Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Quella di aprile sarà un’edizione nella formula della Two Days Edition e, come dice il nome, si svolgerà in due date: lunedì 17 e martedì 18 aprile.
Alessandro Forlani sceglierà due Temi diversi.
Alle 21:00 del lunedì verrà svelato sul forum il primo Tema e i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Il giorno seguente, sempre alle 21:00, verrà svelato il secondo tema e, di nuovo, i partecipanti avranno tempo fino all’una per postare un racconto di massimo 3000 battute spazi inclusi.
Sarà possibile, per chi avrà già partecipato il lunedì, partecipare anche il giorno seguente gareggiando, così, con due diversi racconti.
Come nella migliore tradizione del contest, i racconti verranno divisi in più gironi. I primi di ogni girone entreranno in finale e saranno giudicati da Alessandro Forlani che deciderà quali saranno i migliori sette dell'Edizione.
Tutti i finalisti verranno pubblicati sulla Vetrina di Minuti Contati.
Carolina P.
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Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2017, 23:49

Quel giorno, il 21 marzo, Eugenio De Pergolis fece rientro nella sua casa in via dell’Isola, al civico 23, con una pianta di gerani color rosso cupo in una mano e una bottiglia di vino rosso nell’altra.
I capelli impomatati all’indietro e l’abito scuro impeccabile. Era tornato esattamente com’era uscito: senza neanche una grinza.
Entrando, non prese la posta dalla cassetta, lo faceva ogni giorno ma non quel pomeriggio. Difatti non si calò neppure gli occhiali sulla punta dl naso, come faceva tutte le volte che doveva leggere. li lasciò dove stavano, poggiati sulla testa. Sentendo la porta chiudersi, sua moglie richiamò la sua attenzione. <<Caro, sono in cucina, raggiungimi>>, ma lui non rispose. Posò i gerani sul mobile in salotto e si guardò nello specchio.

Quello stesso 21 marzo, i coniugi Fissasegola stavano avendo l’ennesima discussione. Guido Fissasegola era tornato dal lavoro e aveva comprato una pizza al solito posto, metà al salamino come piaceva ai bambini e metà con le alici, come piaceva a sua moglie. Giuditta Fissasegola lo aveva accusato di non avere la benché minima idea di cosa fosse il romanticismo, <<il marito della signora accanto oggi aveva dei fiori in mano! E tu? Una pizza!>>, urlava. Mentre lui restava in silenzio.

Il signor De Pergolis si sfilò la giacca. Prima di raggiungere sua moglie, tirò fuori dalla valigetta in pelle una collana d’oro nuova di zecca, la guardò un paio di secondi e la ripose.
Camminò lento, quando giunse in cucina aveva davanti una donna che si limava le unghie, indignata, con un anello al dito anulare che valeva quanto la casa in cui vivevano. <<Avete concluso quell’investimento, poi? Oh, hai portato il vino, si festeggia?>>.
Eugenio De Pergolis si spogliò di quello che era stato fino a quel momento, prima posò il vino sul banco, poi si scagliò su sua moglie, che cadde sul pavimento. Le chiuse la bocca con una mano, non le lasciò neppure il tempo di urlare, mentre con un braccio premeva sulla gola. Durò meno di quanto aveva immaginato, il suo corpo diventò caldo mentre quello di lei perdeva potere. Sembrava si stesse sciogliendo sotto di lui, come se non fosse mai esistita.

La signora Fissasegola aveva passato l’ultima mezz’ora dietro la tenda della sua finestra di via dell’Isola, al civico 25, cercando nella vita degli altri quello che mancava alla sua.
Guido rimase un attimo a guardare i capelli di Giuditta, legati in uno chignon disordinato e crespo, muoversi a destra e sinistra insieme alla sua agitazione. Poi aprì il cartone della pizza, la tagliò in otto pezzi e disse ai bambini: <<forza, mangiate, se no si fredda>>, sorridendo.

Nel giro di due minuti smise di respirare.
Lui si alzò e si sistemò i capelli, poi andò a prendere i gerani in salotto, gli strappò dal gambo e tornò a posarli sulla salma di sua moglie. Scattò una foto, l’allegò ad una mail che diceva: <<Un malinconico che cerca consolazione, sarò presto da te. Finalmente è primavera.>>
Si versò del vino e sorseggiò, con gli occhi chiusi.



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antico
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2017, 23:51

Bentornata Carolina! Che bello rivederti tra noi! :)
Tutto ok con i caratteri e il tempo, divertiti in questa Forlani Edition!

Carolina P.
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi

Messaggio#3 » martedì 18 aprile 2017, 23:54

Grazie!!! :)
Un vero piacere essere qui con voi!

Carolina P.
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi

Messaggio#4 » mercoledì 19 aprile 2017, 2:30

Chiedo scusa per quel gli strappò!

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angelo.frascella
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#5 » mercoledì 19 aprile 2017, 22:05

Ciao Carolina.

Il racconto è scritto in modo pulito ed efficace, il tema è centrato e il confronto mostra in maniera lampante il senso del racconto. Quello che non mi convince del tutto è il modo in cui agisce l'assassino. Non c'è un movente convincente seppure, non c'è rabbia, non sembra esserci nemmeno esserci follia, se non nel gesto finale dei gerani.
Non è chiaro a chi scriva la mail: se a un'amante, non mi sembra logico (uccidendo la moglie in modo così plateale, difficilmente la passerà liscia); se alla moglie morta che lui sta per raggiungere suicidandosi, non si capisce la sua rilassatezza successiva.
Insomma, al momento tutto sembra finalizzato al "messaggio". Occorrerebbe renderlo narrativamente più coerente.

A rileggerci,
Angelo

Carolina P.
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#6 » giovedì 20 aprile 2017, 10:47

Ciao Angelo!
Innanzitutto ti ringrazio per il commento. Parto chiarendo che il messaggio era indirizzato ad un'amante, si. Ho cercato di tirarla in ballo anche con il gesto di guardare la collanina. Comunque, il mio personaggio è il contrario di folle, è un tipo piuttosto rilassato, sempre preciso, stanco di una moglie che non gli dà niente, se non interesse per il denaro. Premedita di ucciderla per passare la sua vita con un'altra donna, e lo fa quasi con una tranquilla meccanicità, l'unica differenza è che quel giorno è meno preciso del solito. Avevo aggiunto altri dettagli che mostrassero la sua distrazione, ma purtroppo ho dovuto fare un sacco di tagli. Il fatto che lui sorseggi del vino, indica che al momento non lo sfiora la paura delle conseguenze, seppur chiaro che in un modo o nell'altro ci saranno. Ma lui, al momento, non ci pensa nemmeno. È questa la sua follia.
In ogni caso, grazie della critica costruttiva e del consiglio!

A presto!

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Adry666
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#7 » lunedì 24 aprile 2017, 12:12

Ciao Carolina,

il tema è centrato, il mostro vicino di casa c’è, non è verde ma c’è (non so perché mi ha ricordato il “mostro” di Benigni).
Il marito assassino sembra troppo freddo, non si tratta di un killer professionista che non conosce la vittima. Si tratta del marito, a cosa è dovuto tale distacco? Una forma di pazzia momentanea? E’ il movente qual è?
La frase finale è molto belle e chiude bene il tutto.
Lavorerei un po’ sul carattere del marito.
Bella la contrapposizione con la normale quotidianità dei vicini.

Nel complesso buona prova

Ciao
Adriano

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ilVeltro
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#8 » lunedì 24 aprile 2017, 14:00

Ciao Carolina,
innanzitutto il titolo: molto accattivante. Il resto non era purtroppo molto nelle mie corde.
L'idea del vicino indubbiamente è centrata, ma la prosa non mi convince del tutto: un po' troppo piatta e con dettagli superflui e caratterofagi.
La frase che chiude il racconto è per caso una citazione? Altrimenti fatico sinceramente ad afferrarne il senso e l'importanza all'interno del contesto.
Il mio umile consiglio è di osare maggiormente nella prosa e non perderti in sfumature non necessarie ed approfondire invece la caratterizzazione dei tuoi personaggi.
Grazie, buon contest!
Non è morto ciò che può vivere in eterno e in strani eoni anche la morte può morire.

Quando sento la parola "cultura" alzo il cane della mia Browning.

valter_carignano
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#9 » martedì 25 aprile 2017, 17:13

ciao
se ho capito bene se 'nuova' di MC, quindi benvenuta e in bocca al lupo.
Come Angelo, anch'io non ho capito bene il perché e il percome. Buona la contrapposizione fra le due famiglie, che a mio modesto parere poteva però essere molto più calcata ed efficace (fra l'altro, se i De Pergolis sono così ricchi - vedi l'anello al dito della moglie - perché abitano in una casa che costa meno dell'anello stesso?).
Ma anch'io non ho capito perché l'ha uccisa, fino a che non ho letto la tua risposta ad Angelo.
In tutti i casi, una buona prova.

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Linda De Santi
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#10 » martedì 25 aprile 2017, 20:03

Ciao Carolina! Il tuo racconto ha una bella prosa, pulita e chiara. La lettura è piacevole e scorrevole e anche il modo in cui hai sviluppato il tema è molto buono. Anch’io però condivido i dubbi già espressi da altri gladiatori: com’è possibile che il protagonista non tema conseguenze per l’assassinio della moglie? A meno che non sia un killer professionista, che già sa come occultare il cadavere e riuscire a passarla liscia, non vedo come possa salvarsi. Solo che se davvero è un professionista, la cosa dovrebbe emergere dal racconto, ma non è così.
Insomma, una buona prova, ma che purtroppo cade un po’ nella trappola in cui finiscono molti racconti che parlano di un omicidio… il raccontare dell’uccisione assumendo che dopo non ci siano conseguenze.
Alla prossima!

Carolina P.
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#11 » mercoledì 26 aprile 2017, 20:04

Ciao a tutti! Rispondo collettivamente dato che la questione è più o meno la stessa per tutti. Il marito è stanco di una moglie che non gli dimostra niente se non interesse per il suo denaro, ha un'amante e per liberarsi da tutto premedita di uccidere sua moglie, con una freddezza che caratterizza più o meno tutta la sua vita, tranne il tuo rapporto con l'altra. Il fatto che lui non si preoccupi delle conseguenze non è perché non ce ne saranno, è perché si sente sollevato e vuole solo godersi quel folle momento, infischiandosene di quello che gli succederà dopo. Scrive all'amante mostrandole quello che aveva fatto per condividere con l'unica donna che l'aveva fatto sentire consolato la sua sensazione di liberazione. Ho fotografato un solo momento, quel preciso momento; purtroppo sono d'accordo con alcuni di voi che mi dicono che avrei potuto dettagliare meglio i personaggi, avrei tanto voluto, ma ahimè, dopo tutto questo tempo lontana da MC ho dimenticato come si ha a che fare con soli 3000 caratteri... :)

Grazie a tutti!

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antico
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Re: Il rosso cupo dei gerani - Carolina Pelosi - DAY TWO

Messaggio#12 » giovedì 4 maggio 2017, 21:57

Le tue intenzioni non passano, ma ci sta: i tremila caratteri sono severi e il tempo limitato non permette di rivedere il racconto se qualcosa non funziona. In questo caso, ti sei fermata all'aspetto formale: la situazione è ben descritta, la lettura assai piacevole. Però niente, gli indizi disseminati non conducono il lettore nella direzione da te desiderata e così, alla fine, le domande sono per tutti le stesse e anch'io mi accodo agli altri. Paradossalmente funziona molto meglio la seconda coppia. Perché "paradossalmente"? Perché ai fini di una resa della linea narrativa principale credo che sarebbe da eliminare per portare tutta l'attenzione sul protagonista e il suo folle gesto. Pollice ni a questo giro.

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