Ex novo - Le forbici

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Sondaggio concluso il domenica 5 febbraio 2017, 9:30

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ChiaradiLuna
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Ex novo - Le forbici

Messaggio#1 » lunedì 2 gennaio 2017, 18:11

Ciao! Sono una nuova iscritta e vi sottopongo questo mio breve racconto.
Con la speranza di trovare riscontri, auguro a tutti buon anno nuovo!


Ex novo - LE FORBICI

Durante il trasloco, nella baraonda di scatoloni e sospiri, qualcuno ha scordato il vaso di un’orchidea sul balcone.
È una pianta da interno, fino ad allora tenuta accuratamente lontana da luce diretta e da sbalzi di temperatura.
Mi ha sempre dato l’impressione di nutrirsi dello stupore di chi la ammira. Le grandi foglie come gonne, uno stelo sottile come busto e infine un fiore intrigante come un bel viso. Degna di una femme fatale.
Com’era prevedibile, non ha ben gradito essere allontanata da tante attenzioni e ancor meno il clima invernale. Molte foglie si sono seccate e ingrigite, alcuni boccioli rattrappiti ancor prima di aprirsi.

Così oggi ho preso il vaso, l’ho messo nel lavandino del bagno e l’ho annaffiata per bene. Per farmi perdonare della trascuratezza, ho abbondato con il concime per orchidee comprato apposta nei giorni scorsi. Poi ho infilato i guanti, impugnato le forbici e ho dato il via alla cura vera a propria; eccomi dunque intenta a tagliare i rami secchi, le foglie rigide, le radici annerite. Mi sento un chirurgo, come se da ogni mia decisione dipendesse la vita di un paziente. Questa gamba cancrenosa la tagliamo? E questa mano finita sotto uno schiacciasassi? E questo fiore appassito? E questo occhio infetto? E questa gemma ingiallita? Per quanto il mio pollice verde mi guidi in tutte le operazioni, non so con certezza come reagirà la pianta. L’unico pensiero che mi spinge è sapere che quelle parti non le serviranno più, anzi, che addirittura ne rallenterebbero la sua rinascita. Così quando i petali di un fiore perdono di tono, ai miei occhi diventano appendici che le succhiavano forza ed energie. Un taglio e via! Drastica, rigorosa, severa. Non c’è spazio per i ricordi, si può solo preparare il tutto per una nuova fioritura.

D’improvviso le foglie mi avvolgono i polsi e le radici si intrecciano tra le mie dita.
Mi si blocca il respiro, spalanco gli occhi, il cuore perde un battito.
Prima che possa emettere un fiato, un urlo mi rimbomba nella testa :”Perché mi fa questo?”.
Non mi muovo, sono un sacco vuoto, come se mi avessero strappato di colpo l’anima.
Allora stringe la presa e di nuovo quella voce :”perché mi fai questo?”.
Vorrei piangere ma sono pietrificata. Ingoio e un brivido mi scuote. Balbetto :”Di che parli?”
“Perché mi fai questo? Mi ci sono voluti anni prima di diventare tanto bella e florida. Tu mi hai dimenticata al freddo, e ora butti via i rami da cui sono nati germogli e strappi le foglie che mi hanno permesso di crescere. È colpa tua se mi sono ridotta così, vorrei avercelo io un paio di forbice per smembrarti!”

Mi trema la voce ma riesco a lucidare i pensieri.

”Senti orchidea, so che ho sbagliato, ma sto facendo tutto questo proprio per rimediare! Se ti lasciassi le parti marce tu sprecheresti le tue energie nel tentativo di salvarle. Passeresti mesi a inviare loro altra linfa, e infine si staccherebbero lo stesso. So che tu ora non lo capisci, ma ti sto facendo un favore!”

“Favore?? Non posso essere io a decidere a cosa dedicare le mie risorse?”

Da prigioniera mi trasformo in ribelle. “Ma si può sapere di che ti lamenti? Vorrei avercelo io qualcuno che mi tagliasse i rami secchi!” dico con rabbia.
“Sai quante idee ho rincorso prima di rendermi conto che non facevano al caso mio?
Sai a quante persone ho dedicato il mio tempo per poi essere tradita e abbandonata?
Sai quante volte ho esaurito le forze per ottenere qualcosa che si è rivelata nociva per me?
Se qualcuno mi avesse strappato quei rami secchi mi sarei potuta concentrare su altri progetti, vivere altre esperienze, conoscere altre persone. Non è facile liberarmi di qualcosa che mi ha portato gioia, e so che la domanda che dovrei pormi è se c’è la possibilità che me ne possa portare ancora. E invece mi lego al passato e alla speranza che da un ramo secco possa sbocciare un nuovo fiore, e non riesco ad essere obiettiva.
Perciò sarei ben lieta se qualcuno mi alleggerisse di questo peso!”

Un attimo di silenzio e di nuovo quella voce nel cervello :
“Eppure le forbici le hai sempre avute tu”

E mi liberò le mani.


Bussano alla porta. :”Ehi, sei in bagno da mezz’ora, ti decidi a uscire?”
Ultima modifica di ChiaradiLuna il martedì 3 gennaio 2017, 21:35, modificato 1 volta in totale.



alexandra.fischer
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Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#2 » martedì 3 gennaio 2017, 21:07

L’idea di umanizzare un’orchidea dimenticata in un trasloco è di sicuro molto originale. La pianta diventa personaggio prima nei paragoni orchidea-femme fatale, per poi arrivare a parlare telepaticamente alla protagonista umana durante l’operazione del taglio dei rami secchi (e qui continua l’umanizzazione della pianta. Sta subendo di malavoglia l’intervento chirurgico e giudica male le premure della protagonista. Poi si passa alla profondità filosofica: la protagonista paragona i rami secchi della pianta ai propri, quelli esistenziali. Magari avesse avuto le forbici per tagliarli. E l’orchidea, decidendo di esserle amica, le rivela che le possiede, eccome. Deve solo usarle. Mi è piaciuto il rimando alla parte in cui l’orchidea rimpiange di non avere a sua volta un paio di forbici per ricambiare…il favore.





Attenzione al refuso: sei un bagno per sei in bagno.

Chiedo la grazia

ChiaradiLuna
Messaggi: 129

Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#3 » martedì 3 gennaio 2017, 22:23

Ciao alexandra.fischer!
Ti ringrazio per il commento, per aver chiesto la grazia e per avermi fatto notare il refuso ^^
Direi che hai colto in pieno il mio racconto, in ogni sua parte!
Che tu ci creda o no, l'idea mi è venuta davvero mentre "curavo" la mia orchidea. In quel momento ho ripensato all'unica lezione di yoga a cui ho partecipato, in cui ci ripetevano di liberarci dei pesi morti, di tutto ciò che ci esaurisce e da cui non otteniamo dei veri risultati. Non tanto perché non valga la pena sforzarsi per ottenere qualcosa, ma perché alcune cose diventano delle inutili zavorre e, banalmente, non possono più far parte della nostra vita.
Un taglio e via!

P.S. La mia orchidea l'ho chiamata "Hope", nella speranza che possa davvero rifiorire ^^

Hitherto
Messaggi: 94

Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#4 » lunedì 9 gennaio 2017, 23:00

Ciao ChiaradiLuna,
benvenuta su Minuti Contati! Hai uno stile leggero e lineare. Ritengo che, se potesse essere incanalato nelle storie giuste e con i giusti tagli narrativi, potrebbe diventare molto efficace. Ciò che non mi ha convinto in questo racconto è l'impostazione della storia. Non vado matto per questo tipo di umanizzazioni e secondo me sarebbe stato più efficace se avessi descritto i pensieri della pianta mentre la protagonista la pota e successivamente i pensieri della protagonista mentre si prende cura dell'orchidea: una sorta di dialogo silenzioso, meno surreale. Ecco, credo che l'idea sia buona ma il modo in cui è stata affrontata l'abbia banalizzata un po'. Non ho apprezzato molto la parte dialogica finale della donna perché mi sembra che sveli troppo didascalicamente la morale del racconto. C'è un refuso: "un paio di forbice".
Spero di rileggerti :)
A me le d eufoniche piacciono!

ChiaradiLuna
Messaggi: 129

Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#5 » mercoledì 11 gennaio 2017, 20:27

Ciao Hitherto!
Ti ringrazio per i consigli, spero di riuscire a metterli in pratica nella maniera giusta ^^

Yuk
Messaggi: 32

Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#6 » giovedì 19 gennaio 2017, 19:01

Ciao Chiara,
ho lasciato sedimentare un po' il tuo racconto perché c'era qualcosa che non mi convinceva. Se da un lato, infatti, è indubbiamente scritto bene, dall'altro qualcosa lo rende ostico. Nonostante sia una scena in cui non dovrebbe risultare difficile immedesimarsi, in realtà questo non avviene. E' una sorta di diario, ma con la morale, e forse è questo il problema: il tema, il concetto chiave è troppo sviscerato, troppo esplicitato e non lascia nulla al lettore da interpretare o meditare, o da condire in qualche modo con i suoi pensieri e le sue considerazioni.
Alcune espressioni e descrizioni sono, comunque, estremamente felici e denotano delle belle doti di scrittura, complimenti!

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antico
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Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#7 » lunedì 30 gennaio 2017, 14:40

Nuovo regolamento del Laboratorio! Scopritelo QUI!

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antico
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Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#8 » lunedì 20 febbraio 2017, 13:58

Essendo passato ormai un mese dall'ultimo intervento (non mio), avverto che se entro qualche giorno non vedrò riprendere i lavori su questo racconto provvederò ad archiviarlo.

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Re: Ex novo - Le forbici

Messaggio#9 » domenica 12 marzo 2017, 20:08

Non ci sono stati ulteriori interventi su questo racconto, pertanto devo considerarlo disattivo e spostarlo nell'archivio.

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