Gruppo UNICO

Scrivi un racconto a tema di massimo 20000 battute spazi inclusi.
Affronta altri avversari e poi sfida gli sponsor.
Solo i migliori arriveranno a sfidare il Boss.
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Spartaco
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Gruppo UNICO

Messaggio#1 » martedì 27 dicembre 2016, 11:08

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Questo è il gruppo UNICO de LA SFIDA A Baby Boomers.

Gli autori del gruppo devono commentarsi e classificarsi all'interno dello stesso.

Al fine di rendere unica l'esperienza, i racconti verranno consegnati a diversi lettori esterni che commenteranno e stileranno la loro classifica.

Tutti e quattro i racconti di questo gruppo passeranno in semifinale e verranno commentati e classificati dai due sponsor: Greta Cerretti e Marco Proietti Mancini.

Dopo la fase dei commenti e prima delle semifinali, gli autori avranno la possibilità di modificare i racconti a patto che questi mantengano la stessa struttura e non superino le 23133 battute, spazi inclusi.

Le semifinali si comporranno così: il primo del girone sfiderà il quarto (sponsor Greta Ceretti), il secondo sfiderà il terzo (sponsor Marco Proietti Mancini).

E ora vediamo i racconti ammessi:

La vita è condividere, di Francesco Nucera, 19201 caratteri
Clausura, di Andrea Grillone, 18326 caratteri
Labirinti, di Canadria, 17828 caratteri
L'odore dell'erba, di Roberto Romanelli, 11596 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di mercoledì 04 gennaio per commentare i racconti.
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul gruppo. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi all'ANTICO.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



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Spartaco
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#2 » giovedì 29 dicembre 2016, 21:59

Ecco la classifica del primo LETTORE ANONIMO.
Vi ricordo che questo tipo di commento è fondamentale perché arriva da una persona totalmente disinteressata che giudica in base al proprio gusto e alla propria esperienza di lettore. Quindi alcune cose possono sembrarvi sbagliate o addirittura abominevoli, ma fa parte di quel mercato con cui chiunque aspiri a scrivere si deve confrontare.

L'odore dell'erba

Molto bella come storia, mi è piaciuto il fatto che abbia usato il tema per classificare la "generazione" della protagonista e sinceramente (ho interpretato a modo mio)sembrava che fosse anche perché è ambientato nel futuro. Sarebbe stato meglio se avessi approfondito un po' di più su che cosa fossero. Per tutto il tempo della lettura mi sono chiesta se fossero dei robot con la pelle, dei cloni stile Alice di resident evil o che potessero essere dei cyborg come c-17 in dragonball.
Galatea: chi è? Perché può aiutarla ad uscire? Come mai Gianni l'ha mandata da lei? Perché è tanto sconvolta quando Gianni le racconta com'era fatta la protagonista?
Protagonista: com'è arrivata fino a quel punto? Cos'ha vissuto prima? Come mai ha dei pezzi delle compagne cuciti addosso? Perché proprio adesso vuole uscire dal muro?
Sono troppe le cose non dette su questi personaggi, avresti dovuto approfondirli un po' di più per far capire bene il perché ha deciso di uscire dal muro proprio ora, il perché Gianni l'abbia mandata proprio da Galatea. Insomma, avendo saltato alcune cose il racconto risulta un po' confuso per chi lo legge.

Labirinti o Labririnti

Il racconto è scritto bene, mi piace molto come storia ma come mai questa ragazza inizia a sentire questi rumori? Che cosa da inizio alla psicosi? E il motorino "annata 2000" è il tema? Non si è capito molto. E perché decide di buttarsi giù dal ponte? Alla fine aveva ottenuto quello che voleva e in teoria sotto i farmaci doveva stare meglio. Cosa fa crollare quella tranquillità "artificiale"? E si capisco che non dev'essere facile per un'adolescente soffrire di psicosi, ma con l'aiuto di che le sta vicino e delle pastiglie le cose potrebbero migliorare o almeno si poteva scrivere che andava meglio, che nonostante le cure qualcosa non andava, che qualcosa la turbava ancora. Non capisco questo finale drastico tutto d'un botto.

Clausura

Sinceramente all'inizio mi sembrava un racconto noioso, fino a quando Beatrice non ha sentito la ragazza piangere oltre al muro. Da lì in poi non vedevo l'ora di sapere come sarebbe continuato il racconto. Mi è piaciuto molto, sia come storia, sia com'è stato scritto. Ho trovato originale com'è stato usato il tema ed ho odiato la madre superiora, soprattutto alla fine. Il mio pensiero all'inizio era "si sa che le suore, o meglio la chiesa, è contro l'omosessualità e magari ha capito qualcosa e vuole tenerle d'occhio" ma alla fine si è rivelata per quello che é, ovvero un'ipocrita!!! È lei che provava attrazione per Maria e ha finto la morte di Beatrice per avere una qualche possibilità con la giovane ragazza!!! Cioè addirittura rinchiuderla nel lato più antico del convento, dandole solo pane e acqua. Piuttosto buttala fuori, non farle fare quella vita misera solo perché lei ha avuto il coraggio di fare quello che si sentiva e di essere la persona che è per pura gelosia. Sei una respressa e una lurida! Comunque a parte questi miei commenti, mi è piaciuto davvero tanto! Complimenti.

La vita è condividere

Mi è piaciuta molto come storia, sembra quasi un modo per far capire come alcuni adolescenti di oggi si sentono, come possono comportarsi, come la gente oggi è menefreghista, superficiale e perché no, fa anche vedere il "bullismo" e cosa si è disposti a fare pur di essere lasciati stare(senza denunciare ovviamente). Sinceramente l'atteggiamento di Jessica, Eva e Marta mi ha fatta rabbrividire perché molte persone purtroppo davvero sono così, senza scrupoli e senza coscienza. La cosa è alquanto agghiacciante. Soprattutto che alla fine si scopre che hanno ripreso Giulia quando si è uccisa. Ma alla fine è un po' quello che fanno tutti. Prima riprendono qualche "disgrazia" con il telefonino e poi, se viene in mente si aiuta. Che tristezza davvero. Per quanto riguarda Silvia, mi è piaciuto tanto come personaggio, soprattutto alla fine che non ha voluto subire ma ha preso in mano la situazione. Invece Marco, mi ha fatto veramente pena, così impaurito dal giudizio degli altri, che si è fatto ricattare da tre ragazzine, per cosa poi? Solo perché è omosessuale, bah. Io fossi stata in lui le avrei mandate tutte a quel paese.
Infine la poliziotta, sono rimasta a bocca aperta quando alla fine del racconto si è rivista in Giulia e la frase " la cosa che ti fa più male è aver capito perché non volevi accettare la storia del suicidio: sdraiata sul pavimento del casolare non c'era lei, ma ci sei tu vent'anni prima, con in mano lo stesso farmaco, ma con al mondo un'amica vera" è fantastica. Il tema in questo racconto penso che sia a dir poco azzeccato. Non ho nulla da dire. Complimenti.


Classifica

1. Clausura
2. La vita è condividere
3. Labirinti o labririnti
4. L'odore del'erba

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Spartaco
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#3 » sabato 31 dicembre 2016, 11:08

Ecco il secondo LETTORE ANONIMO.
1) LABIRINTI

Mi piace la scelta della scrittura ‘Caro diario’.
Mi piace la lotta iniziale di lei nel preservare il terriccio dal male degli altri, anche se poi anche il terriccio le si rivolterà contro.
Mi piace che il motorino Annata 2000 impersoni, per la protagonista, la panacea di tutti i mali, anche se poi non sarà più in grado di essere la soluzione ai suoi problemi.
L’unica soluzione è il diventare sorda verso gli altri, verso i bisogni e i dolori delle persone, anche se è una terribile soluzione.
Ciò che circonda la protagonista si trasforma in un vortice, che la trascina verso il punto di non ritorno.
Bel racconto. Verosimile. Ben scritto.


2) L’ODORE DELL’ERBA

La fine del racconto, il pensiero della bambola, è la conclusione migliore.
Ma per essere un racconto fine a se stesso ci sono troppi particolari accennati che non ti fanno immaginare e capire il mondo futuro del racconto.
Il libro prende per mano il lettore e lo accompagna nella storia, chiedendo all’immaginazione di creare ciò che le parole indicano, ciò che lo scrittore ha prima pensato. È questa la magia.
Ecco perché spesso il film tratto dal libro delude le aspettative: non sono i particolari mancanti che per ovvie ragioni devono essere eliminati nelle due ore scarse di pellicola, ma è la discordanza tra ciò che il lettore ha immaginato durante la lettura e ciò che viene rappresentato sullo schermo.
Questo righe però potrebbe far parte di una serie di racconti, ‘Storie dal 2342’, con un capitolo iniziale in cui viene descritto come si è immaginato che possa diventare il futuro.

3) CLAUSURA
Il linguaggio ricercato non è ostentato, ma è adeguato al contesto della storia.
Però il racconto è poco originale e a mio parere un po’ anacronistico. Non nego che possa succedere, ma penso che sia poco probabile nell’era della multimedialità globale, in un paesino italiano.

4) LA VITA è CONDIVIDERE
Il problema di avere due protagoniste, Silva e la detective, è che non è facile saltare da una scena all’altra dove i soggetti sono predominanti, ma non è facile soprattutto far ‘convivere’ nella stessa scena le due protagoniste senza farne sparire una: nella scena clou in cui tutto viene a galla, nel capanno, Silva sparisce. Le idee ci sono, ma la scrittura dovrebbe essere rivista e curata meglio. È una scrittura acerba.

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ceranu
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#4 » domenica 1 gennaio 2017, 16:58

Commenti:

L'odore dell'erba

Ciao Roberto, ora vedo se fare copia e incolla da un vecchio commento. Ormai sei standard: prima parte da 10 e seconda da lexotan per il lettore. 
Fino a tre quarti il racconto si segue bene, apri qualche interrogativo, ma fa parte del gioco, serve anche a invogliare la lettura. Poi però arriva il finale, in cui le risposte ci sono, ma vengono date tutte insieme senza la possibilità di metabolizzarle. 
Il consiglio è quello di seminare alcune risposte da metà in poi, giusto per aiutarci a capire da cosa sta scappando e perché. 
Il tuo vantaggio è che hai ancora un sacco di spazio a tua disposizione per migliorare il racconto. 
Stilisticamente è scritto bene, c'è giusto qualche refuso. 
Il tema è ok, i bonus buoni, ho giusto il dubbio sull'ambientazione italiana, i nomi lo sono e me li faccio bastare anche se si potrebbe svolgere ovunque. 
Comunque, è un buon lavoro.

Clausura

Ciao Andrea, ho capito che a te le d eufoniche piacciono, ma rischi il linciaggio. :p
Il racconto è interessante, ma allo stato attuale credo gli manchi qualcosa. Prima di tutto trovo la svolta omosessuale troppo repentina, è così.e se dopo la febbre Beatrice avesse scoperto la sua sessualità, forse dovresti accennarle prima. Vale la stessa cosa con la madre superiora. Beatrice nota sempre l'odio nei suoi confronti, ma non percepisce l'amore per Maria. Ecco, io lavorerei su questa differenza di trattamento: perché mi tratta così è invece venera Maria?
Nell'introduzione toglierei il fatto che le suore stiano seguendo la bara, Beatrice può solo immaginarlo, mentre così mi fai credere che lo veda e io posso solo pensare al fatto che sia uno spettro. 
La spiegazione del 2000 va bene, ma forse è troppo didascalico. Cerca di snellire la spiegazione, contestualizzata. Che ne so: anche quel MM ci unisce. Sono le iniziali di..., Ma per noi, solo per noi, è quel 2000 che la madre superiora sembra odiare, ma che ci rende affini...
Con qualche modifica può diventare un ottimo lavoro. 
Ciao.

Labirinti

Ciao Canadria, racconto toccante. 
Sei riuscita a descrivere benissimo (per quanto possa immaginare) una depressione/schizofrenia con sindrome paranoide. Il diario è credibile e permette al lettore di entrare in piena empatia con la protagonista. Il finale è amaro, ma altrettanto realistico, forse dovresti segnare il fatto che ha iniziato a diminuire i farmaci e che ora sente la necessità di scrivere ancora a lei. Così giustificheresti in parte il gesto finale. 
Fossi in te, per chiarire subito cos'è annata 2000, la prima volta scriverei una marca conosciuta di moto, giusto per fugare ogni dubbio, meglio sarebbe se facessi diventare quel annata 2000 il soprannome che danno in paese al "Piaggio liberty" (esempio).
L'unico neo del racconto, ma lo è solo per me, è la mancanza di speranza del racconto che aspira via ogni speranza. Però complimenti per lo stile e per alcune frasi che sono vere chicche. 
Ciao e alla prossima.

Classifica:
1. Labirinti
2. Clausura
3. L'odore dell'erba

Canadria
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#5 » domenica 1 gennaio 2017, 18:06

La sfida dei 20000 caratteri è sempre divertente! Complimenti a tutti per i racconti, è stato un piacere leggerli. Commenti in ordine sparso e classifica alla fine.

La vita è condividere, di Francesco Nucera
► Mostra testo


Clausura, di Andrea Grillone
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L’odore dell’erba, di Roberto Romanelli
► Mostra testo


1. Clausura, di Andrea Grillone
2. La vita è condividere, di Francesco Nucera
3. L’odore dell’erba, di Roberto Romanelli

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Vastatio
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#6 » domenica 1 gennaio 2017, 20:18

La vita è condividere
Ciao,
il racconto mi piace, di triste attualità, forse quello col tema più "centrale" di tutti i quattro partecipanti, ma solo perché parli di sedicenni/adolescenti di adesso.
Se non ho problemi pe ri cambi di scena (li uso spesso anche io e molto più brevi) non mi è piaciuta invece la tua idea di cambiare PDV ad ogni cambio scena: mi ha destabilizzato durante la lettura. L'ho riletto tre volte per vedere che non fosse solo un effetto "sorpresa", ma devo dire che il disturbo è rimasto.
Personalmente metterei due soli PDV, piuttosto usa una prima in corsivo per la poliziotta.
Fino a un certo punto ho creduto che ci potesse essere una svolta urban-fantasy, ma decisamente meglio (nella sua tristezza) la tua versione.
Ho qualche dubbio nella parte della poliziotta: è quella con meno spessore. Ti serve per introdurre l'omissione di soccorso e la ex depressione della poliziotta ma con vera amica (ma è talmente buttata lì, in un momento di climax, che quasi scivola via senza essere colta). Potresti provare a eliminarla completamente e fare in modo che Silvia intervenga e si appropri del cellulare (dopotutto se da un calcio in faccia a Marco può anche buttare a terra le due "amiche" nel momento in cui capisce tutto e quelle cominciano a minacciarla. A quel punto puoi avere la parte finale in cui lei e Marco (ora amici) ricattano le stronzette dopo aver visto i video sul telefono, e magari metti in ballo il fatto che il padre di Marco che è avvocato/poliziotto (così giustifichi questa conoscenza e ti riallacci al padre di Marco).


Clausura

Ciao,
la storia che cerchi di raccontare mi è piaciuta ma credo che abbia bisogno di una raffinata.
La parte iniziale è un macigno e, mi pare, anche slegata allo stile successivo (meno ricercato). Carino il gioco dei numeri romani (decisamente una tristezza invece che tu debba spiegarlo, ma si sa, il lettore va assunto ignorante e scemo, cosa che io ancora non riesco a metabolizzare).
Belle le fessure nel muro, che permettono al mondo esterno di entrare in qualche modo nel convento. Mi chiedo, davvero, quanto possano capirne delle ragazze che non sono mai uscite dal convento.
Rimango un po' perplesso sulla "cedevolezza" di Maria nel primo rapporto con Beatrice. Anche ammettendo, cosa più che plausibile, che abbiano avuto le loro sessioni di autoerotismo (cosa comunque non scontata visto il contesto), non ci sono cenni a questa predisposizione di Maria: è una ammaliatrice inconsapevole (visto cosa fa anche alla Superiora) o qualche cenno (che magari Beatrice riconosce anche in lei col senno di poi) potresti metterlo.
Avrei preferito, ma questo è personale, che non portassi anche la Superiora sul lato omosessuale, per lei può essere più che sufficiente l'invidia della gioventù, dell'innocenza. Questo perché, come scritto prima, rischia di "sporcare" il sentimento tra Maria e Beatrice. Però se la tua Superiora deve diventare (o è già) lesbica, tale deve essere. Piuttosto aggiungerei, se le angherie su Beatrice derivavano dalla gelosia di lei che poteva stare con Maria, una nota ulteriore di crudeltà: un ringraziamento per aver "risvegliato" anche Maria.


Labirinti


Ciao,
un diario che ci racconta l'evolversi della psicosi di una adolescente. Sicuramente ben scritto e in grado di fare percepire il senso di disagio della ragazza.
L'ho solo trovato un po' lungo perché alcune parti, dopo che il lettore ha compreso che si tratta di una psicosi (non c'è nessuna deriva "urban fantasy" come avevo pensato potesse essere all'inizio) aggiungono "poco" alla storia. Certo è che ci troviamo davanti a un diario, quindi non è detto che debba esserci sempre qualcosa di "grandioso" tra una pagina e l'altra. In particolare mi sembra un po' strana la parte in cui si sposta a stare in salone e la madre non faccia nulla.
La fine mi lascia interdetto. Non sono una persona da finale felice, ma se questa ragazza è in cura, anzi è stata dimessa, mi sembra strano che le abbiano curato la psicosi senza accorgersi della depressione incombente. Però non sono un esperto in materia.
Il tema c'è formalmente (un po' come per il mio racconto), ma è solo un'etichetta, non è riconducibile a nulla di reale (almeno per me), quindi che sia un "Annata 2000" o un "Calabrone Speziato" è uguale.


Classifica

1. Labirinti
2. La vita è condividere
3. Clausura

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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#7 » mercoledì 4 gennaio 2017, 14:34

Ecco finalmente classifica e commenti:
1) Labirinti - Canadria
Ciao Canadria,
ti faccio i miei complimenti per il racconto. Personalmente amo molto la modalità di narrazione attraverso lettere o pagine di diario, perchè permette totalmente l'immersione nel punto di vista di chi scrive. Non trovo nulla da dire sulla trama, che mi è piaciuta dall'inizio alla fine e ritengo che qualsiasi cambiamento sia una questione di puro gusto personale. Mi è piaciuta particolarmente l'immagine della polvere bagnata incrostata nelle circonvoluzioni cerebrali. Credo che sarebbe potuto essere più efficace dal punto di vista narrativo un accompagnamento più dolce al finale, che sembra tagliare all'improvviso il resto della storia. E' vero che in questo modo lascia il lettore ancora più sorpreso, ma forse avrei preferito un "giro di parole" in più prima della rivelazione dell'intenzione suicidaria, in modo da far nascere prima il sospetto di questa terribile decisione e poi confermarlo.

2) La vita è condividere - Francesco Nucera
Ciao Francesco,
devo ammettere che all'inizio i diversi cambi di punto di vista mi hanno un po' confuso, ma una volta individuati per bene i personaggi ho letto tranquillamente il resto. Il racconto mi piace ed il tema è centratissimo. La storia non è banale e mi è piaciuta particolarmente l'ultima parte con il punto di vista della poliziotta, quella sulle "vere amiche". Denuncia una triste realtà. Forse, però, avrei preferito un racconto più lungo per tutta questa carne al fuoco, ma hai già scritto in risposta ad un altro commento che lo allungherai nella revisione. Sono d'accordo con Canadria sul fatto che forse il tentativo di contestualizzare il racconto imitando quelli che potrebbero essere i pensieri e le parole di una sedicenne è stato eccessivo. Avrei preferito dei personaggi un po' meno caricaturali.

3) L'odore dell'erba - Roberto Romanelli
Ciao Roberto,
una cosa che caratterizza tutti i tuoi racconti che ho letto è l'impressione che siano estratti da qualcosa di molto più grande. Credo che le ambientazioni e le storie che crei sarebbero ottime se appartenessero ad un romanzo ma rischiano di confondere all'interno di un racconto composto di un numero limitato di caratteri. La trama mi ha ricordato un po' quella di "Cloud Atlas" e mi è piaciuta, ma il mio gradimento dei tuoi racconti è sempre inficiato dall'eccessiva complessità del mondo in cui sono ambientati (sempre rispetto al limite dei caratteri).
A me le d eufoniche piacciono!

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Spartaco
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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#8 » mercoledì 4 gennaio 2017, 17:15

Premessa: sento di dover ringraziarvi tutti perché questo girone sarà anche stato scarso da un punto quantitativo, ma di certo non qualitativo. Ogni racconto di questa categoria avrebbe vinto a mani basse contro tutti quelli dello scorso girone. Sono riuscita a fare una classifica “di pancia” per il terzo e il quarto posto, ma per quanto riguarda il primo e il secondo non mi decidevo e quindi ho scelto di premiare quello che è stato meno scontato nell'inserire gli anni 2000. Andando avanti, classifica e commenti incorporati:
1) Clausura: unica critica da fare è che ogni tanto il registro di linguaggio diventa davvero troppo ricercato e stroppia fino a diventare anche un po' noioso. Per il resto molto, molto bello e devo dire che sono particolarmente fan della fine, anche se mi sarebbe piaciuto saper qualcosa di più sulla storia della madre superiora. Capisco i limiti delle battute, ma se mai avessi voglia di scriverla avresti minimo una lettrice.
2) La vita è condividere: mi è piaciuto molto come è strutturata la storia con i tre punti di vista che si succedono, anche se la poliziotta è caratterizzata molto meno di Silvia, Marta o anche Jessica. Mi piace l'idea del cliché portato all'estremo, della tragedia raccontata in tono sarcastico. Avrei voluto, però, che approfondissi il rapporto tra Marta e Jessica, la prima sembra essere il capo della situazione fino al momento in cui bisogna ricattare Marco, in cui agisce Jessica, proprio lei che sembrava solo ingenua e alla ricerca di attenzioni, ma anche qui, come sopra, è un andare alla ricerca del pelo nell'uovo, sono quei “difetti” che vedi nel momento in cui analizzi il racconto, quando lo leggi sembra andare tutto alla grande.
P.s. Il tuo Hunger ha una h aggiuntiva.
3) L'odore dell'erba: ho adorato l'inizio, come hai introdotto la storia, senza presentazioni iniziali, particolari o alcuna spiegazione, “ci stava” e il racconto stava in piedi lo stesso, però in qualche modo li ho aspettati fino alla fine. Mi sta bene non saperlo per tutta la prima parte della storia, ma non ho ancora ben capito se è un mondo di robot dalle forma umanoidi, o se sono veri e propri umani e quindi la protagonista è una specie di mostro di Frankeinstein, reinventato. Devo dire che mi piace di più la seconda e quindi mi aggancio a questa. L'idea di qualcuno che sceglie di ricucirsi coi pezzi degli amici è originale e avrei voluto che analizzassi meglio come lei sia arrivata alla scelta (detto questo, penso sia da chiarire il braccio, se era di una delle sue compagne, che erano tutte della stessa generazione, com'è possibile che questo la aiutasse a sfuggire ai controlli?). L'altra cosa che mi è mancata è un aggancio con le amiche che ricorda alla fine, mentre Gianni e Galatea sono figure sullo sfondo nella vita della protagonista e quindi posso accettare che siano poco caratterizzati, le compagne hanno avuto un legame con lei che non spieghi, ma che è palesemente forte e quindi l'elenco finale di nomi, mi ha lasciata un po' appesa, mi aspettavo qualcosa di più, ecco.
4) Labrinti: premetto che non sono una fan dei diari, quindi, per quanto mi riguarda, sei partito svantaggiato. Devo però dire che mi è piaciuta più la fine che tutto il resto del racconto messo insieme. Non succede un granché durante tutta la storia e quindi mi aspettavo almeno che i pensieri della ragazza fossero così assurdi da compensare. Non sto dicendo che non sembrasse una psicopatica, era palese, solo che in molti punti diventava noioso. Mi sarebbe anche piaciuto sapere qualcosa di più sulla madre, riuscire a capire se non le interessa niente della figlia o se è la ragazza ad avere una visione distorta anche su di lei. Per il resto scrivi indiscutibilmente bene hai uno stile tuo e inventi dei bei personaggi, bravo.

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Re: Gruppo UNICO

Messaggio#9 » giovedì 5 gennaio 2017, 0:42

Ed eccoci alla classifica del girone:
Clausura e Labirinti godono dei tre bonus, a La vita è condividere e L'odore dell'erba non viene concesso il bonus "solo personaggi femminili" (-2).

Classifica Finale:

1. Clausura, di Andrea Grillone 4 Punti
2. Labirinti, di Canadria 4 Punti
3. La vita è condividere, di Francesco Nucera 9 Punti
4. L'odore dell'erba, di Roberto Romanelli 13 Punti

Clausura vince il girone per aver consegnato prima di Labirinti.

Le finali saranno così composte:
Clausura, di Andrea Grillone Vs L'odore dell'erba, di Roberto Romanelli. Il loro giudice sarà: Greta Cerretti.
Labirinti, di Canadria Vs La vita è condividere, di Francesco Nucera. Il loro giudice sarà: Marco Proietti Mancini.

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