storia è effettivamente poco credibile per le ragiuni che già ti hanno fatto notare coloro che sono passati a commentarti prima di me. Anche le frasi in dialetto le ho trovate un pò difficili da seguire. Insomma, credo che sia un racconto che parte da una buona idea, ma dovresti rivedere alcune cose.

9. - Se questo era un casino ero il primo della classe – Patty Barale

ciao Patty,

il tema è centrato e ho apprezzato la leggerezza del tuo racconto che si legge senza sforzo . Di solito più le trame sono semplici e più sono di mio gusto. Però i dialoghi, tutti concentrati nelle battute tra il dottore e il paziente, risultano troppo stereotipati per catturare davvero l'attenzione del lettore.

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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#11 » venerdì 30 dicembre 2016, 1:05

Tempo per le classifiche: TERMINATO.
Nei prossimi giorni riceverete anche i miei commenti e la mia classifica e al termine calcolerò quella generale finale di raggruppamento per definire i tre finalisti.
Eliminato per mancata consegna commenti e classifica: LORENZO PIZZURRO (che pertanto non commenterò)

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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 4 gennaio 2017, 13:41

Ecco a voi la mia classifica per il vostro gruppo!

1) I baffi, di Claudio Tamburrino
Ben controllato, anche originale, un’ottima prova davvero. No assegno pollice su perché ritengo che qua e là ci sia bisogno di ripulire (soprattutto nel finale, nonostante prima indichi il nome e poi il fatto che sia un sosia di, per come hai messo la frase mi suona come una ripetizione). Pollice quasi su e prima posizione rispetto a RELIQUIE perché là il problema riscontrato è, a mio avviso, più grave.
2) Reliquie, di Roberto Romanelli
Dagli una ripulitina e questo è un racconto da pollice su. Idee non originali, di più. E tante, una dopo l’altra. Un tipo di fantascienza molto moderna e pertanto quasi rivoluzionaria perché sì, quello potrebbe essere benissimo il nostro futuro, ci hai preso, forse. Il tema è centrato con grande originalità. Qualche dubbio solo sul finale perché sì, quel MAMMA piazzato lì è troppo veloce, serve anche solo una frasetta per dargli maggiore senso, anche messa a inizio o nel mezzo del racconto. Allo stato attuale per me è un pollice quasi su.
3) Bella come Madonna, di Angela Catalini
Il racconto mi è piaciuto, ma qualcosa mi stonava quel tanto da impedirmi di dargli pollice su. Molto gradevole da leggere, tatto e delicatezza nel trattare i protagonisti, “voce” chiara e definita da parte tua. Però questo Raul Bova comparso da nulla e a cui hai dato poco spazio nel dialogo mi gridava vendetta e il motivo è che quello doveva essere il vero Bova e sì, doveva anche finire con il bacio, ma con un frase sullo stile che lui era andato per cercare Madonna e forse lei non lo era precisa precisa, ma che, appunto, aveva trovato lei, proprio lei. Bacio. Ecco, con un’evoluzione simile, per me, sarebbe da pollice su. Nella forma attuale ti assegno un tendente all’alto perché quel dialogo ha bisogno di un respiro maggiore e magari lui stesso dovrebbe essere presentato.
4) Il paradiso degli scrittori, di Ambra Stancampiano
In seconda lettura l’ho apprezzato di più che durante la prima. Le riflessioni sono interessanti, ben esposte. In seconda lettura sono riuscito a percepire il racconto, cosa che mi era sfuggita in prima battuta. Il tema è centrato e bene. Forse l’avrei “narrato” meno. Se tu avessi contestualizzato tutto proprio durante una delle presentazioni in cui un suo scritto viene utilizzato ad caxxum, ecco, avresti avuto modo di narrare tutto quello che hai descritto e metterlo anche più contrastato con personaggi vivi e lui lì in mezzo, spettatore sempre più inorridito. Per me un pollice tendente all’alto, ma poco brillante.
5) Sosia, ma non troppo, di Andrea Crucitti
Sì, se tu avessi messo più contesto il racconto ne avrebbe giovato e non poco. E sì, è percepibile che tu non ti sei proprio posto la questione in fase di lettura perché altrimenti non si spiegherebbe una tale mancanza in un racconto così ben condotto e controllato, anche ben narrato. E ancora sì, il finale è intuibile, ma chi se ne frega visto che la lettura è godibile e il fulcro non sta nel tenere celato l’epilogo. Pollice ni (per la mancanza di un contesto che dia polpa al passato e a come quest’uomo sia arrivato a trovarsi in una situazione simile) che però punta verso l’alto (perché si legge bene ed è godibile).
6) Una vita normale, di Francesco Nucera
Ho faticato parecchio con questo racconto. Richiede troppe letture per essere compreso e non credo aiuti il passaggio tra la prima e la seconda parte. Cerco di spiegarmi: nella prima parte siamo in discoteca, i due s’incontrano. Nella seconda parte siamo sempre in biblioteca e ci sono sempre gli stessi protagonisti. Mentalmente ero predisposto a una diversa scena, a un’evoluzione della storia, a qualcosa che spezzasse, tutti elementi che arrivano solo nella terza parte. E a questo punto ritengo che la seconda sia tranquillamente sacrificabile o fondibile con la prima. Il tema c’è, ma per me il giudizio, questa volta, è un pollice ni.
7) Mandragola partenopea, di Leonardo Marconi
Arrivo a commentare per ultimo e devo purtroppo ripetere quello già detto da molti: 1) il dialetto rallenta parecchio la lettura e tutte quelle finali accentate sembrano eccessive e 2) cercare 11 sosia titolari e quasi altrettanti panchinari più tutta la dirigenza, allenatori, magazzinieri, raccattapalle è impresa improba. Perché non mi fermo ai soli giocatori? Perché se vuoi creare la farsa devi occuparti di tutti gli aspetti dirigenziali e se in campo ci fosse qualcuno di reale che conosce i reali invece dei sosia, beh, l’inghippo potrebbe essere facilmente svelato. Senza dimenticare gli avversari, anche loro conosceranno i giocatori avversari. Insomma, per fare funzionare un simile piano ci andrebbe un culo immenso. Quindi direi che che devi tenere buono il suggerimento di Angelo: dacci secco, buttala ancora di più sul non sense, prendi in giro il fenomeno del pallore e la superficialità della gente o quello che vuoi. Per il momento è un pollice ni.
8) … se questo era un casino ero il primo della classe!, di Patty Barale
Ha ragione Marco: questo racconto è considerabile come un esercizio di scrittura e in quanto tale è più che buono. Detto questo, è una barzelletta e pure un po’ lunga. Ti dirò che sono incerto anche sul tema… Lui non ha avuto la fortuna di nascere sosia, si sta pagando l’intervento. Ha quest’idea che essere come Vitali porti bene, ma invero non lo è… Pollice ni, questa volta.

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Re: Gruppo BLACKOUT: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#13 » mercoledì 4 gennaio 2017, 19:25

E QUI ecco la news con la classifica finale del gruppo e i finalisti!

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