Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Appuntamento a lunedì 12 giugno alle ore 21 con il tema di Alberto Della Rossa, Campione della Quarta Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Della Rossa Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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antico
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Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 13 giugno 2017, 2:13

Immagine

BENVENUTI ALLA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

NB: ricordo che tutti gli autori partecipanti a questo gruppo potranno partecipare anche alle successive NIGHTS di questa CENTESIMA e così provare a portare più racconti fino alla finale.

Questo è il gruppo HOMOTHERIUM della DELLA ROSSA NIGHT con ALBERTO DELLA ROSSA nelle vesti di Campione che giudicherà i semifinalisti che usciranno dai gruppi per selezionare i cinque finalisti che andranno al giudizio delle guest star di questa CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Gli autori del gruppo HOMOTHERIUM dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MEGANTEREON.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo MACHAIRODUS.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i semifinalisti che verranno valutati da ALBERTO DELLA ROSSA. I migliori CINQUE della classifica di Alberto Della Rossa accederanno invece alla finalissima (insieme ai migliori racconti delle restanti due NIGHTS) dove verranno giudicati dalle guest di questa CENTESIMA EDIZIONE.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo HOMOTHERIUM:

Il generale in barca, di Andrea Partiti, ore 22.49, 2874 caratteri
28 ottobre, di Eleonora Rossetti, ore 01.03, 2117 caratteri MALUS 3 PUNTI
Giochi di guerra, di Diego Ducoli, ore 23.38, 2461 caratteri
La cura del nulla, di Daniel Travis, ore 00.54, 2918 caratteri
Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti, ore 23.01, 2803 caratteri
Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino, ore 00.42, 2803 caratteri
La gioia del silenzio, di Eugene Fithzerbert, ore 00.54, 2959 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di martedì 20 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo MEGANTEREON. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 21 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. [/b][/size]

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MEGANTEREON.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDITION A TUTTI!



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patty.barale
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 14 giugno 2017, 16:35

Nonostante abbia, come al solito fatto casini, tipo sbagliare gruppo per postare la classifica, eccomi qui.
Vi avviso che sarà un'estate terribile, con sconvolgimenti climatici mai visti...
perché?????
semplice: non ho sgarrato tempi e lunghezza del racconto (quindi no Malus... non ci sono abituata!) e ho già compilato commenti e classifiche.
Preparatevi a un'estate monsonica!
ma, bando alle ciance, ecco i commenti e la classifica:

Il generale in barca, di Andrea Partiti

hai saputo rendere benissimo il lento scorrere del tempo, l'attesa e il silenzio del lago: tutto sembra muoversi con la delicatezza delle acque placide e anche la lotta tra il generale e il pesce pare uno dei rallenti di Peckinpah. COMPLIMENTI!
e siccome devo arrivare a 300 caratteri...BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO BRAVO! (per non sbagliare ho usato il contatore "spazi esclusi"!)

28 ottobre, di Eleonora Rossetti
Che dire, il racconto è ben strutturato e soprattutto mi ha colpito il fatto di esserti “impippata” (scusa il francesismo) il cervello non solo con l’ora legale ma, giustamente, con quella dell’emisfero australe!
L'argomento è molto attuale, ma, invece di cadere in luoghi comuni, lo sfrutti in maniera originale spogliandolo di connotati ideologici e lasciando nuda e cruda la banalità del male.
Purtroppo non riesco a vedere il tema: altro che giornata in cui non succede nulla, qui non solo si pianifica “una delle più grandi stragi che l’uomo ricordi”, ma succede la morte di uno dei peggiori imbecilli possibili!
Quindi, pollice su per questo bel racconto, penalizzato (IMHO) dalla scarsa aderenza al tema.

Giochi di guerra, di Diego Ducoli

Come è soggettiva la percezione delle cose: i bambini lo sanno che noi adulti non siamo più in grado di capire, per cui una giornata piena di giochi e avventure della fantasia può essere solo riassunta con un “non ho fatto niente”.
Molto carina l’idea, anche se è chiaro da subito che si tratta di bambini che giocano, ma il passaggio dal nascondino alla battaglia aerea mi ha un po’ spiazzata, ho faticato a capire questo salto repentino: secondo me andrebbe rivisto, tipo con

Un coro esultante riempie l'aria ma non potete riposare e, a un segnale convenuto, apri le ali e ti libri in volo, i tuoi compagni sono accanto a te in questa nuova avventura.


Molto carina la descrizione della prigionia tra le bambine intente a giocare “alle signore” (mi hai fatto venire in mente Buzz Lightyear che prende il tè con le bamboline di Anna!)

Insomma, secondo me da rivedere con calma (anche per eliminare i refusi!)

La cura del nulla, di Daniel Travis
Ammetto di essermi un po’ persa…
Nell’introduzione ci mostri come la tua amicizia con Paolo abbia radici che affondano nell’infanzia e in questo modo ci “giustifichi” il forte contraccolpo psicologico del suo infarto e la crisi che consegue al rendersi conto di come la capacità di emozionarsi sia stata soffocata dalla noia e dalla ripetitività quotidiana.
Poi il volantino, la richiesta di aiuto: ti proponi come clown per le feste?
O semplicemente cerchi di riempire una vita priva di emozioni con ciò che emoziona gli altri (il fatto che ti trovi a guidare di sera sulle colline come il tuo collega mi ha fatto pensare questo)
E infine ho interpretato il finale come una corsa verso il suicidio (o mi sono fatta un film tutto mio, anche partendo dal titolo, il nulla, la morte come cura?):

Sorrido e chiudo gli occhi, accelerando.
In entrambi i casi, farò in modo che succeda qualcosa.


Infine non ho capito l’ossessione per gli orari:

Venerdì una madre disperata mi ha chiamato alle otto e due[/quote]

Sabato alle ventitré mi ha chiamato una mia vicina


Domenica alle venti e sedici mi ha chiamato una prostituta


Do un'occhiata al telefono, perdendo di vista per un istante la silenziosa strada collinare su cui procedo a una velocità di crociera di ottanta chilometri orari: le ventitré e cinquantanove.


Insomma il racconto mi lascia un po’ troppi punti interrogativi…

Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti

Mi hai commosso…

Ho immaginato Irene leggere questa lettera (sei stato molto bravo anche nell’uso dello stile e delle sgrammaticature), baciare quel sottile foglio di carta, ripiegarlo e infilarlo nel reggiseno, accanto al cuore: suo marito stava bene, non c’erano combattimenti in corso e anche il rancio non era male…

Cosa non farebbe un uomo innamorato per rassicurare la sua donna…

E mentre la fame attanaglia lo stomaco e le artiglierie nemiche colpiscono le postazioni italiane, Mario trova la forza di scrivere a casa parole rassicuranti, e con l’immagine del figlio nel cuore si domanda quanto stia diventando bello e forte, nella speranza di poterlo rivedere sfuggendo ai nemici che dal giorno precedente stanno avanzando tra le trincee di Monte Piana.

Hai saputo sfruttare un argomento (l’attesa, le trincee, il “niente di nuovo sul fronte occidentale”) in maniera originale, concentrando il nocciolo della verità solo in quella data finale.

Complimentisssssssimi!

Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino

Storia cruda, ma capace di strapparti il sorriso nel finale.

Devo però ammettere che alcune cose mi hanno lasciata perplessa:

1- il tema è da ricercarsi nella percezione di banalità dell’atto dei due personaggi? Uccidere ogni tanto una prostituta è talmente senza peso (tanto che le scarpe delle vittime le rivendono al mercato) da poter dire che non succede nulla?
Se la risposta è affermativa devo concederti una certa aderenza al tema…

2-la ragazza si ritrova in una situazione del genere, con Giampaolo che le dice

“Ti prendo, vedrai come lo farò...E poi…”

(Non certo con un tono amichevole, immagino), Andrea che spara all’amico e lei si limita a urlare e poi si avvicina tranquilla ad Andrea?

Come minimo avrebbe dovuto scappare a gambe levate nel timore che il compare di Giampaolo potesse sparare anche a lei!

3-
“Andrea sparò prima un colpo d’avvertimento in aria,giusto per rendere l’altro partecipe della sua morte”


Deduco che volessi dire che col colpo in aria vuole che l’amico sia ben conscio di quanto sta per succedergli, ma l’espressione “rendere l’altro partecipe della sua morte” mi suona inadeguata, stonata…

Insomma una storia nera che forse ha bisogno di una piccola limatura…

La gioia del silenzio, di Eugene Fithzerbert

In una vita vissuta sul filo dell’emergenza, quattro ore di calma piatta possono parere talmente surreali da portare a dubitare del funzionamento dei mezzi di comunicazione…
Racconto interessante che rende bene l’angoscia che riempie l’attesa, la pace funestata dai fantasmi del vissuto.
Ammetto che scorrendo il post mi sono saltate agli occhi le immagini dei telefoni che avete postato e quindi mi associo alla vecchiaia di Ceranu: anche io leggendo le prime righe ho pensato al telefono fisso con cui sono cresciuta (mi rendo conto che per le nuove generazioni il telefono è solo uno, il cellulare…)
Bella la citazione cinematografica finale…
In complesso il racconto mi è piaciuto.

Piccola correzione da maestrina cagacazzi:

E non potete immaginare di quanto mi piacerebbe avere un pomeriggio passabile!


quel di... meglio fagocirtarlo!

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CLASSIFICA:
1-Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
2-Il generale in barca, di Andrea Partiti
3-28 ottobre, di Eleonora Rossetti
4-La gioia del silenzio, di Eugene Fithzerbert
5-Giochi di guerra, di Diego Ducoli
6-Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino
7-La cura del nulla, di Daniel Travis

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Peter7413
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 14:23

Eccomi! A prescindere dalle posizioni, complimenti a tutti!

1) Il generale in barca
2) Niente di nuovo dal fronte
3) Giochi di guerra
4) 28 ottobre
5) La gioia del silenzio
6) La cura del nulla
7) Mezzaluna sangue

Il generale in barca, di Andrea Partiti
Credo che il tema fosse interpretabile anche come "una giornata in cui non accade nulla di particolare o quanto meno all'apparenza rilevante" e pertanto ti considero in tema. Perché qui qualcosa accade ed è una lotta, per la sopravvivenza, contro il passare del tempo, per l'affermazione del proprio posto nella natura. Mi hai trasmesso sensazioni di pace, di determinazione, di determinato e inesorabile scorrere del tempo. Mi hai fatto vivere una battaglia che solo in apparenza s'è risolta in un nulla di fatto, ma che racchiude in se stessa tanto valore. Mi è piaciuto e tanto. Bravo.
Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
La calma prima della tempesta. Questo pezzo gioca tutto fuoricampo, con il peso della Storia sulle aspettative di singoli che mai le vedranno soddisfatte. Una giornata senza eventi, un caricarsi di energia, una tragedia immane che sta per arrivare, quell'attimo di sospensione in cui tutto potrebbe essere. Mi è piaciuto. Però... Vorrei più nomi e riferimenti a quell'epoca, anche solo disseminati e pochi e indiretti, ma credo che potresti farlo diventare un gioiellino mentre al momento è "solo" molto buono.
Giochi di guerra, di Diego Ducoli
Le intenzioni del racconto sono abbastanza scoperte, si intuisce in fretta che si tratta di giochi tra bambini. Il passaggio alla "fase aerea" mi sembra poco riuscito, arrivando da una situazione piuttosto concreta quale il nascondino. Anche quanto segue non riesce a soprendermi perché ormai il meccanismo è svelato e, inoltre, i passaggi tra i vari momenti del gioco sono casuali, com'è giusto che sia tra bambini, ma in una costruzione racconto mi aspetto qualcosa di più, un piano di maggior respiro che mi permetta anche un secondo livello di lettura. Un buon racconto, questo è certo, ma privo di quel quid in più che potrebbe dargli la spinta. E poi, i refusi... Cribbio, so che in un contest a tempo sono poco importanti, ma hai consegnato ottanta minuti prima della scadenza e con una singola lettura volta alla revisione li beccavi tutti ;)
28 ottobre, di Eleonora Rossetti
Interpretazione del tema assolutamente letterale, direi. Il racconto è costruito secondo il meccanismo del finale a sorpres e funziona, anche se lo "scoppio" narrativo è meno roboante di quanto mi sarei aspettato. Sarà quel "lega" troncato, sarà che dici davvero poco del protagonista se non riguardo al suo folle piano, ma non mi ha fatto BOOOM, semmai PLOF. Un buo racconto senz'altro, ma poco graffiante, insomma. Sono abituato a strutture più complesse, da te, a costruzione più "svizzere", se mi passi il gioco di parole con orologio.
La gioia del silenzio, di Eugene Fitzherbert
Non ho avuto problemi con il telefonino, ho avuto da subito bene in mente di cosa stessi parlando. E l'idea è buona, molto. C'è qualcosa che però mi stride nel complesso. Il focus qui è sull'attesa di una chiamata che porta con se, indirettamente, morte, quindi quel trillo diventa segnale infausto e nel tempo ha creato una sorta di psicosi nel medico. Però... Perché un telefonino così vecchio? Ok, mi rispondo io stesso mentre scrivo: perché per lui è diventato quasi sacro, un qualcosa di se stesso, ne ha bisogno e allo stesso tempo lo odia. Però questo non viene fuori dal tuo narrato, lo devo desumere concentrandomi su quelle che immagino fossero le tue intenzioni. E non va bene perché proprio quel telefonino è centrale per il tutto e non mi è sufficiente pensare che non sia tecnologico perché a quel punto mi servirebbe un'altra spiegazione sul perché di questa tua scelta e sulla sua funzione ai fini del racconto. Questo è un problema abbastanza rilevante. Poi c'è la tua scelta di concentrarti sul singolo macroevento dell'incidente nella scuola: la morte è già di per se stessa un macroevento per chi la vive, credo che il dare più importanza a tanti piccoli grandi eventi sarebbe stato più funzionale. Insomma, di sicuro una prima buona prova qui su MC perché quanto ti sei prefissato era TANTO, però è tutto ancora molto sfocato, va sistemato.
La cura del nulla, di Daniel Travis
L'idea è molto buona, ma la nascondi. Tutta la prima parte è accessoria e a volte va anche un p' in conflitto (ha avuto tanti lutti, ma alla fine basta un infarto per risvegliarlo e allora desidera di avere avuto almeno tre lutti... Mmm, qui la logica fa alzare un sopracciglio). Il momento di svolta, quello in cui, presumo, mette l'annuncio chiedendo a chiunque di proporgli qualcosa, passa veloce e mal spiegato. La parte finale funziona, ma è troppo veloce e, per come la vedo, sarebbe dovuta durare tutto il racconto, dando vita a siparietti con gli individui che si erano fatti avanti. Da sistemare focalizzando prima e meglio, hai subito la tua idea non riuscendo a trovare la giusta strategia per farla esprimere: capita.
Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino
La tua spiegazione sul tema mi convince poco... Quando deve fermare la macchina sottolinei che ha le dita sudate, poi ancora lo fai inspirare a fondo prima di scendere dalla macchina. Ora, questi due particolari portano il lettore a pensare che il protagonista sia agitato. Solo nella sequenza successiva cominci a puntare i faretti della narrazione sul fatto che sia annoiato e tutto il resto, ma ormai mi sembra che sia tardi. Che poi, e anche qui per come l'hai messa, non è vero che non è successo niente per lui: ha pianificato il proprio affrancamento dall'amico/nemico, s'è preparato, ha atteso il giorno, non è una giornata come le altre, insomma.
Riguardo al racconto preso al netto dal tema, mi è piaciuto anche se credo che se lo revisionassi affrancandoti totalmente dalla necessità di infilarci elementi per cui non sembra pensato (per farlo ricadere in qualche modo in tema) lo miglioreresti e parecchio.

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TinaCaramanico1
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » sabato 17 giugno 2017, 2:09

Ecco la mia classifica e i commenti:

1) Niente di nuovo dal fronte di Mario Pacchiarotti
2) La gioia del silenzio di Eugene Fithzerbert
3) La cura del nulla di Daniel Travis
4) Giochi di guerra di Diego Ducoli
5) 28 ottobre di Eleonora Rossetti
6) Il generale in barca di Andrea Partiti
7) Mezzaluna sangue di Chiara Rufino


1) Niente di nuovo dal fronte di Mario Pacchiarotti
Ciao Mario! Un racconto molto molto bello: hai svolto in modo coerente e comunque originale il tema. Ho trovato anche molto ben scritta la lettera, che asseconda per tono e lessico quella che è la voce e la lingua del protagonista. Francamente non mi sono saltati all’occhio difetti, è sicuramente uno dei racconti che mi è piaciuto di più tra quelli che ho letto finora. Quindi, che ti devo dire? Complimenti.

2) La gioia del silenzio di Eugene Fithzerbert
Ciao Eugene! Devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto e mi sembra perfettamente in tema: il telefono che non squilla è inoltre abbastanza surreale, in un pronto soccorso, e hai saputo rendere bene la tensione di questa calma apparente che si può incrinare da un momento all’altro (con tutte le tragiche conseguenze del caso). Mi sembra anche scritto bene, forse solo dà l’idea più di una pagina di diario che di un racconto; diciamo che la struttura narrativa, per forza di cose e di contenuti, è abbastanza labile. Comunque una buona prova, direi.

3) La cura del nulla di Daniel Travis
Hai svolto il tema in modo interessante e non banale. Però anch’io, come gli altri lettori che mi hanno preceduto, ho trovato poco chiari alcuni passaggi, tra l’altro fondamentali: cosa esattamente ha innescato la crisi del protagonista? Sembrerebbe l’infarto dell’amico d’infanzia, ma poi ci sono indizi diversi nel suo desiderare lutti ed altre sciagure piuttosto che la noia. Altro punto poco chiaro, e che invece a mio parere dovrebbe esserlo, è il contenuto dell’annuncio: cosa chiede esattamente? Perché il fatto che gli rispondano mamme che cercano clown per i compleanni dei bambini e prostitute che offrono prestazioni rende un po’ complicato immaginare il tenore della richiesta d’aiuto: a meno che sull’annuncio non ci fosse scritto proprio e solo questo, “Aiutatemi!”
Insomma interessante, ma da rivedere.

4) Giochi di guerra di Diego Ducoli
L’idea è carina e il racconto è in tema. Come ti hanno già fatto notare si capisce abbastanza presto che si tratta di un gioco (io veramente mi ero fatta depistare dal volo e dalle altre avventure “estreme” e mi ero immaginata all’inizio un gioco da adulti, gioco di ruolo oppure un videogame), comunque mi paiono azzeccate alla fine la domanda del padre e la risposta del bambino, che apre uno spiraglio sulla psicologia infantile. Discreta idea, forse da rivedere (refusi e svolgimento, per rendere magari più ambigua la situazione).

5) 28 ottobre di Eleonora Rossetti
Il racconto è perfettamente in tema, tenendo conto di quanto dici nella tua nota (devo dire che io non avevo dato tanta importanza alla data, avevo solo interpretato il “non succedere niente” come “strage sventata per una stupida dimenticanza dell’aspirante terrorista”). Direi che l’unica cosa che non mi ha molto convinta è il finale, che sconfina nel comico e devo dire che, viste le premesse molto serie, non me lo aspettavo. Comunque un’ idea discreta, magari da ripensare con più calma nella parte finale.

6) Il generale in barca di Andrea Partiti
Ciao Andrea! Dunque: se la sfida era raccontare di un giorno in cui non accade nulla di particolare il tuo racconto forse è in tema, ma non propriamente. In realtà qualcosa accade, anche se, come notavano gli altri commentatori, la pesca è considerata per convenzione uno sport in cui “non succede niente”. E però c’è tutta la tattica per prendere il pesce, e alla fine la decisione di graziarlo. Insomma, non so bene come valutare l’aderenza al tema. Per il resto il racconto scorre bene, è piacevole e completo, nella sua brevità imposta.

7) Mezzaluna sangue di Chiara Rufino
Ciao Chiara! Anch’io ho notato parecchie incoerenze nel tuo racconto: quella che mi ha più disturbato è il fatto che la prostituta, che dovrebbe essere terrorizzata in quella situazione e darsela a gambe appena se ne presenta l’opportunità, invece rimane lì tranquilla a fumare una sigaretta con uno che comunque poco prima era complice di quello che voleva ucciderla (e che comunque ha una pistola e ha appena fatto fuori abbastanza a sangue freddo il suo amico: cosa mi garantisce che non voglia far fuori anche me?). Il secondo problema è l’attinenza al tema: come ti hanno già detto altri lettori, i due non sembrano tanto abituati a far fuori le prostitute, celebrano un assassinio all’anno e lo fanno da veri serial killer, quindi in modo tutt’altro che indifferente. Insomma le basi per il racconto ci sono, ma alcune cose vanno sistemate.

Canadria
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » domenica 18 giugno 2017, 16:46

Ciao a tutti! Ecco i miei commenti con la classifica al fondo. Ho pubblicato la classifica qualche giorno dopo i commenti perché volevo ragionarci un po' di più, ho avuto varie indecisioni. Alla fine ho deciso di favorire i racconti che ritenevo più affini al tema della guest. I primi due racconti li ho trovati belli alla pari, ho messo primo Andrea perché Mario è più su in classifica al momento (molto francamente). Insomma, complimenti a tutti! Soprattutto ai miei due primi classificati :)

Il generale in barca, di Andrea Partiti
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28 ottobre, di Eleonora Rossetti
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Giochi di guerra, di Diego Ducoli
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La cura del nulla, di Daniel Travis
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Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
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Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino
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La gioia del Silenzio, di Eugene Fitzherbert
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1) Il generale in barca, di Andrea Partiti
2) Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
3) Giochi di guerra, di Diego Ducoli
4) 28 ottobre, di Eleonora Rossetti
5) La gioia del Silenzio, di Eugene Fitzherbert
6) La cura del nulla, di Daniel Travis
7) Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino

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ceranu
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » domenica 18 giugno 2017, 21:29

Classifica

1) Giochi di guerra, di Diego Ducoli
2) Il generale in barca, di Andrea Partiti
3) 28 ottobre, di Eleonora Rossetti
4) La gioia del silenzio, di Eugene Fitzherbert
5) Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
6) La cura del nulla, di Daniel Travis
7) Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino

Commenti sparsi:

La gioia del silenzio, di Eugene Fitzherbert

Ciao Eugene, piacere di conoscerti. 
Mi piace il modo in cui hai reso angosciante l'attesa per qualcosa che alla fine non arriva. Immagino che tu sappia di cosa parli perché le sensazioni sono reali. 
Personalmente ho apprezzato anche il tuo stile. Hai usato la prima persona, che non adoro, ma l'hai fatto in maniera personale e hai avuto una buona resa. 
Detto questo, non capisco una cosa: il medico sta aspettando davanti un telefono, lo contattano tramite il cellulare o entrambe le cose? Può sembrare una banalità, ma il tuo racconto si sviluppa attorno a un trillo che non arriva. All'inizio ci presenti un vecchio telefono, poi aspetti il trillo sala tasca e alla fine controlli se c'è campo. I miei passaggi sono stati: telefono, cercapersone e cellulare. 
Magari mi sono perso io, sicuramente manca qualcosa. 
Nel complesso è un buon racconto che trasmette le emozioni per cui è nato.
Ciao e buona centesima!

Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino

Ciao Chiara, partiamo dal presupposto che il racconto mi piace. La struttura è solida, la storia graffia e c'è quel umorismo nero che mi piace parecchio. Anche la caratterizzazione dei personaggi è ben resa. Però, non riesco a trovare il tema, ma non ho nemmeno idea da dove cominciare a cercarlo. A mio avviso, sei talmente lontana dal tema che sono dovuto andare a rileggerlo convinto d'averlo dimenticato.
Spero che le tue spiegazioni possano illuminarmi, perché il racconto merita parecchio, ma senza tema finirebbe in basso. 
Ciao

Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti

Ciao Mario. 
Racconto a tema, forse un po' troppo. Effettivamente non succede nulla. Io sono sempre dell'idea che il racconto debba avere una vita anche fuori dal contest. In questa ottica trovo il tuo racconto un po' debole. Estrapolato dal contest non avrebbe molto senso. 
Lo stile sgrammaticato e con le virgole a caso, mi piace. Ci sono un paio vocaboli un po' troppo ricercati, ma li tengo buoni perché potrebbe averli sentiti dai suoi superiori. 
Nel complesso è un racconto che non lascia il segno. 
Ciao e alla prossima

La cura del nulla, di Daniel Travis

Ciao Daniel, ben trovato. 
Interpretazione interessante, mi piace la forza usata nella seconda parte che va in contrasto con l'aria sbarazzina dell'introduzione. Però, ho avuto l'impressione che ha un certo punto tu abbia perso il controllo del racconto, i periodi sono diventati frammentati e slegati. Il testo meriterebbe una revisione per essere apprezzato a pieno.
Nel complesso è una lettura gradevole. 
Ciao, alla prossima.

Giochi di guerra, di Diego Ducoli

Ciao Diego, il racconto rispecchia il tuo stile, ma questa volta ci sono meno refusi, bene.
La storia mi piace, dai toni si intuisce subito che si tratta d'un gioco, anche se quando spicca il volo ho avuto un attimo di sbandamento. La cosa che ho apprezzato di più sono state quelle quattro righe di chiusura, molto realistiche. 
Nel complesso è un buon lavoro. Bravo.

28 ottobre, di Eleonora Rossetti

Ciao Eleonora, racconto ardito. Affronti un argomento scottante e lo fai senza giri di parole, vai dritto al punto con tanto di giudizio su questo sventurato che decide di compiere una carneficina solo per avere i suoi 15 minuti di notorietà. 
La seconda persona ti da ampio margine di manovra e tu la usi con maestria senza lasciare quel sapore di infodump che potrebbe causare. 
Il finale è la parte che preferisco con un buon colpo di scena che rende "giustizia " alla storia. 
Nel complesso è una buona prova. 
Ciao

Il generale in barca, di Andrea Partiti

Ciao Andrea, ben trovato. 
Il tuo racconto è scritto bene. Conduce in lettore nel mondo di questo pescatore è lo fa in maniera delicata, ma sicura. Più che rilassante io l'ho trovato apatico e non è male, se questo era il tuo intento. Bella la lotta con il Siluro.
Nel complesso è una buona prova. 
Devo ammettere che leggendolo l'ho trovato molto in stile Della Rossa, degno di un camaleonte in suo onore. 
Ciao e alla prossima.

mezzomatto
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » domenica 18 giugno 2017, 21:54

Classifica:
1 - Il generale in barca, di Andrea Partiti
2 - La gioia del silenzio, di Eugene Fithzerbert
3 - Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
4 - 28 ottobre, di Eleonora Rossetti
5 - Giochi di guerra, di Diego Ducoli
6 - La cura del nulla, di Daniel Travis
7 - Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino

Il generale in barca, di Andrea Partiti
Curiosamente ho trovato nel tuo racconto lo stesso mito di riferimento del mio (Sogno o son desto): quando gli eventi sono diversi da quelli attesi, allora "non è successo nulla, la giornata è priva di eventi". 
Il tuo sviluppo poggia sulla ripetitività dei gesti (ottimamente descritti) che "devono" portare alla conclusione di una cattura straordinaria. E fino al momento in cui il pescatore e la preda si guardano negli occhi, tutto porta a quella conclusione.
Eccellente la naturalezza con cui tu passi dall'evento al non evento: "Il vecchio allungò la mano e, senza paura dei denti a uncino, la infilò in bocca alla bestia per liberare gli ami."
Lo sai che ti invidio per come narri il climax senza far rullare trombe e tamburi?

28 ottobre, di Eleonora Rossetti
.azzo, se non leggevo i commenti degli altri non mi sarei accorto che il racconto era in seconda persona! Quindi vuol dire che, in questo caso, la seconda persona ha funzionato, e come.
Però mi ha lasciato perplesso il tono del finale. E' un po' troppo scritto da uno che: "mi è andata bene, il piffero di montagna è venuto per suonare ed è stato suonato".
Però francamente non so proprio dirti come andrebbe scritto. E' il tipico caso in cui i minuti contati sono una condanna.

Giochi di guerra, di Diego Ducoli
La rottura dell'incantesimo (al toccare l'albero) purtroppo ha rotto anche l'incantesimo della lettura. Qui sarebbe stato necessario il ritorno alla realtà realizzato nel finale. Invece il racconto prosegue. ma ormai ha perso la forza dell'immedesimazione iniziale. 
Direi che comunque si tratta di una buona prova, da perfezionare.

La cura del nulla, di Daniel Travis
Molto materiale ammassato un po' disordinatamente, lasciando al lettore il compito di sbrogliare la matassa. Francamente non me ne è venuta la voglia. Non ho capito i nessi e i connessi della vicenda. Soprattutto la contraddizione fra la richiesta di aiuto del narratore e il ricevimento, invece, di richieste di essere aiutati.
Non riesco ad andare oltre nell'analisi e nei commenti.

Niente di nuovo dal fronte, di Mario Pacchiarotti
Il 22 ottobre 1917 è la vigilia di Caporetto (la battaglia iniziò nella notte dal 24 al 25 ottobre). Ma il riferimento, se è giusto, è troppo labile (la lettera avrebbe potuto essere scritta da un qualsiasi punto del fronte, dall'Ortles alle foci del Timavo). D'altra parte non sarebbe stato possibile inserire nomi di località (la censura era spietata e avrebbe coperto di china nera qualunque indicazione), quindi la leggo come un sospiro di sollievo per una giornata senza combattimenti.
Lo stile è abbastanza rappresentativo dell'epoca e del livello di istruzione di chi aveva solo finito le elementari, però non è riuscita a trasmettermi emozioni. Effettivamente è comprensibile solo nel contesto del tema di questa competizione.
Il richiamo a Niente di nuovo all'ovest è fortissimo, tanto che mi aspettavo una fine tragica. Per esempio l'allegato del tenente di plotone (o del capitano di compagnia) che annunciava ai parenti la morte dello scrivente (un cecchino, un isolato colpo di cannone, una imprudenza del soldato?).

Mezzaluna sangue, di Chiara Rufino
Racconto cruento ma... fuori dal tema. Non basta far qualcosa di diverso dal solito per asserire che non è successo niente.
Il difetto più grave sta nella assoluta mancanza di motivazioni di Andrea nell'effettuare la 'variante' al gioco annuale.
Inoltre la pressoché assoluta indifferenza della donna agli eventi mi lascia molto perplesso.
Sarà anche perché a me gli hard boiled non convincono quasi mai.

La gioia del silenzio, di Eugene Fithzerbert
Il racconto è perfettamente in tema, svolto in buona scrittura, con un crescendo di aspettative che accentua la drammaticità dell'attasa, la fa diventare quasi spasmodica.
Però, effettivamente, ci sono molto cose solo accennate e non perfettamente messe a fuoco. Anzitutto proprio la vetustà del telefonino. perchè non è mai stato cambiato? Proprio perchè il suo uso è funesto? Ma questo non è stato detto.
In sostanza un racconto che ha bisogno di un lungo lavoro di rifinitura, proprio perchè il suo tema è evanescente, come il silenzio che racconta.

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AmbraStancampiano
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Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » martedì 20 giugno 2017, 16:24

Ciao a tutti,
come una centesima edizione impone, credo che questa sia la mia classifica più ragionata in assoluto da quando partecipo a Minuti Contati.
La qualità dei racconti era molto alta, e quelli che secondo me peccavano nella forma avevano comunque alla base un’ottima idea, per cui ho riscritto e cancellato questa classifica e alcuni commenti un bel po’ di volte.
In generale, mi sono trovata a riflettere molto sul tema, sulla sua applicazione e sulla sua importanza rispetto a un’esecuzione eccelsa ma mancante di esso o, viceversa, maldestra ma con un’interpretazione interessante e - in alcuni casi - emozionante.
Ho optato per una soluzione intermedia, che voglio esporvi: i primi due racconti secondo me erano davvero belli e perfettamente a tema, e se la sono battuta un bel po’ prima di prendere un posto sul podio; il terzo racconto secondo me interpreta il tema in maniera non troppo puntuale, ma comunque ne esiste una declinazione e in più è narrato con una certa maestria; il quarto racconto era perfettamente a tema e non presentava grosse imprecisioni nella forma, per cui è stato inserito davanti al quinto, che secondo me manca il tema alla stragrande e mi ha dato una discreta perplessità sulla sua dinamica, ma è scritto con un ottimo stile; gli ultimi due racconti invece sono perfettamente a tema, ma alcune imprecisioni e lacune un po’ più vistose li hanno fatti finire giù.
Complimenti davvero a tutti, comunque: stavolta è stata davvero una fatica.


Il generale in barca
Ciao Andrea,
cosa meglio della pesca può rendere il concetto di "giornata priva di eventi"?
Il tema secondo me ci sta tutto, e il racconto scorre naturale, senza alcun tipo di intoppo o imprecisione su cui ritornare. Lo trovo molto londoniano, e anche un po' "dellarossiano", come suggerisce Ceranu :)
La lotta tra l'uomo e il siluro è descritta con grande maestria, e comunque benchè si parli della vita e della morte tutto scorre lentamente, quasi con noia.
Un lavoro stupendo.

28 Ottobre
Ciao Eleonora,
ti confesso che per comprendere in che modo il tuo racconto fosse a tema ho dovuto leggere il tuo commento; comunque, sebbene nelle intenzioni il tema ci sia, sono un po' perplessa riguardo la sua declinazione nella trama. Forse avresti potuto esplicitare meglio il legame tra la giornata priva di eventi e la decisione del protagonista, focalizzandola appunto sulla data oltre che sui 15 minuti di notorietà.
Il test scorre molto bene, sei una maestra della seconda persona e la fai suonare molto naturale e coinvolgente, il racconto in sé mi è piaciuto molto e non riesco a trovargli grossi difetti, finale col botto compreso :)

Giochi di guerra
Ciao Diego,
Il tuo racconto affronta il tema in maniera molto abile ma, come ti hanno fatto notare anche gli altri, il disvelamento iniziale e la conseguente mancanza di sorpresa si fanno un po' sentire.
Il passaggio aereo è un po' strano, anche perché prima sembra che il nostro eroe e i suoi compagni volino un po' come Peter pan, poi però accenni a dei veicoli.
In generale, mi è mancata un po' la tua verve ironica. È una buona prova, ma non delle tue migliori secondo me.

La cura del nulla
Ciao,
a me il tuo personaggio distrutto dalla sua inerzia è piaciuto moltissimo. Difficile riscuotersi per chi vede anche il lutto come un'abitudine, ma l'infarto del suo migliore amico d'infanzia lo porta a desiderare un'emozione, qualsiasi emozione, che lo faccia sentire ancora vivo, ancora umano.
Ciò che mi è arrivato è questo, e lo trovo un'ottima interpretazione del tema (oltre che un gran bel messaggio).
Concordo con chi dice che c'è troppo materiale e che alcuni passaggi sono davvero disorganizzati, in particolare tre:
- La prima parte, con la descrizione dello studio del padre, serve a farci comprendere che genere di rapporto ci sia tra Paolo e il protagonista, ma il focus sul padre e su quanto un giorno i due desidereranno annoiarsi, senza alcuna azione o reazione in risposta, ci porta a pensare che continuerai a parlare del padre o del suo rapporto col padre. Forse in questo caso sarebbe bastata anche solo una battuta da bambini per agganciarci all'infarto di Paolo con più naturalezza.
- Il fatto che tu ometta il testo del volantino crea davvero tanta confusione: noi non sappiamo cosa lui proponga, e lo guardiamo passivamente ricevere telefonate sempre diverse e raccontare cose che non capiamo fino in fondo. Uno stratagemma del genere può funzionare al cinema, e deve comunque prevedere un disvelamento finale almeno parziale. Se però fai una cosa del genere in un racconto breve, senza mai poi esplicitare in effetti cosa lui faccia per gli altri e cosa abbia proposto, crei nel lettore un fastidioso sentimento di esclusione che lo indispone un bel po'. Chi legge vuole capire cosa sta succedendo, soprattutto se utilizzi una narrazione in prima persona che sottintende un rapporto più intimo col narratore, che ci rende partecipe anche dei suoi pensieri.
- La precisione con cui lui annota e ricorda gli orari. Non è un errore, ma lascia dietro di sè un gigantesco "Perché?", e anche in questo caso non ci fai nemmeno intuire una risposta.

Per me è un'ottima idea da cesellare e sistemare un po'.

Niente di nuovo dal fronte
Ciao Mario,
Il racconto si legge volentieri ed è estremamente verosimile grazie allo stile un po' sgrammaticato (ma non troppo grazie al cappellano!) e alla totale assenza di virgole, che inizialmente ha urtato il mio istinto grammar nazi ma che è perfettamente coerente con stile e contesto.
Mi è piaciuto, nella sua estrema semplicità si propone di raccontare la grande storia attraverso un momento quotidiano col punto di vista meno "frequentato", che è anche il più interessante. Per questo motivo dissento da Maurizio, secondo me l'assenza di citazioni e di nomi importanti lo rende più interessante e, in un certo senso, più vero.

Mezzaluna sangue
Ciao Chiara,
vedo che ormai l'hard boiled scorre potente in te!
Il racconto si fa leggere, lo trovo ben congegnato a parte che per un'imprecisione lessicale delle tue (l'unica questa volta) e la dinamic della fuga della prostituta:
1) in che senso i due "lanciano i resti del fumo sul cadavere"? In primo luogo... cosa sono i resti del fumo? Intendi dire che orientano il getto del fumo dalle loro bocche verso il cadavere? Tirano la cicca sul corpo? Non si capisce, davvero.
2) mi sembra che le reazioni della prostituta siano quantomeno singolari: lei viene minacciata con una pistola, corre, la pistola spara, lei invece di correre ancor più velocemente per approfittare del fatto che è stata mancata si ferma, si volta a guardare, nel buio del bosco capisce che uno dei due tizi ha appena ucciso l'altro E SI AVVICINA A LUI? E Si fumano una sigaretta insieme vilipendendo un cadavere? @_@ (sai benissimo a quale delle mie facce associare questa emoji :P ) Mi sembra un po' improbabile che le cose possano davvero andare così, e anche se la battuta finale è sicuramente d'effetto, potevi trovare un modo migliore o una giustificazione migliore del semplice "non ti farò del male" detta da lui per convincerla a tornare indietro. Oppure potevi semplicemente farla legare da uno dei due e poi liberare dall'altro. Insomma, potevi comunque arrivare alla battuta finale ma avresti potuto costruire la scena in maniera un po' diversa per lavorare sulla fiducia che deve necessariamente instaurarsi tra la prostituta e l'assassino per portarli a fumare quella sigaretta insieme.

Per ciò che riguarda il tema purtroppo però devo dare ragione agli altri: non solo la giornata non mi sembra affatto prima di eventi, ma tu all'inizio specifichi che i due uccidono prostitute una volta l'anno, quindi in questo caso si tratta proprio di una giornata speciale :/

La gioia del silenzio
Ciao Eugene, piacere di leggerti :)
Mi piace molto l'angolazione da cui hai affrontato il tema, e lo sviluppo intorno al silenzio del cellulare mi sembra indovinato.
Non ho avuto alcun problema a visualizzare il cellulare, che descrivi come un vecchio modello a conchiglia, lasciando comunque spazio a poche interpretazioni, però forse più che sulla sua vetustà avresti dovuto focalizzare l'attenzione sul suo "passamano", in modo da evitare le legittime perplessità che ti hanno già esposto.
Per ciò che riguarda la cascata di eventi negativi, mi hai un po' ricordato una vecchia puntata di scrubs in cui Turk passa la notte di Natale in ospedale e il suo cercapersone squilla di continuo. il tutto intervallato da una canzoncina/conta. Non credo che l'intenzione narrativa sia sbagliata, ma forse per essere più efficace e meno dispersivo avresti dovuto organizzare diversamente queste immagini, regalando al lettore fulminazioni ancora più piccole disposte a climax. Anche puntare sulla quantità d'incidenti più che sulla loro sensazionalità può essere un buon sistema per rendere l'idea di una routine interrotta dal silenzio.
Ti linko lo spezzone cui faccio riferimento con tanto di canzoncina, per rendere meglio l'idea :)
https://www.youtube.com/watch?v=IYfTF5_68Xk
mi sembra comunque un bel lavoro!




1)Il generale in barca
2)Niente di nuovo dal fronte
3)28 Ottobre
4)Giochi di guerra
5)Mezzaluna Sangue
6)La gioia del silenzio
7)La cura del nulla
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: Gruppo HOMOTHERIUM: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » martedì 20 giugno 2017, 23:55

Ciao a tutti,
sul filo di lana,
ecco la mia classifica e a seguire i commenti:

1) Il generale in barca di Andrea Partiti
2)Niente di nuovo dal fronte di Mario Pacchiarotti
3) 28 ottobre di Eleonora Rossetti
4) Giochi di guerra di Diego Ducoli
5) Mezzaluna sangue di Chiara Rufino
6) La gioia del silenzio di Eugene Fithzerbert
7) La cura del nulla di Daniel Travis

La gioia del Silenzio
Ciao Eugene!
Un racconto molto ben scritto, che segue la struttura di un diario di bordo.
Hai toccato temi importanti, riuscendo a trasmettere al lettore la fragile allerta del medico di turno, il raro silenzio delle stanze del pronto intervento, presentandoci le drammatiche possibilità che possono presentarsi ogni volta che il telefono squilli. Mi ha colpito il riferimento al sonno del protagonista, indice di una grande cura dei dettagli.
Tuttavia lo trovo un racconto dalle grandi potenzialità e qualità, a cui manca però un quid, a cui non riesco a dare una connotazione: una maggiore potenza strutturale, tale da accorciare le distanze e "avvicinare" il lettore di più al protagonista. A rileggerci.

Mezzaluna sangue
Ciao Chiara,
un racconto forte, ben fatto, ben costruito e che mi è piaciuto moltissimo. Così bello che quasi ci fai scordare il tema del contest, che trovo un po' risicato. Ho anch'io avvertito, leggendolo, qualche incongruenza nella psicologia e nelle azioni dei personaggi (per esempio la freddezza del protagonista dopo aver ucciso l'amico, la prostituta che gli si avvicina e non scappa), ma poco incidono sul giudizio di quello che reputo una ottima prova. Peccato, davvero un peccato per l'aderenza minima al tema, poco sottolineato nella trama... e di cui dovrò purtroppo tener conto dovendo stilare una classifica, perché per me avresti meritato il podio!

La cura del nulla
Ciao Daniel, bentornato!
Il tuo racconto ha ottimi spunti.
Possiede una grande forza descrittiva innanzitutto, che fa da risonanza a quella emotiva che riesci a trasmettere al lettore (lo scavalcare la finestra da parte dei bambini, le curve in macchina fatte dal protagonista... sembra di vederli!). Anche il tema è trattato con grande originalità. Tuttavia al racconto manca, come hai tu stesso sottolineato, di essere rivisto con più calma e tempo, in modo da renderlo, in alcuni passaggi, più chiaro e incisivo. A rileggerci spero presto!

Il generale in barca - Andrea Partiti
Ciao Andrea,
un bel racconto, dallo stile scorrevole e molto piacevole da leggere. Il tema della pesca che qui affronti (facendo uso peraltro di una terminologia curata e appropriata) è, nell'immaginario collettivo, quell'attività priva di eventi, dove semplicemente si getta in acqua l'amo e si attende che, forse, qualche pesce abboccherà.
Molto bello il finale. Che dire? Invidio questa tua capacità narrativa, che da un evento banale sa trasmettere grandi suggestioni. Bravo!


28 ottobre
Ciao Eleonora,
hai saputo creare un racconto avvincente e molto originale, dallo stile impeccabile, attraverso l'uso magistrale della seconda persona.
Il tema "Una giornata priva di eventi", a mio avviso, se è centrato in pieno da un punto di vista letterale, ad esempio nella scelta della data, nello stesso tempo sembrerebbe non rispettato dal punto di vista della trama, in quanto il protagonista si prepara a rendere memorabile quella giornata...Poi però arriva il finale, spiazzante.
In entrambi i casi, la tua è una bellissima prova, complimenti.

Niente di nuovo dal fronte - Mario Pacchiarotti
Ciao Mario,
non sono una storica ma il tuo racconto a me è piaciuto molto. Delicato, struggente, hai a mio avviso centrato pienamente il tema facendo riferimento all’attesa e alla speranza del ritorno, alla vita nelle trincee, alle giornate interminabilmente uguali. Hai saputo ben padroneggiare lo stile epistolare, creando una struttura equilibrata, dalla trama malinconica e molto piacevole da leggere, complimenti!

Giochi di guerra
Ciao Diego,
del tuo racconto mi è piaciuta moltissimo l'idea di raccontare una giornata di strabilianti avventure, attraverso il gioco tra bambini, e poi sintetizzarla nel dialogo finale tra padre e figlio con un: "non è successo niente".
Come ti hanno fatto già notare, il passaggio del volo rimane un po' slegato e piomba improvviso nel testo.
Con qualche piccolissimo ritocco è a mio avviso una bella prova, fresca e molto piacevole da leggere, complimenti.

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