La saccenza

Elio si porta la sigaretta alla bocca e inspira.
Dopo qualche secondo, il fumo fuoriesce sinuoso dal naso e si disperde nell’aria.
La cenere cade sul terreno battuto del parco.
Dalla panchina vede i corridori della domenica pavoneggiarsi nelle loro tutine attillate.
I suoi muscoli allenati gli chiedono di agire e far mangiare la polvere a quei pivelli.
Elio, invece, rimane seduto.
Una signora anziana, dall’aria saccente, gli si siede accanto e lui è costretto a spostare i fogli che aveva sparso sulla panchina.
«Bella giornata vero?»
Elio non risponde e tira un’altra boccata di fumo. Un colpo di tosse lo coglie all’improvviso e gli taglia il respiro.
La vicina lo guarda con disapprovazione agitando la mano davanti al naso.
«Lo sa che il fumo è la prima causa del tumore ai polmoni?»
Elio si porta la sigaretta alla bocca, inspira ancora una volta, e poi spegne il mozzicone per terra.
«Non ci crederà, ma questa è la mia prima sigaretta e, sinceramente, l’ho trovata disgustosa.»
Si alza, butta il pacchetto di sigarette ancora pieno nel cestino, e si incammina verso l’uscita.
La vecchia borbotta qualcosa tra sé e sé prima di notare i fogli abbandonati sulla panchina.
Li raccoglie velocemente per portarli al ragazzo che si sta allontanando, quando l’occhio le cade sulle parole: “Neoplasia polmonare. Quarto stadio”