Operazione Barbagianni

«Dov’è finito Di Carmine?»
Un rumore di tacchi. «Ammiraglio Di Carmine a rapporto!»
Le luci del quartier generale si affievoliscono, il sistema automatico dev’essere entrato in modalità notturna.
«Eccola, Ammiraglio. Ci sono novità riguardanti l’identità del rapitore?» Mi avvicino alla finestra.
«Con ogni probabilità si tratta di Ugo Tognozzi, il mostro di Carugate. Negli ultimi mesi gli sono state attribuite diverse sparizioni, vittime tutte rigorosamente sotto gli 87 anni.»
«Impossibile, ammiraglio.» Mi volto con le mani dietro la schiena. «L’ultima vittima, tale Cirillo Vincenzina, aveva novantadue anni, non rientra nel target.»
Sulla bocca di Di Carmine si disegna un sorriso compiaciuto «Devo contraddirla, signor Cap… Comandante.» Una goccia di sudore gli riga la fronte «Ho interrogato il cugino della signora Vincenzina. Lavorava all’anagrafe, ha confessato di aver falsificato i dati della cugina, così le ha permesso di percepire la pensione con ben sette anni di anticipo. Ora ne ha ottantacinque, siamo nel range Tognozzi signore.»
Che colpo di scena! «Benissimo ammiraglio. Avete già incaricato qualcuno per le ricerche?»
«Affermativo Signore, una volante è appostata nei pressi di un casolare abbandonato nella periferia a nord di Concorezzo, si sospetta che sia lì che il mostro di Carugate tenga sequestrate le sue vittime.»
Squilla un telefono, il Sergente Brambilla se lo avvicina all’orecchio. «Affermativo, riferisco signore.».
«Beh, sergente? Di che si tratta?»
«Era il capo dell’intelligence» ripone il telefono «è arrivata una soffiata importante».
«E quindi? Non mi tenga sulle spine sergente.»
«Abbiamo conferme Comandante Bondi, secondo i nostri informatori il famoso criminale Ugo Tognozzi si trova in quel casolare proprio in questi istanti.»
«Tempismo perfetto, è il momento di agire, Non abbiamo un minuto da perdere.»
Mi volto verso Di Carmine «la visibilità è scarsa a quest’ora, portatemi il visore notturno.»
«I visori sono fuori uso signor Comandante, sono ancora in riparazione dopo l’ultimo scontro a fuoco con la gang dei Coltelli Arruffati.»
Sbatto i pugni sul bancone. «Cazzo! Questa non ci voleva.»
«Non tutto è perduto signore» Di Carmine fa cenno al Sergente Brambilla di avvicinarsi «il nostro comparto di ricerca ci ha fornito un nuovo farmaco in grado di dilatare del trecento percento le pupille, fornendo una visione notturna a prova di bomba.»
«La pillola viene chiamata Barbagianni’s Eye, Comandante.» Brambilla mi porge un bicchierino di plastica con all’interno il farmaco.
«Vada per il Barbagianni’s Eye dunque.» Mi calo la pasticca.
«Il suo giubbotto antiproiettile, signor Comandante.»
«Vedo che non ha perso tempo Di Carmine.» Lascio che l’ammiraglio mi aiuti ad indossare il giubbotto «che strano, non ricordavo fossero bianchi.»
Brambilla fa un passo verso di me. «Di fatti quello è grigio militare, signore. Probabilmente il Barbagianni’s Eye ha già iniziato a fare effetto.»
Di Carmine mi stringe il gomito. «Venga, Comandante, si sdrai sul lettino. Controlliamo le pupille.»
L’ammiraglio Di Carmine estrae una piccola torcia dalla tasca e me la punta negli occhi. Serro le palpebre e scosto la testa di lato.
Sbadiglio. «Avanti, non abbiamo tempo da perdere, Ugo Tognozzi non starà di certo ad aspettare i nostri porci comodi.»
Provo a rialzarmi dal letto, la cervicale è diventata un pezzo di legno. Maledetti traditori, mi hanno drogato! Sono sicuramente al soldo di Ugo Tognozzi. Devo reagire, non può farla franca!
Riesco a girarmi su un fianco, ma qualcosa mi blocca.
«Cosa sono queste cazzo di cinghie che escono dal mio giubbotto antiproiettile!»
Provo a divincolarmi, nulla da fare.
«Di Carmine, figlio di puttana, lasciami andare!» Non sento più le braccia.
«Questa sera la rimessa a letto è stata meno complicata del solito.» Ridono.
«Lasciatemi andare!»
La luce si spegne. Le voci degli impostori si allontanano. «Notte Giacomino, dai che domani sera ti facciamo catturare Pacciani.»
Il peso delle palpebre è insostenibile. «Lasciatemi and…»