Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Lunedì 20 marzo 2017 dalle 21 all'una!
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maria rosaria
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Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#1 » lunedì 20 marzo 2017, 23:51

DILUVIO UNIVERSALE

— Che fai, Mimmo? — Leo mi guarda e con una mano si protegge gli occhi dal sole.
— Mi sto preparando — rispondo continuando a tirare una fune alla fine della quale ho legato un grosso tronco d’albero.
Punto i piedi per terra, tiro con forza la corda tesa dietro di me, ma avanzo a fatica e tutt’intorno ho alzato una nuvola di polvere.
— Si può sapere a cosa ti staresti preparando? – Leo tossisce, si toglie gli auricolari e mostra una certa curiosità.
— Al diluvio.
— Al diluvio? Ma sei matto?
Mi fermo un attimo. Devo arrivare dietro casa, dove già ho radunato altra legna. Ci vorrà un po’ di tempo e di lavoro ma posso farcela. Ho preso gli attrezzi dal capanno del nonno e, chissà, se glielo chiedo forse potrebbe darmi una mano.
— L’hanno detto alla TV, non hai sentito?
— No, cosa?
— Che i ghiacciai si stanno sciogliendo, che l’asse terrestre si è spostato, che c’è la sovrappopolazione e altre notizie terribili.
— Ma cosa c’entra il diluvio?
— L’ha detto don Peppino. Ha detto proprio “Se andiamo avanti così un bel diluvio non ce lo toglie nessuno”.
— Tu sei tutto scemo. E poi don Peppino è sempre ubriaco. — Leo rimette gli auricolari e si allontana fischiettando.

— Che te ne pare? — mostro orgoglioso la mia zattera, ormai completata, sulla quale ho piantato anche una tenda igloo.
Mimmo la guarda, secondo me è invidioso. Infatti l’unica cosa che riesce a dirmi è: — Non c’è spazio.
— Spazio per cosa? — intanto osservo il cielo scrupoloso. Terso e pulito come le lenzuola stese dalla mamma.
— Per gli animali. Non doveva essere un’arca? — e ride sguaiato.
— Non importa. Tanto porterò con me solo Nemo — il barboncino intanto mi scodinzola intorno felice.
— Si, va be’, ti saluto Mimmo. Se ti va, ci troviamo al bar più tardi. — Mi guarda, sembra pensarci un po’: — Vengono anche Anna e Sofia. — E mi strizza l’occhio.

Le nuvole si addensano in poco tempo nel cielo. Tutto si fa scuro. In lontananza cominciano a sentirsi dei tuoni.
Prendo Nemo in braccio e mi accuccio nella tenda igloo. Accendo una lampada a olio e in un angolo sistemo una scorta di biscotti secchi e di succhi di frutta.
Non vorrei sbagliarmi ma sento la pioggia cominciare a picchiettare sopra le nostre teste.
Stringo Nemo. Io sono pronto.


Maria Rosaria

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antico
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#2 » lunedì 20 marzo 2017, 23:54

Ma buonasera Maria Rosaria! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Vietti Edition!

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DandElion
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#3 » martedì 21 marzo 2017, 21:23

"Scende la pioggia, ma che fa?" - "BAGNA!!"

Presto o tardi c'è una fase della vita in cui inizi a scegliere da solo e a perseguire le tue idee.
Può essere la prima adolescenza, può essere molto più in la e, per quanto tu possa sforzarti di spiegare i tuoi perchè, ti guarderanno sempre con quell'aria di sufficienza tipica di chi pensa di saperla lunga - e invece non ha capito nulla!- e ti diranno " Al diluvio? Ma sei matto?".

La storia è molto molto carina, mi è piaciuta, fa capire tutto con pochi giusti elementi piazzati qua e la.

Il messaggio del riscaldamento globale viene affrontato in così poche e chiare righe che non si può non pensare di vendere il tuo racconto a Greenpeace (o simili) per farci un mini video per le scuole (considerala una idea in regalo!)

Terzo posto per te!!

Adesso però scusami, vado ad affacciarmi in terrazzo, che se piega verso la pioggia devo trovare il modo di far stare i miei tre gatti buoni sulla zattera che sto costruendo..
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

Fernando Nappo
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#4 » mercoledì 22 marzo 2017, 23:22

Ciao Maria Rosaria,
il racconto mi pare in tema ed è ben scritto, anche se lo sviluppo è piuttosto lineare e abbastanza facilmente prevedibile. A mio avviso avresti potuto spingere di più sul pedale del surreale, anche perché così, suona un pochino forzato che qualcuno possa decidere d'imbarcarsi nella costruzione di una zattera per le previsioni di don Peppino. Magari Mimmo poteva essere lo scemo del villaggio, l'unico che dà credito alle parole di don Peppino, il quale è un ubriacone che non indovina mai una previsione, tranne nell'unico giorno in cui non beve (o magari beve acqua, visto il tema). Ma questa è solamente una mia visione.
A parte tutto, un racconto che scorre bene, si legge d'un fiato ed è una lettura divertente.

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Andrea Partiti
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#5 » venerdì 24 marzo 2017, 20:45

Leggendo il tuo racconto ho avuto dei grossi problemi a inquadrare il personaggio.
Prima lo vedevo come un adulto, perché prende e usa liberamente degli attrezzi, muove un "grosso tronco d'albero", fa cose che non mi immagino un bambino possa fare. L'interazione con Leo me lo fa inquadrare ancora di più come un adulto, magari con problemi di sviluppo, che mette insieme messaggi allarmistici di televisione, prete, etc fino a costruire la sua paranoia personale.
Però in qualche modo l'interazione con Leo è sbagliata, più adulta, il "ci vediamo al bar", l'allusione alle ragazze. Non è qualcosa che mi aspettavo dopo lo scambio paternalistico della scena prima. Una volta finito questo, di nuovo un'infantilizzazione con le provviste di biscotti e succhi. Oscilla molto.
Per compensare insisterei molto di più sul modo distorto di vedere il mondo (e sui problemi di interazione che ne conseguono).

A parte questo, il racconto si legge benissimo. L'acqua non c'è, ma sta arrivando ed è il motore per tutta la tua storia, quindi il tema è centratissimo.

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maria rosaria
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#6 » domenica 26 marzo 2017, 19:44

Ciao e grazie per i commenti.
@Fernando: hai ragione. Potevo spingere il pedale sul surreale e invece non mi è venuto in mente. Può essere un'idea per sviluppare meglio il racconto.
@Andrea: anche la tua osservazione è pertinente. Diciamo che l'età dei due protagonisti è quella di un'adolescenza in cui si è a metà strada tra il desiderio di sentirsi grandi (andare al bar con le ragazze, costruire una zattera) e l'essere ancora fragili e in balia dei giudizi e delle considerazioni degli adulti (la TV e le parole del parroco). Non so se questa cosa è passata.
Maria Rosaria

Kuranes
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#7 » martedì 28 marzo 2017, 15:45

Lo stile pulito e l'io narrante al presente in prima persona mi piacciono molto, non ho molti commenti da fare se non quelli già segnalati da Andrea sulla difficoltà nel "vedere" chiaramente il protagonista. Per il resto è una bella idea, l'intento di far emergere la frizione del "passaggio" fra due età non emerge molto ma la chiusa punta molto sul versante dell'innocenza e lo rende comunque piacevole (anche se in effetti stride con alcune immagini, tipo il trascinamento del tronco).

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willy
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#8 » martedì 28 marzo 2017, 20:56

Ciao Maria Rosaria, la prima impressione che mi fa il tuo protagonista è una grande tenerezza. Vede le cose a modo suo, è incompreso dall'amico, eppure non retrocede di un passo: ha deciso che costruirà una zattera e la costruisce. E non solo. Sembra non avere paura del diluvio, anzi, aspetta la pioggia quasi con desiderio.
Il tuo Mimmo sembra maturo come una pesca verde, ma ispira simpatia, un po' come chi si batteva contro i mulini a vento. Racconto da interpretare, al limite del grottesco, ma buono.

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maria rosaria
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#9 » mercoledì 29 marzo 2017, 17:42

Grazie Luca e Vilma.
:-)
Maria Rosaria

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marco.roncaccia
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#10 » giovedì 30 marzo 2017, 20:17

Ciao Maria Rosaria,
anche io ho avuto difficoltà a collocare i personaggi in una fascia di età.
Alcune dinamiche (bar e ragazze) li pongono nell’adolescenza, mentre il linguaggio e la modalità di ragionamento (soprattutto di Mimmo) me li restituiscono come bambini.
A mio avviso hai due possibilità: 1) Mimmo ha una qualche forma di ritardo mentale 2) Sono bambini e allora la storia del bar e delle ragazze va tolta. A parte questo problema il racconto mi è piaciuto molto e il finale in particolare.

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antico
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Re: Diluvio universale - di M.R. Del Ciello

Messaggio#11 » domenica 2 aprile 2017, 17:53

Penso che il problema legato all'identificazione dell'età dei protagonisti sia grave e decisamente penalizzante per un racconto che, invece, ha potenzialità decisamente elevate. Taglia la testa al toro e falli diventare bambini adattando tutto il resto alla loro età. Il bar e quent'altro, lascialo perdere, non serve e inoltre va in contrasto con il fatto che sembrano adolescenti con un ritardo mentale. Una volta che ti concentri sui protagonisti, a quel punto puoi ottimizzare tutto il resto e portare il testo sul livello che gli compete. Leggendo, ho avuto la netta sensazione che tu stessa non sapessi bene con che tipo di ragazzi, di che età, avessi a che fare. Al momento, pertanto, è un pollice ni che però vuole puntare verso l'alto perché l'idea è ottima e un racconto così, sistemato, sarebbe bello averlo in Vetrina. Il tema, ovviamente, c'è e si origina tutto da lui.

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