Il segretario di Alessio Terribile

Appuntamento a lunedì 12 giugno alle ore 21 con il tema di Alberto Della Rossa, Campione della Quarta Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Della Rossa Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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Terribile
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Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#1 » martedì 13 giugno 2017, 1:24

Il segretario


Primo giorno di lavoro. Fulvio si presentò in giacca e cravatta. Era un po' teso. Il suo capo, l'avvocato Salvatore Delpopolo, gli era sembrato piuttosto esigente la prima volta che lo incontrò, riempiendolo di regole. Per paura di dimenticarle le trascrisse: mai interrompere durante una riunione, mai interrrompere durante la visita di un cliente, mai interrompere una telefonata, mai interrompere mentre scrive, mai interrompere quando chiama la mamma, ecc.
Appena suonò al citofono una voce rispose gioviale:
«Salga pure. Le ho preparato tutto.»
Fulvio salì, attraversò la sala d'attesa ed entrò nel suo ufficio. D'un tratto la faccia gli divenne bianca, come le pareti della stanza. Non trovò nulla, eccetto una scrivania 100x60 con tre cassetti, una sedia, un pc di bassa qualità con schermo 17", un telefono fisso e un orologio rotondo al muro.
Pensò che fosse uno scherzo, voleva chiedere spiegazioni ma si ricordò delle regole. Poi pensò che non sapeva cosa il suo capo stesse facendo...avrebbe potuto giustificarsi così ma non lo fece. Quello che fece fu sedersi alla scrivania e accendere il computer. Una volta acceso si accorse che era partito un programma che lo aggiornava tempestivamente delle attività del suo capo: in quel momento stava parlando al cellulare per lavoro.
Passò la prima ora senza fare niente, poi squillò il telefono e rispose.
«Non tornò più, puoi tenerti quella fottuta valigietta» disse una voce e riattaccò.
Fulvio guardò il telefono a lungo, poi scrisse un appunto sul bloc-notes.
Dopo un'altra ora arrivò in ufficio una donna anziana, coi capelli grigi raccolti.
«Salve, sono la signora Scoglio» disse. «Ho un appuntamento con l'avvocato.»
Fulvio guardò il pc e vide che il suo capo era occupato nella compilazione di documenti.
«Si accomodi in sala d'attesa, la faccio entrare il prima possibile.»
Entrarono altre due donne eleganti.
«Salve, sono la signora Delpopolo voglio vedere mio marito.»
Fulvio guardò il pc: stessa prassi, stessa attesa e acconsentirono.
Passò del tempo e i clienti si accumulavano, ma nessuno protestava. Poi a poco a poco l'avvocato cominciò a chiamarli, a partire dall'ultimo. Quando rimase solo la donna anziana, Fulvio si avvicinò per vedere come stava, ma con gelido terrore si accorse che la donna non respirava. Preoccupato andò al pc, ma il capo era sempre occupato. Cercò allora di prestarle soccorso con le sue conoscenze e si rincuorò quando la vide aprire gli occhi, in tempo per essere chiamata dall'avvocato.
Poi venne anche un uomo, vestito di nero, con una valigietta in mano. L'appoggiò sulla scrivania e disse:
«Ringrazia Salvo da parte mia» poi uscì.
Subito dopo arrivarono due poliziotti per vedere l'avvocato e quando videro la valigietta chiesero spiegazioni. Fulvio non sapeva niente, i poliziotti per nulla convinti lo portarono alla centrale per accertamenti. Dopo molte ore, Fulvio chiese di parlare con il suo avvocato ma con disappunto non rispose al telefono. Poi finalmente decisero di lasciarlo andare ammettendo di essersi sbagliati.
Tornò a casa, stremato, si buttò nel letto. Quando si svegliò telefonò all'ufficio e disse:
«Non tornò più, puoi tenerti quella fottuta valigietta.»
Ultima modifica di Terribile il martedì 13 giugno 2017, 1:28, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#2 » martedì 13 giugno 2017, 1:28

Ciao Alessio! Sfori sia nel tempo che nei caratteri, ma sei in gara! Buona CENTESIMA!

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Terribile
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#3 » martedì 13 giugno 2017, 1:28

Grazie!

Daniel Travis
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#4 » giovedì 15 giugno 2017, 21:30

Dunque, mi trovo un po' in difficoltà perché la forma confusa e qualche errore di troppo rendono il testo di difficile comprensione. La struttura circolare è chiara e così le immagini caustiche sul quotidiano, come quella della signora che smette di respirare e viene rianimata alla bell'e meglio in tempo per il suo appuntamento, ma consiglierei una revisione generale dello stile con più tempo per chiarire storia, intento, emozioni che si vogliono trasmettere e per eliminare i piccoli sbagli.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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jimjams
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#5 » giovedì 15 giugno 2017, 22:49

Anche se io di norma bado più alla storia, alla trama, e sorvolo sui piccoli refusi, qui abbiamo un certo numero di errori che vanno un pochino affrontati. Qualcosa sui tempi verbali e altro. Solo per dirti che devi provare a curare questi aspetti, problema che abbiamo tutti e che cerchiamo di risolvere con l'esercizio (e qui sei nel posto giusto direi). Detto questo la storia funziona abbastanza. Mi sono reso conto dell'intento di circolarità immediatamente, ma alla fine è proprio la chiusura del cerchio che non mi convince tanto. Perché il protagonista telefona in ufficio per annunciare che "puoi tenerti la fottuta valigetta?" Non capisco il senso, la valigetta è destinata all'avvocato, perché non dovrebbe tenersela? Non mi convince. Interessante idea, comunque.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#6 » giovedì 15 giugno 2017, 23:17

Ciao, Alessio,
piacere di conoscerti.
Mi accodo a tutti i piccoli appunti che ti hanno fatto prima di me. Aggiungo anche che non riesco a vedere il tema, in questo racconto. Per essere una giornata in cui non accade nulla, mi pare che sia fin troppo piena, con tanto di prelievo e interrogatorio alla centrale di polizia.
L'idea di usare questa valigetta come una sorta di McGuffin (mi ha ricordato la valigetta di Pulp Fiction) è bella ma è riuscita a metà, anche perché non si capisce il senso della telefonata.

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eleonora.rossetti
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#7 » venerdì 16 giugno 2017, 8:43

Ciao Alessio,
ammetto di essermi trovata in difficoltà e ho riletto più volte per capire se non mi stessi perdendo qualche dettaglio che mi potesse illuminare. Ho inteso che volessi dare un senso di circolarità al racconto con quella valigetta, ma a mio avviso sembra che tu abbia concesso "troppo spazio" alla parte sugli appuntamenti (che alla fine potevano sintetizzarsi in maniera molto, molto più stringata) e affrettato il finale.
Anche la valigetta stessa, che doveva essere il motore scatenante del "loop", non viene spiegata al punto da far capire perché dovrebbe tanto importare al protagonista (tra l'altro non era neanche destinata a lui...)
L'idea di partenza è carina, ma secondo me gli accadimenti nella storia (anche se è una giornata senza eventi ;) ) andrebbero quantomeno bilanciati.
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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Terribile
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#8 » venerdì 16 giugno 2017, 14:18

Ciao a tutti, innanzitutto.
Dunque in effetti la forma del racconto non sono riuscito a bilanciarla, potevo eliminare cose superflue e concentrarmi in punti di più difficile interpretazione.
Comunque credo che avete focalizzato l'attenzione sul senso letterale del racconto in quanto semplicemente un senso...non c'è.
O meglio tutto segue la logica surreale del sogno, quello che emerge è l'ansia del protagonista a perdere il lavoro nonostante accadono cose irrazionali e pur di compiacere il capo, in quanto a cominciare dal nome sarebbe dovuto essere un Salvatore del popolo appunto, accetta le cose più impensabili anche per una sorta di servilismo. Anche quando lo interrogano i poliziotti accetta di seguirli pur di non disturbare il capo ma quando cerca di chiamarlo e questo non risponde capisce allora che tanto salvatore del popolo non è.
La valigietta come ha osservato qualcuno è solo un McGuffin, una scusa e un pretesto per evidenziare la circolarità della situazione. Così com'è capitato a lui capiterà a qualcun'altro, non ha importanza di chi sia, i poliziotti interrogandolo credono che sia sua, ma manco cercano di aprirla.
Insomma potevo essere strutturato meglio lo capisco.
Sono andato fuori tema forse perché da una giornata priva di eventi sono andato verso un racconto surreale. Una storia priva di conflitto è generalmente antinarrativa, quindi mi sono aggrappato al surreale non so perché. Poi mi sono accorto che, man mano scrivevo, che cercavo di paragonare la storia alla situazione italiana dei giovani (e mia), con i giovani che accetterebbero le cose più assurde pur di lavorare mossi ancora da ideali di lealtà. La giornata priva di eventi volendo poteva essere quella dell'avvocato poiché nessuno durante la giornata "un tipo così" probabilmente lo disturba

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Terribile
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#9 » venerdì 16 giugno 2017, 15:02

Volevo anche aggiungere che il riferimento alla circolarità è una citazione di Strade Perdute di Lynch, che mi avesse visto film

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Andrea Partiti
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#10 » lunedì 19 giugno 2017, 15:09

Penso che mi sfugga qualcosa del racconto. Prima pensavo che la valigetta fosse un MacGuffin che faceva muovere la storia e che non ci avresti spiegato (giustamente), però la battuta finale fa pensare a una chiusura circolare della giornata, in cui è lui stesso che si telefona dicendo di tenersi la valigetta. Ed ha senso, perché chi avrebbe dovuto chiamare per dirlo, se la valigetta non era ancora stata portata nell'ufficio dell'avvocato?
Il tema c'è in maniera laterale, perché mi sembra che quella del protagonista sia principalmente inconsapevolezza, un filo di ingenuità e paura del nuovo ambiente in cui tutto può andar male.
Se ci fosse almeno un indizio in più per confermare o smentire in maniera netta la circolarità della giornata, una qualche altra interazione che si spiega più avanti, la struttura funzionerebbe perfettamente.
Serve anche una ripulita al linguaggio in generale, tante frasi si possono comprimere e snellire per la leggibilità. Quello che mi sembra appesantisca di più la lettura sono i - davvero tanti - avverbi e simili che collegano una frase all'altra per dare una sensazione di scorrre del tempo "Una volta fatto" "poi" "passò del tempo". Stai scrivendo una storia breve e con una struttura apparentemente lineare (pun intended) quindi quasi tutti si possono rimuovere senza scrupoli, il lettore mettere automaticamente in fila gli eventi. Se ci dici "i clienti si accumulavano" ci mettiamo noi il tempo necessario per farli arrivare. Se ci dici "Si accorse che era partito un programma..." lo sappiamo da soli che il programma è partito quando il pc si è acceso e non prima. A volte è bene aggiungere congiunzioni extra in questo modo per rallentare una narrazione, ma senza perdere il controllo e valutando bene l'effetto che hanno, specie su un racconto intenzionalmente poco denso di eventi.

diego.ducoli
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Re: Il segretario di Alessio Terribile

Messaggio#11 » martedì 20 giugno 2017, 16:29

Un idea molto buona ma non sviluppata al meglio.
Quella valigetta, che dovrebbe essere l'elemento che da circolarità alla storia stona un po', Anche il malore della vecchina non serve al brano.
Dovresti accentuare il surreale della storia, provi ad abbozzare il tutto ma il testo non sembra ne carne ne pesce.

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