Gradini - Andrea partiti

Appuntamento lunedì 20 febbraio dalle 21.00 all'una con il tema scelto da Eliselle!
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Andrea Partiti
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Gradini - Andrea partiti

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2017, 0:51

Passiamo ore a parlare tra di noi, persi nelle troppe parole a raccontare della nostra infanzia, dei nostri sogni, dei nostri desideri, e non ci serve altro.
Certo, non ogni giorno può essere perfetto, anzi: ci sono quei momenti in cui lei si sente in trappola, in cui entrambi ci sentiamo in trappola.
Dice che mi ama, poi mi chiama vicino a sé aprendo le braccia e mostrandomi il più autentico dei sorrisi, di cui mai potrei dubitare.
È proprio quando apro la piccola porta trasparente e mi avvicino a lei, fiducioso in una ritrovata comprensione, che tutto cambia, che si trasfigura.
Le magre dita di lei sfrecciano rapide e feroci: puntano ai miei occhi con lucida cattiveria, senza un tremito di rimorso o esitazione.
Mi raggiunge alla guancia, lasciandomi un graffio rosso di un sangue che raccolgo e assaggio per sentire il sapore bruciante dell’inganno.
La getto di lato, prima che possa fare un’altra mossa; mi maledico per credere ogni volta al suo amore folle.
Quante volte potrà ancora ingannarmi, blandirmi e farmi cedere, prima che io impari la lezione e smetta di accorrere bisognoso?
Forse non voglio una risposta, o forse la risposta è “ogni giorno finché io sarò carceriere e lei prigioniera.”
Ora mi implora, seguendo un copione di promesse e pentimento, ma sento appena i suoi giramenti e falsità.
Quando richiudo il pannello, isolandola, la voce si attutisce; vengono a galla i miei sensi di colpa.
Mi volto ancora un istante: appoggio una mano alla parete della cella, lasciando un’impronta umida.
Ora mi maledice, maledice me e il giorno in cui ha accettato il mio invito.
Ha ragione, so che ha perfettamente ragione ma non posso fare nulla per lei.
Abbasso lo sguardo, vergognoso nella mia debolezza, incapace di arrendermi o di lottare.
Fra un’ora, fra dieci ore, domani, ricominceremo da capo, senza fine.
Vorrei tornare indietro, ma è tardi, non ho modo di rimediare.
Certo, potrei lasciarla andare, ma che sarebbe di me allora?
Non respiro, lei piange più forte: non posso consolarla.
È per colpa mia che piange, solo mia.
Salgo di corsa le scale della cantina.
Le dita sudate scivolano sulla maniglia.
Devo uscire da lì, subito.
Ignoro le urla imploranti.
Tiro il chiavistello.
Mi accascio.
Vomito.



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antico
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2017, 0:53

Ciao Andrea! Tutto ok con i parametri anche per te, buona Eliselle Edition!

mezzomatto
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#3 » venerdì 24 febbraio 2017, 22:21

Atmosfera sado-horror, anche se rarefatta. E' più la descrizione di un istante che la narrazione di una storia. Non sono ben chiari i motivi della detenzione, nè il comportamento della prigioniera. Uno sviluppo che, indubbiamente, meriterebbe più delle quattro ore concesse.

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giancarmine trotta
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#4 » sabato 25 febbraio 2017, 14:59

Ciao Andrea,
una tematica molto interessante quella che proponi.
Il carnefice sembra quasi pentito e forse per questo mancano dei dettagli che mi sarei aspettato in una storia del genere: mi riferisco alle atrocità psico - fisiche di cui la donna è vittima, alle vessazioni quotidiane, ecc..
Qualcosa che ci facesse montare la rabbia insomma.
Il finale è in linea col resto del racconto e quindi ci sta bene; vengono confermate le sue difficoltà e sembra anche lui vittima di sé stesso. Credo che questo lavoro, con un numero di caratteri maggiore, possa essere ulteriormente migliorato.
Alla prossima lettura,
G.

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angelo.frascella
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#5 » domenica 26 febbraio 2017, 18:37

Ciao, Andrea.

Storia di un amore malato e folle, quella che ci proponi. Ben gestito il suo monologo: all'inizio sembra lei la pazza, che lui accudisce e di cui, di tanto in tanto si fida. Poi si capisce che lei vuole solo difendersi e scappare. Mi ha fatto pensare un po' a The O.A. (non so se l'hai visto su NETFLIX). Buon lavoro, forse non troppo originale. Mi sarebbe piaciuto, inoltre sapere qualcosa di più dei due personaggi e di come sono arrivati a questo punto, ma probabilmente lo spazio non c'era.

A rileggerci,
Angelo

mezzomatto
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#6 » lunedì 27 febbraio 2017, 16:06

Ripeto il commento e lo completo per non incorrere nelle penalità

Atmosfera sado-horror, anche se rarefatta. E' più la descrizione di un istante che la narrazione di una storia. Non sono ben chiari i motivi della detenzione, nè il comportamento della prigioniera. Uno sviluppo che, indubbiamente, meriterebbe più delle quattro ore concesse. C'è anche qualche frase fatta: " in cui entrambi ci sentiamo in trappola" ad esempio che non aggiunge nulla alla narrazione. Quindi direi che si tratta di una bozza, più che di uno sviluppo completo.

joshua
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#7 » lunedì 27 febbraio 2017, 18:05

Il racconto è breve ed incisivo. Riesce bene a rendere l idea di un amore malato. O almeno ho recepito questo. Sei stato molto bravo a descrivere la dinamica, la sofferenza, l impossibilità di un cambiamento. E la scena d l vomito credo racchiuda un po' tutti questi significati. Non mi ha coinvolto molto ecco tutto, ma nel complesso non ho nulla da dire, né sulla scrittura, né sulla resa dei personaggi.

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marco.roncaccia
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2017, 8:19

Ciao Andrea,
Di solito, quello che non apprezzo in un racconto, e con i tuoi mi è capitato spesso, è quando l'autore gioca a nascondino con il lettore. Quando, per tenere celato un finale a sorpresa costruisce un rebus piuttosto che un racconto, oppure quando è necessario cercare fuori del racconto stesso elementi di senso indispensabili per la comprensione.
In questo caso (come nel tuo racconto della Three days Edition) questo non avviene. Ciò mi permette di apprezzare la scrittura e il modo in cui rendi il tormento del protagonista e il dilemma sulla continuazione o meno della relazione con la prigioniera. Non chiarisci più di tanto la situazione ma l'universo di senso che costruisci è autonomo e ben individuabile. Per me questa è un'ottima prova, forse un racconto fuori target per MC ma un'ottima prova.

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leonardo.marconi
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2017, 18:43

Ciao Andrea, il tuo racconto è alimentato da un bel climax e allo stesso tempo (come qualcuno ha già scritto) non nasconde nulla, facendo trapelare tutta la tensione al cardiopalma della situazione e il dramma psicologico del vile protagonista. Questo giocare a carte scoperte apre uno squarcio, una fotografia accecante del dramma, senza però creare una storia. Credo comunque fosse nelle tue intenzioni. Devo essere sincero: inizialmente pensavo che ad essere imprigionato fosse un animale. Forse sottolineare le motivazioni della prigionia avrebbe reso perfetto il racconto, che resta una parabola in aria in piena sintonia col tema del contest. Complimenti e a presto!

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AmbraStancampiano
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#10 » giovedì 2 marzo 2017, 14:58

Ciao Andrea,
A me il tuo racconto è piaciuto moltissimo.
Ci intravvedo una prova di stile non indifferente, una volontà tecnica molto particolare e se ho ben capito le tue intenzioni, ammiro davvero la padronanza dell'italiano che dimostri nella costruzione dei tuoi gradini. Se invece ho volato con la fantasia, perdonami. Però ti stimo lo stesso per le metriche.
La trama si allinea molto col tuo lavoro, e a questo punto mi chiedo e ti chiedo: hai in mente un progetto unitario su un unico rapitore/killer seriale oppure è semplicemente una linea d'ispirazione che ti aggrada particolarmente?
Ancora complimenti.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Andrea Partiti
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#11 » giovedì 2 marzo 2017, 17:31

Grazie a tutti per i commenti! Avete tutti circa ragione, sia sulle ispirazioni che sui problemi del racconto.

Finiti i commenti posso confessare, raccontando come è stato partorito.

"Non ho idee, maledetta traccia vaga. Però potei scrivere un racconto buffo. Tipo con ogni frase con un numero di parole crescente/decrescente. Tipo una scala, con dei gradini. Oooh, potrei mettere una scala nel racconto in modo che sembri tutto collegato. Attacchiamo qualcosa attorno a questa idea!"

A quel punto il tempo che mi era rimasto era scarso perché avevo buttato via la versione che partiva da una parola e andava a crescere perché era poco incisiva e il finale era lungo e brodoso.
Era più difficile del previsto scrivere frasi di lunghezza prestabilita (partendo da quelle più lunghe poi) e quindi il racconto è rimasto un po' grezzone.

Però ci sono i gradini :p

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AmbraStancampiano
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#12 » giovedì 2 marzo 2017, 18:52

Hai detto niente, dev'essere stato un lavoraccio! Per me è geniale.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

diego.ducoli
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#13 » giovedì 2 marzo 2017, 23:35

Ciao Andrea
Stavo per chiederti se la forma del testo fosse voluta, ma poi ho letto i commenti.
Non sono un amante dei monologhi ma questo funziona e crea storia, il ribaltamento è stato una piacevole sorpresa.
Mi sarebbe piaciuto qualche dialogo in più, ma in effetti va già bene cosi.
Un buon racconto.

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antico
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Re: Gradini - Andrea partiti

Messaggio#14 » sabato 4 marzo 2017, 12:26

Gran bel pezzo. Non assegno pollice su perché è da affinare per poterlo presentare in Vetrina, ma il quasi su ci sta tutto. L'intenzione alla base è geniale e quello che ci hai infilato dentro, anche. Sono convinto che abbia due livelli di lettura: c'è la storia che mostri, quella di un rapimento, e c'è quella che descrivi, quella di ogni coppia, una prigionia reciproca che diventa cibo necessario per la continuazione della propria esistenza, quindi irrinunciabile. Quella porticina che apre è anche quella della propria anima che, periodicamente, anche nel rapporto più consumato, proviamo a riaprire cercando sensazioni perdute che c'impediscono di partire. Dagli la sistematina che ritieni giusta nel Laboratorio e poi fili dritto dritto in Vetrina.

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