Il prossimo

Appuntamento a lunedì 19 giugno alle ore 21 con il tema di Maurizio Bertino, Campione della Prima Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Bertino Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Della Rossa Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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eleonora.rossetti
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Il prossimo

Messaggio#1 » martedì 20 giugno 2017, 0:05

Mi sono rannicchiato contro il muro del salotto. Pistola in mano, silenziatore montato, colpo in canna.
Il prossimo sono io. Me lo sento.

L’ultimo episodio è stato in Belgio. Un tizio ha ucciso la fidanzata nel sonno, aprendole un nuovo sorriso in gola. L’hanno trovato in stato confusionale, in mezzo alla strada, che balbettava solo quattro parole: “È stato il Male”.
La stessa frase di tanti altri, nelle notti precedenti. Una scia di morti con un’unica firma, una sola spiegazione.

Nessuno sa come accada. Il web trasuda congetture. Chi l’ha correlato ai vaccini, chi alle scie chimiche; per alcuni è un virus, per altri una mania come quella del Blue Whale. Non so più a chi credere: quel che è certo è che coinvolge una persona per notte. Il Male ti possiede, ti usa, e ti lascia a raccogliere i cocci lerci di sangue.
E adesso tocca a me. Ho resistito a lungo, ma so che stavolta avrà la meglio.

Mezzanotte.

Sento il vagito della piccola Rita filtrare attraverso la finestra socchiusa. Ha sempre le coliche e non mi fa dormire. Cerco di non associare il viso paffuto della bambina al prurito che ho alle mani. Stringere il soffice collo, solo una breve resistenza e poi...

No, no, no, mi ripeto.
Non farlo entrare, non farlo entrare, resisti.

Il vicino e la sua mania di strimpellare a tarda ora quella chitarra del cazzo. Non imbrocca una nota neanche pregando in cinese. Mi vedo afferrare lo strumento e cacciarglielo giù in gola fino a rimestargli lo stomaco.

Non ci pensare!

Ah, Giusy! Sento il ritmo della sua cavalcata dal piano di sotto, i suoi mugolii di piacere. Se ne scopa uno diverso al mese, ma me l’avesse mollata una sola volta! Forse vuole essere presa, chissà? Con la forza...

NO!

La pistola trema. Non riesco più a frenare i pensieri. Il dito sul grilletto me lo immagino prima ancora di sentirlo al tatto. Magari far fuoco contro la testa di quella svampita del quindicesimo piano, che ogni sera urla e strepita perché con l’auto rischio di urtare il vaso delle sue fottute begonie. Quanto sarebbe bello aprirgli un bel fiore rosso nel cranio...

È dentro, è dentro!
Alzo l’arma.
No! Non mi avrai!
Il freddo della canna in bocca.
Rido, tremo, sparo.

***

Al piano sottostante, l'uomo sdraiato sul letto lascia vagare lo sguardo. Cavalcioni sopra di lui, Giusy drizza un poco la schiena e lo guarda in volto. “Tutto bene?”
Lui sorride.
L’ha sentito. Il sociopatico pazzoide s'è ammazzato. Davvero credeva che l'avrebbe scelto? Rinunciando così a una notte da sballo?
Non avevi bisogno di me. Chissà perché, quando all'uomo serve un colpevole, si dimentica degli specchi.
La cosa lo diverte. Certo, prima di andarsene, gli avrebbe fatto una visitina e avrebbe tracciato quattro paroline sul muro chiazzato di sangue, per non interrompere la catena.
Ma non ora.
Contempla la nuda bellezza di Giusy e sfodera un sogghigno. Ora che non deve più ammazzarla, può spassarsela a lungo con quella troietta.
Almeno fino alla notte successiva.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il martedì 20 giugno 2017, 0:30, modificato 11 volte in totale.


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antico
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Re: Il prossimo

Messaggio#2 » martedì 20 giugno 2017, 0:09

E che tris sia anche per te, Eleonora!

ChiaradiLuna
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Re: Il prossimo

Messaggio#3 » martedì 20 giugno 2017, 9:37

Ciao Eleonora! Vediamo di commentare il tuo racconto.
Tema: Nella prima parte descrivi "il Male" come un virus contagioso poi, almeno per quanto ho capito io, si tratta dell'opera di una sola persona. Tema ben interpretato, quindi.
Stile di scrittura: Lineare, scorrevole, niente da dire. L'unica cosa che mi permetto di dirti è che forse descrivi troppe situazioni che riguardano i vicini di casa. Cerco di spiegarmi meglio: ci sono molte cose nella vita di una persona che posso dare fastidio o irritare, come un barista antipatico, quello che salta la fila, quello che ti ruba il parcheggio ect. Invece tu ti concentri su episodi fisicamente vicini, come al dirimpettaio che suona, a quella che urla, a quella lasciva. Che va benissimo, intendiamoci, ma sembra che il modo giri attorno ad un condominio. Ovviamente se era questo il tuo scopo l'hai centrato in pieno.
Chiarezza dei contenuti: onestamente ho avuto molte difficoltà con l'ultimo paragrafo, ho dovuto rileggerlo diverse volte e ancora adesso non sono sicura di averlo capito fino in fondo. In prima lettura non avevo compreso chi parlasse e di chi stesse parlando, adesso non so se dietro a tutte quelle morti c'è sempre stato l'amante di Giusy. Mi dispiace, forse è un problema solo mio.
Idea: Originale, prima c'è il punto di vista di una "vittima", poi si scopre che non era neppure stato scelto perché l'artefice aveva di meglio da fare. Almeno io l'ho capita così.
Conclusioni: Purtroppo la mia personale difficoltà nell'ultimo paragrafo ostacola il mio giudizio, dato che non sono ben sicura di aver interpretato tutta la trama nel modo corretto. Al momento non so come concludere.
In bocca la lupo!

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eleonora.rossetti
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Re: Il prossimo

Messaggio#4 » martedì 20 giugno 2017, 10:07

Ciao ChiaradiLuna,
ti dissipo il dubbio. A parlare, alla fine, è proprio il Male che ha posseduto il corpo dell'amante di Giusy per quella notte. (lui dice "davvero credeva che l'avrebbe SCELTO?" e fa capire che il piano era ammazzare la ragazza, mentre invece ora può approfittare di un altro morto). E' vero che il Male ruba un corpo diverso ogni notte, e infatti ride perché non avrebbe mai preso quello di quel pazzoide: non serviva possederlo per trascinarlo sul baratro di un atto efferato (si vede che la persona in questione è pesantemente disturbata di mente e i suoi pensieri si concentrano sulle quotidianità che magari sopportiamo e che invece lui esacerba al limite).
Sul descrivere situazioni "condominiali" era per far capire che anche in quel momento le piccole contrarietà stanno prendendo il sopravvento in quello che il protagonista crede sia il principio della "possessione": la triste realtà è che sta facendo tutto da solo.
Grazie del commento ;)
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Daniel Travis
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Re: Il prossimo

Messaggio#5 » martedì 20 giugno 2017, 12:07

Ciao e complimenti.
Bella l'idea e bell'esecuzione: la paura del Male che libera il crudele assassino dentro l'uomo della strada è una trovata ben costruita e degna del Dylan Dog dei primi cento numeri (anche se apprezzo pure alcuni di quelli nuovi, il paragone qui è un grosso complimento, sia chiaro). Le modalità di omicidio immaginate collegate al fastidio di ogni potenziale vittima sono il bulbo oculare sulla torta.
Concordo con Chiara sul fatto che ci voglia un attimo per comprendere che il Male sia effettivamente il Male e non l'amante di Giusy che nel tempo libero fa il serial killer.

Al piano sottostante, l'uomo sdraiato sul letto lascia vagare lo sguardo. Cavalcioni sopra di lui, Giusy drizza un poco la schiena e lo guarda in volto. “Tutto bene?”
Lui sorride.


Nella frase seguente, capiamoci, è già chiaro che il Male è il Male e non un uomo qualunque, anche perché non avrebbe senso, ma in questo passaggio secondo me il riferimento all'uomo sdraiato sul letto come soggetto delle azioni rischia di far deragliare, anche perché per capire che è il Male dentro di lui ad agire l'unico indizio (ripeto, solo in questo passaggio, dopo si capisce secondo me) è il corsivo del Lui, e se uno in prima lettura si perde quello si rischia la confusione.
Chiarito questo piccolo dettaglio, che non è neanche un difetto vero e proprio, valutazione decisamente positiva.
Bella prova.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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eleonora.rossetti
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Re: Il prossimo

Messaggio#6 » martedì 20 giugno 2017, 12:25

Ciao Daniel, grazie del commento. Ahimè non sono lettrice di Dylan Dog (non lapidarmi!) quindi non posso capire appieno il termine di paragone tra i primi cento numeri e i successivi XD
Sì, il corsivo è meno incisivo che so, di un maiuscolo. Anche i corsivi successivi ("sentito", "scelto") sono stati messi per suggerire qualcosa di soprannaturale.
Tra l'altro ci ho rimuginato per tutta la notte: l'idea del Male che possiede una persona una notte per volta potrebbe essere il core di un concept per un romanzo psicologico, chissà se vedrà mai la luce (quindi non rubatemi l'idea neh! XD)
Buon contest anche a te!
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giancarmine trotta
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Re: Il prossimo

Messaggio#7 » domenica 25 giugno 2017, 15:33

Ciao Eleonora e ben ritrovata.
Doppia lettura anche del tuo racconto. Alla prima non ero certo di aver capito il finale (ed era così) che invece ho gustato alla seconda lettura (grazie anche ai tuoi suggerimenti).
Credo sia un buon lavoro; alla fine, ripensando al tutto, mi accorgo che i piani del male possono essere modificati solo da menti che agiscono in modo estremo. In questo caso l'epilogo è fatale e Il Male modifica la propria strategia. "Lo psicopatico" come lo definisce lui, è certamente coraggioso: non vuole diventare il mezzo per i suoi fini e pur di non esserlo si sacrifica.
In definitiva è un racconto riuscito. Un pizzico di chiarezza sulle frasi (da attribuire al Male o all'uomo) e sarebbe stato perfetto. Lettura godibile che frase dopo frase non scende di livello.
Alla prossima,
G.

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marco.roncaccia
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Re: Il prossimo

Messaggio#8 » domenica 25 giugno 2017, 21:17

Ciao Eleonora,
il tuo racconto non mi convince per due motivi.
Il primo è il montaggio. Ho dovuto rileggerlo un paio di volte per cercare di capirlo. Non arriva diretto come dovrebbe. Il cambio di punto di vista spiazza il lettore.
Il secondo è la connotazione del male. Un po’ troppo macchietta. Il fatto che lasci che un pazzoide faccia il lavoro per lui solo per potersi trombare in sana pace Giusy … ecco non mi sembra una gran trovata.

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erika.adale
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Re: Il prossimo

Messaggio#9 » lunedì 26 giugno 2017, 16:41

Ciao, un racconto che interpreta in modo interessante il tema del tema e il cui senso mi è arrivato diretto, senza alcuna difficoltà. Deduco che il Male sia una forma di demone, che possiede le persone, spingendole a compiere delitti efferati.
Perché, però, il sociopatico lo sa e non vede la cronaca per quello che è nel nostro quotidiano, cioè una serie di orrori non correlati fra loro? Perché è, appunto, matto quindi, secondo una certa tradizione letteraria, sensitivo?
Per altro ho capito che sia un uomo disturbato solo dal tuo successivo commento ( e da quello del Male in persona nel racconto). Il fatto che trovi intolleranti alcune banalità è tutto sommato spiegabile con la possessione che porta a omicidi per futili motivi. Rivolgere l'arma verso se stesso, a fronte alla necessità di compiere il male, sembra un atto di coraggio più che di disagio.
Infine: il Male in persona si appoggia su un'altra morte per godere di un po' di sesso. Ecco, questo non mi convince appieno. Il demone dovrebbe godere del sangue versato più che di una donna, l'idea che lasci il compito di uccidere a un altro me lo fa un po' impiegato che passa la pratica al collega sfigato.

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Jacopo Berti
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Re: Il prossimo

Messaggio#10 » martedì 27 giugno 2017, 10:06

Ciao Eleonora,
il tuo è un racconto che funziona molto bene fino al paragrafo finale. Le "prove" di resistenza al male sono coinvolgenti e gli omicidi immaginati nei loro tratti salienti e con le parole adatte sono molto riusciti. La lente di ingrandimento sui piccoli problemi quotidiani è opportuna, secondo me.
La trama si indebolisce un po' alla fine e, sebbene non la veda così male come Roncaccia, concordo con la valutazione che Marco ha fatto sul "Male": non è credibile, peggio, non è così interessante, un'entità trascendente o quel che è, che compie ogni giorno un omicidio e che in ultimo si contenta di un morto qualsiasi, peraltro non omicidio ma suicidio, mentre gode una notte di sesso attraverso il suo ospite.
Io ho capito quel che è successo, ma capisco che altri possano aver avuto problemi: uno si domanda se per caso non abbia capito bene, soprattutto perché quello che intuisce non lo soddisfa appieno.
Un racconto che sarebbe più che buono, se non fosse un po' penalizzato da un finale debole.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Monica Patrizi
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Re: Il prossimo

Messaggio#11 » martedì 27 giugno 2017, 22:35

Il prossimo – E. Rossetti
Ciao Eleonora, un racconto coinvolgente, che tiene col fiato sospeso fino alla fine. Avrei inserito situazioni diverse in cui "il pazzoide" avesse potuto scegliere chi ammazzare, oltre a limitarsi al vicinato… possibile che il tizio non avesse qualche altra conoscenza molesta? Tuttavia la descrizione delle diverse situazioni del condominio è assolutamente brillante e molto verosimile. Per me se avessi finito qui il racconto sarebbe potuto bastare, c’era credo già tutto. Nella seconda parte c’è un cambio di punto di vista, decidi di inserire la connotazione del male e il racconto perde un po’ di efficacia. Nel complesso un buon lavoro, complimenti!

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