Il sintomo

ChiaradiLuna
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Il sintomo

Messaggio#1 » sabato 23 settembre 2017, 15:26

Eccomi, dunque.
Di tante cose che avevo immaginato di compiere nella mia vita, questa non era nemmeno sulla lista. Certo contavo sul fatto che, prima o poi, avrei di nuovo provato sentimenti per un uomo, ma non credevo di esserne davvero capace. Meno che mai di ritrovarmi connessa al computer alla patetica ricerca di una sua foto. Per uno così arrogante e pieno di sé, poi. Se non fosse stato l’oratore di punta alla convention non lo avrei nemmeno considerato. Invece ho praticamente passato tre giorni con la sua voce nella testa, sia quando era sul palco sia quando eravamo al bar. Già, perchè non gli bastava essere al centro dell’attenzione del pubblico, voleva pure conquistare l’unica donna single. Quantomeno sono divertita a farlo penare: mi sono fatta offrire cene, cocktail e passeggiate notturne. Forse è stato questo ad attirarlo, non avrebbe sprecato il suo tempo con una preda facile. Questo era il nostro intento, solo giocare al gatto col topo. Questo doveva essere. Questo fino all’ultimo giorno, quando mi sono scoperta fiera di lui mentre splendeva sotto i riflettori, come fosse di mia proprietà.
Credevo che gli anni avessero indurito il mio cuore, e la cosa non mi dispiaceva. Ho una casa, un bel lavoro, una normale vita sociale, interessi di vario genere, e ne sono pienamente soddisfatta. Ogni tanto passa qualcuno a farmi compagnia, ma non lo lascio rimanere più di una notte. Detesto l’idea di dipendere da qualcuno, sono capacissima di aprire i barattoli per conto mio. La frase “non vivrei senza di te” mi da il voltastomaco. E quando mai si è rivelata vera?
E invece sono qui. Davanti al computer, a spulciare sul suo profilo, in cerca di qualcosa che nessuno apprezzerebbe. Uno scorcio del suo viso, una falange, un gomito. Quegli stupidi dettagli che ho notato solo io, lontano dalla gente, che lo rendono unico, seppur insopportabile.
Non mi interessano i sorrisi, le pose composte, le cose comuni.
Voglio il sopracciglio che alza quando è stizzito.
Voglio il suo fastidio, che non nasconde, quando qualcuno sbaglia un verbo.
Voglio la superbia dei suoi occhi azzurri.
Purtroppo qui ci sono solo immagini dozzinali, le classiche tavolate di amici, gite al lago, occhiali da sole. Ho sprecato dieci minuti della mia vita vestendo i panni di un’adolescente in calore per non trovare nulla. Avrei potuto fare qualunque altra cosa e risparmiare una briciola della mia dignità. Che sciocca…

Un link tra i suoi interessi mi catapulta nel suo blog, dove sembra non scrivere da qualche tempo. Probabilmente adesso è molto impegnato con il suo lavoro.
Vediamo quali minchiate aveva il coraggio di pubblicare.

Eccoti, finalmente.
In una foto presa di sfuggita. La strada trafficata la fa da padrona, c’è solo metà del tuo viso, sbiadito, in un angolo in basso.
Eppure mi sembra di vederti per intero.

E m’invadi.

Un'onda di tepore nasce dalla mia fronte, giunge alla nuca, inonda il petto.
Le guance bruciano, le mani tremano.
Devo farla uscire, mi scendono le lacrime.

Di tutto il tempo passato assieme non ho mai provato nulla del genere.


Si può davvero innamorarsi di una foto?
Ultima modifica di ChiaradiLuna il lunedì 25 settembre 2017, 21:36, modificato 1 volta in totale.



Canadria
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Re: Il sintomo

Messaggio#2 » sabato 23 settembre 2017, 16:23

Ciao, Chiara!
Questo pezzo mi pare parecchio autobiografico. E' un insieme di pensieri e di sensazioni, più che un racconto.
Si tratta di un dialogo interiore messo nero su bianco, per questo motivo non ti perdi in troppe spiegazioni, né in descrizioni, né distilli le parole. Eppure, secondo me, prestare più attenzione ai dettagli, specialmente in questa parte, aiuterebbe a impreziosirne la storia.
E' interessante la parte in cui cerchi "lo scorcio che nessuno apprezza", l'idea di una ricerca intima e quasi segreta. Nonostante questo, credo che, per come è adesso, la stesura non tenga testa all'idea nascostamente - ma non più di tanto - romantica.
Le due parti (il dialogo interiore e le sensazioni davanti alla foto) sono completamente diverse anche nella punteggiatura. Proverei ad omogeneizzare l'intero testo e peserei maggiormente le pause e le parole, soprattutto nella prima parte, cercando di raccontare (più che mostrare) una ragazza orgogliosa e incuriosita che finisce per amare una fotografia più che una persona.

P.S. Per rispondere alla tua domanda, io credo che sia più facile innamorarsi di una foto che di una persona. Con una foto puoi idealizzare una persona a tuo piacimento senza il rischio di essere smentita.

ChiaradiLuna
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Re: Il sintomo

Messaggio#3 » sabato 23 settembre 2017, 16:54

Ciao Canadria! Grazie per il commento.

Devo confessarti che ho avute molte difficoltà nel scrivere questo pezzo: primo perchè non sono esperta, secondo perchè sì, lo ammetto, è molto autobiografico. Si è trattata di una sensazione talmente forte che ho avuto il bisogno di scriverla, ma non ero capace di gestirla. Proprio per questo l'ho postata sul laboratorio, nella speranza di trovare suggerimenti che mi aiutassero a renderle omaggio.
Ti do pienamente ragione per quanto riguarda i dettagli, so bene anch'io che il pezzo risulta un pò "scarno".
Parlando del cambio della punteggiatura ti dirò che è stato del tutto involontario. E ti dirò che forse non mi dispiace. Mi solletica l'idea di mantenere due visuali separate, due nature della stessa persona che interagiscono e si scontrano. Perciò al momento attendo altri feedback; se mi faranno la tua stessa osservazione valuterò il da farsi.

Grazie ancora, a rileggerci!

alexandra.fischer
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Re: Il sintomo

Messaggio#4 » domenica 24 settembre 2017, 17:06

Mi piace questa storia di una single che sta cominciando a riaprirsi alla passione sentimentale. Di qui il suo interesse per un uomo virtuale (la riapertura è graduale, sta appena cominciando a studiare il tipo, visto che ne scruta le foto del profilo di Facebook per incantarsi infine su una foto scattata in pieno traffico (e si vede solo metà del viso dell’uomo, quindi c’è anche il fascino del mistero). Come storia è interessante, descrive bene i tempi dell’amore virtuale, ma c’è da lavorare sul Bel Tenebroso: io scriverei che la protagonista si è innamorata prima delle opinioni che lui scriveva sul blog, poi, dopo la chiusura, si è messa a scrutare il profilo di Facebook del bell’opinionista per avvampare di passione davanti alla foto di lui. Ecco, legherei gli elementi così (altrimenti il lettore si chiede dove la protagonista lo ha conosciuto: ma come, ne vede le foto su Fb, sa del blog chiuso e non lo ha mai letto? E allora dove lo ha pescato?). Questo è solo un mio parere.


Attenzione a:
refuso da per dà.
Un adolescente in calore (manca l’apostrofo, chi scrive è una donna).
Refuso pò per po’.

Aspetto notizie

ChiaradiLuna
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Re: Il sintomo

Messaggio#5 » domenica 24 settembre 2017, 20:39

Ciao alexandra, grazie per le giuste osservazioni.

In effetti ho risparmiato molto sulle descrizioni, nonchè su come si possono essere conosciuti ed eventi connessi. Come ho già spiegato nel post precedente, ero talmente presa dal voler scrivere che ho scordato completamente tutti i dettagli (che nel mio racconto però diventano fondamentali per inquadrare meglio i personaggi e i sentimenti, compresa la repulsione della protagonista).
Credo che i tuoi suggerimenti possano davvero tornarmi utili, perchè non avevo ancora considerato se o no raccontare certe cose.
Grazie anche per la segnalazione dei refusi, provverò a correggere tutto non appena mi dedico alla prima revisione del racconto.

Ciao, a rileggerci!

alexandra.fischer
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Re: Il sintomo

Messaggio#6 » domenica 24 settembre 2017, 21:22

Ciao Chiaradiluna, grazie a te.

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Massimo Tivoli
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Re: Il sintomo

Messaggio#7 » martedì 3 ottobre 2017, 14:46

Ciao ChiaradiLuna.
Il soggetto della single ferita che vuole riprovarci è sicuramente interessante (come ti hanno già detto).
Ai commenti che già hai ricevuto, volevo aggiungere che manca un po' il focus sull'obiettivo della storia. Questo credo sia normale quando si butta giù qualcosa che si sente molto col motivo di metterlo quanto prima nero su bianco. E' ovvio che puoi riflettertelo di più e migliorarlo in questo senso.
Cerco di spiegarmi meglio. Dal finale mi sembra che tu voglia far leva sull'innamoramento per una persona vista in foto. Questo concetto è molto interessante, soprattutto quando si tratta di un perfetto sconosciuto, insomma c'è da giocarci non poco (e probabilmente c'è pure chi ci ha già giocato). Ma qui mi sembra di capire, a meno che non mi sia perso, che la persona in questione non è uno sconosciuto. Quindi, ecco, non sono riuscito a capire su cosa ti stai focalizzando.
Magari riflettere su questo potrebbe rendere la storia più incisiva.

Refuso, oltre quelli già segnalati:
Quantomeno sono divertita a farlo penare: --> Quantomeno mi sono divertita a farlo penare:

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Il Dottore
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Re: Il sintomo

Messaggio#8 » lunedì 6 novembre 2017, 10:34

Ciao, Chiara.

Il tuo racconto è fermo al 25 settembre. Che vuoi fare?
- continui a lavorarci su? (in questo caso però mi aspetto qualche modifica a breve)
- preferisci che lo mettiamo in archivio?
- oppure vuoi tentare la sfida diretta al Dottore, con i rischi che comporta? (vedi le recenti modifiche al regolamento)

Fammi sapere qualcosa entro lunedì prossimo, altrimenti lo sposto in archivio
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

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SalvatoreStefanelli
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Re: Il sintomo

Messaggio#9 » venerdì 10 novembre 2017, 17:09

Ciao Chiara. Ecco cosa penso di questa storia: la protagonista ha conosciuto l'uomo di cui si sta interessando e un qualche evento, ne è stata corteggiata ma per un senso di rivalsa e indipendenza lo ha rifiutato, per scoprire poi che sentirlo apprezzato lo faceva sembrare quasi suo. Decide così di cercarlo in rete, di ritrovare quei dettagli che solo lei ha notato nei loro incontri, qualcosa che le desse conferma di una appartenenza, nulla di dozzinale come le classiche foto "da vacanza o festa di amici". Delusa, sta per abbandonare quando trova un blog e più che soffermarsi sulle sue parole si incanta davanti a una foto in cui il viso dell'uomo è appena abbozzato. Lì lei si emoziona davvero e si lascia andare al suo sentimento più profondo. Questo è quanto mi è parso di capire dalla storia. La differenza che c'è tra la prima e la seconda parte non mi disturba più di tanto, ma eviterei gli spazi tra le frasi: vanno bene le frasi corte, che denunciano lo stato emotivo in subbuglio, ma distaccarle mi sembra non solo esagerato, pure mi catapulta fuori dalla protagonista seppure per un solo attimo. Come ti è stato detto, qualche dettaglio in più non guasterebbe, per il resto io la storia la vedo.

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Re: Il sintomo

Messaggio#10 » lunedì 13 novembre 2017, 9:05

Ciao, Chiara.

Non avendo avuto risposte da parte tua, a breve provvederò a spostare il racconto in archivio

Il Dottore ha scritto:Ciao, Chiara.

Il tuo racconto è fermo al 25 settembre. Che vuoi fare?
- continui a lavorarci su? (in questo caso però mi aspetto qualche modifica a breve)
- preferisci che lo mettiamo in archivio?
- oppure vuoi tentare la sfida diretta al Dottore, con i rischi che comporta? (vedi le recenti modifiche al regolamento)

Fammi sapere qualcosa entro lunedì prossimo, altrimenti lo sposto in archivio
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antico
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Re: Il sintomo

Messaggio#11 » giovedì 7 dicembre 2017, 14:24

Come da richiesta, procedo a disattivare il racconto.

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