Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Canadria
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Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#1 » sabato 23 settembre 2017, 15:17

Il guardiano del faro ha le orecchie piccole e un naso schiacciato con cui sente l’odore del mare.
Conosce l’odore della tempesta e del mare lungo e, nelle orecchie piccole come conchiglie, si arrotola lo sciabordio delle onde lente sulle pietre basse delle prime scale.
Gli occhi rossi per il sale ed il sole, per la veglia sul mare, per la nostalgia e la malinconia, nascondono pupille che reagiscono ad ogni tocco di luce e ora si allargano e ora si stringono mentre l’ombra del guardiano si staglia nell’acqua e poi vi sprofonda e sparisce.

Così, il guardiano è una presenza d’ombra che c’è e sparisce nel tempo di un lampo di luce.
Conosce i suoni viscerali e le urla d’amore degli animali acquatici che gonfiano la pancia per sbuffargli un segno di saluto. Il guardiano del faro piega d'un colpo il suo sguardo dritto e ne smorza il rigore con un cenno del capo.

Il faro incrina le onde e resiste, di pietra, agli urti scomposti dei pesci sulle fondamenta profonde. Statua alla solitudine e al suo solitario guardiano. Rimane così, a sempiterna memoria.
Anche adesso che non giova più che un uomo sorvegli una luce.
Anche adesso che non serve che un uomo viva lontano dal mondo perché il mondo possa passargli davanti senza sbattergli contro.
Anche adesso che il guardiano del faro abita al terzo piano del mio stesso palazzo.

Ogni tanto s’affaccia e sospira e annaffia le piante in balcone, se io lo saluto, lui non ricambia. Forse non mi sente, perché nelle orecchie di conchiglia si arrotola ancora il rumore del mare. Forse non risponde perché la bocca ha scordato come si fa a parlare.

Per questo mi ha stupito, stamattina, quando ha bussato alla mia porta.
Io ho chiesto «Chi è?» e lui ha risposto «Il guardiano del faro».
Ho creduto che non ricordasse neppure più il suo nome, non avendolo nominato nessuno per tant’anni.
Allora ho aperto la porta, e il guardiano del faro ha sorriso con la bocca chiusa nascosta nella barba incolta e coi suoi occhi di seppia mi ha guardato curioso e timoroso, e tra le mani aveva una ciotola di ceramica grossa quanto un fondo di bottiglia.
«Mi dica, ha bisogno di qualcosa?»
«Avete del sale? L’ho terminato.»
La voce roca e – di potenziale – tonante, riusciva flebile e dolce e frusciava ora avanti e ora indietro.
«Certo.»
Così un uomo di mare veniva a cercare del sale in casa mia.
Non era poi questa gran meraviglia: in città non poteva trovarne abbastanza per le sue necessità, lui che era abituato a viverne circondato.
Ho rovesciato nella sua ciotola bianca buona parte di quanto ne avevo e quello mi ha ringraziato con gli occhi neri stretti.
Mentre risaliva le scale del pianerottolo l’ho visto assaggiarne un po’ con le dita.

Da tre minuti piove acqua in gran quantità sul mio balcone.
Non ho dubbi che sia lui.
Allungo un dito sotto la pioggia e quando lo metto in bocca già so che sapore sentirò: è acqua salata.

Il guardiano del faro è affacciato al balcone e i suoi occhi di seppia guardano all’orizzonte una Milano soffocata dal sole di agosto.
Ha l’acqua alle ginocchia e i piedi sommersi in granelli di sale. Respira forte e muove le caviglie e così l’acqua dondola e ciancia con sonagli di gocce e pietruzze, e le conchiglie - che sono orecchio del guardiano - si arrotolano e gongolano e sentono casa. E fremono tanto, le orecchie di conchiglia, che io, da sotto, lo chiamo a gran voce per dirgli di fare attenzione!, che combinerà un gran danno!, ma quello proprio non mi sente.

Allora io penso e ragiono, e mi bagno di acqua di mare a Milano, e penso e ragiono e mi dico che il danno ormai è fatto, che siamo a Milano ed è agosto e che, stamattina, alla porta, ho donato al mio vicino un pezzo di mare che io avevo in casa e non lo sapevo. Allora mi dico, penso e ragiono, e penso e mi dico che non è tempo di ragionare e non è tempo di pensare, quando il mare ti gocciola in testa dal balcone del terzo piano, e allora posso chiudere gli occhi e posso riposare e fingere orecchie di conchiglia e bocca di pesce e stare muta a sentire il rumore del mare.

Il guardiano del faro resta vigile al terzo piano di questo palazzo di Milano, e nessun mondo può sbatterci contro, e nessuna barca può sfiorarci il braccio, e nessun uomo può colpirci il cuore, e così io posso non pensare posso non pensare e posso gorgogliare posso gorgogliare e poi posso annegare e annegare e posso annegare e scendere negli abissi e sul fondale e posso gorgogliare posso gorgogliare e poi, all’improvviso, nuotare verso riva.
Ultima modifica di Canadria il domenica 12 novembre 2017, 19:53, modificato 5 volte in totale.



alexandra.fischer
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#2 » domenica 24 settembre 2017, 17:36

Che bel racconto marino. Mi piace moltissimo il linguaggio in cui lo hai scritto, ottimo, scorrevole, con la serie degli anche che dà un tono musicale alla storia. Il guardiano del faro è una figura azzeccatissima, misteriosa, dagli arcani poteri (trasforma la pioggia in acqua salata usando la ciotola di sale preso in prestito dalla protagonista e si fa amare dalle creature acquatiche). Le metafore riferite al guardiano del faro mi hanno conquistata (orecchie-conchiglie, occhi neri-da seppia). Il fatto che un uomo così speciale sia finito in un condominio, ma che riesca ad infervorare l’immaginazione della protagonista mi ha fatta pensare al contrasto immaginazione-realtà che si vede in Lovecraft (e precisamente nel racconto marino “La casa lassù nella nebbia”).

Chiedo l’ammissione alla vetrina

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Massimo Tivoli
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#3 » martedì 3 ottobre 2017, 23:08

Ciao Canadria.
Il racconto mi è piaciuto molto. Complimenti per la pensata, il guardiano del faro è un personaggio magico.

Mi piace molto lo stile, a tratti poetico a tratti paratattico, e il modo con cui armonizzi il tutto.

Sono d'accordo con Alexandra che il racconto merita l'ammissione in vetrina.

Ma prima ci sono delle cose di minore importanza da sistemare:

1) d eufoniche (ricontrollale), ad esempio: "ed il sole", "ed annaffia"

2) Hai fatto 30, fai 31. Visto lo stile sensoriale e musicale che hai, la seguente frase stona con tutto il resto: "il suono dello strusciare delle onde"; lungi da me suggerirti una modifica, è evidente che sai trovarla da sola ma, giusto per farmi capire, una cosa tipo "il suono delle onde che s'infrangono" per me sarebbe stata più in linea con il resto.

Trattandosi di cose minori che puoi sistemare in pochi secondi e in qualsiasi momento,
RICHIEDO L'AMMISSIONE ALLA VETRINA

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#4 » martedì 10 ottobre 2017, 21:54

Ciao e grazie ad entrambi per i vostri commenti!
Appena avrò qualche minuto di tranquillità rivedrò il racconto secondo i consigli di Massimo. Per quanto riguarda la frase che mi hai segnalato, cercherò di renderla meglio, mi sembrava che il verbo "strusciare" potesse ricordare per assonanza lo sciabordio delle onde contro il faro. Grazie ancora, a presto :)

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#5 » martedì 24 ottobre 2017, 12:16

Ecco qui, finalmente modificato secondo i consigli di Massimo.

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Massimo Tivoli
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#6 » giovedì 2 novembre 2017, 10:14

Ciao Canadria,
riconfermo che il racconto è molto bello, magico :-)

RICHIEDO L'AMMISSIONE ALLA VETRINA

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#7 » lunedì 6 novembre 2017, 18:20

Mi sarebbe piaciuto leggere qualche altro commento ma, non ricevendone di nuovi da ormai più di un mese, ho deciso di chiedere l'intervento diretto del Dottore (anche se non sono sicura che sia questa la frase esatta per farlo, mmm).

Ringrazio molto Alexandra e Massimo per il loro prezioso contributo e richiedo l'ammissione alla vetrina con solo due pareri positivi sfruttando la nuova modifica del regolamento .

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SalvatoreStefanelli
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#8 » lunedì 6 novembre 2017, 18:59

Una grande poetica in queste parole che scorrono facile e felici verso l'incanto. Una nota, per me negativa, sta tutta nelle prime righe, dove ho trovato mare ripetuto una volta di troppo, anzi, direi che quel mare lungo non mi piace per niente. Sarà una questione di gusto e di ripetizione.
Per il resto tutto bene e anch'io (purtroppo sono arrivato solo adesso)
Richiedo l'ammissione alla vetrina.

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Il Dottore
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#9 » martedì 7 novembre 2017, 14:18

Ciao, Canadria. Hai abbastanza richieste di ammissione per provare a Sfidare il Dottore (e hai pure commentato abbastanza racconti)
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#10 » martedì 7 novembre 2017, 15:02

Allora sfido il Dottore!

Grazie anche a te per il tuo commento, Salvatore! :) perché non ti piace "mare lungo"? La ripetizione della parola forse è un po' pesante ma è voluta per dare l'idea di un uomo che, alla fine, vede solo quello intorno a sé.

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Il Dottore
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#11 » mercoledì 8 novembre 2017, 8:52

Ciao, Canadria!
Scusa, mi sono accorto solo adesso che avevi richiesto il mio intervento diretto.
Magari la prossima volta scrivilo in lettere maiuscole così me ne accorgo prima. Comunque poco male, visto che questo a portato a un ulteriore commento.

Veniamo al racconto: mi piace molto. Poetico e magico, evocativo e misterioso, sicuramente originale.
Ti chiederei solo poche cose:
- ci sono rimaste due "d" eufoniche che secondo me sono sacrificabili (ho avuto qualche dubbio se chiedertelo, visto che siamo a un passo dalla poesia e in poesia le d eufoniche sono più tollerabili per via di ritmo e musicalità. Ma mi sembra che, togliendo queste due, non si perda nulla. Dimmi tu che ne pensi.
Le frasi sono: "il sale ed il sole" e, poco dopo, "reagiscono ad ogni tocco".
- "sparisce al tempo di un lampo di luce", secondo me sarebbe più immediato dire "...nel tempo di...". Inoltre l'allitterazione fra tempo e lampo non mi convince del tutto, ma vedi tu se cercare una soluzione alternativa.
- "Gli ho consegnato buona parte del mio sale": mi sembra che nel giro di poche frasi la parola sale compaia una volta di troppo, con un effetto un po' cacofonico. Se dicessi semplicemente "buona parte del mio" non credi sarebbe comprensibile lo stesso?

Per comodità di pubblicazione sulla Vetrina, ti chiederei di sostituire le virgolette dei dialoghi, con i caporali (puoi copiarlo da qui «» oppure inserirli da tastiera come Alt+0171 e Alt+0187 , almeno se usi Windows)
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#12 » domenica 12 novembre 2017, 19:59

Caro Angelo,
intanto grazie per il tempo speso a leggere, per i complimenti e per i consigli. Ho modificato il racconto seguendo i tuoi suggerimenti (quasi tutti):

Il Dottore ha scritto:Veniamo al racconto: mi piace molto. Poetico e magico, evocativo e misterioso, sicuramente originale.
Ti chiederei solo poche cose:
- ci sono rimaste due "d" eufoniche che secondo me sono sacrificabili (ho avuto qualche dubbio se chiedertelo, visto che siamo a un passo dalla poesia e in poesia le d eufoniche sono più tollerabili per via di ritmo e musicalità. Ma mi sembra che, togliendo queste due, non si perda nulla. Dimmi tu che ne pensi.
Le frasi sono: "il sale ed il sole" e, poco dopo, "reagiscono ad ogni tocco".
- "sparisce al tempo di un lampo di luce", secondo me sarebbe più immediato dire "...nel tempo di...". Inoltre l'allitterazione fra tempo e lampo non mi convince del tutto, ma vedi tu se cercare una soluzione alternativa.
- "Gli ho consegnato buona parte del mio sale": mi sembra che nel giro di poche frasi la parola sale compaia una volta di troppo, con un effetto un po' cacofonico. Se dicessi semplicemente "buona parte del mio" non credi sarebbe comprensibile lo stesso?

Per comodità di pubblicazione sulla Vetrina, ti chiederei di sostituire le virgolette dei dialoghi, con i caporali (puoi copiarlo da qui «» oppure inserirli da tastiera come Alt+0171 e Alt+0187 , almeno se usi Windows)


1) Le "d" eufoniche le ho lasciate lì. Scusami! Un po' per non tradire la mia natura: io le ho sempre messe ovunque e mi piacciono tanto. Un po' (soprattutto) perché mi pare diano a quella frase un ritmo cadenzato che era quello che cercavo (volevo ricordare, e probabilmente non ci sono riuscita, la ritmicità della luce del faro).
2) Ho corretto da "al" a "nel". L'allitterazione, come sopra, voleva dare l'effetto della ritmicità della luce ("altém-po-diunlàm-po"), ma mi rendo conto che sono miei assurdi processi mentali! Spero comunque che me li concediate per questa volta.
3) Non sai quanto tempo ho perso per cercare di sistemare quel periodo. Non ci sono mai riuscita. Adesso ho provato per l'ennesima volta ma non so com'è venuto.
4) Virgolette modificate con quelle da te suggerite, effettivamente molto più belle.

Grazie ancora :)

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Il Dottore
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#13 » lunedì 13 novembre 2017, 8:52

Ciao, Canadria.

Personalmente le "d" eufonica, di solito, mi danno allergia :-D, ma in questo caso te le concedo, perché le questioni di ritmo e linguaggio poetico, in questo caso le rendono ammissibili ;-)

Per il resto tutto ok.

Racconto promosso in vetrina. Complimenti!
Resta collegata, a gruppi FB e APP per sapere quando il passaggio sarà effettivo.
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

Canadria
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#14 » martedì 14 novembre 2017, 21:29

Evviva! Grazie per il parere positivo e, per i commenti, a te e a tutti gli altri.

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antico
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Re: Il guardiano del faro [DragonFest Live Edition] modificato

Messaggio#15 » venerdì 8 dicembre 2017, 12:36

Racconto pubblicato in Vetrina, procedo a disattivarlo qui.

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