PERFECTION - Eleonora Rossetti

La 64ª Edizione (la 63ª è il Contest Best - non te la sarai mica perso, vero?) è denominata Contest Live. Questa edizione speciale si è tenuta il 28 febbraio 2015 alla Biblioteca Ginzburg di Torino. Quindici scrittori selezionati hanno partecipato alla sfida sul tema: Il passato è una bestia feroce, il titolo del primo thriller di Massimo Polidoro, Edizioni Piemme.
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eleonora.rossetti
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PERFECTION - Eleonora Rossetti

Messaggio#1 » sabato 28 febbraio 2015, 15:31

La poltrona bianca mi aspetta nel soggiorno, come tutte le sere. Mi siedo e tento di rilassarmi, prima di premere il bottone verde sul bracciolo. Il poggiatesta palpita, come se brulicasse di vermi, finché non vengo crivellato da minuscoli cavi che si collegano ai numerosi innesti distribuiti sulla nuca e sulle tempie. Il contatto neurale fa male, ma è un piccolo prezzo da sopportare. Rende il sollievo successivo più dolce.
“Benvenuto, Cittadino_AC54V341BX!”
Usare i nomi veri mai, eh? Chi sarebbe la macchina, tra i due?
“Avvio di Perfection in corso. Attendere, prego...”
Lo ammetto, questa voce da beota non la sopporto. Mi trapana il cranio, vibrandomi negli occhi come se sfruttasse le mie pupille come megafono. Mi agito sulla poltrona, scomoda nonostante la sua decantata forma ergonomica. Quanto mi sarà costata? Di sicuro una cifra spropositata, perché non me la ricordo. Sarà nell'archivio, insieme a tante altre cose sgradevoli.
“Perfection, della Mnemonic Software Solutions. Liberi da ogni pena, per una vita serena. Premere 1 per la scansione neurale, 2 per accedere agli archivi, 3 per parlare con il vostro consulente personale. Per riascoltare il messaggio, premere #.”
Al diavolo il consulente. Non ho bisogno di uno strizzacervelli. Voglio solo godermi un po' di tranquillità, ancora una volta. Erase and rewind.
Premo 1 e attendo, paziente, che sul monitor olografico davanti a me appaia il messaggio dell'avvio scansione. Una barra verde cresce sempre più finché l'indicatore non raggiunge il 100%. Lungo la barra, alcune tacche segnano le zone più affaticate del cervello e della memoria.
“Focalizzare.”
Mi concentro lasciando che il pensiero si traduca in bit. Ogni linea trasversale acquista un titolo. Litigio con papà. Umiliazione in ufficio. Vicino molesto. Alcuni settori lampeggiano in rosso, laddove lo stress è stato forte. Stando alle statistiche riportate nella colonna a fianco, il tema del lavoro è in cima alla classifica dei miei ricordi inibiti.
“Archiviare tutto?”

Schiaccio il tasto di conferma e mi tengo pronto. Farà male? Non ne ho la più pallida idea. Forse è indolore, forse persino il ricordo del trauma finisce nella spazzatura.
“Errore.”
Errore? Ma mi prendi per il...
Pigio di nuovo il tasto. Il messaggio sul display olografico è lo stesso. Comincio a spazientirmi. Continuo imperterrito con la procedura, finché dopo un certo numero di tentativi mi si apre una finestrella in basso a destra.
“E' necessario l'intervento del vostro consulente. Premere 3 per questa funzione.”
Oh, va bene! Altrimenti qua non ne vengo più fuori.
Schiaccio 3.
Per un po' il display rimane nero. Le connessioni neurali vibrano, trasmettendomi piccole punture elettrostatiche. Si è inchiodato? Vallo a sapere. Non ho neanche il coraggio di annullare la procedura, non con i cavi a solleticarmi la corteccia cerebrale. Chissà che casino, se dovessi strapparmeli a forza.
“Creazione del consulente personale in corso. Attendere, prego...”
Creazione? Mi sovvengono d'improvviso le specifiche sul manuale d'uso e sui volantini pubblicitari. In caso d'indecisione sulla rimozione, viene creata un'intelligenza artificiale basata sui propri ricordi archiviati affinché, applicando i principali concetti della terapia psicologica e psichiatrica, il sistema potesse fornire un consulente su misura per il cliente, aiutandolo a classificare, superare ed eventualmente archiviare i suoi traumi. Eccomi sul lettino, quindi, pronto a confessarmi.
“Creazione del consulente completata.”

Quasi subito la voce muta e, con essa, anche il display. Mi si blocca il respiro. Ho di fronte me stesso.
“Ciao, David.”

Quegli occhi... non possono essere i miei. Sono iniettati di sangue. Colmi d'odio, di pacato furore.
“E' ora di farla finita.”
Non riesco a muovermi. Quella visione raccapricciante mi ha imprigionato, come fossi un passerotto ipnotizzato dallo sguardo del serpente. Quel volto trasfigurato dalla rabbia non può appartenermi. Quello non sono io. Non posso essere io.
“Certo che non sei tu.” Il pensiero è diventato suo, me ne rendo conto troppo tardi. “Io sono ciò che sei stato, non ciò che sei. Sono il frutto di tutti i tuoi scarti del passato. Ma ora deve finire. I ricordi sono troppi, hai sforato la capacità massima del sistema, abusato della memoria. E sai perché? Perché sei un debole. Un mollaccione. Qui dentro ci sono troppi conti da regolare.”
Schiaccio con forza il tasto di annullamento. Il monitor sfarfalla, ma il me stesso rimane dov'è. Anzi, mi sta sorridendo.
“Sei in linea diretta con me, adesso. Non puoi disconnetterti finché non lo decido io, finché non riterrò che i tuoi... traumi siano stati superati. E sono tanti. Quante umiliazioni? Quanto hai voluto gettarti alle spalle? C'è un limite a tutto, David. E il tuo limite sono io.”
“Io non...” ho appena la forza di balbettare.
“Zitto. Prima lascia che ti rinfreschi la memoria. Vedrai, sarà un sollievo. Sarà... educativo. Sarà perfetto.”
Il volto della mia controparte bestiale viene coperto da una scritta lampeggiante.
“Download archivio in corso...”
I cavi vengono percorsi da una scossa elettrica, iniettandomi qualcosa di gelido, e al contempo rovente, dritto nel cervello.
Urlo.


Dal “Web Journal”, del 24 luglio 2498

Sale a centoquindici la conta delle morti dovute ad attacchi di follia omicida nella contea di Wintergrave. L'ultimo caso riguarda il soggetto AC54V341BX, che è stato ucciso davanti agli uffici della Robomatics dopo essere stato sorpreso dagli agenti con una pistola in mano e le vesti insanguinate, in apparente stato confusionale e delirante. Nell'edificio, le forze dell'ordine non hanno potuto far altro che constatare il decesso di tutti i dipendenti e dei supervisori del reparto C-34, in cui l'uomo prestava servizio.
Secondo quanto lasciato trapelare dalle autorità, tutti coloro che sono stati colti dai raptus di follia scatenatisi negli ultimi mesi sembrano avere come denominatore comune la sottoscrizione al programma “Perfection” finanziato dal governo per il progetto “Social Wellbeing“ e varato ufficialmente nel gennaio 2491.
La multinazionale Mnemonic Software Solutions, al momento, nega alcun coinvolgimento con la vicenda e rende noto che non ritirerà il prodotto dal commercio, sottolineando i grandi benefici recati allo stile di vita sociale e garantendo la totale sicurezza del prodotto.



Nel soggiorno deserto, una scritta lampeggia sull'ologramma ancora attivo, verde brillante su sfondo nero.
"Download completato."


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Filippo Santaniello
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Messaggio#2 » domenica 1 marzo 2015, 19:07

Ciao Eleonora,
bel racconto!
Secondo me avrebbe avuto una marcia in più se fossi stata più pulita nella parte centrale, dove mi pare che qualcosa tentenni, soprattutto durante la spiegazione dell'indecisione della rimozione. E' come se la storia si caricasse di troppe informazioni, laddove sarebbe bastato dire che il programma entra in tilt ed è necessario l'intervento del consulente. Non sono un appassionato di fantascienza quindi c'è il rischio che il mio giudizio pecchi d'ignoranza, comunque, a parte il contenuto, mi è piaciuto lo stile preciso e asciutto, sai dove vuoi andare e ci arrivi con precisione. Bene così!

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ceranu
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Messaggio#3 » domenica 1 marzo 2015, 20:40

Perfection di Eleonora Rossetti
L'idea è molto interessante e l'esecuzione precisa.
Ci sono un paio di cose che non mi convincono, ma sono sottigliezze.
I comandi manuali, che rimandano al mondo attuale, mi sembrano un tantino fuori contesto. Connessione neurale con un telecomando e senza un tasto per l'emergenza? Si può fare di meglio.
Non mi piace molto la parte in cui ricorda di aver letto nelle istruzioni... è un modo efficace per rendere reale la scena dopo, ma un po' troppo infodump. Avrei preferito si trovasse davanti la sua parte arrabbiata e basta.
Nel complesso è un buon lavoro.
Ciao e alla prossima.

carolina.pelosi
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Messaggio#4 » martedì 3 marzo 2015, 12:41

Ciao Eleonora!
Ho trovato il tuo racconto originale, per la scelta della storia e del tempo in cui collocarla. Ho trovato interessante il flusso di pensieri del personaggio, in sequenza continua, interrotta solo dalla voce del macchinario, rende più credibile la situazione (nonostante sia pura fantasia). Interessante è anche il personaggio del consulente personale come proiezione dei suoi errori, della sua parte sbagliata. Mi è piaciuta la scelta di raccontare l'accaduto sotto forma di articolo di giornale, non banalizzandola, soltanto che mi ha lasciata un pochino perplessa. Insomma, non ho afferrato bene se il tempo della sua morte è passato o futuro, quindi non sono riuscita a spiegarmi la frase finale. Sarà soltanto una mia svista. Sei stata brava, in ogni caso!

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eleonora.rossetti
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Messaggio#5 » martedì 3 marzo 2015, 12:47

Grazie a tutti per i commenti, scusate se li leggo solo ora ma ho avuto un lungo weekend impegnativo ^_^

@Carolina: in realtà i passaggi sono tutti in consecutio temporale. L'immagine della sala vuota con quella scritta serviva soprattutto per indicare che David, eseguito il "forzato" download, si è alzato ed è andato a fare la strage, senza se e senza ma ;) Mi sembrava l'unico espediente per far capire che la coscienza di David era così compromessa da non agire neanche nelle cose più ovvie, come ad esempio spegnere la poltrona ^_^

Infine lo ammetto, come immagine finale mi piaceva così tanto che non ho resistito e l'ho usata ^_^

 
Uccidi scrivendo.

cristina.danini
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Messaggio#6 » martedì 3 marzo 2015, 17:37

Bel racconto, davvero originale! Ammetto di essere partita un po' prevenuta quando la sigla mi è saltata agli occhi, non sono una grande amante dei racconti futuristi. Ma l'idea di un passato personificato che ti obbliga a superare ogni singolo trauma perché non puoi continuare a scaricare i tuoi problemi su altro mi piace. L'unico appunto che posso farti anch'io è che forse la parte centrale poteva essere un po' concentrata, infondo il punto centrale di tutto è lo scontro con ciò che non accettiamo di noi. Complimenti comunque!

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marco.roncaccia
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Messaggio#7 » giovedì 5 marzo 2015, 20:07

Il racconto è scritto molto bene e non fa una piega, sia dal punto di vista della credibilità sia da quello della scorrevolezza. Ha, secondo me, un'unica pecca: quella di inserirsi in un filone fantascientifico molto abusato (la memoria umana gestita da macchine) e su cui è stato detto tutto o quasi. Basti citare film come Vanilla Sky o Total Racall o i racconti di P.K. Dick a partire dallo stesso “Ricordiamo per voi” a cui il film Total Recall si ispira. Lo trovo quindi poco originale. Altra cosa che mi lascia perplesso (ma questa è una questione di gusti) è l’estemporaneo inserimento dell’articolo che spiega al lettore cosa sta succedendo tra inizio e fine del download. Da dove arriva questo articolo? Chi lo legge (a parte il lettore)? Che ruolo ha nel piano di realtà dove avviene il racconto, ovvero il soggiorno del cittadino AC54….?
A parte questo è tra i migliori che ho letto finora.

sharon.galano
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Messaggio#8 » giovedì 5 marzo 2015, 21:36

Ciao Eleonora,

di solito racconti di questo tipo non mi appassionano, perché non è il mio genere. Il tuo invece mi è piaciuto. Ci sono però  cose su cui puoi lavorare: i dialoghi sono poco convincenti, in modo particolare quelli del consulente. Questo personaggio è interessante, forse non originale, ma offre molti spunti. Solo che acquisterebbe molta più forza se parlasse di meno, se spiegasse di meno. Less is more. Per es. "quante cose hai voluto gettarti alle spalle, quante umiliazioni", io avrei tagliato, perché tu questo stato d'animo l'hai già reso nella descrizione del personaggio, quando scrivi  "quel volto trasfigurato dalla rabbia".

Credo che sia debole anche la scelta dell'articolo di giornale, perché nel breve spazio del racconto ci impone uno spostamento del punto di vista.

Questo contest sarebbe interessante se ci permettesse dopo il confronto una riscrittura, perché credo che solo così ognuno di noi potrebbe avere tra le mani un prodotto  di valore.

jacqueline.nieder
Messaggi: 28

Messaggio#9 » sabato 7 marzo 2015, 15:34

Ciao Eleonora,

il tuo racconto mi è piaciuto molto e l'ho trovato originale anche se hai scelto un campo minato come quello della fantascienza. Quindi  brava! hai una scrittura molto misurata e precisa, non si fa alcuna fatica a leggerti.
L'unica cosa che non mi è piaciuta è l'immagine dell'alter ego, del consulente: essendo la sintesi di tutto ciò che di negativo il protagonista vuole gettarsi alle spalle, risulta avere un aspetto mostruoso, specchio della sua rabbia e del suo fallimento. Evoca molto il ritratto di Dorian Gray. Mi piacerebbe sorprendermi della descrizione fisiognomica di questo consulente. Così come è descritto nella storia è un po' un cliché.
Alla prossima!

francesco.damore
Messaggi: 19

Messaggio#10 » domenica 8 marzo 2015, 12:35

L'idea che hai avuto è molto interessante, però ho trovato il testo poco seducente a accattivante.
Molte scelte che hai fatto mi sono piaciute e lo ho trovate originali, ma tutta la struttura della prima parte del racconto, compreso l'incipit, non mi ha fatto entrare subito nella storia, anzi ha avuto su di me un effetto fuorviante. La parte finale invece mi sembra un po' un grande spiegone. Magari, se la struttura di tutto il racconto fosse stata impostata in maniera diversa, avrebbe fatto su di me un'altro effetto, perché l'idea mi piace molto.

enrico.nottoli
Messaggi: 82

Messaggio#11 » lunedì 9 marzo 2015, 20:33

Ciao Eleonora.

La tua storia è molto intrigante e senza dubbio un lavoro ben riuscito. Personalmente ho apprezzato anche il finale, l'articolo di giornale spezza al modo giusto la narrazione e mette in risalto il precedente racconto. L'unica pecca è che a volte ho fatto un po' di fatica a seguire il filo generale, ma con attenzione torna tutto, ci sta fosse colpa mia se inizialmente non riuscivo a entrare nel vivo della vicenda.

Mi ha ricordato un film di qualche anno fa, se hai voglia di guardarlo si intitola Eternal Sunshine, con Jim Carrey.

Nel complesso un bel lavoro. Brava

 

viviana.tenga
Messaggi: 560

Messaggio#12 » lunedì 9 marzo 2015, 21:41

Ciao Eleonora,

Il tuo racconto mi è piaciuto molto. La svolta drammatica arriva come una sorpresa tanto per il lettore quanto per il protagonista, che credono di avere davanti solo un piccolo inconveniente tecnico. L'unica cosa che non mi convince è l'articolo di giornale finale, l'epilogo tragico si intuiva comunque bene, le informazioni in più che dai non sono così necessarie e forse si potevano lasciar trapelare in altri punti del racconto.

beppe
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Messaggio#13 » martedì 10 marzo 2015, 17:37

Ciao Eleonora, ben ritrovata. :)
Sarò breve. Bel racconto, scritto bene, mi è piaciuto. Brava.
Avrei solo preferito un’ambientazione italiana (una neonata Olivetti nel Canavese?) ma questo perché credo che dare nomi inglesi ai personaggi e una vaga collocazione geografica americana agli eventi non sia necessario.
Trovare un punto debole si può: perché il raptus omicida? Perché limitare tutto alla compagnia? Non sarebbe stato meglio ambientare questo racconto “all’esterno”? Potrei dirti che “E’” accentata maiuscola si scrive “È” (ALT + 0200)… Potrei certo, ma…
Ma perché dovrei farlo? Il tuo lavoro mi lascia soddisfatto. Complimenti. Non proprio Perfection ma quasi! ^___^

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Peter7413
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Messaggio#14 » giovedì 12 marzo 2015, 15:02

Molto buona l'idea. Certo, il concetto di un doppio virtuale che acquisisce sostanza fino a divenire entità separata non è nuovo, ma qui è declinato in modo originale con l'aggiunta della macchina che permette di fare pulizia nei propri pensieri (vera idea originaria del testo). E così abbiamo due spunti vincenti che si uniscono per dare vita a un racconto che se solo fosse riuscito a introdurne un terzo davvero originale nella fase finale sarebbe stato quasi "perfection" (mi permetto di giocare anch'io sul titolo). Questo però non accade e la conclusione appare un pelo stanca, quasi passiva, ridondante con quell'inserto del web journal che poteva essere evitato e con quell'attacco diretto alla società di produzione che appare, appunto, troppo diretto. Un racconto più che buono, sia chiaro. E l'idea va ripresa assolutamente per essere trattata su "distanze" maggiori.

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patty.barale
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Messaggio#15 » giovedì 12 marzo 2015, 16:20

Fantascienza, futuro, robot... Tutto un arsenale di racconti a me sconosciuto (lo ammetto, sono una perfetta ignorante nel campo).

Il che, ovviamente, non mi ha predisposto alla lettura.

E...sorpresa: mi è piaciuto!

Mi è piaciuto lo stile secco, asciutto, dritto al punto.

Mi è piaciuta l'ambientazione: un futuro asettico.

Mi è piaciuta l'idea di un deposito di cose spiacevoli.

Insomma: brava!

Alla prossima!

 

viviana.spagnolo
Messaggi: 20

Messaggio#16 » lunedì 16 marzo 2015, 21:54

Ciao Eleonora! Ho visto che l'hanno detto in molti, ma lo ripeto... hai avuto proprio una bella idea! Riconducibile ad una filone fantascientifico già esplorato, ma bella. Sviluppi la storia in maniera precisa, arricchendola di dettagli... forse fin troppi. Alle volte, il tutto risulta troppo "pesante" e c'è il rischio di distrarsi o perdersi. Eliminandoli, in favore della storia e del suo sviluppo, avresti ottenuto un risultato più efficace, secondo me.

diego.ducoli
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Messaggio#17 » lunedì 16 marzo 2015, 22:49

Ciao Eleonora

Un buon racconto.

Non ho molto da dire il pezzo mi è piaciuto, non trovo particolari problemi da segnalarti.

Forse invece dei pulsanti che preme il protagonista avrei preferito un interfaccia “virtuale” ma è poca cosa e lo stacco dalla prima parte all'articolo è un po' forte. La frase di chiusura l'avrei evitata ma mi sembra fuori luogo.

Resta comunque uno dei miei racconti preferiti.

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