Canta che ti passa - DAY ONE

Quella di aprile sarà un’edizione nella formula della Two Days Edition e, come dice il nome, si svolgerà in due date: lunedì 17 e martedì 18 aprile.
Alessandro Forlani sceglierà due Temi diversi.
Alle 21:00 del lunedì verrà svelato sul forum il primo Tema e i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Il giorno seguente, sempre alle 21:00, verrà svelato il secondo tema e, di nuovo, i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Sarà possibile, per chi avrà già partecipato il lunedì, partecipare anche il giorno seguente gareggiando, così, con due diversi racconti.
Come nella migliore tradizione del contest, i racconti verranno divisi in più gironi. I primi di ogni girone entreranno in finale e saranno giudicati da Alessandro Forlani che deciderà quali saranno i migliori sette dell'Edizione.
Tutti i finalisti verranno pubblicati sulla Vetrina di Minuti Contati.
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ceranu
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Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2017, 0:20

«Devi lasciarmi stare!» sbottò Gino, alzandosi dal letto.
La stanza gli girò attorno e l'armadio si inclinò verso il pavimento che divenne un materasso elastico: cadde a terra.
«Vedi come ti conci…» Rino gli andò incontro, si chinò e gli sorrise. Il cilindro che aveva in testa, incurante della gravità, non si mosse di un centimetro.
«Da che pulpito…» A fatica, si mise a sedere. Gli faceva male lo zigomo e aveva la bocca secca.
«Che vuol dire? Io ho sbagliato e l'ho pagata, ma tu puoi uscirne.»
«Tutti bravi a predicare!»
«Senti.» Rino gli si inginocchiò davanti. «Mio fratello è figlio unico, deriso, frustrato, denutrito…»
«E quindi?»
«Quindi nulla. Devi smetterla.»
«E cosa c'entra tuo fratello?»
«Non ho mai avuto un fratello.»
Gino si poggiò la mano sulla fronte. Premette indice e pollice contro le tempie e le massaggiò.
«Perché sto parlando con te?»
«Perché sei ubriaco. E ricordati che: Il marchese La Fayette ritorna dall’America importando la rivoluzione e un cappello nuovo.»
«Nun te reggae più!»
«Finalmente mi capisci!»
Gino tornò a guardare Rino. Era in bianco e nero come sempre, le righe orizzontali della frequenza disturbata e il mandolino sotto braccio.
Sentì lo stomaco contorcersi. Chiuse gli occhi e soffocò un rutto. L'acido dei succhi gastrici, aromatizzati al Vindicount, gli infiammò le narici. «Chi vive in baracca…» intonò per lanciare la canzone.
Rino scosse la testa. «Naaa, troppo inflazionata. La cantano anche le cassiere dell'Esselunga.»
«Un tempo eri più simpatico!»
«E tu, a volte, eri sobrio.»
«Smettila di farmi la paternale. Almeno IO sono in casa mia e non rischio di fare cazzate!»
«Figurati se non ti rifugiavi nella battuta scontata. Ti ho già detto che è stata tutta una montatura della massoneria. Ero un tipo scomodo.»
«Finiscila, sono troppo ubriaco per i complotti.»
«E partiva l'emigrante, e portava le provviste, due o tre pacchi di riviste…»
Gino si alzò e la stanza oscillò leggermente. Allungò il braccio e si poggiò contro la scrivania. Attese che il suo terremoto personale si placasse e afferrò la bottiglia di Gin. La svitò e la portò alle labbra.
«Non farlo.»
Gino abbozzò un sorriso. Inclinò la fronte all'indietro, il collo della bottiglia incollato alle labbra, e il liquido trasparente gli inondò la bocca. Serrò la mascella e ingollò. Lo stomaco avvampò e la stanza riprese a girare. Si allungò per aggrapparsi alla scrivania, la mancò e rovinò nuovamente a terra.
«Ti sei fatto male?»
«Lasciami stare.»
«Mi alzo al mattino con una nuova illusione, prendo il 109 per la rivoluzione, e sono soddisfatto un poco saggio un poco matto.»
«Lasciami stare!» urlò.
Rino si bloccò, si abbassò fino a sfiorare il viso di Gino con il suo e lo guardò di sbieco. «Io posso anche andarmene, e poi?»
«Starò meglio.»
«Sicuro?»
«Vattene. Bevo da quando ho otto anni, non ho bisogno di te!»
Rino annuì e si alzò. Si sistemò il cilindro sulla testa e imbracciò il mandolino. «'Fanulo l'Esselunga! Ma il cielo è sempre più blu…» intonò, lasciando Gino in compagnia del suo mostro.



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antico
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Re: Canta che ti passa

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2017, 0:23

Ciao Francesco! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Forlani Edition!

Ps: se domani sera vorrai scrivere un secondo racconto sul nuovo tema che svelerò alle 21 in punto potrai partecipare sia con questo che con quell'altro!

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Gimmi
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#3 » mercoledì 19 aprile 2017, 18:14

Ciao Fra ^^

Io sono giovine e non sono un conoscitore della musica, tanto meno quella italiana. Forse un De André ancora ancora. Mi viene da pensare che "forse" è un azzardo scrivere un racconto specifico, ma poi penso che "forse" è una stronzata questa che dico :D
(Si può dire stronzata in MC Tv?)

Quindi devo dire che non sono arrivato a capire metà delle cose che hai scritto. Nemmeno il fatto della frequenza disturbata. Significa che "forse" era un suo viaggione e che lo vedeva alla tele?

Comunque..
"Forse" saprai che non sono uno che si attacca il tema, ma qui mi è sfuggito. Curioso di avere una risposta ^^

L'unica cosa che mi viene da far notare è che con un racconto così breve (ma "forse" in generale con tutti i racconti) farlo quasi di solo dialogo è un po' un rischio. E se si fa bisogna farlo esplodere con il finale. E qui il finale mi è sembrato che tentasse di toccare la bellezza (passami il termine) poetica, ma non lo trovo riuscito. Ma "forse" è sempre perché non conosco questi argomenti.

Fine..

"forse"

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ceranu
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#4 » mercoledì 19 aprile 2017, 18:52

Ciao Dimitri, prima di tutto vorrei dirti che il tuo è un atteggiamento scorretto. Non ricordavo il tema e sono dovuto andare a rileggermelo :P
Credo di aver interpretato l'alcool come il suo primo mostro, quello che si porta dietro da una vita (quindi non scorda mai). Ribadisco "credo" perché trovo immorale farmi scrivere nello stato in cui ero lunedì.
Per quanto riguarda Fabrizio De André Vs Rino Gaetano, capisco il tuo attaccamento nei confronti del primo in quanto genovese, longevo (rispetto a Gaetano) e famoso, ma adoro Rino e potevo scrivere solo di lui.
Su tutto il resto potresti avere ragione.
Ciao e ben tornato su MC.

P.S. Sbattermi in faccia la TUA giovinezza è stato un colpo basso!

Canadria
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#5 » sabato 22 aprile 2017, 12:27

Ciao, Francesco!
A me, invece, Rino Gaetano piace tantissimo ma… mi sembra che questo racconto non gli renda giustizia! Non lo esalta né ne racconta realmente la storia. Lo tratteggia nella mente di un ubriaco che affianca la propria figura a quella di uno dei suoi miti. Anche il finale mi sembra debole.
Suppongo che tu stessi ascoltando Rino mentre scrivevi perché anche le canzoni citate non mi sembra che seguano un vero e proprio filo logico!
Anche la battuta “Bevo da quando ho otto anni” sembra messa lì più che altro a giustificare il fatto che si trattasse effettivamente del “primo tentacolo”. Insomma, mi dispiace ma questa volta non mi hai convinto.
Peccato perché con Rino con me partivi avvantaggiato! ;P

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ceranu
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#6 » sabato 22 aprile 2017, 13:39

Già il fatto che apprezzi Rino per me è un succeso. Per il racconto ho provato a riprodurre il pensiero casuale di un ubriaco ed effettivamente stavo ascoltando Rino. :)

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Vastatio
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#7 » lunedì 24 aprile 2017, 15:54

l'interpretazione del tentacolo mi piace. Sulla realizzazione/coerenza del testo c'è poco da criticare, trattandosi di un ubriaco. Alcuni dei riferimenti forse li perdo, non conosco tutta la discografia di Rino Gaetano, quindi non riesco a cogliere se i versi possono essere stralci di altro (eventi assimilabili a quelli citati nelle canzoni da cui estrai le parole) o se sono solo messi lì a caso (forse, conoscendoti, sono a caso).

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lordmax
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#8 » martedì 25 aprile 2017, 14:46

Mi piace il coraggio di un racconto basato al 90% sul dialogo, con un racconto così breve è un vero azzardo ma questa parte mi sembra ben riuscita.
Discreto lo scambio di passaggi caotici e illogici del Gino ubriaco, da esperto confermo che qualche volta capita.
Non avevo capito che si trattava di ‘quel’ Rino fino a quando lo hai presentato con vestito e mandolino ma ci sta perfettamente, era chiaro quasi da subito che si trattasse di un ‘amico’ immaginario quando non lo aiuta a rialzarsi.
Mi è però totalmente sfuggito il tema del racconto, immagino tu intendessi l’alcol ma non c’è nulla di specifico… e io di norma sono il primo a inserire i temi in modo esoterico.
Il ritmo del dialogo regge bene tranne nella parte finale che cala leggermente di tono. Avrei preferito un finale più secco o che virasse in modo brusco verso qualcosa di diverso.

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erika.adale
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#9 » martedì 25 aprile 2017, 15:34

Faccia a faccia Rino/ Gino, in mezzo il Gin: e di assonanze ce ne sono abbastanza.
Rino Gaetano ha l'aspetto perfetto per fare il grillo parlante, anche se gli manca la credibilità vista la sua storia ( e Gino non se lo fa sfuggire). Inoltre l'apparente non sense delle sue canzoni ricade perfettamente nel solco delirante dell'ubriaco. Io lo so che probabilmente l'hai scritto di getto rosicchiando l'ultima costina di Pasquetta, ma lo trovo un racconto "colto" e raffinato. Solo questo giustifica il finale sottotono, in cui non succede sostanzialmente niente. Più che una storia, è il flash di una condizione.

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marco.roncaccia
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#10 » martedì 25 aprile 2017, 19:34

Ciao Francesco e fanculo (non fanulo).
Perché hai scritto un racconto che mi ha fatto spisciare dalle risate e nonostante questo ti devo affibbiare una critica di merda. Ti vedo lì con sottofondo musicale ad che ti abbandoni alla scrittura, fottendotene del contest. Bravo! Ogni tanto fa bene farlo, però fanculo anche, perché mi costringi a prendere le parti di chi non conosce Rino Gaetano (colpa grave!) e le sue canzoni e la sua versione musicale dell'assurdo di Ionesco e Beckett.
Quindi niente, il racconto mi è piaciuto, so che ti sei divertito a scriverlo e quindi andrai in fondo alla classifica.

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patty.barale
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#11 » mercoledì 26 aprile 2017, 15:19

finora il racconto più surreale seguito dai commenti più stralunati di tutto il Contest!
posso solo dire... La vecchia racconta la favola antica di quel cavaliere che cerca l'amica.

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antico
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Re: Canta che ti passa - DAY ONE

Messaggio#12 » lunedì 1 maggio 2017, 14:20

Racconto che se non conosci Rino Gaetano... Sei fregato. E io non lo conosco. Cioè, sì, lo conosco, ma non ricordo i testi delle sue canzoni e senza i commenti degli altri autori non ci sarei mai potuto arrivare. E anche così non ho gli strumenti per poterlo apprezzare, pertanto mi rimane distante. Certo, apprezzo la declinazione del tema, ma per il resto non posso andare oltre un pollice ni, assolutamente personale e soggettivo, ma la lettura è anche, e soprattutto, questo.

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