Aspettative - di M.R. Del Ciello
- maria rosaria
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Aspettative - di M.R. Del Ciello
ASPETTATIVE di M.R. Del Ciello
L’acquazzone era caduto improvviso sulla città.
Le nuvole si erano addensate nel cielo, il vento le aveva spinte una contro l’altra fino a formare una coltre che aveva assunto un colore grigio scuro.
Quando il vento era calato, lampi avevano illuminato il cielo e la pioggia aveva cominciato a cadere.
Il giorno dopo grosse pozzanghere avevano invaso le buche sull’asfalto, gli scoli lungo i marciapiedi.
Una goccia in una pozzanghera si sentiva avvilita e a disagio. Guardava le altre gocce vicine felici di mescolarsi a olii e benzine. “Vedi? Siamo un arcobaleno!” dicevano.
La goccia era depressa. Aveva sperato di diventare torrente di montagna, fiume e poi sfociare nel mare. Questo era il destino che si era immaginata per lei. Invece eccola lì, in una pozzanghera puzzolente, insieme a tante gocce stupide che si vantavano di sembrare un arcobaleno.
Le venne da piangere. Si ricompose e cercò di assumere un atteggiamento altero. Forse con un po’ di fortuna poteva scivolare fuori dalla pozzanghera e raggiungere il mare, o almeno il fiume.
Mentre progettava la fuga, il vento cominciò a soffiare. Le nuvole assiepate ancora nel cielo si allargarono e lasciarono spazio ad alcuni raggi di sole.
La goccia guardò in alto e il sole l’accecò. Fu un attimo ed era evaporata, senza che quasi se ne accorgesse.
L’acquazzone era caduto improvviso sulla città.
Le nuvole si erano addensate nel cielo, il vento le aveva spinte una contro l’altra fino a formare una coltre che aveva assunto un colore grigio scuro.
Quando il vento era calato, lampi avevano illuminato il cielo e la pioggia aveva cominciato a cadere.
Il giorno dopo grosse pozzanghere avevano invaso le buche sull’asfalto, gli scoli lungo i marciapiedi.
Una goccia in una pozzanghera si sentiva avvilita e a disagio. Guardava le altre gocce vicine felici di mescolarsi a olii e benzine. “Vedi? Siamo un arcobaleno!” dicevano.
La goccia era depressa. Aveva sperato di diventare torrente di montagna, fiume e poi sfociare nel mare. Questo era il destino che si era immaginata per lei. Invece eccola lì, in una pozzanghera puzzolente, insieme a tante gocce stupide che si vantavano di sembrare un arcobaleno.
Le venne da piangere. Si ricompose e cercò di assumere un atteggiamento altero. Forse con un po’ di fortuna poteva scivolare fuori dalla pozzanghera e raggiungere il mare, o almeno il fiume.
Mentre progettava la fuga, il vento cominciò a soffiare. Le nuvole assiepate ancora nel cielo si allargarono e lasciarono spazio ad alcuni raggi di sole.
La goccia guardò in alto e il sole l’accecò. Fu un attimo ed era evaporata, senza che quasi se ne accorgesse.
Maria Rosaria
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Il tuo racconto mi ha ricordato una fiaba che ho letto tempo fa, con splendide illustrazioni dei cielo, delle nuvole e delle gocce di pioggia. Questo è un racconto tenero e delicato, anche se triste. Mi piace molto l'idea di una goccia che aspiri a un destino migliore che finire in una pozza d'acqua sporca, magari il fiume, magari il mare. I raggi di un sole traditore, mettono fine alle sue divagazioni.
La forma in alcuni punti andrebbe rivista, per esempio avrei eliminato la frase "la goccia era depressa" a beneficio di una descrizione che ce lo mostra oppure la goccia che assume un aspetto altero che non riesco a immaginare. Per il resto penso che la fiaba si sposi molto bene con il tema proposto, belle le descrizioni e il finale poetico di una goccia che torna nel cielo.
La forma in alcuni punti andrebbe rivista, per esempio avrei eliminato la frase "la goccia era depressa" a beneficio di una descrizione che ce lo mostra oppure la goccia che assume un aspetto altero che non riesco a immaginare. Per il resto penso che la fiaba si sposi molto bene con il tema proposto, belle le descrizioni e il finale poetico di una goccia che torna nel cielo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
- raffaele.marra
- Messaggi: 397
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Hai scelto la via della fiaba, con la personalizzazione di una goccia. Con tale interpretazione mostri come il ciclo dell'acqua, che per noi umani è assolutamente meccanico e deterministico, in realtà è per una goccia l'equivalente di un vero e proprio destino, con tutta la carica di aspettative, delusioni, illusioni e sorprese che porta con sé. Bene così!
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Ciao Maria Rosaria,
concordo sulla buona resa dell'atmosfera fiabesca che caratterizza questo tuo racconto. Le descrizioni rendono bene, ma purtroppo ho trovato questo tipo di personificazione un po' banale. Non ho trovato banale che sia stata personificata la goccia, ma il modo in cui è stato fatto. "La goccia arrabbiata perché voleva essere il mare" mi sa un po' di fiaba che si può trovare in un libro di storie per bambini, poco accattivante. Al di là di questo che può perfettamente rispecchiare un gusto personale, il racconto mi sembra scritto bene.
concordo sulla buona resa dell'atmosfera fiabesca che caratterizza questo tuo racconto. Le descrizioni rendono bene, ma purtroppo ho trovato questo tipo di personificazione un po' banale. Non ho trovato banale che sia stata personificata la goccia, ma il modo in cui è stato fatto. "La goccia arrabbiata perché voleva essere il mare" mi sa un po' di fiaba che si può trovare in un libro di storie per bambini, poco accattivante. Al di là di questo che può perfettamente rispecchiare un gusto personale, il racconto mi sembra scritto bene.
A me le d eufoniche piacciono!
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
"Life in a nutshell". Se solo potessimo aspettarci un'uscita di scena ugualmente distratta anche noi bipedi! Bello.
- giancarmine trotta
- Messaggi: 383
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Il racconto scorre tranquillo e leggero. La declinazione del tema non è affatto banale: dare voce ad una goccia d'acqua comporta dei rischi che sei riuscita quasi sempre ad evitare. I pochissimi caratteri ti hanno costretta a velocizzare delle descrizioni che meritavano più spazio: mi riferisco ad esempio alla delusione di non essere parte di un torrente. Potendo inserirlo, avrei visto bene un racconto della delusione, della mancata emozione durante la discesa. Bello il finale, che dà un'altra possibilità alla molecola. E chissà se sarà la volta buona!
Piacevole lettura.
Piacevole lettura.
- angelo.frascella
- Messaggi: 729
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Ciao M.R.
Fiaba tenera e dolce la tua, piacevole e con un retrogusto malinconico.
Il racconto si divide in due parti: nel primo descrivi la pioggia che sta per cadere e nella seconda la breve vita della goccia. Questo personalmente mi ha fatto un attimo sentire spiazzato quando hai deciso di umanizzare la goccia, passando da un contesto realistico a uno favolistico: avrei preferito che la tua protagonista fosse stata introdotta fin da subito. Concordo con Angela sulla "goccia depressa". Aggiungo che nelle prime due righe c'è una doppia ripetizione della parola pioggia, che stona un po' così ravvicinata.
A rileggerci,
Angelo
Fiaba tenera e dolce la tua, piacevole e con un retrogusto malinconico.
Il racconto si divide in due parti: nel primo descrivi la pioggia che sta per cadere e nella seconda la breve vita della goccia. Questo personalmente mi ha fatto un attimo sentire spiazzato quando hai deciso di umanizzare la goccia, passando da un contesto realistico a uno favolistico: avrei preferito che la tua protagonista fosse stata introdotta fin da subito. Concordo con Angela sulla "goccia depressa". Aggiungo che nelle prime due righe c'è una doppia ripetizione della parola pioggia, che stona un po' così ravvicinata.
A rileggerci,
Angelo
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1047
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Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
La fiaba funziona bene, anche se non mi soddisfa del tutto. La goccia ha un problema, non le piace il suo destino, le sue compagne invece amano la loro situazione, è frustrata, muore.
Non c'è una sua scelta, un suo gesto che la faccia sfuggire all'essere una sfortunata goccia di città, le succede è basta, tutto quel che fa la protagonista è estremamente passivo.
Unito con la lunga descrizione iniziale del clima, mi fa pensare che serva una sforbiciata su e una svegliata alla goccia giù per riequilirare il tutto!
Non c'è una sua scelta, un suo gesto che la faccia sfuggire all'essere una sfortunata goccia di città, le succede è basta, tutto quel che fa la protagonista è estremamente passivo.
Unito con la lunga descrizione iniziale del clima, mi fa pensare che serva una sforbiciata su e una svegliata alla goccia giù per riequilirare il tutto!
Re: Aspettative - di M.R. Del Ciello
Sono assolutamente d'accordo con il commento di Andrea Partiti. La lunga intro è accessoria e non permette al lettore d'immergersi ed empatizzare. In più, avresti dovuto dedicare più spazio alla goccia e alle sue macchinazioni (mentali) per uscire da quella pozza. Per il resto, molto bella l'idea e la sensibilità con cui la metti in scena, però, appunto, a mio parere, necessita di una diversa strategia narrativa.
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