Un lieto evento - DAY ONE
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Un lieto evento - DAY ONE
– Guardi.
Sullo schermo parte un video fatto da un cellulare: uomini che corrono, mare, pioggia e vento. Uno stridio fa saltare l’audio per qualche istante, la visione sobbalza, inquadra il cielo nero di tempesta. Si avvicina alla prua, si ferma sul metallo contorto, i marinai gridano e sparano. Un tentacolo di dimensioni impossibili si erge dal mare, si abbatte sulla nave, tre uomini urlano mentre le loro carni si sciolgono sfrigolando sotto l’acido che secerne. Buio.
– Dove? – chiede il colonnello, facendo cenno di accendere la luce.
– Non molto lontano dall’Isola di Pasqua. Un pezzo di tentacolo, lungo nove metri e mezzo. È emerso nella tempesta e loro gli sono andati addosso. Ha reagito in maniera meccanica, sa, anche quelli dei polpi mantengono le loro funzioni per più di un’ora, una volta recisi. Non sappiamo da quanto tempo non fosse più attaccato al resto della… creatura. Se il capitano non avesse ordinato di fare questo video, non avremmo avuto prove.
Il colonnello guarda quell’uomo di mezz’età, gli occhi dietro le lenti spesse accesi dalla certezza e dal terrore. – Quanto tempo abbiamo?
– Almeno un mese, credo – L’uomo si passa la mano sui capelli radi. – Loro… cioè, non hanno la nostra concezione del tempo. Come le ho detto, sono addormentati da almeno quindicimila anni.
– Bene. Le testate nucleari sono pronte. Non si sveglieranno mai.
– Cosa sta facendo?
Il dottor Bina si volta. Sorride. – Oh, ciao. Credevo non venissi. Tutto bene?
– Quattro chili. Gli occhi della madre e la mia stazza. Un vero Ponti – Ridacchia e si siede anche lui davanti al vetro. – Parto perfetto, nessuna complicazione, Carla sta bene e ora dorme, poverina.
Bina gli stringe la spalla. – Sono proprio contento, dai. – Accenna al vetro. – Il nostro amico, invece, ha rifatto la scena del colonnello.
– Mmh. Tutto come a solito?
– Sì. Lì c’è la sedia, là il computer… solita roba.
Oltre il vetro, nella stanza spoglia, c’è un uomo dagli occhiali spessi e i capelli radi, solo. Stringe la mano a qualcuno che lui solo vede.
Il dottor Ponti si allunga sulla sedia e si stiracchia. – Ormai, non credo ci sia speranza. La sua fissazione è troppo forte.
– Eh, sì. Traumi infantili, rimosso, chi può dire il perché? Si è costruito la sua realtà e ha chiuso fuori tutti.
– E noi possiamo bussare e mettere qualche lettera sotto la porta, ma se non ci apre lui… e va bene. – Guarda l’orologio. – Se non ti spiace, torno su.
– Vai, vai. Anzi, ti accompagno. Voglio proprio vedere questo marcantonio neonato.
– Prima passo nella cappella. Oggi non ci sono ancora andato, e devo ringraziare gli Antichi per il bambino.
– Vengo anch’io. Ah, lo sai che ho trovato posto per il pellegrinaggio a R’lye?
– Ma va. A maggio? Io e Carla invece siamo stati ammessi nell’Ordine di Dagon.
Bina schiocca le labbra. – E non me lo dici?
– La notizia è arrivata ieri sera, e col parto mi sono scordato di avvertirti.
– Bel colpo. Dobbiamo festeggiare.
Sorridono. Escono.
Sullo schermo parte un video fatto da un cellulare: uomini che corrono, mare, pioggia e vento. Uno stridio fa saltare l’audio per qualche istante, la visione sobbalza, inquadra il cielo nero di tempesta. Si avvicina alla prua, si ferma sul metallo contorto, i marinai gridano e sparano. Un tentacolo di dimensioni impossibili si erge dal mare, si abbatte sulla nave, tre uomini urlano mentre le loro carni si sciolgono sfrigolando sotto l’acido che secerne. Buio.
– Dove? – chiede il colonnello, facendo cenno di accendere la luce.
– Non molto lontano dall’Isola di Pasqua. Un pezzo di tentacolo, lungo nove metri e mezzo. È emerso nella tempesta e loro gli sono andati addosso. Ha reagito in maniera meccanica, sa, anche quelli dei polpi mantengono le loro funzioni per più di un’ora, una volta recisi. Non sappiamo da quanto tempo non fosse più attaccato al resto della… creatura. Se il capitano non avesse ordinato di fare questo video, non avremmo avuto prove.
Il colonnello guarda quell’uomo di mezz’età, gli occhi dietro le lenti spesse accesi dalla certezza e dal terrore. – Quanto tempo abbiamo?
– Almeno un mese, credo – L’uomo si passa la mano sui capelli radi. – Loro… cioè, non hanno la nostra concezione del tempo. Come le ho detto, sono addormentati da almeno quindicimila anni.
– Bene. Le testate nucleari sono pronte. Non si sveglieranno mai.
– Cosa sta facendo?
Il dottor Bina si volta. Sorride. – Oh, ciao. Credevo non venissi. Tutto bene?
– Quattro chili. Gli occhi della madre e la mia stazza. Un vero Ponti – Ridacchia e si siede anche lui davanti al vetro. – Parto perfetto, nessuna complicazione, Carla sta bene e ora dorme, poverina.
Bina gli stringe la spalla. – Sono proprio contento, dai. – Accenna al vetro. – Il nostro amico, invece, ha rifatto la scena del colonnello.
– Mmh. Tutto come a solito?
– Sì. Lì c’è la sedia, là il computer… solita roba.
Oltre il vetro, nella stanza spoglia, c’è un uomo dagli occhiali spessi e i capelli radi, solo. Stringe la mano a qualcuno che lui solo vede.
Il dottor Ponti si allunga sulla sedia e si stiracchia. – Ormai, non credo ci sia speranza. La sua fissazione è troppo forte.
– Eh, sì. Traumi infantili, rimosso, chi può dire il perché? Si è costruito la sua realtà e ha chiuso fuori tutti.
– E noi possiamo bussare e mettere qualche lettera sotto la porta, ma se non ci apre lui… e va bene. – Guarda l’orologio. – Se non ti spiace, torno su.
– Vai, vai. Anzi, ti accompagno. Voglio proprio vedere questo marcantonio neonato.
– Prima passo nella cappella. Oggi non ci sono ancora andato, e devo ringraziare gli Antichi per il bambino.
– Vengo anch’io. Ah, lo sai che ho trovato posto per il pellegrinaggio a R’lye?
– Ma va. A maggio? Io e Carla invece siamo stati ammessi nell’Ordine di Dagon.
Bina schiocca le labbra. – E non me lo dici?
– La notizia è arrivata ieri sera, e col parto mi sono scordato di avvertirti.
– Bel colpo. Dobbiamo festeggiare.
Sorridono. Escono.
Re: Un lieto evento
Ciao Valter! Anche per te, tutto a posto! Buona Forlani Edition!
Ps: se domani sera vorrai scrivere un secondo racconto sul nuovo tema che svelerò alle 21 in punto potrai partecipare sia con questo che con quell'altro!
Ps: se domani sera vorrai scrivere un secondo racconto sul nuovo tema che svelerò alle 21 in punto potrai partecipare sia con questo che con quell'altro!
Re: Un lieto evento - DAY ONE
Ciao Valter, ben trovato.
Il tuo racconto ha un solo difetto: il capovolgimento non è riuscito al cento per cento.
Da quello che ho capito, il colonnello vive in un sogno che è la nostra realtà mentre in quella "vera" cthulhu esiste.
se è così mi aspetterei dei protagonisti diversi, simili a mostri e non degli umani che li adorano.
La lettura è interessante e la narrazione impeccabile però fatico ad afferrare l'ambientazione e non sono certo di aver compreso il racconto.
Ciao
Il tuo racconto ha un solo difetto: il capovolgimento non è riuscito al cento per cento.
Da quello che ho capito, il colonnello vive in un sogno che è la nostra realtà mentre in quella "vera" cthulhu esiste.
se è così mi aspetterei dei protagonisti diversi, simili a mostri e non degli umani che li adorano.
La lettura è interessante e la narrazione impeccabile però fatico ad afferrare l'ambientazione e non sono certo di aver compreso il racconto.
Ciao
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
Ciao Valter,
Mi associo alle perplessità di Francesco: il capovolgimento non mi è del tutto chiaro (la prima parte è avvenuta ma poi le menti umane sono state resettate, o semplicemente il colonnello è pazzo?) e i personaggi mi sembrano un po' atipici come cultisti di cthulhu.
Personalmente, sono abbastanza contraria all'idea che il lettore debba conoscere Lovecraft per capire un racconto, ma suppongo stia a chi non l'ha letto penalizzarti per questo.
Per il resto, il racconto è ben scritto e scorrevole, le descrizioni nella prima parte molto evocative, ma la difficoltà a inquadrare il tutto rovinano un po' l'effetto.
Mi associo alle perplessità di Francesco: il capovolgimento non mi è del tutto chiaro (la prima parte è avvenuta ma poi le menti umane sono state resettate, o semplicemente il colonnello è pazzo?) e i personaggi mi sembrano un po' atipici come cultisti di cthulhu.
Personalmente, sono abbastanza contraria all'idea che il lettore debba conoscere Lovecraft per capire un racconto, ma suppongo stia a chi non l'ha letto penalizzarti per questo.
Per il resto, il racconto è ben scritto e scorrevole, le descrizioni nella prima parte molto evocative, ma la difficoltà a inquadrare il tutto rovinano un po' l'effetto.
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
ciao Ceranu ciao Viviana
grazie degli apprezzamenti e delle critiche.
Per @Viviana, anch'io in genere preferisco non ci siano cose 'pregresse' che il lettore deve sapere per comprendere il racconto, concordo con te. Ma qui c'era di mezzo un tentacolo e... non ho potuto resistere! Cthulhu F'taghn!
@Ceranu, l'idea era quella di evocare una 'dominazione soft' e un po' ironica dei Grandi Antichi, del tipo 'meglio Cthulhu o la Monsanto?' ma evidentemente - e da qui anche il dubbio di @Viviana - non sono stato abbastanza chiaro nei pochi caratteri che avevo a disposizione. Devo diventare più bravo.
Grazie ancora.
grazie degli apprezzamenti e delle critiche.
Per @Viviana, anch'io in genere preferisco non ci siano cose 'pregresse' che il lettore deve sapere per comprendere il racconto, concordo con te. Ma qui c'era di mezzo un tentacolo e... non ho potuto resistere! Cthulhu F'taghn!
@Ceranu, l'idea era quella di evocare una 'dominazione soft' e un po' ironica dei Grandi Antichi, del tipo 'meglio Cthulhu o la Monsanto?' ma evidentemente - e da qui anche il dubbio di @Viviana - non sono stato abbastanza chiaro nei pochi caratteri che avevo a disposizione. Devo diventare più bravo.
Grazie ancora.
- giuseppe.gangemi
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
Ciao Valter,
la prima parte del tuo racconto mi piace molto la seconda l'ho trovata più debole. L'idea comunque dei due medici che criticano il paziente per la sua fissazione quando poi loro stessi ne hanno di peggiori è bella.
Nell'insieme è scritto bene e mi piace. Anche a me leggendo il tema era venuto in mente qualcosa riconducibile a Lovecraft. La prima parte è spettacolare ed è molto cinematografica.
Tema rispettato.
Penso che comunque l'altro racconto ti sia riuscito meglio, questo lo vedo spezzato.
la prima parte del tuo racconto mi piace molto la seconda l'ho trovata più debole. L'idea comunque dei due medici che criticano il paziente per la sua fissazione quando poi loro stessi ne hanno di peggiori è bella.
Nell'insieme è scritto bene e mi piace. Anche a me leggendo il tema era venuto in mente qualcosa riconducibile a Lovecraft. La prima parte è spettacolare ed è molto cinematografica.
Tema rispettato.
Penso che comunque l'altro racconto ti sia riuscito meglio, questo lo vedo spezzato.
- raffaele.marra
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
Hai interpretato il tema del mese con una citazione di Lovecraft, ricordandomi che probabilmente “il primo tentacolo” della mia vita deve essere stato proprio in uno dei suoi scritti. Il tuo racconto è diviso in due parti ben distinte, forse anche troppo. L’effetto del salto dalla prima alla seconda parte è si di sorpresa, e a me piacciono i racconti con questo tipo di caratteristiche, ma forse c’è davvero troppo distacco tra le due parti. Non so. Non me la sento di dire che si tratta di un racconto non buono perché l’ho letto (più volte) con un certo piacere; tuttavia c’è qualcosa che andrebbe un po’ limato, anche se è difficile dire cosa. Forse pago (paghi) un po’ la mia scarsa conoscenza dei miti di Cthulhu.
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
ciao @Giuseppe ciao @Raffaele
troppo spezzato, dite. Lo volevo, ma forse non così... grazie, ottimo feedback su cui meditare.
troppo spezzato, dite. Lo volevo, ma forse non così... grazie, ottimo feedback su cui meditare.
- Andreacrux
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Re: Un lieto evento - DAY ONE
Ciao Valter!
ho letto la prima parte del tuo racconto tutto d'un fiato...fantastica! Hai delle doti di scrittura non comuni, mi hai fatto venire in mente racconti fantastici di avventure sugli oceani che leggevo da bambino. E di quel racconto avrei voluto sapere il seguito o comunque capire il nesso con la seconda parte che purtroppo mi è sfuggito. Non ho idea di cosa sia chtulu e Lovecraft..di certo mi aggiornerò sul tema! Comunque voto 10 per la prima parte, la mia difficoltà di comprenderne il seguito purtroppo ti penalizza.
Complimenti comunque.
ho letto la prima parte del tuo racconto tutto d'un fiato...fantastica! Hai delle doti di scrittura non comuni, mi hai fatto venire in mente racconti fantastici di avventure sugli oceani che leggevo da bambino. E di quel racconto avrei voluto sapere il seguito o comunque capire il nesso con la seconda parte che purtroppo mi è sfuggito. Non ho idea di cosa sia chtulu e Lovecraft..di certo mi aggiornerò sul tema! Comunque voto 10 per la prima parte, la mia difficoltà di comprenderne il seguito purtroppo ti penalizza.
Complimenti comunque.
Re: Un lieto evento - DAY ONE
Concordo con quanto scritto da molti: la seconda parte non funziona. Il capovolgimento non è chiaro e rimane un colpo tirato a salve. In più c'è l'aggravante che se non si conosce Lovecraft non si possono avere chiavi di lettura e nei 3000 caratteri non hai avuto tempo e modo di risolvere il problema introducendo meglio il contesto pregresso. Il tema, ovviamente, c'è. Pollice ni per me.
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