Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Appuntamento a lunedì 17 luglio dalle 21 all'una con una Special dedicata a Franco Brambilla!
Dovrete scrivere facendovi ispirare da una sua immagine a vrete più caratteri del solito: 5000 spazi inclusi!
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Andrea Partiti
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Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#1 » martedì 18 luglio 2017, 0:40

— Don Oreste è dietro la curva.
— Adesso?
— Via, via, via! — urlarono tre voci sovrapposte, facendo gracchiare i piccoli altoparlanti negli elmetti, mentre i ragazzi sterzavano bruscamente lasciando che la gravità marziana li lanciasse giù per il pendio, staccandosi dalla fila di biciclette.
Se erano sfortunati Don Oreste se ne sarebbe accorto in un paio di minuti, se erano fortunati sarebbe tornato fino alla colonia estiva prima di notare il silenzio sospetto dei tre allievi anziani del gruppo. Di certo i ragazzi più giovani, fino a sedici anni, non li avrebbero traditi prima del tempo.
Il trio arrivò al fondo del canale, dove si fermò sollevando una nuvola di polvere rossa e appiccicosa. Smontarono dalle biciclette e le nascosero dietro a un grosso masso spezzato, poi si acquattarono per accertarsi di essere soli.
Tesero le orecchie. Comunicavano via radio ma la rada atmosfera marziana, dovuta alla terraformazione in corso, trasmetteva già i suoni a sufficienza da sentire dei passi in avvicinamento, anche se non abbastanza da rendere intellegibili parole e suoni articolati.
— Silenzio, — fece Pim, mostrando il palmo delle mani. Tutti obbedirono. Nessuna bicicletta, niente passi, niente urla di rimprovero.
— Ok, via libera! — Pim sollevò il pollice ammiccando.
— Andiamo alla base? — propose Eric con tono eccitato. — Ho letto sui bollettini che oggi lanciano dei razzi climatici.
— Don Oreste dice che sono stupidi a insistere, che ci vorrà troppo tempo e dovrebbero usare i soldi per migliorare le infrastrutture di Marte, anziché migliorare l'atmosfera, — commentò Alex.
— Però sarebbe bello, girare all’aperto senza casco. Chissà che odore ha Marte, — disse Eric.
— Che odore vuoi che abbia? — lo interruppe Pim. — C'è sabbia ovunque: avrà odore di sabbia. Mio cugino che è stato sulla terra dice che lì hanno la sabbia ma anche il mare insieme.
— Ci sono le foto, sui libri, ma per me sono una balla di propaganda, — fece Eric.
— Perché? — chiesero gli altri due.
— Se avessero davvero tutta quell'acqua, perché farne arrivare altra dagli asteroidi? Mio padre vende acqua alla Terra, vuol dire che non ne hanno così tanta.
— Idiota, c'è il sale nel mare, non si beve. Non sai proprio nulla della Terra?
— Idiota tu, — Eric incrociò le braccia sul petto, — Se pensi che portare il ghiaccio dagli asteroidi sia più comodo che levare il sale dall'acqua che hanno già.
— Ormai non torna più, — Alex si era allontanato e guardava verso il sentiero in alto. — Possiamo andare!
Recuperate le bici, le portarono a spalle risalendo il versante opposto del canale, poi lo seguirono verso sud. Avevano ancora diverse ore prima che scendesse la notte. Amavano l’avventura, ma non erano così avventati da farsi sorprendere all’aperto dal freddo marziano.
La base di terraformazione non era lontana, ma non avevano mai avuto il permesso di avvicinarsi. “Troppo pericoloso,” si limitava a rispondere Don Oreste.
La trovarono al di là di un’alta duna. Era ben più vasta di quanto si aspettassero e per un attimo restarono a bocca aperta a osservare l’enorme bolla bianca e l’attività che la circondava.
Sapevano che era parte di una serie di basi analoghe per creare una magnetosfera artificiale attorno a Marte, per proteggere l’atmosfera in formazione dai venti solari. La cupola bianca non era che la gigantesca capocchia di uno spillo magnetico conficcato nel suolo fino al nucleo ferroso del pianeta, il cuore del meccanismo.
— Wow, — esclamò Pim.
— Chissà com’è, vivere in una cupola così grande, — si domandò Alex.
— Non ci vivono mica, ci lavorano, — lo corresse Eric.
— Che importa, deve essere strano lo stesso, tutto quello spazio senza una tuta addosso.
— Guardate, un razzo! — Pim indicò un hangar circolare ai confini della struttura che si apriva liberando un missile già in velocità.
Lo osservarono salire, poi curvare lentamente verso est iniziando rilasciando le caratteristiche scie chimiche dei razzi climatici. I venti avrebbero depositato le sostanze vaporizzate, queste avrebbero reagito con i silicati nelle rocce liberando anidride carbonica. Un giorno Marte sarebbe stato un piacevole pianeta dal clima moderato, dicevano gli scienziati, in impaziente attesa che l’effetto serra iniziasse ad autoalimentarsi.
— Un giorno vorrei vivere su Marte, — sospirò Pim, dopo un lungo tempo passato ad ammirare la serie di lanci.
Eric e Alex annuirono, concordi.
— Perché Don Oreste non ci voleva far vedere la base di terraformazione? — domandò Pim.
— Per non farci sentire minuscoli e minacciati, una volta tornati sugli asteroidi? — propose Eric.
— Secondo me invece, — fece Alex, — è per non farci vedere cosa possono fare le persone che lavorano insieme. Da noi si litiga su ogni sasso, non riuscirebbero mai a costruire qualcosa di così grande.
— Lo fanno per vivere, — disse Pim sollevando le spalle.
— No, vivono già bene nelle cupole, come noi, — lo contraddisse Alex. — Lo fanno per vivere meglio.
— Lavorare insieme per vivere meglio… — ripeté Eric.
— Non è un cattivo comandamento, — ammise Pim.



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antico
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#2 » martedì 18 luglio 2017, 0:42

Ciao Andrea! Tutto ok con i parametri! Divertiti in questa Brambilla Edition!

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maria rosaria
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#3 » mercoledì 19 luglio 2017, 15:49

Ciao Andrea.
Bella questa storia di tre ragazzini in colonia estiva su Marte che partono all'avventura di nascosto da Don Oreste.
Mi ha ricordato un po' le atmosfere di Cronache marziane di Bradbury, ma l'illustrazione di Franco Brambilla ha evocato in me molto di quel libro.
La meraviglia di questi piccoli abitanti di asteroidi di fronte alle grandezze e alle stranezze della vita su Marte è ben resa e anche i loro battibecchi sono molto realistici (per quanto lo possano essere quelli tra abitanti di asteroidi).
La storia è chiara, ben scritta, con un finale ottimista e un bel messaggio di questi tre ragazzini che dovrebbe far ben sperare per il futuro che li riguarda.
Maria Rosaria

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giancarmine trotta
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#4 » giovedì 20 luglio 2017, 19:07

Ciao Andrea,
la tua storia è centrata sull'immagine e questo non può che essere un punto a favore. Capisco le perplessità sulla mia che, dell'immagine, aveva solo alcune pennellate; ma di questo ne ho già parlato nella mia risposta.
Lo sai, non sono esperto di marziani e quindi prendo per buoni i neologismi riguardo il pianeta rosso, la terraformazione, ecc... lascio agli altri, se li faranno, questi commenti! Analizzo quindi il resto del testo. Tre protagonisti sono sempre uno scoglio da superare, una difficoltà in più. I dialoghi sono abbastanza buoni, in particolare quando i protagonisti battibeccano. Avrei preferito solo una caratterizzazione più forte dei personaggi, che mi sono apparsi simili.
La trama è ottima, adatta per un racconto di 5000 c.
In definitiva, l'unico mio appunto riguarda i personaggi. Potevano essere due principali e uno defilato; e comunque meno simili .
Questo non scalfisce la buona prova.
Alla prossima,
G.

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angelo.frascella
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#5 » venerdì 21 luglio 2017, 23:19

Ciao Andrea.

Racconto carino che però forse soffre un po' del limite del fatto che cerchi di giustificare l'immagine, più che di raccontare una storia. Così il racconto diventa più un quadro di ambiente e viene a mancare un forte nucleo drammatico, un conflitto, un forte coinvolgimento del lettore. Alla fine, tutto si riduce a degli scambi di battute fra i personaggi e la visione della base. A volte si dice che nei racconti i personaggi devono volere qualcosa: in questo caso vogliono solo dare un'occhiata alla base di Terraformazione: la posta in gioco insomma, è un po' bassa. Forse se ci fosse un po' di pepe nel rapporto fra i tre, magari frutto di una caratterizzazione più forte, aggiungeresti quel pizzico di sapore in più per rendere ottimo un piatto gradevole. In ogni caso, si intuisce dietro i dettagli un mondo di rapporti complessi fra Terra, Marte e popolazioni degli asteroidi: l'ambientazione FS è caratterizzata, perciò, molto bene,

A rileggerci,
Angelo

valter_carignano
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#6 » sabato 22 luglio 2017, 13:23

Ciao
anche a me ha ricordate certe atmosfere di Bradbury, e questo certo è un gran bel pregio.
La storia è semplice ma autentica, altro pregio, e la figura (anche solo evocata) del prete che porta i ragazzi in 'colonia' è molto simpatica.
Concordo con Angelo che i ragazzi potevano essere più caratterizzati.
Mi sembra un buonissimo lavoro.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#7 » lunedì 24 luglio 2017, 21:55

Ciao, Andrea!
Parto facendoti i complimenti per aver messo in scena una gita in colonia con la Chiesa. Non ne sentivo parlare da quando ero piccolo.
Poi i ragazzi che scappano per andare a vedere qualcosa al di là del bosco, mi ha fatto pensare Ricordo di Un Estate (stand by me) di Zio Stephen. La differenza sostanziale è che nel Maine i ragazzi si mettono in marcia per andare a vedere un Cadavere, qua per vedere partire i razzi. Forse sarebbe stato meglio aggiungere un qualcosa in più: erano in punizione e avevano saltato la visita guidata la mattina prima, i Razzi sono pericolosi e non lo sanno... Insomma, come è stato scritto sopra, forse la sola voglia di trasgredire le regole non è abbastanza.

Poi un'altra cosa OFF THE RECORD mi ha lasciato perplesso: Perché mai il buon Don Oreste non vuole insegnare ai ragazzi degli asteroidi a lavorare in sinergia? Qual è il ruolo di educatore del Don? È un colluso con lo Stato Totalitario degli Asteroidi?

Per il resto: bella idea, molto originale e buona adesione al tema grafico. Qualche sbavatura, ma niente che mi fermi dal farti i complimenti.

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DandElion
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#8 » martedì 25 luglio 2017, 23:35

ciao Andrea :)
Il tuo racconto è carino, mi piace l'ambientazione mista, dove immagino don Oreste vestito un po' all'antica, un Don Camillo dei noantri e 'sti ragazzini che invece, anche loro, i millenni passano e fanciulli- per fortuna- non cambiano mai, sempre alla ricerca di una nuova marachella.. Sul finale invece non ci siamo proprio, la chiusa moralista secondo me rovina molto l'atmosfera, è come dire, "ok fino ad adesso non so come finirlo, fammi fare una fine da buono".. Mi ha un po' deluso.. Lo rimaneggerei trovandogli una conclusione che non sia così buonista..

Andrea Partiti ha scritto:— Lavorare insieme per vivere meglio… — ripeté Eric.
— Non è un cattivo comandamento, — ammise Pim.


Questo non significa che non sia d'accordo col messaggio che l'unione fa la forza, eh, ma che semplicemente non lo vedo pertinente col resto del racconto.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Andrea Partiti
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#9 » mercoledì 26 luglio 2017, 1:02

Sono d'accordo sul finale moscissimo, ma non sapevo dove andare a parare.
Il piano origine era far ritrovare uno dei rover marziani (quelli di ora) incastrato in un crepaccio e giocarmi quella scoperta per un finale, ma non mi è venuto in mente molto di utilizzabile ^^

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lordmax
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Re: Fughe e comandamenti - Andrea Partiti

Messaggio#10 » giovedì 27 luglio 2017, 11:12

Molto attinente all’immagine, bravissimo.
La figura del prete e dei bambini in colonia rende perfettamente l’atmosfera retrò e tutto il substrato di immagini che abbiamo dal nostro passato.
La storia è semplice e lineare, una sorta di fotografia di un momento in colonia, di una breve fuga e di una curiosità tipica degli adolescenti. Mi è piaciuta molto. Anche se sembra non accadere nulla di rilevante sappiamo benissimo tutti quello che patiranno in punizione e il premio in figaggine con i ragazzi più giovani. Mi piace questo non detto e non presente nel racconto ma ben chiaro e forte nella mente dei lettori. Mi piacere quando si fa lavorare il lettore. ^__^
Passando alla parte meno bella, troppi dettagli, spieghi ogni sasso, ogni ombra di quello che vedono. Per un lettore di fantascienza è una mazzata sui denti e per un non lettore di fantascienza è una mazzata sullo stomaco. Avrei preferito una caratterizzazione maggiore dei ragazzi, così come hai fatto per far intendere i rapporti difficili fra Terra, Marte e asteroidi.

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