Troppo visibile - Fernando Nappo

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
Fernando Nappo
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Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 0:58

Troppo visibile

di Fernando Nappo


Roberto si presentò in salotto nudo, sotto lo sguardo attonito della moglie.
— Nell’era dell’apparenza — disse — preferisco la trasparenza. — E ciò detto, sparì.
— Prevedo problemi col titolare, domani — disse la moglie.
— Perché?
— Come saprà che sei in ufficio?
— Timbrerò, naturalmente.
La mogie si limitò a fissarlo, un sopracciglio alzato.
Roberto s’avviò all’attaccapanni, prese il cappello e lo calzò. — Questo risolverà la questione.

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Di fronte alla scrivania di Roberto, il titolare e la segretaria fissavano il cappello a mezz’aria. — Sarà come dice lei, Roberto — disse l’uomo — ma come saprò che non stia dormendo? O che non abbia sistemato in qualche modo il cappello e se ne sia andato?
— Indosserò gli occhiali invece delle lenti a contatto. E alzerò il volume dei clic della tastiera. Può bastare?
— No di sicuro! — intervenne la segretaria. — Lei è nudo, vero? — Fece una smorfia di disgusto. — Anche se non la posso vedere, l’idea di saperla tutto nudo... — Rabbrividì. — Sarebbe meglio se si coprisse almeno... si insomma, sa dove!
— E non si scordi i piedi — rincarò il titolare. — Non può certo girare scalzo. È una questione di sicurezza.

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Il giorno seguente Roberto si presentò con cappello, occhiali, boxer e mocassini.
— Mi sono coperto — disse Roberto alla segretaria. — E ora i miei piedi sono protetti. Spero sia sufficiente.
— Potrebbe indossare una magliettina, per coprire il torso.
— Che differenza fa, se non mi si vede?
— Sarà, ma mi farebbe sentire più a mio agio.
Amareggiato, Roberto andò alla scrivania, fra le risatine dei colleghi.
A metà giornata il titolare tornò alla carica. — Così non va, Roberto. Gli impiegati rumoreggiano. Qualcuno la prende in giro, qualcuno la invidia e vorrebbe venire in costume adamitico. Non si fa che parlare di lei. È inaccettabile. Si metta addosso qualcosa di consono, di adatto a un uomo!

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Roberto si presentò in ufficio in camiciola, pantaloni e mocassini, e andò alla scrivania, senza salutare nessuno ma osservato, per quanto di lui si potesse vedere, da tutti.
Il titolare, appena lo vide, lo rimbrottò. — Per oggi vada, ma domani c’è la riunione coi nuovi fornitori. Veda di non presentarsi smanicato. Si metta un completo come si deve, meglio di marca, e una cravatta. E speriamo che non si lamentino che non la si possa vedere in faccia.

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Roberto si presentò in salotto vestito di tutto punto, sotto lo sguardo perplesso della moglie.
— A quanto pare — disse — non c’è modo migliore per passare inosservati che essere ben visibile a tutti. — E ciò detto, riapparì.
— Prevedo problemi col titolare, domani — disse la moglie.
— Perché?
— Cercare l'invisibilità rende spesso fin troppo visibili.
— Starò sulle mie.
La mogie si limitò a fissarlo, un sopracciglio alzato.
Roberto s’avviò all’attaccapanni, sfilò il cappello e lo riappese.



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antico
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 1:11

Tutto ok con i parametri, bis anche per te!

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maria rosaria
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#3 » venerdì 16 giugno 2017, 14:33

Ciao Fernando.
Penso che tu abbia un talento innato nello scrivere racconti surreali in cui è sempre presente un messaggio, più o meno velato, di natura sociale.
Anche questa tua storia non fa eccezione.
Mi è piaciuto come hai gestito la parabola dell'uomo che decide di rimanere "nudo" e trasparente, per poi accorgersi che forse proprio in quelle condizioni è più visibile che mai.
Credo che l'interpretazione del tema sia un filo tirata, ma per il resto un buon racconto.
Maria Rosaria

viviana.tenga
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#4 » domenica 18 giugno 2017, 22:21

Ciao Fernando,
Carino il tuo racconto nella sua struttura circolare, allo stesso tempo leggero ma capace di portare un'amara riflessione sulla difficoltà di sfuggire a tutto ciò che la società ci impone. Non ho critiche da fare, il racconto punta a essere semplice e ci riesce in pieno senza però scadere nel banale, complimenti.

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eleonora.rossetti
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#5 » martedì 20 giugno 2017, 10:32

Ciao Fernando,
la semplicità con cui è narrato questo racconto maschera in realtà una profonda riflessione su una realtà che troppo spesso si basa sull'apparenza anziché sulla sostanza. Ammetto che il tema è un po' tirato, ho interpretato (se è corretto) "un altro presente" con "un altro modo di essere presente". Tiratino, appunto, ce l'ho fatto stare.
Qualche refusino (mogie=moglie, tra l'altro ripetuto all'inizio e alla fine, piccolo inconveniente di un copia-incolla, che mostra la tua volontà di rendere circolare il racconto ;) )
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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Gatterina
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#6 » martedì 20 giugno 2017, 14:02

Ciao, Fernando!
Molto bello l'esordio, carinissimo il personaggio della moglie, che nonostante il suo sopracciglio alzato mi sembra perfettamente in grado d'essere di supporto al marito. Mi piace che non ci siano reazioni particolari all'improvvisa invisibilità di un dipendente, e anche il procedere per compromessi che segue, con una struttura che accompagna perfettamente il tutto. La segretaria, il capo e persino i colleghi, come la moglie, sono caratterizzati in modo chiaro e semplice con pochissime parole (una cosa che vorrei saper fare anche io e che non mi riesce mai!)
Anche Roberto ha un suo carattere: ha provato a far sua la libertà di gestire la propria presenza, scoprendo alla fine che in verità è più facile farlo passando inosservati in modo anonimo, e la scoperta porta un po' di amarezza, così come il cappello rimesso al suo posto. Almeno questa è la mia interpretazione!
L' unico problema che riscontro è appunto che questa mia interpretazione forse è un po' soggettiva. Diciamo che se avessi messo il focus sulla “presenza fisica, visiva” piuttosto che sulla “visibilità”, associarlo al tema dell'edizione sarebbe risultato più immediato. Preferisco comunque i temi tirati a quelli triti. ;)

Gat

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raffaele.marra
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#7 » martedì 20 giugno 2017, 21:19

Credo che il tuo sia un ottimo racconto, originale, coraggioso, significativo nonostante una semplicità praticamente disarmante. In tal modo mostri (ancora una volta) il tuo bel talento nel costruire storie e nel condurle con uno stile perfettamente appropriato. L'ossessione per l'apparire, per l'omologazione, per il vestire piuttosto che per l'essere, è la vera protagonista della tua storia, e l'ironia di fondo nasconde, come tradizione letteraria vuole, una amara riflessione.
Ciò che però non mi convince è l'attinenza al tema del mese. Un altro presente non lo vedo; vedo un altro modo di apparire, un tentativo di nascondersi, o di ribellarsi all'omologazione e all'anonimato, se vogliamo. Ma fatico un po' a farlo rientrare nel concetto di "altro presente". E un po' mi dispiace.

Gualtiero Bianchi
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#8 » mercoledì 21 giugno 2017, 0:30

La frase introduttiva, quasi uno slogan a forte impronta comica, riassume bene le qualità stilistiche di questo racconto, semplice e diretto, ripulito fino all'essenziale, una qualità di livello "avanzato", soprattutto se penso a me stesso.
Trovo il tema centrato, nel senso che si riesce ben a percepire dal racconto come l'intero ambiente lavorativo sia stato completamente stravolto dalla presenza dell'impiegato invisibile, ricollocando in pratica in un altro presente la vicenda rispetto all'ordinarietà del quotidiano.
Alla fine il protagonista, nel tentativo di cogliere l'occasione per un'affermazione di identità, paga quelle che sono le dinamiche di una realtà lavorativa molto ordinaria, con cui quasi tutti abbiamo avuto occasione di avere a che fare: un messaggio potente, soprattutto in riferimento a molti ambienti di lavoro dove la routine costringe le persone a perpetuare una serie di dinamiche stantìe e spesso umanamente depauperanti.
I miei più sinceri complimenti!

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TinaCaramanico1
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#9 » mercoledì 21 giugno 2017, 19:17

Il racconto è delizioso, mi piace come riesci a creare questa situazione surreale e a condurre la storia e i dialoghi. Mi piace che ci sia un tema molto importante e che tu lo sappia affrontare in questo modo leggero e divertente. Mi piace tutto, tranne che anch’io fatico a vedere l’attinenza col tema della serata, a meno che tu non abbia inteso come sinonimi “presenza” e “visibilità”, e quindi l’uomo prova a essere invisibile e poi deve rassegnarsi a essere “un altro presente”: tirato per i capelli, però. Poi spiegaci come l’hai inteso tu, il tema. Magari mi sfugge un nesso.

Fernando Nappo
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#10 » giovedì 22 giugno 2017, 8:08

Grazie a tutti per i commenti.
Come al solito, ho preferito non intervenire troppo presto, per evitare di influenzare qualche parere.
Riguardo al tema, obiezione sollevata da molti, lo ammetto: è stiracchiato. Ci vedevo una persona che, pur in modo surreale, decide di stabilire un suo modo di vivere, un suo presente, appunto, non in base all'apparenza ma alla sostanza. Un po' stiracchiato, in effetti.
Inoltre, a mio avviso, ci sono almeno un paio di errori: il primo è una semplice ma grossolana dimenticanza, il secondo invece è grave (anche se nessuno ci ha fatto caso).
Quello grossolano è nel finale: Roberto si presenta davanti alla moglie vestito di tutto punto, però io scordo di fare presente che ha in testa il cappello, che poi si va a sfilare.
Quello grave è all'inizio:
La moglie si limitò a fissarlo, un sopracciglio alzato.
Come può fissarlo se è diventato invisibile? Mi ci sto mordendo ancora le mani.
Inoltre, c'è una frase che mi fa venire l'orticaria:
— Cercare l'invisibilità rende spesso fin troppo visibili.
Banale e con moralina precotta servita pronta all'uso. Per rientrare nei tempi di consegna non ho cercato di darle una forma meno scontata, e ancora me ne pento.
Per di più, lo sviluppo è troppo rapido. Nella bozza originale, che non avevo ancora terminato per benino e che poi ho deciso di condensare per il contest, il ritorno di Roberto alla "normalità" era più graduale, più sofferto ed era più evidente la spinta dagli altri che mal sopportano il tentativo di Roberto di affrancarsi dalla cosiddetta "normalità" imposta (e che spesso ci autoimponiamo).
Per concludere, i tremila refusi, che lasciano una pessima impressione di pigrizia e sciatteria, e sono, inutile negarlo, una vera mancanza di rispetto per il lettore.
È tutto. Come al solito, grazie per i commenti.

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DandElion
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#11 » giovedì 22 giugno 2017, 17:05

Il tuo racconto è carino e grazioso, non so se consapevolmente o meno hai praticamente citato un numero di Dylan Dog sull'uomo invisibile, che appunto dissolve nel grigiore delle sue giornate fino a diventare invisibile e allora deve reinventarsi il suo modo di essere visibile. Non sto qui a spolverare l'albo, però forse complice questo parallelo mi è sembrata una idea già nota, non dico esposta male, per carità, ma qualcosa di già visto. Il racconto è carino, ripeto, fila, ma non mi ha acceso nessun guizzo elettrico nei muscoli..
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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giancarmine trotta
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#12 » giovedì 22 giugno 2017, 20:54

Ciao Fernando,

ho letto il racconto e mi sono divertito. Ho letto i commenti e mi fa piacere che tutti abbiano provato buone sensazioni leggendo il tuo testo. Sei fin troppo modesto quando commenti il tuo stesso racconto: è vero, le imprecisioni ci sono e il tema è preso molto di lato (solo questo potrebbe pregiudicare un buon posto in classifica per il rispetto delle regole di MC), ma il racconto vale. Ha una sua struttura e i personaggi sono ben delineati, anche quando sono invisibili!
E' molto rischioso, secondo me, scrivere un racconto così surreale, in cui realtà e fantasia si fondono diventando un tuttuno. Per me ci sei riuscito appieno. E se non sarai premiato dalla classifica non è per la qualità di quello che ci hai presentato.
Complimenti e alla prossima,
G.

Fernando Nappo
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Re: Troppo visibile - Fernando Nappo

Messaggio#13 » venerdì 23 giugno 2017, 10:48

@DandElion: di Dylan Dog ho letto pochissimi album, credo meno di una decina. L'horror non è tra i miei generi preferiti, anzi (poi la notte mi sogno l'uomo nero). Però fa piacere sapere di averne pensata una simile agli sceneggiatori della Bonelli.
@giancarmine trotta: è più una questione di consapevolezza che non di modestia, cosa in cui non eccello. Le imprecisioni che ho evidenziato mi sembrano oggettive, e indeboliscono il racconto. Accorgersene è una buona cosa.

Grazie a entrambi per i commenti.

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