On the rocks

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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Piscu
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On the rocks

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 0:04

On the rocks
di Andrea Viscusi

Enzo ordina una China. Sono le sette e un quarto e questa è la sua colazione.
– Come la vuoi? – chiedo mentre servo due caffè a una coppia di turisti olandesi.
On the rocks! – proclama sollevando un indice.
Sorrido. Ventisei anni che lavoro in questo bar e ventisei anni che Enzo beve tutto on the rocks: vermut, vodka, gin, sambuca, amari, tonica, spuma, acqua.
Apro la ghiacciaia e pesco i cubetti col un normale bicchiere da acqua, Enzo beve sempre da quello.
La signora olandese rabbrividisce e borbotta qualcosa al marito. Lui la cinge per proteggerla dal getto dell'aria condizionata, ma anche i radi peli delle sue braccia si sono drizzati.
Verso la China, il ghiaccio si crepa ed Enzo schiocca la lingua.
– Voi non siete di qui? – chiede ai turisti. Svuota metà bicchiere. – Nemmeno io. Vengo da un altro posto, ma non come voi che avete preso l'aereo. Io vengo da un altro presente.
I due mi guardano, ma io non intervengo. Enzo è inopportuno alle volte, ma inoffensivo. E poi mi piace sentirlo raccontare del suo mondo.
– È simile a questo, ma meglio. Il cielo è più blu, la neve è più bianca, le donne più… – mima con le mani due mammelle sovradimensionate.
Il signore lascia sul banco un paio di spiccioli, prende la moglie sottobraccio e la trascina fuori.

Da maggio a settembre il bar è sempre pieno, non ci sono altri locali freschi quanto il mio. E nessuno ha Enzo che beve ogni cosa on the rocks e ha uno stuolo di ammiratori e imitatori che fanno lo stesso.
Quando ha bevuto abbastanza inizia a raccontare del suo presente. C'è gente che ha dipinto dei paesaggi ispirati ai suoi racconti: colline imbiancate e laghi ghiacciati, persone infagottate nelle pellicce e cinghiali lanosi per le strade.
– È l'era glaciale – dice Enzo – da me è già iniziata.
– Magari iniziasse anche qui! – risponde qualcuno, esibendo le chiazze di sudore sulla schiena. Gli altri ridono, Enzo beve.

Spesso Enzo è l'ultimo rimasto nel bar quando chiudo. Di solito a quell'ora si è già addormentato seduto, il mento sul petto, la mano intorno a un bicchiere di ghiaccio sciolto. Provo a contare quanti ne ha bevuti durante la giornata, ma non faccio il conto. Enzo non paga in questo bar.
Nel nostro bar.
Lo tiro su dalla sedia, lui non apre gli occhi ma si lascia condurre nel retro. Lì ci sono ancora le brande refrigerate che abbiamo usato durante il viaggio.
A Enzo manca tanto il nostro presente, quello della glaciazione. Qui le cose vanno all'opposto, ogni stagione è più calda della precedente, a volte mi chiedo se non sia colpa del motore a inversione termica che muoveva la brananave che ci ha portati qui.
Enzo ha una teoria in proposito, a volte la racconta ai clienti che lo assecondano, poi si guardano tra loro e ridono.
Con un po' di fatica lo stendo sulla branda, quando riesco a sistemargli addosso la coperta termica sta già russando.
Tra poche ore dovrò riaprire. Ho giusto il tempo di godermi un po' di vero fresco. Regolo il termostato sui quattro gradi e mi sistemo nella mia branda.



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antico
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Re: On the rocks

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 0:48

Andrea, che bello rivederti qui! Tutto ok con i parametri, buona CENTESIMA EDIZIONE anche a te!

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maria rosaria
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Re: On the rocks

Messaggio#3 » venerdì 16 giugno 2017, 14:29

Ciao Andrea.
Inizi in sordina un racconto che nel finale esplode in tutta la sua essenza fantascientifica.
Mi è piaciuto centellinare la storia di Enzo che all'inizio sembra quasi lo scemo del villaggio, con i suoi tic, le sue manie, le sue storielle inventate, mentre alla fine si manifesta per quello che è realmente. Un uomo venuto da un altro mondo, forse da un altro tempo, da un altro presente, dove il freddo la fa da padrone e lui rimpange molto quel tempo.
Rimane la curiosità di sapere perchè Enzo e la voce narrante siano fuggiti da quel presente.

Alla prossima
Maria Rosaria

viviana.tenga
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Re: On the rocks

Messaggio#4 » domenica 18 giugno 2017, 22:22

Ciao Andrea,
Lo stile è ottimo, il racconto si legge bene ed è piacevole. Personalmente, avevo capito fin da subito che Enzo non era un semplice pazzo, sulla voce narrante sei invece riuscito bene a ingannare il lettore. Un paio di appunti minori:
- l'accenno alla teoria sul motore a inversione termica secondo me è di tropo; non aggiunge nulla al racconto se non, appunto, accennare a qualcosa che però non può essere sviluppato;
- avrei evitato l'espressione "mammelle sovradimensionate" per un semplice motivo: "sovradimensionate" fa pensare a qualcosa di anormale, innaturale, ma se il narratore viene dallo stesso presente di Enzo non ha senso che siano tali dal suo punto di vista.
Queste però sono piccolezze, nel complesso una prova molto buona.

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eleonora.rossetti
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Re: On the rocks

Messaggio#5 » martedì 20 giugno 2017, 8:50

Ciao Andrea,
hai saputo mischiare goliardico e tristezza in un solo racconto. Vedere Enzo che si scola tutti i drink ghiacciati senza mollare il bancone ci illude di avere di fronte, come già detto da altri, l'ubriacone scemo del villaggio che si inventa le storielle per avere attenzione e passare il tempo. Il finale ci riporta sulla realtà da "profughi" e a questo punto sono curiosa di capire da che anno provengono questi o se derivano da un universo parallelo (e perché hanno scelto di rimanere se le stagioni sono così sgradevoli).
Bel lavoro.
Uccidi scrivendo.

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Piscu
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Re: On the rocks

Messaggio#6 » martedì 20 giugno 2017, 9:10

eleonora.rossetti ha scritto:Ciao Andrea,
a questo punto sono curiosa di capire da che anno provengono questi o se derivano da un universo parallelo (e perché hanno scelto di rimanere se le stagioni sono così sgradevoli).


non volevo aggiungere spiegazioni perché il testo va valutato per quello che contiene, e se non c'è spazio per inserire tutto quello che volevo è colpa mia che ho fatto male i conti. comunque, nell'idea originale che avevo quando ho iniziato a buttarlo giù, c'era una ragione particolare per cui i due, approdati da una dimensione alternativa in cui è in corso una glaciazione, stanno in qualche modo volutamente alterando il clima del nostro mondo per raccogliere il calore e trasferirlo di là. e la ghiacciaia del bar (che doveva essere una stanza intera) era in pratica un prodotto di scarto del loro marchingegno che opera in questo modo. loro non possono tornare ma stanno lavorando per riequilibrare la situazione dall'altra parte, e da questo deriva la malinconia di Enzo.

ma forse alla fine è meglio aver lasciato qualche mistero in più invece di tutto questo technobabble, già avevo dei dubbi sul "motore a inversione termica" e la "brananave".

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Gatterina
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Re: On the rocks

Messaggio#7 » martedì 20 giugno 2017, 13:49

Ciao, Andrea!
Il personaggio di Enzo mi è piaciuto subito, adoro i suoi ammiratori e il modo in cui riesce a dare carattere all'intero locale. L'immagine degli artisti che si lasciano ispirare dai suoi racconti è carinissima, mi ha fatto sorridere e apprezzare Enzo ancora di più. Il barista è stato un enigma ben gestito, sembrava forse un po' insolito il modo in cui trattava il suo cliente abituale ed ero già pronta a lamentarmi del fatto che non gli facesse pagare proprio nulla quando mi hai colpita con quel nostro.
Un po' mi dispiace che quasi tutti abbiano scelto come tema il viaggio nel tempo/tra realtà, ma meglio di cosi non la si sarebbe potuta raccontare! Mi è piaciuto il tono nostalgico sul finale, mi piace onestamente anche restare all'oscuro delle ragioni che hanno spinto i due a compiere il viaggio, chiedermi se non siano forse rimasti bloccati per via di un guasto alla nave, avere così tante possibili aperture che, almeno per me, non risultano affatto fastidiose.
Mi ha fatto davvero piacere leggerti!

Gat

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raffaele.marra
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Re: On the rocks

Messaggio#8 » martedì 20 giugno 2017, 21:09

Gradevole e ben scritto, indubbiamente. Ciò che mi è piaciuto di più è lo spessore del tuo protagonista, questo Enzo che, man mano che il racconto va avanti, rivela una complessità per niente banale. Mi piace la sua evoluzione durante lo scritto, mi piace come fai scoprire al lettore il suo mondo. Lo fai gradatamente, per piccole aggiunte, fino alla rivelazione finale che dà gusto e colore all'intera storia. Certo restano dei dubbi qua e là, dei particolari da chiarire, delle informazioni che mancano, ma in un racconto brevissimo ciò è assolutamente ammissibile. Insomma, si tratta di una buona prova, a parer mio.

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TinaCaramanico1
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Re: On the rocks

Messaggio#9 » martedì 20 giugno 2017, 22:57

Ciao Andrea! Il racconto è bello, i personaggi riusciti. Che Enzo non fosse un qualunque alcolizzato delirante si capisce abbastanza presto, ma comunque la sua nostalgia e le sue storie lo rendono affascinante e simpatico. Mancano però tutte le informazioni relative al motivo per cui i due sono qui e ci restano; ho letto le tue intenzioni nel commento, e in effetti se avessi potuto chiarire meglio il contesto e le motivazioni dei personaggi sarebbe venuto fuori un racconto ottimo. Così è solo buono, ma ci possiamo accontentare.

Gualtiero Bianchi
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Re: On the rocks

Messaggio#10 » mercoledì 21 giugno 2017, 0:09

Ciao Andrea!
Gran bel racconto, mi è piaciuto molto. Mi piace l'inserimento graduato del contesto, che trasforma una normale vicenda da bar di un paesino in riva al mare nel nucleo operativo di una delicata missione tra universi distinti. Mi ha incuriosito molto la relazione, a dir poco affettuosa, tra Enzo e il barista, avrei apprezzato qualche informazione in più sotto questo profilo. Plauso infine per la scelta della parola "brananave", davvero evocativa! Una delle prove migliori del gruppo, complimenti.

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DandElion
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Re: On the rocks

Messaggio#11 » giovedì 22 giugno 2017, 14:17

Ciao Andrea!
Trovo il tuo racconto bellissimo, scorre piacevolmente senza incepparsi mai, senza esitazioni. L'unica cosa che mi stona un poco è la definizione geografica della signora. Olandese. Come fai a colpo d'occhio a dire "è olandese"? Non hanno una somatica spiccatamente differente dai tedeschi o dai danesi.
Per il resto il personaggio di Enzo è bellissimo e malinconico. Triste e dolce. Mi piace molto come hai declinato con grazia i vari passaggi della tua storia e come il suo conterraneo si prenda cura di lui, trattandolo con amore dolce di chi condivide un dolore profondo. E niente, grazie di questa perla, ho davvero gradito <3
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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giancarmine trotta
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Re: On the rocks

Messaggio#12 » giovedì 22 giugno 2017, 20:55

Ciao Andrea,
ci hai regalato una piacevole lettura.
Abilissimo a mischiare le carte, anch'io per due terzi ho pensato al tipo strano del paese, inoffensivo, a cui tutti vogliono bene. Quando entra la fantascienza entrano gradualmente anche i dubbi che già gli altri ti hanno fatto notare. Per me hai fatto bene a non calcare la mano su questo aspetto e anzi, un finale senza troppe spiegazioni, in un racconto del genere, è quello per me migliore.
In definitiva una buona prova, ben caratterizzata. Un personaggio a cui il lettore si affeziona subito augurandogli ogni bene.
Lettura gradevole quindi, con poche imprecisioni.
Alla prossima,
G.

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