Barb Wire

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
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Gennibo
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Barb Wire

Messaggio#1 » martedì 17 marzo 2020, 0:56

Quando ci siamo conosciuti mi aveva soprannominato “Barb Wire” come la sua eroina dei fumetti, secondo lui le assomigliavo. E mi faceva sentire come la donna più sexy del mondo.
Ma da quando siamo sposati Gianni è cambiato. Prima avevo sempre la sua attenzione, adesso passa tutto il tempo davanti al computer o al cellulare e io sono diventata invisibile.
Com’è possibile che tutto sia cambiato da un giorno all’altro?
Per la mia amica Sara è chiaro, sono diventata qualcosa di scontato. Prima ero ghiaccio bollente proibito, adesso mi vede come una tiepida minestra riscaldata.
L’ho costretto ad andare da una psicoterapeuta per una terapia di coppia.
Quella stronza, invece di capire la situazione e dirgli di smettere di sprecare tempo davanti al computer, mi ha guardato con sufficienza.
– Ma cosa fa lei per stimolarlo? – aveva detto con uno sguardo di apprezzamento verso i pettorali muscolosi di Gianni e facendo scorrere gli occhi un po’ più in basso.
Ma chi si crede di essere? Avrei dovuto capirlo dal secondo incontro, da quando aveva messo le calze a rete e la minigonna di pelle, che non era la professionista che mi aspettavo.
Appena tornati a casa cosa ha fatto Gianni?
Si è piantato davanti al computer, ha aperto uno di quei siti con i suoi fumetti spinti preferiti e mi ha chiesto a che ora avrei preparato la cena.
Pazienza tesoro, mi sono detta.
Sono uscita. Ho preso un completo sexy da Victoria’s Secret. Una cosina tutta nastri intrecciati e pizzi, a coprire solo quello che avrei voluto che mi toccasse per mandarmi in estasi come solo lui sapeva fare, prima che avanzassi per la navata della chiesa.
Così svestita mi sono infilata tra lui e quel pezzo di ferraglia.
Non mi ha dato neppure un’occhiata e mi ha sussurrato distratto:
– Scusa, potresti spostarti?
Ma certo che mi sono spostata, per andare a prendere la sua mazza da golf, e l’ho sparata addosso a tutta la tecnologia che c’era in casa.
¬– Mi vedi adesso? – Gli ho gridato dietro.
– Sei pazza!
– Sono pazza di te stupido! – Gli ho detto spingendolo a terra e coprendolo con il mio corpo.
Lui mi ha guardato con un’aria persa, come se non sapesse cosa fare, cosa dire.
– Stupido che sei. – gli ho detto baciandolo – Voglio il divorzio.
– Grazie. – ha risposto lui, improvvisamente eccitato



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antico
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Re: Barb Wire

Messaggio#2 » martedì 17 marzo 2020, 0:58

Ciao Isabella! Caratteri e tempo ok, buona Francesca Bertuzzi Edition anche a te!

alexandra.fischer
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Re: Barb Wire

Messaggio#3 » martedì 17 marzo 2020, 7:53

BARB WIRE di Gennibo Tema centrato in modo originale. La gelosia, c’è, eccome: la protagonista deve vedersela con rivali pericolose (le eroine dei fumetti spinti della Rete e il cellulare, dove presumo compaiano in altre varianti), mentre la psicoterapeuta di coppia, con il look supersexy e l’occhiata malandrina al marito ha voluto mettere una pulce nell’orecchio della protagonista nel corso della seconda visita. Niente da fare: Gianni è incollato al mondo virtuale e non lo schioda neppure la moglie in completo Victoria’s Secret (però l’indizio sulla sua natura lui gliel’aveva fornito soprannominandola Barb Wire come un’eroina dei fumetti spinti digitali). Ci vogliono una mazza da golf e un computer in pezzi seguito da una minaccia di divorzio per riportare Gianni…nel mondo reale, con sua moglie.
Attenta a:
− Ma cosa fa lei per stimolarlo? (ma cosa fa, lei, per stimolarlo?)
Appena tornati a casa cosa ha fatto Gianni? (Appena tornati a casa, cosa ha fatto Gianni?)
Pazienza tesoro (Pazienza, tesoro)
Sono pazza di te stupido (Sono pazza di te, stupido)

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Gennibo
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Re: Barb Wire

Messaggio#4 » mercoledì 18 marzo 2020, 12:16

alexandra.fischer ha scritto:Attenta a:
− Ma cosa fa lei per stimolarlo? (ma cosa fa, lei, per stimolarlo?)
Appena tornati a casa cosa ha fatto Gianni? (Appena tornati a casa, cosa ha fatto Gianni?)
Pazienza tesoro (Pazienza, tesoro)
Sono pazza di te stupido (Sono pazza di te, stupido)

Grazie Alexadra per l'appunto sulle virgole! Il mio desiderio di rendere il tutto scorrevole confligge con alcune regole grammaticali. La prossima volta spero di ricordarmelo.

luca.pagnini
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Re: Barb Wire

Messaggio#5 » mercoledì 18 marzo 2020, 12:19

Ciao Isabella. Il tuo racconto è ben scritto, in tema e, sebbene molto lineare e forse scontato nel suo sviluppo, con un finale che vale il biglietto. Unico appunto sulla psicologa, va bene che nella fantasia può esistere tutto ma così per me è davvero troppo forzata, nessuna professionista farebbe una cosa del genere, soprattutto al secondo appuntamento e soprattutto in una terapia di coppia, fossero da soli forse si potrebbe accettare (ma una così sarebbe radiata dall’albo in un mese), ma con la moglie lì presente è oltremodo esagerato. In conclusione, comunque per me è una buona prova, brava.

Il commento è fine a se stesso (visto che sono stordito), ma vale lo stesso. Ciao.
Ultima modifica di luca.pagnini il mercoledì 18 marzo 2020, 13:38, modificato 1 volta in totale.

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Gennibo
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Re: Barb Wire

Messaggio#6 » mercoledì 18 marzo 2020, 12:53

valeriocovaia2502 ha scritto:L'unica critica che ho da muovere riguarda il finale. Avrei preferito qualcosa di più incisivo, magari una vendetta della donna non solo nei confronti dell'apparecchiatura informatica, ma anche nei confronti del marito stesso (magari avrebbe potuto picchiarlo con la mazza da golf...). Mi sembra una conclusione più naturale per la vicenda, nonostante vada a ledere un po' l'originalità, che invece tu riesci a mantenere così anche nella conclusione del racconto. Consideriamo quindi questa nota solo un mio personalissimo appunto.
Intanto, Complimenti!

Ciao Valerio! Sono contenta che ti sia piaciuto il racconto, in effetti sono stata tentata di finirlo come dici tu, ma poi ho pensato che era quello che mi sarei aspettata anche io, e così ci ho ripensato.
A presto e Buona Edizione!

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filippo.mammoli
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Re: Barb Wire

Messaggio#7 » mercoledì 18 marzo 2020, 18:14

Ciao Isabella,
il raccconto parte molto bene e lo stile è il mio preferito.
Veloce, diretto, fluido e senza troppi orpelli. Ganza anche l'idea di diventare gelosa della psicoterapeuta da cui si andrebbe con l'intento di risolvere e non incasinare, i problemi della coppia.
Il problema è che proprio quando si entra nel vivo il racconto finisce improvvisamente.
Con un buon twist, ma un po' troppo brusco e affrettato. Non è necessario arrivare a utilizzare per forza tutti i 3333 caratteri, ma qui mi sa che hai esagerato con la brevità. È già dura introdurre una storia e portarla a compimento in quelle poche battute, ma se si riducono anche di parecchio, diventa un'impresa impossibile. Peccato, perchè poteva essere sviluppato un po' di più e diventare un bellissimo racconto.

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Il Calmo
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Re: Barb Wire

Messaggio#8 » giovedì 19 marzo 2020, 23:57

Stile pulito, rapido, incisivo e questo mi è piaciuto.
Come mi è piaciuto anche il tema e il finale che mi ha fatto ridere, perché si capisce quello di cui aveva bisogno lui e quindi anche “la coppia”.
Rimango un po’ interdetto sulla parte centrale…si arriva alla fine troppo velocemente secondo me.
Potevi inserire elementi in più per farci vedere l’esasperazione di lei e i comportamenti di lui…lui e lei infatti risultano un po’ troppo spersonalizzati secondo me.
Magari inserire qualche ricordo di lei di come era prima del matrimonio, potevi osare di più secondo me.

viviana.tenga
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Re: Barb Wire

Messaggio#9 » domenica 22 marzo 2020, 13:16

Ciao Isabella,
Tema centrato. Ho trovato ben resa la gelosia della protagonista e le dinamiche di coppia. Il finale è forse un po' condensato, dalla mazza da golf in poi succede tutto molto in fretta, per lo meno rispetto al ritmo del resto del racconto. A parte questo dettaglio, non ho però particolari osservazioni da fare. Il racconto scorre bene e si legge che è un piacere.

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emiliano.maramonte
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Re: Barb Wire

Messaggio#10 » domenica 22 marzo 2020, 19:40

Ciao Isabella! Felice di leggerti e commentarti!
Il tema c'è e, almeno in apparenza, sembra banale, però ha una sua scioccante logica, poiché è legato alla quotidianità e alla normalità, che un bel giorno possono sfuggirci di mano diventando un inferno. In questo ti faccio i complimenti per l'intuizione di fondo. Ho apprezzato anche lo stile: minimalista, semplice e diretto, proprio per rappresentare meglio i pensieri quotidiani, in cui è molto facile immedesimarsi. Ho seguito le vicende della protagonista con apprensione e disagio, fino alle battute finali.
Dove il racconto si inceppa? Nella forzatura delle avances al marito di "Barb Wire", troppo teatrali e nel finale, che avrebbe dovuto colorarsi di un evento incisivo, conclusivo, emotivamente forte. La distruzione del computer è davvero insufficiente a chiudere il cerchio e a dare una forte impronta al racconto.
In ogni caso, ho gradito questo testo.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Gennibo
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Re: Barb Wire

Messaggio#11 » domenica 22 marzo 2020, 23:33

Grazie a tutti per i complimenti, i consigli e avermi fatto notare qualche criticità! Capisco quando dite che è scritto un po' di fretta, tant'è che l'ho finito all'ultimo minuto. Cercherò di affinare e dare più spazio alla storia.

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Gennibo
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Re: Barb Wire

Messaggio#12 » martedì 24 marzo 2020, 17:46

emiliano.maramonte ha scritto:Ciao Isabella! Felice di leggerti e commentarti!
La distruzione del computer è davvero insufficiente a chiudere il cerchio e a dare una forte impronta al racconto.

Ciao Emiliano, hai ragione, la distruzione del computer non è sufficiente chiudere il cerchio. Infatti il cerchio è chiuso dal divorzio che solleva il marito dai problemi procurati dal matrimonio e anche dalla moglie che capisce il problema e invece di subirlo lo accetta agendo di conseguenza.

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emiliano.maramonte
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Re: Barb Wire

Messaggio#13 » martedì 24 marzo 2020, 18:03

Grazie per la precisazione. ;-)

Daniel Travis
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Re: Barb Wire

Messaggio#14 » mercoledì 25 marzo 2020, 11:03

Buona l'ispirazione - mi ha fatto tornare in mente il dottor Cox e Jordan da Scrubs -, ma l'impalcatura non è abbastanza stabile per reggerla.
Partiamo dal soprannome, Barb Wire: l'avrei messo da parte come uno spunto di caratterizzazione qualsiasi ("All'inizio ero figa come uno dei suoi fumetti"), ma il titolo mi costringe a considerarlo importante. E avrebbe senso, se fosse la manifestazione di violenza finale a eccitare il marito... Ma non è così, e titolo e soprannome restano un po' in sospeso.
La forma non è male, ma la punteggiatura le dà un'aria raffazzonata, come se mi stessi raccontando di un racconto che hai letto al bar, anziché farmelo leggere. Più varietà (meno virgole, più punti e virgole, due punti, punti esclamativi e così via) può risolvere il problema, se applicata leggendo il racconto ad alta voce per capire come.
Il vero problema, però, sono la trama e i dialoghi: sembrano caricature uscite da una barzelletta della settimana enigmistica ma, anziché una vignetta e meno di dieci parole, sono stiracchiati lungo duemila caratteri. Non suonano veri: una persona vivente reagirebbe alla moglie che gli si piazza letteralmente tra la faccia e lo schermo almeno con stupore, o una domanda infastidita, ma al di fuori da un cartone animato non con uno "Scusa, potresti spostarti?". Una cosa è "non vedere ormai più tua moglie", un'altra è essere letteralmente incapace di percepire gli eventi razionalmente.
Insomma, non mi dispiace come prima bozza, ma gli dedicherei una revisione approfondita.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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romina.braggion
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Re: Barb Wire

Messaggio#15 » mercoledì 25 marzo 2020, 13:21

Ciao Isabella.
Il tuo racconto mi colpisce per essere diretto, veloce e ritmico. Hai centrato il tema come un proiettile. Mi incuriosisce molto il finale. Premesso che sei arrivata a fare comprendere alla protagonista come riattivare suo marito, con "Voglio il divorzio.– Grazie. – ha risposto lui, improvvisamente eccitato" sarebbe stato interessante trovare un modo alternativo per sviluppare la parte centrale. Trovo la figura della moglie assolutamente plausibile ma un po' stereotipata. La psicologa invece mi sembra assolutamente irreale. Confesso che quando la moglie prende la mazza ho avuto un brivido!
Buona continuazione.

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Gennibo
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Re: Barb Wire

Messaggio#16 » mercoledì 25 marzo 2020, 16:20

Daniel Travis ha scritto:Buona l'ispirazione - mi ha fatto tornare in mente il dottor Cox e Jordan da Scrubs -, ma l'impalcatura non è abbastanza stabile per reggerla.
Partiamo dal soprannome, Barb Wire: l'avrei messo da parte come uno spunto di caratterizzazione qualsiasi ("All'inizio ero figa come uno dei suoi fumetti"), ma il titolo mi costringe a considerarlo importante. E avrebbe senso, se fosse la manifestazione di violenza finale a eccitare il marito... Ma non è così, e titolo e soprannome restano un po' in sospeso.
La forma non è male, ma la punteggiatura le dà un'aria raffazzonata, come se mi stessi raccontando di un racconto che hai letto al bar, anziché farmelo leggere. Più varietà (meno virgole, più punti e virgole, due punti, punti esclamativi e così via) può risolvere il problema, se applicata leggendo il racconto ad alta voce per capire come.
Il vero problema, però, sono la trama e i dialoghi: sembrano caricature uscite da una barzelletta della settimana enigmistica ma, anziché una vignetta e meno di dieci parole, sono stiracchiati lungo duemila caratteri. Non suonano veri: una persona vivente reagirebbe alla moglie che gli si piazza letteralmente tra la faccia e lo schermo almeno con stupore, o una domanda infastidita, ma al di fuori da un cartone animato non con uno "Scusa, potresti spostarti?". Una cosa è "non vedere ormai più tua moglie", un'altra è essere letteralmente incapace di percepire gli eventi razionalmente.
Insomma, non mi dispiace come prima bozza, ma gli dedicherei una revisione approfondita.

Ciao Daniel, ti ringrazio del tuo commento che mi fa riflettere su alcuni punti deboli del racconto, ma anche sui diversi punti di vista che può avere un lettore rispetto l'autore di un racconto. Riguardo il nome della protagonista era un modo per entrare in un mondo un po' surreale e fumettistico, ma anche per mostrare l'immaturità dell'uomo. Volevo scrivere di una situazione che ho visto nella realtà e mi ha colpito. Se avessi scritto: "All'inizio ero figa come uno dei suoi fumetti" l'idea che avrei pensato di dare al lettore era che lei non era più "figa", mentre nel mio intento lei non cambia. È l'idea che il marito ha di lei che si trasforma. Per lui avere una "Moglie" è castrante e non importa quello che lei fa, perché per quanto eccitante sia, rimane "Moglie". Mi sto chiedendo se scrivendo una scena con la madre di lui, questa possa aiutare a capire meglio ciò che lui vede di negativo nella moglie. Grazie ancora e a rileggerci!

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Re: Barb Wire

Messaggio#17 » mercoledì 25 marzo 2020, 16:39

romina.braggion ha scritto:Ciao Isabella.
Il tuo racconto mi colpisce per essere diretto, veloce e ritmico. Hai centrato il tema come un proiettile. Mi incuriosisce molto il finale. Premesso che sei arrivata a fare comprendere alla protagonista come riattivare suo marito, con "Voglio il divorzio.– Grazie. – ha risposto lui, improvvisamente eccitato" sarebbe stato interessante trovare un modo alternativo per sviluppare la parte centrale. Trovo la figura della moglie assolutamente plausibile ma un po' stereotipata. La psicologa invece mi sembra assolutamente irreale. Confesso che quando la moglie prende la mazza ho avuto un brivido!
Buona continuazione.

Ciao Romina, grazie per il tuo commento, penserò a dei modi per sviluppare la parte centrale, come la maggior parte mi ha evidenziato. Riguardo la psicologia, ho preso spunto ed elaborato una realtà che mi ha colpito.

Daniel Travis
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Re: Barb Wire

Messaggio#18 » mercoledì 25 marzo 2020, 17:56

Se avessi scritto: "All'inizio ero figa come uno dei suoi fumetti" l'idea che avrei pensato di dare al lettore era che lei non era più "figa", mentre nel mio intento lei non cambia. È l'idea che il marito ha di lei che si trasforma. Per lui avere una "Moglie" è castrante e non importa quello che lei fa, perché per quanto eccitante sia, rimane "Moglie". Mi sto chiedendo se scrivendo una scena con la madre di lui, questa possa aiutare a capire meglio ciò che lui vede di negativo nella moglie. Grazie ancora e a rileggerci!


In verità quello si capiva tranquillamente, ho sintetizzato brutalmente nel commento per brevità. A rileggerci
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Barb Wire

Messaggio#19 » giovedì 26 marzo 2020, 16:44

Ciao, Gennibo!

Che dirti per rompere il ghiaccio? Beh, è stato esilarante. Hai avuto originalità, più di quella che ho avuto io di sicuro, e l'hai tradotta in uno scritto che, un po' scanzonato e un po' assurdo, ha in sè quasi un gusto tutto da pulp-fiction. La cosa davvero bella, però, è che l'hai messa sul divertente.
Non come freddura o battuta, ma l'intera situazione. Mi spiego, in un contesto appena più normale, sarebbe stata assolutamente verosimile; la storia dei problemi di coppia, con finale decisione per il divorzio. Ma... la sposa perché assomiglia ad un'eroina dei fumetti, dopo non è più il suo mondo, la psicoterapeuta procace e la risposta finale?
Niente, di tutti fino ad ora il più divertente. Proprio, complimenti per come hai sviluppato la traccia in un modo che io ho trovato davvero fresco.

Alla prossima!

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Re: Barb Wire

Messaggio#20 » giovedì 26 marzo 2020, 17:46

daniele.mammana-torrisi ha scritto:Ciao, Gennibo!
Niente, di tutti fino ad ora il più divertente. Proprio, complimenti per come hai sviluppato la traccia in un modo che io ho trovato davvero fresco.

Grazie Daniele! Felice che ti sia piaciuto!

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antico
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Re: Barb Wire

Messaggio#21 » lunedì 30 marzo 2020, 18:58

Stile davvero molto buono, sei stata forse troppo affrettata nel concludere perché ho percepito poca caratterizzazione del marito, troppo passivo e assente. Il finale funziona comunque, ma più come una battuta mentre qui avevi la possibilità di intagare sulle reali criticità, pur mantenendo lo stesso stile. Da rimpolpare un po' per farlo arrivare al pollice su, insomma. Per il momento, per me, è un pollice tendente all'alto in modo brillante.

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