Lag

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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eleonora.rossetti
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Lag

Messaggio#1 » mercoledì 14 giugno 2017, 23:25

Lo schermo era ancora nero. Ray aspettava nel silenzio asettico del suo dormitorio personale.
Avanti...
Un’ora prima gli era giunto il messaggio che Jane era entrata in travaglio. Avrebbero attivato una diretta SpaceSkype per permettergli di assistere al parto. Per essere lì con lei.

Era una bugia, lo sapeva. Lui non ci sarebbe mai stato davvero.

Spesso lo leggeva negli occhi di Jane, era l’ombra costante dei suoi videomessaggi. Quel disappunto sordo che lui non fosse mai presente, nel vero senso della parola. Separati dal tempo oltre che dallo spazio. Le loro vite erano sospese su un abisso di dodici minuti di lag, che li divideva più della distanza fisica. Come se abitassero epoche diverse.
Dodici lunghissimi minuti.
Jane, però, cercava sempre di nasconderne il peso. Taceva e sgranava i pixel del volto con il suo bel sorriso. Così come gli aveva taciuto la gravidanza, almeno al principio. Non voleva dargli preoccupazioni all’alba della missione spaziale - così si era giustificata - né rovinare il suo sogno di posare per primo il piede su Marte. Ray non aveva avuto neanche il privilegio dell’annuncio in diretta, quella vera. Le sue lacrime di gioia, a quella notizia, si erano raffreddate nella latenza del segnale di risposta.
Il lag s’ingoiava anche i sentimenti.

Lo schermo s’illuminò.

Ray gettò un avido sguardo sull’immagine di Jane attorniata dagli infermieri e dall’ostetrica. Le urla del travaglio riempirono l’ambiente. D’istinto, attivò il microfono.
“Jane! Sono qui, amore mio, sono qui con te!”
Nessuno si girò al suono della sua voce. Quello era un altro presente. La dannazione del lag. Una diretta dal passato.
Lo sapeva, ma lo ignorò.
“Jane, ti amo” sussurrò, fissando gli sforzi di sua moglie che seguiva le istruzioni dell’ostetrica. “Ti amo. Sai che sono lì con te. Sempre per te.”
Lo ripeté ossessivamente sfiorando lo schermo in una carezza, la commozione a inaridirgli la voce, finché la testolina di suo figlio emerse nell’eco di un ultimo grido di dolore. Ray si lasciò scappare un singhiozzo d’esultanza, finché la telecamera non inquadrò gli occhi di Jane che fissavano l’obiettivo... e si spegnevano.
Lui si raggelò.
“Amore...”
I segnali vitali sui monitor crollarono. Immobile sul lettino, Jane scomparve dietro le sagome dei medici affannati.
Jane! No! NO!
Urlò, impotente. Nella concitazione, qualcuno urtò il dispositivo SpaceSkype, che traballò e cadde sul pavimento. La visuale si confuse per qualche minuto straziante, poi d’improvviso il silenzio.
"Basta così" s’udì appena, dopodiché tutto divenne nero.

Ray era rimasto con la fronte contro lo schermo. Solo dopo qualche secondo, spense il microfono, crollò in ginocchio e scoppiò in lacrime.

“Jane! Sono qui, amore mio, sono qui con te!...”
Dalla colonia di Marte, il messaggio era in viaggio verso la Terra, parole gonfie d'amore e di speranza. Come se Jane fosse ancora viva.
Ancora per altri dodici brevissimi minuti.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il giovedì 15 giugno 2017, 0:38, modificato 5 volte in totale.


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antico
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Re: Lag

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 0:32

E bis anche per te, Eleonora! Ma chi riuscirà nel tris? Tutto ok con i parametri!

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Callagan
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Re: Lag

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 13:52

Ciao, Eleonora.
Trovo molto buone l'idea generale del racconto e le emozioni che vuole suscitare.
Ma da lettore ho avuto alcuni problemi (non so se sia stato solo un problema mio). Ovvero a una prima lettura ho creduto che il punto di vista fosse quello della donna, per poi passare all'uomo. Poi ho pensato il contrario. Alla fine rileggendolo piano piano ho capito che il punto di vista è unico ed è dell'uomo. Forse è stata colpa del continuo ripetere dei nomi che fa focalizzare l'attenzione sul personaggio pensando che stia compiendo/subendo l'azione. O forse sono state frasi come questa "Era una bugia, lo sapeva. Lui non ci sarebbe mai stato davvero." che porta a immaginare sia la donna a fare quei pensieri disperati.
Insomma i continui stacchi hanno contribuito alla confusione (pensavo appunto a cambi di prospettiva), mentre la trama (che ha una pulita continuità temporale) necessitava di questa continuità anche nel venir messa per iscritto.
Ps. "Ray era rimasto con la fronte contro lo schermo. Solo dopo qualche secondo, spense il microfono, crollò in ginocchio e scoppiò in lacrime."
Perché "era rimasto" e non "rimase"?

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eleonora.rossetti
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Re: Lag

Messaggio#4 » giovedì 15 giugno 2017, 14:19

Ciao Callagan e grazie per il commento.
La frase che mi sottolinei in realtà si ricollega alla successiva, dove lui parla di Jane e del suo "malessere" abilmente dissimulato: la nostalgia, la lontananza, l'impossibilità nonostante le familiari tecnologie (vedi Skype) di non potersi "sentire" anche solo con una semplice telefonata. Quella frase voleva essere il punto di contatto con la lieve digressione di pensieri e la spiegazione della situazione. Come se lui, mentre aspetta, rimugina sulla situazione e sull'assurdità amara della "diretta".
Ho cercato di mantenere il punto di vista di Ray, anche con le espressioni, es. anziché dire "Taceva e sorrideva" (il che poteva suggerire il POV di Jane) ho usato "Taceva e sgranava i pixel del volto con il suo bel sorriso" per far capire che il POV era sempre di Ray, che la vedeva attraverso la telecamera.

Sull'"era rimasto": più che altro per suggerire che per tutto quel tempo non si era staccato dallo schermo.
Buon contest anche a te!
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erika.adale
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Re: Lag

Messaggio#5 » venerdì 16 giugno 2017, 0:31

Ciao Eleonora, l'idea che sottende il testo è un'ottima declinazione del tema e mi è piaciuta molto. Anche il crescendo della tensione mi ha coinvolto e non ho avuto difficoltà con i punti di vista. Solo un paio di perplessità (tieni presente che non ho mai usato Skype, dunque potrei dire delle bestialità): la sensazione è che la telecamera si muova sul parto. Cioè: campo lungo (lei e gli operatori), poi primo piano (gli occhi di lei) poi ancora campo lungo (i tentativi di rianimazione). Ma, di fatto, io la immagino fissa su un tavolino o simili. Altro aspetto: nessuno si fila questo povero astronauta. Cioè, lui si collega (e si immagina sia previsto da tutti, tipo la Cristoforetti da Fazio) ma nessuno gli dice manco "ciao", neanche nelle fasi non ancora tragiche del travaglio. Certo, ci sono 12 minuti di lag, ma sono comunque pochi per un'espulsione completa, anche in caso di parto precipitoso. SI tratta comunque di aspetti secondari, che non modificano la sostanza è il gradimento del racconto.

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eleonora.rossetti
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Re: Lag

Messaggio#6 » venerdì 16 giugno 2017, 15:13

Ciao Erika ;) Skype semplicemente riproduce il video fornito da un sistema di ripresa (es. webcam). Ho battezzato un dispositivo con "SpaceSkype" per suggerire il funzionamento della "videochiamata" ma non sono stata a mettere i dettagli né specificarne le eventuali novità rispetto alla versione attuale ;)
Ci possono essere svariate spiegazioni: il telecomando di zoom ce l'ha in mano qualcun altro, c'è un'operatore dietro al dispositivo, insomma, mi sembrava un dettaglio poco influente nella credibilità della storia ;)
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jimjams
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Re: Lag

Messaggio#7 » domenica 18 giugno 2017, 15:47

Una splendida idea Eleonora, qualcosa su cui in effetti, con proporzioni molto diverse, ho lavorato anche io in una storia che non ho mai trovato la forza di finire e pubblicare. Qui questo piccolo lag di 12 minuti, normalmente poco più di un fastidio, diventa la differenza tra vita e morte. Splendida idea, te l'ho già detto. Anche la narrazione per me va bene, lui si prepara all'evento e riflette su quel piccolo particolare fastidioso e su quanto influenzi i sentimenti di sua moglie. Ci sta, è il punto di vista di lui su di lei. Così come ci sta che tutta la ripresa sia uno show televisivo. Lo è in effetti, se ci pensiamo bene, accadesse davvero, niente potrebbe impedire che questo parto diventasse uno show con tanto di regista e diretta mondiale. Perché serve la diretta per creare il climax finale. Bello.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Lag

Messaggio#8 » domenica 18 giugno 2017, 22:41

Davvero un bel racconto! Complimenti, Eleonora!

L'idea del lag è ben sfruttata per generare un meccanismo di paranoia incredibile che si aggiunge alla drammatica consapevolezza di non poter fare nulla. Il povero Ray che guarda in diretta la morte della moglie dopo il parto è una delle scene più sadiche che si potesse immaginare, ma nonostante tutto si avverte la dolcezza con cui tratti tutta la sequenza.
Ora mi chiedo che fine abbia fatto il bambino (o la bambina), come è stato chiamato e se Ray sia riuscito a tornare sulla Terra per prendersi cura di suo figlio.

Per inciso: al di là dell'avanzamento tecnologico e del sapere scientifico, il parto resta sempre e comunque un evento violento e pericoloso e questo è un messaggio sottinteso ma direi cruciale. Grazie!

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Piscu
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Re: Lag

Messaggio#9 » lunedì 19 giugno 2017, 16:33

ottima interpretazione del tema e racconto ben costruito nella sua brevità, riesce a essere drammatico senza bisogno di artifici. l'unica cosa un po' strana è che nessuno nella sala sia al corrente del collegamento dell'astronauta da marte, ma si può pensare che nella concitazione dell'emergenza nessuno ci abbia pensato. ottima prova, complimenti!

valter_carignano
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Re: Lag

Messaggio#10 » martedì 20 giugno 2017, 21:21

ciao
ottima interpretazione del tema, secondo me. all'inizio mi sono detto 'vabbè che saranno mai dodici minuti?', poi il racconto andava avanti, io capivo come sarebbe finito (ma il fatto che lo intuissi non è una critica) e mi dicevo 'eh no, dodici minuti sono un bel po', porca miseria'.
Ottimo racconto, ben scritto e immediato.

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Terribile
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Re: Lag

Messaggio#11 » mercoledì 21 giugno 2017, 1:52

Ciao Eleonora,
ho apprezzato la tragicità del tuo racconto, hai reso bene l'emozione del protagonista, la sua pena era abbastanza palpabile per il lettore. Trovo però la trama poco solida, la tua intenzione probabilmente non era quello di scrivere un racconto di fantascienza ma secondo me avrebbe giovato una scelta più drastica e ancora più drammatica. Anzichè dividere i due sposi da un lag di soli 12 minuti perché non 6 mesi, un anno, o più? Fuori da un altro sistema solare insomma.

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eleonora.rossetti
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Re: Lag

Messaggio#12 » mercoledì 21 giugno 2017, 8:27

Grazie a tutti per i commenti :)
@Terribile: l'idea mi è partita dal servizio che stavano facendo in questi giorni, della spedizione dei dodici astronauti su Marte. Ho guardato il tempo di latenza delle trasmissioni ed è dodici minuti circa. Ed è proprio quell'intervallo all'apparenza così insignificante (per noi almeno) a rendere, IMHO, ancora più dolorosa la distanza. Facci caso: se una persona è dall'altra parte del globo alla fine te ne fai una ragione, se invece ce l'hai che so, a un quartiere di distanza, soffri molto di più sapendo di non poterla raggiungere pur avendocela a un passo. Il concetto che ho applicato è lo stesso. Dodici minuti, che sembrano una nullità, qui fanno una differenza "cosmica" se mi passi il termine ;)
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Andrea Partiti
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Re: Lag

Messaggio#13 » giovedì 22 giugno 2017, 17:43

Anch'io da subito ho pensato che fosse tutto troppo rapido. Per via di quelle "Urla del parto" che mi hanno fatto pensare che il bambino fosse già nato, poi ho capito che probabilmente muore durante il travaglio e le urla erano di lei.
L'altro presente dovuto al lag è una buona interpretazione, il viaggio di marte è forse l'unica ambientazione in cui potevi usare un lag così lungo. (Certo, è stato sfortunato che Marte fosse lontano, poverino).
Niente da ridire su stile e ritmo, impeccabili. Il racconto prende davvero tanto e trasmette bene la disperazione di essere presente senza esserlo davvero, e sapere di aver vissuto una morte così importante in differita, con il proprio ultimo messaggio ancora in viaggio e probabilmente perso perché hanno spento la trasmissione all'altro capo, è davvero straziante.

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ceranu
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Re: Lag

Messaggio#14 » giovedì 22 giugno 2017, 23:43

Ciao Eleonora, ottimo racconto.
Hai interpretato molto bene il tema. Personalmente trovo il tuo il racconto più originale del girone.
Non ho riscontrato alcun difetto, per me va bene così. C'è sentimento, non straziante e ben gestito. A tratti mi ha ricordato Real Mars di Vietti, già solo per questo viaggio verso Marte e per la difficoltà a gestire i rapporti con la Terra.
Ripeto, nel complesso l'ho trovata un'ottima prestazione. Brava.
Ciao e a presto.
Ultima modifica di ceranu il giovedì 22 giugno 2017, 23:59, modificato 1 volta in totale.

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eleonora.rossetti
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Re: Lag

Messaggio#15 » giovedì 22 giugno 2017, 23:48

@Andrea: grazie del commento, sì, Marte è stato subito il candidato migliore e realistico per il lag. Poi proprio quella sera ho visto il servizio dei dodici astronauti per Marte ed è stata un'ispirazione :)

@ceranu: grazie anche a te (anche se mi chiamo Eleonora e non Viviana ;) )
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