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La sospensione

Inviato: lunedì 17 luglio 2017, 21:56
da alexandra.fischer
LA SOSPENSIONE
Di Alexandra Fischer
Chissà come se la caverà Mytha, su quel razzo.
La sua sospensione dal collegio di Helvetica III ha colto di sorpresa tutte le ragazze.
Ogni iscritta sapeva dello spauracchio di quel veicolo, posto accanto ai due monumenti del Spirito Pioneristico della Galassia, una sua versione in miniatura e la scultura di una barca, tutti simboli di viaggi avventurosi andati a lieto fine.

Non per Mytha Stern, l’ex- bambina prodigio che aveva incantato le coetanee sugli olo nastri.
I suoi occhi viola dalle pupille dorate e la sua capigliatura biondo platino non sono bastati a far passare alla direttrice la collera dopo averla sentita ammettere di aver insultato la professoressa di Storia del Colonialismo Galattico.
Myrtha Stern era ricca e orfana, con una zia originaria di Helvetica III, la quale aveva concordato con la direttrice la massima libertà per la nipote.
E quest’ultima aveva acconsentito, pur di togliersi dai piedi quella versione invecchiata di Myrtha in abbigliamento più consono a un’escursione che a un colloquio scolastico.
Anche lei in camicia a scacchi e pantaloni color sabbia e con sotto il braccio il casco tondo e la bombola a ossigeno cilindrica legata alla schiena.
La direttrice si era dimostrata disponibile a riservare un trattamento di favore a Myrtha, pur di togliersi di dosso lo sguardo viola della donna.
E così, Mrtha si era dedicata a escursioni solitarie lungo le montagne del pianeta, frequentando le lezioni come le pareva.
Non che fosse una stupida, la memoria di attrice l’aiutava e la sua spiritosaggine le aveva procurato ben sei amiche.
La bionda e fragile Tina, la misteriosa Hermine dal cerchietto giallo e la capo gruppo, la studiosa Alina dai capelli neri raccolti a coda di cavallo.
C’erano anche le cugine Georgette, Sybil e Jeanne, dai caschetti castani e dall’abitudine di girare sempre tutte e tre insieme.

Nessuna delle sei amiche è voluta mancare all’addio a Myrtha.
Niente educazione raffinata, per lei, niente più olo nastri musicali con i cantanti dai ciuffi a banana e dalle canzoni languide, per non parlare poi del localino grigio che serviva panini al formaggio Helvetia e cioccolata della stessa marca.
La direttrice avrebbe evitato volentieri quell’ultimo saluto a Myrtha, ma Alina aveva preso il furgone rosso e bianco caricandovi le amiche di prima mattina.
Era stato un viaggio scomodo fra le strade di montagna, ma il pilota computer aveva fatto il suo dovere.

Eccole lì, a salutarla, arrivate giusto in tempo prima del decollo.

Sospesa per aver detto a quella vecchia arpia della Castorp la verità: il benessere di pianeti come Helvetia era dovuto agli alieni e non agli esseri umani, abilissimi imitatori e basta.
Lo provava il quartiere degli artisti dalle basse case bianche e lo stesso collegio dalle bianche torri, uno stile architettonico imitato anche negli edifici governativi di Nova Ellas.
E poi aveva definito l’umanità una razza di assassini, che aveva sterminato le specie di alberi senzienti, la fauna boschiva e le creature lacustri di Helvetia, lasciandosi dietro un deserto, ripopolato con creature di origine terrestre allevate in laboratorio.

Re: La sospensione

Inviato: lunedì 17 luglio 2017, 23:11
da antico
Tutto ok con i parametri, buona Brambilla Edition, Alexandra!

Re: La sospensione

Inviato: martedì 18 luglio 2017, 16:24
da alexandra.fischer
Ciao Antico, grazie.

Re: La sospensione

Inviato: mercoledì 19 luglio 2017, 17:23
da maria rosaria
Ciao Alexandra.
Delicato questo racconto con un finale che lancia un messaggio ambientalista.
La storia di una ribelle, una ragazza fortunata che rinuncia ai suoi agi e ai suoi privilegi per dire quello che pensa: l'umanità è una razza di assassini che ha distrutto la flora e la fauna del pianeta.
C'è molto anche di femminista nel comportamento di Myrtha e della sua anziana zia, se mi permetti. E la cosa mi piace.
A dover trovare un difetto, forse, c'è una cosa che non è ben chiarita. Dove andrà Myrtha dopo la sospensione?
Mi rendo conto che cinquemila caratteri non concedono tanta libertà e che spesso nei racconti brevi, fantastici o di fantascienza, molte cose rimangono non chiarite.
Complessivamente una buona prova.

Re: La sospensione

Inviato: venerdì 21 luglio 2017, 6:25
da alexandra.fischer
Ciao Maria Rosaria,
grazie del commento. Sono contenta che ti siano arrivati questi messaggi di fondo (femminismo, ambientalismo). Mi dispiace per non aver chiarito da subito cosa ne sarà di Myrtha (scusami, ero troppo concentrata sul punto di vista delle sue compagne di collegio. La vedono andare via in mezzo a grossi guai. Ecco, la prossima volta farò più attenzione). La sua destinazione finale, ora, a mente fredda, la immagino la zona spopolata di Nova Ellas...un quartiere vuoto nel quale ha tutto il tempo di meditare sulle sue azioni.

Re: La sospensione

Inviato: sabato 22 luglio 2017, 18:45
da valter_carignano
ciao e ben ritrovata
la vicenda è intrigante, i personaggi sono caratterizzati in maniera forse un po' fumettistica (non so se fosse tua intenzione) ma sicuramente efficace, la conclusione dà un tocco di consapevolezza e di nobiltà alla protagonista (e sottolinea l'usuale crudeltà e idiozia di parte della razza umana). Bello.
Secondo il mio parere, il racconto è però penalizzato dal fatto di essere interamente raccontato, e anche in modo a tratti un poco sbrigativo, quasi come se fosse una sinossi o un riassunto. Credo che gli gioverebbero molto delle scene in 'show'.

Re: La sospensione

Inviato: domenica 23 luglio 2017, 11:27
da giancarmine trotta
Ciao Alexandra,
il tuo racconto è ben strutturato, compiuto. Ha un senso e anche la gestione del personaggio è adeguata e ben resa. Leggendolo ho avuto un dubbio e una perplessità: il dubbio è dove va la protagonista (e hai risposto); la perplessità è sul modo di raccontare alcuni fatti, tipo il viaggio non voluto della direttrice o l'architettura di alcuni edifici; è come se hai voluto per forza scrivere questi contenuti per giustificare l'aderenza all'immagine (per me già aderente fin da subito).
In conclusione una buona prova, certamente migliorabile in alcun aspetti, ma per me superata come in altri racconti del vostro gruppo.
Alla prossima,
G.

Re: La sospensione

Inviato: domenica 23 luglio 2017, 18:23
da angelo.frascella
Ciao Alexandra.

Racconto molto gradevole e carino. Anche tu, come molti altri ti sei soffermata a spiegare i dettagli dell'immagine e questa necessità rallenta un po' il tutto. Inoltre hai scelto di raccontare la storia con un punto di vista onniscente, che rende un po' distante il lettore. Con qualche piccolo cambiamento la narratrice potrebbe essere una delle amiche, il che potrebbe rendere più "appassionata" la narrazione.

Re: La sospensione

Inviato: lunedì 24 luglio 2017, 21:22
da Eugene Fitzherbert
Ciao, Alexandra!
La tematica ecologista e pacifista è molto intensa e io la vedo molto vicina a me, quindi il racconto da questo punto di vista mi ha preso. L'idea della punizione esemplare ci dice anche che il fantastico mondo di Helvetica III è invece frutto di un totalitarismo soverchiante e anche questo è un punto a favore della storia stessa. La critica non risparmia nessuno, tanto da arrivare a definire gli umani come dei meri imitatori, privandoli di quello che li ha resi unici su questo mondo: la creatività. Credo che una visione così oscura e tetra del futuro della razza umana si veda raramente, e in più collocata all'interno di un pezzo di soli cinquemila caratteri.

Devo anche segnalarti che il nome della protagonista varia: da Mytha a Myrtha a Myrha. Capisco che sono dei refusi e che il vero colpevole è il pochissimo tempo a disposizione.
Come ti hanno suggerito, forse bisognava calcare la mano sul significato catastrofico del razzo: porta Myrtha in un pianeta prigione? In un Collegio per ragazze punk dove si pratica l'elettroshock a colazione? In uno studio di Cinecittà a fare da pubblico per Porta a Porta? A quale livello di Inferno è condannata la ragazza per aver detto solo la scomoda verità?

Nel complesso, una bella prova, che ha bisogno di essere limata qua e là ma che già è molto incisiva così. Brava!

Re: La sospensione

Inviato: mercoledì 26 luglio 2017, 0:05
da DandElion
Ciao Alexandra!
In verità in verità ti dico che ho letto il tuo racconto molte volte, perchè di prima lettura non mi ha entusiasmato. Lo trovo eccessivamente descrittivo, anche a discapito della narrazione stessa, che non scioglie alcuni punti, tipo dove venga spedita Mytha( o Myrtha?), se dopo un periodo di sospensione tornerà in qualche modo o se davvero la sospensione è perenne.. Stravolgendo completamente il senso di una scuola che insegna a favore di una scuola che punisce.. sadness.. Va bene punire, ma per far crescere. Triste è invece che le amiche la salutino, ma da lontano.. Insomma mi ha lasciato una grande amarezza in bocca e un senso di non compiuto.

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 11:16
da lordmax
Bella idea, molto interessante un racconto da collegio con sfondo ecologista e femminista.
Il tema lo vedo in pieno anche se in alcuni punti sembra che ti sei soffermata solo per pagarne il prezzo.
Ci sono alcuni refusi ma ininfluenti.
L’idea del collegio difficile reso da quel ‘ben sei amiche’ collima con la visione negativa dell’ambiente.
La scelta di raccontare di una punizione per mostrare la stortura del sistema nel suo complesso (la razza umana assassina e imitatrice) e quella del metodo scolastico (principalmente punitivo e clientelistico) è ben azzeccata.
Purtroppo il racconto sembra più una sinossi o gli appunti per un racconto che un racconto in se. Il fatto di scegliere un narratore onnisciente e descrivere tutto anziché inserire dialoghi e pov (point of view) dei protagonisti lo penalizza molto.
Sicuramente un racconto da portare in laboratorio perché potrebbe diventare molto molto bello.

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 18:56
da alexandra.fischer
Ciao Valter, grazie del commento. Il taglio fumettistico del racconto mi è venuto fuori per via dell'immersione nello spirito da racconto di SF del passato. Mi dispiace per non aver osato di più con il cambio di punto di vista del narratore, ma avevo paura di cadere nel Tragico Orrore dell'Ermetismo. Prometto di provarci la prossima volta.

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 18:59
da alexandra.fischer
Ciao Giancarmine,
sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. Per quel che riguarda il viaggio proibito dalla direttrice e l'architettura degli edifici, mi è scattata la voglia di immergermi nell'immagine quanto più potevo (e me la sono presa con me stessa per non aver citato...Le biciclette!), questo anche per arricchire la storia (uso dei dettagli, del minimalismo).

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 19:02
da alexandra.fischer
Ciao Angelo, grazie del consiglio in merito al tipo di narratore (sì, una delle amiche aggiungerebbe sentimento e quindi maggior identificazione lettore-personaggio). E' vero che le descrizioni rallentano l'azione. In questo caso, la prova aveva più il senso di addestrare lo scrittore all'uso dei dettagli.

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 19:07
da alexandra.fischer
Ciao Eugene, quanti complimenti. Grazie. Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. Mi dispiace per i refusi sul nome della protagonista: Myrtha. Sembra che si tratti della maledizione dei racconti di SF vecchia maniera (se leggi certe edizioni fine Anni Settanta, anche di Urania, ce ne scappano diversi. Per me è un barocchismo...riferito a quei libri. Io devo starci attenta, grazie per avermelo segnalato. Per quel che riguarda la punizione di Myrtha, mi dispiace non averne scritto...sai perché? Ecco, aderenza all'immagine. Così ho fissato il tema dello strazio e dell'angoscia da cosa-ne-sarà di lei? per evitare di andare fuori tema. La prossima volta oserò di più.

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 19:10
da alexandra.fischer
Ciao Dandelion,
mi spiace per il senso di incompiutezza del racconto e della rilettura (acc...ecco a Voi la Maledizione del Minimalismo). Per quel che riguarda l'amaro in bocca dovuto all'assenza di notizie certe sul destino della protagonista, ecco, quello era proprio il messaggio che volevo dare...dubbio, paura. E sì, anche una rilettura inquietante del Tipico Collegio Svizzero (trapiantato su un pianeta).

Re: La sospensione

Inviato: giovedì 27 luglio 2017, 19:14
da alexandra.fischer
Ciao Lord Max,
grazie del consiglio di portare il racconto in laboratorio per arricchirlo (di punti vista diversi, magari inseriti nelle descrizioni...la torre vista da...il razzo visto da...). Sono contenta che nel complesso ti sia piaciuto. Scusa l'abuso del Narratore Onnisciente (hai ragione, meglio sperimentare punti di vista diversi). E anche un uso mirato dei dialoghi può aiutare il lettore a immergersi meglio nel mondo narrativo (servono a spiegare).