Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Appuntamento a lunedì 12 giugno alle ore 21 con il tema di Alberto Della Rossa, Campione della Quarta Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Della Rossa Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 13 giugno 2017, 2:01

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BENVENUTI ALLA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

NB: ricordo che tutti gli autori partecipanti a questo gruppo potranno partecipare anche alle successive NIGHTS di questa CENTESIMA e così provare a portare più racconti fino alla finale.

Questo è il gruppo MACHAIRODUS della DELLA ROSSA NIGHT con ALBERTO DELLA ROSSA nelle vesti di Campione che giudicherà i semifinalisti che usciranno dai gruppi per selezionare i cinque finalisti che andranno al griudizio delle guest star di questa CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Gli autori del gruppo MACHAIRODUS dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo HOMOTHERIUM.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo MEGANTEREON.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i semifinalisti che verranno valutati da ALBERTO DELLA ROSSA. I migliori CINQUE della classifica di Alberto Della Rossa accederanno invece alla finalissima (insieme ai migliori racconti delle restanti due NIGHTS) dove verranno giudicati dalle guest di questa CENTESIMA EDIZIONE.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MACHAIRODUS:

La vita nonostante, di Maurizio Bertino, ore 00.37, 2994 caratteri
Sul gradino, di Ambra Stancampiano, ore 00.51, 2986 caratteri
Enjoy, di Francesco Nucera, ore 23.39, 2979 caratteri
Non è successo niente, di Tina Caramanico, ore 01.00, 2853 caratteri
Lollo, di Patty Barale, ore 00.57, 2897 caratteri
Scarpe, di Canadria, ore 23.56, 2988 caratteri
Sogno o son desto, di Giuseppe Micheli, ore 22.57, 2850 caratteri
Panni stesi, di Monica Patrizi, ore 01.32, 2350 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di martedì 20 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo HOMOTHERIUM. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 21 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. [/b][/size]

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo HOMOTHERIUM.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDITION A TUTTI!



valter_carignano
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Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 15:48

Ciao a tutti
apro io la classifica, sembra. Racconti che avrei letto con piacere, tutti quanti, in qualche antologia. Invece devo 'classificarli', e mi devo affidare al gusto personale, perché sono tutti molto buoni.

1. Sul gradino
2. La vita nonostante
3. Scarpe
4. Enjoy
5. Non è successo niente
6. Lollo
7. Panni stesi
8. Sogno o son desto

Sul gradino
ciao
la cosa che più mi è piaciuta è il dubbio se il protagonista abbia davvero trovato una strada zen, una verità che prescinde dal 'rumore del mondo'; o se non sia semplicemente un debosciato, un eterno indeciso incapace di prendere qualsivoglia decisione, che invecchia senza avere mai nemmeno provato a vivere.
Se questa era la tua intenzione, allora centro perfetto. Se invece non ci avevi pensato... beh, nelle tue parole io ho visto questo, e allora vuol dire che sono ricche anche di cose che non credevi ci fossero, come la grande musica che sempre riserva una sorpresa, anche dopo mille ascolti e studio.
Ottimo lavoro.

La vita nonostante
ciao
per me, è la cosa migliore che hai scritto. O almeno, che ho letto io.
Difficile dire altro dopo la perfetta analisi di Raffaele, sono in difficoltà a fare i trecento caratteri.
Subito, ho pensato si trattasse di un racconto sul Reich, ma poi con i cartoni animati si sposta in un presente indistinto, vago ma emblematico. Una famiglia di cartapesta uguale a tutte le altre, con l'anima di cartapesta. Ma esiste un altro modo per non impazzire?

Scarpe
ciao
sono il primo a commentare e non posso 'copiare' da altri, :-) e devo dire che mi trovo un po' in difficoltà.
Personalmente, credo sia scritto molto bene, e che le immagini che tratteggi siano estremamente vivide ed espressive, anche a livello emozionale. Se la sequenza delle scene deve essere logica, allora devo ammettere che qualcosa mi sfugge e non mi permette di cogliere del tutto questo aspetto. Se invece l'idea è di evocare un 'cloud' empatico e visivo, allora funziona alla grande.
Credo sia un'ottima prova.

Enjoy
ciao
divertente, caustico (forse troppo poco? o forse sono io che sono più cattivo di te?), forse appena tirato via il finale (mi rimane il dubbio se i giorni successivi tornano normali oppure no), ma nei Minuti Contati ci starebbe anche. Ammesso che invece tu questa cosa non la voglia lasciare in sospeso, e allora meglio ancora.
Stile perfettamente adeguato al tema.
Un buonissimo lavoro, a mio parere.

Lollo
ciao
in leggero disaccordo con l'esimio e preclaro Raffaele (non sono ironico, lo penso davvero), devo dire che la specificazione 'autismo' e via di seguito l'ho gradita. Per me, Lollo poteva semplicemente essere un normalissimo cretino che si divertiva a dar fastidio alle persone.
Invece, a mio modesto parere il suo monologo poteva essere più efficace, meno 'cattivo', ma ammetto di avere una frequentazione praticamente nulla con persone di questo tipo, e quindi magari è giusto così.
Comunque, secondo me, racconto leggero (in senso buono) e ben riuscito.

Non è successo niente
ciao
bel 'quadro di famiglia', anche a me piace ogni tanto ritrarre queste 'belle persone' nel loro habitat per eccellenza, il condominio.
Racconto che scorre molto bene, dà tutte le informazioni necessarie nonostante il poco spazio, tratteggia caratteri con l'abilità di un ritrattista. Unico appunto: non mi è chiara l'ubicazione del divano e del cadavere (così vicino alla porta?), e la ragione della pendenza del pavimento che faceva uscire il sangue da sotto verso il pianerottolo.
Ma sono piccolezze da 'Minuti Contati', che assolutamente non cambiano l'idea che sia un ottimo lavoro.

Panni Stesi
ciao
sembra che debba aprire io i commenti di questo girone, se qualcuno non mi sta battendo sul tempo :-).
Bella scena familiare, dal tono volutamente dimesso, ma non priva di elementi ironici. Azzeccati, secondo me, i termini 'militari' utilizzati per definire i capi di biancheria ('scomparsi', 'disertori'...).
Il tono dimesso è la forza del racconto, secondo me, ma al tempo stesso forse anche il suo tallone d'Achille. Personalmente - ma non è una critica, nel senso che magari ci hai pensato anche tu ma hai deciso di fare una scelta diversa - mi sarebbe piaciuto sentire 'in diretta' uno scampolo di dialogo con le zie.
Interessante l'accenno conclusivo alla fedeltà del marito, magari avrebbe potuto essere introdotto dalle parole di un antagonista, tipo 'quella pettegola del primo piano', in modo da dargli più forza e ragione di essere.
In tutti i casi, personalmente credo sia un buon lavoro.

Sogno o son desto?
ciao
belli i giochi di parole e il mood scanzonato, con il sovrano che letteralmente si risveglia e riprende il controllo di sé e del regno. Come per molti, e a me per primo, una manciata di caratteri in più forse avrebbero giovato alla storia, che comunque è perfettamente comprensibile.
Il tema è declinato in maniera ironica e non letterale, cosa che personalmente trovo giustificabile.
In conclusione, credo sia un lavoro leggero e ben riuscito, che avrebbe bisogno di qualche carattere in più.

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giancarmine trotta
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Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 22:10

Un grande gruppo con ottimi racconti. Alcuni sono delle vere chicche, ma almeno 4-5 sono di ottimo livello e i restanti in fondo alla classifica si trovano lì per pochi dettagli.

1. La vita nonostante
2. Sul gradino
3. Scarpe
4. Enjoy
5. Lollo
6. Non è successo niente
7. Sogno o son desto
8. Panni stesi

Commenti:

La vita nonostante

Ciao Maurizio,
Apperò! -forse non lo sai ma quando inizio il commento con queste esclamazioni surreali vuol dire che il racconto mi è piaciuto molto-
L'idea di scegliere il crimine peggiore che l'uomo abbia mai commesso e farlo passare come un lavoro noioso, una routine da catena di montaggio, è vincente. Poco da dire oltre il già detto. Hai fatto bene a non incasellare storicamente il racconto altrimenti potevi scivolare su bucce di banana storiche o proiettate nel futuro.
Il messaggio è passato, il racconto è scritto benissimo, complimenti!
Alla prossima,
G.
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Sul gradino

Ciao Ambra,
gran bel racconto anche il tuo. Pieno di carattere, spigoloso al punto giusto e con personaggi ben caratterizzati. Evocativo nelle immagini e nelle decisioni eterne della vita. Spesso andare a destra o a sinistra cambia la vita, è l'inizio di un evento. Fermarsi a pensare congela la scelta e in questo caso aderisce benissimo al tema. Mi sono piaciuti i dialoghi e anche il finale si apre a diverse interpretazioni che ben si coniugano al racconto.
In defnitiva una buonissima prova.
Alla prossima,
G.

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Enjoy

Bel racconto Francesco. Ottima idea, sicuramente la migliore tra quelle lette sinora. L'assenza di eventi su fb farebbe scattare la psicosi mondiale così come l'hai descritta. Fino a metà, due-terzi, è ottimo (tranne una o due virgole, ma te le faccio notare per arrivare a 300 c. --Fatto sta che, una mattina successe qualcosa di sconvolgente-- o la metti anche dopo mattina o la togli dopo che). Poi si perde nel finale e hai spiegato bene perché. Peccato perché c'erano tutti i presupposti per un lavoro di altissimo livello.
In conclusione resta comunque un buonissimo racconto che avrei voluto leggere coi 4000 caratteri originali!
Alla prossima,
G.
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Non è successo niente

Ciao Tina,
sono in bilico commentando questo racconto. E' scritto bene, scorre che è una meraviglia e dà tutte le informazioni possibili in 3000 caratteri. Sull'aderenza al tema mi viene qualche prurito di troppo. Mi spiego: se ho capito bene è il punto di vista del compagno, che dice "Anche oggi, per me, non è successo niente." a inquadrarlo nel tema. Se è così, però, il compagno entra in scena tardi nel racconto, che invece inizia e si chiude con il carabiniere che studia l'evento omicida. Fatta questa analisi (che mi confermerai o meno), i complimenti per come l'hai scritto sono dovuti. Sei stata brava a mettere tutte le informazioni necessarie, senza troppi fronzoli; per me è una buona prova, tendente alla buonissima prova, col dubbio sul tema.
Alla prossima,
G.
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Lollo

Ciao Patty,
hai declinato il tema seguendo una strada impervia, rischiando di essere banale o patetica. Niente di tutto questo invece. Il personaggio/persona è ben caratterizzato. Sono quasi del partito di Raffaele per la spiegazione che Lollo fa di se stesso: non credo sia necessaria, o almeno non in quella forma. Per esempio, invece di "Sai, qualche volta mi dicono che sono disabile, autistico", avrei preferito "Sai, qualche volta mi dicono che sono strano...". Mi pongo quindi in una via intermedia tra Raffaele e Valter! ma è un particolare che non intacca una buona prova, perché immedesimandoci con le persone che ignorano Lollo capiamo meglio il muro che spesso alziamo, forse senza rendercene conto, con persone che vogliono solo esprimere un sentimento, una piccola opinione.
Quindi brava, alla prossima,
G.

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Scarpe

Ciao Claudia!
mi trovo molto vicino al commento di Valter. Ho ancora in mente il nmeraviglioso "Alicudi" e mi ritrovo a commentarti con molto piacere. A livello di scrittura e di immagini definite ed evocate il racconto assomiglia ad Alicudi e quindi mi piace. Per contro, allontanandosi da una struttura classica e non seguendo un iter preciso, mi ha lasciato un po' perplesso, anche se alla fine si capisce bene il dramma della protagonista.
In conclusione credo sia un prova più che buona. Tecnicamente la scrittura scorre benissimo ed è piacevole leggere rigo dopo rigo e scoprire, immaginare, prevedere cosa accadrà.
Alla prossima e complimenti,
G.

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Sogno o son desto?

Tema declinato in maniera leggera, con l'amara ironia di un sovrano alle prese con le incombenze di corte. Il tema c'è e la narrazione segue un andamento lineare dall'inizio alla fine, con un buon finale.
Credo che la parte migliorabile di questo racconto non sia la struttura, per me ben definita, ma gli "eventi" stessi: la tassa sui sandali e le petizioni fanno sorridere (per me meglio quella dei sandali), ma delle trovate geniali avrebbero reso il testo una chicca.
E' presente qualche errore di battitura, ma perdonabile in questo contest.
In pratica un buon lavoro, certamente migliorabile, con alla base una buona idea.
Alla prossima,
G.
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Panni stesi

Ciao Monica,
ho notato anch'io il tono dimesso, quasi depresso. Una protagonista frustrata dalla situazione familiare e dal vissuto della mamma. E' un racconto lineare, senza forzature. Forse un po' troppo piatto, ma ci sta in una narrazione dal tono pacato. Buono l'incipit e il finale. Peccato per alcune passaggi dalla punteggiatura migliorabile:
"io e mia madre, passavamo" = la virgola non la metterei
"che ogni donna deve sapere, tenere lontano i chiari dagli scuri." = invece della virgola, due punti.
Buona prova con margini di miglioramento.
Alla prossima,
G.

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raffaele.marra
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Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 16 giugno 2017, 18:33

Ciao a tutti. Ecco la mia classifica:

1° - Sul gradino – Ambra Stancampiano
2° - Scarpe – Canadria
3° - La vita nonostante – Maurizio Bertino
4° - Enjoy – Ceranu
5° - Lollo – Patty Barale
6° - Panni stesi – Monica Patrizi
7° - Sogno o son desto? - Giuseppe Micheli
8° - Non è successo niente – Tina Caramanico


1° - Sul gradino – Ambra Stancampiano
Molto piacevole, divertente, evocativo, ben scritto. La meridionalità e la provincialità sono espresse a meraviglia attraverso le scene che descrivi e, ancor di più, attraverso i personaggi e il loro parlato. Tutto sembra coerente, pensato, inserito praticamente alla perfezione. Persino l'eterno aspettare, questa decisione che il protagonista tarda a prendere, è una prerogativa del carattere meridionale. Splendido il cenno finale alla scoperta che nessuno potrà conoscere. Insomma, per me si tratta davvero di un gran bel racconto. Complimenti!

2° - Scarpe – Canadria
Estremamente piacevole da leggere e rileggere, per merito di uno stile che sfiora la perfezione in un meraviglioso equilibrio tra prosa e poesia. Le parole scorrono leggere con una musicalità rara per un racconto. Le frasi sono evocative, magnetiche, gustose nel suono e nel significato. Le immagini evocate sono precise, mai banali, definite con attenzione e cura, coinvolgenti e concrete. Il tutto tessuto in una storia che è una lunga e amara riflessione/confessione della protagonista che parla a un interlocutore che non ascolta (e forse è assente del tutto). L'ho letto più volte per capire se ci fosse una logica che accomunasse le scene citate, convinto che alla fine esse potessero suggerire l'identità della protagonista, ma ho rinunciato quando tu stessa hai specificato che non esiste una logica particolare che le accomuni. Eppure sono descritte con minuzia di particolari, il che rende difficile accettare una sorta di "casualità". Peccato; se ci fosse stato un valido motivo per il quale tu avessi scelto un luogo piuttosto che un altro, allora questa logica comune sarebbe stata la cosiddetta "ciliegina sulla torta". Ma comunque va benissimo anche così. Si tratta di un racconto molto molto bello, ennesima prova delle tue notevoli capacità.

3° - La vita nonostante – Maurizio Bertino
Un racconto gelido, almeno in superficie, ma che cela lava rovente al suo interno. Credo sia la tua (ben pensata) interpretazione del tema dellarossiano. Non accade niente di nuovo, nessun evento particolare in questa strana quotidianità che è in realtà accompagna un inferno inquietante fatto di violenza di massa e di cinico razzismo. Eppure tutto è apparentemente calmo e rassicurante, in una famiglia da spot pubblicitario, quasi perfetta. Tutti a nanna e ci vediamo domani mattina, tanto l'unico problema del giorno, il cartone animato dei ranocchietti un po' inusuali, non è un problema così importante. E non lo è neanche l'immobilità della donna, che non cambia assolutamente nulla nella vita dei tre. La normalità va da mattino a sera, e da sera a mattino, liscia e inalterata, eternamente rassicurante. Questo contrasto tra superficie e interno, tra apparenza e realtà, tra quotidiano e Storia, è davvero scioccante. Bravo.

4° - Enjoy – Ceranu
Decisamente buona la scelta che hai effettuato nel declinare il tema dellarossiano. Una giornata priva di eventi da commentare sui social sarebbe sicuramente insolita e, adottando l'ironia del tuo racconto, sarebbe drammatica e sconvolgente. Il presupposto, dunque, è intelligente e perfettamente in tema con il contest. Ciò che non mi convince in pieno è lo svolgimento, probabilmente influenzato da uno stile un po' frettoloso, poco curato (non nella precisione grammaticale e lessicale, bada, ma intendo dire proprio nel lato "estetico" dello stile). Leggendolo ho avuto l'impressione che tu volessi adottare un tono molto leggero, quasi tragicomico per sottolineare l'ironia che è alla base della storia; ma la sensazione finale è che probabilmente avresti dovuto spingere un po' più nell'esasperazione dei comportamenti, proprio per giocare tutto sulla carta dell'esagerazione, del contrasto tra il nulla che è avvenuto e il tutto che accade come conseguenza. Spero di essere stato chiaro. In definitiva, si tratta certamente di un buon racconto che però, a mio parere, potrebbe essere migliorato un tantino.

5° - Lollo – Patty Barale
Significativo e toccante, senza eccedere in particolari artifizi stilistici mirati ad accrescere una emotività che è comunque presente, in maniera crescente, dall'inizio alla fine. Il riferimento all'autismo, a mio parere, poteva anche essere evitato: la cosa era piuttosto evidente fin dalle prime battute. E questo fa pensare: ho ipotizzato che Lollo avesse una simile peculiarità quando ho visto che voleva a tutti i costi familiarizzare in treno. Così il tuo racconto diventa un termometro che misura la nostra capacità, da esseri razionali, di vivere i rapporti interpersonali con schiettezza e, soprattutto, liberi da tutta una serie di inutili arzigogoli che riempiono il nostro quotidiano. Ho approfondito il personaggio, che in realtà è una persona, e pure bella. L'ho fatto attraverso il link da te proposto, e così il tuo racconto, oltre che fonte di riflessione, è diventato anche occasione di conoscenza. Quindi, che dire: ben fatto! E senza fretta!

6° - Panni stesi – Monica Patrizi
Mi ha colpito molto il modo in cui sei riuscita a dare spessore a una situazione che apparentemente non ha in sé alcuna emotività o interesse. Invece il tuo racconto è tale da destare interesse e curiosità pur limitandosi a parlare di una pratica tipicamente femminile, quotidiana e probabilmente banale. Credo sia merito del tuo stile, sobrio eppure ben condotto in ogni riga. E credo sia anche merito del fatto che c'è di fondo un rapporto madre-figlia che emerge in modo molto intelligente e chiaro. Ho apprezzato l'acuto finale sul luogo di stesura della tuta del marito. In definitiva resta la sensazione di un racconto molto più interessante di quanto voglia apparire.

7° - Sogno o son desto? - Giuseppe Micheli
Molto divertente nella prima parte, poi diventa un po' troppo affrettato, vittima della solita carenza di caratteri. Immagino che tu avresti voluto mantenere per tutto il racconto lo stile originale e perfettamente godibile della prima parte, in cui costruisci ironia con una certa maestria, dimostrando un ottimo controllo del lessico e delle scene trattate. Immagino pure che, dopo metà del racconto, tu ti sia reso conto che non potevi continuare così, ma dovevi descrivere gli "eventi" e i "non eventi" in numero sufficiente da giustificare il racconto stesso. Così hai penalizzato un po' la forma per inserire il succo della storia, giustificando in tal modo anche l'aderenza al tema del contest, che trovo concreta e intelligente. Il risultato finale è un racconto che risente, nella seconda parte, di questa carenza di caratteri, ed è un peccato perché hai dimostrato ottime capacità e una invidiabile inventiva.

8° - Non è successo niente – Tina Caramanico
Mi sono sempre chiesto se fosse possibile scrivere un giallo più o meno "classico" nell'arena di Minuti Contati, chiedendomi soprattutto quanto sarebbe stato avvincente e ricco con soli 3000 caratteri. Ora vedo che ti sei voluta cimentare in qualcosa del genere e, devo dire, il risultato non è proprio negativo. La storia incuriosisce, soprattutto perché l'ambientazione mistery è ben introdotta già dalle primissime battute, e dunque il lettore sa che deve fare massima attenzione alle indagini e a quanto esse riveleranno. Forse l'ambientazione e i personaggi sono un po' stereotipati, ma va bene: non avendo molti caratteri a disposizione fai bene ad affidarti a stereotipi che richiamano immediatamente, nel lettore, dei tipi ben definiti. Ovviamente questa carenza di caratteri è un po' un problema, per storie di questo genere. Sicuramente il tutto sembra un po' affrettato, tagliuzzato, e non lascia il piacere di una scoperta graduale. Così scopriamo eventi e colpevoli senza aver avuto prima il tempo di fare delle congetture, di ipotizzare, magari di indovinare come stessero le cose. Quindi, per colpa della brevità, viene meno un bel po' del fascino del giallo. In definitiva, credo si tratti di un racconto che ha delle potenzialità da sviluppare meglio con spazi più generosi.

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DandElion
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Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 19 giugno 2017, 1:49

Ecco la mia classifica!! Oggi ho rubato tempo al sonno pur di rileggermeli tutti con ulteriore calma. È stata molto dura, o comincio ad affezionarmi all'idea di avere dei compagni di viaggio oppure state diventando tutti bravissimi!

1. Lollo - Patty Barale
2. Non è successo niente - Tina Caramanico
3. La vita nonostante - Maurizio Bertino
4. Sogno o Son Desto - Giuseppe De Micheli
5. Enjoy - Francesco Nuocera
6. Panni Stesi - Monica Patrizi
7. Sul Gradino - Ambra Stancampiano
8. Scarpe - Canadria


1. Lollo - Patty Barale
Ciao, sono Chiara e vorrei incontrare Lollo sul treno.
Mi starò rammollendo con l'età, sarà il lavoro che faccio, ma ho rivisto gli occhi di alcuni dei miei "bimbi" che tanto bimbi non sono più.
Lo trovo una splendida perla, ed essendo una gran rompiballe mi ci rispecchio. Mi piace immaginare che esiste un mondo dove i normali sono quelli che cercano il contatto fisico e verbale con gli altri e quelli da curare e guardare con l'occhietto piegato di commiserazione sono quelli che ad una conversazione preferiscono un tablet.

Mi ricollego alla questione dire/non dire "autismo" secondo me c'è tantissima disinformazione sull'autismo e in generale sui disturbi dello spettro autistico (non mi metto qui a rompere le balle con i vari acronimi) però grazie al Cielo almeno nella mia esperienza posso dire che una volta entrati in contatto con questo mondo ci si rende conto che è follia generalizzare e trattarli come "non comunicativi".
Non è così, bisogna solo cercare un codice di comunicazione differente, senza forzarli - cosa che invece viene spesso fatta!- ad una socialità che loro percepiscono invasiva e violenta.
Se nessuno ne parla nessuno può conoscere e senza conoscenza non c'è crescita.
Brava mi è piaciuto un sacco!

2. Non è successo niente - Tina Caramanico
Chapeau. Il tema lo affronti a testa alta e riesci a fare dell'immobilismo da questo residuato umano senza alcuna traccia di empatia del marito un esempio stupendo di mini noir. Veramente mi inchino al genio, mi è piaciuto tantissimo! Vorrei fortemente sapere come condurrà l'indagine Fabrizi, quale è la verità e se l'arma del delitto, come scelse un genio, è un cosciotto di agnello surgelato oppure qualcosa di meno deperibile!

3. La vita nonostante - Maurizio Bertino
"Cazzarola!"
Cinque minuti buoni di buio mentale dopo aver letto il tuo racconto, ci sarà pure un motivo se tu sei "L'Antico"!
Allora mi infilo un attimo gli occhialini da prof.
Il tema è centratissimo, succede tutto, ogni umana bruttura, scene da 2GM, ma sembra non succedere nulla, una scena familiare come tante. D'altra parte le SS avranno avuto pur famiglia- no?- e dei bimbi da baciare mentre arrostivano quelli degli altri.
La digressione ranocchiesca è il fiore all'occhiello, che se di prima lettura pensi: "questo sta fuori" un decimo di secondo dopo, colpito da straniamento ne comprendi la genialità. Tanta roba!

4. Sogno o Son Desto - Giuseppe De Micheli
"Tutti invidiano i re perchè non sanno che vita di m**da fanno." è quello che ho pensato leggendo. Mi piace molto la contraddizione che insceni, la dicotomia fare/non fare che si contrappone all'azione finalmente pensata e non indotta. Mi piace che la pasticca scivoli inconsapevole dal labbro. Mi hai in qualche modo ricordato il racconto dei racconti (la trasposizione cinematografica, non il cunto de li cunti originale.) Mi hai convinta. Sì. Mi piace.

5. Enjoy - Francesco Nuocera
"Per i più non fu un problema, i social li avevano abituati a discutere senza bisogno di usare il cervello e l'avvento del Like aveva semplificato le discussioni rendendo tutti felici."
Solo per questo mi sono già convinta che avrei letto qualcosa di buono. Perfettamente centrato sul nostro tempo questo racconto non lascia spazio ad altro che al sorriso amaro di chi si rispecchia in tutte quelle ca**ate quotidiane che tutti critichiamo e tutti facciamo, come svegliarci la mattina e mentre allunghiamo una mano ad accendere il bollitore con l'altra stiamo già su fb. Mi piace, ma mi lascia il sapore acre dell'incompleto.
ps. leggo che la prima stesura era più lunga, forse il riscriverlo non ti ha giovato. Ora sono curiosa di leggerlo "intero"!!

6. Panni Stesi - Monica Patrizi
Una volta mi capitò di vedere un tatuaggio molto particolare e questo racconto me l'ha ricordato..
Mi piace, funziona, forse è un po' troppo stereotipato, o forse sono io che sfido quotidianamente i coloranti facendo una lavatrice unica in cui butto roba di ogni colore TRANNE che verde, ho scoperto che il verde è il male: stinge SEMPRE.
Comunque tornando al racconto, dicevo: mi piace, funziona, forse è un po' troppo stereotipato e non ho gradito molto la chiusura con velate corna, perché quando sposi un un uomo che lavora a turni sposi anche la fiducia che riponi in lui. Non so, l'ho trovata una cosa un po' superflua. Per il resto, la rassegna della casa.. mia madre mi avrebbe ucciso se lasciavo le cose in giro, altro che cercarle insieme xD ma si sa, le madri nordiche sono un po' sbozzate con l'accetta.

7. Sul Gradino - Ambra Stancampiano
Non so gli altri, ma mi sono immedesimata tantissimo in questo racconto. Nella prima parte, del racconto, ad esser precisi, perché fortunatamente da quel gradino mi sono alzata pochi anni dopo. Quando avevo 3 anni il mio primo atto di ribellione fu esattamente identico, solo che troppo condizionata da Sampei e dai puffi avevo anche fatto il sacchettino dei miei pregevoli averi legandolo al bastone di una paletta per poter girare il mondo..
Il racconto è verosimile, scorre bene. Mi piace però viene voglia ad un certo punto di prendere a schiaffi il tizio e scippargli il gradino da sotto al sedere, il che forse lo rende poco equilibrato e molto monotono. Diciamo che il mio è un 70% sì, 30% no. Parte benissimo poi se perde un poco.. È come se avessi tirato li il finale in fretta (per mancanza di battute?) e l'escamotage del segreto arrivando lungo perde efficacia. Più che chiedersi "cosa avrà scoperto?" vien da dire "Seh lallero, mo' che ti credo!"..

8. Scarpe - Canadria
Mi trovo un attimo in difficoltà a dissentire apertamente con la pioggia di complimenti che ti sta annaffiando.
Trovo il racconto un pelo fuori tema, è più un "ciò che poteva essere e non è stato" rispetto ad una "mancanza di eventi".
Trovo il tuo stile lento e pesante, molto evocativo senza dubbio, ma in un esercizio di retorica totalmente fine a se stesso.
L'idea è buona di base, ma sfortunatamente detesto l'artificio degli oggetti parlanti.. Insomma non è il mio genere proprio e nonostante gli sforzi non riesco a farmelo piacere.. Mi riservo uno "Wow questo si che mi piace!" per il prossimo giro ;)
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 19 giugno 2017, 15:39

Ecco la mia classifica, più legata al gusto personale che al tema.

1) La vita nonostante – Maurizio Bertino
2) Sul gradino – Ambra Stancampiano
3) Lollo – Patty Barale
4) Scarpe - Canadria
5) Enjoy – Francesco Nucera
6) Sogno o son desto? - Giuseppe Micheli
7) Panni stesi – Monica Patrizi
8) Non è successo niente – Tina Caramanico


La vita nonostante - Maurizio Bertino
Ciao Maurizio,
il tuo è un racconto decisamente crudo, ambientato in un mondo oscuro, nonostante l'apparente normalità che l'allegra famigliola trasmette. Stermini di massa e razzismo sono la normalità, il lavoro di tutti i giorni. È terrificante che la donna non batta ciglio quando le fanno notare che gli esperimenti sugli uomini potrebbero anche portare alla soluzione del suo problema. L'unica vera fonte di angoscia in famiglia sembra essere la ranocchietta dei cartoni animati che potrebbe avere cattive influenze sulla figliola. Tremendo.
Un bel racconto, che affronta il tema in maniera originale. Bello.

Sul gradino - Ambra Stancampiano
Ciao Ambra,
un bel racconto anche il tuo. L'immobilità del protagonista è palbabile, tanto che a un certo punto verrebbe voglia di urlargli di alzarsi e muoversi. Inizialmente l'ho visto come una sorta di versione umanizzata dell'asino di buridano, indeciso fino alla morte, ma il finale spiazza e apre a nuovi scenari. Forse l'interpretazione corretta è quella che ha dato valter, forse no.
Comunque un ottimo racconto.

Lollo – Patty Barale
Ciao Patty,
mi piace il tono leggero del tuo racconto, nonostante l'argomento decisamente spinoso. Inizialmente ho immaginato Lollo come un ragazzo problematico, con qualche problema mentale e con una certa tendenza all'invadenza, pur se finalizzata a fare conoscenza, ma non l'avevo associato a un ragazzo autistico convinto, nella mia ignoranza, che gli autistici non gradiscano il contatto o l'interazione con gli altri. A quanto pare sbagliavo. Il racconto mi è piaciuto e lo trovo abbastanza in tema. Ho trovato però alcuni passaggi un po' didascalici, come quando Lollo dice agli altri, dopo averne criticato i comportamenti, che sono tutti pazzi.
Comunque un lettura molto gradevole. E grazie per il link.

Scarpe - Canadria
Ciao Canadria,
il tuo racconto è un racconto particolare, scritto senza dubbio molto bene, con belle scene piene di immagini evocative. Si capisce che la protagonista sta ripercorrendo, passando attraverso le sue scarpe, vere compagne di viaggio, alcuni suoi momenti di vita in cui desiderava la presenza di qualcuno che però non c'era. Anche se, forse per la mancanza di quella struttura logica a cui sono legato, non mi cattura del tutto. Probabilmente un mio limite. L'attinenza al tema non mi sembra piena, ma è una cosa comune a molti, visto anche il tema così particolare.
Comunque per immagini e atmosfere un buon pezzo.
Senza dubbio da elogiare la voglia di sperimentare alla ricerca di qualcosa di non banale.

Enjoy - Francesco Nucera
Ciao Francesco,
mi è piaciuta l'idea che a far notizia sia la mancanza di notizie. Da cui, poi, parte una discussione che di fatto fa ripartire la solitia (e spesso triste) tiritera social. A mio avviso il racconto soffre un po' di mancanza di spazio. Ci sarebbe stato bisogno qualche carattere in più per meglio "approfondire" tutte le reazioni alla mancanza di notizie, e d'altronde tu stesso ammetti di aver dovuto sforbiciare molto. Credo che il racconto sia potenzialmente ottimo, ma soffocato nei tremila caratteri. L'idea è molto buona, la realizzazione un po' sacrificata lo indebolisce un po', rendendolo "affrettao".

Sogno o son desto? - Giuseppe De Micheli
Ciao Giuseppe,
molto simpatico il tuo racconto, leggero ma non banale e, a me pare, in tema. Concordo con chi mi ha preceduto e ha descritto la prima parte più brillante e ironica, mentre la seconda mette un po' il turbo e sempra un filino affrettata. Senza dubbio qualche carattere in più rispetto ai tremila del contest avrebbero giovato. Comunque un racconto originale, simpatico e divertente.

Panni stesi - Monica Patrizi
Ciao Monica,
nel tuo racconto la protagonisca ricorda la madre attraverso alcuni momenti legati alla quotidianità, e in particolare al "rito" del bucato. Nessun evento in particolare, se non il ricordo. E in questo, a mio avviso, centri il tema. Interessante la descrizione degli indumenti che - quasi decidessero loro - cercano di sfuggire al bucato Così come certe pratice (i colori da non mischiare, rovesciare i vestiti) in cui ho rivisto certe abitudini di mia madre, donna dell vecchia guardia.
Il finale mi è piaciuto. Non necessariamente la donna non si fida del marito, ma comunque sia ci tiene alle apparenze e con quella sua abitudine di stendere i panni da lavoro dell'uomo informa gli altri condomini.

Non è successo niente - Tina Caramanico
Ciao Tina,
per quanto mi riguarda, direi che il tema è centrato. Non è che non succeda nulla davvero, quanto che nessuno voglia vedere ciò che invece succede. Perché di fatto nel tuo racconto di cose ne capitano parecchie, e da parecchio, come si evince dalle tracce di vecchie percosse sul corpo della vittima e da ritrovamento dei filmati.
Forse soffre un po' della brevità dovuta ai soli tremila caratteri del contest, ma credo che sviluppato in un racconto più lungo, con la possibilità di un intreccio più elaborato e personaggi un po' meno stereotipati, potrebbe venirne fuori un ottimo racconto.
Comunque una buona prova.

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » martedì 20 giugno 2017, 23:34

CLASSIFICA

1. Panni stesi
2. Non è successo niente
3. La vita nonostante
4. Sul gradino
5. Sogno o son desto
6. Lollo
7. Scarpe
8. Enjoy

COMMENTI

La vita nonostante

Il tuo racconto è inquietante al punto giusto. Funziona bene perché inizia con una scena di idillio familiare in cui poi fai filtrare i dettagli di un mondo in cui le persone vengono trasportate sui treni per essere uccise: non è che sia davvero una giornata senza eventi, è piuttosto una giornata con degli eventi molto gravi che però vengono trattati come fossero routine. Qui sta tutto il racconto, ma il tema c’è senza dubbio.
Un appunto: gli accenni al cartone con le ranocchie non aggiungono molto, o forse sono io che non li ho capiti e ho solo pensato a Demetan in un impeto di nostalgia.
Non è chiaro come mai, in un contesto del genere, la madre malata non finisca tra le persone che vengono “usate” e uccise.
Ah, quando Sergio le “cinge il collo” ho seriamente pensato che la stesse uccidendo per risparmiarle di diventare una cavia. Non so però se fosse un’ambiguità voluta.

Sul gradino

Un bel racconto! Ho apprezzato molto l'uso che hai saputo fare delle parole e le scelte lessicali ardite come ‘gloglottando’. Hai saputo anche dare una voce al tuo protagonista nello spazio di poche battute. L'unico appunto che ho da farti riguarda il finale: non sono sicura di capire il segreto a cui il protagonista allude. Forse era tua intenzione lasciare il lettore all'oscuro, in ogni caso mi resta la curiosità e ho la sensazione che fosse un elemento importante della storia. Forse che alla fine anche le grandi decisioni non hanno conseguenze e le cose ci pensano da sé a cambiare?

Enjoy

Devo ammettere che questo racconto non mi ha entusiasmato rispetto ad altri tuoi racconti che mi sono piaciuti molto. Il tema c'è. Lo stile narrativo è un po' pesante: non sono una fan dello show don’t tell ma in questo caso l’infodump si sente e non cattura il lettore. Qualche refuso e qualche pasticcio di punteggiatura si vedono un po' di più per via di questo fatto secondo me, anche se chiaramente con solo 4 ore di tempo sono più che comprensibili. Quello che più mi lascia perplessa è il fatto che stando al racconto gli eventi di cui si parla in TV o online possono essere solo cose che succedono, mentre nella realtà le notizie sono create sia attorno a cose che succedono che attorno a cose che non succedono, cose che sono successe da tempo, o storie vere e proprie in corso di svolgimento. Quindi non riesco a calarmi davvero nel racconto e a crederci abbastanza da godermelo.

Non è successo niente

Racconto che mi è piaciuto molto, bella la chiusura circolare, bello il tono da rapporto poliziesco, bello il modo in cui usi una cornice di rabbia per mostrarci il senso di distacco e di alienazione della gente che viene a malapena sfiorata da ciò che succede al singolo dietro a una porta chiusa. L’indifferenza davanti all’orrore.
La scelta stilistica che fai è potenzialmente pericolosa perché è tutto “tell”, però in questo caso funziona bene e non saprei nemmeno dirti come riesca a non risultare pesante, ma ci riesce. Complimenti!

Lollo

Credo di capire il senso del tuo racconto tuttavia non mi convince appieno. Ci sta che la persona che per via di qualche problema ha un punto di vista diverso in realtà riesca a vedere più a fondo di noi, che siamo presi dalle cose della vita moderna, però in questo caso non riesci a fare breccia secondo me. Un racconto del genere è proprio basato sul fatto che il messaggio ti sorprende, anche se è qualcosa di ovvio, perché è comunque qualcosa su cui non ti eri fermato a pensare e di cui riconosci la verità. In questo caso invece il punto di vista che ci descrivi è comunque una visione troppo semplicistica a mio parere, e che quindi lascia il lettore con un po’ di amarezza e delusione.
Leggo ora gli altri commenti: sono abbastanza d’accordo con Valter. Sull’esplicitazione posso dirti che io ho immaginato subito un adulto con dei problemi, ma penso sia perché ho viaggiato tanto in treno e i bambini che mi hanno rivolto la parola sono incredibilmente di meno degli adulti problematici che lo hanno fatto.

Scarpe

Non sono sicura di avere capito questo racconto fino in fondo. Il modo in cui narri l'attesa di grandi eventi che poi alla fine non arrivano è efficace e secondo me crei una bella atmosfera. I primi paragrafi funzionano, a parte qualche refuso. Quella che però nel complesso non riesco a ricostruire è la storia della protagonista: non riesco a ricostruire il perché se ne sia andata, se questo viaggio lo abbia fatto con la persona che poi ha lasciato, se la felicità con questa persona sia un altro degli eventi che aspettato invano. Magari è un limite mio ma mi resta questa confusione in testa che mi impedisce di godere del racconto quanto potrei e mi lascia la sensazione di non aver capito.

Sogno o son desto

Il tuo racconto non mi è dispiaciuto però mi sembra borderline per quanto riguarda il tema: di fatto nella giornata che racconti gli eventi ci sono eccome, solo che non vengono gestiti come ci si aspetta dal sovrano. Considerandola nel complesso c'è, anzi, il più grande degli eventi: un monarca che prende coscienza del suo ruolo e decide di svolgerlo come si deve.
A parte questo gli unici appunti che ho sono sul “modo lisciaculo” all'inizio che spezza decisamente l'ambientazione quasi fiabesca con quella che è in sostanza una linea di codice e su un paio di pasticci con la punteggiatura (comprensibilissimi dato che c'era pochissimo tempo come sempre). Il “modo lisciaulo” crea anche confusione perché sia la frase che lo contiene che quella successiva sono pronunciate dallo stesso personaggio mentre a una prima lettura ci si aspetta che il personaggio cambi quando le virgolette si chiudono per riaprirsi subito dopo.

Panni stesi

Il tuo racconto mi è piaciuto molto: una piccola perla che racconta una vita non vissuta. Con la frase finale riesci a bagnare il tutto con una goccia di amarezza, in maniera estremamente efficace. L'unica cosa che non mi convince sono i gesti della madre mentre fa la cernita delle cose da lavare, guardando ogni etichetta interna e chiedendo 1000 consigli: non dovrebbe essere una cosa che fa quasi in automatico? Dovrebbe avere già imparato quasi tutte le informazioni che le servono: sarebbe stato più realistico se avesse riservato questa operazione solo a un capo di tanto in tanto.

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Terribile
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Re: Gruppo MACHAIRODUS: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » martedì 20 giugno 2017, 23:48

Stillare questa classifica non è stato affatto facile, sono stati tutti racconti di qualità. Comunque questo è il mio risultato finale:


1. La vita nonostante – Maurizio Bertino
2. Panni stesi – Monica Patrizi
3. Lollo – Patty Barale
4. Sogno o son desto? - Giuseppe Micheli
5. Non è successo niente – Tina Caramanico
6. Sul gradino – Ambra Stancampiano
7. Scarpe - Canadria
8. Enjoy – Francesco Nucera

Panni stesi – Monica Patrizi
Ciao Monica,
fra i racconti che ho letto sei stata una delle poche che ha colto il tema. A parte che una conoscenza più approfondita sui segreti del bucato non farebbe male a nessuno, mi è piaciuto il modo in cui hai raffigurato lo stato emotivo delle due donne, che affrontano quelle incombenze come un rituale sacro quasi. Complimenti, pollici alti per me. Questa classifica sarà davvero difficile...

Sogno o son desto? - Giuseppe Micheli
Ciao Giuseppe,
anch'io ho trovato il racconto divertente e simpatico, purtroppo il limite dei caratteri ha forse un po' offuscato la brillantenza del racconto. Ma questo non vuol dire che non si poteva fare meglio, secondo me si poteva sacrificare qualche parantesi per la seconda parte, che in effetti risulta più debole, almeno per bilanciarla.

Lollo – Patty Barale
Ciao Patty,
Il tuo racconto mi ha toccato, affrontare un tema del genere senza essere troppo stucchevoli non è facile, ma tu ci sei riuscita piuttosto bene. Il modo di vedere il mondo di queste persone è significativo, soprattutto in alcune culture ma nella nostra, vicina materialismo, non è sempre colto appieno.

Non è successo niente – Tina Caramanico
Ciao Tina,
interessante racconto, i gialli mi sono sempre piaciuti e vedo che riesci a giostrarti bene nei pochi caratteri. Non ho capito appieno le parole del compagno però, "anche per me oggi non è successo niente". Pollice alto per me, la classifica sarà ardua per me.

Scarpe - Canadria
Ciao Claudia,
ammetto che anch'io ho avuto difficoltà a interpretare il racconto. Lo stile è scorrevole e trasporti il lettore fin dove vuoi tu e questa è un ottima qualità. Mi piace anche questo turbine di sensazioni che rende la storia vivida. Il tema tuttavia non riesco a coglierlo, vedo le immagini ma non riesco a capire dove vogliano andare a parare.

Enjoy – Francesco Nucera
Ciao Francesco,
mi piace la maniera mordace con cui hai raffigurato la giornata di persone comuni in rapporto ai social network, quasi assuefatte dal bisogno di notizie.
Tuttavia è proprio una giornata priva di eventi a scatenare altre serie di eventi, il crollo, il panico, le iniziative...quindi non posso dire che il tema l'abbia centrato in pieno, ci sorvoli sopra ma non ci atteri, a mio modesto parere.
In ogni caso anch'io sono curioso di leggere la versione estesa.

La vita nonostante – Maurizio Bertino
Ciao Maurizio,
il tuo racconto non lascia indifferenti. Il tema della morte è affrontato dai protagonisti con glaciale indifferenza e fa paura pensare che quelle persone potrebbero chiunque.
Niente da aggiungere agli altri commenti eccetto che mi ha ricordato un libro uscito diverso tempo fa: "La banalità del male" sul famoso processo al gerarcha nazista Eichmann. Nel libro l'autrice riflette sul fatto che i burocrati responsabili di tanti orrori non erano altro che persone "terribilmente normali", incapaci di soffermarsi sul bene e sul male, solo perché qualcuno gliel'ha imposto così.
Complimenti tema centrato in pieno.

Sul gradino – Ambra Stancampiano

Ciao Ambra, il tuo racconto è molto scorrevole e interessante, dà la sensazione di immergersi in quei luoghi. Credo che il protagonista alla fine abbia raggiunto una sorta di equilibrio, anche se non riesco a immaginare quale in verità. In ogni caso i personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto la vicina curiosa tipicamente meriodionale.
Complimenti!

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