IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Appuntamento a lunedì 19 giugno alle ore 21 con il tema di Maurizio Bertino, Campione della Prima Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Bertino Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Della Rossa Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
mezzomatto
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IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#1 » lunedì 19 giugno 2017, 23:31

Il grande inquisitore
Fra Gerolamo annodò con molta cura le corregge del gatto a nove code fissando un uncino di ferro a ogni nodo. Intanto pensava a quanto il male avesse permeato il mondo e quanta penitenza sarebbe stata necessaria per debellarlo. Tre uncini per ogni coda, in totale ventisette uncini: il tre, la sintesi perfetta, elevata alla terza potenza. Rabbrividì pensando alle pene che avrebbe subito il suppliziato e sorrise al pensiero che ogni fitta di dolore gli avrebbe rimesso un peccato. Una sola frustata avrebbe inferto nove staffilate e ventisette arpionate alle carni del penitente. Calcolò quante sferzate sarebbero state necessarie per superare il demonio: venticinque frustate avrebbero inferto seicentosettantacinque uncinate, nove in più del numero di Satana, il seicentosessantasei. Nove, il numero triplamente perfetto.
Poi si preparò: si denudò e s’inginocchiò dinanzi al Crocefisso. S’inebriò nel contemplare le sette piaghe del Signore e anelò di patire la stessa sofferenza. La sua mano tremava quando impugnò il gatto a nove code, ma s’immobilizzò in una saldissima presa appena invocò: «Dio, dammi la forza».
La prima sferzata non fu particolarmente dolorosa, non è facile colpire con forza la propria stessa schiena, ma gli uncini si conficcarono nella carne e la strapparono quando la sferza fu ritratta. Il dolore era sufficientemente intenso, il suo peccato sarebbe stato senz’altro rimesso al venticinquesimo colpo. Arrivato al settimo, dovette fare una sosta. «Mio Dio» pregò «la carne è così debole che non riesco ad andare avanti?» Ed ebbe la visione dell’inquisita, nuda, appesa alla corda per le braccia dietro la schiena. Si agitava scompostamente, urlava e chiedeva pietà. «Sono quindi come lei, la peccatrice eretica, strega, debole di fronte al dolore?» Si frustò furiosamente per altre dieci volte, urlando come la suppliziata, ma la visione di quel corpo rotondo e morbido, di quei seni danzanti e… Lo straccio che le avevano messo all’inguine per nasconderne le intimità era scivolato giù e ora il suo sesso era completamente esposto.
Fra Gerolamo ne ricordava bene tutti i particolari, il pelo folto che lo nascondeva ancora, poi l’apparizione improvvisa, in mezzo a quella selva nera, del rosa delle labbra a seguito di uno scomposto allargamento delle gambe. S’inflisse furiosamente le ultime otto frustate piangendo e chiedendo pietà al Signore per l’ultimo, orrendo peccato commesso: una polluzione spontanea al vedere le rotondità dei glutei.
Con un urlo si inflisse con tutta la forza possibile il venticinquesimo colpo e si accorse, con orrore, di avere avuto, anche adesso, erezione e polluzione.
«Sono il Male, non avrò redenzione». Continuò a flagellarsi, fino alla fine.
Ultima modifica di mezzomatto il lunedì 19 giugno 2017, 23:46, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#2 » lunedì 19 giugno 2017, 23:40

Super tris anche per te, Giuseppe!!!

ChiaradiLuna
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#3 » martedì 20 giugno 2017, 13:56

Ciao Giuseppe! Vediamo di commentare il tuo racconto ^^
Tema: Il Male sotto forma di peccato, di pentimento per un desiderio perverso e la conseguente ricerca del perdono nel tentativo di espiare le colpe. Centratissimo direi!
Stile di scrittura: Mi verrebbe da dire "solenne". Nel senso maturo, autoritario, composto, perfettamente in linea con il contesto.
Chiarezza dei contenuti: Rendi bene l'atmosfera cupa e il protagonista, un povero frate che cerca di espiare i suoi peccati. Ho anche apprezzato come hai descritto il corpo della donna, non era facile far capire il desiderio carnale senza cadere nella volgarità. Bravo!
Idea: Semplice, in un certo senso, ma comunque resa splendidamente.
Conclusioni: Mi è piaciuto! Tema centrato, stile azzeccato e l'dea c'è.
In bocca al lupo!

Daniel Travis
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#4 » martedì 20 giugno 2017, 15:52

Ciao e complimenti.
Efficace la paradossale concentrazione della colpa del protagonista sul desiderio piuttosto che sulla violenza, per lui giustificata, inflitta all'accusata, che colpisce il lettore. Il punto di forza del racconto sta senza dubbio nello stile con cui è scritto, mentre la storia prosegue lineare fino a un finale bello potente.
Niente male davvero.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

mezzomatto
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#5 » giovedì 22 giugno 2017, 17:46

ChiaradiLuna ha scritto:Ho anche apprezzato come hai descritto il corpo della donna, non era facile far capire il desiderio carnale senza cadere nella volgarità. Bravo!


Grazie, mi fa molto piacere questo tuo apprezzamento. Ho scritto e riscritto più volte quel paragrafo, prima di trovare la formulazione giusta.
Mi hanno fatto molto piacere anche gli altri tuoi apprezzamenti.

mezzomatto
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#6 » giovedì 22 giugno 2017, 17:48

Daniel Travis ha scritto: Il punto di forza del racconto sta senza dubbio nello stile con cui è scritto, mentre la storia prosegue lineare fino a un finale bello potente.


Lo stile mi è venuto molto naturalmente, quindi vuol dire che è mio e dovrò coltivarlo compiutamente. Ancora tutto da dimostrare se potrò generalizzarlo o se dovrà rimanere confinato a racconti di questo stesso genere.

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erika.adale
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#7 » sabato 24 giugno 2017, 0:32

Ottima interpretazione del tema, dove il male assume varie valenze (dolore fisico, rappresentazione diabolica, desiderio di espiazione) interconnesse fra loro.
Ben gestito il crescendo della narrazione, belle le descrizioni senza indulgere ne' in volgarità ne' in descrizioni violente che, personalmente, reggo poco.
Lo stile è solenne e adatto a questo tipo di storia. La linearità è sempre un pregio, a mio avviso, che potresti rendere un tratto del tuo stile. La solennità, invece, un colore che si adatta a questo specifico contesto.

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giancarmine trotta
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#8 » sabato 24 giugno 2017, 16:06

Ciao Giuseppe,
la tua è indubbiamente un prova d'impatto. Spesso quando commento cerco di ricordare i punti salienti del racconto. Nel tuo caso ci sono e anzi, in alcuni passaggi non mi aspettavo fossi così esplicito (non è una critica!). L'unica piccola pecca (a proposito di peccati e peccatori!) riguarda i numeri che hai utilizzato. Tre, nove,venticinque, ecc..: o hanno un senso con storia e personaggio oppure stanno lì come contorno quasi inutile. Intendo dire che se non ci fossero cosa cambierebbe?
Concordo sull'ottimo stile, solenne. Rendi benissimo l'immagine di quest'uomo che si punisce per il male che è convinto di procurare e procurarsi.
Alla prossima lettura,
G.

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marco.roncaccia
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#9 » domenica 25 giugno 2017, 21:23

Ciao Giuseppe,
per quel che mi riguarda, il tuo è il miglior racconto di questo girone. La voce è convincente, il tema affrontato in maniera originale e allo stesso tempo centrale. Insomma nessun appunto sul testo. Quello che invece ti consiglierei vivamente di cambiare è il titolo. Il fatto che lo stesso titolo sia riferito a un racconto all’interno di un romanzo di un certo scrittore russo, ecco, non ti fa molto gioco. Avrebbe senso se ci fosse qualche riferimento oppure se ne fosse una parodia. Con un titolo diverso avresti un ottimo racconto e consentiresti al buon Fedor di riposare in pace.

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Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#10 » martedì 27 giugno 2017, 23:12

Un racconto dallo stile impeccabile, in cui il tema è perfettamente centrato. Il titolo già ci introduce all’epoca storica (a me ha fatto subito pensare all'ambientazione del Nome della Rosa), dettaglio non di poco conto. Nella parte iniziale il riferimento del protagonista alla simbologia numerica ha reso un po’ monotona la lettura: avrei tolto qualche tabellina per passare alla fase successiva. Nel complesso per me un’ottima prova, complimenti!

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Jacopo Berti
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Re: IL GRANDE INQUISITORE di Giuseppe De Micheli

Messaggio#11 » martedì 27 giugno 2017, 23:57

Ciao Giuseppe,
buona l'idea di tirar fuori il concetto che l'inquisitore deve far più paura del demonio. Questo racconto ci ricorda come alcune manifestazioni religiose "estreme" fossero il corrispettivo di patologie o disturbi psicologici. Il sadismo, nel caso dell'inquisizione, così come l'anoressia, nel caso di alcuni asceti, la sociopatia, nel caso degli eremiti.
Lo stile, è vero, è molto buono, ma conta anche il gusto personale, e questo non è un racconto che mi è piaciuto leggere.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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