BANSHEE - Eleonora Rossetti

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eleonora.rossetti
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BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#1 » mercoledì 30 agosto 2017, 10:35

La pioggia è implacabile.
Pianto incessante, attraverso il tetto squarciato della chiesa. Chiodi celesti che trafiggono i tre cadaveri divorati dai proiettili, relitti tra le panche marce.
La donna li contempla stando al riparo della fonte battesimale, reclinata a scudo. Nessun rimorso. Lo Stigma nelle sue vene è cancrena che dilaga.
E le parla.
“Insegui la preda, Banshee.”
Banshee.
Le donne dall’oltretomba. Anime bruciate dall’inferno.
“Annuncia la fine.”
Il loro urlo è il tuono sincopato delle detonazioni. Il loro lamento è latore di morte.
Banshee.
“Reclama il sangue.”
Spinge il nuovo caricatore nell’alloggiamento.
Kriss Vector 40S&W, proiettili con incamiciatura di rame, ad alta capacità di perforazione.
“Celebra la morte.”
Chiude gli occhi. Lo Stigma la guida. Nuovi sensi tracciano la realtà con tinte cangianti, distorte. Sfrecciano verso l’abside, da dove erano giunti gli ultimi spari.
Pulsazione. Scia di vita. Le rimbalza nelle tempie.
Lo Stigma rende predatori.
Per questo li sente arrivare. Prima ancora dei passi, delle sicure sbloccate.
I morti sentono i vivi.
Si schiaccia contro il marmo sbrecciato. Colpi di pistola nel tuono; doppia linea di fuoco.
Le ultime due guardie del corpo.
“Celebra la morte.”
Attende la fine della prima salva prima di sporgersi, Vector spianata. Eccoli, al riparo dei cancelli divisori del transetto. Uno è più esposto, imprudente.
La Vector non ha pietà, come la pioggia. Il grilletto è morbido, invoglia al fuoco.
“Annuncia la fine.”
Crack-crack-crack!
Il lamento di morte echeggia in quel luogo orfano di Dio.
Fiotti di sangue e schegge sprizzano nell’acqua. Tre pallottole a spezzare la colonna vertebrale, due a maciullare i quadricipiti, tranciando le arterie femorali. Il corpo dell’uomo sussulta e s’accartoccia al suolo.
“Niente donne, niente bambine.”
Solo uomini, a cadere sotto i colpi di una Banshee.
“Reclama il sangue.”
Crepitio di ricarica dal secondo nascondiglio.
Esce allo scoperto, correndo verso la navata est. Fuoco di copertura, falciata ad arco di venticinque gradi e ritorno. Crivella il riparo fino a metà caricatore. Lo Stigma palpita, traccia il movimento della pistola avversaria. Inizia a contare.
Crack! Uno.
Schivata, spostamento d’aria accanto all’orecchio.
Crack! Due.
Colonna sfregiata davanti a sé. Accelera.
Crack! Tre.
Il proiettile si conficca nel muro alla sua destra.
Crack! Quattro.
Deviazione fortuita della Vector.
Crack! Cinque.
Una strinata al polpaccio. È quasi arrivata.
Crack! Sei.
Tuffo oltre le barricate del transetto, capriola, peso su un ginocchio, torsione a sinistra. Faccia a faccia col nemico.
Kriss Vector, alzo zero, lullaby per l’oblio.
Crack-crack-crack!
L’urlo di una Banshee è pestilenza. Contagia gli esseri umani con feroci tarli di piombo.
Il tuono gioisce dello sprizzare di budella e frammenti d’osso. Perforazione da spalla a inguine, fine sopraggiunta ancor prima del crollo finale sul muschio.
Di nuovo in piedi, la donna rilascia il caricatore vuoto. Tre passi allo scoperto, a colmarsi gli occhi dello scempio.
“Celebra la morte.”
Lo Stigma brucia, vuole espandersi. Deve espandersi. Per una persona. Una...
Crack!
Sette...?
Si guarda il petto. Scorge il buco osceno che lo deforma, lo spruzzo vermiglio sulla canotta scura e sui pantaloni inzuppati.
Costola andata, foro d’uscita grande come un occhio.
Crolla, più che tuffarsi, al riparo di una colonna laterale. Due detonazioni, ruggiti di sfida feroce.
Lo Stigma si protende, in caccia.
Eccolo. In alto. Sul pulpito dell’organo, proprio sopra il portico.
“Ciao, Leena.”
Voce opaca, spenta, un sudario sul mondo.
Leena. Quella parola è aria torbida. Sfiora d’istinto la piastrina d’acciaio al collo, istoriata con un codice numerico.
Non ci sono nomi, all’inferno.
“‘Finché morte non ci separi’. Te la ricordi, la promessa?”
Vuoto. Nella mente e nelle carni. Sangue che scorre, freddo come pioggia.
“Ma non sei tornata per me.”
Lo Stigma corre allo squarcio, sopperendo al respiro. Processo di cura attivo, ossigenazione ripristinata.
“Tu sei qui per Cassie.”
Crack! Nuovo nome, nuovo proiettile. Schegge da impatto le graffiano la guancia.
“Lo sai almeno cosa ti hanno fatto, i tuoi cari padroni? Eri in ospedale per un intervento. Ti hanno iniettato a tradimento quella merda di Stigma, e ti hanno aspettato all’obitorio. Chissà chi ho fatto cremare, Cristo santo.”
Una risata che trasuda isteria. Lei non risponde. Lascia che le parole fluiscano come il sangue. Lascia che il tempo scorra, perché lo Stigma risani ciò che i viventi hanno violato.
“Non eri altro che una nuova cavia per il loro fantomatico “siero del predatore”. Chissà perché cazzo funziona solo sulle femmine. Solo su alcune.”
Solo donne, solo bambine, sussurra lo Stigma al posto suo, e un nuovo sparo le percuote i timpani. Il proiettile mutila l’intonaco, sfiorandole la spalla, niente più di un’abrasione.
“A quanto pare, il tuo DNA era compatibile. Quindi, tale madre...”
Crack! Il tuono fa concorrenza allo sparo. Mentre si concentra per guarire, lei si accorge. La voce dell’arma. Revolver, come le altre.
“È questo che vuoi, per Cassie?”
Rimbalzi multipli, metallici. Bossoli a terra. Ha visto giusto. Sei colpi alla volta.
“È per questo che ti hanno sguinzagliato a inseguirci, da una città all’altra? Portland, Phoenix, Sacramento... Tutto per lei?”
Il nemico è al riparo. Ma deve esporsi per mirare. E anche lei.
“Fanculo...”
Il click del tamburo nell’alloggiamento.
“Non te la cederò, Leena.”
Cane armato.
“Fottuta zombie del cazzo!”
La sequela di spari trafigge la tempesta. Una pallottola le strina l’anfibio sinistro. La colonna, già mutilata, si sta sbriciolando. La linea di fuoco cambia leggermente. Lei si scansa per non assecondarla, rannicchiandosi.
Lo Stigma le ulula nelle viscere. La frattura si ricompone, il torace si gonfia di nuovo.
“Mai!”
La sua mano insanguinata vola alla cintura. Ultimo caricatore. Proiettili a punta cava. Boccioli da schiudere in corpi altrui. Caricamento. Colpo in canna. Clack.
“MAI, hai capito?”
Bossoli, rimbalzi, nuovo giro nel tamburo.
“Ti ci rimando io...”
Una, due, tre deflagrazioni. Lapilli di granito dal pavimento, in rapida successione. Lei flette i muscoli per lo scatto. Ultima goccia di sangue dal petto.
“...all’inferno!”
Quattro... cinque.
Scarta in piena vista, rotola, termina in posizione eretta. Ora lo scorge, l’uomo, anche senza Stigma, anche attraverso la pioggia. Occhi negli occhi.
Lampi ritmici, tuoni cacofonici tra quelle mura scarnificate.
Kriss Vector, traiettoria ascendente, ultimo canto.
La raffica spacca le gocce, fende l’aria, trapassa la carne. Metallo che implode, si espande, squarta organi, scivola oltre attraverso fori pulsanti.
L’uomo viene sbalzato indietro dalla violenza degli impatti. Sbatte contro l’organo, rincula, si sbilancia oltre il parapetto. Un ultimo guizzo con cui si aggrappa alla balaustra per frenare la caduta, poi s’arrende all’abbraccio marcio delle panche, tre metri più in basso.
Lei si piega in due. Centro in mezzo al ventre. Scava nelle sue stesse viscere in ricomposizione, estrae la pallottola, la stringe nel pugno. Niente dolore, come sempre, solo il formicolio dello Stigma che rigenera i tessuti. Pochi secondi perché possa risollevarsi, anche se ancora malferma, ed espandere i sensi.
Barlumi di vita, dove dovrebbe esserci solo un corpo crivellato.
"Reclama il sangue."
Sorpassa pozze cremisi a passo lento e lo raggiunge. Punta la Vector.
“Non... l’avrai.”
Parole affogate nel sangue. Singulti liquidi, barbigli scarlatti dalla bocca, slavati dalla pioggia.
Lei esita, per la prima volta. Lo sguardo dell’uomo moribondo è troppo vivo e senza terrore. Occhi lividi di vittoria, divisi dalla tacca del suo mirino.
“Non... puoi. T-tardi.”
Il sospetto brucia più dello Stigma. Lei gli balza addosso, bramosa di verità. La Vector schiaffeggia il fianco, trattenuta dalla cinghia.
Un lampo metallico dalla cintura.
Zero-Tolerance Combat Knife, lama in titanio, cinque pollici e mezzo. Sfiora il pomo d’Adamo come il vento con l’erba. Niente domande, niente conferme: solo lo sguardo.
“È... tardi...”
Consapevolezza. Improvvisa e venefica. L’azzanna nel profondo e lo Stigma non può respingerla.
Tardi.
Anche lui stava guadagnando tempo. Parole per ogni secondo prezioso.
Ma non per guarire.
Non per la vita.
“Se... d-dev’esse... re... che sia...”
Solleva lo sguardo ed espande ovunque.
Nulla.
Troppo nulla.
La pallottola le sfugge dalle dita. Rotola tra grumi viscerali e scompare.
Nocche che sbiancano, cuoio intrecciato che cigola sotto la sua presa.
Tardi.
“...per... sem... pre...”
Zero-Tolerance, lama in titanio, taglio netto. La voce si spegne in un gorgoglio. Vita risucchiata assieme al sangue, fino all’abisso.
L’ultima vita.


Sale i pochi gradini che portano all’abside.
L’altare sfida la decadenza, monolite solitario nel crepuscolo tempestoso. Gelido e oscuro, anche per i sensi dello Stigma.
Disteso sul marmo nero, un corpo minuto avvolto in un drappo lercio. Una siringa usata ai suoi piedi, fiore artificiale per l’ultimo omaggio, bacio al veleno dall’unica spina.
Dolce morte. Per sempre.
Cassie.
Solleva la bambina in spalla senza scoprirla, un fardello senza peso. Torna nella navata centrale, una marcia solenne, a capo chino. Ogni passo, un tintinnio nel silenzio.
Piastrine metalliche, penzolanti dalla cintura, identiche alla sua.
14821-12. Portland.
24511-58. Phoenix.
31786-98. Sacramento.
Le sue vere prede. Banshee che avevano seguito la scia di Cassie. Intercettate. Terminate.
“-Tutto per lei?-”
Per lei.
Cassie.
S’inginocchia nella melma vermiglia, attorniata dai cadaveri. Lo Stigma è silente. L’inferno non ha voce per il lutto.
Cassie.
I morti sentono i vivi.
Non Cassie. Non le è concesso sentirla. Non più.
“Celebra la morte.”
Non questa.

Banshee.
Stringe il corpo tra le braccia insensibili. Cuori inerti e freddi a contatto.
La voleva con sé. Per sé.
Finché morte non ci separi.
Banshee.
Tornata dall’inferno, per morire di nuovo. Morire dentro. Morire davvero.
Nella pioggia implacabile, come lacrime.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il giovedì 31 agosto 2017, 20:55, modificato 65 volte in totale.


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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#2 » mercoledì 30 agosto 2017, 10:51

Pensiero critico preliminare
Altieri ha uno stile che va a braccetto con l'azione. Impossibile imitarlo senza includere una scena "bellica", quindi, ho subito pensato a una situazione d'alto conflitto.
Il fatto che il personaggio principale sia una donna strizza l'occhio a Warriors - le nuove furie, ma non è stata una scelta dettata dal testo di riferimento.

Quando ho pensato alle Banshee, mi è piaciuto pensare a un mondo dove la scienza spregiudicata mira a creare nuovi soldati (vedi il siero Stigma), e in questo caso solo di donne, perché è una limitazione del siero stesso. Perché? Chi sono i "padroni"? Non lo dico apposta, non solo perché mancavano i caratteri ;) perché a mio avviso Altieri non spiega sempre tutto per filo e per segno. Le cose succedono.

Ammetto che i dialoghi sono stati i più difficili da imitare. Quando a parlare sono dei soldati, è ovvio che le frasi sono concise e meno discorsive, con gergo tecnico. Quando è un civile è già più complicato, e non avrebbe senso mettergli in bocca frasi ad effetto come, ad esempio, quelle di Karl Drekker in Juggernaut.

Approfitto di questo commento per ringraziare ufficialmente il mio amico Danilo che, come fu durante lo sviluppo di CHIMERA, è ormai la mia enciclopedia di armi e balistica. Altieri era molto puntiglioso con la descrizione degli armamenti e dei loro effetti (cosa che, non me ne voglia da lassù, a volte mi faceva impazzire per capire di cosa parlava! ^_^")

Al di là della competizione, ci tenevo davvero a dare il mio contributo a questo Camaleonte. Altieri mi ha ispirato molto. E continua a farlo.

PS: consiglio di (ri)leggerlo anche dopo lo STOP. Conoscendomi, modificherò fino all'ultimo...

PPS: per chi non sappia cosa sia una Kriss Vector, ecco un rapido ragguaglio: https://www.joeboboutfitters.com/v/vspfiles/photos/GUN-KV40-PFD20-2.jpg

PPPS: io scrivo facendomi ispirare anche dalla musica. Se vi interessa... questa è stata la colonna sonora:
https://www.youtube.com/watch?v=FwBOLRHZmkk
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#3 » giovedì 31 agosto 2017, 1:05

eleonora.rossetti ha scritto:Pensiero critico preliminare
Altieri ha uno stile che va a braccetto con l'azione. Impossibile imitarlo senza includere una scena "bellica", quindi, ho subito pensato a una situazione d'alto conflitto.
Il fatto che il personaggio principale sia una donna strizza l'occhio a Warriors - le nuove furie,


Siamo partite dallo stesso punto, ma adesso sono in panico per non aver utilizzato l'onomatopea dei miei dardi e delle mie fruste, ma mi chiedo funzionerebbero i miei "Swish" e "fiuu" al posto dei tuoi splendidi crack!?
Adesso sto in panico e già so che non avrò tempo per risistemarlo domani. Amarezza.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
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Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#4 » giovedì 31 agosto 2017, 1:08

DandElion ha scritto:
eleonora.rossetti ha scritto:Pensiero critico preliminare
Altieri ha uno stile che va a braccetto con l'azione. Impossibile imitarlo senza includere una scena "bellica", quindi, ho subito pensato a una situazione d'alto conflitto.
Il fatto che il personaggio principale sia una donna strizza l'occhio a Warriors - le nuove furie,


Siamo partite dallo stesso punto, ma adesso sono in panico per non aver utilizzato l'onomatopea dei miei dardi e delle mie fruste, ma mi chiedo funzionerebbero i miei "Swish" e "fiuu" al posto dei tuoi splendidi crack!?
Adesso sto in panico e già so che non avrò tempo per risistemarlo domani. Amarezza.


Crack è un'onomatopea che usa molto Altieri (anche Eugene la usa nel suo) ed è riservato alle armi da fuoco.
Ricordo che in Magdeburg usava il binomio "Sibilo,impatto" per descrivere le frecce, ad esempio ;)
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#5 » giovedì 31 agosto 2017, 1:16

eleonora.rossetti ha scritto:Crack è un'onomatopea che usa molto Altieri (anche Eugene la usa nel suo) ed è riservato alle armi da fuoco.
Ricordo che in Magdeburg usava il binomio "Sibilo,impatto" per descrivere le frecce, ad esempio ;)

Eh ma io ho scelto di ambientarlo in un falso antico, dove però la guerra civile si combatte con le armi del sadomaso (eh si lo so) e ancora nessun master- thanks be to God- che io sappia trae piacere dallo sparare al suo schiavo :P
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#6 » giovedì 31 agosto 2017, 1:17

DandElion ha scritto:
eleonora.rossetti ha scritto:Crack è un'onomatopea che usa molto Altieri (anche Eugene la usa nel suo) ed è riservato alle armi da fuoco.
Ricordo che in Magdeburg usava il binomio "Sibilo,impatto" per descrivere le frecce, ad esempio ;)

Eh ma io ho scelto di ambientarlo in un falso antico, dove però la guerra civile si combatte con le armi del sadomaso (eh si lo so) e ancora nessun master- thanks be to God- che io sappia trae piacere dallo sparare al suo schiavo :P

Non ho avuto ancora modo di leggerlo (sto crollando di sonno, rimedierò domani) però a naso ti direi: prendi un fucile da softair e usalo da ravvicinato senza protezioni. Sai che male XD
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#7 » giovedì 31 agosto 2017, 1:32

eleonora.rossetti ha scritto:a naso ti direi: prendi un fucile da softair e usalo da ravvicinato senza protezioni. Sai che male XD

Lol!! Ma nella Grecia Antica sebbene fuori dal tempo e chiaramente rielaborata in un tempo presente senza tempo mi sa che il fucile ci azzecca poco xD
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#8 » giovedì 31 agosto 2017, 1:47

Ribadisco, non l'ho letto XD il mio era un discorso generale ;)
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#9 » giovedì 31 agosto 2017, 9:44

Quindi, siamo arrivati al sadomaso con le armi da soft-air...
Questo thread si fa sempre più interessante... :D

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#10 » giovedì 31 agosto 2017, 9:47

Eugene Fitzherbert ha scritto:Quindi, siamo arrivati al sadomaso con le armi da soft-air...
Questo thread si fa sempre più interessante... :D

Oh beh, io a domanda rispondo XD
Comunque torniamo IT e massacratemi gentilmente quanto volete XD
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#11 » giovedì 31 agosto 2017, 11:01

eleonora.rossetti ha scritto:massacratemi gentilmente quanto volete XD


C'è poco da massacrare, Eleonora.
Davvero.
Wow!

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#12 » venerdì 1 settembre 2017, 19:38

Eugene Fitzherbert ha scritto:
eleonora.rossetti ha scritto:massacratemi gentilmente quanto volete XD


C'è poco da massacrare, Eleonora.
Davvero.
Wow!

Troppo gentile ;)

Aggiungo una postilla al commento critico (gli edit non sempre vengono visti ^_^)
Quando si parla di eroi, ci sono tantissime sfaccettature per descriverli, ma credo che una delle migliori manifestazioni di coraggio sia quello dettato dall'amore materno.
Ho visto con piacere che è stato un tema affrontato anche in altri racconti di questa edizione, il che mi affascina, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Il legame madre-figlio è qualcosa che non si può spezzare. Che sia feroce e ancora pulsante, che sia soltanto un ricordo di una vita passata ormai sbiadita e soppiantata da un siero, credo sia una delle poche cose nel mondo a essere davvero immortale. Questo è stato il concetto base, su cui poi ho costruito la storia.
Detto questo... vado a leggere bene i vostri racconti e aspetto i vostri commenti ;)
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kaipirissima
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#13 » sabato 2 settembre 2017, 10:43

Che posso dire? Questo è il primo racconto che leggo ed è strabello! Mi sono anche commossa per quel "fardello senza peso".
Ho molto apprezzato la location, "orfana di Dio".
Una scrittura elegante, feroce e poetica, agile e sospesa.
Un'azione che dilata i tempi della storia e offre tutte le coordinate della vicenda.
Devo ammettere che la scrittura ha soddisfatto il mio senso estetico, non frettolosa, non eccessiva. E anche il ritmo della narrazione mantiene viva l'attenzione sull'azione, seminando input per visualizzare il luogo, (il fatto che sia una chiesa, permette poi di coprire ciò che non è descritto, essendo un luogo "noto").
Concludendo direi obiettivo "camaleonte" raggiunto.
A risentirci per la classifica.

Complimenti! E grazie per la bella lettura.

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#14 » sabato 2 settembre 2017, 12:52

Ciao kaipirissima :)
kaipirissima ha scritto:Che posso dire? Questo è il primo racconto che leggo ed è strabello! Mi sono anche commossa per quel "fardello senza peso".
Ho molto apprezzato la location, "orfana di Dio".
Una scrittura elegante, feroce e poetica, agile e sospesa.
Un'azione che dilata i tempi della storia e offre tutte le coordinate della vicenda.
Devo ammettere che la scrittura ha soddisfatto il mio senso estetico, non frettolosa, non eccessiva. E anche il ritmo della narrazione mantiene viva l'attenzione sull'azione, seminando input per visualizzare il luogo, (il fatto che sia una chiesa, permette poi di coprire ciò che non è descritto, essendo un luogo "noto").
Concludendo direi obiettivo "camaleonte" raggiunto.
A risentirci per la classifica.

Complimenti! E grazie per la bella lettura.

Grazie a te, davvero.
Sulla chiesa sì, ammetto che la ragione della scelta è stata anche in parte guidata dal voler evitare descrizioni che avrebbero potuto rubarmi spazio. All'inizio avevo pensato a una villa. Poi, considerando anche il finale, ho deciso che non c'era luogo migliore per l'ultimo atto.
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#15 » giovedì 7 settembre 2017, 15:39

Non avendo avuto la possibilità di scrivere, prendo volentieri a leggere i racconti di questa edizione. Questo è il primo che mi capita sotto e devo subito dire che credo fermamente si tratti di un gran bel lavoro. Ciò che colpisce immediatamente è lo spessore dello stile, che dà sapore e qualità allo scritto. Mi sto chiedendo se si tratti di un tuo stile personale (che non riconosco) o se è frutto di un tentativo di emulare quello di Altieri (anche in questo caso, non essendo un esperto conoscitore dell'autore, non riesco a riconoscerlo). In entrambi i casi, ciò che conta davvero è che lo stile è assolutamente funzionale alla storia narrata e questo basta, come detto, a dare qualità all'opera che presenti.
C'è da ribadire inoltre che hai la capacità di mantenere lo stile praticamente inalterato, sullo stesso livello qualitativo, dall'inizio alla fine, e anche ciò è molto importante. Si vede che dietro a questo lavoro c'è parecchio impegno e c'è una dedizione che va ben oltre le quattro ore a cui siamo abituati su MC. Ciò che ne vien fuori, dunque, è un qualcosa che si differenzia parecchio dal tuo standard (che comunque ritengo mediamente alto, a volte molto alto) sia per il tempo dedicato alla sua creazione sia per la voglia di emulare un grande della nostra letteratura. Complimenti

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#16 » giovedì 7 settembre 2017, 21:01

Ciao, Eleonora,
bel lavoro, davvero. Ma questo te l'avevo già detto.Ottimo dal punto di vista stilistico, altrettanto valido per quel che riguarda la trama e l'intreccio. Tutto è concentrato sulla Banshee e sulla sua missione che viene svelata un pezzo alla volta. Una cosa non mi è chiara: il 'boss di fine livello', l'Uomo Con Il Revolver è suo marito?
Leggendo i racconti di Altieri, ho notato che lui spesso usa far combattere il top di una classe contro il top del suo opposto: mi viene in mente T/Mek, dove la miglior soldatessa combatte contro la più potente macchina da guerra meccanica mai creata. Credo che il duello finale tra la tua Banshee (meravigliosa, tra l'altro) e l'Uomo Con Il Revolver debba essere inquadrato proprio in questo modo. Già il fatto che lui riesca a eludere i suoi sensi supersviluppati fa capire che è il numero uno come Soldato.

Non aggiungo altro, non ce n'è bisogno: tutto molto molto scorrevole e ben centrato l'obiettivo Camaleonte!
Great!

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#17 » giovedì 7 settembre 2017, 21:36

Grazie a entrambi!
@Eugene: sì, l'uomo del Revolver è il marito. Infatti fa capire che erano sposati con la battuta "Finché morte non ci separi", e ovviamente la bambina contesa è il frutto del loro matrimonio, che è terminato con la morte della donna (poi diventata un Banshee). Con amarezza, lui dice in quel modo per far capire che lei è tornata dalla tomba, ma non certo per continuare la vita coniugale.
Uccidi scrivendo.

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#18 » giovedì 7 settembre 2017, 22:51

Aggiungo, sempre rivolta a @Eugene (col cell mi era scappato un pezzo ^_^")
In realtà non ho pensato all'Uomo col Revolver come a un supersoldato. Tant'è che ha delle guardie del corpo. Nella storia, ho cercato di rendere i sensi dati dallo Stigma di Leena non come un "radar" a tutto tondo, ma come qualcosa che devi "tendere" in una direzione per poter captare qualcosa (un po' come succede per la vista, non puoi vedere dietro la nuca!). Quindi non è qualcosa di impossibile da aggirare. E' ovvio che davanti a una donna ben addestrata che non prova dolore, guarisce dalle ferite e ha dei riflessi assurdi non puoi vincere. E il finale amaro è dato dal fatto che lui lo sa, per questo ha avvelenato la bambina prima che lei potesse prenderla, fraintendendo le sue vere intenzioni.

La parte più difficile della Banshee è stata non darle neanche un dialogo e farla parlare/pensare quasi esclusivamente attraverso lo Stigma. Sono contenta che sia stata apprezzata ugualmente ^_^
Uccidi scrivendo.

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#19 » lunedì 11 settembre 2017, 15:28

Ciao Eleonora.
Gran bel lavoro. Questo è un racconto affascinante in cui il fantasy si mescola alla fantascienza e ne esce fuori un ottimo omaggio allo stile e ai temi di Alan D. Altieri.
Sebbene io non sia una "masticatrice" di fantasy (mi sono dovuta documentare per conoscere il significato del termine Banshee ), tuttavia ho apprezzato molto questa avventura dolorosa di una madre che tenta di riprendersi la propria figlia.
Le scene di azione sono strepitose. Valgono da sole, secondo me, tutto il racconto e catapultano il lettore in un'ambientazione carica di dolore e di rabbia.
A voler essere pignoli, e dopo aver letto i tuoi commenti, non ho afferrato durante la lettura il fatto che l'uomo sia il marito della donna. A me sembrava un uomo qualunque, uno che l'ha utilizzata per sperimentare lo Stigma e ora vuole eliminarla perché quel potere gli è sfuggito di mano. Forse il legame tra i due, anzi tra i tre (visto che la bambina è la loro figlia) andava spiegato meglio.
Ho apprezzato molto anche la circolarità del racconto, almeno per quanto riguarda la scrittura: inizi con la pioggia, termini con la pioggia.
Camaleonte, a mio avviso, centrato in pieno.
Complimenti!
Alla prossima
Maria Rosaria

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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#20 » lunedì 11 settembre 2017, 15:42

Ciao Maria Rosaria, grazie del commento.
Sì, avete ragione avrei dovuto spendere qualche parola in più sul loro rapporto ^_^ pensavo che le frasi "Finché morte non ci separi" e il discorso sul fatto che lei "volesse questo per Cassie" e che aveva pianto al funerale della moglie fossero sufficienti (le si rivolge dicendo che lei è stata presa dai suoi "padroni" dopo la morte, tra l'altro causata dai futuri "padroni" stessi).
Nella prima versione lui doveva gettarle la fede ai piedi, ma poi pensai che le distanze non avrebbero mai potuto permettere un lancio così preciso. Quindi ho lasciato perdere il dettaglio.

Per il Banshee mi sono un po' fatta influenzare dallo stile di Altieri (vedi Hunter/Killer). Mi piaceva immaginare queste donne che vengono sguinzagliate come segugi letali, sfiancando la preda prima di ucciderla sul serio.
Uccidi scrivendo.

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Peter7413
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#21 » mercoledì 13 settembre 2017, 18:23

Bello, davvero tanto. Ho letto WARRIORS, per prepararmi, e lo stile è quello. Potrebbe essere tranquillamente un racconto di quella raccolta, complimenti. Se posso aggiungere, leggendolo mi è tornato in mente anche ALITA, non so perché, ma la testa è andata lì. Mi sembra funzioni praticamente tutto, forse forse potresti essere più chiara nel definire che Cassie è destinata al suo stesso destino, ma forse, anche quello, è perfetto così.

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DandElion
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#22 » giovedì 14 settembre 2017, 15:32

Ciao cara.
Devo ammettere che ho un debolissimo per le Banshee *__*
Detto ciò il racconto è molto bello. Evocativo, direi. Mi piace il ritmo serrato, la sequenza ordinata delle scene e la spiccata preferenza della Banshee per le vittime.
Si vede che ti sei preparata a dovere (non come me sob): il racconto è molto camaleontico, plausibile nello stile e nel linguaggio; il ricorso alla frase spezzata e all'onomatopea sono perfetti. Molto bello.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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eleonora.rossetti
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#23 » giovedì 14 settembre 2017, 15:34

Ho un attimo di tempo quindi rispondo in maniera più completa a @Raffaele:
raffaele.marra ha scritto:Non avendo avuto la possibilità di scrivere, prendo volentieri a leggere i racconti di questa edizione. Questo è il primo che mi capita sotto e devo subito dire che credo fermamente si tratti di un gran bel lavoro. Ciò che colpisce immediatamente è lo spessore dello stile, che dà sapore e qualità allo scritto. Mi sto chiedendo se si tratti di un tuo stile personale (che non riconosco) o se è frutto di un tentativo di emulare quello di Altieri (anche in questo caso, non essendo un esperto conoscitore dell'autore, non riesco a riconoscerlo). In entrambi i casi, ciò che conta davvero è che lo stile è assolutamente funzionale alla storia narrata e questo basta, come detto, a dare qualità all'opera che presenti.
C'è da ribadire inoltre che hai la capacità di mantenere lo stile praticamente inalterato, sullo stesso livello qualitativo, dall'inizio alla fine, e anche ciò è molto importante. Si vede che dietro a questo lavoro c'è parecchio impegno e c'è una dedizione che va ben oltre le quattro ore a cui siamo abituati su MC. Ciò che ne vien fuori, dunque, è un qualcosa che si differenzia parecchio dal tuo standard (che comunque ritengo mediamente alto, a volte molto alto) sia per il tempo dedicato alla sua creazione sia per la voglia di emulare un grande della nostra letteratura. Complimenti

Grazie Raffaele. Ho limato e limato questo racconto non so quante volte. La cosa "divertente" è che, come nelle versioni lampo dei contest di MC, io mi riduca sempre all'ultimo momento. Tipo a 5-6 giorni dalla consegna non avevo in testa neanche un briciolo di storia. Poi leggo un post su FB (non rivelerò chi è stato la Musa o il Muso che ha ispirato!) e mi è arrivata un'epifania da spavento.
WARRIORS in sé è un testo che ha tante sfumature dello stile di Altieri, che varia da racconto a racconto, quindi ho cercato di fare qualcosa che li comprendesse tutti, e non è stato facile. Ho la fortuna che comunque riesco a calarmi bene nel suo modo di narrare e sulle tematiche ci troviamo abbastanza concordi, anche se io non avrò mai la sua immensa cultura "bellica". Inoltre, questo CAMALEONTE è stato davvero sentito a livello personale. Cosa che mi ha spinto, veramente, a metterci l'anima.

@Maurizio:
Peter7413 ha scritto:Bello, davvero tanto. Ho letto WARRIORS, per prepararmi, e lo stile è quello. Potrebbe essere tranquillamente un racconto di quella raccolta, complimenti. Se posso aggiungere, leggendolo mi è tornato in mente anche ALITA, non so perché, ma la testa è andata lì. Mi sembra funzioni praticamente tutto, forse forse potresti essere più chiara nel definire che Cassie è destinata al suo stesso destino, ma forse, anche quello, è perfetto così.

Sono contenta che la resa stilistica e narrativa abbia fatto centro. Su Cassie, ho provato a evitare l'infodump eccessivo, facendo sì che trasparisse dalle parole del padre rivolta alla Banshee. L'escamotage del motivo "perdere tempo perché la figlia abbia il tempo di morire" mi ha permesso di dilungarmi sui dialoghi. Oltre, temevo, sarebbero stati troppo artificiosi.

[EDIT]
@Dandelion: stavo postando e intanto mi hai risposto tu ^_^
Grazie per il complimento. Anche io ho un debole per le Banshee, mi affascinano. ;)
Come dicevo, la preparazione è stata agevolata dal fatto che già leggevo Altieri da tempo e il suo stile mi ha ispirato tantissimo.
Uccidi scrivendo.

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lordmax
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#24 » sabato 23 settembre 2017, 11:31

Mitologia, apocalisse e tragedia famigliare in un tutt’uno distopico, perfetto. Ottima scelta.
L’idea del supervirus che trasforma solo le donne rendendole assassine inarrestabili mi è piaciuta ed è perfettamente in stile Altieri.
L’ambientazione famigliare, comune e allo stesso tempo apocalittica e il dialogo interiore rendono molto bene l’atmosfera e il senso di ineluttabilità del racconto, e aiutano a mantenere il ritmo teso che hai scelto per il racconto.
Mi è piaciuto anche la circolarità della storia che inizia e finisce nella pioggia, quasi un rimando a Blade Runner
Ottima anche la scelta di non far mai parlare la protagonista lasciando il dubbio se sia una sua caratteristica o una caratteristica del virus e quindi della trasformazione, un mondo in cui le donne sono assassine inarrestabili e in cui domina il silenzio della parola.
Riesci a mantenere la tensione nelle scene per tutto il racconto e questo non è facile, tratteggi la figura del padre/marito come l’antagonista ideale e idealista che si arrende alla sua sorte ma non cede di fronte al destino, pronto a uccidere la figlia pur di non lasciarla a un futuro che ritiene peggiore e al tempo stesso, nel finale, fai vedere come il virus ha trasformato la madre ma non ha potuto cancellare quella scintilla di amore materno che la caratterizzava anche da viva, forse, in fondo in fondo, c’è una briciola di speranza per il futuro. Anche questo molto in stile con Alan.
Ottima prova davvero.

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Lo Smilodonte
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#25 » giovedì 28 settembre 2017, 15:12

Arrivo per ultimo e devo dire di non avere pressoché nulla da aggiungere. Un lavoro davvero di alto livello e soprattutto un eccellente lavoro sullo stile. Non solo sei riuscita a inserire tutti gli elementi di Altieri e a rendergli omaggio nel migliore dei modi, ma sei riuscita a far coesistere anche la tua voce, senza per questo alterare in alcun modo il risultato. Davvero brava, uno dei lavori migliori che ho letto sul camaleonte.

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eleonora.rossetti
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Re: BANSHEE - Eleonora Rossetti

Messaggio#26 » venerdì 29 settembre 2017, 8:39

Ringrazio entrambi i giudici per il commento.
Come dicevo nel post di giudizio critico, Altieri è sempre stato d'ispirazione, anche per quanto riguarda la maturazione del mio stile di scrittura, quindi questo Camaleonte mi coinvolgeva particolarmente.
Tuttavia il lavoro di lima è stato lungo e l'ho continuato per tutto il tempo disponibile (mi vergogno a leggere gli edit totali XD)
Questo contest mi ha lasciato davvero soddisfatta, al di là del risultato della classifica, perché questo racconto è davvero uno dei pochi che sento di aver davvero reso al massimo.


Colgo l'occasione per svelare un retroscena di questo racconto e inserire una persona nell'elenco dei ringraziamenti: Mario Pacchiarotti.
Perché, direte voi?
Perché io, a cinque giorni dalla consegna, non avevo in mente ancora nulla, poi vedo un suo post su FB dove chiede chi sia esperto sul mito delle banshee.
Un'epifania: il resto è storia :)
Quindi grazie Mario, inconsapevole "Muso" della situazione XD
Uccidi scrivendo.

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