Arianna

Cinque. Dita affusolate bianche come la luna d’estate. Le unghie laccate nere. Lo smalto sbreccato sulla punta.
Le loro gemelle stringono un occhiale da sole orfano di una lente. La scientifica la rinverrà 5 metri prima, sul sentiero.
Il caschetto liscio color carota incornicia un volto che vivo deve essere stato bellissimo.
 
Arianna ha smarrito il suo Teseo e ha incontrato il Minotauro.
 
“Giovane donna rinvenuta senza vita nel parco delle caprette. Oscuro il movente, si indaga..”
 
Arianna. Sorride al suo uomo non suo con in mano un bloody mary.
Arianna vestita di sintetico leopardato.
Arianna e la sua scelta vegana.
 
Gli amici stretti, i conoscenti tutti abbracciano in un abisso nero e senza fine i genitori e il fratello, in fondo alla chiesa- Arianna non l’avrebbe mai voluto, ma da morti si perde ogni diritto di replica- un uomo, di mezza età, stempiato e con un accenno di pancetta.
Un cappotto nero di panno, il bavero a coprirgli il collo.
Affusolato come Zanardi di Paz. Occhiali da sole scuri, un ciondolo adolescenziale, un feticcio di Harry Potter stretto nel pugno.
 
“..Oscuro il movente, si indaga tra gli amici ed i colleghi. Non ancora chiara la dinamica..”
 
Arianna non crede ai suoi occhi, di nuovo lo vede, di nuovo lo abbraccia.
Cos’è allora questo gelo?
 
“..la dinamica dell’omicidio, è stata freddata come un cane, un solo colpo..”
 
Zanardi che abbracci i suoi figli, lo sguardo tagliente dell’amore morto, per la moglie.
Zanardi che guarda per l’ultima volta gli occhi bruni di Arianna, sono come di brace, mentre con una pistola piccina- quasi un ninnolo da borsetta!- le dona la morte:
«Taci per sempre, ti avevo ordinato di non farti vedere!»
«..Se ti vedo mollo tutto e vengo da te.» Replica Arianna.
 
Zanardi la getta nel bagagliaio della sua stessa auto, guida il chilometro scarso fino al parco e col favore della notte la getta nel greto del Crostolo, in secca perenne.
 
Arianna sorride, per sempre, i parietali sventrati come un urlo verso il cielo.
La morte è un sollievo quando non c’è più l’Amore.