Primo impiego

Appuntamento a lunedì 17 dicembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema del team di Fantascientificast. Contrariamente rispetto al solito, sarà caldamente consigliato partecipare con racconti di genere fantastico (scifi o fantasy anche nelle loro accezioni più allargate).
Fabio84
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Primo impiego

Messaggio#1 » martedì 18 dicembre 2018, 1:29

- Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l’era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! – trillò il piccolo elfo, ficcandosi in mezzo al marciapiede. Gli porse un volantino.
- Ma levati dal cazzo! – lo rimbeccò Stefano, allontanandolo con un calcio. Il folletto volò con uno squittio in mezzo al selciato ed esplose in una poltiglia verde quando un cocchio trainato da lupi mannari lo investì.
Gli stava bene: non ne poteva più di quei cosi e la loro propaGandalf asfissiante.
Guardò la clessidra da polso, doveva muoversi. Era quasi orario di chiusura e l’ufficio collocamento si trovava soltanto a un paio di quartieri di distanza.
Sollevò il cappuccio per mimetizzarsi ma non servì: le sue origini umane erano troppo evidenti.
- Vota per il lato oscuro – si avvicinò un Sith, tentando di ammaliarlo. Gli fece fluttuare di fronte un santino di Darth Vader.
- Lo farò – acconsentì lui pur di levarselo di torno. Accelerò il passo e finalmente raggiunse destinazione.
Il centro lavoro brulicava di ogni tipo di spiritello e alieno che poteva immaginare.
Si diresse alla macchina per i biglietti e pigiò il tasto riservato agli umani: “U-1”. Si sedette in sala di aspetto, accomodandosi tra un mago dal barbone bianco e dall’aria sconfortata e un vampiro sdentato tremendamente pallido. Sbirciò il giornale che leggeva lo stregone: il partito dei Grifondoro si era alleato con gli Jedi, un patto che avrebbe potuto portarli al governo.
Il vecchio parve accorgersi di lui e ripiegò il giornale, serrandoselo tra le gambe.
Il vampiro dovette capire quanto era successo e ridacchiò.
- Cosa c’è da ridere? – s’infastidì Stefano. Un succhiasangue senza canini non gli faceva certo paura.
- Niente, niente, caro amico. Che ci fai qui?
- Cerco lavoro – tagliò corto.
- Le elezioni fi ftanno mettendo male per voi umani e cerchi rimedio. – Quell’impiccione lo aveva capito subito: il Partito Oscuro non vedeva di buon occhio gli uomini capitati nel loro mondo. La loro prima mozione avrebbe ostracizzato tutti gli umani che non avessero avuto un impiego.
- Ftavo penfando di aiutarti.
- In che modo? – domandò Stefano.
Il vampiro si leccò le labbra: - Potrei trasi]ff[/i]ormarti in un vampiro, farefti dei noftri. Capito l'inghippo?
Lui rise di gusto: - Ma chi? Tu? Senza denti?
L’altro non parve affatto offeso e tirò fuori dal mantello nero una dentiera con canini d’oro: - Mio figlio mi ha prestato questa: roba da giovani, un po’ pacchiana. Mi vergono di metterla in pubblico.
- Magari un’altra volta – ai congedò Stefano. Il tabellone luminoso trillò e indicò il suo turno. Salutò il non morto con un cenno e si diresse al banchetto dove lo aspettava uno xenomorfo dall'aria annoiata.
- Documenti – borbottò svogliato l'essere chitinoso, aprendo una feritoia nel vetro che li separava.
Un odore di putrido, come di erba marcia, fece fremere le narici di Stefano. Mise i documenti nel pertugio e l'alieno li prese tra le sue grinfie.
- Lei è un umano, signor Stefano Proletti – sbavò.
- Sì, sì! – si spazientì.
- Dagli archivi vedo che è arrivato un anno fa.
Stefano se lo ricordava bene. Anni passati tra World of Warcraft, flame da nerd per insultare i trekkies e sessioni lunghe giorni di Dungeon & Dragons gli avevano tolto parte della sua. In qualche modo la distanza affettiva che lo separava dal resto degli umani si era concretizzata.
- Esatto! Ora possiamo arrivare al sodo. Sto cercando un impiego, qualunque cosa. Potrei pulire la cacca dei draghi, sventrare rane per la Maghi Corporation. Datemi qualcosa da fare!
- Signor Proletti, tutte le assunzioni sono state bloccate per gli umani. Una decisione del governo di transizione.
- Ma è un’ingiustizia! – urlò lui, battendo i palmi sul vetro.
- Ha avuto un anno di tempo per farlo. Poteva pensarci prima – sentenziò l'alieno.
Stefano se ne andò ribaltando la sedia a terra.
Nella sala d’aspetto c’era ancora il vampiro.
Stefano gli si sedette accanto e snudò il collo: - Presto, prima che faccia giorno!



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antico
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Re: Primo impiego

Messaggio#2 » martedì 18 dicembre 2018, 1:32

Ciao Fabio! Malus minimo di tempo per te, ma sei ok con i caratteri. Buona Fantascientificast Edition!

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wladimiro.borchi
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Re: Primo impiego

Messaggio#3 » mercoledì 19 dicembre 2018, 1:18

Ciao Fabio,
mi sembra che sia la prima volta che ti leggo, se non è così ti chiedo scusa: l'età avanza e la memoria tende a decadere alla velocità dell'uranio 238.
Il racconto si fonda su un'idea assolutamente geniale.
Mi riferisco al finale.
!!!ATTENZIONE SPOILER NON LEGGETE OLTRE SE NON AVETE LETTO IL RACCONTO!!!
Il protagonista che rinuncia alla propria umanità pur di trovare un lavoro... Pur di poter campare.
Metaforicamente ci vedo un sacco di roba: il non essere accettati nella propria diversità fino al punto di essere costretti ad omologarsi. Una critica velata e ferocissima a un'Italia in cui non riusciamo più a rivederci, abitata da mostri, a cui alla fine decidiamo di assomigliare per quieto vivere.
Insomma l'idea è ottima e la scrittura molto attenta.
Unica pecca, hai voluto strafare!
Infarcire di mostri a quel modo e di freddurine nemmeno troppo sapide (propaGandalf!) ha fatto perdere forza al racconto.
Se fossero stati solo vampiri, il gesto finale del protagonista sarebbe stato ancor più evidente, ad esempio.
Nel complesso un buon lavoro.
A rileggerci presto.
Wladimiro

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Andrea Partiti
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Re: Primo impiego

Messaggio#4 » domenica 23 dicembre 2018, 23:53

Bella l'idea e mi piace il modo in cui riesci a parlare di politica, di integrazione e di accoglienza in un'ambientazione così paradossale (e se non volevi parlare di politica, poco danno, c'è lo stesso).
Purtroppo ci sono troppi dettagli che distraggono. Il racconto per come lo sviluppi non è comico, il tuo protagonista ha un problema da affrontare e fa una scelta complicata, per quanto rapida. Tutta la prima parte dell'avvicinarsi al centro dell'impiego sembra più un gioco ad infilare più citazioni e battute possibile. Concentrandoti sulla tua storia, la parte originale, e scavando un attimo più in profondità su come è arrivato a quel momento, cosa l'ha spinto ad aspettare e perché accetta la proposta... guadagnerebbe tantissimo.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Primo impiego

Messaggio#5 » lunedì 24 dicembre 2018, 18:38

Ciao, Fabio,
ben trovato. Il racconto è originale e fa delle citazioni e delle intersezioni tra decine di universi letterari e immaiginifici in senso lato il suo punto di forza, per raccontare poi una storia di disoccupazione. Fa sorridere, indubbiamente, ed ha alcune trovate interessanti, ma alla fine, il concetto di lontananza e il cuore stesso del racconto (la ricerca del lavoro) sembra un po' annegare nelle invenzioni che tiri fuori a ogni rigo.
Il finale però è bello e amaramente divertente.
TI faccio i complimenti per aver messo in piedi questo piccolo carosello.

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invernomuto
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Re: Primo impiego

Messaggio#6 » giovedì 27 dicembre 2018, 5:18

Ciao Fabio! Odio dover ripetere cose che ti sei già sentito dire, ma il punto debole del tuo racconto è quello e ci siamo agganciati tutti al bersaglio come missili tomahawk sulla fonte di calore: hai la ReadyPlayerOnite.
Come il film, infatti, hai cercato di infarcire più citazioncine ed esseri fantastici possibili nel poco spazio a disposizione e lo spettacolo che hai messo in piedi non solo distrae dal tema centrale, ma gli rema contro apertamente.
Se il tema è una critica sociale (pur leggera e risolta da un twist finale un po' tragicomico), l'inizio sembra invece non seguire regole sociali effettive (mi riferisco all'elfo, razza "magica", spinto e fatto esplodere per conseguenza delle azioni di un umano, il pariah della situazione, senza alcun timore di ripercussione).
Ovviamente questo non significa che il tuo non sia un buon racconto, anzi, lo trovo divertente e ritmato. Il tema della lontananza è presente nell'alienazione del protagonista lontano dal suo "mondo natale".
A rileggerci!

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mircalla
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Re: Primo impiego

Messaggio#7 » venerdì 28 dicembre 2018, 20:47

Ciao!
Racconto divertente, amaramente divertente. Non so se era tua intenzione scrivere qualcosa di sociale o politico, in ogni caso il racconto si regge in piedi perfettamente. Condivido quanto detto già da altri e cioè che ti sei fatto prendere un po’ troppo la mano dal crossover di personaggi, facendo perdere energia e credibilità alla narrazione complessiva.

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antico
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Re: Primo impiego

Messaggio#8 » mercoledì 2 gennaio 2019, 18:03

Guarda, non vedo l'ora di leggere il tuo romanzo che, lo sono convinto, sarà ambientato proprio in questo mondo qui. Molti dei tuoi racconti, quelli che ho letto, mi sembrano utili allenamenti per testare un contesto fantastico in tutto e per tutto, sia per l'ambientazione che per la qualità. Tornando al racconto in esame, mi sembra che ti sia lasciato troppo andare proprio nell'esplorazione del tuo contesto e che questo ti abbia portato a uno squilibrio interno tra quella che è la storia qui raccontata e quello che è tutto ciò che la circonda. In particolare, tutto il finale mi risulta veloce e meno curato. Pollice ni tendente verso l'alto, questa volta, e questo è il mio giudizio sul testo. Pollice su straconvinto per la tua ambientazione e i tuoi personaggi, che trovo assolutamente vincenti nella loro freschezza, leggerezza e capacità di interpretare i nostri stessi tempi.

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