Come ti chiami?- Tina Caramanico

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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TinaCaramanico1
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Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 0:17

Luca si era vestito bene: pantaloni neri e camicia bianchissima. Era luglio e lui aveva 19 anni. La scuola era finita, l’esame di maturità passato. Era uscito di casa con l’idea di parlare finalmente con Angela, la sua dolcissima compagna di banco, con cui aveva riso e chiacchierato per cinque anni, innamorato perso, senza mai trovare il coraggio di dirle come stavano davvero le cose. Aveva preso la bicicletta e si era avviato. Avevano appuntamento sotto casa di Angela, alle otto. Faceva caldo e il traffico era quello milanese di una sera d’estate. Il sole cominciava a scendere e colorava il cielo dietro le case.

Una macchina scartò all’improvviso verso destra e urtò Luigi, che si ritrovò a terra con una gamba incastrata sotto la bicicletta e la testa dolorante, confusa.

Una ragazza scese dalla macchina, lo aiutò ad alzarsi e lo guidò sul marciapiede. “Come stai? Ti accompagno all’ospedale.”
“No, no, sto bene.” rispose Luca.
“Sicuro? Hai battuto la testa?”
“No, solo la spalla e la gamba, ma adesso va già meglio.”
La ragazza non sembrava convinta, però lo lasciò dire. Luca guardava la bicicletta, grattandosi una guancia: “Non ho più una bicicletta, a quanto pare.”
La ragazza sorrise, imbarazzata. “Dove stavi andando? Posso darti un passaggio io, è tutta colpa mia.”
“Grazie. Stavo facendo solo un giro, di sera è fresco. Però potresti offrirmi qualcosa da bere, visto che è tutta colpa tua. E spero tu abbia un’assicurazione.”
La ragazza rise. “Per me va bene: ho un’assicurazione e ti offro da bere. Ma sei sicuro di volerti mostrare in giro conciato così?”
Luca si accorse solo allora di avere i pantaloni strappati e la camicia bianca sporca di grasso. Alzò le spalle: “Se tu non ti vergogni, a me non me ne importa. Ma come ti chiami?”
“Angela.” rispose la ragazza “E tu?”
“Io mi chiamo Andrea. Piacere di conoscerti.”



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antico
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 0:51

Bis anche per te, Tina!!! :)

valter_carignano
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 21:59

ciao
il racconto, secondo me, è scritto bene, scorre liscio e senza intoppi. Il primo paragrafo evoca quasi ricordi in qualche modo collettivi, le sere di luglio dopo la maturità, prima che fosse quella di adesso e prima che anche l'Italia fosse quella di adesso. O forse sono io, un po' nostalgico e depresso, che vi leggo queste cose.
Efficace e pulita anche la scena successiva ma... scusami, non ho capito. Era un presente alternativo che ha fatto irruzione nella linea temporale principale? Oppure... non so. Forse sono tonto io.

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erika.adale
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#4 » venerdì 16 giugno 2017, 10:11

Ciao Tina, il racconto è scritto bene come sai fare tu e crea aspettativa dalla prima all'ultima riga. Ma ammetto di essermi persa. La sensazione è che la realtà sia su più piani ed essi si intersechino in presenti diversi...ma la meccanica mi sfugge. Prima Luca, poi Luigi (all'inizio lo pensavo un refuso), infine Andrea...resta costante Angela. Forse sono poco "fine" io, oppure pretendo di sapere troppo. Questo inficia il gradimento, alla fine restano sospesi troppi dubbi.

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TinaCaramanico1
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#5 » venerdì 16 giugno 2017, 11:29

Erika: aaaaaarrrghhh! Sì! Luigi è un refuso! Doveva essere Luca. Luca fino all'ultima riga, poi Andrea.
Sono una disgraziata, mi odio :-)
Spero che chi legge legga anche questo mio commento. Già due nomi fanno casino, ma si poteva capire il senso. Con tre nomi capisco che siate del tutto fuorviati. Scusate, colpa mia che non mi sono accorta del refuso e grazie Erika che lo hai notato!

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Callagan
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#6 » venerdì 16 giugno 2017, 13:41

Ciao, Tina.
Ho letto più volte il racconto, quindi anche dopo aver letto del refuso. Un refuso che sarebbe stato insignificante (o meno significante) in un altro racconto ma non in questo che proprio nel cambio del nome gioca il finale. Mi dispiace per questo.
Comunque, penso sia buono il primo paragrafo, che ha una lettura scorrevole e piacevole. Non mi è piaciuto lo stacco (che penso dovrebbe essere il punto focale) dal momento che l'ho trovato slegato, anche da un puro punto di vista del narrato, da quanto lo precede. In questo modo, quella frase è "buttata lì". Dovresti legarla meglio.
Quanto accade dopo, a livello di dialogo, è credibile ma mi è mancato quanto ruota attorno ai due, un minimo di "sfondo".
Il finale con Luca che dice di chiamarsi Andrea non mi convince in toto. O meglio, non mi convince nel complesso di questa gara con un tema preciso. Ovvero, se io non avessi saputo il tema, da lettore, non sarei mai andato a pensare che il personaggio si è trovato catapultato in un altro presente. Avrei probabilmente connesso il cambio del nome alla caduta e a quello che gli è successo in testa.
Probabilmente (faccio un'ipotesi) lo sviluppo di questa trama legata al tema assegnato necessitava di più caratteri.

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TinaCaramanico1
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#7 » sabato 17 giugno 2017, 2:17

Ciao Callagan, l'unica cosa che posso dirti al momento è di non cercare risposte troppo intelligenti: il racconto è una specie di freddura, niente di più. Voleva esserci solo un piccolo divertimento nei particolari tra il prima della botta in testa e il dopo.

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jimjams
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#8 » domenica 18 giugno 2017, 16:01

Racconto strano, sembra un po' un gioco, visto il titolo mi viene da interpretarlo come un rincorrersi di realtà. Luca che esce tutto emozionato con la sua camicia immacolata, poi zac sembra esserci un cambio di tempo e l'Angela iniziale è un'altra Angela, infine ancora un altro "scivolo" e Luca diventa Andrea. Tempi intrecciati? Vite intrecciate? In definitiva uno spicchio di vita senza particolari messaggi o temi da rilevare, almeno all'apparenza. Scritto bene, ma non è tra quelli che in questo girone mi ha colpito di più, anche per la forza di alcuni altri racconti.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#9 » lunedì 19 giugno 2017, 23:55

Ciao, Tina,
ho letto con un certo cipiglio il tuo racconto. Non perché fosse ostico, ma perché è troppo brusco nella sua svolta tra la prima e la seconda parte, brusco come un incidente stradale. Il refuso (quel fantomatico Luigi) è stato corretto dalla tua spiegazione nei commenti, ma resta sempre il fatto che il racconto lascia un po' perplessi. Magari qualche indizio che qualcosa fosse cambiato tra il prima e il dopo la caduta avrebbe reso l'atterraggio verso il finale un po' più morbido.
Per il resto, complimenti per l'idea e per la forma su cui non si può dire veramente nulla!

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Andrea Partiti
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#10 » giovedì 22 giugno 2017, 17:44

Il tuo altro presente è un bivio nella vita della tua protagonista.
Ammetto che per un attimo mi sono trovato in confusione perché avevo assimilato lo spasimante che sta andando a dichiararsi con l'investito, quindi cercavo un significato nel fatto che l'investitrice avesse lo stesso nome della ragazza da cui andava. Poi ho riattivato i miei due neuroni della lettura e ho capito che il bivio non era per lui che incontrava una nuova ragazza ma per lei, a cui il caso ha donato un incontro prima che potessero concretizzarsi i cinque anni di avvicinamento.
Per i lettori distratti come me, ci metterei uno stacco netto alla fine del primo paragrafo, per far capire che cambia inquadratura :D
Questo dettaglio parte, il racconto mi piace nella sua semplicità. Scrivi in maniera molto pulita e piacevole, senza sbavature, e anche i dialoghi sono molto naturali, lo apprezzo, è raro.

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TinaCaramanico1
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#11 » giovedì 22 giugno 2017, 19:24

Ciao Andrea! Devo darti una buona e una cattiva notizia.
Comincio dalla cattiva: la tua lettura del racconto non è quella che avevo in mente io; se non ci fosse stato il nome Luca (che poi diventa Andrea) sarebbe stato possibile leggere la situazione come dici tu, ma quel "Luca" ci incatena alla prima soluzione, quella più stupida, con la realtà che cambia per Luca (e non per Angela).
La buona notizia è che la tua idea è ottimissima e renderebbe il racconto molto più divertente; perciò quando finirà la gara lo porto in laboratorio revisionato secondo la tua lettura (basterà togliere i riferimenti a Luca nella seconda parte). Grazie fratello scrittore, ti abbraccio virtualmente :-)

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Terribile
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#12 » giovedì 22 giugno 2017, 21:24

Ciao Tina,
mi trovo in difficoltà, dai un'immagine molto vivida dei personaggi, grazie a brillanti dialoghi e alle descrizioni ma la trama non l'ho capita fino in fondo, se non che si trovano in un'altra realtà alternativa. In questo caso sfuggono diversi dettagli.
Altrimenti un'altra interpretazione che ho avuto è la seguente: se ho capito bene Luigi è stato un semplice refuso, ma il fatto che Luca si presenti come Andrea dà l'impressione che la stia ingannando consapevolmente o forse sia rimasto solo rincoglionito dalla botta, quanto alla ragazza sembra che non sia la sua innamorata ma solo un'omonima.
Comunque sarei curioso di leggere una versione più estesa

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ceranu
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#13 » giovedì 22 giugno 2017, 23:28

Ciao Tina, che casino.
Spesso mi massacrano perché inserisco troppi personaggi in un racconto, tu sei riuscita a dare tre nomi a uno solo. Praticamente hai tentato il suicidio "minutistico".
La narrazione è ottima, prima parte evocativa, seconda frizzante e finale divertente. Ci sarebbe tutto per un ottimo racconto se non fosse per quel refuso sul nome ( mai refuso fu più catastrofico). Pensa, io in prima lettura l'avevo anche apprezzato pensando a Luigi che dopo la botta in testa si convinceva di chiamarsi Luca e che alla seconda domanda rispondeva Andrea. Praticamente un modo bastardo di godere del trauma cranico di un poveraccio. Sappi che una simile trovata l'avrei apprezzata molto.
Nel complesso è un buon racconto con un errore che pesa come un macigno.
Ciao e alla prossima

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TinaCaramanico1
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Re: Come ti chiami?- Tina Caramanico

Messaggio#14 » venerdì 23 giugno 2017, 14:01

Terribile, Ceranu:
Off Topic
Mai refuso fu più catastrofico.Praticamente hai tentato il suicidio "minutistico".

Concordo assolutamente :-D
Grazie comunque per la lettura e il commento.

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