Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Manuel si strinse in vita la corda di spugna e saltò giù dalla base per correre all’attacco.
I capelli ancora bagnati già disegnavano le curve dei suoi ricci crespi. Si districò a piedi scalzi dal sentiero più esposto e corse lungo il passaggio conosciuto lasciando impronte evidenti.
Giunto alla postazione di vedetta, si acquattò dietro un angolo di muro e osservò, poco distante, il campo prescelto per la battaglia: ancora nulla all’orizzonte.
Asciugò la fronte madida e tentò di ridurre al minimo il tempo di chiusura delle palpebre tra un battito di ciglia e l’altro.
“Aaaaaaah!”
Un urlo iracondo tuonò poco dietro di lui.
Manuel trasalì, non aveva considerato altre presenze nel passaggio dalla base alla postazione di vedetta. Doveva nascondersi meglio, e alla svelta.
Agganciò meglio ai fianchi la corda di spugna verde, si sdraiò per terra e strisciò fino ad un cassone in legno.
“Dove sei?”
La voce irruppe ancora. Manuel rabbrividì ma non si mosse, gli occhi fissi sulla preda che finalmente dava segno di sé.
Da più di un anno attendeva il ritorno alle armi.
“Hai bagnato ovunque! Vieni ad asciugarti!”
La madre lo afferrò dalla cinta di spugna, lo sistemò in piedi sulla panca di legno accanto alla finestra e prese ad asciugarlo con vigore.
Manuel osservò Mimì già pronto in cortile: era verde come Frankenstein ed un chiodo gli perforava le tempie. Da un polso gli pendeva una catena di gomma, con l’altra mano reggeva gli odiosissimi coriandoli.
Non lo temeva. Alzò le braccia e si preparò al rituale della vestizione.
“E questo cos’è?”
“Ti ho preso un nuovo travestimento, almeno quest’anno cambiamo!”
Un brivido gli corse lungo la schiena: era Pippo, l’amico di Topolino.
Era certo che Mimì lo stesse guardando ma, da vero eroe, non si scompose.
“Mamma,” disse soltanto “rivoglio le mie ali nere, il mio mantello.”
Il tono fu così greve e deciso che non lasciò spazio a ribattute. Manuel alzò le braccia ed i vestiti da battaglia calzarono nuovamente a pennello sul suo esile corpo da seienne.
Il mostro verde con il chiodo alle tempie diceva di non temere niente e nessuno.
Eppure, quando il Cavaliere Oscuro scese in cortile, tutti avrebbero giurato di aver visto le sue ginocchia tremare.
La chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c’è
I capelli ancora bagnati già disegnavano le curve dei suoi ricci crespi. Si districò a piedi scalzi dal sentiero più esposto e corse lungo il passaggio conosciuto lasciando impronte evidenti.
Giunto alla postazione di vedetta, si acquattò dietro un angolo di muro e osservò, poco distante, il campo prescelto per la battaglia: ancora nulla all’orizzonte.
Asciugò la fronte madida e tentò di ridurre al minimo il tempo di chiusura delle palpebre tra un battito di ciglia e l’altro.
“Aaaaaaah!”
Un urlo iracondo tuonò poco dietro di lui.
Manuel trasalì, non aveva considerato altre presenze nel passaggio dalla base alla postazione di vedetta. Doveva nascondersi meglio, e alla svelta.
Agganciò meglio ai fianchi la corda di spugna verde, si sdraiò per terra e strisciò fino ad un cassone in legno.
“Dove sei?”
La voce irruppe ancora. Manuel rabbrividì ma non si mosse, gli occhi fissi sulla preda che finalmente dava segno di sé.
Da più di un anno attendeva il ritorno alle armi.
“Hai bagnato ovunque! Vieni ad asciugarti!”
La madre lo afferrò dalla cinta di spugna, lo sistemò in piedi sulla panca di legno accanto alla finestra e prese ad asciugarlo con vigore.
Manuel osservò Mimì già pronto in cortile: era verde come Frankenstein ed un chiodo gli perforava le tempie. Da un polso gli pendeva una catena di gomma, con l’altra mano reggeva gli odiosissimi coriandoli.
Non lo temeva. Alzò le braccia e si preparò al rituale della vestizione.
“E questo cos’è?”
“Ti ho preso un nuovo travestimento, almeno quest’anno cambiamo!”
Un brivido gli corse lungo la schiena: era Pippo, l’amico di Topolino.
Era certo che Mimì lo stesse guardando ma, da vero eroe, non si scompose.
“Mamma,” disse soltanto “rivoglio le mie ali nere, il mio mantello.”
Il tono fu così greve e deciso che non lasciò spazio a ribattute. Manuel alzò le braccia ed i vestiti da battaglia calzarono nuovamente a pennello sul suo esile corpo da seienne.
Il mostro verde con il chiodo alle tempie diceva di non temere niente e nessuno.
Eppure, quando il Cavaliere Oscuro scese in cortile, tutti avrebbero giurato di aver visto le sue ginocchia tremare.
La chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c’è
Ultima modifica di Canadria il martedì 18 aprile 2017, 23:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Il Cavaliere Oscuro
Ciao Canadria! Secondo racconto nella stessa edizione anche per te, complimenti! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Forlani Edition!
- giancarmine trotta
- Messaggi: 383
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Ciao Canadria!
Mi è piaciuto molto.
Anche se fai poco per nascondere che siano dei bambini a combattere (corda di spugna, lascia segni ben evidenti), durante la lettura del primo periodo pensavo ad una battaglia vera. Poi tutto diventa nitido. Viene da sorridere pensando a questo bimbo che aspetta la battaglia da più di un anno.
E poi la mamma che lo chiama e gli offre il vestito di Pippo.. ecco, piccola nota: forse potevi scegliere un altro personaggio. Uno meno... disney, perché così è come se la mamma non conosce i gusti del figlio e la sua volontà di divertirsi mimando le gesta dei supereroi.
Bello anche il finale, gestito benissimo.
Per me un racconto riuscito, complimenti!
Alla prossima,
G.
Mi è piaciuto molto.
Anche se fai poco per nascondere che siano dei bambini a combattere (corda di spugna, lascia segni ben evidenti), durante la lettura del primo periodo pensavo ad una battaglia vera. Poi tutto diventa nitido. Viene da sorridere pensando a questo bimbo che aspetta la battaglia da più di un anno.
E poi la mamma che lo chiama e gli offre il vestito di Pippo.. ecco, piccola nota: forse potevi scegliere un altro personaggio. Uno meno... disney, perché così è come se la mamma non conosce i gusti del figlio e la sua volontà di divertirsi mimando le gesta dei supereroi.
Bello anche il finale, gestito benissimo.
Per me un racconto riuscito, complimenti!
Alla prossima,
G.
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Ciao, Giancarmine e grazie per il commento!
Sono contenta che ti sia piaciuto, ci tenevo.
Effettivamente ho ragionato poco sul travestimento alternativo, ho semplicemente pensato a qualcosa che risultasse troppo allegro per qualcuno che avesse voglia di rappresentare un personaggio "oscuro" :)
Sono contenta che ti sia piaciuto, ci tenevo.
Effettivamente ho ragionato poco sul travestimento alternativo, ho semplicemente pensato a qualcosa che risultasse troppo allegro per qualcuno che avesse voglia di rappresentare un personaggio "oscuro" :)
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1047
- Contatta:
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Ciao!
Il tema, col mostro verde, c'è come cameo, ma ammettiamolo, se il mostro in cortile fosse stato giallo avrebbe fatta poca differenza :)
In generale usare i bambini come personaggi è difficile, è complicato rendere la loro psiche e un comportamento e linguaggio realistico, "sconnesso" e un po' spezzato, impreciso. Ci sono sicuramente delle eccezioni, ma difficilmente un bambino parla come ci sia aspetta: né come lo stereotipo del linguaggio infantile né come il tipico "bambino anziano dentro" da film americano. Penso che ci sia cascata anche tu, usando un bambino eccessivamente maturo e strutturato come comportamenti e linguaggio che usa. Dice pochissime battute, “E questo cos’è?” e “rivoglio le mie ali nere, il mio mantello.” ed entrambe non le immagino in bocca a un bambino di sei anni.
Il tema, col mostro verde, c'è come cameo, ma ammettiamolo, se il mostro in cortile fosse stato giallo avrebbe fatta poca differenza :)
In generale usare i bambini come personaggi è difficile, è complicato rendere la loro psiche e un comportamento e linguaggio realistico, "sconnesso" e un po' spezzato, impreciso. Ci sono sicuramente delle eccezioni, ma difficilmente un bambino parla come ci sia aspetta: né come lo stereotipo del linguaggio infantile né come il tipico "bambino anziano dentro" da film americano. Penso che ci sia cascata anche tu, usando un bambino eccessivamente maturo e strutturato come comportamenti e linguaggio che usa. Dice pochissime battute, “E questo cos’è?” e “rivoglio le mie ali nere, il mio mantello.” ed entrambe non le immagino in bocca a un bambino di sei anni.
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Ciao di nuovo, Andrea!
Per quanto riguarda il tema, forse il mostro più verde in realtà è Manuel che, ogni anno, è sempre "più verde" del suo vicino Mimì. Ammetto di aver inserito Frankenstein in quanto propriamente "mostro verde", eppure, tra i due vicini, il più verde è il Cavaliere Oscuro.
Per quanto riguarda la battuta "Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello", è una piccola citazione ed ero curiosa di sapere se qualcuno di voi l'avrebbe colta ;P mi faceva ridere l'idea del bambino maturo associata al personaggio a cui è ispirata la storia, ma comprendo perfettamente le tue critiche.
Per quanto riguarda il tema, forse il mostro più verde in realtà è Manuel che, ogni anno, è sempre "più verde" del suo vicino Mimì. Ammetto di aver inserito Frankenstein in quanto propriamente "mostro verde", eppure, tra i due vicini, il più verde è il Cavaliere Oscuro.
Per quanto riguarda la battuta "Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello", è una piccola citazione ed ero curiosa di sapere se qualcuno di voi l'avrebbe colta ;P mi faceva ridere l'idea del bambino maturo associata al personaggio a cui è ispirata la storia, ma comprendo perfettamente le tue critiche.
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- Messaggi: 171
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Io l'ho letto come un sogno a occhi aperti del bambino che si prepara a una bella zuffa con l'odiato bulletto del cortile. Alla faccia del bagnetto appena fatto e della più che probabile reprimenda successiva. In questo quadro la figura di Pippo l'ho letta come l'immagine di un tontolone che non si azzuffa per non sporcarsi dopo il bagno. Magari si poteva insistere sul personaggio di Pippo, trasformandolo in Superpippo grazie alla nocciolina. Ma anche così, come Cavaliere Oscuro, va bene.
L'atmosfera di gioco l'ho percepita subito, dalla corda di spugna e dai capelli bagnati.
Va da sé che ho gustato molto il racconto.
L'atmosfera di gioco l'ho percepita subito, dalla corda di spugna e dai capelli bagnati.
Va da sé che ho gustato molto il racconto.
- patty.barale
- Messaggi: 349
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Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Non posso non apprezzare il tuo racconto avendo una bimba di quattro anni che a carnevale, in mezzo a compagne di asilo in versione Frozen, Biancaneve e Cenerentola, spiccava per il suo costume da Supergirl (e da alcune settimane va in giro con una finta mazza da baseball dichiarando di essere Harley Queen!)
Hai saputo descrivere molto bene l'appostamento del bambino, seminando indizi sulla natura della tenzone, ma lasciando, comunque il dubbio: brava!
Mi associo alla critica del costume alternativo: da mamma, conoscendo i gusti di mia figlia, non le prenderei mai un costume da damina, al massimo, magari non trovando quello di un supereroe, avrei pensato a un prosaico tutore della legge come uno sceriffo o Zorro (ma non certo Pippo, anche se capisco la volontà di contrapposizione tra Disney, infantile, e D.C. Comics, più adulto)
Ultima critica da mamma ca....zzi:
Il costume dell'anno precedente difficilmente, su un bambino di sei anni, potrà calzare a pennello... (a quell'età crescono in fretta) quindi sarebbe più realistico che il vestito calzasse un po' stretto.
In ogni caso il racconto mi è piaciuto molto!
Hai saputo descrivere molto bene l'appostamento del bambino, seminando indizi sulla natura della tenzone, ma lasciando, comunque il dubbio: brava!
Mi associo alla critica del costume alternativo: da mamma, conoscendo i gusti di mia figlia, non le prenderei mai un costume da damina, al massimo, magari non trovando quello di un supereroe, avrei pensato a un prosaico tutore della legge come uno sceriffo o Zorro (ma non certo Pippo, anche se capisco la volontà di contrapposizione tra Disney, infantile, e D.C. Comics, più adulto)
Ultima critica da mamma ca....zzi:
vestiti da battaglia calzarono nuovamente a pennello sul suo esile corpo da seienne.
Il costume dell'anno precedente difficilmente, su un bambino di sei anni, potrà calzare a pennello... (a quell'età crescono in fretta) quindi sarebbe più realistico che il vestito calzasse un po' stretto.
In ogni caso il racconto mi è piaciuto molto!
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- Messaggi: 28
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
E io che all'inizio credevo di trovarmi a che fare con soldati/guerre/campi di battaglia! Sono scesa dalle nuvole quando sono stata smentita, anche se avrei dovuto fare tanta attenzione al fatto che la cintura fosse di spugna... ;)
Molto bello, delicato, semplice: è un eterno carnevale, per questo bimbo, m'immagino! Mi ha fatto ripensare a quando anche io da piccola mi travestivo e fingevo di essere dove non ero. Quindi l'ho letto quasi con tono nostalgico.
Solo che la situazione finale si risolve troppo in fretta, non so: la mamma ha comprato apposta un vestito nuovo (per giunta minimamente in linea con i gusti del figlio) e subito getta la spugna. Sarà che di solito sono abituata a ben altre lotte ;) bello però il finale!
A presto
Molto bello, delicato, semplice: è un eterno carnevale, per questo bimbo, m'immagino! Mi ha fatto ripensare a quando anche io da piccola mi travestivo e fingevo di essere dove non ero. Quindi l'ho letto quasi con tono nostalgico.
Solo che la situazione finale si risolve troppo in fretta, non so: la mamma ha comprato apposta un vestito nuovo (per giunta minimamente in linea con i gusti del figlio) e subito getta la spugna. Sarà che di solito sono abituata a ben altre lotte ;) bello però il finale!
A presto
Re: Il Cavaliere Oscuro - DAY TWO
Una cosa è certa: scrivi benissimo. Il racconto mi è piaciuto davvero molto e il mio giudizio è, anche qui, un pollice quasi su. Perché non su? Perché nei suoi ingranaggi qualcosa non fila liscio e rallenta la lettura. Formalmente è perfetto, forse anche troppo e allora potrebbe essere che sporcandolo un po' potresti portarlo a un livello ancora più alto. Il tema, infine, c'è, anche se poco fondante il racconto tutto.
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