L'albero primordiale e la notte di Halloween

Partecipa al live di Minuti Contati all'interno della programmazione del Terni Horror Fest.
Guest Star dell'evento: Daniele Picciuti
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catalina.pintilie
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L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#1 » sabato 28 ottobre 2017, 15:58

Anche quest’anno la natura vince la scommessa con gli abitanti di Praga, che si dimostrano prevedibili e di scarsa creatività come sempre. Addobbata con le solite zucche più o meno illuminate, streghe di evidente malumore e zombie mille piaghe, sgualciti perchè da anni accartocciati e chiusi in scattole appesse in soffita sotto la polvere che pesa quanto il piombo. Il tempo che loro - gli zombie di cartone - rimangono in attesa di prendere vita nella notte di Haloween, la lentezza con la quale la polvere del tempo cade e accarezzando il loro rifuggio, pesa su di loro e la loro oprimente solitudine tanto quanto il piombo. Ed è questa attesa che li fa incattivire, ed è questa breve vita che hanno che fa loro sembrare da sempre morti.
Questa scena di Haloween vista e rivista ormai non sorprende più. Ma è la nebbia che stasera ha iniziato ad avvolgere piano piano la città appena qualche ora dopo il tramonto del sole che riesce a far rabbrividire e tremare George, e anche quelle due ragazze che vestite di nero li passano accanto sul marciapiede, a testa bassa fissando le candelle accese che tenevano nelle mani, sussurando parole inventate o in una lingua che lui non aveva mai sentito. Un altro brivvido lungo la schiena e si scuote come per farsi cadere dalle spalle la neve o uno scarafaggio. Sarà il freddo umido e la stanchezza - si dice e prossegue a piedi verso casa. Mancano giusto qualche centinaia di metri. Ma poi una mela inseccolita in un albero bene illuminato lungo la via in periferia attira la sua attenzione. Stasera la via verso casa è più ricca di un quadro di natura morta e lui non può che soffermarsi su ogni dettaglio. Solitamente è troppo distratto nel organizzare mentalmente il lavoro del giorno dopo. Questa mela - immagina, è sola quanto me, avrà freddo quanto me e sarà spaventata quanto me. Si avvicina per raccogliere la mela e gli occhi li si gelano nel vedere come le delicate ragnatele appesantite dalla nebbia e gelate dal freddo si muovono lentamete per fasciare i rami dell’albero che sanguinano per la perdità della mela. Mette la mela in tasca velocemente, ignora il grido acuto che traffigge la notte e a gambe levate corre verso casa. Le fusa del gatto rosso e la doccia dopo la cena sono sufficienti per aiute il più rispettato pasticcere della città a dimenticare gli strani eventi accaduti nella fitta nebbia.
“buongiorno george”
“oh, buongiorno a te Alma!”
“come va?” – chiede Alma guadando con premura e insistenza la sciarpa intorno alla gola di George.
“ah, non ti preoccupare Alma, tutto bene solo un leggero mal di gola, ieri sera quella nebbia fitta zuppa di virus di tutti i tipi mi ha colto impreparato”.
“oh, ma la sai l’ultima? Indovina chi è tornata in città per Halloween: Helen, la bellissima sorella di Luisa, la ragazzina anoressica morta anni fa! Te la ricordi?”
“oh si, certo”
“ecco io sono qui perche le volevo regalare una torta speciale”
“ma come fa a sapere che ho appena sfornato delle torte con la mela e cannella che sono davvero speciali?!”
“eh, mi sono lasciata guidare dall’istinto.” Alma prende la torta di mele e se ne va.
“Pronto, Helen? Sono Alma mia cara, l’altroieri ho visto che sei tornata in città e volevo invitarti a cena. Mi dispiace saperti sola in questa notte così difficile per te.”
“beh, si Alma, ti ringrazio, quest’anno sono 7 anni che mia sorella è morta. Ma non sono di compagnia perciò preferisco rimanere da sola. Ti prego di non insistere Alma ti ringrazio”.
“va bene mia cara, capisco, anche se mi dispiace. Sono sola anche io e mi farebbe piacere la tua compagnia. Ma come vuoi. Comunque ti lascio fuori dalla porta una torta che ho preso da George stamattina, sono certa è squisita.”
“grazie Alma, accetto volentieri.”

La sera la fitta nebbia torna. George chiude il suo negozio e cammina velocemente verso casa senza guardarsi intorno. L’aria è tagliente, umida e sa di muffa, quasi irrespirabile. Si sentono le urla di spavento e le risate di colloro che aspettavano in piazza l’arrivo dell’ora esatta quando dal cuore dell’orologio in cima alla torre, invece che uscire un uccellino, appare uno scheletro. Per gli abitanti è un deja vu, ma per i turisti il momento è quasi magico.
Ad ogni porta lungo le vie nella città si sente il chiasso dei bambini che bussano alle porte per chiedere ai padroni di casa “dolcetto o scherzzetto?”.
A casa di Helen pure si sentono i leggeri colpi dei bambini, solo che aprendo non trova nessuno, soltanto la torta che Alma ha lasciato sullo zerbino. Sicura che i ragazzini hanno bussato alla porta ma non hanno aspettato che lei aprisse, prende la torta e chiude la porta. Passando nel corridoio della casa verso la cucina le sembra di vedere allo specchio, un’altra sagoma oltre la sua, ritorna per guardare ma nulla. E’ quasi ora di cena, Helen va a fare la doccia prima di cenare. Apre lo sportello dell’armadietto del bagno, prendo lo smalto e va nel budoir nella camera di sua sorella. Si siede e aprendo gli occhi, vede nello specchio la sagoma di sua sorella, uno scheletro, così com’era prima di morire “dolcetto o scherzzetto sorella?” Helen grida spaventata ma le sue grida si mescolano al chiasso dei bambini e a quello dei film nelle case dei vivici.
“volevo essere bella come te” – si sente una voce, era la voce della sorella.
“mangia quella torta, voglio che la mangi tutta in un morso, brutta maiala!”
Helen prende la torta e terrorizzata mangia su bocconi interi, praticamente si strozza. Cade per terra e spaventata com’era non trova la forza per tossire e si spegne. Insieme all’ultimo fiato va via la sua bellezza, carne e spirito, diventa un cadavere, una mummia.

Nella via illuminata dove camminavano le due ragazze vestite di nero, si vede apparire nuovamente nell’albero la mela. Le due ragazze vedono quello che è accaduto, si guardano complici e spengono le candele.
La nebbia se ne va insieme al fumo delle candele.



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antico
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#2 » sabato 28 ottobre 2017, 16:13

Benvenuta a Minuti Contati! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Terni Live Edition!

Airali
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#3 » giovedì 2 novembre 2017, 14:43

Leggere questo racconto è stato molto difficile: è davvero confuso. Non ho capito bene la prima parte, la storia della torta, la pasticceria, non si capisce quale ruolo hanno i personaggi, la protagonista si scopre solo alla fine ... Capisco la fretta ma così è davvero impossibile dare un giudizio complessivo. Posso parlare solo per l'ultima parte: carina l'idea della sorella che ritorna, ma perché dovrebbe farle del male? E perché ora? Non sono passati anni? Anche come hai descritto il tutto non mi ha entusiasmata. Mi spiego meglio: non ho sentito alcuna empatizzazione con la protagonista o col fantasma della sorella. Mi dispiace, non mi hai convinta :(

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catalina.pintilie
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#4 » giovedì 2 novembre 2017, 21:15

Grazie per il tuo commento Airali. Sono principiante ed è importante la critica. Oltre i vari errori che non ho fatto in tempo a correggere non sono riuscita a legare bene i pezzi. Spero riuscirò a convincerti la prossima volta ;)

paola roela
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#5 » venerdì 3 novembre 2017, 18:04

Ciao Catalina, innanzitutto complimenti, non dev'essere facile per te, straniera, scrivere in italiano. Sono quindi più che comprensibili gli errori di ortografia e anche le difficoltà di una narrazione fluida e scorrevole.
Nonostante questo, mi è piaciuta l'atmosfera che hai saputo dare al racconto con il buio, il freddo, la nebbia, l'orologio della città, anche se il finale è un po' confuso e improbabile.
Sono convinta che migliorando le tue competenze nella nostra lingua, riuscirai a scrivere delle ottime cose.
In bocca al lupo per il contest!

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marco.roncaccia
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#6 » venerdì 3 novembre 2017, 21:20

Ciao Catalina,
dalla tua scrittura si intuisce che per te l’italiano è una seconda lingua. Quindi ti faccio i complimenti perché cimentarsi in un contest come Minuti Contati è per te ancora più difficile.
Un primo suggerimento che mi sento di darti è quello di utilizzare il correttore ortografico e grammaticale del programma che utilizzi per scrivere. Può aiutarti a correggere immediatamente alcuni degli errori che fai.
Il tuo racconto affronta il tema direttamente e lo coglie in pieno. È Halloween ci sono dolcetti, scherzetti e mele stregate.
Il maggiore pregio, secondo me del tuo testo sta nelle descrizioni e nell’atmosfera che rendi benissimo.
Il punto di debolezza è nel montaggio, con i suoi cambi di scena e di punto di vista che spiazzano il lettore e nella coerenza interna del racconto. Secondo me questo racconto, per brillare, ha bisogno di una bella revisione.

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Monica Patrizi
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#7 » sabato 4 novembre 2017, 16:41

Ciao Catalina!
Un racconto di difficile lettura, soprattutto a causa degli errori di scrittura che anche i commenti precedenti hanno segnalato, ma a cui in effetti, per i prossimi racconti, con un correttore ortografico automatico puoi facilmente rimediare. Anch'io mi unisco ai complimenti per essere riuscita comunque a scrivere un racconto in un contest non facile come Minuti Contati e a postarlo in così poco tempo, pur non padroneggiando bene la lingua.
Mi è piaciuta molta l'ambientazione del tuo racconto, il punto di forza sta, secondo me, nell'atmosfera che riesci a evocare nel lettore.
In bocca al lupo e a rileggerci.

Francesco.F
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#8 » sabato 4 novembre 2017, 19:13

Ciao Catalina! Ti ringrazio del commento al mio racconto. Non mi soffermerò molto sui refusi, di certo rendono la lettura della storia un po’ ostica, ma dal canto mio apprezzo il tuo coraggio e la tua motivazione nel partecipare alla prova, non è da tutti. Usa un correttore per le prossime volte magari, è fondamentale, specie in queste situazioni ;) Passando al tuo racconto: ho gradito l’atmosfera, alcune immagini arrivano molto bene al lettore secondo me. Non è tanto lugubre, quanto…” Praghesca”, concedimi il neologismo, e la trovo affascinante e tetra allo stesso tempo, come sa chiunque abbia visitato quella magica città. Hai imbastito una storia interessante, il finale è tutt’altro che scontato, anzi lascia molti quesiti: cosa ha creato quest’odio per la sorella maggiore, è rancore o solo o uno “scherzetto” di pessimo gusto? Mi sono ritrovato a rifletterci per un po’ dopo aver letto il racconto! Mancano degli sviluppi, ripeto, la storia è interessante, ma un po’ “povera” di dettagli, descrizioni di personaggi o eventi passati, magari qualche collegamento in più fra le vicende di George e Helen. La scarsità di tempo e di battute non ci ha aiutati di certo! In ogni caso hai fatto un buon lavoro. In bocca al lupo per il contest!

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beppe.roncari
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#9 » domenica 5 novembre 2017, 10:18

Ciao Catalina, anch’io mi sento di farti i complimenti per esserti cimentata in un racconto in italiano, non è facile scrivere in una seconda lingua.
Belle le atmosfere e suggestiva l’idea della sorella vendicativa, particolarmente per il dettaglio dell’immagine allo specchio, che è un simbolo molto potente di un disturbo alimentare come l’anoressia e del “difetto fatale” della protagonista, la vanità, per cui viene punita, come in molti classici della letteratura horror.
Un commento che mi sento di farti è: troppa carne al fuoco. Il riferimento all’Albero Primordiale e alla mela (del Paradiso Terrestre?), a mio parere, non aggiungono niente, e potevi quindi evitarli. Ricorda, less is more. Alla prossima!

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catalina.pintilie
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#10 » domenica 5 novembre 2017, 17:07

Che dire ... non mi aspettavo di ricevere delle critiche così incoraggianti e costruttive. Grazie mille. Sono molto importanti per me. E con il rischio di farla sembrare una scusa confesso che inizialmente mancava l'ispirazione poi è arrivata da scrivere un romanzo e già che sono riuscita a mantenere un po' d'ordine è tanto :D. Non ho fatto in tempo a rileggere ciò che ho scritto e in seguito non ho avuto il coraggio ma dal come rideva il mio ragazzo mentre leggeva il racconto ho capito che ho combinato un disastro :D
Grazie di nuovo, a presto e in bocca al lupo a tutti!

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Flavia Imperi
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#11 » lunedì 6 novembre 2017, 13:55

Ciao Catalina,
mi unisco al coro di complimenti per aver scritto un racconto in una lingua che non è la tua lingua madre, non è una cosa semplice né scontata. Un paio di suggerimenti tecnici: quando scrivi un dialogo, ricorda che la prima lettera deve essere maiuscola; poi secondo me il tuo racconto sarebbe stato più efficace se l'avessi scritto al passato.
Avendo scritto tutte le scene al tempo presente, forse io, leggendo, sono entrata di meno nell'atmosfera della storia.
Mi è piaciuta molto l'immagine dell'albero insanguinato, l'orologio con lo scheletro, la comparsa della sorella e l'atmosfera di Praga, sicuramente hai lo spirito giusto per scrivere ottime storie, c'è strada da fare invece sulla forma.
Come ha già detto qualcuno, ci sono tanti, troppi elementi, e sono quasi tutti scollegati fra loro. Prova a usare meno elementi ma ben collegati. Un'altro appunto è sui dialoghi: sono un po' innaturali, nessuno parla così. Prova a rileggerli ad alta voce e senti se suonano naturali, come di solito parlano le persone intorno a te, e miglioreranno di certo.
In bocca al lupo!
Siamo storie di storie

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catalina.pintilie
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#12 » martedì 7 novembre 2017, 12:17

Flavia: fenchiu fenchiu fenchiu!

Fenchiu ol! Si iu sun! :D

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antico
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Re: L'albero primordiale e la notte di Halloween

Messaggio#13 » domenica 12 novembre 2017, 17:16

Il tempo non ti ha di sicuro aiutata. Mi sembra evidente come nella prima parte, al netto delle consonanti doppie, tu sia riuscita a esercitare un maggiore controllo che hai perso strada facendo. In più, ti sei cimentata in un'impresa complessa, quella di cercare di utilizzare plurimi punti di vista, cosa che già spiazza di suo, ancora di più quando, oltre che nella scrittura in una seconda lingua, devi affrontare limiti di tempo e di caratteri. Detto questo, non ti resta che perseverare per migliorare anche in situazioni da scrittura veloce, le carte giuste mi sembri averle. Pollice ni al pelo pelo, questa volta. Spero di rivederti presto all'opera.

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