La verità - di Raffaele Marra

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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raffaele.marra
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La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 0:49

La Verità
(di Raffaele Marra)



Nell’istante in cui, a tre falcate dal traguardo, Jesse Owens superava Usain Bolt, Ben si sentì toccare il gomito.
“C’è qualcosa che non va”, disse Freud cercando di distoglierlo dalla corsa ormai finita. Il giovane Sigmund non si lasciava mai entusiasmare dalle gare sportive nell’Arena. Invece era rimasto incantato la sera prima al concerto del trio Lennon, Hendrix, Mozart.
“Cosa?” chiese pazientemente Ben mentre la folla urlava il nome del vincitore.
“Einsten e Marconi hanno ultimato il dispositivo a cui lavoravano. E hanno udito un segnale”.
Ben sgranò gli occhi chiari. Ciò voleva forse dire che la teoria era fondata: c’era vita al di là dell’isola.
“Dobbiamo costruire delle navi e partire”, propose Colombo.
“Devi parlarne con il Governatore”, aggiunse Oscar Wilde alle sue spalle. Ben si guardò intorno; Leonardo, Picasso, Agatha Christie, Marx, adesso erano tutti presi dalla conversazione. Persino Marilyn sembrava interessata a quella novità sconvolgente. Le voci si rincorrevano velocemente in quell’isola minuscola, e la sommossa era molto di più di una lontana utopia.
“Sei il suo consigliere, l’unico che possa farlo”, decretò Winston Churchill con aria seria. Ben annuì pensieroso.

Salì al palazzo quella sera stessa.
“C’è sicuramente qualcosa di grave, per venire qui a quest’ora”.
“La gente vuole la verità”, annunciò Ben con sguardo fermo. L’anziano Governatore, colui che aveva potere di vita e di morte sulla gente dell’isola, non resistette al suo sguardo. Ben era l’unico a cui, per qualche motivo, era concesso parlargli in quel modo.
“La verità non è bella come credi, ragazzo”, esordì finalmente l’uomo quando fu ormai chiaro che il suo consigliere non sarebbe andato via senza una risposta.
“Ma è la verità”, precisò Ben.
Il Governatore sospirò, stanco e debole. E fu la verità.
“Cloni, duemila cloni. Tutta la gente dell’isola è la copia di esseri vissuti in altri tempi e altri luoghi. Fu mio padre a ideare il progetto e a comprare l’isola. Egli raccolse in trent’anni il materiale genetico dei migliori esseri umani mai vissuti sulla Terra. Fui io a portare a termine il suo sogno, dando vita a questo paradiso di giovani eccellenze, il succo condensato della storia dell’umanità, mentre lontano dall’isola il genere umano sguazzava nella mediocrità”.
Il silenzio che seguì fu irreale, denso come nubi di tempesta pronte a esplodere.
“E io chi sono? Di chi sono la copia?”, chiese a fatica il giovane consigliere.
Il Governatore alzò gli occhi tremanti, “non dovresti saperlo”.
Eppure Ben riuscì ancora a guardarlo senza demordere. Così che fu l’anziano, un’ennesima volta, a cedere.
“Il suo nome fu Yeshua Ben Joseph, passato alla storia come Gesù il Nazareno”.

Ben raggiunse la cima della collina mentre il cielo si tingeva dei colori dell’alba.
Ai suoi piedi, ansiosi di sapere, i cloni lo osservavano in silenzio.
Egli li guardò uno dopo l’altro, poi incrociò lo sguardo di Colombo, pensò alle sue navi, e gli sorrise.
Infine parlò: “Fratelli, io vi porto la Verità…”.



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antico
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 1:08

Bis anche per te, Raffaele!

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Callagan
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 13:08

Ciao Raffaele, intanto ti faccio i complimenti per la vittoria nell'edizione precedente.
Venendo a questo racconto, il mio giudizio non è positivo.
Al di là del fatto che l'isola con i personaggi più famosi della storia è un'idea già vista, poteva essere sviluppata meglio.
Il primo paragrafo non mi è dispiaciuto e ancora penso al trio Lennon, Hendrix, Mozart cosa tutto può aver tirato fuori.
I problemi sorgono dal secondo paragrafo, quando il lettore è sparato su una visione onnisciente del tutto con un grossissimo infodump. Qui siamo davvero troppo a livello di spiegone, che spezza il pathos e, magari, il piacere del lettore nello scoprire la verità. Il finale è una frettolosa conseguenza della rivelazione del governatore.
Scoprire che il protagonista in realtà è Gesù può far sorridere, ma vi è un'incongruenza: perché lui è l'unico ad avere un nome diverso rispetto agli altri abitanti del villaggio? Inoltre, la rivelazione del suo "alter-ego" da parte del governatore non dovrebbe dire niente a "Ben", in quanto si presuppone che i cloni siano ignari delle loro versioni reali e della loro storia, invece nel secondo paragrafo pare che il "tu sei Gesù" faccia capire tutto al protagonista.
In definitiva, capisco le difficoltà di MC, ma l'idea poteva essere sfruttata meglio.

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raffaele.marra
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#4 » giovedì 15 giugno 2017, 15:17

Ciao Callagan, e grazie per il commento.
Alcune precisazioni.
In realtà, se rileggi la parte finale, non è descritta la reazione di Ben quando viene a sapere di chi sia il clone. Ciò che segue è semplicemente una scena che richiama quella del celebre "discorso della montagna" in cui, secondo i Vangeli, Gesù radunò una enorme folla e parlò loro di "verità". Mi piaceva questo accostamento e l'allusione (sicuramente un po' azzardata) che il destino del personaggio fosse in qualche modo scritta nel suo DNA. Ben (che in realtà è un pezzo del vero nome di Gesù), dopo aver conosciuto la verità decide di portarla ai suoi "fratelli" e con loro progettare il viaggio verso la libertà, cioè la fuga dall'isola (con le benedette navi di Colombo, ovviamente).
Concordo con te sulla critica allo "spiegone" centrale, ma non avevo né tempo né caratteri per fare diversamente.
La verità è che avevo questa idea che mi frullava da un po' in testa e, non avendone avute altre, ieri sera ho provato a condensarla in 3000 battute. Sicuramente, come anche tu mi fai notare, l'ho mortificata un po'.
Però mi vale come esperienza per valutarla un po' criticamente, questa idea. Ad esempio, mi fai scoprire che esiste già qualcosa di simile, che è un'idea già vista. Mi sapresti spiegare meglio?

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Callagan
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#5 » giovedì 15 giugno 2017, 17:25

raffaele.marra ha scritto:Però mi vale come esperienza per valutarla un po' criticamente, questa idea. Ad esempio, mi fai scoprire che esiste già qualcosa di simile, che è un'idea già vista. Mi sapresti spiegare meglio?


L'idea già vista è riportare i personaggi storici al nostro tempo. Presi singolarmente gli esempi sono tanti, guarda solo "Lui è tornato", o ancora i ritorni di Gesù.
Personaggi storici tutti assieme in un'isola li trovai, nel mio piccolo, in una raccolta di racconti chiamata "Tifiamo Asteroide".

Probabilmente la tua idea della clonazione li dà quella malsana spinta in più.
Ma ripeto, non è importante il già visto. Non ti direi mai di abbandonare l'idea perché l'ha già pensata qualcun altro. Come hai ben compreso, la mia critica era riferita al racconto qui presentato evidentemente penalizzato dal limite dei caratteri.
Certo poi io ti consiglio di non ricorrere mai nell'infodump, sopratutto in racconti tanto brevi, che (a parer mio) è ancora più ingombrante e distrugge tutto.

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erika.adale
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#6 » venerdì 16 giugno 2017, 0:09

Ciao Raffaele, ho letto il tuo racconto con curiosità, chiedendomi dove stessi andando a parare. E, alla fine, ho sorriso. L'idea ha delle potenzialità ma, come già hai ammesso, è sacrificata in così pochi caratteri. L'infodump è troppo invadente, il narrato prevale sul mostrato togliendo equilibrio al racconto.
Più che soffrire dello spiegone, ho avuto la sensazione di essere di fronte a una sinossi.
Leggo dalle tue risposte che hai intenzione di lavorare sul tema. Fai bene. Un aspetto che dovresti approfondire, a mio giudizio, in un eventuale nuova stesura, è quella delle influenze ambientali. Cioè: il fatto di avere il DNA di Cristoforo Colombo non rende una persona lo scopritore delle Americhe. È un complesso insieme di influenze (storiche, sociali, famigliari, psicologiche...) che rendono un personaggio ciò che è. A questo punto mi chiedo anche: in che periodo storico pensano di vivere?

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giuseppe.gangemi
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#7 » domenica 18 giugno 2017, 12:50

Ciao Raffaele, il mio giudizio sul tuo racconto non è molto positivo. La prima frase del tuo racconto per chi segue l'atletica rovina tutto.
Ecco la tua frase:

Nell’istante in cui, a tre falcate dal traguardo, Jesse Owens superava Usain Bolt, Ben si sentì toccare il gomito.

Ora ti spiego il perché. Se tu mi citi Jesse Owens, poi Usain Bolt io sono poi portato a pensare che quel Ben sia Ben Johnson.
L'idea che tu stia usando il trittico Owens, Bolt, Johnson viene rafforzata dal fatto che tu dopo usi un altro trittico, quello di Lennon, Hendrix, Mozart.
Fra l'altro uno all inizio vedendo la frase pensa proprio che il tuo Ben stia partecipando alla gara e che non sia uno spettatore.
Poi ovviamente andando avanti è ovvio che il tuo Ben è un altro Ben ma la mia testa ormai è stata sviata. Anche perché il mio Ben è un archetipo di villain per via del doping mentre il tuo in teoria un buono.
Il tuo racconto è buono ma per classificarvi devo trovarvi i difetti.
Tema presente.
Ciao
https://youtu.be/1xqXO9cj8uE

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raffaele.marra
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#8 » domenica 18 giugno 2017, 13:26

No, dai. Ben Johnson non è neanche lontanamente paragonabile ai due. Come hai potuto?
Comunque, scherzi a parte, mi rendo conto che l'equivoco, anche se improbabile, era possibile. Che dire, hai interpretato a modo tuo e ci sta. Il finale però è messo lì proprio per "sorprendere" il lettore e nel tuo caso, forse, è stato pure eccessivo.
Grazie per il commento e alla prossima

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jimjams
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#9 » domenica 18 giugno 2017, 15:41

Anche se l'idea generale è presente in un bel po' di letteratura, lo sviluppo particolare mi sembra originale, quanto meno nell'intento. Giochi un po' troppo forse con i nomi e i personaggi ma non mi disturba. Quando arriva la spiegazione mi è chiara la sua necessità, ma penso avresti potuto farla molto più stringata, secca, limitata nelle informazioni, tanto poi l'immaginazione del lettore fa il resto, tipo: "Siete cloni amico mio, copie degli uomini più significativi vissuti in ogni epoca, una specie di esperimento." E ciccia lì, guadagnando qualche carattere per qualche interazione tra i due, prima o dopo. Ecco, che proprio io che sono un fautore del tell over show fa un po' strano, ma insomma è il risultato che conta e qui forse poteva filare meglio di così. Invece il finale a me piace. Sarà che anche io mi diverto di racconto in racconto a resuscitare Gesù e farlo tornare in città :-)

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Eugene Fitzherbert
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#10 » domenica 18 giugno 2017, 22:31

Ciao, Raffaele!
Il racconto scorre bene, si arriva alla fine agevolmente, ma, per quel che mi riguarda, non ha la stessa potenza di quello precedente. Non è questione di genere (ti sei districato con maestria in tutti e due i casi), ma quando sono arrivato al tris di musicisti, mi è arrivata addosso una sensazione di déjà vu che mi ha spedito indietro fino al racconto di Stephen King ...E hanno una band dell'altro mondo - è su Incubi e Deliri, giusto per dovere di cronaca. Certo, la tua soluzione del caso (la clonazione) rende tutto diverso, ma il discorso è molto simile.
La figura del Governatore resta un po' sospesa e non si capisce il motivo per cui sia davvero il capo di tutti, se non che è il figlio di chi ha iniziato il tutto. Una domanda che mi è sorta è: in mezzo a tutte quelle personalità storiche così eminenti, possibile che nessuno abbia contestato il modello dittatoriale scelto per governare l'Isola?
Il finale para-biblico è sorprendente, ma un po' telefonato dopo il discorso del Governatore.

Sicuramente è un setting storico geografico che merita di essere approfondito, ma metà tra The Village e Lost, passando per la sana fantascienza disperata di The Island. Lavoraci su, sicuramente l'idea ha sofferto della costrizione dei 3000 caratteri!

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Piscu
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#11 » martedì 20 giugno 2017, 18:21

nella mia prima raccolta c'è un racconto che parte da uno spunto simile, anche se limitato ai personaggi storici italiani, quindi il tema di fondo lo ritengo valido. molti hanno già evidenziato come snocciolare tutto nello spiegone finale è un po' pesante, ma a parte questo mi pare che ci sia un problema di base, ovvero che non si capisce se i cloni conoscono la storia passata dei loro alter ego oppure no. dal racconto non si capisce, sembra che si comportino in conformità al personaggio storico, ma allora perché gesù non sa chi è? e basta il fatto che lo scopra per fargli garantire la presa di coscienza? e questo li rende in pratica la stessa persona che erano prima? insomma lo spunto di base si perde un po', secondo me hai voluto divertirti troppo nella parte iniziale a giocare coi nomi dei personaggi famosi per farli vedere tutti insieme, e ti sei trovato con poco margine per dare più corpo alla storia che c'è dietro.

valter_carignano
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#12 » martedì 20 giugno 2017, 21:29

ciao
la tua isola che mi ricorda molto il 'mondo del fiume' di P.J. Farmer, in cui uno dei protagonisti è Mark Twain e via via altri personaggi storici. Ma non è una critica, solo un richiamo.
Per il resto, non posso aggiungere niente a quanto già detto. Ben scritto (come sempre), ma avrebbe avuto bisogno di più spazio.
In tutti i casi, prova più che buona.

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Terribile
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#13 » mercoledì 21 giugno 2017, 1:39

Ciao Raffaele,
il tuo racconto affronta uno spunto interessante: la clonazione. Adoro il genere della fantascienza perché riesce a trattare temi sociologici tra i più disparati senza scendere nel retorico o nel banale. La tua storia tuttavia soffre un po' i caratteri limitati, secondo me bombardi troppo il lettore con tutta questa serie di personaggi che sembra quasi un parco giochi. Potevi forse concentrarti su pochi personaggi e lasciarli "vivere".

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Andrea Partiti
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#14 » giovedì 22 giugno 2017, 17:42

Il concept è simpatico, ma si schianta contro troppi dettagli e domande che vengono subito in mente e a cui non si può rispondere. Sono cloni, quindi perché dovrebbero avere le stesse inclinazioni? Perché avere le stesse conoscenze? Chi li ha addestrati in maniera così variegata e piena di stimoli per ricreare il loro stato originale? In quale società disastrata vivono? Non sanno di essere personaggi "storici" altrimenti capirebbero di essere cloni o copie o quant'altro, ma allora perché non dirgli che è il clone di Gesù sarebbe un problema, se tanto sono stati tenuti all'oscuro riguardo la storia umana?
Quasi avrei preferito che fosse una Locanda alla fine dei mondi con tutte le grandi personalità della storia messe a interagire dopo la morte e non un'isola di cloni. Così com'è il racconto non funziona abbastanza neanche per un lettore casuale, purtroppo. Tanti buoni spunti, ma così com'è non funziona.

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ceranu
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Re: La verità - di Raffaele Marra

Messaggio#15 » giovedì 22 giugno 2017, 23:49

Ciao Raffaele, ben trovato.
Ti dirò, anche io mi sono confuso con con questo Ben per via degli altri due, ma non lo trovo un "errore" importante. Invece, non ho apprezzato il modo in cui hai trattato questi cloni. A tratti sembrano consapevoli di ciò che erano nell'originale ma poi si scopre che sono totalmente inconsapevoli. Però a questo punto mi chiedo perché Marconi dovrebbe ancora lavorare alla radio? Sembra quasi che tu ci stia dicendo che il mestiere è insito nel DNA. Probabilmente avrebbe dato un tocco d'originalità se Marconi s fosse dedicato alla pittura e Leonardo avesse voluto fare il corridore. Insomma, se avessi scombussolato il loro essere.
Il racconto è scritto bene, ma lo trovo un po' "sgonfio", poco efficace.
Ciao e alla prossima

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