Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

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antico
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Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 maggio 2017, 2:09

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BENVENUTI ALLA FRANCO FORTE EDITION, LA NONA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo AUGUSTO della FRANCO FORTE EDITION con FRANCO FORTE nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo AUGUSTO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo CALIGOLA.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo CESARE.


Questo è un gruppo da DIECI racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da FRANCO FORTE. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere il più possibile vicino al rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo AUGUSTO:

Fiore grigio, di Raffaele Marra, ore 00.19, 2987 caratteri
Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo, ore 00.50, 2959 caratteri
Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano, ore 00.03, 2978 caratteri
Palvico (Il tuffo), di Vilma Cretti, ore 22.59, 2981 caratteri
Omega, di Adriano Muzzi, ore 00.16, 2985 caratteri
La casa, di Massimiliano Enrico, ore 00.09, 3137 caratteri MALUS 5 PUNTI
Ed ebbe il coraggio di scrivere…, di Giuseppe Gangemi, ore 22.00, 543 caratteri
La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza, ore 00.35, 2939 caratteri
Qualunque cosa accada, di Chiaradiluna, ore 23.05, 2416 caratteri
Ostile, di Alessio Terribile, ore 01.00, 2451 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo CALIGOLA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i DIECI racconti del CALIGOLA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete TRENTANOVE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo CALIGOLA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA FRANCO FORTE EDITION A TUTTI!














Canadria
Messaggi: 242

Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 17 maggio 2017, 22:33

Ecco i miei commenti e la classifica in fondo. Ogni racconto ha centrato il tema proposto.
Come spesso accade mi scuso ma la classifica seguirà pure sensazioni personali.

Fiore grigio, di Raffaele Marra
► Mostra testo


Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo
► Mostra testo


Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano
► Mostra testo


Palvico (il tuffo), di Vilma Cretti
► Mostra testo


Omega, di Adriano Muzzi
► Mostra testo


La casa, di Massimiliano Enrico
► Mostra testo


Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare, di Giuseppe Gangemi
► Mostra testo


La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
► Mostra testo


Qualunque cosa accada, di Chiaradiluna
► Mostra testo


Ostile, di Alessio Terribile
► Mostra testo


1. La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
2. Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano
3. La casa, di Massimiliano Enrico
4. Fiore grigio, di Raffaele Marra
5. Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo
6. Qualunque cosa accada, di Chiaradiluna
7. Omega, di Adriano Muzzi
8. Palvico (il tuffo), di Vilma Cretti
9. Ostile, di Alessio Terribile
10. Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare, di Giuseppe Gangemi

mezzomatto
Messaggi: 171

Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » martedì 23 maggio 2017, 15:06

La mia classifica:
1. - FIORE GRIGIO di Raffaele Marra
2. - RUDY E LE CHEERLEADER - Fernando Nappo
3. - QUALUNQUE COSA ACCADA - di Chiaradiluna
4. - OSTILE - di Alessio Terribile
5. - DIVENTARE UN UOMO - Ambra Stancampiano
6. - LA STROFA STONATA DELLA BATTAGLIA -di Luca Mazza
7. - PALVICO (Il tuffo)
8. - OMEGA di Adriano Muzzi
9. - LA CASA - LordMax
10. - ED EBBE IL CORAGGIO DI SCRIVERE UNA CACCHIATA PUR DI PARTECIPARE di Giuseppe Gangemi

I commenti:
FIORE GRIGIO di Raffaele Marra
Il racconto si regge sulla qualità della scrittura, particolarmente apprezzabile nell’ambientazione iniziale.
Il tema è un po’ scontato: il coraggio della ribellione (che mi sembra essere quello predominante nei racconti che ho letto fin qui. Non traggo conclusioni sociologiche).
Non è di immediata comprensione la simbologia del fiore grigio, e nemmeno la caratterizzazione del personaggio della signora dal foulard rosso. Non ho capito se sia pazza, dimessa, rassegnata, orgogliosa. Eppure è lei il centro della vicenda, quella che spinge Anna alla ribellione. La semplice visione della sua deturpazione è un motivo troppo esile per costituire il fulcro della decisione di Anna.

RUDY E LE CHEERLEADER - Fernando Nappo
Il coraggio descritto dal racconto è quello dell’espiazione, notevolmente originale, rispetto alla media generale. Lo sviluppo della narrazione è lineare: parte da una scena, ben descritta attraverso il parlato del protagonista, e si conclude col il flashback del pregresso, che chiarisce ogni cosa. Non mi ha disturbato l’ignorare di preciso quale sia l’atto che deve espiare. Certo, sarebbe stato meglio rendere più pesante e tormentata la consapevolezza della colpa.
L’atto di coraggio del sottoporsi all’espiazione è accompagnato dalla follia, o, comunque, dalla fuga nel sogno per sottrarsi alle conseguenze dell’atto di coraggio stesso. Che si riduce a un momento singolo, invece di proseguire con l’accettazione quotidiana della situazione.

DIVENTARE UN UOMO - Ambra Stancampiano
Descrive l’attimo della formazione del protagonista, ma procrastina l’acquisizione del coraggio a un futuro indeterminato. In tema, nulla da dire, ma così si limita a un semplice enunciato, senza sviluppo.
Non amo il presente narrativo. Alla lunga stanca. Qui è tollerabile perché la narrazione è breve e imperniata su una sospensione del tempo che solo chi si è trovato in una situazione analoga può capire.

PALVICO (Il tuffo)
willy ha scritto: Evito di pensare a chi l'ha indossata prima di me

Questo inciso non l'ho capito.
Il racconto narra una prova di coraggio. Non viene spiegata quale se non alla fine. E nemmeno il perchè viene affrontatat questa prova.
C'è una buona scrittura, ben ritmata, però risulta una mera cronaca. Non si viene immersi in una atmosfera di prima/dopo, di "dopo la prova nulla sarà più come prima", tipica dei riti di iniziazione. Questo approccio indebolisce un po' il tema, lo riduce a un divertissement da turismo apparentemente avventuroso ma in realtà iperprotetto. Probabilmente è un segno dei tempi. Più che di coraggio oggi si sente il bisogno di un po' di adrenalina in circolazione.
Vista la buona qualità della scrittura mi aspetto dall'autrice, nei prossimi racconti, una maggior esplicitazione della motivazione delle azioni dei suoi personaggi.

OMEGA di Adriano Muzzi
Una storia minimale, di un irrimediabilmente timido che, quando trova il coraggio, riceve una banalissima richiesta di una informazione. Ma a lui basta? Chi s'accontenta gode? Oppure lui capisce, finalmente che lei non se lo c..a neanche di striscio? Il finale è inespresso. Opto per la seconda ipotesi (visto anche che l'omega in genere significa la fine). Però gli occhi dolcissimi e il tempo che si ferma sono anche indizi di superfelicità.
Non mi ha emozionato, forse perché i tempi sono esageratamente dilatati: "Erano anni che stava lì", mentre l'ambientazione è esclusivamente invernale. E allora facciamo che il suo atto di coraggio coincida con il primo giorno di primavera, e lasciamo stare gli anni.

LA CASA - LordMax
Ecco un racconto al presente, che a me non piace (il presente, non il racconto). Mi sembra che appiattisca, tolga profondità, prospettiva. In questo racconto si sopporta perché c'è parecchio dialogo.
Il tono è spigliato, tipicamente giovanile. però... dove sta il coraggio? Più che coraggiosi i ragazzi sembrano incoscienti.
Non mi è chiaro poi perché siano in tre, se la cena è per due. La terza, Maria, che ci sta a fare? porta il moccolo? O farà la cameriera?

ED EBBE IL CORAGGIO DI SCRIVERE UNA CACCHIATA PUR DI PARTECIPARE di Giuseppe Gangemi
Il tema è rispettato, il coraggio c'è. Ma... il racconto manca proprio. E quindi manca anche la materia su cui contendere, e come si fa a raggiungere i 300 caratteri obbligatori di recensione? Cercando paragoni nella letteratura. Cosa trovo? Lettere di condannati a morte della Resistenza. Sì, anche il tuo racconto sembra quello di un condannato a morte, alla morte civile del concorsone da 300.000, dove forse non basta neppure mettere tutte le crocette esatte, perché se il numero degli esatti supera quello dei posti in palio, che fanno? Tirano a sorte?
Oppure posso ricorrere al cavaliere inesistente di I. Calvino. "... ‒ fece Carlomagno. ‒ E com’è che fate a prestar servizio, se non ci siete?
‒ Con la forza di volontà, ‒ disse Agilulfo.” (Agilulfo è il cavaliere inesistente.
Ecco, sì, sei più vicino a Calvino che ai condannati a morte.

LA STROFA STONATA DELLA BATTAGLIA -di Luca Mazza
Qui si narra del coraggio di un vigliacco quando trova un buon motivo per indignarsi. Il coraggio è ritratto in un attimo, nell'attimo della ribellione a uno stato derelitto. E' un atto completamente immotivato, non è espressa nessuna motivazione psicologica che lo determini. Il linguaggio usato, roboante, non trova la mia approvazione. Direi che l'effetto' codardo che si trasforma in eroe' è un topos molto logoro e, per rimetterlo a nuovo occorrono strumenti più raffinati di quelli messi in atto qui.

QUALUNQUE COSA ACCADA - di Chiaradiluna
La stoffa (della narratrice) c'è. Forse è il taglio che non è perfettamente riuscito.Trecento caratteri per esprimere ciò che potrei dire in tre parole: non ho capito. Ho dovuto rileggere tre volte, prima di arrivare al senso del racconto. Forse mi ha disturbato l'incerta consecutio temporum iniziale: "...si stende...si appoggia...nonostante volesse. No, se usi il presente continua col presente: nonostante "voglia", oppure, se il presente ormai ha cancellato il passato: "se avesse voluto".
Bisogna arrivare alla fine del racconto per capire che si svolge in una sala di attesa del pronto soccorso. Troppo per apprezzare pienamente l'angoscia della madre che dovrà farcela da sola, con due figli.
Ma, probabilmente, sono io che sono tonto.

OSTILE - di Alessio Terribile
Ostile... Terribile. Be', sì, in effetti tutto in questa storia è terribile e ostile. Però... c'è qualcosa che non va nel punto di vista. E' esterno, cronachistico, non espresso dall'interno della storia. L'autore dovrebbe entrare di più dentro Marika, che, alla fine, è quella che racconta. Anche senza passare alla prima persona. Come si possa fare non saprei dirtelo. C' è qualche incertezza nei tempi dei verbi ed nelle persone, come in: "All'inizio non era così, gli faceva tanti regali e li portava spesso fuori." Gli è singolare, e li è plurale. "I miei mocciosetti li chiamava, con la mamma sembravano felici ma le cose presto cambiarono. Da gentile e generoso diventava..." Meglio 'diventò'.

Kuranes
Messaggi: 107

Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » martedì 23 maggio 2017, 15:29

1. Palvico (il tuffo)
2. Fiore grigio
3. Rudy e le cheerleader
4. Qualunque cosa accada
5. La casa
6. La strofa stonata della battaglia
7. Omega
8. Diventare un uomo
9. Ostile
10. Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare

1. Pelvico (Il tuffo)
In controtendenza alle opinioni già espresse, per me questo è un ottimo racconto. Non condivido l'idea che ogni racconto debba essere un'avventura, o dotato di una narrazione piena di "azione", o di una morale. Il tuo pezzo è ottimo come stile e forma, e soprattutto trasuda un'onestà nel tono che magari non si trova in tanti voli pindarici... Di certo c'era tutto il potenziale per fare qualcosinina in più (un anticipo del concetto di 'premio', forse, per raccordare la chiusa), ma resta una prova di livello.

9. Ostile
Al di là di una banalità nella forma (il "< >" per i dialoghi non mi piace), forse manca un po' di consapevolezza sul punto focale del racconto. In qualche modo quel che accade alla donna resta sullo sfondo, anche se forse è proprio l'elemento più drammatico e risulta poco valorizzato (a favore di un pezzo di 'spiegone' che forse nemmeno serviva
Off Topic
All'inizio non era così, gli faceva tanti regali e li portava spesso fuori. I miei mocciosetti li chiamava, con la mamma sembravano felici ma le cose presto cambiarono. Da gentile e generoso diventava violento e arrogante, soprattutto contro quei comportamenti che lui definiva "irrispettosi." E li picchiava, sempre attento a non lasciare segni, ma il terrore che incuteva in loro andava ben oltre il dolore.

Sacrificare queste tre righe per un'attenzione maggiore sul momento in cui Marika prende coscienza della solitudine sua e del fratello (se ho beninteso la frase finale) forse migliorerebbe il tutto, e aiuterebbe a inquadrare di più il personaggio di lei e la sua "maturità" sovradimensionata.

4. Qualunque cosa accada
Ho cercato di capire cosa ci fosse che non mi torna nel racconto, che è ottimo come idea e tutto sommato anche come sviluppo in termini di avvicinamento alla "rivelazione" finale. Forse è il cambio brusco da un occhio "verso l'esterno" a uno "verso l'interno" che avviene quando inizia la parte dei "qualunque cosa accada". Mentre l'occhio verso l'esterno è molto pulito e suggerisce una sorta di lontananza dell'"io" narratore dal dramma, i primi tre "qualunque cosa accada" (anzi, il secondo e il terzo) sono un po' retorici e molto in controtendenza rispetto al resto dello stile. Poi con l'ultimo "qualunque cosa accada" torna la voce che si sentiva all'inizio. Non saprei bene come ma lavorerei sulle tre righe lì.

5. La casa
La cosa che mi manca è una visione chiara dell'età dei ragazzi - l'aria che si respira all'inizio è quella di Stranger Things, innocenza preadolescenziale, ma poi si parla di birra e appuntamenti al buio e quindi qualcosa non torna. Sono d'accordo poi che un terzo personaggio indebolisce un po' il tutto, non tanto per il senso quanto perché toglie spazio ai due che alla fine sono i veri protagonisti della storia.

6. La strofa stonata della battaglia
Il concetto mi piace e la scena anche, ma è innegabile che un registro barocco focalizzi l'attenzione sulla forma piuttosto che sul contenuto; e forse tu stesso avverti la necessità di dare al lettore un respiro ampio, per entrare nella narrazione e nelle sue immagini, vista la formattazione scelta (punti frequenti, periodi relativamente brevi, molti a capo). Secondo me però la formattazione non basta a controbilanciare l'intensità del registro e il racconto alla fine ne risulta indebolito. E' una verità che non piace, ma se HPL scrivesse qualcosa oggi verrebbe sotterrato - ogni tempo ha i suoi stilemi e il tuo (stilema) è un po' fuori dal proprio (tempo):P

7. Omega
Il ritmo è molto buono e lo condivido (anche io mi ritrovo sempre a cercare una chiusa climatica asciugando la lunghezza dei periodi verso la fine), la retorica amorosa mi piace meno ma d'altronde ognuno ha i propri temi ("bisogna sempre per forza parlare d'amore?")! Mi trovo in difficoltà, esattamente come con il tuo racconto della scorsa edizione, perché penalizzarti per un mio gusto personale mi pare poco corretto - ma d'altro canto per convincermi attraverso un tema che non mi piace dovresti raggiungere vette stilistiche e di idee molto superiori alla media. Qui lo stile è buono e l'idea di fondo anche, ma purtroppo non così buoni da farmi ingollare il boccone diabetico:(

3. Rudy e le cheerleader
Mmm, il coraggio c'è - ma ce lo dici, più che farcelo vedere. Quello che ci fai vedere è l'immaginazione, o meglio l'alienazione del personaggio, che comunque risulta un po' anomala... Ci viene suggerita come patologica, ma poi emerge come consapevole (allo scopo di arrivare dritti al punto del "dov'è il coraggio"). La sensazione che ho è che sei stato costretto a precipitare verso la quadratura del cerchio, pur avendo scritto un pezzo ottimo come ambientazione e ritmo del dialogo.

8. Diventare un uomo
Fiume Sand Creek!
Off Topic
Non come l’ho sentita poco fa qui vicino mentre quell’uomo le faceva del male.

Ci metterei un paio di virgole a piacere, quella consecuzione di tempo+luogo inceppa un po' la lettura.
Questa è una mia considerazione personale ma parlare di coraggio senza nominarlo lo reputo sempre +1 del contrario (giocare con la lingua è bello). La cosa che non mi è piaciuta è che nella scena il protagonista salta dalla considerazione/descrizione del "qui ed ora" al ricordo del passato (anzi, di vari passati anche lontani fra loro) - rende un po' difficoltosa la lettura e forse richiederebbe un po' di taglia e cuci per collocare meglio i pezzi di passato prescelti.

10. Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare
Giuseppe, mi hai rubato almeno - non so, diciamo novanta secondi della mia vita? - e sappi che prima o poi, quando meno te lo aspetti, verrò a bussare per chiedertene conto e ragione.
In ogni caso confido che chi è preposto a giudicare non voglia essere troppo fiscale nella conta dei caratteri, che comunque possono essere facilmente raggiunti con un po' di supercazzole tautologiche quale è la frase che qui chiudo.

2. Fiore grigio
Bella l'idea, bella l'immagine evocata dalla frase finale. Personalmente mi risulta un po' "sbattuta in faccia" e forse la medesima immagine sarebbe risultata più gradevole se trasmessa in maniera più obliqua da qualche altra parte del racconto.
Il che è in effetti l'unica critica che ho per il racconto, ed è la medesima che avevo fatto a "Everyday" di Adriano nella scorsa edizione; racconto che mi ricorda un po' il tuo in termini di struttura (reiterazione del gesto quotidiano+frase finale che mette la morale sotto al naso del lettore).

Bakke
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » martedì 23 maggio 2017, 18:03

Classifica:

1. La strofa stonata della battaglia
2. Qualunque cosa accada
3. Omega
4. Fiore Grigio
5. Diventare un uomo
6. Palvico (Il tuffo)
7. Rudy e le cheerleader
8. Ostile
9. La casa
10. Ed ebbe il coraggio di scrivere...


Fiore Grigio
Tema abbastanza abusato nell'ultimo periodo, ma in questo caso ben trattato, pur senza trovate che mi siano sembrate particolarmente brillanti. Scrittura efficiente, a parere mio un po' scontato il “simbolismo”, dialoghi buoni a parte i soliti “maledizione” e “dannazione” che mi sembrano (quasi) sempre artificiosi. Ho apprezzato l'interpretazione in chiave quotidiana del coraggio.

Rudy e le cheerleader
Pezzo un po' troppo caotico per i miei gusti, non è ben chiaro cosa succeda o cosa sia successo, in generale l'ho trovato poco a fuoco. Non mi è dispiaciuto come hai affrontato il tema del coraggio, e soprattutto ho apprezzato il ritmo centrale del dialogo. Probabilmente avresti necessitato di più spazio.

Diventare un uomo
Ben scritto, davvero buona la prosa, ahimé mi è sembrata forzosa la conclusione; in sintesi, ho trovato eccessivo il distacco nell'ultima parte, mentre era pertinente all'inizio visto l'autocontrollo che si è imposto il protagonista. Insomma, le premesse erano ottime ma non mi ha fatto impazzire l'evoluzione del racconto.

Palvico (Il tuffo)
Probabilmente è il racconto più coerente e conciso tra quelli che ho letto, tuttavia – per me, ovviamente – manca di brillantezza e di una precisa direzione estetica, incerto se concentrarsi sull'ambientazione, sui personaggi o sull'azione. Pertinente ma paradossalmente poco coraggioso.

Omega
La conclusione è molto carina e, non so se volontariamente, ironica sia in sé e per sé che in relazione al tema del contest. La scrittura è buona, ed è ottimo l'utilizzo della punteggiatura, che di conseguenza dona un ritmo piacevole al racconto. Unico aspetto che non ho apprezzato per niente i due “mission impossible” e “un giorno di ordinaria follia”, nel senso che non mi sono piaciute come espressioni, ma comunque non minano il bel lavoro generale.

La casa
Ho trovato poco realistici sia i dialoghi (che volevano esserlo, mi pare) sia i comportamenti, un po' troppo esilaranti. Non ho nemmeno ben capito il taglio che volevi dare al racconto, se era pensato per bambini/ragazzi/adulti o una via di mezzo tra le tre cose. Il tema è centrato, ma a mio parere non basta.

Ed ebbe il coraggio di scrivere...
Questo “racconto” mi ha ricordato un episodio che ho vissuto durante la scuola, anche se non direttamente. La professoressa aveva dato un tema dal titolo “Parla del coraggio”, e l'alunno aveva consegnato il compito con scritto solamente “Il coraggio è questo”. Be', contestabile, ma comunque geniale. Tu invece sei stato troppo prolisso!

La strofa stonata della battaglia
Ero curioso di leggere questo racconto visto il titolo, e non mi ha deluso: per me è il vincitore del gruppo, e per distacco. Non solo è alta la proprietà di linguaggio, ma la terminologia non è mai inappropriata e, soprattutto, non lede mai al ritmo che è il migliore – anch'esso – tra quelli che ho letto. Carina pure la gestione del tema del coraggio, ma i pregi stanno altrove e son ben più importanti: bravo. Ah, dimenticavo: pure le figure retoriche sono le più brillanti e meno banali che ho trovato tra i dieci testi.

Qualunque cosa accada
Non ho trovato la scelta delle parole particolarmente ricercata, ma il racconto è buono, come sviluppo interno ed evoluzione probabilmente il migliore, e anche il crescendo emotivo gestito con l'anafora funziona bene. Il tema è delicato ed è trattato bene, senza inutili sentimentalismi: i fatti sono abbastanza forti.

Ostile
Non ho ostilità nei confronti delle storie crude, a patto che il tema sia giustificato da un taglio particolare, che qui non ho trovato: la truculenza mi è sembrata un po' fine a sé stessa, la psicologia poco approfondita e il ritmo poco coerente con le vicende. Comunque nel complesso non è un brutto racconto, e sicuramente i protagonisti mostrano coraggio.
Ah nella sezione centrale il trapassato prossimo sarebbe stato preferibile all'imperfetto che, anche non volendo considerare sbagliato, implica una diversa (e inutile, per me) focalizzazione da quella presentata inizialmente.

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marco.roncaccia
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 24 maggio 2017, 8:58

Ciao a tutt*,
di seguito classifica e commenti.

1. Fiore Grigio di Raffaele Marra
2. Palvico (il tuffo) di vilma cretti
3. Omega di Adriano Muzzi
4. Diventare un uomo di Ambra Stancampiano
5. Rudy e le cheerleader di Fernando Nappo
6. La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
7. La casa - LordMax
8. Ed ebbe il coraggio di scrivere…, di Giuseppe Gangemi,
9. Ostile di Alessio Terribile
10. Qualunque cosa accada di Chiaradiluna

Fiore Grigio di Raffaele Marra
Ciao Raffaele,
Un bel racconto il tuo. Il coraggio del tema viene declinato in maniera diretta. Il coraggio di denunciare. Il coraggio contagioso che si trasmette da donna a donna. Mi piace la voce narrante e anche il ritmo e soprattutto il movimento che porta la protagonista a realizzare cosa deve fare per far riacquistare colore alle cose

Diventare un uomo di Ambra Stancampiano
Ciao Ambra.
Nel tuo racconto, il coraggio del tema prende la forma del rito di iniziazione di un ragazzo che viene messo alla prova immediatamente dalla vita stessa. Il racconto è ben modulato nel ritmo e la voce mi pare convincente. A mio avviso manca un po' di originalità soprattutto nella conclusione che mi è arrivata un po' troppo "telefonata"


Rudy e le cheerleader di Fernando Nappo

Ciao Fernando,
Il tuo racconto è piacevole da leggere e molto ben scritto. La situazione che costruisci interessante tanto che viene voglia di esplorare l'Universo che crei per raccontarci questa storia. Il tema lo trovò un po' tirato per i capelli e si arriva al finale con l'impressione che il non detto abbia un peso un po' troppo rilevante.


Palvico (il tuffo) di vilma cretti
Ciao vilma,
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Il coraggio in fondo è fatto di tanti piccoli spostamenti del limite che la paura ci impone. Lo stile semplice e da "caro diario" mi sembra il modo migliore per raccontare un episodio del genere e non toglie niente, anzi porta il lettore ad affrontare questa "piccola" grande prova insieme alla protagonista.

Omega di Adriano Muzzi
Ciao Adriano,
Ognuno ha la sua prova da superare con coraggio e il protagonista del tuo racconto, tra il timido (come ci racconti ) e il maniaco ossessivo (arriva con gli anni a conoscere anche il periodo di vacanza dell'oggetto della sua contemplazione amorosa), deve "solo" riuscire ad attaccare bottone. Il racconto mi sembra ben condotto, e il finale riesce a spiazzare il lettore oltre che il protagonista. Una buona prova.

Ed ebbe il coraggio di scrivere…, di Giuseppe Gangemi,
Ciao Giuseppe,
per me sei il vincitore morale di questa edizione. Perché ci vuole coraggio per lasciare lo studio e venire a scrivere un racconto su Minuti Contati. Non sono d'accordo con chi dice che il racconto non c'è. Un personaggio ha un problema da risolvere e lo risolve ... con coraggio. Con questo non ti aspettare un posto alto in classifica perché tra vincitore morale e materiale c'è una certa differenza. A consolarti rimane il fatto che il vincitore morale e quello materiale hanno diritto alla stessa somma di denaro.

La casa - LordMax
Ciao Max
il racconto segue uno schema abbastanza comune. Il tema è affrontato in maniera letterale e diretta, il coraggio è quello che è richiesto ai protagonisti per arrivare in fondo alla loro impresa e e il senso complessivo è dato dal finale a sorpresa. Il racconto ha un buon ritmo e una buona voce narrante. Gli manca, a mio avviso un guizzo, una trovata che lo distingua dagli altri.


La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
Ciao Luca,
Il tuo racconto mi piace. Mi piace il ritmo, mi piace come hai affrontato il tema, in un certo qual modo mi piace anche il linguaggio barocco che utilizzi. Però, ho dei problemi con l’intelligibilità del tuo modo di scrivere. Il fatto che l’attenzione del lettore sia portata sulla ricercata terminologia e non sull’azione descritta per esempio non mi piace per niente. Trovo fastidioso, da lettore, il soffermarmi a pesare ogni parola e a collocarla in modo corretto nell’immagine mentale che mi faccio delle scene. Forse la tua ricerca stilistica ti porterà in modo più estremo verso questa direzione con un seguito di lettori selezionati o forse potresti trovare una mediazione e un’alleanza con quei lettori (come me) che arrancano dietro a un lessico poco usuale.


Qualunque cosa accada di Chiaradiluna

Ciao Chiaradiluna,
il racconto descrive bene una scena drammatica e formalmente … niente da eccepire. Il tema ci sta tutto.
Onestamente però, alla descrizione della tua eroina tutta figli e marito … mi viene voglia di sperimentare altro genere di eroina. Sappi che se cadrò nel tunnel della droga, parte della responsabilità sarà tua! Scherzi a parte, trovo il tutto un po’ troppo pesante e la professione di coraggio della protagonista mi fa sentire come Fantozzi di fronte alla scena della carrozzina che cade per le scale durante la proiezione della corazzata Potemkin.

Ostile di Alessio Terribile

Ciao Alessio,
mi piace come hai affrontato il tema. Ho però l’impressione che il tuo testo potrebbe essere migliorato. Così come mi arriva mi da l’idea del già visto, anzi già letto. Sei costretto a perdere molte battute per spiegare la situazione, cosa non buona, e peraltro non si capisce cosa sia cambiato da un inizio in cui “non era così”. Quel “poi le cose cambiarono” non è a mio avviso sufficiente.

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ilVeltro
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 24 maggio 2017, 19:24

x
Ultima modifica di ilVeltro il giovedì 25 maggio 2017, 10:32, modificato 1 volta in totale.
Non è morto ciò che può vivere in eterno e in strani eoni anche la morte può morire.

Quando sento la parola "cultura" alzo il cane della mia Browning.

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ceranu
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 25 maggio 2017, 0:25

Classifica:

1) Omega, di Adriano Muzzi
2) Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo
3) La casa, di Lord Max
4) Qualunque cosa accada, di ChiaradiLuna
5) Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano
6) Fiore grigio, di Raffaele Marra
7) Palvico (il tuffo), di Willy
8) La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
9) Ostile, di Terribile
10) Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare, di Giuseppe Gangemi

Commenti in ordine sparso:

Palvico (il tuffo), di Willy


Ciao Vilma, il racconto si legge bene ma manca di tridimensionalità. 
Le protagoniste non hanno spessore e passato, hai reso alla perfezione l'immagine di quel momento, ma senza poterci far entrare in contatto con loro. Perché è spaventata, c'è un motivo particolare o è solo perché è un'esperienza nuova?
Anche quando cambia idea la cosa sembra un po' troppo repentina, lo guarda e decide di poter andare…
Un racconto del genere lo vedrei bene come inizio per una storia "fantastica", i colori e il tono si presterebbero molto bene.
Nel complesso è una storia godibile, ma che ai fini del contest vedo un po' debole.
Ciao e alla prossima.

Omega, di Adriano Muzzi

Ciao Adriano, bella prova.
Il finale io l'ho interpretato come se lei fosse l'equivalente maschile di lui e che stesse vivendo la stessa situazione al punto da aver preso la stessa decisione, lo stesso giorno.
Quel giorno non avevo l’orologio, ma sono sicuro che il tempo si fermò.

Avrei evitato di sottolineare che non aveva l'orologio, era quello il suo pano il lettore non può esserselo dimenticato in una riga. 
La lettura è piacevole, il finale strappa un sorriso.
Nel complesso è una lettura leggera che proprio in questa leggerezza trova il suo pregio migliore.
Bravo!
Ciao e alla prossima.

La casa, di Lord Max

Ciao Max, il racconto è carino e personalmente mi piace come hai affrontato il tema. Il coraggio di chiedere a una ragazza dii uscire non è male ;) 
Dal punto formale io ho patito parecchio i vari disse, rispose che ci accompagnano in tutta la lettura. Capisco che non è facile caratterizzare tre personaggi in 3000 battute donandogli una voce riconoscibile, ma a questo punto non capisco perché hai inserito anche Maria. Lasciando solo la coppia avresti potuto rendere meglio i sentimenti di Giorgio e avresti potuto gestire meglio i dialoghi. 
Occhio che ci sono un po' di ripetizione. 
Nel complesso è un racconto che mi ha divertito, bravo!

Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare, di Giuseppe Gangemi

Ciao Giuseppe, la cosa più difficile per me è arrivare al minimo di battute per il commento. Non credo ci sia molto da dire. Però, ogni storia a mio avviso ha un obbiettivo. Si scrive per divertire, far commuovere o trasmettere un messaggio e devo ammettere che tu hai raggiunto il tuo obbiettivo: hai partecipato alla Franco Forte Edition. Quindi posso solo congratularmi. 
Chiaramente ai fini del contest questa storia ha poco da dire, ma il tuo spirito è ammirevole. 
Ciao e alla prossima.

La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza

Ciao Luca, concordo in parte con il commento di chi mi ha preceduto. La scrittura barocca ha il potere di farmi sentire inadeguato e un po' mi indispone. Però non sta a me dire se è una cosa che va bene oppure no, sicuramente c'è chi apprezza.
Resta il fatto che leggendo il tuo racconto si è attirati più dalle parole che dallo scritto e arrivo in fondo senza sapere bene cosa sia successo.
Quindi devo passare alla seconda lettura e non è quasi mai una cosa buona, fuori dal contest non credo siano in molti ad aver voglia di leggere più volte un racconto per capirlo.
La trama è un po' spiccia, ma nel complesso godibile. 
Tirando le somme, direi che il racconto è valido, ma non lascia il segno.
Ciao e alla prossima ;)

Qualunque cosa accada, di ChiaradiLuna

Ciao Chiaradiluna, è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Sebbene anche il tuo racconto non sia originalissimo, questa scena l'abbiamo vista in centinaia di film, la tua scrittura l'ha reso apprezzabile. Hai uno stile maturo, si vede che ci sai fare e l'uso del presente ne è la prova, non è facile reggere la narrazione così.
Il finale è un po' ridondante, usare tre volte "Qualunque cosa accada" è uno stillicidio per il lettore, ma è utile ai fini dello scritto, quindi va bene. 
Occhio alle d eufoniche.
Nel complesso è un racconto che mi è piaciuto, brava!
Ciao e alla prossima.

Ostile, di Terribile

Ciao Alessio, piacere di conoscerti. 
Il tuo racconto ha il difetto di passare la sensazione di già letto. Manca un aspetto che lo renda nuovo. 
La narrazione sembra timida e forse è proprio quello il problema. Se non si ha una trama originale bisognerebbe compensare con la personalità. Secondo e dovevi osare di più.
Ti segnalo qualcosa dal punto di vista tecnico.
All'inizio c'è un errore sul tempo verbale:
Come mai prima d'ora
Credo dovesse essere: come mai prima d'allora.
Occhio ai dialoghi. Usare < > da un'impressione poco "professionale". Piuttosto usa " o « » (alt+174 e alt 175).
Anche il punto di vista traballa.
Dormirà? Perchè non è con noi?
Questa frase può andare bene, ma devi isolarla dal testo in qualche modo. Usa il corsivo oppure mettilo tra virgolette e dopo scrivei un "Pensò".
Ci sono un paio di refusi dati dalla fretta.
Nel complesso è un racconto che non mi ha colpito. 
Ciao e alla prossima.

Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano

Ciao Ambra, il racconto si legge piacevolmente, scrivi bene, ma questa non è una novità. 
Non mi è piaciuto molto il passaggio da ragazzo a uomo del protagonista, troppo simili a un colossal hollywoodiano. Vanno bene i pensieri, ma manca quella che secondo me dovrebbe essere a parte predominante ossia lo schifo per sé. Il ragazzo si finge morto per non affrontare il pericolo. Lo fa in maniera consapevole e sa anche quale dovrebbe essere la reazione corretta, quindi un po' di pippe mentali non avrebbero guastato. 
Nel complesso resta un buon lavoro.
Ciao e alla prossima

Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo

Ciao Fernando, 
racconto che si legge tutto d'un fiato, scritto bene e con una buona chiusura. Però, temo che ci siano un paio di risposte che "devi" al lettore. Una su tutte è: cos'ha fatto a quelle che credo essere la moglie e la figlia. Ci sta che alcune cose non vengano dette in un racconto, ma questa mi sembra molto importante.
Altra cosa che mi scombussola è il suo bisogno di speranza; non lo trovo azzeccato, lui è andato lì perché aveva bisogno di una speranza ed era quella di salvare due vite. A questo punto è come se stesse rinnegando la sua scelta. 
Non credo d'essermi spiegato, ma sappi che è la stessa confusione che hai creato in me! :P
Nel complesso è un bel racconto che con 500 battute in più sarebbe ottimo!
Ciao e alla prossima

Fiore grigio, di Raffaele Marra

Ciao Raffaele, 
La scrittura è pulita ed evocativa come sempre e questo è una buona partenza per un racconto breve.
Devo ammettere che la chiusura mi ha un po' deluso, il tema che hai affrontato è abusato (sia chiaro, meglio abusare che far finta di niente) però la costruzione mi aveva dato la speranza che si trattasse d'altro, magari anche di qualcosa di paranormale. 
Nel complesso lo trovo un racconto fiacco che fa della della bella scrittura il suo pregio migliore. 
Ciao e alla prossima.

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DandElion
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 25 maggio 2017, 13:13

Eccomi qui, stavolta praticamente sul gong.
scusate errori di battitura e quant'altro. eventualmente mi esca fuori qualcosa di incomprensibile stanotte cerco di risistemarlo. scrivo di getto senza rileggere perché ho... i minuti contati!

La mia classifica:
1. - FIORE GRIGIO di Raffaele Marra
2. - QUALUNQUE COSA ACCADA - di Chiaradiluna
3. - OMEGA di Adriano Muzzi
4. - RUDY E LE CHEERLEADER - Fernando Nappo
5. - DIVENTARE UN UOMO - Ambra Stancampiano
6. - LA CASA - LordMax
7. - PALVICO (Il tuffo) - di Wilma Cretti
8. - OSTILE - di Alessio Terribile
9. - LA STROFA STONATA DELLA BATTAGLIA -di Luca Mazza
10. - ED EBBE IL CORAGGIO DI SCRIVERE -di Giuseppe Gangemi


1 - FIORE GRIGIO di Raffaele Marra
Incommensurabile Raffaele mi hai fatto commuovere, a scuola, di fronte agli alunni a ricreazione. Il coraggio non è solo quello i compiere atti eroici, ma anche quello di affrontare la sfida quotidiana di essere felice. bellissimo insegnamento di vita, trovare il coraggio e diffondere il proprio coraggio. "mi piace sentirmelo dire" è una chicca. una perla gentile. bello bello bello. mi ha convinto tutto, il ritmo, la storia, i personaggi. tutto. mi strapiace.


2 - QUALUNQUE COSA ACCADA - di Chiaradiluna
Avessi potuto vi avrei dato un primo a parimerito- e purtroppo non si può- ma ti ringrazio di aver scritto questo pezzo che è così duro da essere un diamante. una scheggia di vetro che taglia ogni cosa, squarciando il lampo della serenità per finire in palese tragedia. il coraggio di restare soli e andare avanti. un ritmo bellissimo, una speranza sottile, la fine. wow. tanta roba davvero. brava!!

3 - OMEGA di Adriano Muzzi
Eh niente Adriano io ormai ti ho nel mio piccolo olimpo privato.. mi è piaciuto molto di più il racconto sull'alzheimer, ma questo è convincente, trepidante, sentito. molto bello. però stavolta ti hanno nettamente battuto i primi due.. Mi piace comunque il ritmo, mi piace l'idea. mi piacerebbe essere li a quella fermata a vedere davvero i loro volti tingersi di rosso..

**sto vedendo che non ho tempo, cavolo, scrivo mezza riga per ogni racconto e poi li riprendo: la classifica è definitiva i commenti provvisori.. **

4 - RUDY E LE CHEERLEADER - Fernando Nappo
Bello molto interessante, mi spiace un po' il fatto che non si sappia cosa ha rischiato di ammazzare tutte quante, o per lo meno io non l'ho capito e sarebbe interessante approfondire anche quali altri modi ci potrebbero essere per cambiare lavoro al tipo. non so mi convince il suo coraggio, ma non la storia che c'è intorno.

5 - DIVENTARE UN UOMO - Ambra Stancampiano
ben scritto, piacevole lettura, ma non ha quel quid, non mi lascia iper soddisfatta, non è partito l'effetto "wow"
Anche se l'idea mi sembra molto buona, narrativamente parlando, sebbene l'idea di collegare il passaggio maschile all'età adulta alla violenza, sì richiama una certa struttura della società arcaica, ma è un concetto che mi repelle.


6 - LA CASA - LordMax
Bellissimo il coraggio di chiederti "ceni con me" se trovo un uomo così lo sposo, occhio!
Il racconto, però, non è costruito benissimo, un po' di inceppa, non scorre. ad un certo punto addirittura mi sembrava di aver capito male, che i personaggi non fossero 3 ma 2 (ammetto di aver fatto e letto tutto con estrema disattenzione, shame on me, relativamente però a tutti i racconti di questa volta.. ) Secondo me se lo limi diventa bellissimo.


7 - PALVICO (Il tuffo) - di Wilma Cretti
Bello ma non ho sentito quel tuffo al cuore. Si il kayak, si la paura, si la crescita interiore.. ma mi sembra una esperienza non così tanto esaltante, e la repulsione iniziale nel mettersi la muta tradisce proprio una non attitudine del personaggio agli sport acquatici.. questa forse non è una storia di "coraggio" o forse sono io che sono troppo spericolata. non so, forse mi aspettavo qualcosa di diverso. Fare una cosa che fanno tutti su un percorso collaudato non è un grande atto di coraggio..

8 - OSTILE - di Alessio Terribile
te l'hanno già scritto e non mi ricordo chi, che il fatto che scappino di sera per strada da soli cozza con la realtà. il racconto di violenza familiare è orribile a prescindere e in questo caso mi mancano dei tasselli che non mi fanno capire. la madre è morta? è viva? è svenuta? un ragazzino con un braccio fratturato fa un casino che altro che telefono azzurro.. i vicini di casa in silenzio perenne? i servizi sociali.. insomma da rivedere e magari con qualche battuta in più potevi sciogliere vari dubbi..

9 - LA STROFA STONATA DELLA BATTAGLIA -di Luca Mazza
il ricorso all'utilizzo di un idioma articolato, meravigliosamente ampolloso e manierista non aggiunge nulla di nulla al tuo racconto, a parte farci capire che hai fatto studi classici.. non mi ha convito e non ho nemmeno capito, (eh sorry) se il titolo si riferisce a tutto il racconto o solo ad un pezzo. questa tua scelta lessicale costringe il lettore ad una concentrazione non tanto sugli avvenimenti quanto sulla scelta dei termini, che per una come me paradossalmente mi fa gongolare, ma se l'avessi detto in parole differenti cosa sarebbe cambiato? una scelta poetica deve essere misurata.

10 - ED EBBE IL CORAGGIO DI SCRIVERE -di Giuseppe Gangemi
Anche io da ragazza se avevo un pensiero fisso di una cosa che avrei voluto fare non riuscivo a studiare. bravo, mi sei piaciuto, mi associo al voto morale e purtroppo non posso premiarti perchè sei in un girone di racconti strabelli! Comunque per inciso condivido la tua croce: queste recensioni sono state le peggiori della mia vita perchè oggi ho avuto due test preselettivi.. ergo scusami e scusatemi tutti se sono sembrata più ficcante scontrosa e ispida del solito :(
Anche se l'importante è partecipare ;)



**scusare licmpletezza, la fretta e tutto ma queste ultime due settimane sono state un infermo.. giuro che mi farò perdonare.**
Ultima modifica di DandElion il giovedì 25 maggio 2017, 19:34, modificato 1 volta in totale.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

Aristide Capuzzo
Messaggi: 44

Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 25 maggio 2017, 14:59

Ciao a tutti, ecco i commenti in ordine sparso. Segue la classifica.

Fiore grigio di Raffaele Marra

Ciao Raffaele,
il tuo racconto è in regola con il tema, oltre a essere rappresentato da Anna che fa il primo passo verso il Commissariato e dalla donna dal foulard rosso quando riesce a mostrare i segni del suo passato, lo è anche nella mancanza di coraggio della suddetta donna per non essere riuscita a parlare prima, come ammette lei stessa.
La narrazione è scorrevole e piacevole, tuttavia l'ho sentita un po' spigolosa, come se fosse da limare. Preferisco la prima parte del racconto alla seconda perché l'ho percepita come una corsa troppo veloce verso la chiusura.
Un paio di appunti: toglierei la seconda persona plurale perché anacronistica e non in linea con il marito-barista-picchiatoredimogli; nei dialoghi con le virgolette alte i segni di interpunzione vanno inseriti prima della chiusura della frase. Es.: "Dannazione," sbuffa il barista, "come ve lo..."

Rudy e le cheerleader di Fernando Nappo

Ciao Fernando,
racconto aderente al tema senza dubbio, come scritto nei commenti precedenti, un po' confusionario in prima battuta perché non si capisce la direzione che prenderà la storia. A mio parere la rivelazione sulla miniera deve essere fatta quasi subito perché è l'elemento cardine del personaggio. Lui è così, fantastica a rotta di collo proprio perché è in quella situazione, perciò scoprirlo solamente verso la fine l'ho percepita come una forzata dosatura delle informazioni, un'ingerenza dell'autore per capirci. Inoltre devo aggiungere che vorrei conoscere la ragione dello stato vegetativo delle donne, e soprattutto: chi sono? Moglie e figlie dello psicologo? Di qualcun altro? Citandole hai creato in me l'aspettativa di una rivelazione finale che non è giunta, e questo mi ha lasciato in sospeso. Forse questo racconto ha bisogno di più respiro rispetto alle 3000 battute, o in alternativa di eliminare le donne. In fondo a me come lettore cambia poco conoscere il motivo per cui Rodolfo è lì; il suo coraggio può essere interpretato come il sogno del futuro intromesso nella routine infame della vita in una miniera spaziale, non necessariamente l'espiazione.

Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare di Giuseppe Gangemi

Ciao Giuseppe, sono in disaccordo con gli altri. Per quanto mi riguarda non avresti dovuto partecipare con un racconto simile. Anche solo per non costringere i partecipanti a esprimere un giudizio di minimo 300 battute, che tra le altre cose si avvicina al tuo testo. Con questo non intendo dire che non avresti potuto prendere parte a quest'edizione anche solo con una frase, ma per lo meno avrebbe dovuto essere pensata e sensata. Cioè se si tratta di sintesi dovrebbe almeno essere potente. Dovrò assegnarti l'ultima posizione in classifica. Senza rancori.

Diventare un uomo di Ambra Stancampiano

Ciao Ambra,
mi sono piaciuti i ricordi del passato che hanno realizzato un protagonista vero, con una vita alle spalle prima dell'evento narrato. Non ho capito però, perché gli anziani del villaggio lo redarguivano al punto da dover essere difeso dalla madre. Non ho compreso quali siano le qualità nascoste che solo la madre riusciva a vedere. Intendevi forse che lei è l'unica in grado di leggere nell'animo del figlio in modo generico, come ogni madre sa fare? A parte questo la narrazione è scorrevole e il tempo presente fa da sponda ai balzi temporali. La frase 'I miei occhi mi hanno disubbidito, si sono aperti.' mi colpisce molto positivamente, anche se toglierei il pronome perché superfluo.

Palvico (Il tuffo) di Willy

Ciao Vilma,
il tuo racconto mi è piaciuto e innegabilmente è a tema. Lo scambio di battute è ben dosato, non annoia e fornisce la giusta dose di dettagli senza fare infodump. Un paio di appunti sullo stile, ma sono opinioni del tutto personali.
Alla guida avrei dato un nome anziché chiamarla semplicemente guida perché in fondo è un coprotagonista.
Toglierei l'onomatopea 'splash' lasciando i puntini di sospensione. Quello splash ha avuto il gusto del diario di un'adolescente alla prima cotta. Subito dopo siamo nella polla verde cristallina quindi sappiamo che è andato tutto bene e togliendo proprio quello splash potresti regalarmi altre due righe di incertezza.
Infine, in questo passo manca una virgola, ma niente di che: - una muta che ho impiegato una vita a infilare (,) che mi sta stretta come la pelle di un serpente.

La casa di LordMax

Ciao Massimiliano,
inizio subito col dire che il racconto è semplice e lineare, con un finale a sorpresa non scontato. Sul fatto che siano in tre non ho nulla da eccepire, d'altronde l'hai detto subito, è il club del mistero quello che sta per entrare nella casa.
Piuttosto mi soffermerei sullo stile. Oltre a un eccesso di intercalari (dire, rispondere,) ci sono molte ripetizioni che con una rilettura possono essere eliminate, ma soprattutto ci sono degli aggettivi che risultano ridondanti. Eccone un esempio: Una leggera luce, fioca (...). Per quale motivo non ti piaceva la descrizione diretta della luce? Una luce fioca, e via. Inoltre, volendo fare i pignoli, una luce che filtra da sotto una porta non può essere accecante, lo esplicita il verbo stesso (filtrare), quindi piuttosto sarebbe meglio specificare il colore di questa luce, o la sensazione che trasmette. Questi passaggi impigriscono il lettore costringendolo a seguirti passo dopo passo senza lasciare spazio alla sua fantasia. Infine, capisco che le d eufoniche siano lo spauracchio di molti, ma non inserirle è un errore (Giorgio fa il saluto militare ed entra.) Alla prossima.

Ostile di Alessio Terribile

Ciao Alessio,
al tuo posto cercherei di focalizzarmi meglio sul personaggio Achille che ho trovato non sufficientemente a fuoco, un po' debole. Dovrebbe essere rude, dovrebbe avere una personalità feroce ed essere anche più volgare. Forse per trasformarlo sarebbe sufficiente sostituire qualche frase.
A presto.

Qualunque cosa accada di Chiarodiluna

Ciao Chiaradiluna,
faccio un paio di appunti al tuo racconto. Nella parte conclusiva toglierei "e so già tutto" per lasciare il dubbio su come si evolverà la vicenda. Il coraggio è nella consapevolezza che assume alla fine perciò potrebbe essere più d'effetto un finale sospeso. Forse anche essere più precisa sul tipo di tremolio che ha il dottore. Della mano? Di tutto il corpo? Lavorerei un po' su quella frase.
Non ho ben capito perché lei indossa le decolté se le mette solo il giorno del suo compleanno? E se lo fosse stato, perché la telefonata? Questo mi porta a supporre che si sarebbero dovuti vedere per cena, e che nel frattempo sia successo qualcosa al marito; ma diventa un passaggio molto macchinoso, indiretto. Affinerei quel punto della storia cercando di rendere chiara la situazione in poche parole.
A presto.

La strofa stonata della battaglia di Luca Mazza
Ciao Luca,
concordo con quanto detto dagli altri. Al termine del racconto non sapevo bene cos'era successo per via del registro linguistico. L'hai reso piacevole anche se ricercato e tutto ciò è andato a scapito della storia, della quale appunto mi sono sfuggiti tutti i dettagli importanti costringendomi a doverla rileggere.

Omega di Adriano Muzzi
Ciao Adriano,
il tuo testo mi fa pensare a quanto sia difficile rendere racconti così brevi e in prima persona molto validi sul piano emotivo.
In qualche modo percepisco dell'ironia nel tuo racconto, che ha come punto focale, nonché titolo, l'Omega. Allora mi chiedo se non sia il caso di portare l'orologio da subito all'attenzione e dargli un'importanza maggiore o relegarlo esclusivamente alle frasi finali. Inoltre penso che la citazione dell'Omega telefoni il finale.

1. Qualunque cosa accada
2. Rudy e le cheerleader
3. Fiore grigio
4. Palvico
5. Diventare un uomo
6. Ostile
7. Omega
8. La casa
9. La strofa stonata della battaglia
10. Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacciata pur di partecipare

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Linda De Santi
Messaggi: 497

Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 25 maggio 2017, 21:54

I commenti in ordine sparso

Rudy e le cheerleader di Fernando Nappo


Ciao Fernando! In un certo senso abbiamo scelto soggetti simili per scrivere il racconto: anche nel mio ci sono uno psicologo e un paziente particolare.
La prosa è scorrevole e l'incipit della storia invoglia la lettura. I racconti con dialoghi impostati in questo modo, tra l'altro, sono tra i miei preferiti.
All'inizio credevo che a parlare fosse un ragazzo, le fantasie del paziente sembrano più quelle di un adolescente che quelle di un uomo adulto (ad esempio pensa a delle cheerleader piuttosto che a delle ballerine o delle cantanti adulte), e anche il dottore gli si rivolge come se fosse un giovane ("siamo preoccupati per te...").
Inoltre ho trovato un po' brusca l'entrata in scena della moglie e della figlia: l'attenzione è tutta su Rodolfo e sul suo principio di follia, e poi di colpo il focus cambia e si sposta sulle cure psicologiche di altre persone. Forse questo passaggio avrebbe potuto essere gestito un po' meglio, magari facendo in modo che Rodolfo si fosse recato dal dottore apposta per chiedere di loro (all'inizio avrebbe potuto dire "Sono qui per sapere di loro... ma prima ascolti la fantastica idea che ho avuto oggi!").
Nel complesso, un racconto gradevole che si legge volentieri. Alla prossima!

Fiore grigio di Raffaele Marra

Molto bello. Mi è piaciuto sia come hai impostato la storia sia la simbologia che hai utilizzato, inoltre mi piacciono un sacco i racconti con una componente cromatica spiccata (nel tuo l'alternanza rosso/grigio è resa in maniera molto vivida).
Paragonare una donna a un fiore che perde colore a causa della routine e della disattenzione del marito non è originalissimo, ma ti riprendi bene nel finale dando una caratterizzazione ben più forte a quel fiore grigio.
La storia è molto delicata e ben narrata. Non ho grandi appunti da farti se non che è poco credibile il fatto che la donna con il foulard vada a chiedere ripetutamente al marito della protagonista: per lei dovrebbe essere odioso avere ancora a che fare con uomini di quel genere (che mostrano impazienza, sbuffano, rispondono in maniera poco gentile, eccetera).
Nulla che guasti la lettura, in ogni caso. Alla prossima!

Palvico di Vilam Cretti

Ciao Vilma! Un racconto ben scritto e ben strutturato, che sviluppa il tema del coraggio in maniera classica ma piacevole. L'unico difetto, secondo me, è che fin troppo lineare: prima la protagonista è insicura, sta pensando di tornare indietro, poi si trova faccia a faccia con la sua paura e alla fine scopre di poter essere coraggiosa. Mi sarebbe piaciuta una variazione dell'evoluzione, magari con lei che abbandona il percorso prestabilito per davvero e poi, sulla strada del ritorno, decide di tuffarsi da un'altra parte per dimostrare a se stessa e nessun'altro che può farcela. Non so però se la cosa possa essere possibile, visto che il racconto è ambientato in un luogo realmente esistente (a proposito, bello!). Comunque è un buon racconto. Alla prossima!

Omega di Adriano Muzzi


Un racconto delicato e dolce che ho letto con piacere. L'unica cosa che ho trovato strana è che i protagonisti prendono l'autobus alla stessa fermata da anni e non si sono mai guardati né parlati. A me capita di iniziare a sorridere alle persone che vedo alla fermata del treno già dopo un mese che le vedo tutte le mattine (e sono una timida cronica! :)). Magari potresti puntare su dei tempi più brevi, ad esempio sei mesi.
Inoltre, personalmente non amo le frasi fatte come "un giorno di ordinaria follia" e metafore tipo "belli come il mare cristallino della Polinesia" (a me che non so com'è il mare della Polinesia, la metafora dice poco :)). In ogni caso, hai scritto una bella storia.

Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata… di Giuseppe Gangemi

Ciao Giuseppe! Il tema direi che l'hai centrato al 110%, visto che ci vuole fegato per partecipare a Minuti Contati con un racconto come questo. Per ovvie ragioni non ti posso assegnare un posto in alto in classifica (dai, anche con l'obiettivo di scrivere una cacchiata avresti potuto inventarti una trama migliore...:D), ma hai tutta la mia stima.
In tutto questo, spero che il concorsone sia andato bene.
A presto! :)

Diventare un uomo di Ambra Stancampiano

Ciao Ambra, questo tuo racconto mi ha ricordato una canzone di Fabrizio De André, "Il fiume Sand Creek". Tra l'altro c'è proprio una strofa che recita "Chiusi gli occhi per tre volte, mi ritrovai ancora lì".
Mi è piaciuto lo stile di narrazione, i ricordi che si intrecciano con il presente e anche l'epilogo, che secondo me calza a pennello e rappresenta la giusta chiusura del cerchio. L'unico appunto che posso fare è che, alla lunga, la narrazione in prima persona al presente può stancare, ma su queste lunghezze il problema non si presenta. A mio parere è un'ottima prova.

Qualunque cosa accada di ChiaraDiLuna

Ciao ChiaradiLuna! Mi piace molto il tuo stile di scrittura, è scorrevole, maturo e ben controllato.
A parte questo, purtroppo confesso che la storia non mi tocca in profondità. Non c'è un vero conflitto nella protagonista, lei sa da subito che dovrà essere coraggiosa per i figli e questa consapevolezza non vacilla mai. In questo caso non so neppure se si può davvero parlare di coraggio, per essere coraggiosi dovrebbe esserci una paura da sconfiggere, ma in questo caso non la percepisco.
Anche i suoi pensieri sono di una lucidità incredibile per la situazione che sta passando: a mancare secondo me è un po' la parte umana, quella più disperata e smarrita. Quella, insomma, che invece di pensare "non piangerò nemmeno", pensa "piangerò, piangerò a fiumi, ma i miei figli non mi vedranno mai farlo".
Spero di esserti stata utile in qualche modo. Alla prossima!

Ostile di Alessio Terribile

Ciao Alessio! La delicatezza stilistica per affrontare il tema dell'abuso sui minori non ti manca, e di sicuro non è una cosa da tutti.
Il tuo racconto, però, mi sembra poco equilibrato nelle sue parti: all'inizio fornisci molti dettagli, mentre la chiusa è affrettata. Probabilmente la parte in cui descrivi gli abusi di Achille sui bambini potevi giocarla di più sul non detto, cosa che forse ti avrebbe fatto guadagnare in incisività. Per contro, avresti potuto raccontare meglio la scena finale: da dove spunta la penna nelle mani di Marika, se un attimo prima era a terra? E come mai Achille decide di non inseguirli?
Secondo me è un racconto con un ottimo potenziale, che necessita di qualche ritocco prima di poter raggiungere la sua forma migliore. Alla prossima!

La strofa stonata della battaglia di Luca Mazza


Ciao Luca, mi unisco a quanto già espresso da altri partecipanti. Dal punto di vista stilistico hai tutta la mia stima, anche se, non avendo le conoscenze adeguate per valutare se hai riprodotto bene o no lo stile barocco, non so se la cosa possa avere valore :)
Leggendo il tuo racconto mi sono soffermata spesso a osservare la costruzione delle frasi, ho cercato su Google il significato delle parole che non conoscevo e ho imparato cose nuove, e di questo ti ringrazio.
L'unico problema è che ho fatto una fatica boia a arrivare alla fine della storia, e questo purtroppo è un punto debole. Ammetto che, se non fossimo in un contest e mi fossi ritrovata davanti questo racconto la sera, dopo una giornata di lavoro e con il semplice intento di leggere per svagarmi un po', avrei abbandonato alla prima riga. Prova a metterti nei panni del lettore (che tendenzialmente è stanco o pigro) quando scrivi un racconto e cerca di mediare tra la ricerca stilistica e una narrazione che riesca a coinvolgere da subito.
In ogni caso complimenti. Alla prossima!

La casa di LordMax

Ciao Max! Una storia simpatica, con un finale che per me è stato inaspettato. Francamente credevo che sarebbero morti male tutti e tre, e invece è successo tutt'altro (almeno per quanto riguarda Anna e Giorgio, di Maria in fondo non si sa nulla ... :D).
Ho difficoltà a capire l'età dei ragazzi: bevono birra e organizzano cene galanti (cosa che li qualifica come tardo-adolescenti), ma fanno parte del club del mistero (che è al 100% una cosa da bambini di non più di 10 anni :)).
Resta un racconto piacevole da leggere. Alla prossima!

La classifica

1. Fiore grigio di Raffaele Marra
2. Diventare un uomo di Ambra Stancampiano
3. Omega di Adriano Muzzi
4. La casa di LordMax
5. Rudy e le cheerleader
6. Palvico di Vilma Cretti
7. Qualunque cosa accada di ChiaradiLuna
8. Ostile di Alessio Terribile
9. La strofa stonata della battaglia di Luca Mazza
10. Ed ebbe il coraggio di scrivere una cacchiata pur di partecipare di Giuseppe Gangemi

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antico
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Re: Gruppo AUGUSTO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#12 » domenica 28 maggio 2017, 12:22

Ecco a voi i miei commenti e classifica :)

1) Qualunque cosa accada
2) Rudy e le cheerleader
3) Diventare un uomo
4) La casa
5) Omega
6) Fiore grigio
7) La strofa stonata della battaglia
8) Ostile
9) Ed ebbe il coraggio di scrivere...

Qualunque cosa accada, di ChiaradiLuna
In prima lettura ho faticato a entrare nella storia, non capivo di cosa si stesse parlando, se stesse aspettando un marito violento o cosa. Nel finale s'è tutto chiarito e sono passato alla rilettura scomprendo che hai seminato tutto benissimo, ogni elemento sembra al suo posto, dal disvelamento del compleanno del marito alle scarpe che indossa proprio quel giorno, piccoli particolari che però contribusicono ad accrescere il senso di perdita perché quella famiglia funzionava e ora lei, rimasta sola, dovrà avere tutto il coraggio di questo mondo per crescere i suoi figli. Un pollice quasi su perché mi sembra che in molti abbiano avuto il problema del primo impatto con il testo, credo lo si possa migliorare trovando il modo di, senza spiattellare, contestualizzare in modo più preciso da subito. In ogni caso, ottima prova.
Rudy e le cheerleader, di Fernando Nappo
Mi è piaciuto. Non ho sentito un problema nel non sapere esattamente cosa il protagonista abbia fatto per rendere vegetali le due "vittime", anzi mi ha lasciato libero di immaginarmi diversi scenari mentre tu continuavi a delineare un uomo che sta cercando di espiare e che nel farlo si aiuta con la fantasia in un futuro scaturito dalla fantasia. Un fantascientifico atipico, insomma. Forse manca giusto qualche traccia del suo lui passato, quello da cui, in buona sostanza, sta fuggendo. Un pollice tendente all'alto in modo convinto.
Diventare un uomo, di Ambra Stancampiano
Riassumi molto bene il tuo racconto nel tuo stesso commento "Ricercare a tutti i costi l'originalità sarebbe una forzatura, a volte è molto meglio scrivere una cosa non originale al 100% ma curata sotto tutti gli altri aspetti". E sì, il racconto è scritto proprio bene e si legge che è un piacere. Anche qui il non detto è funzionale al solleticare l'immaginazione del lettore e allora non è importante che non si sappia cosa stia esattamente succedendo perché non è altro che uno dei tanti massacri che, purtroppo, ogni giorno, non pubblicizzati dai media, accadono. Semmai ho qualche incertezza sul messaggio che traspare: che si diventa uomini nel momento in cui si difende la propria vita e non per proteggere il proprio gruppo (o addirittura la propria madre). Pertanto non concordo con il suo essere diventato uomo, ma solo con il suo istinto di sopravvivenza (cose per me diverse). In effetti questo ragazzo è proprio un codardo, ma questo non ti porta fuori tema perché sempre di coraggio parli. Non pollice su per quanto detto, ma verso l'alto senz'altro. Hai una forza narrativa davvero matura.
La casa, di Massimiliano Enrico
Il racconto funziona, è decisamente godibile e la sorpresa finale coglie impreparati. Il tema è affrontato bene, su un paio di livelli. Sul fronte dei problemi c'è di sicuro da fare notare che l'età dei protagonisti è troppo indefinita e sì, anch'io penso che il personaggio di Maria debba essere spiegato meglio per darle una funzione più precisa e credo sarebbe tutto risolvibile inserendo qualche linea di dialogo per fare capire al lettore che Anna è interessata a Maria che, a questo punto e si capirà solo alla fine, sta facendo il doppio gioco cercando di farli avvicinare. Pollice tendente all'alto e un invito a sistemarlo in quella direzione per poterlo portare in Vetrina. Il Laboratorio ti aspetta!
Omega, di Adriano Muzzi
Un racconto che ho letto con piacere. Ci sono alcune espressioni che, a mio parere, mal si fondono con il tono generale che gli hai dato (Mission impossible, Un giorno di ordinaria follia, ma semplice!), l'omega speedmaster è introdotto troppo tardi e per gente come me che non lo associa subito all'orologio risulta forzato ed effettivamente la questione degli anni passati a incrociarsi potrebbe essere gestita meglio (come nel caso del suo coordinare le ferie, come ha fatto a scoprirlo?). Quindi dei problemini sparsi ci sono, però quello che più conta è che ci sia il racconto. Con una revisione mirata il racconto sarebbe da Vetrina. Per il momento è un pollice tendente all'alto.
Fiore grigio, di Raffaele Marra
Tutta la parte della donna con il foulard rosso è resa magnificamente. Il racconto perde d'impatto nel momento in cui presenti la seconda violenza, non lo semini adeguatamente e a questo punto trovi il lettore impreparato trasmettendogli la sensazione di mal preparato. Si legge comunque bene e il giudizio è da pollice tendente all'alto, ma è un peccato perché da piccola gemma si trasforma d'improvviso proprio in una rosa grigia, un poco appassita. C'è da lavorare meglio sul barista e sua moglie.
La strofa stonata della battaglia, di Luca Mazza
C'è potenza inespressa in questo racconto. Non ho fatto fatica a comprendere, ma ci sono dei punti che mi hanno lasciato incerto. Iniziamo dal più grave: il contesto è quello dell'Antica Roma, una battaglia contro i Galli, il vocabolario è ricercato, ma mi sbatti lì, su due piedi, IL PASSO DEL DUCE? Diciamo che se anche a quei tempi era utilizzata, come formulazione, di sicuro a oggi richiama ad altro, cosa che, d'istante, mi ha portato fuori dal contesto narrato. Altro piccolo problema, l'uso del nome Pantera unito al riferimento all'acciaio: voleva essere un omaggio all'Evangelisti di METALLO URLANTE? A parte quello, non mi pare di aver mai sentito un nome simile tra i romani dell'Impero, magari mi sbaglio, ma la tua scelta è quanto meno discutibile e, anche qui, visto che si tratta di scelta formale in un racconto che fa della forma il suo punto di forza, allora l'eco del dubbio si fa più forte. E infine, anch'io vedo la decisione finale di Balbuzio come esagerata e poco giustificata da come ce lo hai mostrato fino a quel momento, serve una semina maggiore sul suo background. Pollice ni che però guarda verso l'alto perché, alla fine, le immagini che ha creato nella mia testolina sono belle e forti.
Ostile, di Alessio Terribile
Un racconto che denota uno scarso equilibrio tra le sue parti, cosa che tendo a fare ricadere sul primo approccio del suo autore con Minuti Contati. Da un certo punto in poi si percepisce un'accelerazione eccessiva e sì, anche il personaggio di Achille avrebbe bisogno di uno spazio maggiore. In particolare non si capisce perché un individuo sempre così attento nelle sue sevizie, abbia sbroccato lasciando dei segni permanenti e per lui incriminanti nelle sue vittime, manca un punto di svolta. Allo stato attuale, un pollice ni, ma il Laboratorio esiste proprio allo scopo di revisionare e sentire nuovi pareri, quindi l'invito è a lavorarci ancora.
Ed ebbe il coraggio di scrivere…, di Giuseppe Gangemi
Ecco, il tema non l'hai rappresentato, ma l'hai proprio recitato. Ti sei calato nella parte e hai dimostrato tutto il coraggio che serve per postare un testo simile in un contest come Minuti Contati. E devo dire che mi sono molto divertito nel leggere i vari commenti che ti sono stati fatti. Direi un pollice su per l'interpretazione e un pollice giù per il racconto che non fanno media perché il giudizio rimane giù, però bel tentativo. E il prossimo mese ti aspetto con un racconto dei tuoi, mi raccomando.

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