Troppo visibile

Cercare l’invisibilità rende spesso fin troppo visibili. Vincitore della CENTESIMA Edizione di Minuti Contati, un racconto di Fernando Nappo.

 
Roberto si presentò in salotto nudo, sotto lo sguardo attonito della moglie.
«Nell’era dell’apparenza» disse «preferisco la trasparenza.» E ciò detto, sparì.
«Prevedo problemi col titolare, domani» disse la moglie.
«Perché?»
«Come saprà che sei in ufficio?»
«Timbrerò, naturalmente.»
La moglie si limitò a fissarlo, un sopracciglio alzato.
Roberto s’avviò all’attaccapanni, prese il cappello e lo calzò. «Questo risolverà la questione.»
 
Di fronte alla scrivania di Roberto, il titolare e la segretaria fissavano il cappello a mezz’aria. «Sarà come dice lei, Roberto» disse l’uomo «ma come saprò che non stia dormendo? O che non abbia sistemato in qualche modo il cappello e se ne sia andato?»
«Indosserò gli occhiali invece delle lenti a contatto. E alzerò il volume dei clic della tastiera. Può bastare?»
«No di sicuro!» intervenne la segretaria. «Lei è nudo, vero?» Fece una smorfia di disgusto. «Anche se non la posso vedere, l’idea di saperla tutto nudo…» Rabbrividì. «Sarebbe meglio se si coprisse almeno… si insomma, sa dove!»
«E non si scordi i piedi» rincarò il titolare. «Non può certo girare scalzo. È una questione di sicurezza.»
 
Il giorno seguente Roberto si presentò con cappello, occhiali, boxer e mocassini.
«Mi sono coperto» disse Roberto alla segretaria. «E ora i miei piedi sono protetti. Spero sia sufficiente.»
«Potrebbe indossare una magliettina, per coprire il torso.»
«Che differenza fa, se non mi si vede?»
«Sarà, ma mi farebbe sentire più a mio agio.»
Amareggiato, Roberto andò alla scrivania, fra le risatine dei colleghi.
A metà giornata il titolare tornò alla carica. «Così non va, Roberto. Gli impiegati rumoreggiano. Qualcuno la prende in giro, qualcuno la invidia e vorrebbe venire in costume adamitico. Non si fa che parlare di lei. È inaccettabile. Si metta addosso qualcosa di consono, di adatto a un uomo!»
 
Roberto si presentò in ufficio in camiciola, pantaloni e mocassini, e andò alla scrivania, senza salutare nessuno ma osservato, per quanto di lui si potesse vedere, da tutti.
Il titolare, appena lo vide, lo rimbrottò. «Per oggi vada, ma domani c’è la riunione coi nuovi fornitori. Veda di non presentarsi smanicato. Si metta un completo come si deve, meglio di marca, e una cravatta. E speriamo che non si lamentino che non la si possa vedere in faccia.»
 
Roberto si presentò in salotto vestito di tutto punto, sotto lo sguardo perplesso della moglie.
«A quanto pare» disse «non c’è modo migliore per passare inosservati che essere ben visibile a tutti.» E ciò detto, riapparì.
«Prevedo problemi col titolare, domani» disse la moglie.
«Perché?»
«Cercare l’invisibilità rende spesso fin troppo visibili.»
«Starò sulle mie.»
La moglie si limitò a fissarlo, un sopracciglio alzato.
Roberto s’avviò all’attaccapanni, sfilò il cappello e lo riappese.