Netina

Appuntamento a lunedì 19 giugno alle ore 21 con il tema di Maurizio Bertino, Campione della Prima Era di Minuti Contati. Chi vorrà partecipare avrà tempo fino all'una di notte per postare un racconto di massimo 3000 caratteri spazi inclusi incentrato su quel tema.

NB: la partecipazione alla Bertino Night non preclude la partecipazione alla Frascella Night e alla Della Rossa Night. Volendo, si può partecipare anche a tutte e tre!
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patty.barale
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Netina

Messaggio#1 » martedì 20 giugno 2017, 1:30

“Aiutatemi…”
La supplica si levò stanca contro le pareti di pietra della cucina, si trascinò fino alla porta e scivolò sotto l’uscio per raggiungere le voci sommesse che stazionavano nell’aia.
Netina cercò di sollevarsi a sedere sullo stramazzo, ma il suo corpo allo stremo le permise solo di voltare il capo verso la finestra: erano tutti là fuori. Poteva vedere Seve, il naso schiacciato contro i vetri incrostati, nel tentativo di sbirciare all’interno e Menico, le mani callose appoggiate al davanzale e Beppe, Dino, Emilia, Maria…
La porta si aprì e sulla soglia comparve una donna, gli occhi inchiodati al pavimento, in mano una scopa di saggina.
Si guardò intorno, poi, visto il pagliericcio immerso nell’oscurità della cucina, si avvicinò a passi lenti, circospetti, la scopa stretta al petto e le labbra mosse dalla cantilena delle litanie alla Madonna.
L’aria era irrespirabile, il puzzo di urina e feci era fortissimo: chissà da quanti giorni la vecchia era inchiodata a quel letto.
La donna si fermò a qualche passo di distanza e guardò Netina: la levatrice che aveva fatto nascere i suoi figli, la guaritrice che aveva messo a posto le ossa di suo marito dopo quella terribile caduta dal ciliegio, la donna bella, decisa e forte che era riuscita, con le sue erbe, ad alleviare i dolori che avevano accompagnato suo padre alla tomba, ora non c’era più, al suo posto, su quel pagliericcio, giaceva la vera Netina, una vecchia megera, uno scheletro contorto e sofferente.
“Rita, grazie, che Dio ti benedica…” Netina cercò di sorridere, ma il dolore diede vita a un ghigno, “ti prego, avrei bisogno di…”
“Non ti azzardare a fare… a farmi… a fare quello che sai, brutta strega che non sei altro!” Rita allungò il manico della scopa verso il letto e Netina si ritrasse spaventata.
“Il parroco ci aveva avvisati…”
“Ma… io vi ho… dato aiuto… cure…” la voce di Netina era sempre più debole e impastata.
“Zitta, masca!” Le grida dei compaesani ammassati sulla soglia irruppero con violenza nella piccola cucina.
Netina riconobbe le voci che le urlavano contro e nella sua mente presero forma i volti delle persone che avevano bussato alla sua porta per chiedere conforto, per ottenere le erbe medicinali, per avere un aiuto quando le piaghe da medicare erano troppo impressionanti, quando le mucche si facevano male o quando i maiali non crescevano.. e poi tutti quei volti furono cancellati da quello del priore, la notte in cui era salito alla casetta e si era preso da solo la cura per la solitudine e nelle orecchie della moribonda rimbombarono le calunnie che ne erano seguite.
Netina chiuse gli occhi e implorò la morte affinché giungesse presto a liberarla da tutto il dolore e e la solitudine in cui l’avevano rinchiusa.
Allungò la mano verso la scopa di saggina e strinse forte il manico: forse, credendo nella trasmigrazione del potere, sarebbero tornati a vedere l’essere umano e qualcuno le avrebbe tenuto la mano mentre il nulla calava su di lei.



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antico
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Re: Netina

Messaggio#2 » martedì 20 giugno 2017, 1:36

Patty, anche per te è un due su tre! Ok i caratteri, malus per il tempo! E il tuo è anche l'ultimo racconto a essere postato in questa CENTESIMA! L'OTTANTESIMO!

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eleonora.rossetti
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Re: Netina

Messaggio#3 » venerdì 23 giugno 2017, 14:51

Ciao Patty!
Qui troviamo il grande classico di quando si parla del male, ovvero la caccia alle streghe, la superstizione, la calunnia e la persecuzione che ne deriva.
Ammetto che su alcuni termini, come "masca", ho dovuto documentarmi, non sapevo fosse il termine con cui si indicano le streghe in Piemonte...
Al di là di ciò, ci cali bene nello stato di abbandono vissuto dalla ormai vecchia donna, con tutti che le si rivoltano contro dopo poche parole del priore che ha approfittato di lei per poi accusarla ingiustamente.
Sull'ultima frase, con l'accenno alla trasmigrazione del potere, mi hai un po' spiazzato, nel senso che anche senza quell'ultima azione il racconto poteva chiudersi perfettamente, mentre invece così mi lasci un dubbio che non viene spiegato, o almeno io non l'ho inteso.
A livello di stile niente da dire, ormai ci hai abituati a una narrazione sciolta e scorrevole, pur ricca di dettagli.
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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patty.barale
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Re: Netina

Messaggio#4 » venerdì 23 giugno 2017, 18:43

Ciao Eleonora,
Innanzitutto grazie del commento.
Per quanto riguarda il passaggio del potere la tradizione afferma che uno dei modi per disperdere il potere della masca in punto di morte sia farle stringere il manico di una scopa che poi dovrà essere bruciato nel camino.

http://www.latelanera.com/misteriefolcl ... asp?id=282

Alla prossima!

mezzomatto
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Re: Netina

Messaggio#5 » sabato 24 giugno 2017, 16:21

Netina, di Patty Barale
Svolgimento interessante: finchè sei utile, puoi anche essere una strega, ti tolleriamo, ma appena perdi colpi... Sul piano formale ci sono salti di punto di vista spiazzanti: prima la narrazione è dal punto di vista di Netina, poi, senza transizione, si passa a quello di Rita. Spiazzante anche il contrasto fra il bene fatto dalla levatrice (nascite, cure, ecc.) e l'essere considerata strega. Spiazzante perchè assolutamente non mmotivato (Io appartengo alla vecchia scuola: non tujtto va spiegato, ma almeno le cose importanti sì). Mio giudizio: i numeri ci sono, Patty può fare meglio.

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luigi.brasili
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Re: Netina

Messaggio#6 » domenica 25 giugno 2017, 1:34

Per quanto il filone sia stato ampiamente sfruttato non ce n’è mai abbastanza di storie che rimarchino l’egoismo dell’essere umano, la mancanza di quelle qualità che dovrebbero essere insite nel concetto di umano civilizzato, l’assenza di riconoscenza e tutto il resto. Questo è già un punto a favore. Ci sono alcuni passaggi che presentano forse un eccesso di spiegazioni, e ho trovato un po’ forzato l’atteggiamento della donna rispetto al modo in cui viene presentata al momento in cui entra nella stanza. E in quel passaggio si perde il focus. Il finale comunque chiude bene lo svolgimento, ma credo che lì qualche termine in sottrazione (e più accuratezza nella parte centrale) avrebbe reso più fluida l’intera narrazione.

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Andrea Partiti
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Re: Netina

Messaggio#7 » domenica 25 giugno 2017, 10:52

Anche io ero convinto che la prima parte del racconto fosse dal punto di vista della donna in visita, penso per via della frase iniziale "La supplica si levò stanca" che mi fa subito pensare a qualcuno che sente la supplica, magari senza aver ancora visto la persona da cui viene. Però poi torni a mostrarci la stanza e le persone attorno come se fossimo con la moribonda, poi di nuovo "chissà da quanti giorni la vecchia" ti sposti.
E' un problema da risolvere, ma una volta sistemato, il racconto è ottimo e il tema c'è abbastanza chiaramente.
Le masche me l'ha spiegato mia nonna cosa sono, ma ammetto di essere stato spiazzato dalla trasmigrazione del potere finale, quella parte sembra davvero fuori contesto, troppo "tecnica" per un racconto dai toni molto popolari.
Su stile e ritmi, niente da lamentare, si va sul sicuro coi tuoi racconti!

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Simone Cassia
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Re: Netina

Messaggio#8 » domenica 25 giugno 2017, 12:11

Netina – di Patty Barale
Ciao Patty,
i racconti sul folklore paesano e sulle streghe sono un evergreen di cui non ci si stanca mai di leggere e benché tu riesca a rendere molto bene l’atmosfera, la lettura non è liscia come dovrebbe.
Oltre ai problemi di punto di vista che ti hanno fatto notare gli altri, ti volevo fare un appunto sui tempi del racconto. Citi eventi che sono accaduti in passato senza dare loro una collocazione temporale e questo non è di per se sbagliato, però non si capisce bene in quanto tempo le parole del priore abbiano fatto breccia nella testa della gente.
La ferocia con cui le persone si scagliano contro questa povera donna, fa pensare a qualcosa nel breve termine. Il priore cerca di possederla, viene rifiutato, la prende con la forza e fa pagare questa cosa alla donna dicendo in paese che è una strega. La gente le vuole bene ma il dubbio è una brutta bestia e il priore è un uomo di dio. Nel giro di alcuni mesi anche le menti più resistenti vengono logorate dal dubbio e una notte, si va dalla strega per ucciderla. Eppure, a rigore di logica, devono essere passati almeno decenni per trasformare una donna forte e desiderabile in una vecchia incapace di alzarsi dal giaciglio e davvero il livore di un evento così indietro nel tempo riesce ad essere così prorompente? Del resto non ci mostri una giustificazione, un evento negativo collettivo, che possa generare un tale odio. A mio avviso in questa gestione dei tempi e degli eventi fa perdere qualche punto al racconto.
La storia della scopa è un po’ tecnico, ma documentandosi un po’ sul folklore è più che giustificato (del resto dai tutti gli elementi per potersi documentare su queste figure).
Nel complesso è un racconto con del potenziale e tanto margine di crescita.
Mi dispiace sembrare puntiglioso e fare il pelo al racconto, ma il livello generale di questa edizione è molto alto (per s/fortuna :P )

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patty.barale
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Re: Netina

Messaggio#9 » lunedì 26 giugno 2017, 5:55

Grazie a tutti per i vostri commenti!
Le vostre osservazioni sono corrette , in particolare la gestione dei tempi e del Pdv: l'idea è arrivata all'ultimo e Ho "buttato giù "
Soprattutto grazie della "puntigliosità": mi offre appigli solidi per migliorare un racconto che non mi convinceva e in cui scopro, invece, buone possibilità di miglioramento!

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Vastatio
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Re: Netina

Messaggio#10 » lunedì 26 giugno 2017, 14:09

Ciao,

il grosso problema di questo racconto è che non da molto al lettore di quanto già non sia abituato a vedere. La particolarità su cui dovresti fare presa , ma che scivola via ritorcendosi contro, è che non è una strega comune, ma una masca. Quindi con luoghi e "regole" che la caratterizzano. Al di là dei problemi "tecnici" che ti sono già stati segnalati, io ti consiglierei di concentrarti su eventi/episodi che differenzino la tua protagonista (come il frequentare senza problemi al chiesa o lo stesso rito di trasferimento dei poteri). Allo stato attuale, al netto del finale un po' confuso, non si distingue dalla massa dei racconti "fine di una strega".

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Rionero
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Re: Netina

Messaggio#11 » lunedì 26 giugno 2017, 16:31

Ciao,

arrivo tardi e non posso che concordare sugli appunti fatti su POV e tempi della narrazione, per cui non mi dilungherò su questo, né sullo stile, ti ho letto spesso e penso che il complimento più grande che ti posso fare è che è assolutamente riconoscibile!

A questo posso aggiungere che trovo un'aderenza solo parziale al tema, forse data proprio dai problemi di POV: anche se in alcuni momenti questo sembra effettivamente centrato sulla strega, mi continua a mancare l'IO di "Io, il male".

Per il resto io ho apprezzato il finale: o meglio se avessi puntato sullo spiegare le logiche della trasmutazione del potere, sarebbe davvero stato interessante dal punto di vista dell'originalità del personaggio il rinunciare al suo essere...per essere accettato dal popolo vile e bigotto che l'ha ripudiata.

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