Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Appuntamento a mercoledì 14 giugno alle ore 21 con il tema di Angelo Frascella, Campione della Terza Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Frascella Night non preclude la partecipazione alla Della Rossa Night e alla Bertino Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » giovedì 15 giugno 2017, 1:59

Immagine

BENVENUTI ALLA FRASCELLA NIGHT DELLA CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

NB: ricordo che tutti gli autori partecipanti a questo gruppo potranno partecipare anche alla successiva di questa CENTESIMA e così provare a portare più racconti fino alla finale.

Questo è il gruppo HYPERION della FRASCELLA NIGHT con ANGELO FRASCELLA nelle vesti di Campione che giudicherà i semifinalisti che usciranno dai gruppi per selezionare i cinque finalisti che andranno al giudizio delle guest star di questa CENTESIMA EDIZIONE DI MINUTI CONTATI!

Gli autori del gruppo HYPERION dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo TRANTOR.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo MAGRATHEA.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i semifinalisti che verranno valutati da ANGELO FRASCELLA. I migliori CINQUE della classifica di ANGELO FRASCELLA accederanno invece alla finalissima (insieme ai migliori racconti delle altre due NIGHTS) dove verranno giudicati dalle guest di questa CENTESIMA EDIZIONE.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo HYPERION:

Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti, ore 23.06, 477 caratteri
Camera 303, di Erika Adale, ore 00.03, 1964 caratteri
La fine del mondo, di Francesco Nucera, ore 00.45, 2955 caratteri
La vostra nuova vita, di Valter Carignano, ore 00.55, 2962 caratteri
Scivolo!, di Mario Pacchiarotti, ore 23.16, 2992 caratteri
Non dormire, di Filippo Puddu, ore 23.25, 2969 caratteri
Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi, ore 23.54, 1859 caratteri
Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert, ore 00.08, 2986 caratteri
Dentro la caverna, di Alessio Terribile, ore 01.25, 3195 caratteri MALUS 8 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 22 GIUGNO per commentare i racconti del gruppo TRANTOR. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 23 GIUGNO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. [/b][/size]

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo TRANTOR.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA FRASCELLA NIGHT DELLA CENTESIMA EDITION A TUTTI!



Daniel Travis
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 15 giugno 2017, 23:42

Classifica
1. Camera 303 di Erika Adale
2. Il Sole, le lune, le perse stelle di Andrea Partiti
3. Scivolo! di Mario Pacchiarotti
4. La fine del mondo di Francesco Nucera
5. Tutto Da Capo di Eugene Fitzherbert
6. La vostra nuova vita di Valter Carignano
7. Dentro la caverna di Alessio Terribile
8. Guarda come dondolo principescamente di Giuseppe Gangemi
9. Non Dormire di Filippo Puddu

Commenti
1. Camera 303 di Erika Adale
Avendo fatto ricerca e lavorato nell'assistenza a persone con demenza l'idea dietro questo pezzo mi piace, così come mi piace la semplice dolcezza della prima parte. Anche la seconda persona singolare, che di solito viene criticata a destra e manca, qui funziona. Mi piace il finale e hai centrato un tono relativamente frequente tra i caregiver (con la bonaria infantilizzazione degli ospiti pazienti in particolare, e il relativo contrasto con la prima parte). L'antropologo approva, e il lettore pure: complimenti.

2. Il Sole, le lune, le perse stelle di Andrea Partiti
Ciao Andrea, bella la scelta della poesia e bello il prodotto. E complimenti per averlo confezionato nel tempo della sfida, io non ce l'avrei fatta. Mi piace l'idea che ci sta sotto e mi piace la forma con cui l'hai espressa, davvero ben curata. Il tema è un po' girato e rigirato, ma in maniera più che accettabile per me considerato il testo.
Mi piace, mi piace.

3. Scivolo! di Mario Pacchiarotti
Ciao e complimenti.
Bel racconto, magari semplice rispetto ad altri in quanto a sviluppo ma con un'idea forte da cui partire. Mi piace questo (pseudo?)superpotere esistenziale, ci vedo un sacco di potenziale e nel suo piccolo questo pezzo lo presenta bene e ne esplora un po'. La forma fa il suo lavoro e il tema è centrato. Mi piacerebbe rivedere lo stesso concetto in altri contesti, ma per ora mi limito a rinnovarti i complimenti.

4. La fine del mondo di Francesco Nucera
Ciao e complimenti.
Bel pezzo, semplice e diretto. La tragedia resta un po' in secondo piano dato il tono da film di Robert Rodriguez, e onestamente, anche il paio di battute del protagonista («Non assaggerete la mia carne»), anche se è chiaro l'intento di sottolineare la sua illusione, appesantiscono un po'. Al di là di queste minime osservazioni è un bel pezzo e pure in tema.

5. Tutto Da Capo di Eugene Fitzherbert
Ciao e complimenti.
Mi piace l'idea e lo stile se la cava, anche se non ha il pathos che uno potrebbe aspettarsi considerata la trama. Quello che mi crea qualche problema e la linearità del racconto: certo, nel passato c'è il conflitto/tragedia della morte della musa del protagonista, ma il resto fila via senza un accenno di dramma e il tono, come detto sopra, non ha l'intensità per reggere da solo il finale. Lo vedrei molto bene come soggetto per un corto.

6. La vostra nuova vita di Valter Carignano
Ciao Valter. Anche se l'idea dietro a questo racconto mi piace, il risultato finale mi ha lasciato la stessa sensazione di quando apri una scatola di latta di biscotti al burro e ci trovi dentro strumenti da cucito, o antidolorifici e cardioaspirina.

Mi viene presentata un'ambientazione a tinte cyberpunk con robot, pubblicità idilliache e toni alla Repo Men: ottimo. Poi mi viene suggerito che in questi idilliaci mondi privati possano entrare degli intrusi. C'è una violazione più intima, più lacerante? Potrebbe essere un horror coi controfiocchi, o una catarsi sanguinosa di giustizia sociale, o una lotta all'ultimo "sangue", o magari Xandra era solo convinta che fosse il suo mondo, e invece non era altro che il PNG del mondo di un altro, o... No, niente, tutto come previsto. Era proprio il suo mondo, e il testo si chiude con delle battute che neanche i supercattivi della silver age della Marvel. Nessuna sorpresa, nessuna riflessione ulteriore.

Però allora che senso ha che lei si disperi perché non riesce a uscire, prima, nel testo?
Xandra alza le mani, le guarda. Il comando di reset impiantato sotto il palmo brilla scarlatto ma inutile. Non riesce a uscire. Non riesce a uscire. Non riesce a uscire.

Okay, non ne ha. Allora forse sono i due manutentori che si sono introdotti in qualche modo nel programma (ma sono caratterizzati in un modo completamente diverso dagli assalitori e non c'è nessun accenno in questo senso) e hanno attaccato Xandra che però aveva previsto tutto (???) e li punisce prontamente.

Ma appunto, non ha senso neanche questo.
E allora... Gli intrusi erano altri due a caso? Resta il problema del "Siete venuti proprio dove volevo!".
I manutentori stavano aggiustando il reset? Ma allora perché poi Xandra li attacca anziché, beh, resettare? E se il problema non era il reset, perché concentrarsi tanto su quello?
Si tratta di una soluzione per famiglie molto particolare? Ma no, resta sempre il problema del mancato reset.

Insomma, il testo mi lascia con qualche domanda di troppo ed emotivamente non mi soddisfa a dispetto delle ottime premesse.

7. Dentro la caverna di Alessio Terribile
Bell'idea quella del mondo speculare, un po' trascinata a livello formale però, sebbene sostanzialmente in tema. A dispetto dei relativamente lunghi pezzi che ci introducono i personaggi, i loro rapporti e i loro movimenti, i momenti più intensi sono messi in una frase, magari senza punteggiatura, il che uccide il pathos. Avrei volentieri sacrificato due o tre righe dell'inizio per avere più emozione su questo:
Occhioscuro attraversò la porta, questa si richiuse subito.
 

O questo:
Uscì dalla caverna era quasi l'alba. Era tutto diverso ma così terribilmente familiare.


In questo invece la brevità del momento cruciale diventa quasi parodistica, uno s'immagina una scena di morte da film con Leslie Nielsen:
«Sono entrati nella mia casa...salvale...» disse e morì.


Altri dettagli formali presi qui e là:
Poi vide due macchine, quando si avvicinò si accorse che si erano scontrate. Dentro le auto non c'era nessuno. 
Poi non molto distante trovò un mulino a vento. 

“Poi […]. Poi […].” fa molto lista della spesa.
Sentì delle voci forse dal salotto. Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore. Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne
.
“Forse i tizi che avevano ucciso il rapitore.”
uscì il distintivo.

Ma proprio no. Magari in un dialogo o in un pezzo in prima persona (visto che a livello geografico il gergo regionale può starci), ma non messo così, come se fosse corretto.

Lottarono come cani e quando infine si accorsero con chi stavano lottando, sbiancarono. Occhioscuro poi si alzò, prese la donna e scappò senza voltarsi più indietro.

Ecco, il finale invece è un gran bel punto di forza.

Insomma, bel racconto potenzialmente, ma lo rivedrei da cima a fondo a livello stilistico.

8. Guarda come dondolo principescamente di Giuseppe Gangemi
Bell'idea, ma in tutta onestà, lo svolgimento non mi convince. Al di là dello stile a volte manchevole e assetato di punteggiatura
Ai lati del serpentone umano era schierata la guardia reale pronta a intervenire per evitare che la gente potesse tornare indietro e non consegnare il proprio dono.
Assad e suo figlio viaggiavano su un carretto tirato da una coppia di asinelli zoppicanti. La fila davanti a loro sembrava non finire mai e avrebbero varcato i portoni del palazzo solo in serata.

il fulcro del racconto è buttato lì dal nulla, in un esempio letterale dell'A wizard did it usato a caso senza spunti, connessioni narrative, motivazioni effettivamente drammatiche, personali e non generiche. Il testo così com'è si riduce a: C'è un principino viziato, un mago lo butta fuori da una finestra. Certo, il buttarlo fuori dalla finestra è tematico rispetto al peccato del principe, ma non si va più in là di così.
Per me serve lavorarci sopra.

9. Non Dormire di Filippo Puddu
Un incubo che, più che la parodia del "grillino tipo" che sembra all'inizio, finisce per fare il giro completo e diventare una parodia della parodia, parzialmente ridimensionata dagli accenni all'elemento "frati" del sogno (gli incappucciati, l'accusa di blasfemia) che ricordano la natura onirica e iperbolica dell'immagine. Narrativamente, però... Non ci vedo molto. Il tema è lì, da qualche parte, vago e nebuloso, così come un'idea di trama, o dramma.
Per me andrebbe sviluppato o rivisto intorno a un fulcro centrale di interesse che ora manca.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Canadria
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » domenica 18 giugno 2017, 18:48

Ciao a tutti! Ecco i miei commenti con la classifica in fondo. Bravi tutti, non è stato facile!

Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti
► Mostra testo


Camera 303, di Erika Adale
► Mostra testo


La fine del mondo, di Francesco Nucera
► Mostra testo


La vostra nuova vita, di Valter Carignano
► Mostra testo


Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
► Mostra testo


Non dormire, di Filippo Puddu
► Mostra testo


Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
► Mostra testo


Tutto Da Capo, di Eugene Fitzherbert
► Mostra testo


Dentro la caverna, di Alessio Terribile
► Mostra testo


1. Tutto Da Capo, di Eugene Fitzherbert
2. Camera 303, di Erika Adale
3. Dentro la caverna, di Alessio Terribile
4. La vostra nuova vita, di Valter Carignano
5. Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti
6. Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
7. Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
8. La fine del mondo, di Francesco Nucera
9. Non dormire, di Filippo Puddu

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Piscu
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 19 giugno 2017, 13:08

ciao a tutti, ecco la mia classifica e sotto i singoli commenti, che comunque sono anche nei thread di ogni racconto.

1. Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
2. Il sole, le lune, le perse stelle
3. Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
4. Camera 303, di Erika Adale
5. Dentro la caverna, di Alessio Terribile
6. La fine del mondo, di Francesco Nucera
7. La vostra nuova vita, di Valter Carignano
8. Non dormire, di Filippo Puddu
9. Guarda come dondolo principescamente


1. Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
racconto interessante che a mio avviso avrebbe potuto essere molto più incisivo. il tema dell'artista-demiurgo è affascinante (e trovandoci tra autori, chi non ci ha mai pensato?), ma si perde nella parte centrale del racconto dove non si riesce a percepire l'angoscia del protagonista per la perdita della musa. ovvio che non è facile renderlo in così poco spazio, ma leggendo sembra che il suo pensiero sia "oh beh, è morta, che peccato, vabbè mi metto a fare altro". la sequenza finale invece è molto valida, non fosse per quella maledetta frase in corsivo che ci spiega cosa è appena successo appena dopo averlo visto succedere. avevi così tanta paura che non si capisse? è come se avessi spiegato una barzelletta appena dopo la battuta, prima che si potesse cogliere la parte divertente: a quel punto smorzi la possibile risata e l'unica reazione che ti puoi aspettare è un "ah, oh, ok, divertente..."

2. Il sole, le lune, le perse stelle
non mi ritengo una persona "sensibile" alla poesia ma riconosco la complessità di metterne insieme una in così poco tempo. non ho contato le sillabe ma mi pare che quantomeno lo schema delle rime sia rispettato, quindi complimenti per il lavoro. forse è un po' discutibile l'interpretazione del tema, perché più di un "altro presente" mi pare si tratti di un futuro in cui si ricorda il passato del pianeta distrutto e dimenticato... ma potrei anche aver capito male qualche verso. comunque una buona prova sicuramente.

3. Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
più che un racconto è un'istantanea, la foto di un momento con le riflessioni che lo accompagnano. lo spunto del protagonista che riesce a vedere di fronte a sé il dipanarsi delle varie possibilità può essere interessante, però messo in atto come un soliloquio perde di incisività. mi rendo conto che un tema così complesso è difficile da spiegare nello spazio di 3000 caratteri, però già un equilibrio tra le azioni e le riflessioni in corsivo avrebbe alleggerito notevolmente la lettura.

4. Camera 303, di Erika Adale
quello della realtà percepita in modo diverso solo da una persona che agli altri appare pazza era una delle prime interpretazioni che mi erano venute in mente (e mi pare che sia condivisa da diversi altri), poi certo l'originalità non è necessariamente un valore, se il racconto è ben strutturato. dal punto di vista formale è ineccepibile, anche la scelta della seconda persona è azzeccata per dare l'idea di qualcosa che avviene "nella tua testa". personalmente però credo che sfruttare in un racconto la carta della compassione sia un po' troppo facile. mi spiego: se il tuo protagonista è un pazzo (ma un pazzo "buono"), oppure per esempio un bambino autistico, o un'anziana vedova indigente, mi stai mettendo davanti un personaggio con il quale non posso dissentire, perché sono portato a provare compassione per la sua condizione. quindi gli perdonerò tutto, lo considererò positivo ed eroico a prescindere, anche se non c'è niente nella storia a farmi pensare che sia effettivamente meritevole della mia stima. questo in effetti è un caso simile, perché a parte sapere che è una signora che ancora immagina la sua famiglia non so cosa ci fa lì: semplice demenza senile? depressione post-parto? o magari ha sterminato tutti quei familiari che immagina di curare con amore? insomma, il racconto è buono, ma per questa ragione mi sa anche un po' di ruffiano, se mi permetti il termine, anche se certamente l'intenzione non era quella!

5. Dentro la caverna, di Alessio Terribile
spunto potenzialmente buono ma l'esecuzione è un po' confusa. c'è anche qualche problema di punteggiatura che non facilita la lettura e la comprensione, troppi "dopo - poi - fecero questo e questo" è una continua rincorsa di azioni che da una parte tiene il ritmo alto ma dall'altra si fatica a seguire. in alcuni casi l'effetto è grottesco, come quel "disse e morì" che si immagina come uno sketch comico. secondo me c'è modo di risistemarlo, anche senza eccedere troppo nella lunghezza, ma snellendo la sequenza ininterrotta di azioni.

6. La fine del mondo, di Francesco Nucera
racconto che si basa su un twist abbastanza prevedibile, i mostri che non sono tali ma vengono visti come mostri dal protagonista. di per sé potrebbe essere anche la base per un buon racconto, soprattutto se molto breve come questo, però qui mi sembra che sia troppo repentino il passaggio dalla sanità alla follia. non vedo un collegamento diretto e plausibile tra quanto gli succede e la sua immediata ossessione per gli zombie, va bene lo shock dell'incidente ma perché vede gli agenti attaccare e mordere la moglie? insomma mi sembra un po' artificiosa la costruzione dell'evento drammatico, avresti potuto alleggerire la caccia nel presente e dare qualche riga in più di sviluppo alla nascita della sua paranoia.

7. La vostra nuova vita, di Valter Carignano
la realtà virtuale era una delle interpretazioni più immediate del tema, e ci può anche stare. qui siamo dalle parti di "total recall", sostanzialmente una simulazione a scopo di svago. la prima scena funziona bene, ma nella seconda ci si inceppa. inserisci un sacco di dettagli inutili per sottolineare che siamo nel futuro, con battute un po' legnose dei personaggi, che peraltro mi pare non c'entrino niente la vicenda di xandra. nell'ultima parte scopri le carte e si vede che hai anche barato: la preoccupazione di xandra è finta perché lei è nel suo mondo, ma noi la vediamo dal suo punto di visto e sembra genuina. il pulsante di reset che non funziona, perché? se sa cosa sta succedendo non dovrebbe nemmeno provare a usarlo, perché comunque se ha tutto sotto controllo in realtà dovrebbe funzionare. e perché nel finale piange e si dispera se sta solo seguendo il copione che lei stessa ha scritto? insomma la ricerca del twist a tutti i costi ti ha portato a omissioni e incongruenze, e la storia già abbastanza traballante ne risente.

8. Non dormire, di Filippo Puddu
ho trovato il racconto un po' confuso, come una successione di visioni lisergice, non so se era un effetto voluto oppure manca qualche collegamento tra le varie parti: il problema è che non riesco a capire quale delle tre parti sia la realtà (se c'è) e quali siano sogni/incubi/allucinazioni di varia natura. è chiaro l'intento satirico e nel finale arriva qualche accenno di distopia, ma appunto non sapendo dove si colloca il piano "reale" è difficile capire che peso dare alla vicenda. opinione personale: se si sceglie la strada della volgarità bisogna seguirla fino in fondo, mettere gli asterischi per coprire una bestemmia è un passo indietro che invalida la scelta fatta inizialmente.

9. Guarda come dondolo principescamente
in questo racconto è da premiare soprattutto l'interpetazione non immediata di "presente" inteso come regalo inve che come momento temporale (come è stato fatto da quasi tutti). per il resto non ci vedo molto di organico: una lunga introduzione in cui si presenta questa ambintazione "mille e una notte nello spazio" che poi non ha alcuna rilevanza nello svolgimento della vicenda, poi una veloce risoluzione finale con (letteralmente) uno schiocco di dita. non c'è una vera storia, solo un quadro iniziale e un'immagine finale. peraltro per quanto detestabile da lettore non sento che la defenestrazione del principe fosse meritata, un po' mi dispiace anche!

mezzomatto
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » martedì 20 giugno 2017, 22:51

Graduatoria


1 - Camera 303, di Erika Adale
2 - Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
3 - Dentro la caverna, di Alessio Terribile
4 - Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
5 - La fine del mondo, di Francesco Nucera.
6 - La vostra nuova vita, di Valter Carignano
7 - Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
8 - Non dormire, di Filippo Puddu
9 - Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti

Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti
Difficile commentare una poesia, in forma perfettamente classica, un sonetto canonico, in un concorso per racconti. Perchè il raccdonto è principalmente uno sviluppo di fatti, le poesie di sensazioni. Complimenti per la riuscita (in quattro ore, pensa a quanto ci ha messo leopardi per correggere e ricorregegre l'infinito, che non era nemmeno un sonetto, ma una struttura libera)!
Il risultato però non mi sembra pienamente riuscito. Soprattutto quel “vivi il presente”. Il presente, a quanto ho capito è un mondo postcatastrofe. Non mi pare che ci sia molto da vivere.


Camera 303, di Erika Adale
Un racconto difficile. Soprattutto perchè fa pensare. La seconda persona, usata nella prima parte, conferisce un tono affettuoso alla scena. Questa affettuosità è uno dei misteri della seconda persona che non ho ancora risolto. Il tono affettuoso rimane anche nella seconda scena, con la delicatezza del comportamento dell'infermiere, nonostante il cambio della persona, la terza. L'uso del presente cistizza il racconto in un istante e fa apparire superfluo il conoscere il passato e il presente. Direi quindi che il racconto è formalmente pressochè impeccabile.L'apprezzamento o meno del contenuto è materia di gusti personali. A me piacerebbe un mondo così, fatto di persone delicate, che sanno amare il prossimo.

La fine del mondo, di Francesco Nucera.
Anch'io non l'ho capito. L'idea è quella di descrivere un presente deformato dallo stato psichico del protagonista. Però tenendo all'oscuro i lettori di come stanno effettivamente le cose. Sembra un po' un trucchetto da prestigiatore, l'autore che alla fine tira fuori il coniglio dal cappello. Visto come sono stato bravo? Sembra dire. Invece non è stato per niente bravo. Come se descrivesse un sentiero di montagna e alla fine dicesse che è, invece, una superstrada, senza spiegazioni e, soprattutto, senza aver seminato indizi che le cose potessero essere diverse da quel che sembra.

La vostra nuova vita, di Valter Carignano
Ahi, Ahi, oggi o mi sto rimbecillendo o il caldo mi scombussola o la legge spietata di minuti Contati ha fatto un'altra vittima: il tempo tiranno ha impedito a Valter di mettere a punto il suo racconto (oppure sono proprio io rimbambito, fate voi). Insomma, non ho capito il racconto. La reiterazione del “Non riesce a uscire...” mi ha fatto credere che Xandra fosse realmente in pericolo. Il punto di vista è il suo, quindi il pericolo è suo. Non svelare eventuali pensieri reconditi è giocare sporco, da parte dell'autore. Tanto più che, poi, intervengono i manutentori. Quindi si rafforza l'idea che il sistema è guasto e che Xandra sia davvero in pericolo. Ma che ci stanno a fare, se, alla fine della fiera, siamo nel mondo degli elfi? La conclusione poi è proprio il tirar fuori il coniglio dal cappello.

Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
E' il tipico flusso di coscienza innestato su una situazione di assoluta ordinarietà e quotidianità. Non amo i flussi di coscienza, quindi il mio giudizio è viziato da un pregiudizio. Per me i pensieri non sono azioni. Sono solo il presupposto per le azioni. E la narrativa è fatta di azioni. Purtroppo non ho percepito lo stato emotivo del narratore: è angosciato dai suoi pensieri? Parrebbe di no. Alla fine per lui è indifferente andare a prendere una pizza o fare l'amore. E' anche molto egoista, non si è nemmeno domandato se Lory era d'accordo con la sua scelta.

Non dormire, di Filippo Puddu
Ragazzi, sono proprio fuso. Altro racconto che non capisco. E' onirico, ma è un incubo che non riesce a entrarmi dentro. Proviamo ad analizzare le parti: uno studente sta preparando un esame, non sappiamo la materia, la miniatura c'entra con l'esame? Tutto per dire che i preti sono dei cani? Un po' scarso come argomento. Poi si fa di musica a palla, s'addormenta e ha incubi. San Domenico si vendica. Ma qual è il messaggio? Che i grilletti sono uguali agli inquisitori? Mah.

Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
Una possibile buona idea banalizzata da uno sviluppo troppo frettoloso. Anzitutto “ la guardia reale pronta a intervenire per evitare che la gente potesse tornare indietro e non consegnare il proprio dono”. Be', se non volevano consegnare il dono potevano starsene a casa loro. Volevi dire che erano obbligati a presentarsi con un dono? Allora la forma usata è sbagliata. Poi: “Al principino non piaceva nessuno dei regali e condannava la gente alla defenestrazione.” Sterminio dell'intero popolo? Grottesco. Un minimo di selezione lasciaglielo. Infine: “L'incappucciato schioccò le dita,  ...”. E no, il deus ex machina risparmiacelo. Consiglio: il principino annoiato riceve senza entusiasmo i doni iperbolici (“scimitarre al plasma, iene piangenti e turbanti dell'invisibilità”). Motivare le eventuali condanne alla defenestrazione. Riacquista umanità col cammello a dondolo, lo cavalca così sfrenatamente da volare fuori dalla finestra per l'entusiasmo. Una trama esile come questa richiede però uno stile e uno sviluppo perfetto.

Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
Purtroppo il titolo dice già tutto. Mi sarebbe piaciuta una motivazione più profonda della distruzione di Litz ad opera del ritratto. E anche una maggiore intensità del dramma di Brahma, che giustificasse il suo salto nella città. O anche una ripetizione del ritratto (questa volta con Litz in positivo) da gettare nella città. E' chiaro che il tuo soggetto ha patito le ristrettezze di tempo tipica di Minuti Contati (ne so qualcosa!).


Dentro la caverna, di Alessio Terribile
Il presente speculare è interessante, ma lo sviluppo è piuttosto confuso. Sarebbe stato necessario sintetizzare maggiormente, concentrandosi sugli eventi essenziali: la porta nella caverna (non dilungarti nel percorso per arrivarci), “Era tutto diverso ma così terribilmente familiare” non le devi dire, ma mostrare. “probabilmente non si trovava più nelle campagne abruzzesi.” quale particolare glielo fa capire? Il finale è confusissimo. Lottava solo con lanciotto o c'era qualcun altro? E che funzione aveva questo qualcun altro? Peccato perchè lo spunto è buono.

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Peter7413
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 21 giugno 2017, 12:01

Eccomi!

Classifica
1) Scivolo!
2) Camera 303
3) La fine del mondo
4) Tutto da capo
5) La vostra nuova vita
6) Guarda come dondolo principescamente
7) Dentro la caverna
8) Non dormire
9) Il sole, le lune, le perse stelle

Commenti

Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
Mi è piaciuto. Crei una sospensione in un attimo qualunque e lo carichi e carichi e carichi fino a fare deflagrare alla massima potenza una semplice decisione, di quelle che continuamente prendiamo nel corso di una giornata. Anche il tema, davvero ben affrontato e sviluppato: pur essendo un'idea semplice, l'hai fatta rifulgere. Ottimo lavoro.
Camera 303, di Erika Adale
Mi è piaciuto. Il tema è affrontato con grazia e il tutto è cesellato in un piccolo racconto dal grande cuore e ogni tanto fa bene alla mente trovarne uno con una tale positività. Mi è piaciuta anche la tua scelta sulla giovane infermiera, ragazza che ancora deve vivere la sua vita, messa di fronte a una donna che la rivive ogni sera. Ottimo lavoro, per me.
La fine del mondo, di Francesco Nucera
Buon racconto. Certo, l'inserimento di qualche elemento dissonante rispetto al presente soggettivo potrebbe rendere il tutto più funzionale. Allo stato attuale riveli tutto sul finale senza seminare altro, semplicemente vai da A a B per poi, alla fine, rivelare che in verità era un andare da C a D, non so se mi spiego. Inserisci degli elementi dissonanti rispetto alla sua percezione e sarà più facile, per il lettore, empatizzare con il racconto. Detto questo, anche così funziona e il tema è ben affrontato, la lettura piacevola. Un solo appunto riguardo a un problema minore che ha infastidito la mia lettura: entrato in casa scrivi "finalmente era al sicuro" e sembra definitivo, ma trattasi di una sicurezza momentanea. Sarà una cavolata, ma quella definizione così certa mi ha fatto domandare, proseguendo nella lettura, sul perché fosse al sicuro.
Tutto da capo, di Eugenne Fitzherbert
Secondo tuo racconto che leggo in pochi giorni e posso già azzardare qualche riflessione. Sei un grandissimo visionario, hai una fantasia notevole e anche la capacità di metterla su carta. Non ho ancora trovato, però, alcune connessioni, quel quid che aumenta l'empatia. Non sei solito usare dialoghi e invece in un racconto come questo ci stavano eccome, anche solo poche linee, disperse qua e là, di confronto con la sua amata. Ed ecco il problema della linearità e dell'empatia: avvolgendo il tutto in questo dialogo frammentato, facendolo uscire saltuariamente, partendo già con la creazione del suo quadro sulla città potevi raccontarci la stessa storia avvicinandoci di più a lui e al contempo dicendoci qualcosa di più su questa sua decisione di dedicarsi proprio a quel soggetto, quasi che una forza interna l'avesse spinto verso la soluzione ai suoi problemi. Detto questo, il mio giudizio è positivo, ma qui hai tra le mani un soggetto FANTASTICO che in questa forma non esprime che una parte, quella più formale, del suo potenziale. E sono davvero curioso di rileggerti nei prossimi mesi.
La vostra nuova vita, di Valter Carignano
Di sicuro ne esci con un grandioso setting per qualcosa di più elaborato. L'idea mi piace molto e devi assolutamente riprenderla e svilupparla. Per quanto riguarda il racconto, ci sono dei problemi e lo sai anche tu, come hai affermato. Non riesci a fare uscire bene la cosa degli hacker e quella parte centrale messa con il solo scopo di contestualizzare, ma senza reali funzioni per la storia, è sbagliata. Capita e non è assolutamente un problema. Quel che è certo, come ho già sottolineato, è che adesso hai una nuova freccia al tuo arco d'autore.
Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
L'idea è bella, l'immagine che crei è forte e intrigante, molto colorata, però lo sviluppo non è sufficiente, anzi sembra quasi mancare. Presenti la situazione, introduci lo strano personaggio dell'uomo incappucciato che non si capisce bene cosa faccia e poi ci porti alla conclusione (altra bella immagine) senza colpo ferire. Empatia bassissima, corpo del racconto mancante. Da sviluppare senz'altro perché ha notevoli potenzialità.
Dentro la caverna, di Alessio Terribile
Se non hai mai visto Fringe, guardalo perché il tuo concept è molto simile. Quindi ottimo, ma purtroppo ci sono già arrivati altri. Vero, le idee non sono infinite, ma a questo punto come fare? Puntare sul modo in cui le esponi, sulla storia, sul linguaggio, sullo stile. Nello specifico, qui cadi nella trappola della linearità, vai da A a B e poi C e per un racconto breve non è mai la via più corretta, anche perché poi si creano situazioni come quella che s'è venuta a creare nel tuo testo, dove fino a un certo punto (l'arrivo alla porta nella grotta) tieni il controllo e poi sei costretto ad accelerare per riuscire a stare dietro a quanto devi raccontare entro il limite. E lì perdi il lettore perché, inevitabilmente, fallisci nel creare empatia e nel legarlo alla tua storia. Prova a giocare con le tue strutture: immaginale, disegnale e poi confondile. Dominale per portare il lettore dove vuoi rendendo i limiti che ti vengono imposti (caratteri) come una risorsa e non come una barriera da rispettare.
Non dormire, di Filippo Puddu
Questo mi sembra il classico caso di un racconto a salve. Succede a tutti: abbiamo un'idea in testa e invece di dominarla ce ne facciamo dominare e perdiamo il controllo, in tal modo non riuscendo a trasmettere al lettore quello che volevamo raccontare. In più, qui mi sembra tu faccia uso di metafore, anche piuttosto esplicite, e che vada nel simbolismo, tutti elementi da ALARM! ALARM! per un racconto breve proprio perché chiedi uno sforzo davvero eccessivo al lettore, tanto più quando non lo riesci a fare empatizzare con il narrato.
Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti
Confermo che opere di questo tipo hanno diritto di essere ammesse su Minuti Contati, ma poi devono scontrarsi con commenti che le mettono a confronto con racconti più canonici e in quest'ambito possono trovare utenti più o meno sensibili che possono più o meno apprezzarle... E io proprio non ci riesco. Non mi è arrivata, l'ho letta più volte, ma mi stona anche nel finale dove mi sembra non ci sia lo stesso ritmo. Però qui il limite è la mia ignoranza, cosa che comunque non mi alleggerisce dal dover stilare una classifica con altri lavori che invece sono più nelle mie corde. Il tema, sì, c'è: un presente che descrive un altro presente, passato. Ma il finale con l'accenno a Marte non lo capisco. Mi spiace, Andrea, capisco che questo mio commento ti possa servire a ben poco, ma se mi mancano gli strumenti, devo aggiustarmi con quello che ho.

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chiara.rufino
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 21 giugno 2017, 16:00

Comunque non vale mettere tutti "I Big" di MC in una classifica, che poi una si rimbambisce e non sa come fare le classifiche.


Il sole, le lune, le perse stelle

Però non vale, mi aspettavo una cosa folle da te e non ti sei smentito, solo LA POESIA!
Il tema c’è, si sente tutto e l’hai centrato benissimo, non ho niente da dire né sulla forma, la struttura o l’aderenza alla metrica. Che altro dirti; se sei avvezzo alla poesia vorrei leggerne altre delle tue, magari ci scambiamo anche qualcosa.


Camera 303

Una bella prova, sia nei due tempi distinti eppure bilanciati, sia con la caratterizzazione dei personaggi. Mi è piaciuto il cinismo di lui contro l’infermiera appena uscita dalla scuola (si vede che fai un lavoro all’ospedale) e soprattutto come hai reso benissimo entrambi i mondi, creando quasi due racconti paralleli.
Bella prova!

La fine del mondo

Bella storia, un po’ prevedibile ma ho apprezzato la tematica zombie che non è tra le mie preferite. Mi sono piaciuti gli stacchi che hai dato, non causano squilibrio e la storia risulta proporzionata e non c’è né troppo presente “presente” né troppo “prima” con quello che ha causato l’incidente, quindi ti ho seguito molto bene anche se ho capito da subito dove stessi andando a parare.

La vostra nuova vita

Confesso che se non avessi letto i commenti non sarei arrivata alla conclusione, mi sembra che manchi qualcosa, come un anello di giunzione tra una parte A e una parte C che ci porta agli hacker che attaccano Xandra. Lo so che abbiamo poche battute ma magari potevi tagliare un po’ del dialogo per farci arrivare al sodo, non so, secondo me necessiterebbe di una revisione.

Scivolo!

L’idea di per sé non è malvagia, anche se tutto il corsivo mi ha confusa, lo ammetto. Lo “stream of consciousness” del nostro protagonista è realista e succede anche a noi tutti i giorni, che lo vogliamo o meno; carina l’idea dello scivolo per ogni scelta che ci troviamo ad affrontare. Non è uno dei miei preferiti ma hai svolto una buona prova.

Non dormire

Non lo so, l’intenzione c’era ma non c’è lo svolgimento. Il sogno lisergico, come l’ha definito qualcuno, è soppiantato dalle idee che ti affollavano la testa e hanno scritto… Questo. Mi sa di grossa incompiuta e ti consiglio di rimetterci mano e sistemarlo dove e come ti serve, scandendo bene le parti per permetterci una migliore comprensione.
Guarda come dondolo principescamente
Un’altra bella idea rimasta a mente. L’idea del dondolo che defenestra è davvero bellissima ma secondo me hai perso troppi caratteri a descrivere una cosa che poi non vediamo in effetti. Potevi narrarci di un mondo lontano ma contemporaneo e concentrarti su Faruk e Assad, senza tutte quelle sviolinate iniziali. Riprova.

Tutto da capo

Non male, lo ammetto. Mi ha incuriosito molto la fine che aveva fatto Liz, il fatto che lui fosse il demiurgo e che dipingesse, mi hai ricordato le leggende dei quadri maledetti. Sulla struttura concordo in parte con Peter, ti manca ancora qualcosa per determinare più empatia ma sei sulla buona strada per farlo.
Dentro la caverna
Il racconto con più potenziale di tutti…Non sfruttato. Mi crei un caso noir, lo imposti abbastanza bene, mi fai vedere il mondo parallelo e l’attraversamento della barriera…E poi? PUFF! Finisce tutto! Così non vale comunque! E malus o non malus, taglia dove va tagliato e reimposta le parti in mezzo, riassemblando tutto il racconto.


1. Camera 303
2. La fine del mondo
3. Scivolo!
4. Il sole, le lune, le perse stelle
5. La nostra nuova vita
6. Tutto da capo
7.Non dormire
8.Guarda come dondolo principescamente
9. Dentro la caverna
404 Patience Not Found

Fernando Nappo
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 21 giugno 2017, 22:02

Ecco la mia classifica:

1) Camera 303, di Erika Adale
2) Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
3) La fine del mondo, di Francesco Nucera
4) La vostra nuova vita, di Valter Carignano
5) Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
6) Dentro la caverna, di Alessio Terribile
7) Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
8) Non dormire, di Filippo Puddu
9) Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti

Commenti:

1) Camera 303, di Erika Adale
Ciao Erika,
è il primo racconto di questa edizione che commento, e l'ho trovato davvero molto buono. Delicato, e con bei personaggi ben delineati; compresa la giovane dottoressa, che si farà le ossa sul campo, e il dottore che, nonostante le poche battute, risulta molto umano. Il tema mi sembra ben centrato, con la donna che nella malattia rivive quotidianamente un "presente" ormai andato..
Per quanto mi riguarda davvero un bel racconto.

2) Scivolo!, di Mario Pacchiarotti
Ciao Mario,
il tuo racconto mi ha fatto pensare al contrario delle sliding doors del cinema: o scegli questo o scegli quello, ma in ogni caso come sarebbe potuta essere l'altra scelta non lo saprai mai. L'idea è simpatica e ben resa, quasi un flusso di coscienza, sottolineato dalla grande quantità di corsivo, contrapposta al poco parlato dei due protagonisti. In fondo, chi non si è mai fatto simili paranoie?
Forse nel finale si poteva cercare un qualcosa di un filino meno telefonato (visto che di fare l'amore parli già all'inizio del racconto). Per esempio, ma è solamente una mia idea, potevi far respingere il protagonista dalla moglie e farle dire qualcosa del tipo: - Io invece ho fame.
Così, per sottolineare che, comunque sia, ognuno di noi fa le proprie scelte e che queste possono influenzare e cambiare quelle degli altri. Ma è un'idea butta lì, prendila per quel che vale.

3) La fine del mondo, di Francesco Nucera
Ciao Francesco,
in un primo momento il tuo racconto mi ha fatto venite in mente "Io sono leggenda", poi, a mano a mano che procedevo nella lettura, la vicenda ha preso forma e gli eventi mi sono stati più chiari. Non nego di averlo dovuto rileggere per chiarirmi del tutto alcuni passaggi, e senza dubbio qualche "gancio" in più avrebbe accompagnato ancora meglio il lettore verso la verità. Ma comunque l'ho trovato un buon racconto, godibile. E anche in tema, a mio parere.

4) La vostra nuova vita, di Valter Carignano
Ciao Valter,
che dire che non sia già stato detto da chi mi ha preceduto? Mi pare innegabile che il problema principale della storia stia nel percepire come estremamente reale la preoccupazione che Xandra esprime nella prima parte (peraltro ben scritta) e che trae in inganno, senza nemmeno un gancio che possa instillare nel lettore un qualche dibbio sul fatto che possa trattarsi di una finzione. Se devo essere sincero l'idea dell'hacker di "presenti altrui" mi sembrava più intrigante rispetto alla svolta che hai dato tu, ma potrebbe anche essere che una diversa prospettiva, come per esempio quella suggerita da Canadria, dia alla storia una visione più intrigante e originale.
L'atmosfera alla Total Recall mi è comunque sembrata ben resa, e questo mi piace.
A prescindere da tutto, il tema è centrato.

5) Tutto da capo, di Eugene Fitzherbert
Ciao Eugene,
il tuo racconto è interessante e ha un potenziale inespesso notevole. Non ti ripeterò le cose che ti ha già detto chi mi ha preceduto, ma mi soffermerò su un particolare che a me ha dato un po' fastidio (tranquillo, nulla di che, anzi una cosa che spesso ho fatto pure io).
Il particolare è questa frase:
...mise su tela quello che la ragazza mai avrebbe immaginato di possedere.
E cioè? Cosa avrà mai dipinto di così devastante il protagonista da spingere la ragazza al suicidio? Con una frase così vaga e priva di agganci, il lettore è costretto a fare il 100% del lavoro di immaginazione, mentre credo che almeno una parte spetti allo scrittore. Non tutto, ovvio, ma almeno un indizietto, un pochino di sforzo per dare il la al lettore, così che questi possa poi mettere in moto la sua fantasia e completi il lavoro. Un cinquanta e cinquanta, diciamo; non zero a cento. Così mi chiedi (a me lettore) uno sforzo davvero eccessivo che potrei scambiare per pigrizia. E dire che l'immaginazione non ti manca, anzi, c'è tutto il resto del racconto a dimostrare che ne hai in abbondanza.
Il tema mi pare decisamente centrato.

6) Dentro la caverna, di Alessio Terribile
Ciao Alessio, piacere di fare la tua conoscenza.
Ho fatto un po' di fatica a seguire il tuo racconto; mentre la prima parte è sostanzialmente chiara, da quando l'ispettore esce dalla caverna e finsce nel mondo parallelo mi sono intorcinato più volte. Alcuni punti sono troppo un susseguirsi rapido di eventi, senza respiro, frasi a volte troppo corte che fanno un po' l'effetto lista della spesa. Per esempio, prendi questa:
Occhioscuro studiò la casa, poi entrò da una finestra. La casa era vecchia, ma in buone condizioni. Sentì delle voci forse dal salotto. Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore. Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne.
e prova ad andare a capo a ogni punto fermo o a ognuno dei tanti poi che hai dissemniato nel racconto, così:
Occhioscuro studiò la casa,
poi entrò da una finestra.
La casa era vecchia, ma in buone condizioni.
Sentì delle voci forse dal salotto.
Forse i tizi che hanno ucciso il rapitore.
Non sapeva quanti erano, per cui preferì trovare le donne.
Non ti fa un po' l'effetto della lista della spesa? Un tot di questo, un po' di quello...
Alcune frasi hanno bisogno di qualche virgola o altro, per dar loro un po' di respiro. Questa, per esempio:
Uscì dalla caverna era quasi l'alba.
renderebbe meglio con un punto e virgola (anche se molti lo odiano):
Uscì dalla caverna; era quasi l'alba.
O magari così:
Uscì dalla caverna che era quasi l'alba.

Il racconto ha molto potenziale, credo che con più tempo a disposizione e più caratteri, così da non essere costretto a stringere tutto in poco spazio, potrebbe venirne fuori un ottimo racconto.

7) Guarda come dondolo principescamente, di Giuseppe Gangemi
Ciao Giuseppe,
il tuo racconto mi ha fatto pensare a le mille e una notte, ai re magi che portano doni e a una favola - di cui non ricordo il titolo - in cui una principessa fa uccidere tutti quelli che le portano un dono non gradito. A parte questo mix di sensazioni, in effetti il racconto meriterebbe di essere sviluppato in maniera un po' più approfondita. Così com'è c'è poco a parte il gioco di parole col tema, e in effetti finora sei stato l'unico a sfruttarlo con una declinazione non legata al tempo.
Però, il titolo mi piace un casino.

8) Non dormire, di Filippo Puddu
Ciao Filippo,
se non ci fosse il limite minimo di 300 caratteri, il mio commento sarebbe un sintetico boh! Non prenderlo per una battuta o per un'offesa, non vuole essere né l'uno né l'altra. È che davvero non sono riuscito a capire molto del tuo racconto. Il secondo e il terzo segmento potrebbero essere un sogno o un incubo, così come una realtà diversa. La prima parte, invece, mi sembra l'unica un po' aderente alla realtà, ma proprio non riesco a capire dove mi vuoi portare.
Come sempre, non escludo che sia un mio limite nell'interpretare ciò che hai scritto. Nel caso, leggerò volentieri i commenti degli altri per chiarirmi le idee. E magari domani o dopodomani provo a rileggerlo, magari trovo l'interpretazione che oggi mi sfugge.

9) Il sole, le lune, le perse stelle, di Andrea Partiti
Ciao Andrea,
devo ammettere che questa tua performance mi mette in seria difficoltà. È già successo una o due edizioni fa che qualcuno postasse una poesia, e già allora avevo sottolineato la mia totale incapacità di commentare una poesia; temo proprio di non avere le competenze necessarie. Inoltre devo pur sempre considerare che MC, per quanto mi riguarda, è un contest dedicato ai racconti. Un plauso al coraggio, comunque, è di dovere.

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Emilia Bifano
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 22 giugno 2017, 23:44

1) Camera 303 di Erika Adale
2) Il Sole, le lune, le perse stelle di Andrea Partiti
3) Tutto Da Capo di Eugene Fitzherbert
4) La vostra nuova vita di Valter Carignano
5) Guarda come dondolo principescamente di Giuseppe Gangemi
6) Scivolo! di Mario Pacchiarotti
7) Dentro la caverna di Alessio Terribile
8) La fine del mondo di Francesco Nucera
9) Non Dormire di Filippo Puddu

CAMERA 303
Ciao Erika,
se penso ad un aggettivo legato al tuo racconto mi viene spontaneo "delicato". Non è facile trattare in questo spazio così ridotto un tema forte come quello da te scelto eppure tu sei riuscita a destreggiarti agilmente con le parole senza inciampare in definizioni scontate. Le immagini da te scelte richiamano un ambiente quotidiano e familiare in cui facilmente riesco a immedesimarmi. Lo stile è chiaro e pulito. Coraggiosa la scelta di adottare una seconda persona che ho apprezzato molto.
Bel lavoro!

IL SOLE, LA LUNA, LE PERSE STELLE
Leggere questa poesia è una piacevole sorpresa, ancor più dopo tanti racconti. Ho riletto più volte i versi trovando sempre nuovi livelli di senso. Mi ha colpita l'idea di questa sorta di lettera in bottiglia che sembra arrivata direttamente da un futuro non troppo lontano ma che mi ha dato l'impressione di voler essere un monito da un passato che deve ancora avvenire. In questi salti temporali che la mia testa ha affrontato mi sono trovata più volte a riflettere sul triste tema del mondo che si sta sgretolando sotto i nostri piedi. Complimenti!

TUTTO DA CAPO
Ciao!
Trovo il tuo stile particolarmente interessante. L'idea mi piace molto e ho apprezzato anche l'utilizzo che fai delle parole. Condivido con gli altri il fatto che il potenziale del racconto non sia stato completamente esaurito. Avrebbe potuto cogliere maggiormente nel segno ma, ti ripeto, l'idea non è affatto male.
Credo che il limite di battute ti abbia penalizzato. L'atmosfera non si è scaldata a dovere. Mi piacerebbe ci rimettessi mano e lo trasformassi in qualcosa di maggiormente carico di emozioni. Buon lavoro!

LA VOSTRA NUOVA VITA
Ciao Valter,
la parte centrale del tuo racconto sarebbe stato un buon incipit per me. La parte iniziale e la finale invece mi hanno lasciata perplessa. Da fan di Black Mirror quale sono, ho trovato l'idea di poter scegliere un "presente ideale" molto accattivante. Sono però rimasta sinceramente a bocca asciutta quando non ho avuto nessun dettaglio concreto a cui aggrapparmi. Avrei preferito che mi sviscerassi sulla pagina tutta la parte centrale così da esaurire ogni mia curiosità. Mi spiace perché il potenziale dell'idea è davvero alto e valido. Spero ci rimetterai mano e magari, con qualche battuta in più, riuscirai a rendere giustizia a una scrittura che trovo buona e convincente.

GUARDA COME DONDOLO PRINCIPESCAMENTE
Mi piace davvero molto il titolo del tuo racconto. Detto ciò ho apprezzato questa idea e anche il tono che richiama un po' quello di una favola. Detto ciò, non credo che tu abbia esaurito tutto il potenziale della storia. I periodi sono lunghi e a volte si fatica a leggerli al primo colpo. Il corpo del racconto è troppo asciutto ma mettendoci nuovamente mano si potrebbe migliorare molto. Buon lavoro!

SCIVOLO!
Trovo l'idea semplice e ben articolata. Non è lo stile che di solito prediligo nelle mie letture ma non ho faticato a "scivolare" nella tua scrittura in maniera abbastanza comoda. Avrei forse preferito un po' più di azzardo, di tensione. In ogni caso credo che questo racconto abbia il pregio di trovare un valore a quelle piccole azioni che fanno parte del nostro quotidiano. La scrittura è pulita e valida. Bene!

DENTRO LA CAVERNA
Trovo il tuo racconto potenzialmente valido. L'archetipo del capovolgimento dei mondi è però troppo comune. Mi sarei aspettata qualcosa in più. Complice la confusione che si crea a causa di un assottigliamento del testo dovuto probabilmente alla mancanza di tempo o spazio. Se posso darti un consiglio "Show, don't tell" un grande classico delle tecniche di narrazione. La forza delle "immagini" avrebbe forse reso meglio ciò che volevi esprimere. Buon Lavoro!

LA FINE DEL MONDO
In questo racconto ho subito percepito un agglomerarsi di informazioni ben congegnate ma troppo affollate tra loro per essere subito chiare. Alcuni riferimenti, come quello ai film americani,hanno distolto la mia attenzione portandomi lontana dalla tua storia.
I passaggi sono, a mio parere, troppo rapidi e mi costringono a tornare più volte sui miei passi per coglierne il senso. L'idea di utilizzare l'archetipo del mostro nella forma di zombie è una davvero azzardata per poterla esaurire in 3000 battute e anche, per alcuni versi, già sentita. Il passaggio tra vittima e carnefice che mi sembra di aver colto, è davvero repentino. Sono certa che se il tutto fosse sviluppato con un respiro più ampio e con un maggior tempo di riflessione, la luce che adesso si scorge tra le tue parole non sarebbe più così eterea. In ogni caso trovo la tua scrittura davvero valida e interessante. Lo stile è funzionale a raccontare questo squarcio di "altro presente" che ci hai voluto regalare. Spero di poterne presto leggere una versione più ampia.

NON DORMIRE
Questo racconto mi ha confusa. Non riesco a ritrovare il tema della sfida. Faccio davvero difficoltà a dire qualcosa perché sento di non aver capito nulla di quello che tu volessi dire. Credo che questo incubo sia un'idea maturata troppo velocemente e scritta in maniera ancora più rapida. Una baraonda di informazioni in cui non trovo un filo di collegamento concreto che mi faccia desiderare di andare avanti a leggere. Il tuo stile è davvero molto duro e probabilmente messo in cattiva luce da una pagina così particolare. Spero di leggere altro di tuo così da poter capire meglio di che "colore" è la tua scrittura.
Emilia Bifano

diego.ducoli
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Re: Gruppo HYPERION: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 22 giugno 2017, 23:45

Il sole, la luna, le perse stelle – Andrea Partiti

Ciao Andrea
TI chiedo scusa, non so come giudicare la tua poesia, non ho neanche le competenze per farlo.
Non so dire se lo stile è buono, se metrica corretta o qualunque altro tecnicismo che ci sta dietro sia corretto. Credo solo che la poesia debba smuovere qualcosa e purtroppo non è successo.
Non so veramente come giudicare il brano, non sono il lettore adatto.

Camera 303 – Erika Adale

Ciao Erika
Averne di pazienti cosi, fanno le loro cose e vanno a letto tranquilli.
Il racconto funziona, ho fatto fatica ad associare le due parti. Ho dovuto rileggere il tutto un paio di volte per chiarirmi la situazione, ma poi in effetti tutto torna.
La parte finale con in due infermieri è particolarmente azzeccata.

La fine del mondo – Francesco Nucera

Ciao Francesco
Un pezzo semplice e diretto le dinamiche interne al racconto sono chiare, come anche la molla che fa scattare la follia, anche l'alternanza dei momenti, reale e fantastico mi sembra ben gestita.
Il punto negativo del pezzo è che sembra un po' la solita solfa. L'ho letto con piacere ma da te mi aspetto qualcosa di meglio soprattutto se parli di zombie.

La vostra nuova vita – Valter Carignano

Ciao Valter
L'idea, anche se non originalissima, è sempre interessante, ma credo che ti servano un gran numero di battute per sviscerarla al meglio.
La parte centrale è quella che ho apprezzato meno, è li solo per spiegare il contesto e ambientazione, una sorta di infodump che non mi ha fatto impazzire e che occupa gran parte del pezzo.

Scivolo! - Mario Pacchiarotti

Ciao Mario
Non amo particolarmente i flusso di pensieri ma il tuo mi pare ben gestito.
Un protagonista paranoico che per ogni azione fa mille elucubrazioni, un po' pesantino ma molto reale. Non ho molto da dire il brano funziona, ora devo decidere dove metterti in classifica, in alto? In basso? E se questa decisioni influenzerà tutte le tue future partecipazioni a MC? Se ogni volta che leggerai un mio pezzo lo casserai? Ho deciso! Esco dallo schema. Vado in bagno.

P.S: Scusa non ho resistito...

Non dormire – Filippo Puddu

Ciao Filippo
Ammetto di non aver ben capito la correlazione tra la prima parte e la seconda. Sta sognando?
Un racconto che sembra solo una critica ai grillini, e se non sbaglio fa parodia di alcune esternazioni del loro leader. La presenza di alcune figure mi è un po' ostile, hanno qualche legame religioso che mi sfugge?
Il racconto potrebbe essere anche interessante ma rimane troppo nebuloso.
Guarda come dondolo principescamente – Giuseppe Gangemi

Ciao Giuseppe
Un racconto che lascia poco. La storia è ridotta al minimo: il principe è cattivo arriva uno sconosciuto e lo defenestra col cavallino.
Non riesco ad empatizzare con nessuno dei personaggi, tutto si svolge in fretta.
Mettici un po di introspezione, l'idea di base e l'ambientazione sono buone ma il brano da rivedere.

Tutto da capo – Eugene Fitzherbert

Ciao Eugene
L'idea di base è molto interessante ma lo stile che hai scelto non gli rende merito.
Hai dei personaggi molto forti che non “vengono fuori”, la componente drammatica del brano dovrebbe essere il cavallo di battaglia ma sentimenti ed emozioni sono relegati in secondo piano.
Hai raccontato la storia ma, in questo caso, mostrala sarebbe stato molto più efficace.
Le battute a disposizione sono poche ma se decidi di riprendere in mano il pezzo e ampliarlo hai un buon margine di miglioramento.

Dentro la caverna – Alessio Terribile

Ciao Alessio
Eri a corto di caratteri? La prima parte del brano va bene ma la parte del “fuori caverna” è troppo veloce. Hai dovuto tagliare e si vede infatti il risultato finale non è soddisfacente.
Capita a tutti, soprattutto le prime volte, sono convinto con un numero adeguato di battute ne uscirebbe un buon racconto, ma cosi non va.

Classifica:
1) Camera 303
2) Scivolo!
3) La fine del mondo
4) Tutto da capo
5) La vostra nuova vita
6) Guarda come dondolo principescamente
7) Dentro la caverna
8) Non dormire
9) Il sole, le lune, le perse stelle

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