Due parole con Daniele Picciuti

Ciao Daniele e bentornato su Minuti Contati! Come sai, con questa prima edizione del 2024, MC fa il suo ingresso ufficiale nel suo quarto lustro e come iniziarlo al meglio se non con colui che lo ha gestito per i suoi primi cinque anni? Prima di parlare di te, raccontaci dunque di come iniziò, di come proseguì e di come arrivasti a salutarlo per consegnarlo nelle mani di Maurizio Bertino e del suo team (poi evolutosi nel tempo).
 
DANIELE PICCIUTI: Uuuh allora mi tocca scavare nei ricordi!
Tutto ebbe inizio durante l’era di Edizioni XII e dei concorsi sul loro forum. Ricordo USAM – Una storia al mese… e poi c’erano i concorsi su La Tela Nera (La Macelleria, il Grand Prix, la Royal Rumble, il Nero Premio). Insomma, era un periodo di grandi palestre letterarie e ricordo che un giorno, non so in che occasione, proposi un “concorso a tempo”.
Be’, arrivò una telefonata di Daniele Bonfanti (il Garzone della Macelleria) che mi disse: Grande idea! E poi aggiunse: Vuoi gestirlo tu? Ti confesso che io lo proposi perché avrei avuto voglia di partecipare a un concorso a tempo, non avevo contemplato questa possibilità, ma era intrigante, e risposi: Perché no?
Poiché volevo dargli una connotazione horror creai l’Aguzzino Infernale, un fantomatico personaggio che si diletta a torturare i poveri scrittori che si cimentano in Minuti Contati, e corredai ogni edizione con un piccolo antefatto che descriveva una qualche tortura infernale perpetrata dall’Aguzzino. Questa è un po’ la Genesi di Minuti Contati.
Ricordo anche le edizioni speciali, come quella in tre tempi: una parola chiave per il primo step con un tempo limite che, se non erro poteva variare tra i 15 e i 30 minuti, una chiave per il secondo step che andava collegato al primo con una tempistica – se non erro diversa – e un terzo step con l’ultima chiave da collegare a quanto si era scritto fino a quel momento. Credo sia stata una delle edizioni migliori di sempre. I partecipanti arrivarono tutti sudati alla fine della serata 🙂
Con la chiusura del forum di Edizioni XII (e della casa editrice) passai il concorso sul forum di Nero Cafè, ma il periodo dei forum stava finendo, o almeno era in decrescita (non fraintendermi, so che il vostro va bene! Ma credo che ormai sia uno dei pochi che funziona), e dopo un po’ – considerando che dovevo seguire il blog di Nero Cafè e Nero Press Edizioni – capii che non avevo più tempo, così quando parlai a Maurizio Bertino della mia volontà di chiudere, lui si allarmò, perché era un affezionato del concorso e si propose di gestirlo in autonomia altrove. Non c’era motivo per dirgli di no, mi faceva piacere che Minuti Contati continuasse, e così avvenne il passaggio di consegne.
 
Ora una domanda cui, se preferirai, potrai tornare a rispondere a fine edizione, dopo avere osservato questo MC attuale. Come ti sembra si sia evoluto in questi quindici anni? Quali le principali differenze rispetto a quello delle prime edizioni sul Forum di Edizioni XII prima e su quello di Nero Cafè dopo?
 
DANIELE PICCIUTI: Be’, ho visto che Minuti Contati si è allargato, sono stati previsti diversi contest in diversi formati, alcuni hanno molto più tempo a disposizione dei minuti che davo io 🙂 e ci sta un po’ di diversificazione. Gli autori possono allenarsi in diverse modalità, è cosa buona. Purtroppo devo fare ammenda, non ho più seguito da vicino lo sviluppo del contest originale, ma spero che sia rimasta la cattiveria in fatto di tempistiche dell’Aguzzino 🙂
 
Ma parliamo di te e sappiamo che ti dividi tra lo scrivere e il gestire con tua moglie Laura Platamone (anche lei tra le partecipanti dei primi anni di MC con anche una vittoria di edizione in bacheca) la Nero Café. Partiamo dal Picciuti scrittore: ci tracci una rotta di lettura da seguire per scoprire i tuoi lavori?
 
DANIELE PICCIUTI: Mmm be’, che dire. Ho esordito nel 2011 con una raccolta di racconti horror edita da Bel-Ami Edizioni poi ripubblicata più recentemente in formato illustrato con Nero Press: I racconti del sangue e dell’acqua. Molti dicono che continua a essere la mia opera migliore, anche se spero di no, altrimenti significherebbe che non mi sono evoluto! A seguire ho sfornato praticamente solo romanzi – se si escludono alcuni racconti singoli pubblicati in antologie multiautore. Parlerò solo di quelli attualmente disponibili: Terraluna (Runa Editrice), un thriller techno-fantasy di cui tra poco mi riprenderò i diritti, Nero Elfico (prima pubblicato con Watson Edizioni, poi ripubblicato in self publishing), L’inconsistenza del diavolo (Golem edizioni, è un fuori catalogo ma credo ci siano ancora copie in giro), Dove arrivano le ombre (un horror targato Nero Press) e Cursed Sails – I pirati di Port Royal (pubblicato in self), che è il primo di una saga in undici volumi a tema horror-storico-piratesco. Un’ambientazione in stile Pirati dei Caraibi dove però la gente è cattiva e muore male. Sto lavorando molto su questo progetto, c’è parecchia ricerca dietro per rendere coerente tutta la parte storica, non solo a livello di eventi e personaggi, ma anche di di scoperte scientifiche, tecnologiche, usi e credenze popolari, e via discorrendo.
 
E ora il Picciuti Editore. Come procede la CE? Qualche titolo da cui partire? Quali da attendere per il futuro?
 
DANIELE PICCIUTI: Non ti nego che sia un argomento delicato, perché veniamo da un periodo difficile. A causa di alcuni problemi con il distributore precedente, una curva discendente nelle vendite durante il Covid e un rincaro della carta, abbiamo dovuto cambiare la nostra strategia distributiva. Stiamo passando, a poco a poco, tutto il catalogo su KDP di Amazon. So che è una faccenda che fa storcere il naso a molti, specie ai librai, ma l’alternativa era chiudere i battenti. KDP ci permetterà di annullare l’anticipo dei costi di stampa, garantendoci di incassare in maniera puntuale il venduto alle scadenze prefissate, perché su questo Amazon è precisa come un orologio svizzero. Inoltre ci permette di offrire un doppio formato: brossura e cartonato, cosa che prima, con le tipografie, ci era impossibile offrire per via dei costi. Inoltre saremo su un portale innovativo dedicato a editori e lettori, che prenderà il via quest’anno, ma di cui non posso anticipare nulla, poiché gli sviluppatori stanno ancora ultimando il beta test.
Quanto alle novità, abbiamo da poco concluso una Black Window, la nostra finestra di valutazione, e stiamo dunque vagliando i romanzi pervenuti. Ci vorrà un po’ per leggere tutto. Posso dirti però che entro l’anno dovrebbero vedere la luce un classico russo, un romanzo di Michael Laimo e un saggio criminologico.
 
Torniamo a Minuti Contati per sottolineare come tu ti sia tolto qualche soddisfazione nelle tue sporadiche partecipazioni arrivando a ottenere ben tre vittorie di edizione. Qualche consiglio per gli autori e le autrici che si ritroveranno a scrivere sul tuo tema? Qualche indizio a riguardo? E come affronteresti tu quelle quattro ore a disposizione se ti trovassi nei loro panni?
 
DANIELE PICCIUTI: Quattro ore? Uuuh troppo! Io ne avrei date due 🙂 Scherzo, be’ il tema è particolare, immagino che non tutti saranno preparati sul momento, quindi quattro ore ci stanno, è possibile che qualcuno debba fare una piccola ricerca prima di decidere di cosa parlare. Ecco l’avvertimento, quindi: se non siete ferrati sull’argomento, non perdete tempo a inventare cose. Aprite Google e cercate informazioni. Anche perdere mezz’ora può andar bene, se si trova l’argomento giusto. Devo anche dire che il tema può essere suscettibile a interpretazioni, così se non si ha voglia di fare ricerca, si può anche dar sfogo alla creatività e dare la propria versione del tema, restando in campi conosciuti. Ecco, non ho spoilerato niente, vero?
 
Dopo la serata di scrittura, i racconti partecipanti verranno suddivisi in gruppi e i loro autori e autrici chiamati a commentarsi reciprocamente. La fase del confronto è da sempre uno dei punti fondanti dell’esperienza MC, ma può risultare parecchio dura quando il proprio lavoro non viene apprezzato. Come affrontare quei momenti?
 
DANIELE PICCIUTI: Scialla! Nel senso: se arrivano commenti duri, cercate di guardare solo le critiche laddove sono costruttive. Spesso chi commenta si lascia un po’ andare a commenti più personali che tecnici. Per tecnico intendo non le regole di grammatica (per carità, gli sfondoni vanno segnalati, però non siate pignoli: se uno ha sbagliato un accento o ha invertito due lettere, nella fretta può capitare, su Minuti Contati spesso non si ha il tempo di una revisione), ma soprattutto la coerenza interna della storia, eventuali anacronismi ecc.
E a chi commenta voglio dire: siate costruttivi, non demolite perché un racconto non vi è piaciuto. Potrebbe non piacervi, ma potrebbe non piacere a voi perché non incontra il vostro gusto. Cercate quindi di scindere la soggettività dall’oggettività. In una palestra letteraria è importante. In linea generale: mai alzare polemiche, si finisce per perdere di vista l’obiettivo, che è la crescita personale.
 
E infine i migliori racconti di ogni gruppo arriveranno al tuo giudizio. Su quali aspetti concentrerai maggiormente le tue valutazioni? Cosa dovranno fare gli autori e le autrici per attirare i tuoi favori?
 
DANIELE PICCIUTI: Sicuramente valuterò con maggior interesse le storie originali, quelle che centrano meglio il tema, quelle che dimostrano una conoscenza specifica dell’argomento, ma anche quelle ben scritte, con una proprietà di linguaggio matura, quelle con una forma gradevole. Due cose che non mi piacciono: i periodi lunghi e prolissi (no spiegoni/infodump please) e i dialoghi troppo botta e risposta in cui a un certo punto fai fatica a capire chi dice cosa. Mmm, forse ce n’è una terza: non perdete tempo in voli pindarici per descrivere minuziosamente ambienti, oggetti, scenari ecc. se deve andare a discapito della trama. Ecco: voglio che ci sia una trama, non uno spaccato di un qualcosa che inizia ma non va a parare da nessuna parte.
 
DANIELE PICCIUTI: Bene, questa era l’ultima domanda. Daniele, grazie ancora per la tua disponibilità, ma soprattutto grazie per avere accudito MC per i suoi primi anni e avergli così permesso di essere tra noi ancora oggi, sedici anni dopo quella prima edizione. E buona DANIELE PICCIUTI EDITION!
 
DANIELE PICCIUTI: Grazie a te, e buon divertimento agli autori!

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