Gli oggetti nello specchio sono più vicini di quanto appaiono (Antologia Digitale)

NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di quattromila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.

 
Edizione in cui le guest stars hanno ulteriormente alzato l’asticella della difficoltà del tema. Il team di SPECULARIA (Andrea Viscusi, Linda De Santi e Angela Bernardoni) ha infatto optato per Gli oggetti nello specchio sono più vicini di quanto appaiono. Grande la risposta degli autori che hanno accettato la sfida riuscendo a presentarsi al traguardo in tempo utile con il proprio racconto: ben quarantaquattro che sono stati suddivisi in cinque gruppi che hanno prodotto tre finalisti ciascuno per un totale di quindici, tutti riportati in questa Antologia Digitale. Procediamo per gradi partendo dai terzi classificati nei propri raggruppamenti per passare poi ai secondi classificati e chiudere con i primi classificati.
 
Terzi classificati: grande varietà di generi con la fantascienza sognante e al tempo stesso nostalgica de Oltre gli arcobaleni di Matteo Mantoani, lo storico e spiazzante L’attesa di Davide Di Tullio, il sentimentale e toccante Il primo giorno di scuola di Alessio Magno, il fantasy medievale denso di significato Cavalieri inesistenti di Francesco Battaglia e la drammatica elaborazione del lutto de Specchio dell’anima di Isabella Valerio.
 
Secondi classificati: maggiore presenza di elementi fantasy in questa fascia con l’elegantezza velata d’horror de La galerie des glaces di Debora Dolci, il reality di un futuro non troppo lontano di Thief at home di Luca Fagiolo, l’app che diventa sfera di cristallo in Future Flash di Stefano Moretto, la ragazza invisibile che si muove tra noi facendo il minor rumore possibile de L’Osservatore di Soraia Patrizi e il lago ai confini tra il sopra e il sotto de Un mondo alla rovescia di Gabriele Dolzadelli.
 
Primi classificati: preponderanza di testi drammatici ambientati nel nostro presente, ma con buona presenza di visioni fantascientiche, tra i racconti che hanno primeggiato nei vari gruppi. Maurizio Ferrero ci mostra come si ordinerà il cibo da qui a poche decine d’anni in mangia.com, Davide Mannucci decide invece di portarci nel cuore della tragedia in Dipende da come la vedi, Wladimiro Borchi ci accompagna fino alla voragine dell’orrore umano in Anna era un mostro, Andrea Lauro affronta la dinamica di coppia in salsa portali futuristici in Cara ti amo / Voglio stare un po’ da sola e, infine, Filippo Mammoli ci trascina nell’insostenibilità dell’apparire in La moglie dell’artista.
 
Una volta ancora, Minuti Contati ci dimostra come da uno stesso tema si possano trarre molteplici interpretazioni declinate nei generi più disparati. Un viaggio nella creatività umana e, al contempo, nella preziosa differenza che ci permette di esprimere le nostre unicità. Al pari dei grandi alpinisti che partono per le vette più irraggiungibili rimettendosi continuamente in gioco e rinunciando al conforto di una vita priva di rischi, gli autori dell’Arena di MC decidono di rinunciare a una serata di riposo dalla stanchezza del quotidiano per buttarsi nella mischia e, insieme agli altri appassionati, creare infinite storie sempre nuove alla ricerca del costante miglioramento. A voi, lettori, il compito di seguirli in questo iter valutando i risultati raggiunti fino a ora e quelli che verranno raggiunti in futuro, di edizione in edizione. Buona lettura a tutti.
 
Maurizio Bertino

Lascia un commento