…Plic…

Plic… Plic… Plic… Vincitore della Three Days Edition, un racconto di Raffaele Marra.

 
…plic…
Ed ecco che il sonno, ancora una volta, va via. Maledetta goccia.
Mi alzo dal letto e corro in bagno: quell’odioso rubinetto lo distruggerei a calci.
…plic…
Ma non è il rubinetto, e non sono le tubazioni.
Il rumore è vicino, lontano, vicino, lontano. Viene da sopra, da sotto, da destra, da sinistra, da qui, da lì. Giro la casa in preda all’ira, ma non vedo nulla che giustifichi quel…
…plic…
Torno a letto e affondo la testa tra le mani. Quante ore ci sono in una notte? E quante gocce ancora cadranno a tormentare la mia anima come urla dell’inferno?
…plic…
Nuovamente in piedi, vado alla finestra. Il mondo fuori è una nebbia nera che non sembra attendere mattino. Il mondo dentro è tutto un frastuono di silenzi scanditi da un dannato, insopportabile, fottutissimo…
…plic…
Guardo verso il letto, là dove vorrei dormire, morire, dormire, morire.
E capisco.
Il mio corpo è ancora steso, bianco e freddo come una statua. Gli occhi chiusi come in un sonno vero, definitivo. La mano sinistra stringe ancora la lama. La destra versa sul pavimento sangue nero dal polso aperto.
…plic…
E io, stupido, sono ancora prigioniero del mio ultimo gesto.
Piango, sorrido, quindi torno a letto e chiudo gli occhi. Prima o poi finirà, dicono, e mi sarà permesso di andare via da questo orribile, ineluttabile, fastidiosissimo…
…plic…