Nandù

E voi ci siete mai stati a Nandù? Quarto classificato nella Pisa Live Edition con Federico Guerri come guest star, un racconto di Lorenzo Diddi.

 
Il problema di Nandù, come tutti sanno, sembra quello di trovarsi a volte in Veneto e a volte a Teramo. Spesso è pure capitato che si trovasse a Teramo e in Veneto contemporaneamente, e questo forse è il caso più complicato che si possa fronteggiare. A rendere ancor più drammatica la situazione è che Nandù, quando si trova a Teramo, sembra assumere l’aspetto di una città veneta, mentre quando in Veneto, è probabile che acquisisca i caratteri principali della città di Teramo. Il motivo di tutta questa bizzarra situazione è inspiegabile ma è un dato di fatto. Tutti conoscono Nandù per la famosa cabina telefonica tinta di azzurro che si trova esattamente in mezzo alla via principale, proprio di fronte all’orologeria dove vendono barattoli di tinta di stagione. Arrivano ogni lunedì centonove turisti da tutto il mondo per ammirare la bellezza di questa cabina telefonica. Ne potrebbero giungere assai di più, ma non è così semplice. Infatti bisogna ritenersi molto fortunati di riuscire a vedere questo incredibile monumento, perché non sempre ve ne è la possibilità. Quando Nandù si trova in Veneto o a Teramo, questa cabina telefonica, inspiegabilmente sparisce improvvisamente e non diventa fattibile poterla notare. I fortunati che sono riusciti a incontrarla dicono di essere capitati proprio a Nandù, in provincia di Nandù, nella regione di Nandù e si meravigliano molto quando sentono i tanti turisti lamentarsi e spiegano loro la scellerata situazione. A quanto pare, oltre al buffo paradosso, esiste qualcosa di altrettanto paradossale. Sfruttando i vari confronti, alcuni dei quali piuttosto accesi, tra coloro che sostengono che Nandù sia la città più facilmente raggiungibile e coloro che negano persino la sua esistenza, è stato possibile arrivare a una conclusione davvero inimmaginabile. È stato appurato infatti, da un tale che fa il gondoliere quando Nandù si trova in Veneto ma che fa la guida turistica quando ciò non accade, che a Nandù, il martedì, il più grande punto di interesse non sia la cabina telefonica azzurra ma una fermata di un particolare autobus che passa solamente il mercoledì. Tutto ciò non fa che rendere intrigante maggiormente questa città. Per uno strano caso, l’autista di questo famoso autobus, che si è intromesso nella discussione, ha confermato che lui a Nandù va solo il venerdì perché non ci sono strade e quindi non c’è traffico – “Se non ci sono strade venerdì come fai a raggiungere Nandù ?” – è stato detto all’autista che ha risposto di non saperlo neanche lui, ma dice di essere certo di andare a Nandù in quel giorno perché essendo di Roseto degli Abruzzi, è di strada e quindi fa prima. Da ciò potrebbe seguire il fatto che di venerdì Nandù sia a Teramo ma per chi non crede all’autista, che vi giungerebbe in assenza di strade, ciò è improponibile e infatti si convincono che la città misteriosa non sussista. Secondo altre opinioni non esiste città più elegante di Nandù i cui grattacieli, fatti di pennarelli variopinti ma totalmente verdi allo stesso tempo, sarebbero riconoscibili anche a distanze di un anno luce. Verrebbe da pensare che per questi personaggi, Nandù non solo si mostri ma che non possa essere confusa con altre città, purtroppo queste stesse persone sono certe di avere torto ed ecco che il mistero di Nandù si ripresenta con tutta la sua assurdità. È di recente interesse il parere di un pittore che dice di essere di ritorno da Nandù e che è fermamente convinto che sia una città dai mille colori in bianco e nero, inoltre gli ricorda così tanto la sua Venezia perché piena di autostrade blu su cui sfrecciano treni lunghi un chilometro di micron. A un tratto giunge tra la folla, intenta a discutere, un giudice che ammette di essere alle prime armi ma che è sicuro di nominare Nandù come patrimonio dell’umanità. La cosa più divertente è che oggi è domenica e a Nandù secondo qualcuno è sabato e il sole è bianco, secondo qualcun altro c’è una luna gialla ed è giovedì ma chissà che non abbiano ragione entrambi.