Intervistiamo il nuovo Campione dell’Arena: Giuliano Cannoletta!
Ciao Giuliano e complimenti per il risultato raggiunto: laurearsi Campione dell’Arena di Minuti Contati non porterà forse a un premio tangibile in denaro o fama, ma è dimostrazione inconfutabile di essere riusciti a raggiungere un determinato livello nella qualità e nella capacità di controllo e, soprattutto, di riuscire a mantenersi costanti nel tempo a prescindere dalle situazioni e dai periodi in cui ci si trova a scrivere. Ma procediamo un passo alla volta e partiamo dal momento in cui hai scoperto MC e hai deciso di partecipare dando continuità al tuo percorso nell’Arena. Raccontaci.
CANNOLETTA: Ciao Antico! Niente denaro e niente fama, ma di sicuro è una grande soddisfazione. Per quanto riguarda MC, sono rotolato per la prima volta nella polvere dell’Arena verso la fine del 2020, per la Scilla Bonfiglioli Edition. Alcuni mesi prima, durante il lockdown, avevo riesumato la mia antica passione per la scrittura e avevo addirittura buttato giù un romanzo fantasy, che ovviamente era stato subito inviato a intasare le caselle di spam delle più importanti case editrici italiane. Mentre attendevo che mi piovessero addosso contratti di esclusiva e ricche royalties, ho iniziato a bazzicare gruppi di aspiranti scrittori sui social e ho conosciuto MC. A quel punto c’è voluto poco per intuire che probabilmente non scrivevo poi così bene, ma anche che rimanendo lì dentro potevo solo migliorare.
Parlaci del Giuliano Cannoletta prima di MC: chi sei, Giuliano?
CANNOLETTA: In brevissimo. Sono nato a Pisa quasi 37 anni fa e ci vivo ancora. Sono laureato in Pedagogia, lavoro come insegnante di sostegno da tre anni e più in generale nella scuola da più di dieci anni. Ho una figlia ormai grandicella che non sempre legge quello che scrivo ma che comunque mi incoraggia a continuare. Il mio sogno segreto è mollare tutto e diventare un coltivatore professionista di basilico.
Senza avere paura di dimenticare qualcuno, mi piacerebbe ci parlassi dei tuoi compagni d’Arena: chi ti ha colpito da subito, con chi ti sei trovato a condividere il tuo processo di sviluppo e crescita, con chi hai discusso, con chi hai stretto amicizia?
CANNOLETTA: La lista sarebbe davvero lunga, provo a fare qualche nome. Fra gli scrittori che mi hanno colpito fin da subito c’è senza dubbio Maurizio Ferrero, che non a caso è diventato Campione proprio in quell’Era. Credo che Maurizio abbia scritto alcuni dei racconti più belli che mi sia capitato di leggere su MC. Ma sono tanti quelli che mi hanno emozionato fin dalle prime edizioni: Wladimiro Borchi, Luca Fagiolo, Andrea Lauro… Altri, oltre che per la bravura nello scrivere, mi hanno colpito per la capacità di analizzare i racconti altrui. Penso, ad esempio, a Debora Dolci e Luca Nesler. A volte mi metteva ansia vedere come sezionavano i racconti alla ricerca di ogni difetto, ma sono quelli i commenti che si rivelano più utili. Ci sono poi autori e autrici, come Matteo Mantoani, Elisa Belotti, Stefano Moretto, che sento affini perché abbiamo condiviso un bel pezzo di strada e ci siamo visti migliorare a vicenda. Con alcuni siamo riusciti a incontrarci di persona a Stranimondi, con altri, per ora, ho avuto scambi solo via internet ed è capitato anche di darsi una mano. Per esempio Dario Cinti e Andrea Furlan di recente hanno betaletto un mio racconto. Spero prima o poi di riuscire a incontrare tutti dal vivo, ma soprattutto spero di poter conoscere al più presto il misterioso Antico…
Il tuo parere sulla Community?
CANNOLETTA: MC mi ha dato le due cose di cui non sapevo di avere bisogno. Delle scadenze rigide che mi impedissero di procrastinare e dei lettori bramosi di fare a pezzi ciò che scrivevo. Non è affatto banale pensare di avere ogni mese almeno una decina di persone che si sbattono a leggere e rileggere un tuo testo più volte per fornirti un feedback costruttivo. Senza contare che la maggior parte dei commenti andava ben oltre il mi è piaciuto/ non mi è piaciuto, arrivando a toccare anche aspetti più tecnici, fondamentali per affinare lo stile. Il primo impatto forse è stato un po’ traumatico, una bella doccia fredda. Ma appena ci si abitua a incassare le critiche ci si accorge che con questo caldo una doccia fredda può essere assai piacevole. Mano a mano ho preso familiarità con il resto del gruppo, è stato divertente veder nascere amicizie, scambi, battute ricorrenti. Una cosa che mi è piaciuta un sacco è stata accorgermi dei progressi e delle evoluzioni degli altri. Chi si impegnava nel consolidare uno stile, chi si dedicava a sperimentazioni di vario tipo… In un forum può capitare di fraintendersi, ma non mi è mai capitato di ricevere un commento sopra le righe, e spero che anche le mie critiche non abbiano mai mortificato nessuno. (Se è successo, mi scuso, non era mia intenzione!)
E ora veniamo all’ultima stagione, quella in cui ti sei laureato Campione della Decima Era. Parlacene, raccontaci come hai vissuto i vari momenti, le varie sfide, quando hai cominciato a pensare di poter vincere e se hai mai, da quel momento, temuto di essere recuperato.
CANNOLETTA: Ho pensato di poter davvero puntare al titolo dopo la vittoria nella Masa Edition (mi sembra fosse la quarta tappa). Ma ho avuto due ottimi motivi per non abbassare mai la
guardia fino all’ultima tappa, e si chiamano Polly Russel ed Emiliano Maramonte. Polly mi è stata col fiato sul collo per tutta la prima metà dell’Era, Emiliano le ha dato il cambio fino all’ultima tappa, e con due penne di questo calibro alle calcagna non potevo permettermi di dormire sugli allori. Ed è stato un bene, mi sono divertito un sacco e credo sia stata una galoppata davvero avvincente. Non farò pronostici per il prossimo anno, ma in ogni caso occhio a questi due…
Cosa ti è rimasto di questa esperienza e quali sono le tue intenzioni per il futuro? Farai come tanti Campioni del passato che si sono lentamente allontanati o intendi rimanere per continuare a confrontarti e aiutare l’Arena a crescere sempre più non disperdendo i valori creati e permettendo in tal modo anche ai nuovi di misurarsi con chi è riuscito a raggiungere il tuo livello?
CANNOLETTA: Dal mio arrivo su MC non mi sono mai perso un’edizione, sforzandomi di scrivere anche al termine di giornate difficili, quando il cervello aveva già avviato la procedura di
spegnimento. Da settembre, credo che avrò una presenza più “diluita”. Sia chiaro, non lascerò l’Arena, sono troppo affezionato a MC, ma capiterà che salti qualche edizione. Mi piacerebbe, inoltre, sperimentarmi anche nella Sfida a… In questi anni ho pensato spesso di partecipare ma ho lasciato sempre che la procrastinazione avesse la meglio sui miei buoni propositi. È il momento di abbattere anche questo paletto.
Al di fuori dell’Arena, i tuoi progetti per il futuro?
CANNOLETTA: Nell’ultimo anno ho scritto diversi racconti anche al di fuori di MC. Alcuni di questi sono arrivati finalisti in vari concorsi e nei prossimi mesi dovrebbero vedere la pubblicazione. (Fra l’altro mi capita sempre più spesso di leggere nomi di minuticontatini ben piazzati nei vari concorsi letterari, provo sempre un sussulto di orgoglio per la nostra bella “palestra”). Per il resto, sto provando a scrivere un romanzo che chissà se, come, dove e quando vedrà la luce…
Infine, una problematica importante. Non pensi che questo mondo editoriale così stantio e dedito unicamente alla conoscenza di amici che ti possano aiutare (e quindi no al confronto libero, ma sì ai reciproci favori anche a costo della perdita di onestà intellettuale) sia un qualcosa non da agognare, ma da combattere puntando a fare massa laddove il libero scambio invece è invogliato e difeso? Lo so, questa domanda parte da presupposti piuttosto guidati, ma ne approfitto per chiarire il motivo principale dell’esistenza di Minuti Contati, ovvero il tentativo di mettere gli amanti della scrittura in condizioni pari e di cercare poi di valorizzare quelli bravi difendendo quelli che ancora devono crescere e al contempo, e di conseguenza, cercare nuovi lettori invogliandoli a scoprire e approfondire quegli autori di cui avranno letto questi potenti racconti brevi capaci di primeggiare tra tanti. In quest’ottica, i Campioni non devono andarsene, ma rimanere e, tutti insieme, alzare la voce, sempre più forte, fino a farci sentire. Il mio parere è chiaro: disperderci è inutile. Anche a costo di smentirmi, dimmi cosa ne pensi.
CANNOLETTA: Eh, tiri fuori diverse questioni a cui non saprei dare una risposta precisa. Credo che uno dei problemi di fondo sia che molte persone scrivono (mi ci posso mettere
anche io) anche o soprattutto per solleticare il proprio ego, per emergere, seppur in una nicchia, per vedere il proprio nome su una copertina. E fin qui niente di male, è giusto coltivare i propri sogni, se non fosse che il mercato editoriale offre un bel ventaglio di scorciatoie e pseudo soluzioni per lucrare sugli aspiranti scrittori e portarli a pubblicare. La più evidente credo sia l’editoria a pagamento, ma come fai notare tu i problemi sono molteplici e stratificati. L’alternativa? Rimboccarsi le maniche, esercitarsi, confrontarsi, incassare le critiche, rielaborarle, migliorarsi. Quello che facciamo su MC. È faticoso, è lungo, e non c’è garanzia che porti da qualche parte. Per contro, il rischio per il forum di diventare una “riserva protetta” è sempre dietro l’angolo. MC è una comunità tutto sommato ristretta, con delle dinamiche strutturate, e per molti diventa uno sviluppo naturale, dopo un po’, andare a cercare stimoli altrove. Come mantenere l’equilibrio fra queste due necessità, da una parte spazio “sicuro” di sperimentazione e confronto vivo, dall’altra comunità protesa (senza disperdersi) verso l’esterno, verso la parte sana dell’editoria e verso stimoli sempre nuovi? Boh! Ci penserò su e ti farò sapere. Di sicuro, fin qui è stato fatto un lavoro strepitoso, per cui io e tanti altri non smetteremo mai di ringraziarvi.
Eccoci dunque alla fine di questa breve intervista, ma già sappiamo che ce ne sarà almeno un’altra in futuro perché, come ben sai, tutti i Campioni dell’Arena hanno diritto a un’edizione tutta per loro nella stagione successiva e quest’anno la GIULIANO CANNOLETTA EDITION farà parte delle nove tappe che ci condurranno nell’avventura dell’Undicesima Era di Minuti Contati. Giuliano, ancora complimenti e a incontrarci presto per i meandri dell’Arena!
CANNOLETTA: Grazie mille. Ora finalmente potrò dedicarmi a quella che sarà la mia occupazione principale da qui alla mia edizione, e cioè ideare un tema così assurdo e incomprensibile
da farmi odiare dall’intera comunità di MC. A presto!