La teoria dei buchi neri

Appuntamento lunedì 20 febbraio dalle 21.00 all'una con il tema scelto da Eliselle!
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leonardo.marconi
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La teoria dei buchi neri

Messaggio#1 » lunedì 20 febbraio 2017, 23:54

Teorema della singolarità: teorema che dimostra che in certe circostanze deve esistere una singolarità.

Mi stavo ubriacando e lei continuava a strusciare la mano sul pacco di lui, ridendo non curante col bicchierone in mano. Nella calca tra la musica tamarra e la confusioni di ciarle, decisi di alzarmi per ordinare un altro gin lemon. La testa mi girava: sbattei pesantemente contro un tavolino ma feci finta di nulla. Ero a due passi da lei: ordinai la bevuta sbiascicando qualcosa e la schiena contro il bancone pur di non perderla d’occhio. Vestito rosso, minigonna giropelo, tacchi da paura e quei capelli ricci e voluminosi che mi facevano impazzire.

Il gin è pronto, son 7euro!- M’affrettai a tirar fuori la banconota dalla tasca, lanciandola sopra il bancone unto e pensando che quel locale era troppo costoso per i miei tenori alcolici notturni. In città si trovava di molto più economico. E lei proprio qui doveva stare?
Il suo profumo mi mandava fuori di testa: sembrava un sogno a cielo aperto in mezzo a un campo di grano... –Argh! Ma che cazzo fai scemo?- Un idiota mi diede uno spintone da dietro e mi schizzò addosso mezza bevuta appena presa. -Ehi tutto a posto? -A posto un cazzo, mi hai rovesciato la bevuta!- Il tipo si mise a ridere come un ritardato. La mia reazione fu immediata e al netto dei nervi: - E allora prenditi il resto, cojone!-

Il gin volò diretto sulla faccia sbarbata del tipo. Lo vidi chiudere gli occhi, grondare, riaprirli incredulo, guardarmi la gente intorno, qualcuno urlare: e lui lanciarsi contro di me! E il resto accadde in un attimo: mi scansai appena, il tipo finì addosso al ragazzo “occhi dolci e cuore caldo” che tamponava la mia fiamma in minigonna. Il casino che ne venne fuori fu un mezzo marasma di corpi a terra. Non ragionai: allungai il braccio, presi con forza la mano della tipa e mi lanciai in bagno con lei. Non sembrò fare resistenza. Ma forse il fatto d’essere ubriaco aveva rotto in me il senso della misura. Entrando, sbattei la porta e la chiusi oltre quel big bang caotico e singolare che s’era creato. La situo era congeniale: sentii al buio il rumore dei suoi tacchi e lo stoppai appiccicando le mie labbra contro le sue.

Singolarità nuda: una singolarità dello spazio-tempo non circondata da un buco nero.

Ma davvero ti chiamavi Giuseppe? - Sì, fino a tre anni fa, poi ho cominciato la cura ormonale. Un delirio: documenti, controlli sanitari, un gran casino con lo psicologo ma poi…guarda che zinne! Ma l’operazione e i ferri mi fan paura…. Le osservavo incredulo, ancora ansimante –Dai ti accompagno a casa, tra poco attacco al lavoro ai mercati generali!- Aprii la finestra del bagno e ce ne uscimmo senza fretta assieme, in mezzo al traffico della statale. Mentre camminavamo il sole spuntava sull’Adriatico, di fianco a noi e i nostri destini, a mano a mano…
Ultima modifica di leonardo.marconi il martedì 21 febbraio 2017, 0:34, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#2 » lunedì 20 febbraio 2017, 23:57

Bentornato Leonardo! Tutto ok con i parametri, buona Eliselle Edition!

ClaudiaEnrica
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#3 » venerdì 24 febbraio 2017, 11:33

Ciao Leonardo,
il tuo racconto nel complesso mi è piaciuto, ma in realtà ho due grandi perplessità. Il teorema della singolarità che esprimi nei titoli come si inserisce nel tema del tuo racconto? E poi, forse, non ho trovato il tema centrato. La parte “odio” dov’è? Mi è sembrato tutto abbastanza tenero, una storia che nasce, non prevista nelle sue modalità, quindi bello ma poco centrato sul tema della edition. Ben scritto comunque.

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Polly Russell
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#4 » venerdì 24 febbraio 2017, 22:01

ciao!
Le "confusioni di ciarle" suona malissimo. Magari è anche corretto, ma suona davvero male.
Sette euro si scrive in lettere non in cifre, oltretutto da quando fanno banconote di quel taglio?
Dici che lascia la banconota sul bancone pensando che il locale sia caro. Oltre a non aver accennato al fatto che gli stava lasciando una mancia, perché avrebbe dovuto farlo, già era caro! Te la c'è resti meglio scrivendo che lasciava qualche spicciolo.

Ci sono dei cambi di tempo parecchio fastidiosi. Andava-mi diede

"E mi fece schizzare" altrimenti oltre che averlo spinto, sembra che gli abbia sfilato il bicchiere di mano e glielo abbia tirato.

Devi aggiungere qualcosa prima di "guardarmi la gente intorno, urlare" o sembra che l'azione la compia sempre il tipo che lo aveva spintonato e ci mandi in confusione. Tipo, metti un punto e continui "vidi la gente intorno guardarmi e urlare"

Chi è il "ragazzo occhi dolci e cuore caldo?" Perchè dovremmo conoscerlo sè queste dire caratteristiche non le hai mai dette prima. Hai solo detto che lei gli carezzava il pacco.

Probabilmente "tampinava" non "tamponava". A meno che non avesse gettato un cocktail anche addosso a lei. :)

Usi delle espressioni che proprio non capisco. Perchè big bang caotico? Cosa stava nascendo o iniziando?
La situo? Fino a ora non hai usato lo slang.

L'odio dove sarebbe? Anzi, mi sembra ci sia anche un lieto fine.
la storia è abbastanza classica, c'è la racconti in modo nervoso e veloce, esattamente come è il narrante. È questo è un pregio. Alcune intuizioni sono buone, ma credo ci si debba lavorare su, limando qualcosa qua e là.
Polly

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leonardo.marconi
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#5 » sabato 25 febbraio 2017, 12:41

ciao @polly russel , hai ragione che ci sono refusi dovuti alla fretta, capitano purtroppo. Per il resto: la banconota naturalmente è da dieci. Il protagonista è ubriaco e non fa caso al resto. Per quanto concerne le dinamiche della zuffa, ricorda ch'è un racconto breve, non tutto è spiegabile (altrimenti mettevo i sottotitoli, ahahah!) Non c'è un lieto fine, semmai amarezza nel constatare che il protagonista non ha trovato quello che si aspettava. Magari rileggi il racconto (al netto dei refusi, di cui ti dò pienamente ragione) e lo comprenderai in misura maggiore. Hai poi di nuovo ragione nel finale: il racconto dev'essere limato qua e là...grazie comunque per i consigli !!!

@ClaudiaEnrica :ciao! le citazioni inserite (riprese da Hawking e la sue teoria del tutto) sono in chiave ironica (ma non troppo a ben vedere!!!). Ognuno è libero di vederci o meno delle associazioni. Il finale è incentrato su un possibile amore mancato ( a causa della predilizione ai rapporti etero del protagonista) che si traduce in un "odio l'amore" o come cantava Carotone: "me cago en el amor!". A presto, ciao!

Giuseppe Patti
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#6 » domenica 26 febbraio 2017, 15:07

Ciao,
il racconto mi è piaciuto, scritto bene, però voglio essere sincero: non avevo trovato la parte dell'odio nel racconto fin quando non ho letto il tuo ultimo commento. Mi è piaciuto l'inserimento delle citazioni, non so danno una spinta in più al racconto. Al tuo posto poi metterei più in evidenza i dialoghi, magari usando un altro tipo di punteggiatura, ma queste sono cose che ognuno sceglie personalmente. Per quanto riguarda il finale è stata una bella trovata, non me lo aspettavo. E non ho altro da aggiungere che già non sia stato detto prima di me nei commenti precedenti.

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Linda De Santi
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#7 » domenica 26 febbraio 2017, 17:28

Ciao Leonardo!
Se inizi un racconto nominando la teoria della singolarità, mi aspetto un racconto in cui la teoria della singolarità c’entri in qualche modo, invece qui non l’ho trovata.
Il racconto in sé è carino e gradevole da leggere, soprattutto per il tono da ubriaco che si addice al protagonista, ma la situazione in sé mi sembra poco verosimile. La ragazza che piace al protagonista sta accarezzando il pacco di un altro e lui è lì che le sbava dietro. Poi attacca briga con un altro, lo fa finire addosso al “rivale” e nella confusione riesce a trascinare in bagno la ragazza e baciarla. Mi viene da pensare che il locale in cui si trovano, bagno compreso, sia grande non più di tre metri per tre, per rendere possibili queste dinamiche :)
Anch’io non ho trovato il tema amore/odio. C’è più il tema amore/ops, mi sono sbagliato. Nel complesso una buona prova, anche se ha bisogno di qualche ritocco.
A presto!

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willy
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#8 » lunedì 27 febbraio 2017, 12:42

Ciao Leonardo,
non so se te lo abbiano già detto perché non ho letto gli altri commenti, ma questa tua storia mi ricorda molto da vicino la canzone dell' Articolo 31 "Con le buone si ottiene tutto". Bella l'atmosfera da bar che secondo me è descritta con piccoli dettagli che ti fanno subito sentire nell'ambiente. Bello anche il finale dove viene spiegata una verità senza grande pathos, come se fosse accettata per normale. Un tantino risicata la traccia (l'odio è più verso l'antagonista che verso la partner) e un po' nebulosa la spiegazione di singolarità. Un racconto in ogni caso gradevole, bravo!

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ceranu
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2017, 10:49

Ciao Leonardo.
Tra cambi di tempo e pensieri distorti devo dire che sei riuscito a riprodurre alla perfezione il pensiero caotico e sfuggente di un ubriaco. Il racconto è carino, ma si limita a quello che hai scritto. Nel senso che i personaggi vengono descritti nel locale, in quel momento. È uno spot, non hanno una storia e mancano di profondità. Questo fa in modo che non si possano comprendere le motivazioni che lo portano a muoversi in quel modo.
Anche io fatico a trovare il tema.
Nel complesso è un racconto che si legge volentieri, ma che necessita di una rielaborazione.
Ciao e alla prossima.

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alessandra.corra
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#10 » mercoledì 1 marzo 2017, 9:21

Ciao Leonardo,

l'idea del tuo racconto è interessante, ma in questa forma attuale lo trovo un pò troppo confuso. Il protagonista rimane deluso alla fine del racconto per la sua scoperta, ma non esplicita alcun tipo di odio, quindi anche io non riesco a trovare il tema. Anche il teorema della singolarità che hai inserito non riesco a trovarlo... In definitiva per me è racconto che ha del potenziale, ma che dovresti rivedere in alcune sue parti.

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antico
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Re: La teoria dei buchi neri

Messaggio#11 » venerdì 3 marzo 2017, 19:59

A mio parere non sei riuscito a chiuderlo in modo funzionale. La prima parte mi piace molto, utilizzi uno stile efficace, diverso, molto intrigante, e soprattutto lo utilizzi bene. Tutta la seconda parte invece perde grip e così facendo, appunto, non chiude. E anch'io fatico a vederci il tema per intero, proprio a causa della conclusione sbagliata. Da rivedere senz'altro, cercando di mantenere la qualità fino in fondo. Aumenterei i caratteri, visto che fuori edizione e nel Laboratorio si può, e dedicherei tutta la parte centrale a quello che succede nel bagno dando modo, così, ai due protagonisti di caratterizzarsi. Per il momento è un pollice ni.

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