La lucina

La lucina illumina la via, la lucina disvela le ombre, la lucina è dentro di noi e lo sarà per sempre se non chiuderemo gli occhi impedendoci di vederla. Un racconto di Flavia Imperi.

 
«Papà, tu credi nei mostri?»
«Certo che no.»
«E quello che cerca sempre di prendermi i piedi quando voglio andare a dormire?»
«Naaa, quello lo conosco, è tutto fumo e niente arrosto. Tutta scena.»
«E quello che di notte bussa da dentro l’armadio?»
«È un musicista. Crede di suonare la sua batteria a un concerto.»
«E la mamma?»
«Ti sembra una cosa carina da dire, con tutto quello che fa per voi?»
«Mi fa paura quando urla. Mi viene voglia di piangere.»
«Coraggio, su, mettiti sotto le coperte.»
«Papà?»
«Che c’è ancora?»
«Non ho sonno.»
«Dormi, dai. Anche papà deve dormire.»
«Aspetta!»
«Fra un po’ mi arrabbio eh?»
«Mi lasci la lucina accesa?»
«C’è papà qui con te, di che hai paura?»
«Uff… va bene, va bene.»
«Però…»
«Che diavolo succede qui?»
«Mamma, scusa, scusa.»
«Con chi stavi parlando?»
«Con nessuno.»
«E perché la foto di papà è per terra? Sei il solito, rompi sempre tutto quello che tocchi!»
«Non è colpa mia. È che non gli piace, dice che è venuto brutto lì.»
«Ci risiamo.»
«Scusa!»
«Smettila con questa storia, papà…se n’è andato. Dobbiamo accettarlo.»
«Lo so.»
«Domani andiamo da quel dottore, vedrai che ti aiuterà. Farà bene a tutti, sono sicura.»
«Si mammina.»
«Ora dormi, che poi non ce la fai a alzarti e mi tocca trascinarti giù dal letto.»
SLAM
«Papà?»
«Che c’è?»
«La mamma mi fa paura.»
«È solo triste, non ce l’ha con te.»
«Allora perché si arrabbia sempre? Urla per tutto.»
«Si sente molto sola. Non è facile per lei, lo capisci?»

«…beh, hai perso la lingua?»
«Grazie papà.»
«Allora, la spengo la luce?»
«Sì. Tanto ci sei tu qui con me.»
«Bravo ometto.»

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