Dentro la caverna

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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Terribile
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Dentro la caverna

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 1:21

Dentro la caverna di
Alessio Terribile

L'ispettore Occhioscuro guidava impaziente su una strada sterrata di campagna. Era mezzanotte passata.
«Ispettore, se non fa attenzione finiremo fuori strada» disse l'agente Lanciotto.
«Lo so, ma ogni secondo è prezioso. Cosa dice il satellitare?»
«Fra mezzo chilometro dovremmo arrivare alla caverna.»
Arrivarono infine davanti a due grandi querce.
«Questo è il punto» disse Lanciotto.
Scesero dall'auto, accesero le torce e passarono oltre le querce.
«Guardi ispettore!» disse Lanciotto, puntando la torcia verso l'incavo di una grande roccia.
Arrivati sulla soglia estrassero le pistole.
«Occhi aperti, agente.»
La caverna era stretta ma riuscirono a passarci, le pareti erano frastagliate e li accolse un forte odore di umidità.
«Continuiamo» disse l'ispettore.
Attraversarono una stretta fenditura e si bloccarono appena videro quello che c'era dietro.
Una porta, in mezzo al nulla.
«Caspita» disse Lanciotto.
«Crede davvero che il nostro uomo abbia portato fin qui le donne?» disse l'agente.
«Non lo so. Ma lo scopriremo presto. Proviamo ad aprirla.»
L'ispettore afferrò la maniglia, vecchia di almeno un secolo. Lì dentro trovarono un'altra caverna.
«Ascolti agente, vado io. Lei resti qui, nel caso mi succedesse qualcosa chiami i rinforzi.»
«Va bene ispettore.»
Occhioscuro attraversò la porta, questa si richiuse subito.
Uscì dalla caverna era quasi l'alba. Era tutto diverso ma così terribilmente familiare. C'era una strada sterrata come quella dall'altra parte e vide delle tracce di ruote. Le seguì.
Dopo diversi chilometri si accorse che probabilmente non si trovava più nelle campagne abruzzesi.
Poi vide due macchine, quando si avvicinò si accorse che si erano scontrate. Dentro le auto non c'era nessuno.
Poi non molto distante trovò un mulino a vento.
Afferrò la pistola quando vide un uomo a terra, il suo uomo.
Notò che era ferito, ma ancora vivo. Aprì gli occhi e vi lesse il terrore appena incrociò i suoi.
«Calmo. Non ti faccio niente! Voglio solo sapere dove sono le donne.»
L'uomo si calmò.
«Mi sono avvicinato troppo al fuoco...io volevo solo riaverle con me, come una normale fam...»
«Che stai dicendo?»
«Sono entrati nella mia casa...salvale...» disse e morì.
Occhioscuro studiò la casa, poi entrò da una finestra. La casa era vecchia, ma in buone condizioni. Sentì delle voci forse dal salotto. Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore. Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne.
Salì sopra, dopo qualche giro trovò la stanza giusta. Legate al letto e malconce ci stavano le due donne. Si avvicinò per liberarle, si agitarono, ma poi uscì il distintivo.
«Vi porto fuori di qui.»
«Ti sbagli.» disse una voce alle spalle. Si voltò lentamente e Lanciotto gli puntava una pistola, o qualcuno che somigliava a Lanciotto.
Era ubriaco.
«Queste sono nostre!»
Occhioscuro non perse tempo, afferrò la canna e lo spinse, poi una gomitata e a terra.
Liberò le donne e scesero. Non appena aprirono alla porta, partì una raffica di colpi. Una donna cadde a terra, l'altra urlò. Occhioscuro cercò di scappare ma l'assalitore si avventò. Lottarono come cani e quando infine si accorsero con chi stavano lottando, sbiancarono. Occhioscuro poi si alzò, prese la donna e scappò senza voltarsi più indietro.
Ultima modifica di Terribile il giovedì 15 giugno 2017, 1:25, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 1:25

Ciao Alessio! Sei in malus sia per il tempo che per i caratteri (questi se non li sitemi per l'1.33), ma sei comunque in gara! Ed è bis anche per te!

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Terribile
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#3 » giovedì 15 giugno 2017, 1:26

Grazie, ahimè per i parametri

Daniel Travis
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#4 » giovedì 15 giugno 2017, 22:09

Bell'idea quella del mondo speculare, un po' trascinata a livello formale però, sebbene sostanzialmente in tema. A dispetto dei relativamente lunghi pezzi che ci introducono i personaggi, i loro rapporti e i loro movimenti, i momenti più intensi sono messi in una frase, magari senza punteggiatura, il che uccide il pathos. Avrei volentieri sacrificato due o tre righe dell'inizio per avere più emozione su questo:
Occhioscuro attraversò la porta, questa si richiuse subito.
 

O questo:
Uscì dalla caverna era quasi l'alba. Era tutto diverso ma così terribilmente familiare.


In questo invece la brevità del momento cruciale diventa quasi parodistica, uno s'immagina una scena di morte da film con Leslie Nielsen:
«Sono entrati nella mia casa...salvale...» disse e morì.


Altri dettagli formali presi qui e là:
Poi vide due macchine, quando si avvicinò si accorse che si erano scontrate. Dentro le auto non c'era nessuno. 
Poi non molto distante trovò un mulino a vento. 

“Poi […]. Poi […].” fa molto lista della spesa.
Sentì delle voci forse dal salotto. Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore. Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne
.
“Forse i tizi che avevano ucciso il rapitore.”
uscì il distintivo.

Ma proprio no. Magari in un dialogo o in un pezzo in prima persona (visto che a livello geografico il gergo regionale può starci), ma non messo così, come se fosse corretto.

Lottarono come cani e quando infine si accorsero con chi stavano lottando, sbiancarono. Occhioscuro poi si alzò, prese la donna e scappò senza voltarsi più indietro.

Ecco, il finale invece è un gran bel punto di forza.

Insomma, bel racconto potenzialmente, ma lo rivedrei da cima a fondo a livello stilistico.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Canadria
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#5 » domenica 18 giugno 2017, 18:38

Ciao, Alessio!
Idea molto interessante, complimenti! Peccato che tu sia stato tanto limitato dai caratteri, sono sicura che con maggiore libertà saresti riuscito ad evitare i piccoli difetti che il racconto presenta (almeno a mio parere).
La prima parte è ben gestita ma questo penalizza di molto la seconda metà della storia che è anche, però, la più interessante. I colpi di scena, la morte dell’uomo ed il combattimento finale sono troppo accennati rispetto al ruolo importante che effettivamente rivestono all’interno della storia.
In particolare,

”Lottarono come cani e quando infine si accorsero con chi stavano lottando, sbiancarono.

In che senso “quando infine si accorsero”? Non avevano ancora capito che stavano lottando l’uno contro l’altro?
Inoltre, Occhioscuro ha effettivamente capito che si trova in un mondo parallelo oppure crede solo che Lanciotto sia un traditore? Questo passaggio, secondo me, non è ben reso e una rivisitazione generale potrebbe migliorare notevolmente un racconto che parte già da un’ottima idea.

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Piscu
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#6 » lunedì 19 giugno 2017, 12:59

spunto potenzialmente buono ma l'esecuzione è un po' confusa. c'è anche qualche problema di punteggiatura che non facilita la lettura e la comprensione, troppi "dopo - poi - fecero questo e questo" è una continua rincorsa di azioni che da una parte tiene il ritmo alto ma dall'altra si fatica a seguire. in alcuni casi l'effetto è grottesco, come quel "disse e morì" che si immagina come uno sketch comico. secondo me c'è modo di risistemarlo, anche senza eccedere troppo nella lunghezza, ma snellendo la sequenza ininterrotta di azioni.

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Peter7413
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#7 » martedì 20 giugno 2017, 22:53

Se non hai mai visto Fringe, guardalo perché il tuo concept è molto simile. Quindi ottimo, ma purtroppo ci sono già arrivati altri. Vero, le idee non sono infinite, ma a questo punto come fare? Puntare sul modo in cui le esponi, sulla storia, sul linguaggio, sullo stile. Nello specifico, qui cadi nella trappola della linearità, vai da A a B e poi C e per un racconto breve non è mai la via più corretta, anche perché poi si creano situazioni come quella che s'è venuta a creare nel tuo testo, dove fino a un certo punto (l'arrivo alla porta nella grotta) tieni il controllo e poi sei costretto ad accelerare per riuscire a stare dietro a quanto devi raccontare entro il limite. E lì perdi il lettore perché, inevitabilmente, fallisci nel creare empatia e nel legarlo alla tua storia. Prova a giocare con le tue strutture: immaginale, disegnale e poi confondile. Dominale per portare il lettore dove vuoi rendendo i limiti che ti vengono imposti (caratteri) come una risorsa e non come una barriera da rispettare.

mezzomatto
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#8 » martedì 20 giugno 2017, 23:01

Dentro la caverna, di Alessio Terribile
Il presente speculare è interessante, ma lo sviluppo è piuttosto confuso. Sarebbe stato necessario sintetizzare maggiormente, concentrandosi sugli eventi essenziali: la porta nella caverna (non dilungarti nel percorso per arrivarci), “Era tutto diverso ma così terribilmente familiare” non le devi dire, ma mostrare. “probabilmente non si trovava più nelle campagne abruzzesi.” quale particolare glielo fa capire? Il finale è confusissimo. Lottava solo con lanciotto o c'era qualcun altro? E che funzione aveva questo qualcun altro? Peccato perchè lo spunto è buono.

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Terribile
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#9 » mercoledì 21 giugno 2017, 14:32

Ciao a tutti, grazie per i commenti, tutti molto accurati. Credo di aver compreso il modo come poterlo migliorare.
Rispondo in generale riguardo al finale che a quanto pare era poco chiaro.
Per quanto riguarda Fringe, non l'ho visto ma mi interessa molto, però lo spunto da cui sono partito in realtà è stato il finale di Twin Peaks. Non mi soffermo nei particolari per non spoilerare troppo, quello che mi interessava era costruire un tipo di mondo parallelo con i nostri doppleganger. L'ispettore però non ha idea di dove si trovi veramente, segue solo la sua missione: liberare le donne, trovare il colpevole. Quando si trova davanti al doppleganger di Lanciotto, per un millesimo di secondo gli sembra lui in effetti, ma scarta quest'ipotesi in quanto crede sia solo una coincidenza, infatti non perde tempo e lo attera. Ma quando il suo doppleganger lo assale, per un attimo viene meno il coraggio, così pure per l'altro, poi si riprende e fugge, ma lui non si aspettava di essere assalito da sé stesso.
Aggiungo anche che in alcune culture vedere il proprio doppio è presagio di sventura.

Fernando Nappo
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#10 » mercoledì 21 giugno 2017, 21:16

Ciao Alessio, piacere di fare la tua conoscenza.
Ho fatto un po' di fatica a seguire il tuo racconto; mentre la prima parte è sostanzialmente chiara, da quando l'ispettore esce dalla caverna e finsce nel mondo parallelo mi sono intorcinato più volte. Alcuni punti sono troppo un susseguirsi rapido di eventi, senza respiro, frasi a volte troppo corte che fanno un po' l'effetto lista della spesa. Per esempio, prendi questa:
Occhioscuro studiò la casa, poi entrò da una finestra. La casa era vecchia, ma in buone condizioni. Sentì delle voci forse dal salotto. Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore. Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne.
e prova ad andare a capo a ogni punto fermo o a ognuno dei tanti poi che hai dissemniato nel racconto, così:
Occhioscuro studiò la casa,
poi entrò da una finestra.
La casa era vecchia, ma in buone condizioni.
Sentì delle voci forse dal salotto.
Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore.
Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne.
Non ti fa un po' l'effetto della lista della spesa? Un tot di questo, un po' di quello...
Alcune frasi hanno bisogno di qualche virgola o altro, per dar loro un po' di respiro. Questa, per esempio:
Uscì dalla caverna era quasi l'alba.
renderebbe meglio con un punto e virgola (anche se molti lo odiano):
Uscì dalla caverna; era quasi l'alba.
O magari così:
Uscì dalla caverna che era quasi l'alba.

Il racconto ha molto potenziale, credo che con più tempo a disposizione e più caratteri, così da non essere costretto a stringere tutto in poco spazio, potrebbe venirne fuori un ottimo racconto.

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Emilia Bifano
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#11 » giovedì 22 giugno 2017, 23:25

Trovo il tuo racconto potenzialmente valido. L'archetipo del capovolgimento dei mondi è però troppo comune. Mi sarei aspettata qualcosa in più. Complice la confusione che si crea a causa di un assottigliamento del testo dovuto probabilmente alla mancanza di tempo o spazio. Se posso darti un consiglio "Show, don't tell" un grande classico delle tecniche di narrazione. La forza delle "immagini" avrebbe forse reso meglio ciò che volevi esprimere. Buon Lavoro!
Emilia Bifano

diego.ducoli
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#12 » giovedì 22 giugno 2017, 23:47

Ciao Alessio
Eri a corto di caratteri? La prima parte del brano va bene ma la parte del “fuori caverna” è troppo veloce. Hai dovuto tagliare e si vede infatti il risultato finale non è soddisfacente.
Capita a tutti, soprattutto le prime volte, sono convinto con un numero adeguato di battute ne uscirebbe un buon racconto, ma cosi non va.

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Terribile
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Re: Dentro la caverna

Messaggio#13 » venerdì 23 giugno 2017, 14:47

Ok grazie ragazzi, provvederò

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