Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Lunedì 21 agosto dalle 21 all'una.
5000 caratteri per zombie racconti.
Guest: I SOPRAVVISSUTI.

Non mancate!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 agosto 2017, 1:56

Immagine

BENVENUTI ALLA ROMERO TRIBUTE SPECIAL EDITION DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo ZOMBI della ROMERO TRIBUTE SPECIAL EDITION con I SOPRAVVISSUTI Francesco Nucera, Alberto Buchi e Livio Gambarini nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo ZOMBI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e per l'occasione saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dai SOPRAVVISSUTI. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere il più possibile vicino al rapporto di uno ogni tre.

Il quarto classificato di questo gruppo andrà al ballottaggio con il quarto classificato del Gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI per il settimo posto finale di Edizione e la conseguente pubblicazione, al pari dei finalisti, in Vetrina.

ATTENZIONE: NON CI SARA' LA CLASSIFICA DELL'ANTICO.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti nel RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ZOMBI:

Il mondo è mio!, di Angelo Frascella, ore 00.54, 4969 caratteri
If you can’t beat them, di Eleonora Rossetti, ore 00.58, 4774 caratteri
Classic zombie story, di Diego Ducoli, ore 00.46, 4873 caratteri
Chi va piano, di Riccardo Rossi, ore 23.32, 4989 caratteri
Il giorno della marmorta, di Polly Russell, ore 23.53, 2994 caratteri
La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari, di Dand Elion, ore 00.12, 4964 caratteri
Non ci sono confini… che tengano, di Luigi De Meo, ore 00.20, 4611 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 AGOSTO per commentare i racconti del gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 SETTEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare gli OTTO racconti del gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete QUATTORDICI (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA ROMERO TRIBUTE SPECIAL EDITION A TUTTI!



Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » sabato 26 agosto 2017, 17:53

Ecco la mia classifica, il livello mi sembra sempre più buono e le differenze spesso questione di gusti personali.

1. Il giorno della marmorta, di Polly Russell
Te l'ho già detto ufficiosamente e te lo ripeto ufficialmente, questo racconto mi è piaciuto tanto. Un'idea fantastica per un tema del genere. Una versione della zombificazione davvero simpatica in generale, ma con una genialata per il racconto in particolare. Il feeling per la povera donna costretta allo spettacolo dei due traditori che trombano in giardino a tempo indeterminato è altissimo. La battuta finale è la ciliegina :-)

2. Il mondo è mio!, di Angelo Frascella
Mi aspettavo un racconto umoristico, ma qui abbiamo anche i supereroi! Idea molto carina, tema centratissimo, solita scrittura piacevole. Alcune battute forse le apprezzo solo io, ma quello conta. Per esempio la cosa delle panche della chiesa :-) Unico appunto, forse Extra dovrebbe essere un filino più incazzato, visto che il nostro Sinner gli ha appena ammazzato la moglie. Però va be', non sai mai quanto sono bravi a incassare questi super buoni.

3. If you can’t beat them, di Eleonora Rossetti
Ecco, anche il racconto su Lucca me lo aspettavo, da qualcuno. Questo mi piace molto, ben fatto, bella idea, ben scritto. Meriterebbe a mio avviso di diventare almeno una novelletta, qualcosa di più lungo insomma. Già lo vedo in nostro falso zombie che cerca di tornare a casa, ripercorrendo un'odissea simile a quella che i reduci dal fronte nella seconda guerra mondiale facevano, attraversando l'Italia per tornare a casa. Pensaci, Eleonora. Ah, a me il passaggio tra normalità e apocalisse piace. Si può scegliere di andare per le lunghe, come ho fatto io, con una versione a scoppio ritardato della zombificiazione, oppure andare sul virulento, e allora è un'onda.

4. Chi va piano, di Riccardo Rossi
Questo racconto mi mette un po' in imbarazzo nella valutazione. Perché mi piace molto come viene narrata la storia, uno stile perfetto per questo tipo di avventura. Mi piace anche la caratterizzazione del personaggio, gioca mentre sale le scale, vero badass. L'idea anche non sarebbe malissimo, ma non è riuscita a farmi fare il tac nella testa, non mi ha convinto. Davvero un giorno avrebbe fatto la differenza? Non riesco a figurarmelo e devo fare appello al mio motto, che propino sempre a chi rompe con domande varie quando vedo un film in compagnia: non rompere le palle, Mario, e goditi il racconto. Insomma ok, ma forse serviva un aiutino per rendere più credibile la cosa. Poi mi leggo i commenti degli altri per vedere se sono solo io.

5. La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari, di Dand Elion
Un racconto diverso dagli altri, che parla di solitudine e di malinconia. C'è un misto di umorismo e tristezza nel racconto di questa vecchia gloria che passa le giornate nel rimpianto, persa nei ricordi di una breve ma intensa stagione della sua vita, che non può più tornare. E c'è umorismo e anche tristezza nella versione zombie del nostro Piero Angela, che a quanto pare è così intelligente per via della dieta.

6. Classic zombie story, di Diego Ducoli
"Qualche refuso in ordine sparso. Non capisco bene: ""Sono rosa"" escami nella tua mente. Poi c'è afferrandogli gli mano (la mano). di sale invece di Ti sale. Qualcosa non mi convince sui tempi, ma magari è un'impressione, non mi suona bene Mara tentennò, non so, forse andava tutto raccontato al presente, era più coinvolgente.
La storia io la prendo come una preparazione al momento weird finale, e dico weird perché non riesco a definirlo horror, visto l'alto contenuto comico dell'avvenimento raccontato, rinforzato dal modo in cui lo racconti. Il racconto tutto insomma è in chiave comica e funziona abbastanza bene, con un picco sul finale, come deve essere. Bella la battuta dell'asino :-)"

7. Non ci sono confini… che tengano, di Luigi De Meo
Anche questo racconto ha un punto di vista particolare sull'apocalisse zombie. In questo caso un occhio che scruta dall'alto ma che non è al sicuro come si potrebbe pensare in un primo momento. Non c'è più un posto dove tornare e non c'è più nessuno che possa inviare rifornimenti e aiuti. Due cose interessanti nello stesso racconto, la desolazione di chi gira in orbita sapendo che ha solo rimandato la fine; la visione di una sconfitta totale dell'umanità di fronte agli zombie, o almeno io così leggo la storia.

Avatar utente
LauSil
Messaggi: 60

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » sabato 26 agosto 2017, 17:57

Ecco la mia classifica:
1) Non ci sono confini che… tengano – di Luigi DeMeo
2) La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della signora Longari - di Dandelion
3) Il giorno della marmorta – di Polly Russell
4) Il mondo è mio – di Angelo Frascella
5) If you can’t beat them – Eleonora Rossetti
6) Chi va piano – di Daniel Travis
7) Classic zombie story – di Diego Ducoli

Ci terrei a specificare che tutti i racconti erano davvero buoni, e che in molti casi è stato semplicemente il gusto personale per certe tematiche piuttosto che altre a determinare le posizioni. Ad esempio, ammetto che i racconti al terzo, quarto e quinto posto li avrei posti volentieri a pari merito, se il regolamento lo avesse concesso. Quindi ancora complimenti a tutti, e di seguito riporto le motivazioni, già postate nei singoli tread!
Ciao a tutti,
Laura

1) Non ci sono confini che… tengano – di Luigi DeMeo
Ho trovato il tuo racconto davvero ottimo. Nell'inverosimiglianza di una storia che parla di morti viventi, ho apprezzato la spiegazione degli zombie come esperimento bellico e, ancor più, l'accostamento originale del tema col filone "alone in space". Premetto che - e qui siamo proprio nel gusto personale - ho sempre trovato estremamente inquietante (sin dai tempi di Apollo 13) l'idea dell'astronauta alla deriva nello spazio: tu aggiungi a ciò il terrore del rientro nel bel mezzo di un'apocalisse. Il finale, ben scandito dal ripetersi delle ultime frasi, l'ho trovato molto toccante, con la deriva mentale del protagonista. Il tutto scritto col giusto stile, che varia e si adatta al momento della narrazione. Nulla da aggiungere, a parte i dovuti complimenti. :)

2) La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della signora Longari di Dandelion
È stata una piacevolissima sorpresa trovare, in questo vasto assortimento di racconti su un tema così potenzialmente "violento", uno svolgimento dolce e lieve come il tuo. Mi ha colpito la scelta stilistica, il lessico ricercato, accurato, adatto al contesto. Sembra di percepire la polvere sul centrino posato sulla televisione, come si usa nelle case delle nostre nonne. Importante il messaggio finale, fin troppo attuale, e poco trattato, con un'accostamento un po' ardito ma azzeccato.
Se proprio dovessi trovare una cosa che non mi ha del tutto entusiasmata, è stata la scelta di Piero Angela, uno dei miti della mia infanzia, come zombie :D Ok, è vero che sembra abbia fatto un patto col Diavolo, ma poverino, un uomo così apprezzabile e impegnato nel sociale, me lo trasformi in un - educato e piacevole - assassino a sangue freddo! Ma del resto, a qualcuno il "ruolo" doveva pur toccare... :)

3) Il giorno della marmorta – di Polly Russell
Molto piacevole, il tuo racconto. Innovativa l'idea dell'inoffensività degli zombie, simpatica la trovata finale di questo contrappasso dantesco per cui la protagonista, dopo aver ucciso il marito traditore e la sua amante, si ritrova ad averceli sotto gli occhi per chissà quanto tempo, intenti proprio a darsi alla pazza gioia. Buona anche l'ipotesi di come potrebbe venir gestita, verosimilmente, una tale emergenza pubblica. Nel complesso un racconto breve, incisivo, amaro. Decisamente, non i soliti zombie :)

4) Il mondo è mio – angelo frascella
Che dire... Romero incontra gli Avenger: bella trovata! :)
Il racconto è molto piacevole e ben scritto. Personalmente, ho trovato adorabili le allusioni alle piccole insensatezze del genere (l'alter ego del super eroe che non si capisce come mai nessuno individui subito nella vita reale, dato che di diverso ha giusto gli occhiali; l'errore usuale del super-cattivo che pensa di mantenere in vita l'eroe pericolosissimo solo per il gusto di farlo assistere alla disfatta del bene... tutti cliché che ti diverti a sfatare). Buona anche l'idea della concorrenza di un altro super-cattivo che fa prima del nostro villain a far partire la fine del mondo.
Contrariamente agli altri commentatori, quel che mi è parso un po' rapido non è tanto l'improvviso inserirsi del tema zombie (ci può stare, che sia a sorpresa) quanto, forse, il modo in cui Solar richiama ExtraMan: avrei calcato di più sull'urgenza della chiamata, sulla voce preoccupata dell'alleato, in modo da suggerire un minimo al lettore che non si tratti solo di un "diversivo" dei buoni, ma di un problema reale. Ma siamo proprio a livello di minime, lievissime sfumature, davvero :)
Nel complesso, molto gradevole.

5) If you can’t beat them – Eleonora Rossetti
Mi aggrego ai complimenti degli altri. Bello, il tuo racconto: scritto bene, veloce, incalzante, il tono è giusto per la prima persona, credibile. La storia è macabra quanto basta, e il finale raccapricciante, ma sinistramente tenero, col bimbo zombie che si preoccupa che il nostro protagonista si sia nutrito, aggiunge un tocco di originalità.
Leggendo, mi sono domandata se il fatto che il nostro eroe abbia finito per mangiarsi quella robaccia non possa aver portato a un suo contagio... è una curiosità buona, naturalmente, di quelle che fanno sperare in un seguito :)
Bel lavoro!

6) Chi va piano – di Daniel Travis
Piacevole il tuo racconto, scritto bene, con un tono spiccio e diretto che rende tutto il senso di fastidio e frustrazione del protagonista. Simpatica l’idea che, come tante volte è già accaduto nella storia, due diversi scienziati giungano quasi in contemporanea alla stessa "scoperta/invenzione"; attuale il tema quasi "complottistico" di una piaga diffusa per vendere la cura e specularci.
Se proprio devo trovare una piccola pecca, ho faticato un po' a capire che il protagonista si fosse messo a giocare col cellulare intanto che saliva le scale: ho dedotto che tu volessi dare l'idea che non si preoccupa affatto dei - lentissimi - zombie, però forse è una trovata un po' macchinosa :)
Per il resto, un racconto gustoso.

7) Classic zombie story – di Diego Ducoli
Devo dire che in effetti il titolo del tuo racconto è molto azzeccato: hai scritto una storia ben calata in quelli che sono i capisaldi di un certo genere. Grottesca, grandguignolesca, sopra le righe, con un flavour ben preciso, sicuramente riuscita da questo punto di vista.
Certo, essendo non del tutto profana del genere in questione, alla richiesta sessuale del protagonista ho intuito chiaramente come sarebbe finita, ma suppongo non sia una grossa pecca, che faccia tutto parte dello strizzare l'occhio a quel filone.
Concordo con Eugene sull'uso della seconda persona che forse non valorizza il racconto, e sui refusi qua e là.
Di fatto, un buon racconto, anche se ammetto che questa non sia proprio "la mia tazza di tè", come direbbero gli inglesi :)

Avatar utente
simone.delos
Messaggi: 19

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 28 agosto 2017, 18:13

Buonasera . Consentitemi di ringraziarvi tutti per avermi accolto in MC. È un luogo importante per chi ama scrivere e confrontarsi per migliorare.
Detto questo, in questo mio primo contest, ho usato (per dare la mia opinione sui racconti letti) il metodo “lettore”.
Ovvero, per quanto possibile, ho tentato di farmi guidare dall’istinto e valutare gli scritti secondo questo metro: il piacere provato durante la lettura. Inutile aggiungere che, aldilà della classifica, mi sono piaciuti tutti.
Questa è la mia personale classifica:

1) If you can't beat them
2) La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della Signora Longari
3) Non ci sono confini che tengano
4) Il mondo è mio
5) Il giorno della marmorta
6) Chi va piano
7) Classic zombie story

Di seguito i commenti.


La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della Signora Longari (2)

Prosa molto evocativa. Uno di quei casi in cui la descrizione minuziosa di alcuni dettagli arricchisce l'esperienza di lettura.
Il titolo incuriosisce da subito, così come il finale "anticipato".
Ho infine apprezzato molto il finale velato di malinconia che, e questo è un peccato, da solo mi ha rievocato qualche sensazione afferente a Romero.
Infatti, la vera mancanza del racconto è l'attinenza alla traccia, ma soprattutto alle atmosfere "romeriane", che hanno dettato una vera e propria struttura emozionale che non ho trovato qui.


Non ci sono confini che tengano. (3)

Bellissima idea. Molto attinente alla traccia.
Ci sono dei passaggi che non mi sono molto piaciuti, come ad esempio i punti esclamativi nelle considerazioni della voce narrante e in generale il passaggio di narrazione tra: messaggio inviato e pensieri "parlati".
Mi è piaciuta molto la descrizione tecnica delle strumentazioni e del contesto generale. Molto credibili.
Finale ok.
Anche qui non sono riuscito a trovare Romero. Ma questa è una considerazione personalissima.
Lettura piacevole.



Chi va piano (6)

Racconto nel quale, secondo me, il fattore "minuti contati" ha inciso molto. Mi spiego.
Prima parte direi perfetta. Ero lì, in quell'ufficio e mi sono immaginato un'apocalisse dentro a un film di Fantozzi. Da incorniciare. Ironia dosata a mestiere, ero impaziente di leggere il dopo.
Seguo il protagonista uscire dall'ufficio e dirigersi verso l'altro edificio.
Ecco. Qui il racconto crolla.
Presumo sia davvero "colpa" del fattore tempo. Ma il megalomane che vuole diventare il padrone del mondo è troppo, troppo abusato.
Oltretutto il finale sembra appiccicato su così. Completamente scollato dal resto.
Classica situazione da amaro in bocca (per me).

Classic zombie story (7)

Dunque, per questo racconto parto da un giudizio semi tecnico. Premetto, come già detto nel l'introduzione generale, che cerco di giudicare da lettore e senza rileggere (per scelta).
C'è qualcosa che non va coi tempi di narrazione. Alcune parti all'imperfetto, altre al presente. Poi la prima persona, poi la seconda. Un po' di confusione insomma.
In questo caso il registro ironico è troppo marcato. Non mi ha colpito positivamente il finale.
Un po' troppo "telefonato".
Lettura godibile e comunque piacevole. Ma Romero è un'altra cosa.


If you can't beat them (1)

Questo racconto è uno di quelli dove, anche se in poche righe, si riesce ad evocare un personaggio che, per contesto e descrizione, resta memorabile e cambia il volto della storia (in positivo).
Questo personaggio è Cucciolo.
Parto dall'inizio. I riferimenti ai videogame potrebbero essere "aramaico" per chi non conosce il tema. Io, da ex appassionato, li ho apprezzati.
L'arrivo di Cucciolo che porta alla spiegazione/finale della storia è perfetto. Così come è molto riuscita e attinente alla traccia l'idea del cosplay costretto a rimanere truccato.
Mi manca solo un pezzo, nel senso.
Il passaggio tra la "normalità" all'apocalisse avviene troppo, come dire, "così".
Non so come personalmente avrei gestito la cosa ma ho sentito una nota leggermente stonata in quel fatidico punto di passaggio.
Detto questo, il racconto mi è piaciuto molto.






Il mondo è mio (4)

Inizio col dire che questo racconto mi ha ricordato molto le atmosfere di Watchmen. Fumetto e film che adoro.
L'attinenza alla trama è perfetta. Può sembrare scontato a una primissima lettura ma poi ti lascia a riflettere e dici: Cazzo effettivamente l'apocalisse zombie che entra in un fumetto di supereroi è geniale.
In questo senso è forse il racconto più azzeccato.
In sintesi è un racconto che definisco: idea/centrico. Nel senso che secondo me hai pensato più alla scintilla che al contorno, dotato di buonissima prosa ma scritto e riformulato in altri mille tra fumetti, cartoni ecc.
Sarò ripetitivo, lo so. Ma manca sempre la malinconia romeriana. Nel senso ok l'ironia, ok l'ambientazione insolita e geniale. Ma lo zombie è una creatura orribile e triste (a suo modo).

Il giorno della marmorta (5)

Inizio dal titolo geniale. Roba che vale da solo il prezzo del biglietto, per così dire.
La prosa è lineare e semplice nella sua accezione positiva. Pochi fronzoli. Ironia dosata al giusto.
Coinvolgimento riuscito appieno.
Ora, il racconto non fa gridare al miracolo. Non ci sono trovate da pelle accapponata. Tuttavia.
Lo ritengo il più credibile tra quelli giudicati.
Il finale è bello. Non stravolge, non è costruito ad arte per far scalpore. Ma funziona.
Quando ho letto del Dylan dog, per un attimo, ho avuto qualche aspettativa maggiore. Non so, qualcosa alla Sclavi LOL.
Nell’insieme funziona. Piacevolissimo.
vivir con fuerza, locura y libertad

Avatar utente
Peter7413
Messaggi: 558

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » giovedì 31 agosto 2017, 12:22

Devo proprio fare i complimenti a tutti, qualità decisamente alta. Credo che i 5000 caratteri ci diano la possibilità di ampliare in modo sensibile il nostro raggio di azione e si vede dai risultati. Che poi al primo posto io abbia messo un racconto scritto con in testa i 3000 è un puro caso, Polly ha avuto un'idea geniale e le idee geniali non conoscono vincoli di durata. Mi spiace parecchio per chi ho messo in fondo. Il racconto di Diego ha troppi refusi e pesano parecchio, anche in un contesto come MC, quando gli altri testi sono invece perfetti o quasi. Quello di Dand Elion mi è piaciuto tantissimo, ma non ci ho visto l'apocalisse zombie. E Dand, vero, i vampiri non mangiano il cervello, ma gli zombie non parlano e non si fanno invitare in casa :D (e a prescindere da questo, manca proprio l'apocalisse perché agisce su appuntamento).

Bene, dal prossimo mese tornano le edizioni regolari e quindi, per un po', vi saluto, non potrò più partecipare. Ci si rivede alle prossime special!

1) Il giorno della marmorta, di Polly Russell
Geniale. Tra l'altro... lei è incastrata, proprio da chi ha ammazzato. Di classe. E il tema si sposa alla perfezione. Direi che questo racconto è davvero una piccola gemma. Non vedo debolezze strutturali, forse ho percepito, qua e là, che potrebbe essere pulito un po' di più, ma nulla di debilitante per la lettura. Complimenti, Polly!
2) If you can't beat them, di Eleonora Rossetti
Bello, mi è piaciuto. Stile solido, maturo, fluido, senza punti deboli apparenti. Storia che fila, forse manca un po' un senso di fondo, una riflessione da mondo zombie, un parallelo con l'umana natura. Però quello che vuole fare, lo fa: intrattiene, diverte, intriga e, non ultimo, invita a domandarsi come potrebbe proseguire. Insomma, un lavoro più che buono.
3) Il mondo è mio, di Angelo Frascella
Non penso che qui siano da cercare le caratteristiche del genere zombie, intese come mostri funzionali a mostrare il vero mostro che, in buona sostanza, è l'uomo. Qui, consapevolmente, hai intrapreso il percorso del fumettistico e tutto, per forza di cose, è funzionale alla sua bidimensionalità. L'intento è intrattenere e mi sembra che tu ci sia riuscito: il racconto si legge con piacere e l'interpretazione del tema è ottima anche se, a mio parere, avresti potuto caricare meglio la frustrazione per il suo piano fallito per cause a lui totalmente esterne. Credo inoltre che dovresti eliminare l'ultima affermazione, anche perché non è funzionale al resto: cosa cambia il fatto che lo stupido sia lui? Sposta il focus su un tema che non è quello del racconto e pertanto risulta come un petardo scoppiato male. Giudizio positivo, per quanto mi riguarda.
4) Non ci sono confini... che tengano, di Luigi De Meo
Mi è piaciuto. Buona idea, buona realizzazione. Forse va ancora un po' ripulito, anche asciugato. Non troppo, ma a volta ho avuto come l'impressione di qualche parola di troppo, di frasi che potevano essere più dirette. Piccolo appunto sul tema: non è oggi, ma PROPRIO IN QUESTO PERIODO in quanto l'apocalissi non scoppia da un momento all'altro, ma si diffonde come una pestilenza, velocemente, ma su un periodo di tempo ben superiore al giorno e quando i protagonisti partono il tutto era già iniziato. Detto questo: grande potenza visiva, sarebbe perfetto per una sceneggiatura cinematografica: claustrofobico e orrorifico. Perché non provi a trarne una sceneggiatura? Guarda che ha potenzialità enormi.
5) Chi va piano, di Riccardo Rossi
Per me questo è un working in progress. La mia idea è che tu l'abbia definito strada facendo. Godibile, certo. Ben scritto, sicuro. Però il fatto che i due stiano lavorando al medesimo virus e che lui sia stato fregato per un solo giorno viene fuori male (ci sono arrivato dopo solo dopo la seconda lettura e solo quando già stavo scrivendo il commento). Tu dici tutto, però non lavori sulla dialettica. Stevenson sarebbe dovuto essere protagonista ben prima, lungo il tragitto che separava il protagonista dal suo palazzo avresti dovuto giocare sui ricordi in modo da definire la situazione e delineare caratteri ed eventi, invece ti limiti a proseguire il linea retta verso il finale (anche in modo discretamente passivo) e tutto questo genera uno scoppietto invece di un botto. Insomma, lavoraci un po' e viene fuori un raccontone.
6) Classic Zombie Story, di Diego Ducoli
Il racconto è godibile, questo è certo. Altra cosa certa, però, è che la qualità media è molto elevata e in un contesto del genere, a meno che non spari il capolavoro finedelmondo, bisogna pesare anche la forma e qui ci sono parecchi refusi. In più, è presente anche un errore grave, o che almeno ritengo tale: parti con il presente, a metà cambi e poi torni al presente... A me sembra disattenzione che però si tramuta in fastidio per il lettore. Detto questo, ribadisco, il racconto è divertente e rispecchia quelle che, credo, erano le tue intenzioni. Quindi bene.
7) La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della Signora Longari, di Dand Elion
Il racconto mi è piaciuto, ma con riserva. Parto subito dal perché della riserva: questo Piero Angela ha ben poco di zombesco, ma tanto di vampiresco. Inoltre, non sembra che siamo in presenza di un'apocalisse zombie scoppiata all'improvviso, visto che l'appuntamento è stato preso giorni prima e che i programmi vanno avanti tranquilli. In pratica, ci vedo poco il tema. Passando al resto, però, non posso che tessere lodi. La scena è descritta alla grande e il monotono tran tran della protagonista è tratteggiato con cura ed efficacia. Insomma, sistema la parte finale et voilà, il racconto è servito.

valter_carignano
Messaggi: 417
Contatta:

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » giovedì 31 agosto 2017, 22:01

Ciao a tutti
sempre più difficile fare una classifica, nei Minuti Contati, livello generale alto e uniforme. Alla fine, essendo impossibile dare pari merito, si va sull'impressione, sulle preferenze personali di puro gusto.
Complimenti a tutti.

1. If you can't beat them
2. Chi va piano
3. La monotonia improvvisata
4. Il giorno della Marmora
5. Il mondo è mio
6. Non ci sono confini... che tangano
7. Classic Zombie Story

If you can't beat them
ciao
bella ambientazione, stile efficace, conciso e gradevole, penso sia un racconto ben riuscito.
Anche tu, come Angelo che ho letto poco fa, non dai spiegazione del cosa provoca l'Apocalisse (può pure essere che una spiegazione l'ho data solo io, e quindi alla fine sono io che ho toppato). In tutti i casi, sia come sia, anche se una spiegazione esiste il protagonista può non conoscerla, quindi va bene così.
Bella prova.

Chi va piano
ciao
racconto incalzante, che si legge velocemente, ottimo il ritmo.
La proverbiale lentezza degli zombie qui diventa un handicap, e il ripeterlo è perfettamente funzionale alla vicenda, anche se per un momento può sembrare superfluo (per me è stato così). Crea il preludio a 'non sono pronti'.
Forse - ma forse - avrei trovato un altro modo per concluderlo, anziché l'appunto sull'agenda del telefono. Ma qui si tratta puramente di punti vista personali, e credo sia in tutti i casi un ottimo racconto.

La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della signora Longari
ciao
surreale e simbolico, con finale che capovolge il tono usato fino a quel momento. Decisamente molto buono, secondo me.
Non ho capito bene l'accenno all'amico. Mi sembra di aver capito che è il conduttore di un talk show (potrebbe essere la buonanima di Paolo Limiti, data l'età), ma in fondo poco importa. La prima parte mi sembra un poco meno riuscita della seconda, ma forse è solo la difficoltà (mia) di entrare nel tuo mood.
Complimentoni. E allegriaaaaa!

Il giorno della marmorta
ciao
bel racconto, stile conciso e veloce ma ottimo nella sua essenzialità, riesci a dare tutte le informazioni necessarie senza infodump e senza appesantire. Secondo me, un buonissimo lavoro, e intrigante anche la rivisitazione della natura dello zombie, che rende inutili tutte le precauzioni della protagonista.
Brava.

Il mondo è mio!
Ciao
bella storia, con un villain dei fumetti che diventa protagonista e ci dà la sua versione. Da appassionato di american comics quale sono, è una cosa che mi piace e che a partire dalla fine degli anni '80 ha quasi creato un filone. Quindi apprezzo il tuo racconto :-)
Personalmente, mi sembra che il 'momento zombie' arrivi un po' all'improvviso, senza motivazione. O forse sono io che voglio motivazioni e conseguenze dove non sono fondamentali. Aspetto il parere degli altri, è comunque un bel racconto leggero (non in senso negativo) che si legge con piacere.

Non ci sono confini... che tangano
ciao
forse ci non siamo mai incrociati, quindi piacere di conoscerti.
Hai scelto un approccio difficile, secondo me, in quanto il monologo rischia sempre di essere un po' pesante. Il 'messaggio ai posteri' è un buon escamotage, e la tua narrazione ha dei momenti davvero molto buoni, a mio parere. Per esempio, il flash su Fedor e le ultime righe, molto espressive.
Apprezzo anche la spiegazione del 'come si è arrivati a questo': può essere un po' infodump, secondo un certo punto di vista, ma l'ho apprezzata.
Un buon lavoro, secondo me.

Classic Zombie Story
Ciao
periodo per me difficile e mi scuso per il mio commento all'ultimo secondo.
Ho poco da aggiungere a quanto già detto da altri: qualche refuso e confusione, alcune parti meno buone di altre.
Mi è piaciuta l'idea del protagonista sprovveduto nel suo tentativo (destinato inevitabilmente al fallimento) di 'diventare amico' per poi tentare qualcosa di più (evidentemente non ha mai studiato il verbo sacro di Max Pezzali).
Meno nel mio gusto (ma parlo di gusto personale) gli accenni 'interni' al gruppo come l'uomo dalle testa d'asino, e il finale. Mi spiego meglio: al di là della natura sessuomane e malata del protagonista, che per un rapporto fugace sceglie la morte, e pure della ragazza, che sceglie di morire per accontentarlo, la ragazza di fatto si zombifica in un attimo, il tempo di aprirgli i pantaloni, e lui non si accorge di niente (nel senso che si suppone che uno zombie sia entrato, l'abbia azzannata, lei abbia gridato...).

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 31 agosto 2017, 22:16

CLASSIFICA

1. Chi va piano
2. If you can’t beat them
3. Il giorno della marmorta
4. Il mondo è mio!
5. Non ci sono confini… che tengano
6. La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari
7. Classic zombie story


COMMENTI

Il mondo è mio!

L’idea mi piace, una situazione alla “Wile E. Coyote che cattura il beep beep”, il cattivo che, per una volta, uccide il buono e viene beffato dall’apocalisse zombi.
La realizzazione però mi sembra un po’ trascinata: credo che i canonici 3000 caratteri di MC sarebbero bastati e che tagliare un po’ sulle spiegazioni (le spalle di Extra-man, le motivazioni, la storia delle mogli ecc.) avrebbe giovato alla godibilità del racconto.


If you can’t beat them

Ho apprezzato davvero molto il racconto, forse perché anche per me è stato naturale ambientarlo al Lucca Comics! :-D L’unico guaio è che già da quando parli delle mura sappiamo come andrà a finire. Certo, questo solo perché sappiamo il tema prima. Il racconto si legge comunque volentieri, ma credo che avrebbe potuto essere ancora più godibile con qualche colpo di scena oltre a quello dell’apocalisse, che non riesco davvero a vivere immedesimandomi nel protagonista perché me lo aspetto da subito. È forse un problema del tema stesso a ben vedere, che ti ‘impone’ un colpo di scena. Un po’ come se i racconti facessero parte di un’antologia sugli zombi: va trovato un pretesto extra per agganciare il lettore perché parte a leggere con uno spoiler automatico.
Qualche refuso qua e là, inevitabile a MC.

Classic zombie story

L’idea dell’ambientazione ai saldi è carina, e descrivi anche bene la scena, il caos e tutto il resto. Purtroppo da una parte il tema in sé conteneva uno ‘spoiler automatico’ quindi diciamo che ci aspettiamo già come andrà a finire la storia. Trovare un colpo di scena in più per agganciare il lettore sarebbe stato sicuramente utile, anche se non è facile trovarne uno. Per il resto servirebbe una rilettura per aggiungere gli accenti, sistemare altri refusi (gli/le) e uniformare i tempi verbali che saltano dal passato al presente (che funziona molto bene quando lo usi, perciò terrei quest’ultimo)

Chi va piano

Il racconto è carino, bello anche che il tuo protagonista non sia troppo turbato dai classici zombi lenti, perché quello che ci chiediamo spesso quando vediamo un film di questo tipo è “Ma come fanno a raggiungerli?”. Eviti il problema dello ‘spoiler automatico’ dovuto al tema facendoci partire ad apocalisse iniziata e riesci a trovare un finale simpatico e a sopresa, tra una citazione e l’altra. Nel complesso il racconto mi è piaciuto.
Visto che ti vedo attento alla forma magari apprezzi: “smartphone” si può usare direi tranquillamente senza corsivo perché è di uso comune, e “zombi” ho scoperto poco fa che è un anglicismo: deriva a quanto pare dal creolo “zombi” e tale rimane in italiano.

Il giorno della marmorta

Carina l’idea, anche se devo dire che la citazione del titolo mi ha fuorviato durante la lettura facendomi attendere la ripetizione dell’intera giornata che però non è mai arrivata. D’altra parte eliminando la citazione anche il finale è meno giustificato e godibile, quindi non saprei consigliarti. Ho apprezzato l’anticlimax in cui si scopre che gli zombi sono tranquilli e al massimo puzzano un po’ di disinfettante.

La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari

Il racconto in sé non è male, ma penso sia sul filo del fuori tema, perché non c’è alcuna vera apocalisse zombi: l’ipotesi più ragionevole è che Piero Angela abbia fatto un patto col diavolo e basta, come ci suggerisci tu stessa nel racconto.
A parte questo ho apprezzato il racconto e anche la chiusa metaforica e amara.
Forse si poteva accorciare un po’ di più e puntare più sulla descrizione degli oggetti prima, dopo e durante il combattimento e meno sui pensieri interiori della signora, che secondo me diluiscono un po’ il racconto.

Non ci sono confini… che tengano

Molto bella l’idea per l’ambientazione, e anche quella del racconto-comunicato.radio
Avrei sperato in una fine più sorprendente ma come ho già scritto altrove questo è un po’ un problema del tema: l’apocalisse ce la aspettiamo, perciò deve essere raccontata in modo particolare oppure il finale deve essere indimenticabile. Il primo requisito c’è, comunque.
A parte questo le uniche note che ho sono su alcune apparenti incoerenze, come il fatto che sembra essere il primo comunicato alla radio e a quanto dice l’astronauta la gente ancora non sa nulla mentre poi dice che hanno già sforato di 5 mesi i tempi della missione: se i tempi di contagio sono quelli descritti per la Cecenia dopo 5 mesi penso che tutti ormai se ne sarebbero accorti.

Avatar utente
Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 31 agosto 2017, 22:46

1. Il giorno della Marmorta
2. La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della signora Longari
3. If you can't beat them
4. Non ci sono confini... che tengano
5. Il mondo è mio!
6. Ci va piano
7. Casssic Zombie story

Il giorno della Marmorta di Polly Russel
Bel racconto davvero, Polly!
Ricca di citazioni nerd (il dylan dog in primis, ma tutto il resto più o meno nascosto non è da meno), ironica e con un buon ritmo, la tua reinterpretazione degli zombie è funzionale alla narrazione e soprattutto da un bel twist alla fine, che fa sorridere e fa provare empatia per la protagonista...
Beh, complimenti, non credo di dover aggiungere altro.

La monotonia improvvisata: il giorno di gloria della signora Longari di Dand Elion
Ciao, Dand!
È sepre un piacere leggere roba tua e stavolta lo è stato ancora di più, per un paio di motivi moto interessanti.
Ti leggo da un po', effettivamente, sia in versione breve che lunga, e mi ero abituato al tuo stile, quasi me lo aspettavo. Con questa storia invece, mi hai spiazzato, intavolando una serie di periodi rilassati e pacati, godibilissimi e scorrevoli. Non è meglio o peggio di prima, ma è diverso e questo per me è bello.

Il racconto in quanto tale ha quella dose di disperazione che ci si aspetta quando ci sono di mezzo le persone anziane e sole. E Piero Angela fa sempre la sua porca figura (anche se a te non piace... :D).
Mi accodo a qualcun altro e rilevo la presenza di un basso numero di Zombie, ma magari da qualche parte bisogna pur iniziare.
Complimenti, davvero!

If you can't beat them di Eleonora Rossetti
Ciao, Eleonora!

Abbiamo avuto il piacere di discutere fugacemente su facebook dei nostri racconti.
Il tuo è bello e prende in maniera originale due idee: la zombie-walk trasformata in zombie-apocalypse occupava un intero numero di Lukas di un paio d'anni fa, mi pare (peccato abbiamo chiuso la serie, era carina) e la mimetizzazione tra gli zombie che abbiamo visto in Walking dead. La tua idea però è estremizzata, dove il protagonista arriva a prendere cibo direttamente dai non morti, in un tentativo di sembrare davvero simile a loro.
Complimenti per la resa e per la narrazione in prima persona, molto efficaci.

Non ci sono confini... che tengano di Luigi de Meo
Ciao, Luigi,
piacere di conoscerti, visto che è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. E meno male che mi è capitato! Davvero un bel racconto, angosciante e terrificante al punto giusto.
L'interpretazione del tema è personale, ma sicuramente centrata. Il monologo scorre, anche se come già ti hanno fatto notare ha un po' di alti e bassi. Sarebbe stato bello se, per spezzare il ritmo, qualche frase fosse stata tagliata, e ripresa successivamente per indicare che qualcosa sta succedendo nella stazione spaziale (ad esempio, la faccenda di Fedor). Ma queste sono piccolezze, consigli da lettore, rivolti a un racconto che è molto ben strutturato.
Complimenti!

Il mondo è mio! di Angelo Frascella
Ciao, Angelo!
Interessante interpretazione del genere che mischia storie di supereroi e zombie, anche se gli zombie restano quasi fuori dalla porta... Come ti hanno già fatto notare, la zombificazione del mondo è forse un po' troppo repentina, però nonostante tutto conserva la dovuta ironia con cui questo tema andava affrontato.

Niente da eccepire sullo stile, ovviamente.
Bella prova!

Chi va Piano di Daniel Travis
Ciao, Daniel!
Bel racconto, bella narrazione, ottimo ritmo, protagonista badass ma solo perché gli zombie sono lenti. Tutto ok, fino al finale che non collima con il resto. Insomma, alla fine, la sua idea era di diventare il più grande terrorista di tutti i tempi, soggiogando il Mondo con i non morti, cosa che è successa... Quindi cosa c'è di drammatico? Il Vaccino?

Per il resto, come ho già scritto, ti rinnovo i complimenti per la resa!

Casssic Zombie story di Diego Ducoli
Ciao, Diego!
Bella storia, turpe, pruriginosa e adolescenziale al punto giusto.
Un po' di judge-service (testa d'asino e terre morenti...) qua e là, anche se devo ammettere che gli inside joke non mi garbano molto, semplicemente perché una volta fuori dal contesto di Minuti Contati e della gara perdono di significato e rovinano il racconto. Ma questo è un mio punto di vista.
L'uso della seconda persona singolare per narrare una storia è sempre un po' insidioso: infatti a un certo punto scrivi:

Ti tuffi nella folla cercando di guadagnare l'uscita, strilli di terrore e dolore rimbombano tra le pareti.



e ci ritroviamo a fare i conti con 'strilli' che è una seconda persona singolare di strillare e anche un sostantivo. In una costruzione come la tua mi ci è voluto un attimo per raccapezzarmi, e penso che la soluzione migliore sarebbe stata usare direttamente il sostantivo 'strilla', per rendere tutto più comprensibile.

Sul finale, poi secondo me usi due ma in sequenza:

Urli, la colpisci, ma non sente più non sente dolore e la fame che la divora la rende ancora più forte, ma tra poco sarete insieme, insieme per sempre.


Il secondo potrebbe essere eliminato e sostituito con due punti: ...la rende ancora più forte: tra poco sarete insieme...

Ho trovato un paio di typo, ma niente i drammatico, imputabili alla fretta e alla paranoia del cronometro che scorre.

Al di là di tutto, bel racconto e bella prova! Complimenti.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Gruppo ZOMBI: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 31 agosto 2017, 22:58

Il problema di questo tema era come rendere inaspettata un'invasione zombie. O è già in corso e "irrompe" in scena all'improvviso, oppure deve ancora iniziare. In entrambi i casi il racconto finisce per giocare su questo colpo di scena, per cui il tema fa del male a se stesso anticipandolo al lettore che lo conosce.
Allo stesso modo si generano due proto-storie: personaggio fa attività a cui tiene molto ma inizia un'apocalisse zombie. Personaggio fa qualcosa a cui tiene molto pensando che gli zombie già in giro non saranno un problema ma lo diventano.
La mia classifica in parte è basata su come avete saputo gestire questo problema.



Il mondo è mio!, di Angelo Frascella
► Mostra testo

If you can’t beat them, di Eleonora Rossetti
► Mostra testo

Classic zombie story, di Diego Ducoli
► Mostra testo

Chi va piano, di Riccardo Rossi
► Mostra testo

Il giorno della marmorta, di Polly Russell
► Mostra testo

La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari, di Dand Elion
► Mostra testo

Non ci sono confini… che tengano, di Luigi De Meo
► Mostra testo




1. Il giorno della marmorta, di Polly Russell
2. If you can’t beat them, di Eleonora Rossetti
3. Non ci sono confini… che tengano, di Luigi De Meo
4. Il mondo è mio!, di Angelo Frascella
5. Chi va piano, di Riccardo Rossi
6. La monotonia improvvisata, il giorno di gloria della signora Longari, di Dand Elion
7. Classic zombie story, di Diego Ducoli

Torna a “103° Edizione - Romero Tribute Special Edition”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti