E' tornato - Emiliano Maramonte

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
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Emiliano Maramonte
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E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 18 settembre 2018, 1:00

Wael scagliò una pietra e rise. Lo sbirro la schivò e alzò il fucile. Il suo elmetto nero mandò riflessi abbaglianti nel sole cocente del pomeriggio. «Feccia palestinese» lo insultò, poi si incamminò nella sua direzione.
Wael si lanciò tra la folla di turisti della Via Dolorosa, stando bene attento a non farsi notare dagli altri poliziotti. Si guardò intorno, incontrando facce indifferenti di sconosciuti di ogni razza, ma di Ismael e Ayman nessuna traccia.
Si fermò vicino alla porta della cappella di Simone, alla Quinta Stazione, in attesa che una comitiva di inglesi o americani sgomberasse lo stretto passaggio, poi si allontanò. Sarebbe tornato da suo padre per riferirgli orgogliosamente del suo gesto coraggioso. E lo avrebbe detto anche ai suoi amici perché lo ammirassero e cominciassero a provare per lui vero rispetto.
Giunse nei pressi di un bivio, ed evitò l’assembramento davanti alle bancarelle dei bazar salendo una scalinata che conduceva verso il Santo Sepolcro. Dovette fermarsi a causa di un muro di corpi che si era formato sull’ultimo scalino. Piuttosto seccato, si girò per controllare la situazione alle sue spalle e scorse uno sbirro che si avvicinava. Impaurito, si intrufolò tra le gambe dei turisti e sbucò a qualche metro di distanza dall’ingresso del monastero copto.
La gente era inquieta, vociava concitata, pronunciava parole strane e indicava qualcosa o qualcuno oltre l’arco. Wael s’incuriosì e cerco di capire cosa stesse succedendo. In quel momento si sentì afferrare il collo da dietro. Strillò di spavento e iniziò a scalciare. «Lasciami, sbirro!» protesto, la voce che si perdeva in un suono acuto. Si dimenò ancora e ancora, poi riuscì ad assestare un calciò nelle parti basse del militare, il quale si piegò per la sorpresa e subito dopo reagì, facendo scattare il calcio del fucile sulla sua faccia.
D’un tratto comparvero dal nulla altri ragazzi, che con un balzò si avventarono sul poliziotto. Scoppiò una ressa paurosa. Nella mischia intervenne persino qualche turista, forse un europeo, quando accorsero i rinforzi per sedare l’improvvisa recrudescenza di disprezzo verso l’autorità. Ma la folla era attratta da qualcos’altro. «È lui!» esclamava qualcuno. Chiunque fosse presente nella via in quel momento fu colto dall’impulso di andare a vedere. Persino alcuni poliziotti abbandonarono le armi e s’incamminarono verso l’arco, verso il Santo Sepolcro.
Wael si rialzò. Lo zigomo gli bruciava da cani. Le lacrime gli inondavano gli occhi. Aveva iniziato a singhiozzare. Sofferente, fu portato via dalla corrente della fiumana di gente. Adesso c’era chi piangeva, chi si prostrava in preghiera, chi alzava le braccia al cielo per salmodiare commosse invocazioni all’Altissimo.
Riuscì a passare oltre la barriera formata da quegli uomini e quelle donne travolte da un’ignota emozione, e vide lo sconosciuto. Aveva lunghi capelli dorati e ondulati, la barba incolta, il viso severo, e indossava un saio consunto e stracciato in alcuni punti. Aveva le braccia larghe; parlava con voce limpida e possente. «Non avete capito!» esclamò, rabbioso.
«Sei tornato!» gridò in inglese qualcuno da lontano. «Nostro Signore, aiutaci!» implorò una donna nelle vicinanze.
Wael non credeva si suoi occhi. Suo padre gli aveva spiegato che un giorno il Messia sarebbe tornato, ma era vero? Era Lui?
«Avete scelto l’odio!» li accusò l’uomo. «Non avete capito i miei insegnamenti, o non avete voluto.» Wael avvertì dentro di sé un assurdo istinto: fu colto dal desiderio di avvicinarsi. Il brusio della folla crebbe e accompagnò ogni passo del ragazzo.
Lo sconosciuto lo fissò, in silenzio. Gli sorrise. Il sorriso più bello che Wael avesse mai visto. Gli tese la mano. Disse: «E ora di ricominciare. E tu verrai con me, ragazzo.»
Nubi nere e gonfie si addensarono sulla città. Cominciò a piovere.



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antico
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 18 settembre 2018, 1:06

Ciao Emiliano! Al pelissimo con il tempo, peccato per quel pugno di caratteri in più che ti fanno prendere il malus (quello minimo)! Detto questo, buona Pandiani Edition e complimenti per essere riuscito a postare nonostante la conferenza che ti ha impegnato questa sera!

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Emiliano Maramonte
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 18 settembre 2018, 1:08

Grazie. Ho iniziato a scrivere a mezzanotte e ho concluso a velocità ipersonica. Purtroppo il risultato sarà così così, ma tant'è, queste sono le regole e mi divertirò lo stesso. E' lo spirito di MC... ;-)

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antico
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 18 settembre 2018, 1:10

Esatto! Bravissimo, questo è lo spirito e in ogni caso l'allenamento fatto in quest'ora di adrenalinica scrittura vale come un'ora nella stanza del tempo (questa la capisci se sei un DragonBalliano) :)

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Massimo Tivoli
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 18 settembre 2018, 22:08

Il racconto è scritto molto bene. Mi piace il fatto che sia scenografico. Sembra di vedere un film, e questo permette al lettore di vivere ogni scena con trasporto, di emozionarsi. Il finale non è ovvio, non è facile da decifrare. Nella mia mente si sono subito aperte un po’ di alternative. Ne pesco una tra le tante, non dico che sia quella giusta, anzi, probabilmente non lo è: un diluvio universale dove magari comparirà un’arca di Noè occupata da persone, due per ogni etnia? Forse è l’unico modo per ricominciare. In ogni caso, bel racconto. Mi ha tenuto incollato fino alla fine e mi ha stuzzicato sul finale :-)

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Emiliano Maramonte
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » martedì 18 settembre 2018, 23:48

Grazie, Massimo, per gli apprezzamenti.
Ti dico solo che col finale ci sei andato molto vicino... ma senza arca! :-D :-D

Filippo De Bellis
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 19 settembre 2018, 0:40

Narrazione che si distingue per l’ottimo ritmo. La storia si fa leggere d’un fiato ed è ben dosata con i tempi. Nei momenti di massima concitazione non amo espressioni che sottolineino il ritmo concitato (che già sei stato bravissimo a creare): ad esempio “scoppiò una ressa paurosa”.
Quanto alla storia raccontata, è ottima l’ambientazione: senza descrivere troppo i luoghi sei riuscito a farmeli vedere; così come sei riuscito a farmi intuire la presenza di tante etnie sul territorio Palestinese.
La vicenda narrata non mi ha emozionato fino in fondo, pur avendo grandi potenzialità. Raccontare del Cristo che ritorna può far tremare gli animi. Ma l’hai descritto secondo un’iconografia abbastanza canonica e gli hai fatto pronunciare frasi imbevute di un vago moralismo “bacchettatore”. Bellissimo, però, il fatto che prenda con sé il protagonista, che è un rivoluzionario rispetto al sistema.

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Marco Travaglini
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 19 settembre 2018, 15:10

Ciao Emiliano, ti posto il mio commento, perdona la lunghezza.

Ci sono due cose che mi sono piaciute moltissimo di questo racconto.
La prima è il modo in cui è stata inserita in maniera molto ben dosata la sensazione che stesse succedendo qualcosa di molto più importante sullo sfondo della vicenda personale tra Wael e il poliziotto: lo reputo il punto di forza di tutto il racconto, quello che mi ha tenuto incollato dall’inizio alla fine, e ti devo fare davvero i miei complimenti.
La seconda è la resa dell’ambientazione: non sono mai stato a Gerusalemme, eppure prima ancora che venisse nominata la prima via, prima ancora che venisse nominato il Santo Sepolcro, sapevo di trovarmi lì. Con poche immagini vivide, mi hai dato la sensazione di essermi fatto davvero una corsa in mezzo alle vie e i turisti di Gerusalemme, e credo che sia una cosa straordinaria per un racconto così breve.

Ci sono però un paio di cose che mi sono piaciute meno, cerco di spiegarle per bene sperando che sia cosa utile.

Il punto di vista è una terza persona interna, immerso il giusto secondo me, e viene tenuto bene per quasi tutto il racconto. L’unico punto in cui invece si perde un pochino (secondo me) è la fase della ressa. Wael viene subito colpito violentemente al volto dal calcio del fucile, nel mezzo succedono due cose: la ressa che prima si crea e poi viene sedata, e in seguito la gente che interrompe tutto per recarsi al santo sepolcro, addirittura i poliziotti abbandonano le armi (una cosa molto grave per un poliziotto, ma giustificata da quello che poi scopriamo che sta succedendo). Dovremmo vedere tutto con gli occhi di Wael, ma l’impressione è che il punto di vista sia diventato esterno in quel tratto e che quei particolari non siano notati da un ragazzino che si rialza solo successivamente dolorante e in lacrime. In particolare immagino che se Wael avesse notato i poliziotti che abbandonano le armi per recarsi al santo sepolcro, avrebbe potuto avere due reazioni: recarsi incuriosito anche lui al santo sepolcro (come pure stava facendo prima di essere picchiato), oppure approfittare dell’occasione per rubare una delle armi (vuoi mettere quanto avrebbero rosicato Ismael e Ayman vedendolo arrivare armato di fucile? :D ). Invece Wael si lascia solo trasportare dalla folla. Anche alcuni termini come “recrudescenza di disprezzo” non li immagino nella testa di Wael. Anche se mi sono dilungato un pochino, tengo a sottolineare che questa confusione del punto di vista (che magari è solo una mia impressione errata) accade in un solo paragrafo, mentre per tutto il resto del racconto è molto coerente.

Per quanto riguarda il tema ho notato che i turisti vengono tirati in ballo molto spesso, anche con azioni dirette (vedi sempre il caso della ressa) e tutte le volte ne viene sottolineata la provenienza, come se si volesse giustificare il tema di “città multietnica” utilizzando anche le etnie dei turisti. In realtà la città stessa, senza il bisogno dei turisti, è già multietnica. Forse il tema dell’odio è preponderante e mette un pochino in ombra la parte multietnica.

In generale racconto godibilissimo che ti tiene incollato fino alla fine, con tanto di finale a sorpresa ben preparato da molte semine.

PS: davvero un peccato la tua penalità per così pochi caratteri :(

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Emiliano Maramonte
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 19 settembre 2018, 15:53

Ciao Marco!!
Caspita! Una disamina attenta e profonda che di solito viene riservata a testi molto più lunghi, e di questo ti ringrazio... Hai fatto bene a dilungarti!
Effettivamente, a un certo punto, la vicenda diventa un po' confusa, per ciò che concerne il punto di vista. Questo, molto probabilmente è derivato da una foga indiavolata di rappresentare un prodigio nel poco tempo che ho avuto a disposizione... IL PRODIGIO per eccellenza, ossia il ritorno del Messia. Istintivamente, nonostante Wael fosse caduto, ho fatto proseguire la storia... un po' inconsciamente (senza curarmi del PDV) un po' per necessità di comprimere in pochi caratteri tutta la vicenda che avevo in mente (che era alquanto ampia!). E anche la vicenda dei poliziotti che abbandonano le armi è ingenuotta, anche se... di fronte a un prodigio di portata epocale, le reazioni umane possono essere stravolte completamente o non essere quelle che facilmente immaginiamo.
Anche sul discorso del rimarcare troppo le provenienze dei turisti, hai ragione. Forse istintivamente avevo paura di scantonare dal tema, ma in fondo il tema era, come si suol dire, in re ipsa: Gerusalemme è la città multietnica per antonomasia. E te lo dico perché ci sono stato e mi è rimasta nel cuore, con i suoi colori, le sue tradizioni millenarie, la sua incredibile mistura di religioni, credenze e realtà religiose! E pensa che sono ateo razionalista e dell'aspetto sacro non me n'è importato quasi nulla durante la visita!!!!
Ancora grazie per i consigli e per le indicazioni, sicuramente preziosissime.

Emiliano.

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maria rosaria
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » mercoledì 19 settembre 2018, 16:25

Ciao Emiliano.
Il tuo racconto è molto serrato e cinematografico. Sei stato molto bravo a trascinarmi nella lettura, facendomi rimanere attaccata a Wael nel suo percorso di ribellione che poi si conclude in un'occasione di redenzione.
Ottima la rivisitazione in chiave moderna del ritorno del Messia.
Il tema è, a mio avviso, centrato.
Alla prossima
Maria Rosaria

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Marco Travaglini
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » mercoledì 19 settembre 2018, 16:37

Mi fa piacere che le mie impressioni ti siano state utili. La parte dei commenti secondo me è divertente tanto quanto la parte creativa, perché confrontarsi e vedere come altri hanno risolto alcuni problemi che hai avuto anche tu, ti aiuta a crescere tantissimo. Poi certo, se il racconto è bello è tutto molto più semplice, in caso contrario c'è sempre paura di una "vendetta" in contesti con giudizio incrociato.
Io ad esempio nella mia precedente partecipazione a Minuti Contati (eoni fa, credo fosse la prima era o giù di lì), l'unico commento che ricordo è l'unico davvero critico e costruttivo, che mi fece capire che nonostante i giudizi lusinghieri degli altri, avevo usato una specie di "trucco", ma in realtà non avevo centrato il tema. Dopo anni, riesco ancora a non centrare il tema, ma almeno ne sono consapevole fin da subito ahahah

Immaginavo fossi stato a Gerusalemme, è una cosa che in qualche modo veniva fuori dal racconto

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diego.martelli
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » venerdì 21 settembre 2018, 8:23

Ottima la struttura, il ritmo, il modo in cui il protagonista viene mosso negli spazi descritti, descrivendo in modo vivido l'ambientazione: credo sia la cosa più indovinata del racconto in assoluto. Mi è piaciuto molto anche il finale che lascia intendere un nuovo diluvio universale. Cercando un difetto, ho trovato che il pezzo "Sarebbe tornato da suo padre per riferirgli orgogliosamente del suo gesto coraggioso. E lo avrebbe detto anche ai suoi amici perché lo ammirassero e cominciassero a provare per lui vero rispetto." contrasti un po' con il resto: mi sembra uno "spiegone" in mezzo a mille cose che invece vengono "mostrate".

Alexia
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » sabato 22 settembre 2018, 19:47

Mi piace leggere un racconto dal ritmo serrato e non capire in che direzione sto andando… seguire il protagonista, sentire il suo affanno, le sue ansie. Il testo è molto valido, e l’idea che hai avuto mi è piaciuta molto. Rimangono però in sospeso dei pezzi… troppe domande. Sembra un incipit, non un racconto a tutto tondo. Chi sono Ismael e Ayman? Sono forse delle citazioni? Ismaele di Abramo? Ayman il terrorista? E il padre… lo manda in giro a fare cosa? Poi la fine, non scontata di certo, però mi lascia tutto a metà, e mi dispiace… che sta succedendo?
Ma forse era proprio questo il tuo intento… smuovere le acque, far riflettere…
Ti segnalo un refuso:
«Sei tornato!» gridò in inglese qualcuno da lontano.
In ogni caso un ottimo lavoro!

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Linda De Santi
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » domenica 23 settembre 2018, 21:16

Ciao Emiliano! Ormai padroneggi una tecnica ineccepibile per quanto riguarda la narrazione adrenalitica. Molto bello, in questo racconto, l’inseguimento che viviamo dal punto di vista di Wael, con le scene che si susseguono una dopo l’altra a ritmo serrato. La vicenda in sé è avvincente e il tema della città multietnica è più che centrato.
Il racconto perde un po’ di potenza nel finale, con l’arrivo del Cristo salvatore. Lo caratterizzi in una maniera stereotipata che me lo fa risultare subito antipatico :D Avrei preferito sembianze e affermazioni meno scontate, ma mi piace il fatto che porti con sé Wael (che è un bambino ma di certo non è un santo: la “ripartenza” inizierà dunque proprio dagli imperfetti).
Ti è sfuggito qualche refuso (ad esempio “Scoppiò una ressa paurosa”), ma considerando che hai scritto in quaranta minuti, ci può stare.
Nel complesso, una buonissima prova.

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Emiliano Maramonte
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » domenica 23 settembre 2018, 22:33

Grazie Alexia e Linda per l'opinione.
Minutaggio limitato a parte, che mi ha costretto a prendere decisioni narrative in manciate di battiti di ciglia, mi rendo conto che (ri)presentare Gesù secondo l'iconografia classica può risultare indisponente se non proprio scontato. Accetto molto volentieri le critiche e i suggerimenti, ma ugualmente preciso un paio di punti: 1) non so se era il caso di tratteggiare Gesù "ritornato" come un uomo moderno con uno smartphone o con delle caratteristiche attuali. Prima di concludere il racconto ho pensato che a Gerusalemme non poteva che ricomparire il Messia così come duemila anni fa lo hanno (lo avrebbero?) conosciuto i popoli antichi... Se tornasse oggi, secondo me, proverebbe a rendersi riconoscibile proprio in questo modo. Poi, le vie del Signore sono infinite, quindi... chi lo sa! 2) La particolarità è che questa volta il Messia si ripresenterebbe (e scusate il termine...) incazzato: vabbe' tutta la misericordia di questo mondo, vabbè la bontà divina, ma sarebbe piuttosto infuriato con l'umanità, visto i casini che ha combinato in due millenni, fregandosene bellamente dei suoi precetti sull'amare il prossimo o sull'amore universale...

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Linda De Santi
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » lunedì 24 settembre 2018, 21:25

Grazie a te per i chiarimenti, Emiliano! In realtà non penso ci sia bisogno di “modernizzare” il Cristo dotandolo di uno smartphone, bastava allontanarsi dall’iconografia classica di uomo bianco e biondo, ad esempio poteva essere una donna ;) Comunque, come detto, il racconto mi è piaciuto e apprezzo molto il fatto che venga scelto, per il nuovo inizio, un ragazzo imperfetto. Alla prossima! :)

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antico
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Re: E' tornato - Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » domenica 30 settembre 2018, 17:29

Una prova davvero buona. La storia si legge bene, il lettore segue il bambino in questa "città multietnica" e il finale, pur non giungendo così a sorpresa, chiude bene la riflessione. Forse il tempo limitato (per te in particolar modo, avendone avuto ancora meno degli altri) non ti ha permesso di lavorare meglio sulle dosi d'odio da disseminare nel testo perché, giunto alla fine, mi è sembrato che ce ne fosse stato di più non sarebbe stato un male e in quella direzione tenderei a indirizzare un'eventuale revisione. Detto questo, pollice tendente all'alto, in modo più che brillante.

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