"Everyday" - di Adriano Muzzi

Lunedì 20 marzo 2017 dalle 21 all'una!
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Adry666
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"Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#1 » martedì 21 marzo 2017, 0:03

- Il solito?
- Scusi?
- Il solito bouquet?
- Sarebbe?
- Sette rose rosse.
- Uhm, mi piace, va bene.
Il fioraio, un arabo di mezza età, preparò il mazzo di fiori e lo porse al vecchio.
- Dieci euro, grazie.
L’anziano signore pescò il portafoglio da una tasca della giacca di velluto e, con le mani tremanti, estrasse una banconota piegata come un origami.
In paese lo chiamavano il signor ‘ogni giorno’. Ogni giorno, dopo essersi lavato, rasato perfettamente e vestito in maniera elegante, usciva, faceva colazione al bar, e poi si recava dal fioraio.
Lei lo aspettava sempre seduta sulla panchina davanti alla chiesa. Aveva lunghi capelli bianchi ricolmi di boccoli.
- Buongiorno, splendore dell’universo, - disse il vecchio donando i fiori alla donna. Se Dio avesse voluto creare un viso di donna per sé, pensò, l’avrebbe concepito esattamente come quello.
- Grazie, sei molto romantico.
- Mi posso sedere vicino a te?
- Certo, vieni qui.
- Ma anche tu hai la sensazione di conoscermi da una vita?
- In un certo senso sì, mi sembra di averti sempre conosciuto.
Il vecchio socchiuse gli occhi e inspirò l’aria pulita del mare. Si sentiva molto bene, ma improvvisamente un dubbio turbò la sua serenità:
- Ma tu come facevi a sapere che sarei venuto qui e...
La donna interruppe la domanda mettendo l’indice sulle labbra del vecchio, poi lo baciò delicatamente.
- Andiamo, - disse la donna.
- Dove? – chiese, ridestandosi dal sogno a occhi aperti.
- A fare due passi.
I due, mano nella mano, s’avviarono per la lunga salita che collegava la chiesa con la parte superiore del paese.
- Non riesco a ricordarmi se ci siamo già incontrati, - disse l’anziano scuotendo la testa.
- In un’altra vita.
Risero tutti e due. La donna guardò il vecchio con tale intensità che lui si sentì come nudo. La vecchia gli fece una carezza nei capelli, spettinandogli i pochi ciuffi che gli erano rimasti.
Il vecchio si ricordò di quando era bambino e la madre lo portava al mare. C’era sempre vento. Un vento che scuoteva i capelli e il cuore. Il vento, pensò, trasporta sempre qualcosa da un posto a un altro. Muove dei frammenti di memoria portandoli in superficie.
Aprì gli occhi e i ricordi svanirono come sale nell'acqua. Sorrise. La vita è adesso, pensò.

- Il solito?
- Sarebbe?
- Sette rose rosse...
- Uhm, mi piace.
La moglie del fioraio guardò perplessa tutta la scena e chiese:
- Sempre la stessa storia?
- E’ un brav'uomo - disse l’arabo, voltandosi per sistemare dei vasi.
- Non si ricorda niente, eh? La sua testa fa acqua! - incalzò la moglie.
- E’ malato, ha l’Alzheimer, lo sai.
- Ma ogni giorno...
- Ogni giorno si innamora nuovamente di lei. E’ una cosa bella! - disse l’arabo alzando il tono della voce.
- Se lo dici tu.
- Dovrebbe essere così anche tra di noi…
Il fioraio posò un sacco di concime in terra, si girò verso la moglie e le disse:
- Noi dovremmo...
- Dovremmo? - chiese la moglie.
- Se ci pensi bene, la fedeltà è scegliere ogni giorno la stessa persona. - disse lui.
Ogni giorno. Everyday.



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antico
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#2 » martedì 21 marzo 2017, 0:21

Adriano, eccoti! Parametri ok, divertiti in questa Vietti Edition!!!

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DandElion
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#3 » martedì 21 marzo 2017, 20:50

"And the winner is.."
Come ti accennavo ieri su fb, il tuo racconto è quello che sicuramente - oltre a farmi piangere un quarto d'ora di sincera commozione- mi ha colpito di più, e adesso ti spiego perchè.

1. Scelta del tema nel tema. L'Alzheimer è una malattia che distrugge i ricordi, letteralmente liquefacendoli.
Sembra quasi però che il buon Dio conceda ai malati di questa roba orribile un solo singolo ricordo a cui aggrapparsi e questo ricordo spesso è l'amore della propria vita. Magari non ti ricordi come si chiama, o se te lo sei sposato o meno, ma ti ricordi che c'è stato. Bingo.

2. La delicatezza nel legare il tema dell'Acqua a quello della memoria. "Aprì gli occhi e i ricordi svanirono come sale nell'acqua." Forse sarò l'ultima delle romantiche, ma su questa frase mi sono disciolta anche io.

3. La tua penna è fluida, il tuo modo di scrivere intrigante. Il racconto si apre e si chiude perfettamente nello spazio richiesto, anche senza le righe che hai dovuto modificare (l'avevo letto appena sfornato) delle quali - solo perchè lo so- si sente una quasi impercettibile mancanza.

Mi piace da matti e il mio primo posto è per te.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Adry666
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#4 » mercoledì 22 marzo 2017, 11:06

Ciao Dand,

innanzitutto grazie per la recensione, per la classifica e per i complimenti, adesso sono io che mi commuovo. :-))))

Pensa che volevo partecipare solo perché c'era Vietti, uno dei miei scrittori di fantascienza preferiti; dico: finalmente! Io che scrivo quasi sempre fantascienza, posso finalmente sbizzarrirmi! Invece appena ho letto il tema, ACQUA, mi inizia a girare nel cervello l'immagine di un malato di Alzheimer. Ok, mi dico, adesso passa, niente, continua questa visione della memoria che si scioglie, i ricordi che si diluiscono nel mare della dimenticanza. Insomma, alla fine mi sono arreso, come dicevo con l'Antico, in questi contest brevi e veloci bisogna seguire le prime immagini che compaiono...

Siccome erano tre notti che dormivo male (figli malati), ho tenuto conto dei caratteri esclusi gli spazi, che tradotto voleva dire 3600 caratteri inclusi gli spazi. Quindi "taglione" di 600 car in pochi minuti, sorry.

Ciao & Buona edizione
Adriano

Fernando Nappo
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#5 » giovedì 23 marzo 2017, 21:26

Ciao Adriano,
hai scritto un racconto molto tenero e delicato, specialmente nella prima parte, anche se il tema, citato un paio di volte in relazione alla memoria dell'uomo, risulti sopraffatto dalla forza del tema legato alla malattia e al rapporto che le persone hanno con questa. Detto questo, il racconto è ben condotto, fluido e si legge molto bene. Mi piace molto la figura del fioraio.
In conclusione, mi pare che il tema non sia centrato proprio in pieno, ma il risultato è un buon racconto, ben scritto e delicato.

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Adry666
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#6 » venerdì 24 marzo 2017, 10:04

Ciao Fernando,

grazie per la recensione.
Il tema dell'acqua con il punto esclamativo è indiretto, nel senso che la malattia del signore anziano è la protagonista vera del racconto, e come tale questa malattia mi ha sempre fatto pensare a qualcosa che si "diluisce" nel tempo (entropia).

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Andrea Partiti
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#7 » venerdì 24 marzo 2017, 17:51

Il tema ce lo intravedo, hai il beneficio del dubbio.

Mi piace questo giorno della marmotta causato dalla malattia, è una prospettiva più positiva e solare di quelle che si trovano nei racconti che provano a raccontare malattie tragiche, quindi crei ancora più contrasto con il dramma vero del perdere la memoria.
Approvo medio staccare sul fioraio che parla alla moglie. Sembra paternalistico, per spiegarci cosa sta succedendo quando era già chiaro dalla scena iniziale. E l'ultima battuta da bacio perugina è terribile e fa crollare tutta l'atmosfera di romanticismo che hai creato, "Se ci pensi bene, la fedeltà è scegliere ogni giorno la stessa persona" :D

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Adry666
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#8 » sabato 25 marzo 2017, 11:31

Ciao Andrea,

grazie per la recensione.

Giorno della marmotta? Che vuol dire? Le giovani marmotte, sei un boyscout? :-)))

Il fioraio è il PDV esterno, necessario per me, se fosse stato tutto chiaro dalla scena iniziale, per assurdo, sarebbe bastata solo la prima frase...

Per te l'ultima frase può essere da bacio perugina, probabilmente hai altri parametri e altre esperienze di vita privata e affettiva, per me è una frase in cui potrei anche credere, magari andando contro i cinici di ogni età e specie.

Kuranes
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#9 » martedì 28 marzo 2017, 16:04

"In paese lo chiamavano il signor ‘ogni giorno’. Ogni giorno, dopo essersi lavato, rasato perfettamente e vestito in maniera elegante, usciva, faceva colazione al bar, e poi si recava dal fioraio". La sovrapposizione fra soggetto e complemento di tempo è una figata e già con questa vinci un sacco di punti. Arrivi a "pensò" e ci regali un'immagine bellissima e comprensibile.

Poi però arrivano il fioraio e la moglie a spiegare la morale al lettore. E la cosa non funziona molto perché non si capisce perché la moglie dovrebbe incalzare o "contestare" il marito per come lui si interfaccia con l'anziano, se non ai benefici della spiegazione (SMETTI DI VENDERE LE ROSE AL VECCHIO DISABILE, MARITO, EGLI E' DISABILE E PERTANTO MERITA SOLO SCHIAFFONI).

Anche il "dovremmo" non è chiarissimo perché è difficile immaginare come si specchi la situazione dell'anziano nella vita di relazione dei due. Ma tutto sommato basterebbe quell'intuizione su un rapporto debole e meno romantico, se non fosse che poi sbrodoli quella copula fra Moccia e Fabio Volo che mi fa improvvisamente prendere le parti della moglie.

Peccato perché la stessa frase messa in bocca al marito con un po' meno serietà avrebbe funzionato lo stesso. Però vabbè, rispetto per la verve romantica!

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willy
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#10 » martedì 28 marzo 2017, 21:22

Ciao Adriano, bel racconto, complimenti! In versione romantica non mi ricordo di averti già letto e te la cavi bene. Hai gestito bene le scene e i particolari, quelli importanti. Nel senso che bastava poco per "sballare" con un tema così delicato, e invece sei rimasto in carreggiata per tutto il tempo. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo ti dirò che hai deviato l'acqua a tuo piacimento per farla entrare nella storia. Ma ti perdono ;)

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marco.roncaccia
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#11 » giovedì 30 marzo 2017, 20:18

Ciao Adriano,
mi piace molto come hai declinato il tema e anche il ritmo e la voce narrante che hai scelto per il tuo racconto. Si legge come una favola e in fondo lo è. Ti si perdona qualche incongruenza logica (in fase di oblio, come fa il vecchio a recarsi tutti i giorni dallo stesso fioraio?) e anche il finale che, come in ogni fiaba che si rispetti cede il passo alla morale. Una buona prova.

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antico
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Re: "Everyday" - di Adriano Muzzi

Messaggio#12 » domenica 2 aprile 2017, 18:14

Qui c'è un punto debole, a mio parere, nel finale. Non tanto per il contenuto, quanto per come lo esponi e per la tipologia di protagonista (parlo del fioraio). Il fatto è che ce lo descrivi come un arabo di mezza età e poi lo fai interagire con una moglie che sbuca dal nulla esattamente come se fosse un italiano. Questo mi ha fatto aggrovigliare il naso, lo ammetto. La mia idea è che ti sia sfuggito e che l'iniziale caratterizzazione te la sia un pelo dimenticata. Detto questo, il racconto mi è piaciuto e anche se il tema è preso un pelo di striscio, la mia valutazione è un pollice tendente all'alto. Però andrebbe sistemato per dargli la giusta dimensione e portarlo a esprimere le sue reali potenzialità.

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