Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Appuntamento a lunedì 12 giugno alle ore 21 con il tema di Alberto Della Rossa, Campione della Quarta Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Della Rossa Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 13 giugno 2017, 2:22

Immagine

BENVENUTI ALLA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

NB: ricordo che tutti gli autori partecipanti a questo gruppo potranno partecipare anche alle successive NIGHTS di questa CENTESIMA e così provare a portare più racconti fino alla finale.

Questo è il gruppo MEGANTEREON della DELLA ROSSA NIGHT con ALBERTO DELLA ROSSA nelle vesti di Campione che giudicherà i semifinalisti che usciranno dai gruppi per selezionare i cinque finalisti che andranno al giudizio delle guest star di questa CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Gli autori del gruppo MEGANTEREON dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MACHAIRODUS.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo HOMOTHERIUM.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i semifinalisti che verranno valutati da ALBERTO DELLA ROSSA. I migliori CINQUE della classifica di Alberto Della Rossa accederanno invece alla finalissima (insieme ai migliori racconti delle restanti due NIGHTS) dove verranno giudicati dalle guest di questa CENTESIMA EDIZIONE.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MEGANTEREON:

Il cacciatore di sguardi, di Raffaele Marra, ore 00.44, 2996 caratteri
Troppa trippa stroppia, di Fernando Nappo, ore 00.56, 2871 caratteri
C’è ancora tempo?, di Valter Carignano, ore 00.39, 2995 caratteri
Dettagli, di Zebratigrata, ore 23.24, 2982 caratteri
Delusa, di Giancarmine Trotta, ore 00.33, 2961 caratteri
Non sgarro mai, di DandElion, ore 23.49, 2961 caratteri
Il segretario, di Alessio Terribile, ore 01.28, 3161 caratteri MALUS 6 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di martedì 20 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo MACHAIRODUS. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 21 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. [/b][/size]

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MACHAIRODUS.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA DELLA ROSSA NIGHT DELLA CENTESIMA EDITION A TUTTI!



Daniel Travis
Messaggi: 443
Contatta:

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 22:48

Classifica
1. Troppa trippa stroppia di Fernando Nappo
2. Dettagli di Zebratigrata
3. Il cacciatore di sguardi di Raffaele Marra
4. C'è ancora tempo? di Valter Carignano
5. Delusa di Giancarmine Trotta
6. Non sgarro mai di DandEion
7. Il segretario di Alessio Terribile
Commenti
1. Troppa trippa stroppia di Fernando Nappo
Bel pezzo, e non solo perché sono un gattaro. Vivi e immediatamente riconoscibili i personaggi, semplice la trama, e soprattutto hai usato il tema in modo originale, e tra quelli che ho letto finora sei l'unico. Il racconto è autenticamente allegro, anche se la forma talvolta lo rende un po' "telefonato" ( l'effetto "Ehi, vuoi spiegare cos'abbiamo fatto al lettore?" "D'accordo, amico personaggio!" non è stato del tutto eliminato).
Mi piace, mi piace, complimenti.
2. Dettagli di Giancarmine Trotta
Ciao e complimenti.
Ben scritto lo spaccato che proponi, lo stile "da sceneggiatura" ora scorre e ora appesantisce, ma tutto sommato si difende benissimo, così come il finale che strappa un mezzo sorriso e le riflessioni centrali, amare e incisive. Ottimo il tempismo e la precisione dei "blocchi" in cui è diviso il racconto (il rasta, la tapparella, la lucertola...). Strutturalmente, una piccola perla.
3. Il cacciatore di sguardi di Raffaele Marra
Abbiamo avuto idee molto simili per cui inevitabilmente non mi dispiace dove hai portato il tuo racconto - anche se io ho parlato di cose da fare, tu di attenzione concessa. La forma, nella sua semplicità priva di guizzi particolari, scorre bene, e il tema è centrato. Il finale è abbastanza amaro da sollevare di un'altra tacca il pezzo, complimenti.
4. C'è ancora tempo? di Valter Carignano
Ciao e complimenti.
Descrittivamente il tuo racconto riesce a dar vita con una manciata di caratteri a personaggi subito visibili, familiari, veri: “Il redattore capo si tolse gli occhiali e si guardò intorno con occhi da talpa”, “chiese di nuovo il direttore, i pollici nelle tasche del panciotto, ben teso sulla pancia prominente", “disse con voce da topo la responbsabile della sezione Economia”... Tratti semplici, classici, che dipingono però una scena animata.
E qui sta il problema: per quanto classici e semplici, i personaggi lasciano presagire una storia viva in cui affondare con tutte le scarpe, mentre il finale ha più il ritmo della barzelletta (il che non è un difetto in sé, anzi). L'impressione è che si acceleri improvvisamente, perdendo per strada la vitalità del racconto. Qualcosa del tipo: "bim, bum, bam, veloce, dai, che c'è da chiudere il racconto, via."

– Il Tempo – sussurrò il redattore capo, sempre con gli occhi persi nel vuoto. - Non è che oggi non sia successo niente, è che si è fermato il Tempo.
In qualche modo, tutti si resero conto che era vero, anche se nessuno capiva bene il come e il perché. Dovete comprenderli, per loro era tutto nuovo.
– Un momento. Se il Tempo si è fermato, allora domani non arriverà mai – disse il direttore.
– Beh, in effetti... – ammisero tutti.
[…] E tutti tornarono a casa, cercando di capire come avrebbero occupato il tempo, ora che non c'era più Tempo.


Inoltre “Dovete comprenderli, per loro era tutto nuovo” non l'avrei inserito nel bel mezzo della narrazione, come un commento qualunque. Introduce la globalità e la gravità della situazione ampliando la prospettiva del lettore, e io l'avrei eliminato o piazzato più verso il finale, per sottolinearlo.

Dal punto di vista formale:

Il direttore stette qualche istante immobile. O forse ben più di qualche istante. Sapete, in
quella situazione non si sarebbe potuto davvero definire cosa fosse, un istante. Comunque, giusto per dare un'idea, d
Diciamo che stette immobile per un po', più di quanto ci volesse per tirare un bel sospiro e meno di quanto ci si metterebbe a contare fino a cento.
Poi - se così si può dire - pigiò l'interfono e convocò tutti i capisezione.


Avrei eliminato le parti sbarrate, non fanno altro che attorcigliare – il che andrebbe bene se non ci fossero altre interruzioni del genere nel testo, ma visto che ci sono...

- Io credo che... voglio dire, ci sono sempre le dichiarazioni del premier, no? – proclamò il decano della sezione Politica […] – No, mi confondo, sono fogli di ieri. È che dice sempre le stesse cose e allora...


La prima parte della battuta è incerta quanto la seconda, eppure il verbo è “proclamò”, che stona decisamente con la vacillante timidezza dei puntini di sospensione, del “voglio dire” e del “no?” finale.
Ci sta il sorriso se il tono cambia quando il decano si rende conto di essersi confuso, ad esempio così...

- Ma ci sono sempre le dichiarazioni del premier! - proclamò il decano della sezione Politica […] - No, mi confondo, sono fogli di ieri. È che dice sempre le stesse cose e allora...


Ma in alternativa va cambiato il verbo.

Hai usato il tema con arguzia e la lettura, con qualche difetto già descritto, mi è piaciuta. Complimenti di nuovo.
5. Delusa - di Giancarmine Trotta
Ciao e complimenti.
Un racconto con un bel tono e la buona trovata di alternare le notizie televisive alla delusione della protagonista.
La forma scorre bene, al di là di qualche scivolone tipo “Buonasera signora Tilde” senza punteggiatura, e l'unica critica che posso muovere è che il racconto, nel tentativo di partire dalla "giornata di nulla" più comune possibile, finisce per non assomigliare alla giornata di nessuno: sembra più basarsi su un servizio televisivo riguardo "gli anziani" che non su una persona, per quanto fittizia e generica, viva e presente agli occhi del lettore. Un pizzico di caratterizzazione farebbe bene secondo me.
Resta una buona prova, ancora complimenti.
6. Non sgarro mai di DandEion

Non mi dispiace l'idea dello spaccato di vita ambivalente alla fine e all'inizio della nottata di lavoro, anche se la sottotrama romantica credo lasci il tempo che trova, ma penso che sia possibile articolarlo meglio. Soprattutto la forma, anche volendo ignorare uno o due piccoli errori, è troppo zoppicante per non distrarre dalla lettura.

“Sono le 7 del mattino finalmente la mia giornata è finita.”

Manca la punteggiatura dopo "mattino".

Una noiosa successione di medesimi attimi, ordinati e composti, sempre uguali a se stessi è tutto ciò che chiamo “vita”.

"Medesimi" di solito non si usa così ("una serie di stessi attimi" non è esattamente di uso comune), senza contare che è seguito quasi immediatamente dal ridondante "sempre uguali a se stessi".

Fossi almeno un piedipiatti porterei un arma con me, indurendo i muscoli toccandola nella fondina: pronto, proteso al momento in cui tendendo i nervi in un fascio la userò, e invece niente: sono solo un guardiano.

Manca l'apostrofo in "un arma", e i due gerundi di fila ("indurendo i muscoli toccandola") sono un po' cacofonici.

Giro la curva, il palazzo si leva, smette di essermi schermo e sempre alle 7:35 mi ferisce puntuale gli occhi.

In questa frase il soggetto tecnicamente è il palazzo anziché il sole.

Vorrei convincermi che tornerà, disegnare il suo profilo con le mie dita sotto le lenzuola, vorrei.. Non mi aspetto nemmeno più che mi scriva, mi chiami..

Tre puntini di sospensione, non due...

In generale, la duplicità emotiva è una gran bella idea, complimenti, ma vorrei leggerla in una forma più coerente e corretta (al di là del contest, anche ampliarla non sarebbe male).
7. Il segretario di Alessio Terribile
Dunque, mi trovo un po' in difficoltà perché la forma confusa e qualche errore di troppo rendono il testo di difficile comprensione. La struttura circolare è chiara e così le immagini caustiche sul quotidiano, come quella della signora che smette di respirare e viene rianimata alla bell'e meglio in tempo per il suo appuntamento, ma consiglierei una revisione generale dello stile con più tempo per chiarire storia, intento, emozioni che si vogliono trasmettere e per eliminare i piccoli sbagli.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 22:52

Classifica e commenti

1. Il cacciatore di sguardi, di Raffaele Marra
2. Dettagli, di Zebratigrata
3. C’è ancora tempo?, di Valter Carignano
4. Delusa, di Giancarmine Trotta
5. Troppa trippa stroppia, di Fernando Nappo
6. Non sgarro mai, di DandElion
7. Il segretario, di Alessio Terribile


Commenti

1. Il cacciatore di sguardi, di Raffaele Marra
A volte, e capita di rado, avrei voglia di chiudere questa incombenza a modo mio. Ma c'è un vincolo di parole e allora mi contenterò questa volta di inserire per ultimo, alla fine di questo, il commento che sarebbe giusto per questo racconto. Ma leviamoci il dovere, prima del piacere. Il racconto va contro corrente rispetto alla tendenza che ha preso questo gruppo di voltaparole cui entrambi apparteniamo: quella di scrivere veloci storie di azione, che sorprendano e colpiscano. Qui quello che mi prende è lo stile, ma più che lo stile l'atmosfera che crei. Mi ricorda qualcosa, qualcuno, ma mi sfugge un nome. Delicatezza e dolcezza melanconica. Potrei riassumere credo questa impressione in una frase che la dissolve improvvisamente: La ragazza, guance di pesca e profumo d’estate, attende risposta. Lo so che è un gioco un po' furbo ma è piazzato al punto giusto e in quel punto rappresenta bene, molto bene, quella rottura di atmosfera, la svolta, il cambiamento che salva una vita. Bella storia insomma, ben costruita, con questi piccoli colpi di artista che convincono e avvincono. Questo era il commento per minuti contati. Ecco il mio, più breve eppure altrettanto completo: grazie.

2. Dettagli, di Zebratigrata
Buffo. Questo racconto mi piace e non so spiegare perché. Forse è il fatto che mi sembra di essere lì, mi riporta a certi agosti della mia gioventù, l'asfalto fuso che sconsiglia la deambulazione e la città deserta come mai più mi capiterà penso di vedere. Mi son ritrovato lì. Vedo i calzini bianchi del tizio, le scarpe finte tedesche, i pantaloncini e la canotta, anche se non l'hai detto, anche se magari è sbagliato. Insomma ci sono dentro e questo mi piace. Nel senso di straniamento che provo c'è la tua capacità e basta la accetto così e me la godo. Non sarò mai quello che vi rifinisce lo stile, non sono capace, io vi racconto quello che provo a leggervi, accontetantevi.

3. C’è ancora tempo?, di Valter Carignano
Di questo racconto mi piaceva molto l'idea iniziale, ovvero quella che io credevo fosse l'idea iniziale. Mi piace anche la caratterizzazione molto divertente dei personaggi, rapida ma di effetto. Mi piace ancora anche l'idea vera, quella del tempo che si ferma. Però questa, accoppiata con il finale e con il resto della storia, diventa un pochino più debole come tenuta. Va bene eh, però, per dire, se invece di trovare una giustificazione ti fossi fermato al fatto, inspiegabile e inspiegato, che non ci sono notizie e non accade niente di significativo, avresti potuto gettarti poi in un finale con qualche trovata grottesca, ironica per chiudere il crescendo.

4. Delusa, di Giancarmine Trotta
E dai tutti a segnalare refusi lo faccio anche io, vedi che sono bravo: ricocosci :-) Il racconto è grazioso, una storia ben centrata sul tema. Tuttavia mi ha colpito meno di altri che hanno seguito il tuo stesso approccio. Di tanto in tanto arriva il sentimento della nostra protagonista, però vellutato, attutito, non colpisce. Forse è così che deve essere, perché non parliamo di sentimenti e sensazioni forti, ma ecco, questo è quello che sento.

5. Troppa trippa stroppia, di Fernando Nappo
Simpatico racconto che mi ricorda tanto i cartoni di tom e jerry che mi guardavo da bambino (bugiardo, li guardo anche ora). L'episodio è divertente quindi ma non particolarmente originale.Il tema ci sta, per via della routine che persino una presunta caccia al topo può diventare. Insomma mi piace come è scritto e raccontato, piccoli refusi a parte, e l'insieme è gradevole, solo un po' debole come ho detto perché la storia è un classico.

6. Non sgarro mai, di DandElion
Anche in questo caso abbiamo la descrizione di una vita monotona, con qualche concessione ai rimpianti e un personaggio che è lui stesso appiattito nella sua piatta vita. La realtà è che quando ci si sente così non è la vita a essere piatta ma siamo noi a renderla tale. E mi sarei aspettato che emergesse qualcosa di questo dal racconto, o qualche altra cosa che ci facesse riflettere. Invece ci sono dei timidi tentativi, ma tutto sommato non sono rimasto colpito. Succede spesso anche a me, cercare di trasmettere qualcosa e non riuscirci.

7. Il segretario, di Alessio Terribile
Anche se io di norma bado più alla storia, alla trama, e sorvolo sui piccoli refusi, qui abbiamo un certo numero di errori che vanno un pochino affrontati. Qualcosa sui tempi verbali e altro. Solo per dirti che devi provare a curare questi aspetti, problema che abbiamo tutti e che cerchiamo di risolvere con l'esercizio (e qui sei nel posto giusto direi). Detto questo la storia funziona abbastanza. Mi sono reso conto dell'intento di circolarità immediatamente, ma alla fine è proprio la chiusura del cerchio che non mi convince tanto. Perché il protagonista telefona in ufficio per annunciare che "puoi tenerti la fottuta valigetta?" Non capisco il senso, la valigetta è destinata all'avvocato, perché non dovrebbe tenersela? Non mi convince. Interessante idea, comunque.

Avatar utente
eleonora.rossetti
Messaggi: 553

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 16 giugno 2017, 11:14

Tocca a me!
Classifica e a seguire i commenti:

1. Il cacciatore di sguardi
2. Dettagli
3. Delusa
4. Troppa trippa stroppia
5. C'è ancora tempo?
6. Non sgarro mai
7. Il segretario


IL CACCIATORE DI SGUARDI
Ciao Raffaele, ancora complimenti per la scorsa vincita :)
Che dire? E' un bel racconto, ci guidi poeticamente nella giornata priva di "significato" del protagonista, quel suo trascinarsi ineluttabile in cerca di attenzione. E quando la ottiene, seppur minima e per puro tornaconto (un'indicazione stradale), si considera sazio e abbandona il proposito di farla finita e interrompere quello strascico monotono. Anche la consuetudine del quotidiano lo narri in maniera niente affatto banale, non "lista della spesa" ma contamini il nostro POV con quello, amaro, del protagonista.
La malinconia dei toni ci fa vivere Nino a pelle, sentiamo ogni suo gesto, la fatica e la rassegnazione, quasi, a non essere nessuno per nessuno.
In definitiva: bravo :)
Ciao!

DETTAGLI
Ciao!
Mi è piaciuto questo stile "da sceneggiatura" (pane che mastico), anche se in alcuni tratti rischia di essere un po' "pedante" in un racconto (entra/esce da destra/sinistra ecc., più che altro perché rende vaghi i contorni spaziali della vicenda).
Nel tuo caso, hai un protagonista a cui è bastato chiudersi fuori per avere una domenica uggiosa. Non pensa neanche di farsi un giro e ammazzare il tempo: il suo interesse è verso Facebook, come se fosse soltanto lì che si concretizzano le sue giornate, attraverso gli eventi e i contatti virtuali con gli altri.
Ti segnalo un'imprecisione:
"Due fessure scrutano il rasta. Un guizzo nel suo sguardo, un sentore di imbarazzo. Rompo il tabù che imporrebbe di ignorarci reciprocamente e lo fisso mentre cammina verso di me"
Parti con il soggetto che è il gatto, ma poi l'azione diventa del rasta . Intuibile ma, in una prima lettura, ci si confonde (sembra che l'imbarazzo sia addirittura del gatto ;) ).
Alla prossima!

DELUSA
Ciao Giancarmine,
la tua è una protagonista che non vive davvero una vita sua, ma piuttosto la riempie con i fatti degli altri e, se non accade nulla, la sua giornata è priva di senso.
Mi è piaciuto, lo stile si sposa con il senso di "trascinamento" quotidiano della donna, che quasi sfocia nell'apatia. Ovviamente tema rispettato.
Un piccolo appunto (tanto per fare il pelo nell'uovo): attenzione ai "..", la regola ne vuole sempre tre.
Buona gara :)

TROPPA TRIPPA STROPPIA
Caruccio. L'originalità sta nel trattamento del tema (col gatto che si crea, l'evento, pur di guadagnarsi la "pagnotta"), meno negli eventi stessi della storia, ma magari sono io che sono drogata di cartoni di Tom e Jerry fin dall'infanzia, quindi l'alleanza tra topo e gatto per riuscire a guadagnare qualcosa non è affatto una novità.
Ci sono un po' di refusi, forse con una lettura attenta avresti potuto evitarli. ("Per tutta risposta. Digober", "A questo proporito" "Raschio salta fuori dalla tana, saltella un po’ per riscaldarsi" (ripetizione), " minimamete credibile " "squitii e miagolii", "con un qualche pezzetto di ciccia" (togliere), "mostricciattolo ")
Alla prossima!

C'E' ANCORA TEMPO?
Ciao Valter,
Daniel mi ha preceduto sulle osservazioni prettamente stilistiche. In effetti ho avuto un dubbio che mi ha smozzicato non poco la sospensione d'incredulità: se si fosse davvero fermato il Tempo, non sarebbe già quella una notizia sensazionale su cui concentrarsi per la successiva edizione? Davvero si stanno preoccupando di non avere argomenti? XD
Trovo inoltre inesatta l'ultima affermazione: "ora che non c'era più Tempo". In realtà loro continuano a vivere, sono solo fermi sulla stessa ora. Il Tempo ce l'hanno, e pure troppo :)

Tirando le somme, un raccontino gradevole, anche se privo di particolari guizzi narrativi. Buon contest!

NON SGARRO MAI
Ciao!
Ti sei concentrata sulla quotidianità degli eventi per sottolineare il fatto che non succeda niente, in questo caso il fatto che il protagonista dorma di giorno e lavori di notte accentua la cosa (dormendo non accade granché di giorno).
Al di là delle imprecisioni stilistiche che ti sono già state segnalate, l'ho trovato un po' "lista della spesa", ovvero appunto una lista di azioni per descrivere la monotonia e l'insipido trascorrere del giorno nelle attività obbligatorie (doccia, pasti, sonno), prive di alcun guizzo. Ho inteso il tuo intento, far appunto capire che la giornata di quest'uomo non ha nulla di che, tuttavia non mi accalappia come invece hanno fatto altri racconti, nonostante il tentativo di infilare una punta di nostalgia romantica quando parli della compagnia nel letto.
Sono stata perplessa sul finale: nelle prime righe sottolinei che la sua è una ridicola divisa e poi, quando torna al lavoro, la descrive come qualcosa che lo fa sentire un supereroe. Non capisco se è voluto (cioè lui si illude ogni giorno di questa cosa per poi tornare disilluso alla fine del turno), ma se questo fosse stato l'intento mi sarei aspettata che le fasi che precedono il lavoro fossero più "gaie" (esempio, lui si "trascina" sempre verso il lavoro, se si considerasse un supereroe non ne accuserebbe il peso).
Non so, non mi ha convinta del tutto.
Alla prossima!

IL SEGRETARIO
Ciao Alessio,
ammetto di essermi trovata in difficoltà e ho riletto più volte per capire se non mi stessi perdendo qualche dettaglio che mi potesse illuminare. Ho inteso che volessi dare un senso di circolarità al racconto con quella valigetta, ma a mio avviso sembra che tu abbia concesso "troppo spazio" alla parte sugli appuntamenti (che alla fine potevano sintetizzarsi in maniera molto, molto più stringata) e affrettato il finale.
Anche la valigetta stessa, che doveva essere il motore scatenante del "loop", non viene spiegata al punto da far capire perché dovrebbe tanto importare al protagonista (tra l'altro non era neanche destinata a lui...)
L'idea di partenza è carina, ma secondo me gli accadimenti nella storia (anche se è una giornata senza eventi ;) ) andrebbero quantomeno bilanciati.
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

Avatar utente
Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » domenica 18 giugno 2017, 22:09

Classifica:
1. il cacciatore di Sguardi
2. Delusa
3. C'è Ancora Tempo?
4. Dettagli
5. Non sgarro mai
6. Troppa Trippa Stroppia
7. Il segretario

I Commenti:

Il cacciatore di Sguardi - Di Raffaele Marra
Tocca a me, Raffaele, commentare questo racconto. Ma davvero, cosa potrei aggiungere, che non sia già stato detto dagli altri Autori prima di me? Ribadisco il ritmo preciso e la cadenza quasi dinoccolata dell storia, che arriva al suo punto di svolta finale quasi dolcemente. Mi è piaciuto indubbiamente. Complimenti!

Delusa - di Giancarmine Trotta
Ciao, Giancarmine,
piacere di conoscerti!
Ho letto il tuo racconto e mi ha dato la sensazione di arrivare in fondo a una storia 'ovattata', senza un vero rumore di fondo a parte le notizie che scorrono quasi inascoltate in TV. Anche il momento dal parrucchiere, che dovrebbe essere di socialità, diventa invece un momento di totale assenza, di distacco.
Più che delusa, la tua protagonista mi è parsa davvero disperata, completamente svuotata da se stessa e alla ricerca di qualcosa che la possa riempire (che siano i pettegolezzi o la vita segreta dei suoi vicini). Quel che veramente manca ed è solo accennato è il motivo di questa situazione drammatica. Si intuisce che dovrebbe essere la perdita del marito (dopo una lunga, estenuante malattia) ma non si riesce proprio a focalizzare l'attenzione su questo punto (o almeno non ci sono riuscito io...)
Per il resto: complimenti, davvero, sono arrivato alla fine che stavo male come lei...

C'è Ancora Tempo? - Di Valter Carignano
Ciao, Valter,
piacere di conoscerti! E soprattutto piacere per aver letto la tua storia.
Non aggiungo nient'altro agli appunti stilistici e semantici che ti sono stati fatti, ma aggiungo che l'idea io l'ho trovata bella davvero, sarà perché ogni volta che si parla di viaggi nel tempo, il Martin McFly che vive in me va in sollucchero o solo perché, a parte qualche debolezza già snocciolata, il racconto mi ha fatto piombare in una redazione da cartone animato.
Complimenti!

Dettagli - Di ZebraTigrata
Ciao, ZebraTigrata,
Piacere di conoscerti.
Ho appena finito di leggere il tuo racconto. Lo stile a metà tra una sceneggiatura e quello di Sei pezzi da Mille di Ellroy fa metà dell'opera: ti confesso che non amo, mi sembra sempre troppo distaccato, ma in questo caso non lo trovo fuori luogo, anzi sottolinea ancora di più lo stato di quasi alienazione e segregazione in cui vive il/la protagonista.
Ci sono alcune cosa un po' oscure: 1 - la menzione all'ospedale, ma credo che sia un commento sul continuo via vai che c'è nella sua stanza come quello che accade in ospedale (o sbaglio?) e 2 - soprattutto: quante persone sconosciute entrano ed escono da casa sua?

Non sgarro mai - Di Dand Elion
Ciao, Dand!
Già molti prima di me si sono espressi su questo racconto.
Lo stile è il tuo, frammentato, quasi diviso in scene, dal sapore amaro quanto un boccone di fiele.
Mi piace l'andamento quasi crepuscolare della fine del turno e del ritorno alla sua vita (?) di sempre, una vita che si attorciglia su se stessa in una spirale di disperazione e angoscia. C'è tanta sofferenza e una terribile sensazione di sconfitta che pervade ogni frase.

Troppa Trippa Stroppia - di Fernando Nappo
Ciao, Fernando, piacere di fare la tua conoscenza!
Mi accodo a chi ti ha già sottolineato i pochi refusi che punteggiano il tuo racconto: capisco che in un contest di speedwriting come questo possono accadere!
La storia in sé declina in modo originale il 'Non succede nulla' del tema ma lo fa purtroppo con uno spunto poco originale o comunque già sentito (ne avevo letto uno molto molto simile su un libro per bambini che studiavo per farmi la mano con quel tipo di narrativa). Resta però una lettura leggera e divertente! Complimenti!

Il segretario - di Alessio Terribile
Ciao, Alessio,
piacere di conoscerti.
Mi accodo a tutti i piccoli appunti che ti hanno fatto prima di me. Aggiungo anche che non riesco a vedere il tema, in questo racconto. Per essere una giornata in cui non accade nulla, mi pare che sia fin troppo piena, con tanto di prelievo e interrogatorio alla centrale di polizia.
L'idea di usare questa valigetta come una sorta di McGuffin (mi ha ricordato la valigetta di Pulp Fiction) è bella ma è riuscita a metà, anche perché non si capisce il senso della telefonata.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 19 giugno 2017, 16:01

E' stato un tema difficile da classificare, perché non esistono davvero giornate prive di eventi. Magari prive di conflitto o in cui quelli che mancano sono degli eventi attesi o in cui gli eventi finiscono per annullarsi a vicenda, a somma zero. Siamo tutti stati costretti a scegliere _quanto_ ignorare il tema :)
Quindi sì, alla fine ho deciso che ognuna delle intepretazioni laterali che avete scelto è buona e giusta!

Il cacciatore di sguardi, di Raffaele Marra
► Mostra testo

Troppa trippa stroppia, di Fernando Nappo
► Mostra testo

C’è ancora tempo?, di Valter Carignano
► Mostra testo

Dettagli, di Zebratigrata
► Mostra testo

Delusa, di Giancarmine Trotta
► Mostra testo

Non sgarro mai, di DandElion
► Mostra testo

Il segretario, di Alessio Terribile
► Mostra testo




1. Troppa trippa stroppia, di Fernando Nappo
2. Delusa, di Giancarmine Trotta
3. Dettagli, di Zebratigrata
4. C’è ancora tempo?, di Valter Carignano
5. Il cacciatore di sguardi, di Raffaele Marra
6. Non sgarro mai, di DandElion
7. Il segretario, di Alessio Terribile

Avatar utente
chiara.rufino
Messaggi: 147

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 19 giugno 2017, 16:13

Sempre più dura, sempre più grama.
Ma ecco la classifica finale.

Il cacciatore di sguardi

Il titolo è molto evocativo, mi ha fatto pensare a “il cacciatore di android” e tutta la vicenda narrata trasmette l’isolamento che viviamo tutti i giorni in alcuni ambiti. Sul finale, speravo in una risposta del personaggio alla ragazza, anziché una totale rassegnazione ma non mi è dispiaciuto, magari avrebbe movimentato un po' il protagonista e avrebbe fatto più male nella sua apatia (son film miei)

Troppa Trippa Stroppia

Molto carino e si legge bene, tolti gli errori che ti ha già fatto notare Eleonora (e ne ha notati molti più di me, dannata lettura rapida). Al punto su “aiuto batman” mi hai strappato un sorriso ma penso che avresti potuto dire qualcosa in più sul loro rapporto e sulle loro pigrissime giornate, visto che parliamo di gatti.

C’è ancora tempo

Prima una nota tecnica e poi il commento: trovo abbastanza improbabile masticare per ore una singola arachide, ma magari sono io.
Tolto questo, ho trovato il racconto molto ben scritto e soprattutto originale a modo suo, specie con tutti i personaggi caratterizzati e terrorizzati dalla mancanza di eventi. Insomma, è una bella prova che si legge con piacere

Delusa

Il racconto parte già con una marcia in più con il “tu” (sì, ho un debole per quelle storie, non sapendole scrivere). Mi trovo però a concordare con gli altri, la storia a tratti è troppo ovattata e risulta solo una giornata sbiadita. Il tema c’è ma mi sarei aspettata tutta un’altra storia a giudicare dall’introduzione che ci hai fatto.

Non sgarro mai

Non so, il titolo svia un po’ dalla storia e la storia mi è sembrata un grosso “spiegone” (cioè che tendi a spiegare ciò che accade invece di far accadere le cose). Mi sarei soffermata su altri aspetti e avrei fatto vedere DAVVERO la noia che ci spieghi, se mi capisci. Il tema era quello che era e ci siamo cascati tutti, purtroppo.

Il segretario

Non ho ben colto ciò che volevi dirci con questa storia. Percepiamo chiaramente la noia che il povero segretario prova ma, come ti hanno già fatto notare gli altri, è imbastito talmente “male” che risulta davvero difficile capirlo in modo chiaro.
Anche io concordo con Andrea sulla valigetta, pensavo servisse in modo chiave e invece hai solo abbandonato l’oggetto sulla scena. Alla prossima.



Dettagli

Bella prova, concordo con lo stile da “sceneggiatura”, che ormai sta diventando la prassi nella mia vita; ho trovato solo qualche descrizione troppo pesante ma per il resto non posso che dirti che l’idea c’era e si sente eccome in questa storia, anche se la lucertolina mi ha fatto tanta pena. Ci vediamo per un’altra sfida.

1. C'è ancora tempo
2. Dettagli
3. Il cacciatore di sguardi
4.Troppa Trippa stroppia
5. Delusa
6. Non sgarro mai
7. Il segretario
404 Patience Not Found

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Gruppo MEGANTEREON: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » martedì 20 giugno 2017, 16:29

Il cacciatore di sguardi – Raffaele Marra

Ciao Raffaele
Non credo di aver molto da aggiungere. Un buon pezzo con il giusto ritmo.
Il ritmo che hai usato, per quanto forse un po' eccessivo, si sposa bene col racconto e aiuta a calarsi nella storia e nel personaggio.Qunando un racconto mi piace faccio fatica a raggiungere i 300 caratteri, ma questa è la legge e quindi cazzeggio... Poco da dire una prova d'alto livello.

Troppa trippa stroppia – Fernando Nappo

Ciao Fernando
Un pezzo veramente piacevole, si legge in un lampo, anche gatto stereotipi sono azzeccati.
Qualche refuso ma nulla di che, in prima lettura non li ho notati.
Molto originale la tua declinazione del tema, un altro punto per te.
So che devo raggiungere le 300 battute ma non ho molto da dire.
Un buon pezzo.

C'è ancora tempo? - Valter Carignano

Ciao Valter
Un racconto simpatico, si legge e strappa un sorriso. Logicamente il gioco funziona solo nel racconto, immaginati uno che sta lavorando in fabbrica....
Purtroppo la sospensione d'incredulità che richiede il pezzo è molta ma sicuramente ne sei consapevole.
Tirando le somme: un brano divertente che riesce a strappare una risata, con dei personaggi credibili in quanto stereotipi di se stessi.
Per me ok.

Dettagli -Zebratigrata

Ciao Zebratigrata
Ammetto che tutti quei “esce a destra o sinistra” non mi fanno impazzire anzi mi hanno reso la lettura un po complicata ( si capisce tutto, ma ho dovuto rileggerlo un paio di volte).
Nonostante la scrittura apprezzo un po meno la storia per la mancanza di “storia”.
Si legge bene ma sono una serie di eventi che portano a poco.

Delusa – Giancarmine Trotta
Ciao Giancarmine
Un racconto simpatico nella sua drammaticità. La situazione mi sembra comune non solo a molte vecchine ma anche a persone molto più giovani. Ammetto che il tuo declinare il tema, benché simile ad altri, mi è piaciuto un pelo di più.
Bello sopratutto l'inizio con l'alternanza di notizie con la giornata di Tilde.


Non sgarro mai – DandElion

Ciao Dand
Il tuo è uno dei primi racconti che ho letto, non ti faccio appunti sulla scrittura che secondo me va più che bene.
La nota negativa del pezzo, se cosi si vuole dire, è la declinazione del tema: nel senso che non succede proprio nulla. Ho letto in un commento che volevi trasmettere grigiore e monotonia e in quello ci sei riuscita quindi come esercizio va bene ma, come racconto, vorrei qualcosa di più.
Il segretario – Alessio Terribile

Il segretario - Alessio Terribile
Ciao Alessio
Un idea molto buona ma non sviluppata al meglio.
Quella valigetta, che dovrebbe essere l'elemento che da circolarità alla storia stona un po', Anche il malore della vecchina non serve al brano.
Dovresti accentuare il surreale della storia, provi ad abbozzare il tutto ma il testo non sembra ne carne ne pesce.


Classifica:
1)Il cacciatore di sguardi
2)troppa trippa stroppia
3)Delusa
4)C'e ancora tempo
5)Non sgarro mai
6)dettagli
7)il segretario

Torna a “Della Rossa Night”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti