Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Appuntamento nell'Arena fissato per lunedì 21 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Elisa Emiliani!
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Massimo Tivoli
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Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#1 » lunedì 21 gennaio 2019, 23:34

Come se nulla fosse stato
(di Massimo Tivoli)

Le braccia tirano, una fitta flagella i lombi. In equilibrio su una gamba, Ettore prova a suonare il campanello col ginocchio dell’altra, e si chiede perché non abbia poggiato la spesa a terra. «Maledetto stress.»
Chiara apre la porta. «Da’ qua. Ti do una mano.» La voce è senza speranza. Sua moglie lo libera dal fardello e va in cucina.
Giulia e Sara si rincorrono intorno al tavolo. Le urla si intrufolano nelle orecchie per poi esplodere nel cervello. Ettore non ce la fa, non stasera, e gli vomita addosso la sua emicrania. «E fate un po’ di silenzio!»
Le piccole si bloccano, lo scrutano. È lo sguardo interdetto dell’inconsapevolezza. Quindi riprendono da dove avevano interrotto, come se nulla fosse stato.
Con apprensione, Ettore lancia un’occhiata sul divano. Bocca aperta, occhi chiusi, e un rantolo cadenzato. Solo un anno fa suo padre russava, adesso neanche quello. Se non fosse per la nuca reclinata sullo schienale, il vecchio sarebbe già finito col culo per terra. La testa sembra aggrapparsi al divano con la stessa tenacia con cui lui si aggrappa alla vita.
«Pa’, ma chi te lo fa fare?» mormora Ettore. Quindi urla verso la cucina: «Mozzarelle e affettati, che voglio sprofondarmi nel letto al più presto!»
Buio.
«Ma che è saltata la luce?» chiede Chiara.
«Papà, papà!» urlano all’unisono le piccole.
Ettore accende la torcia del cellulare. Le bimbe corrono ad avvinghiarsi alle sue gambe.
«Tranquille, adesso scendo. Sarà sicuramente scattato il salvavita.»

Ettore ritrova Chiara sulla porta, con la torcia del suo cellulare accesa. «Be’?» gli domanda. Lo guarda senza speranza.
Le bimbe stanno avvinghiate a lei. Il nonno è sempre lì, che dorme.
«Un blackout» risponde Ettore. «Pure i lampioni sono spenti. I palazzi stanno al buio.»
«Telefona a Sergio. Fatti dire com’è la situazione a L’Aquila.»
«In centro sarà okay. ’Ste cose succedono solo in periferia.»
Ettore avvia la chiamata.
«Ettore, che dici?»
«Se’, ma voi ce l’avete la luce?»
«Ma che pure voi?»
Un brusio metallico gli dà una staffilata sul timpano. Scosta il cellulare e si accorge che è morto. Il palmo si scalda. Scotta. Brucia. Ettore apre la mano e il cellulare cade a terra in fiamme. Se non altro, il piccolo falò illuminerà per un po’ la sala.
«Ahi!» urla Chiara. Ai suoi piedi un altro piccolo falò.
Ettore apre la finestra. Il cielo è sereno. La luna piena brilla di una luce diversa, antica. L’aria pizzica sulle guance, è fresca, è pulita. L’edera buca l’asfalto, si arrampica lungo i palazzi. Tutto è così veloce, troppo veloce. La gente si è riversata sulle strade. Alcuni camminano con la schiena piegata in avanti, altri a quattro zampe, altri si spogliano mostrando un manto bagnato dalla luna il cui luccichio risveglia paure ataviche.
Il brontolio allo stomaco gli ricorda che non ha cenato. È il morso della fame di chi non sa se mangerà di nuovo. Si volta: Giulia e Sara saltellano frenetiche, sembrano due scimmiette. L’usta di Chiara gli provoca un’erezione, il suo manto ne è impregnato. Ma ha troppa fame e, a giudicare da come Chiara pilucca la blatta che tiene tra le dita, anche lei ce l’ha.
La famiglia si gira verso il nonno, all’unisono. Il vecchio è sempre lì che dorme, è rimasto quello di sempre. La carne che si ostina a rimanergli aggrappata è poca e stantia, ma per la cena può bastare.
Come se nulla fosse stato.
Ultima modifica di Massimo Tivoli il martedì 22 gennaio 2019, 0:26, modificato 4 volte in totale.



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antico
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Re: Come nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#2 » lunedì 21 gennaio 2019, 23:49

Ciao Massimo! Tutto ok con tempo e caratteri! Buona EMILIANI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#3 » martedì 22 gennaio 2019, 19:10

COME SE NULLA FOSSE STATO di Massimo Tivoli Il qualcosa di terribile del tuo racconto è la regressione allo stato bestiale (direi precedente all’Uomo di Cro-Magnon) del mondo attuale. Hai reso molto bene la realtà di oggi con pochi tratti (gente stressata dal lavoro, con poco tempo per la tavola e un fortissimo legame con i cellulari, e famiglie nelle quali le generazioni si accavallano: vedi Giulia, Sara e il nonno). Mi è piaciuto come hai reso il lento scivolamento dallo stato attuale alla regressione (la telefonata a Sergio, la morte dei cellulari, la scena della gente che esce per strada in mezzo all’invasione dei rampicanti).

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Andrea Partiti
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#4 » giovedì 24 gennaio 2019, 12:00

Hai reso molto bene lo stress che si accumula, un imprevisto dopo l'altro, fino allo scatto del salvavita che fa da "spartiacque".
Si sente l'effetto di crescendo prima e di discesa nella bestialità dopo. Mi sembra molto azzeccato l'andare a pescare negli odori, come fai con l'usta della moglie. Trovo che l'olfatto sia il più primitivo dei sensi e che potresti giocartelo ancora meglio, per introdurre la bestializzazione in corso.
(Ci sono affettati, mozzarelle e probabilmente altro cibo in casa, secondo me ne sentono l'odore prima di iniziare a trovare invitanti le blatte e il nonno).

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Massimo Tivoli
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#5 » giovedì 24 gennaio 2019, 12:08

Grazie Andrea,
i tuoi commenti sono sempre azzeccatissimi. Hai ragione sulla questione che potrebbero sentire l'odore di alimenti in casa, ma quello che, nella fretta, ho scordato di aggiungere è che tutto quello che apparteneva al mondo moderno si auto-distrugge un po' come i cellulari. Mentre scrivevo volevo inserire un punto in cui mostrare che le buste della spesa si squagliavano con tutto quello che c'era dentro, poi, però, l'effetto fretta e ansia tipico del modus operandi di MC mi ha portato a dimenticarlo :-(

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Eugene Fitzherbert
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#6 » giovedì 24 gennaio 2019, 12:26

Wow, Massimo!
Ti confesso che quando è sceso il buio ed è stata menzionata l'Aquila, ho pensato che stavi descrivendo il terremoto, che è sicuramente qualcosa di spaventoso che è accaduto in città. È invece mi hai sorpreso, con questa regressione allo stato ferino degli umani.
Concordo con Andrea, ma obiettivamente, la gestione della discesa alla bestialità te la sei giocata abbastanza bene, con garbo.
Finora uno dei miei preferiti!

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Massimo Tivoli
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#7 » giovedì 24 gennaio 2019, 13:52

Grazie Eugene, mi rincuora sapere che tu abbia gradito :-)

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Emiliano Maramonte
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#8 » giovedì 24 gennaio 2019, 19:25

Ciao Massimo!
Non potevo non leggere il tuo racconto! Mi piace molto come riecheggi stili e temi dei miei (e tuoi) autori horror preferiti, e ogni volta, comunque, c'è sempre una scintilla di originalità che dà quel quid in più.
Fatta questa doverosa premessa, dico subito che il racconto mi è piaciuto molto. La svolta finale è stata una tremenda sorpresa che ha reso più gustoso il tutto. Devo però rilevare (forse) una strizzatina d'occhio a "Cell" di Stephen King... Certo, non guasta, ma è un espediente per spiegare la regressione già sentito. Non è un rimprovero, ma semplicemente un indicazione.
Sulla narrazione poco da dire: ha un buon ritmo, e una buona pulizia dello stile, salvo qualche imperfezione che ti segnalerò.
In realtà, pensavo stessi descrivendo qualcosa di terrificante relativo al terremoto a L'Aquila, ma per fortuna sei stato bravo a smentirmi.
Come pure mi hai smentito, quando, a poche righe dalla fine, ho pensato a un'apocalisse zombi o qualcosa del genere; invece l'idea della regressione a una condizione bestiale (descritta abbastanza efficacemente) ha colpito nel segno.
Nel complesso il racconto è da piena sufficienza, tendente al 7!

Ti segnalo una manciata di imprecisioni:
- "Le braccia tirano, una fitta flagella i lombi." Incipit bruttino. In che senso "Le braccia tirano"? Da rivedere "una fitta flagella i lombi".
- "Ettore lancia un’occhiata sul divano", meglio: "Lancia un'occhiata AL divano".
- "Il nonno è sempre lì, che dorme." - La virgola è inutile.
- "La gente si è riversata sulle strade." Io scriverei "La gente si è riversata nelle strade. Pignoleria?

Non c'è altro.
Complimenti e in bocca al lupo!!!

Emiliano.

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Massimo Tivoli
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#9 » giovedì 24 gennaio 2019, 19:45

Grazie Emiliano per la lettura e per il commento. Contento che il racconto possa accaparrarsi una sufficienza piena :-) Non credo che la tua sia pignoleria e hai fatto benissimo a segnalarmi quelle imprecisioni, anzi posso solo ringraziarti nuovamente. Purtroppo, non riesco ancora ad adattarmi alle prestazioni a tempo che MC richiede. Io, in genere, sono uno che ci può mettere anche delle ore per scrivere poche centinaia di battute, ti lascio immaginare come mi sento nelle prove di MC: per usare un orribile cliché, un pesce fuor d’acqua :-)

P.s.: il riferimento a Cell non era proprio nelle mie intenzioni: lì tutto parte con un segnale elettrico inviato dai cellulari, producendo gruppi di telepazzi; nel mio racconto invece è il pianeta che senza una causa regredisce velocemente alle origini: tutto quello che è tecnologia si auto-distrugge (invece dei cellulari avrei potuto far fondere la TV o il frigorifero, sarebbe stato lo stesso), la flora si modifica, la fauna anche, compreso l’uomo. Mi rendo conto che i cellulari potevano portare verso la tua interpretazione ma non era mia intenzione.

Gualtiero Bianchi
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#10 » domenica 27 gennaio 2019, 19:22

Ho qualche perplessità su questo racconto. Hai provato a farmi calare con poche righe in una famiglia, ma non mi ci sono raccapezzato molto: perchè il padre è fuso con il divano (non credo per lo stress)? Perchè la moglie è costantemente senza speranza in ogni cosa che fa (depressione)? Solo i bimbi appaiono "al posto giusto" nella loro naturalità. Poi il turning point, da cosa è rappresentato? La tecnologia si autodegrada e le persone retroevolvono, accipicchia, che è successo? Viene naturale chiederselo, e non trovare neppure un possibile indizio lascia un po' di amaro in bocca. A parte questo, i tempi e la descrizione della trasformazione sono gestiti bene e rendono la conclusione del racconto decisamente più godibile. Resta la sensazione che ci si può lavorare su per un risultato ancora migliore.

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Massimo Tivoli
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#11 » domenica 27 gennaio 2019, 21:29

Ciao Gualtiero,
grazie del commento.
Volevo una famiglia né allo sbando né perfetta, la realtà è fatta di mezze tinte. Il nonno è vecchio e acciaccato, semplicemente dorme profondamente sul divano.
Non c’è una causa per la retroevoluzione, qualcosa di spaventoso (la retroevoluzione) all’improvviso succede e, nella mia testa, non sapere il perché lo rende ancora più spaventoso. Nell’economia della storia il “perché” non mi sembrava fondamentale, mi sembrava più importante trasmettere il carattere spaventoso della cosa; anzi, come accennato sopra, dare un perché l’avrebbe forse reso meno spaventoso: se sai il perché, potresti porre rimedio. Non saperne il motivo per me lo rendeva senza via di scampo.

Gabriele Cavallini
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#12 » martedì 29 gennaio 2019, 18:00

Fantastico, il racconto che mi ha lasciato maggiormente una sensazione di angoscia dentro. Scritto benissimo, il ritmo cambia e diventa molto incalzante quando nei personaggi avviene la trasformazione. Magari non ho afferrato fino in fondo cosa è successo, sembra quasi che il tempo torni indietro, che assumano fattezze animalesche; i telefoni che si incendiano rimane un mistero, ma nel complesso mi è piaciuto molto.

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Massimo Tivoli
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#13 » martedì 29 gennaio 2019, 20:16

Ciao Gabriele, grazie del bel commento.
In realtà hai afferrato: accade una retroevoluzione, non solo dell’uomo, del pianeta intero. Il dettaglio dei telefonini era un simbolo per mostrare che, nella retroevoluzione, le tecnologie si auto-distruggessero. Riconosco che il tempo è il limite di battute non mi hanno permesso di essere chiarissimo su questo. Grazie di nuovo e a rileggerci.

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antico
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Re: Come se nulla fosse stato (di Massimo Tivoli)

Messaggio#14 » mercoledì 6 febbraio 2019, 18:44

Gran bella idea e ottima realizzazione, poco altro da aggiungere per un racconto che considero ricco e completo. Pollice su per me.

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