Luca Fagiolo ci spiega come affrontare la prossima edizione!
Eccoci alla tradizionale Edizione del CAMPIONE, quella dedicata al Campione in carica dell’Arena di Minuti Contati: Luca Fagiolo!
Luca, ti abbiamo già intervistato a settembre per celebrare la tua vittoria e invito tutti a leggere cosa ci dicesti all’epoca. In questa occasione integriamo con le classiche domande che poniamo sempre a ogni guest star. Prima cosa: come stai? Nell’ultimo mese sei stato anche commentatore moderatore di edizione, non ti manca partecipare con costanza?
LUCA FAGIOLO: Devo ammettere che essere sbarcato dall’altra parte della barricata è stato molto emozionante. Giudicare i racconti non più da concorrente è un’occasione importante e mi sono reso conto che anche il mio modo di valutare è cambiato. Ho cercato di essere più oggettivo possibile, evitando di posizionare i racconti in base al mio gusto personale, ma prediligendo la qualità formale e le idee più inaspettate.
Partecipare mi manca, anche perché Minuti Contati per me è stata una palestra importante, ma anche un’occasione di fare brainstorming. Da molti racconti brevissimi di MC ho tirato fuori lavori più lunghi con cui sono stato pubblicato su riviste e raccolte. Questo perché trovarsi davanti a una pagina bianca congela molto più di avere un tema da poter sviscerare.
E ora passiamo all’edizione di lunedì 18 novembre. Ricordando che non sarà obbligatoria la partecipazione attraverso la scrittura in un genere prestabilito, ma che, come sempre nelle edizioni regolari, non ci sarà limitazione alcuna se non quella di caratteri (5000 spazi inclusi per questa edizione) e tempo (quattro ore)… Puoi darci qualche indizio, senza troppo svelare, sul tema che hai scelto?
LUCA FAGIOLO: è un tema a cui sono molto legato e che si collega alle mie esperienze di autore. Di più non posso dire per non farvi spoiler.
Ho cercato qualcosa che potesse essere inteso in svariati modi e desse ampio respiro e possibilità di esprimersi a tutti. Ho sempre visto il tema di MC (sia lato scrittore che lato commenti e classifiche) come uno spunto creativo con cui giocare, senza doversi fermare alla prima idea e senza intenderlo per forza in maniera letterale. Il mio consiglio è questo: fatevi ispirare dal tema, scrivete qualcosa che ve lo ricordi anche solo per il mood. E allo stesso modo quando valutate non siate troppo ingessati. I modi di intendere una traccia sono tantissimi e anche se quello che leggete è molto lontano dalla vostra interpretazione per chi l’ha scritto era la scelta giusta.
Se proprio vi sembra che il testo non abbia alcuna attinenza con il tema allora parlate con l’autore e vedete se riesce a convincervi, altrimenti pace e via di fuori tema.
Quattro ore di tempo senza la possibilità di pensarci prima di conoscere il tema: tu che hai partecipato a tante edizioni e che hai vinto un’Era: come affrontavi la serata di scrittura, dalle 21 all’una? Qualche consiglio per i partecipanti?
LUCA FAGIOLO: La mia routine consisteva nel leggere il tema alle 21 e poi aspettare almeno una mezz’ora prima di mettermi al PC. Nel frattempo facevo altro. Finivo di sparecchiare, preparavo da bere, fogli di appunti e matita colorata, qualsiasi cosa mi tenesse impegnato. In quel breve lasso di tempo mi saltavano in mente un sacco di idee. Scartavo a priori quelle che immaginavo avrebbero scritto anche gli altri e a quel punto mi mettevo a “scalettare.” Scalettare ovviamente per modo di dire. Trovavo l’inizio e la fine e per la parte centrale mi facevo ispirare una volta iniziata la stesura. Occhio però a non strafare. Io ho sempre avuto più difficoltà a tagliare che ad aggiungere, perché una volta che ho buttato su carta il mio racconto poi mi affeziono a ogni dettaglio e decidere cosa amputare diventava una sofferenza.
Terminata la scrittura, ci sarà la fase del confronto tra gli autori, tra i cardini dell’esperienza dell’Arena. Per noi di Minuti Contati, come ben sai, il confronto e la critica sono due momenti fondamentali e altamente formativi, ma di tanto in tanto sono anche momenti difficili e tesi da gestire. Come li vivi tu ora e come li vivevi all’epoca delle prime partecipazioni a Minuti Contati?
LUCA FAGIOLO: Oh, che tasto dolente. Io sono sempre stato un permaloso di natura. Quindi per trattenere questo mio enorme difetto leggevo i commenti e cercavo di rispondere solo a distanza di molte ore. Così nel frattempo la rabbia sfumava e riuscivo a essere più oggettivo nella mia risposta, usando la testa e non il fegato avvelenato. Chiaramente a volte l’istinto iniziale di rispondere un po’ stizzito non passava. E allora moderavo i termini, ma rispondevo con le mie ragioni. Perché si tratta di un confronto, non di un insegnante con un alunno che sta “sbagliando”. Siamo tutti sullo stesso piano, chi con più esperienza tecnica chi valutando più istintivamente, ed è giusto anche sostenere le proprie idee se continuiamo a ritenerle corrette. A volte ci sbagliamo noi, a volte chi ci commenta. Ma il litigio non è la soluzione. Il confronto invece sì.
Dopo qualche giorno riceverai quelli che si saranno distinti come i migliori racconti tra i tanti. Come immagini di affrontarli, leggerli e giudicarli? Su cosa punterai l’attenzione con maggiore intensità? Cosa deve fare uno scrittore per catturare la tua attenzione e farti considerare il tempo della lettura come ben speso?
LUCA FAGIOLO: Visto che questa è la mia edizione mi lascerò andare di più alla soggettività rispetto a quando partecipavo o a quando vesto i panni dell’Augure. Quindi al di là della parte formale (di solito i racconti finalisti non hanno mai chissà che difetti a livello stilistico) prediligerò quelli che mi hanno fatto emozionare. E per me l’emozione non è solo l’amore, ma anche l’odio, o il disgusto, o il fastidio, o il terrore e via dicendo. Il racconto deve colpirmi con un pugno allo stomaco e avete mille modi per farlo.
Luca, questa era l’ultima domanda. Ti ringrazio e ti ringraziamo tutti per la tua disponibilità, che sia un’edizione ricca di racconti e di crescita collettiva per tutti!
LUCA FAGIOLO: Mi raccomando, date il meglio di voi, impegnativi, divertitevi e godetevi la scrittura e la lettura. La qualità su Minuti Contati è sempre altissima e anche solo avere la fortuna di conoscere questa realtà e gli altri autori partecipanti è tanta roba!
E chiudo con il mio saluto di rito: ciao a tutti, bella gente!